","Trieste. Attivista sulla ruspa per impedire la distruzione dell’ex Pavan","post",1712069663,[55,56,57,58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/campo-libero/","http://radioblackout.org/tag/ex-pavan/","http://radioblackout.org/tag/quartiere-san-giacomo/","http://radioblackout.org/tag/ruspa-occupata/","http://radioblackout.org/tag/spazi-pubblici/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[27,21,17,29,25,23,19,15],{"post_content":65,"tags":72},{"matched_tokens":66,"snippet":70,"value":71},[67,68,69],"quartiere","San","Giacomo","A Trieste, nel popolare \u003Cmark>quartiere\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark>, c’è un’ex osteria, uno degli","A Trieste, nel popolare \u003Cmark>quartiere\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark>, c’è un’ex osteria, uno degli edifici più vecchi del rione, risale al 1870 ed è anche segnalato nel catalogo dei beni di pregio della città. Nella parte interna c'è un grande giardino con un campo da basket coperto. Il giardino è stato ristrutturato con soldi pubblici nel 2014. Sia giardino e il campo di basket sono utilizzati dalle scuole slovena di via Fauna dell'infanzia, elementari e medie, che sono prive di palestra e di cortil.\r\nUno dei lati del giardino confina con una palestra comunale molto grande data in gestione per pochi soldi (184€ all'anno) ad Artistica 81, un'associazione sportiva.\r\nL'artistica 81 aveva bisogno di un posto in cui fare le gare: il comune con i soldi del PNNR ha deciso l’ex osteria, eliminare il giardino e i suoi alberi secolari all'interno una palestra con un impianto certificato CONI.\r\nI genitori delle della scuola slovena hanno presentato una petizione con 600 firme perché i bambini perderanno sia giardino sia la palestra.\r\nIl gruppi popolari di zona, Rete Campo Libero e Comitato \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark> si oppongono. Questa mattina dovevano riprendere i lavori bloccati da un ricorso: un compagno si è arrampicato sulla ruspa per bloccarlo.\r\nUn folto gruppo di solidali ha dato vita ad un lungo presidio. Al termine della mattinata è arrivato l’annuncio che i lavori sarebbero stati sospesi. Il compagno è quindi sceso dalla ruspa. La lotta continua.\r\n\r\nAscolta la diretta con Anna di Campo Libero, che abbiamo sentito un’ora e mezza prima che la protesta finisse:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-02-anna-ts-campo-libero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[73,75,77,79,84,86,88,90],{"matched_tokens":74,"snippet":27},[],{"matched_tokens":76,"snippet":21},[],{"matched_tokens":78,"snippet":17},[],{"matched_tokens":80,"snippet":83},[67,81,82],"san","giacomo","\u003Cmark>quartiere\u003C/mark> \u003Cmark>san\u003C/mark> \u003Cmark>giacomo\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":25},[],{"matched_tokens":87,"snippet":23},[],{"matched_tokens":89,"snippet":19},[],{"matched_tokens":91,"snippet":15},[],[93,99],{"field":30,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],3,[97],[67,81,82],[83],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":70,"value":71},"post_content",[67,68,69],1736172819517538300,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":41,"score":107,"tokens_matched":95,"typo_prefix_score":41},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",6646,{"collection_name":52,"first_q":29,"per_page":110,"q":29},6,{"facet_counts":112,"found":106,"hits":130,"out_of":190,"page":14,"request_params":191,"search_cutoff":31,"search_time_ms":106},[113,119],{"counts":114,"field_name":117,"sampled":31,"stats":118},[115],{"count":106,"highlighted":116,"value":116},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":120,"field_name":30,"sampled":31,"stats":128},[121,123,124,126],{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"Parma",{"count":14,"highlighted":15,"value":15},{"count":14,"highlighted":125,"value":125},"carrara",{"count":14,"highlighted":127,"value":127},"primo maggio 