","Comitati anti rom in Comune? C’erano anche gli antirazzisti!","post",1423677000,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/ci/","http://radioblackout.org/tag/citta-possibile-chiucra-sui-campi-rom/","http://radioblackout.org/tag/co-di/","http://radioblackout.org/tag/lungo-stura-lazio/","http://radioblackout.org/tag/raccoglitori-di-rame/","http://radioblackout.org/tag/rom/",[17,25,19,21,23,15],{"post_content":59,"tags":66},{"matched_tokens":60,"snippet":64,"value":65},[61,62,63],"raccoglitori","di","rame","pretesto dei fumi prodotti dai \u003Cmark>raccoglitori\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>rame\u003C/mark> che bruciano la plastica degli","“I rom puzzano”. Questo uno degli striscioni aperti davanti al Comune dai comitati spontanei \u003Cmark>di\u003C/mark> cittadini che ieri hanno dato vita ad una manifestazione per chiedere lo sgombero dei campi con il pretesto dei fumi prodotti dai \u003Cmark>raccoglitori\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>rame\u003C/mark> che bruciano la plastica degli involucri per estrarne il prezioso metallo.\r\nRom e sinti sono l’ultimo anello della catena nel lucroso business del riciclo del \u003Cmark>rame\u003C/mark>: la loro povertà e gli scarsi ricavi sono all’origine \u003Cmark>di\u003C/mark> una tecnica \u003Cmark>di\u003C/mark> recupero nociva, usata come pretesto dai razzisti scesi in piazza ieri.\r\nGli stessi comitati, animati da esponenti \u003Cmark>di\u003C/mark> estrema destra ma non solo, hanno manifestato a Mirafiori in dicembre contro i rom profughi dalla guerra in Bosnia, che spostandosi \u003Cmark>di\u003C/mark> continuo per la zona del parco Colonnetti, non sono mai riusciti ad ottenere nemmeno dei gabinetti.\r\n\u003Cmark>Di\u003C/mark> fronte al comune si sono radunate poche decine \u003Cmark>di\u003C/mark> razzisti: una delegazione è entrata in comune, dove, la stessa sera, era all’ordine del giorno la discussione sullo “sgombero assistito” \u003Cmark>di\u003C/mark> Lungo Stura Lazio e il punto sul piano “la città possibile”, che sta garantendo un buon reddito a diverse cooperative e associazioni, con in testa la Valdocco, che si stanno spartendo quattro dei cinque milioni \u003Cmark>di\u003C/mark> euro, stanziati a suo tempo dall’allora ministro degli Interni, il leghista Roberto Maroni, per “l’emergenza rom”. Per una piccola parte delle famiglie rom \u003Cmark>di\u003C/mark> Lungo Stura Lazio “la città possibile” è solo un rifugio temporaneo. Gli altri, quelli che non hanno voluto/potuto siglare il “patto \u003Cmark>di\u003C/mark> emersione”, sono invece destinati ad essere sgomberati in primavera.\r\nIl “patto \u003Cmark>di\u003C/mark> emersione” è il segno \u003Cmark>di\u003C/mark> un razzismo istituzionale sottile ma non diverso da chi manifesta sostenendo che “i rom puzzano”.\r\nChi firma il patto deve impegnarsi a rispettare regole da collegio per bambini \u003Cmark>di\u003C/mark> altri tempi. Il social housing si colloca a metà tra la caserma e l’asilo. Quando i soldi tra un paio d’anni finiranno, per queste persone si riaprirà la strada. Torneranno “nomadi”, non per scelta o “vocazione” etnica, ma perché sospinti sempre più lontano da politiche \u003Cmark>di\u003C/mark> apartheid che moltiplicano lo stigma nei loro confronti, alimentando il razzismo.\r\nLunedì, con un presidio a cavallo tra via Garibaldi e piazza Palazzo \u003Cmark>di\u003C/mark> città c’era anche folto gruppo \u003Cmark>di\u003C/mark> antirazzisti armati \u003Cmark>di\u003C/mark> striscioni “I rom, torinesi come noi” e “No alla guerra tra poveri. Case per tutti!”. La polizia, presente in forze con truppe antisommossa e uomini della polizia politica, la Digos, si è schierata \u003Cmark>di\u003C/mark> fronte agli antirazzisti per ostacolare ogni contatto. Questo non ha impedito il moltiplicarsi \u003Cmark>di\u003C/mark> slogan e interventi. Diversi passanti si sono fermati per chiedere informazioni, manifestando anche condivisione e solidarietà. Un boccata \u003Cmark>di\u003C/mark> aria fresca che allontana il lezzo della canea razzista.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ionut \u003Cmark>di\u003C/mark> Gatto Rosso Gatto Nero.