2014",{"total_values":129},4,[131,164],{"document":132,"highlight":145,"highlights":153,"text_match":159,"text_match_info":160},{"comment_count":41,"id":133,"is_sticky":41,"permalink":134,"podcastfilter":135,"post_author":116,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":47,"post_id":133,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_title":140,"post_type":141,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":144},"63467","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-25-settembre-forme-e-prospettive-del-conflitto-sociale-scuola-lo-spazio-negato-anarchia-e-antropologia-lapproccio-di-graeber-le-barricate-del-1920-a-san-giacomo/",[116],"Il nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Potrebbe essere un punto di non ritorno, giostrato sulla rassegnazione e la paura.\r\nD’altro canto la progressiva scomparsa dei corpi intermedi, che operino per la mediazione sociale, lascia poche alternative. Le carote sono finite, non resta che il bastone.\r\nL’affermarsi di un’oligarchia di fatto mostra quanto siano state tristi le passioni intorno al quesito referendario.\r\nQuali forme e prospettive per il conflitto sociale?\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nScuola. Lo spazio negato\r\n\r\nAnarchia e antropologia. Un intreccio fecondo di prospettive: la lettura dell’antropologo Graeber nella lente di un altro antropologo e anarchico, Stefano Boni.\r\n\r\nLe barricate di San Giacomo. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org – scrivi a: anarres@inventati.org","1 Ottobre 2020","2020-10-05 17:19:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Vignetta-anticapitalista-del-1883-200x110.jpg","Anarres del 25 settembre. Forme e prospettive del conflitto sociale. Scuola: lo spazio negato. Anarchia e antropologia: l’approccio di Graeber. Le barricate del 1920 a San Giacomo...","podcast",1601561057,[],[],{"post_content":146,"post_title":150},{"matched_tokens":147,"snippet":148,"value":149},[68,69,67],"Stefano Boni.\r\n\r\nLe barricate di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark>. L’estate ribelle di un \u003Cmark>quartiere\u003C/mark> popolare di Trieste nel 1920.\r","Il nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Con striscione, megafono e volantini sono entrati all'interno del supermercato Billa, aperto tutto il giorno nonostante la Festa, gridando slogan contro il precariato e il lavoro festivo e domenicale. Hanno distribuito volantini, raccogliendo la solidarietà dei lavoratori e dei clienti. Dopo un breve corteo spontaneo, pre-Primo Maggio, i compagni sono tornati al concentramento.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=7jDX_ONnC2Q\r\n\r\nPiù di 700 persone hanno preso parte al corteo popolare indetto dall'Usi e sostenuto dal gruppo anarchico Cieri. La composizione era una somma delle lotte sul territorio: gli occupanti dello Spazio Popolare Autogestito Sovescio, sotto sgombero grazie ad un'ordinanza del sindaco grillino Pizzarotti, gli occupanti dell'ex cinema Lux, restituito alla collettività grazie all'azione diretta della Rete Diritti in Casa, i giovani del Kollettivo Autogestito Giovanile, i ragazzi e le ragazze della Mercatiniera, che cercano di sviluppare l'autogestione della produzione alimentare, tanti cittadini e cittadine che non si riconoscono più nell'inganno dei sindacati confederali che hanno dato vita ad un corteo morto, senza partecipazione e rituale.\r\nIl corteo dell'Usi invece ha sostenuto l'occupazione del Sovescio e la sua futura difesa, ha contestato Confindustria, casa del palazzinari che cotringono centinaia di migranti a vivere in strada o in cantine umide. Fumogeni, slogan, striscioni e interventi al megafono contro il Job Acts, i sindacati confederali e la precarietà lavorativa. Davanti alla casa dell'Unione Industriali i manifestanti si sono fermati, hanno espresso la loro rabbia e la rabbia dei tanti precari e senza casa che, di quello stesso corteo, hanno voluto far parte in prima persona. Senza deleghe.\r\nPoi da Torino sono arrivate le notizie dei pestaggi della Polizia e delle provocazioni squadriste del Pd: la piazza parmigiana si è fermata per dare massima solidarietà ai feriti e ai fermati. E non mancherà di esprimerla nei prossimi giorni. Per condividere una lotta che non può essere interrotta. Dopo il saluto agli occupanti dell'ex cinema Lux la posa di un mazzo di fiori all'anarchico Antonio Cieri. Poi il corteo è proseguito fino alla Festa al Parco Pellegrini che, nonostante la pioggia del giorno prima, ha retto la festa autogestita che si è svolta per tutto il pomeriggio con la partecipazione di più di mille persone. 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Ma a Trieste il corteo vede una partecipazione ancora numerosa e sentita (seppur in calo) e la Cgil, su pressione della sua “ala sinistra”, non ha potuto lasciare sguarnita la piazza, per quanto con un impegno davvero minimo nell'organizzazione. A causa anche di questa confusione e incertezza sulle sorti dell'appuntamento, la partecipazione è stata significativamente ridotta rispetto agli anni precedenti; a sfilare sono state comunque tra le due e le tremila persone.\r\n\r\nIl corteo è partito dallo storico quartiere operaio e proletario di San Giacomo, per poi dirigersi verso il centro ingrossandosi man mano. In testa, come sempre, gli spezzoni sindacali ufficiali, quest’anno di fatto limitati ad alcuni federazioni della Cgil, seguiti dalla Rete 28 Aprile, “dissidenza interna” dello stesso sindacato, dall’Anpi e da associazioni di donne. Ad aprire la seconda parte del corteo lo spezzone anarchico, libertario ed anarcosindacalista, poi a seguire Radio Fragola (una piccola radio locale legata al circuito di Popolare network, ma completamente autogestita, che quest’anno ha scelto di mettersi vicino al nostro spezzone), la lista tsipras, i disobbedienti e qualche pezzetto della sinistra ex-parlamentare. Sono stati contestati rumorosamente alcuni grandi negozi e catene del consumo ad ogni costo che, con il solito ricatto occupazionale, avevano costretto i dipendenti a lavorare.\r\n\r\nIl nostro spezzone è stato anche quest’anno molto rumoroso: tamburi, maracas, interventi al microfono, slogan, canti e tantissime bandiere rossonere, della FAI, dell’USI e anche bandiere NOTAV e NOMUOS. Oltre 150 i partecipanti, fra cui alcun* compagn* provenienti dall’Isontino, dal Veneto, dalla Slovenia e dalla Sicilia. Come lo scorso anno il nostro settore di corteo è diventato la “casa” di tanti altri partecipanti senza un settore specifico: sindacati di base, notav, marxisti senza partito e individualità varie, a dimostrazione della radicamento e della credibilità crescente dell’area anarchica e libertaria all’interno del frammentato mondo della sinistra di movimento in città. Tra i numerosi slogan anche il grido di “NOTAV liberi” con il cuore rivolto a Claudio, Mattia, Niccolò e Chiara. Temi centrali dello spezzone erano l'azione diretta e l'autogestione come proposte pratiche di lotta nella vita di ogni giorno.\r\n\r\nQuest’anno abbiamo scelto di non fermarci in piazza Unità, tradizionale punto di arrivo del corteo, ma di proseguire fino alla vicina piazza della Borsa, dando vita ad un’assemblea aperta. E’ stata una prima volta ma è andata bene! All’assemblea hanno partecipato decine di persone fra manifestanti e passanti e ci sono stati vari interventi, la maggior parte di non anarchici, su svariati temi. E' stato rinnovato l’invito a partecipare al corteo del 10 maggio a Torino ed è stata espressa solidarietà ai manifestanti caricati a Torino nella stessa mattinata. Un banchetto informativo con la stampa anarchica, già presente da metà mattina in piazza Unità, ha suscitato l’interesse di parecchie persone.\r\n\r\nIl palco appena montato dal Comune per i prossimi comizi elettorali, ricoperto di bandiere e striscioni, ha fatto da sfondo ai canti sociali e di lotta di un piccolo coro autoorganizzato coinvolgendo i presenti e chiudendo nel migliore dei modi la mattinata. Nel pomeriggio var* compagn* hanno partecipato alla festa dell’USI-AIT sul Carso.