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nIonut_presidio",[67,69,71,73,75,78],{"matched_tokens":68,"snippet":17},[],{"matched_tokens":70,"snippet":25},[],{"matched_tokens":72,"snippet":19},[],{"matched_tokens":74,"snippet":21},[],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[61,62,63],"\u003Cmark>raccoglitori\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>rame\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":15},[],[81,87],{"field":26,"indices":82,"matched_tokens":84,"snippets":86},[83],4,[85],[61,62,63],[77],{"field":88,"matched_tokens":89,"snippet":64,"value":65},"post_content",[61,62,63],1736172819517538300,{"best_field_score":92,"best_field_weight":93,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":37,"score":95,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":37},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":48,"first_q":23,"per_page":29,"q":23},{"facet_counts":100,"found":14,"hits":110,"out_of":146,"page":14,"request_params":147,"search_cutoff":27,"search_time_ms":93},[101,107],{"counts":102,"field_name":105,"sampled":27,"stats":106},[103],{"count":14,"highlighted":104,"value":104},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":108,"field_name":26,"sampled":27,"stats":109},[],{"total_values":37},[111],{"document":112,"highlight":126,"highlights":135,"text_match":141,"text_match_info":142},{"comment_count":37,"id":113,"is_sticky":37,"permalink":114,"podcastfilter":115,"post_author":116,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":43,"post_id":113,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_title":121,"post_type":122,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":125},"76750","http://radioblackout.org/podcast/proteste-in-carcere-a-torino-e-in-italia-la-lotta-di-g-michailidis/",[104],"bellocome","Estratti dalla puntata del 1 agosto 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nPROTESTE NELLE CARCERI\r\n\r\nDa Noto a Torino, in diverse parti dell’apparato detentivo italiano si stanno accendendo proteste attorno a problemi che il caldo estremo non fa che esacerbare: migliaia di persone sono costrette a vivere in condizioni terrificanti tra caldo estremo, carenza d’acqua, sovraffollamento e condizioni igieniche intollerabili. Dal Blocco B del carcere di Torino emerge una piattaforma di rivendicazioni, che ci aiuta a comprendere un recente episodio che le veline dei secondini descrivono come “un rifiuto dei detenuti di rientrare nelle celle per protesta”.\r\n\r\nSegue il testo pubblicato da infoaut.org:\r\n\r\nI detenuti del blocco B del carcere Lorusso e Cotugno rilevato che:\r\n\r\n- il referendum e la riforma Cartabia sono l’ennesima delusione per tutta la popolazione detenuta\r\n\r\n- il reintegro in servizio dell’ex comandante Giovanni Alberotanza, imputato in un processo per tortura ai detenuti, non può che destare preoccupazione\r\n\r\nPreso atto di ciò intendono porre all’attenzione dell’opinione pubblica e\r\n\r\ndelle istituzioni, problemi gravi che affiancano il cronico sovraffollamento\r\n\r\ndella struttura e l’inadeguatezza degli spazi:\r\n\r\n- QUESTIONE SANITARIA: l’uso discriminatorio da parte della direzione sanitaria nella prescrizione dei medicinali tra chi ha la disponibilità economica e chi no. L’estrema burocratizzazione del servizio. La presenza nelle strutture detentive di detenuti con problemi di natura psichiatrica che non hanno titolo giuridico per restarvi\r\n\r\n- QUESTIONE AMBIENTALE: primo, la totale assenza al blocco B dimqualsiasi forma di raccolta differenziata. Ad esempio: in questi mesi estivi vengono acquistate ogni settimana tra le 400 e le 500 bottiglie di plastica per 12 sezioni, quindi tra le 4800/6000 bottiglie finiscono nei sacchi neri dell’indifferenziata. Inoltre in nessuna sezione e rotonda del piano sono presenti raccoglitori per le pile, nonostante l’elevato uso per via dell’utilizzo di radio e rasoi (40/50 pile al mese vengono acquistate in ogni sezione). Carta, cartone e organico finiscono anche nei sacchi neri.\r\n\r\n- QUESTIONE IGIENICA: in tutte le sezioni e rotonde del carcere è costante la presenza di scarafaggi, afidi e blatte. Non viene effettuata nessuna opera di prevenzione dalle infestazioni. La fornitura di prodotti per l’igiene e la pulizia scarseggiano e non vengono distribuiti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_carceri-vallette-com.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGRESSIONE ALLE VALLETTE [dalla puntata del 18 luglio 2022]\r\n\r\nQualche riflessione attorno alla notizia dell’aggressione nei confronti di un secondino maschio da parte di una donna detenuta nel carcere di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_vallette-gola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSOLIDARIETA’ CON IL PRIGIONIERO GIANNIS MICHAILIDIS\r\n\r\nDopo 68 giorni di sciopero della fame, il prigioniero anarchico Giannis Michailidis ha scelto di sospendere temporaneamente questa sua lotta. 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