\"\r\n(liberamente tratto dal report di un compagno presente in uscita sul settimanale Umanità Nova).\r\n\r\nAscolta la diretta con Federico:\r\n\r\nAscolta la diretta con Federico\r\n\r\nQui trovi alcune foto del primo maggio triestino\r\n\r\nCarrara. Primo Maggio anarchico\r\n\r\nIl Primo Maggio a Carrara è un appuntamento tradizionalmente antiistituzionale.\r\nSin dal 1945, quando le brigate partigiane anarchiche liberarono la città dagli occupanti nazifascisti, il corteo che, ogni primo maggio, attraversa il centro cittadino, con comizi, interventi, canti per concludersi con cibo condiviso e festa, viene organizzato e gestito dagli anarchici.\r\nAnche quest'anno qualche centinaio di anarchici ha partecipato al corteo.\r\n\r\nAscolta il resoconto di Tiziano Antonelli, della CdC della FAI, che ha tenuto il comizio di apertura:\r\n\r\n2014 05 02 primomaggio Tiziano Car","4 Maggio 2014","2018-10-17 22:59:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/1_maggio_14_trieste_-01-200x110.jpg","Primo Maggio a Parma, Trieste, Carrara",1399209016,[176,177,178,62],"http://radioblackout.org/tag/carrara/","http://radioblackout.org/tag/parma/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio-2014/",[125,122,127,15],{"post_content":181},{"matched_tokens":182,"snippet":183,"value":184},[67,68,69],"corteo è partito dallo storico \u003Cmark>quartiere\u003C/mark> operaio e proletario di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark>, per poi dirigersi verso il","A Parma, ormai da qualche anno, si svolge un corteo autorganizzato, fuori dai riti ormai esausti della piazza confederale, che, anno dopo anno, è sempre più vuota.\r\nDi seguito il resoconto degli organizzatori in prossima uscita sul settimanale Umanità Nova.\r\n\r\n\"Primo Maggio, in centinaia a Parma per respirare autogestione e lotta\r\nPrima dell'inizio del corteo, fissato per le ore 10 da piazzale Barbieri, cuore nell'Oltretorrente in rivolta -oggi come ieri - alcuni lavoratori e compagni dell'Usi e del gruppo anarchico Antonio Cieri hanno messo in atto un'altra azione di lotta sulla questione del lavoro domenicale, la terza svoltasi a Parma nel corso degli ultimi mesi. 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Una giornata totalmente autogestita per un futuro di lotte sul territorio.\r\nCome anarchici e libertari di Parma da qui ripartiamo.\"\r\nAscolta la diretta realizzata da Anarres con Emilia, una compagna di Parma:\r\n\r\nAscolta la diretta realizzata da Anarres con Emilia, una compagna di Parma \r\n\r\nhttp://www.youtube.com/watch?v=4_1TD6-FTuk&feature=youtu.be\r\n\r\nTrieste. Il tradizionale corteo del primo maggio quest’anno è stato un po’ particolare. Ad organizzare l'evento non è stata la triplice ma, per la prima volta, di malavoglia, la sola Cgil: i tre sindacati di stato avevano dato indicazione di convergere a Pordenone per la manifestazione nazionale alla presenza dei tre leader, mentre sarebbero dovuti saltare tutti gli appuntamenti locali. Ma a Trieste il corteo vede una partecipazione ancora numerosa e sentita (seppur in calo) e la Cgil, su pressione della sua “ala sinistra”, non ha potuto lasciare sguarnita la piazza, per quanto con un impegno davvero minimo nell'organizzazione. A causa anche di questa confusione e incertezza sulle sorti dell'appuntamento, la partecipazione è stata significativamente ridotta rispetto agli anni precedenti; a sfilare sono state comunque tra le due e le tremila persone.\r\n\r\nIl corteo è partito dallo storico \u003Cmark>quartiere\u003C/mark> operaio e proletario di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Giacomo\u003C/mark>, per poi dirigersi verso il centro ingrossandosi man mano. In testa, come sempre, gli spezzoni sindacali ufficiali, quest’anno di fatto limitati ad alcuni federazioni della Cgil, seguiti dalla Rete 28 Aprile, “dissidenza interna” dello stesso sindacato, dall’Anpi e da associazioni di donne. Ad aprire la seconda parte del corteo lo spezzone anarchico, libertario ed anarcosindacalista, poi a seguire Radio Fragola (una piccola radio locale legata al circuito di Popolare network, ma completamente autogestita, che quest’anno ha scelto di mettersi vicino al nostro spezzone), la lista tsipras, i disobbedienti e qualche pezzetto della sinistra ex-parlamentare. Sono stati contestati rumorosamente alcuni grandi negozi e catene del consumo ad ogni costo che, con il solito ricatto occupazionale, avevano costretto i dipendenti a lavorare.\r\n\r\nIl nostro spezzone è stato anche quest’anno molto rumoroso: tamburi, maracas, interventi al microfono, slogan, canti e tantissime bandiere rossonere, della FAI, dell’USI e anche bandiere NOTAV e NOMUOS. Oltre 150 i partecipanti, fra cui alcun* compagn* provenienti dall’Isontino, dal Veneto, dalla Slovenia e dalla Sicilia. Come lo scorso anno il nostro settore di corteo è diventato la “casa” di tanti altri partecipanti senza un settore specifico: sindacati di base, notav, marxisti senza partito e individualità varie, a dimostrazione della radicamento e della credibilità crescente dell’area anarchica e libertaria all’interno del frammentato mondo della sinistra di movimento in città. Tra i numerosi slogan anche il grido di “NOTAV liberi” con il cuore rivolto a Claudio, Mattia, Niccolò e Chiara. Temi centrali dello spezzone erano l'azione diretta e l'autogestione come proposte pratiche di lotta nella vita di ogni giorno.\r\n\r\nQuest’anno abbiamo scelto di non fermarci in piazza Unità, tradizionale punto di arrivo del corteo, ma di proseguire fino alla vicina piazza della Borsa, dando vita ad un’assemblea aperta. E’ stata una prima volta ma è andata bene! All’assemblea hanno partecipato decine di persone fra manifestanti e passanti e ci sono stati vari interventi, la maggior parte di non anarchici, su svariati temi. E' stato rinnovato l’invito a partecipare al corteo del 10 maggio a Torino ed è stata espressa solidarietà ai manifestanti caricati a Torino nella stessa mattinata. Un banchetto informativo con la stampa anarchica, già presente da metà mattina in piazza Unità, ha suscitato l’interesse di parecchie persone.\r\n\r\nIl palco appena montato dal Comune per i prossimi comizi elettorali, ricoperto di bandiere e striscioni, ha fatto da sfondo ai canti sociali e di lotta di un piccolo coro autoorganizzato coinvolgendo i presenti e chiudendo nel migliore dei modi la mattinata. Nel pomeriggio var* compagn* hanno partecipato alla festa dell’USI-AIT sul Carso.\"\r\n(liberamente tratto dal report di un compagno presente in uscita sul settimanale Umanità Nova).\r\n\r\nAscolta la diretta con Federico:\r\n\r\nAscolta la diretta con Federico\r\n\r\nQui trovi alcune foto del primo maggio triestino\r\n\r\nCarrara. Primo Maggio anarchico\r\n\r\nIl Primo Maggio a Carrara è un appuntamento tradizionalmente antiistituzionale.\r\nSin dal 1945, quando le brigate partigiane anarchiche liberarono la città dagli occupanti nazifascisti, il corteo che, ogni primo maggio, attraversa il centro cittadino, con comizi, interventi, canti per concludersi con cibo condiviso e festa, viene organizzato e gestito dagli anarchici.\r\nAnche quest'anno qualche centinaio di anarchici ha partecipato al corteo.\r\n\r\nAscolta il resoconto di Tiziano Antonelli, della CdC della FAI, che ha tenuto il comizio di apertura:\r\n\r\n2014 05 02 primomaggio Tiziano Car",[186],{"field":100,"matched_tokens":187,"snippet":183,"value":184},[67,68,69],{"best_field_score":161,"best_field_weight":162,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":41,"score":189,"tokens_matched":95,"typo_prefix_score":41},"1736172818980143217",6637,{"collection_name":141,"first_q":29,"per_page":110,"q":29},["Reactive",193],{},["Set"],["ShallowReactive",196],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fLWpnXyAKs8AX2RpnNcGlZXiADt3-qgY9AM_32K74LtE":-1},true,"/search?query=quartiere+san+giacomo"]