","Lampedusa: Primo Maggio tra radar e centro di accoglienza","post",1430401138,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/arpa/","http://radioblackout.org/tag/askavusa/","http://radioblackout.org/tag/centro-migranti/","http://radioblackout.org/tag/lampedusa/","http://radioblackout.org/tag/radar/",[29,68,69,17,20],"askavusa","centro migranti",{"post_content":71,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[20],"delle servitù militari, con i \u003Cmark>radar\u003C/mark> installati, sui qualil l'Arpa non","Oltre alla manifestazione del MayDay milanese, il Primo Maggio vede anche un'importante manifestazione a Lampedusa, dove non si è mai festeggiato in modo politico la Festa del Lavoro, ma come ci dice Giacomo di Askavusa, visti gli avvenimenti degli ultimi mesi, che vedono doppiamente impegnati i lampedusani sul fronte dei migranti e su quello delle servitù militari, con i \u003Cmark>radar\u003C/mark> installati, sui qualil l'Arpa non fa che cercare di rassicurare come nel resto del territorio nazionale, i compagni di Askavusa hanno provato a scomettere su una folta partecipazione di persone sensibili ai temi dibattuti per condividere riflessioni sui diritti dei lampedusani costantemente negati, l'isola usata per cerare emergenza, mentre le genti che vogliono muoversi devono poterlo fare in maniera libera; ovviamente su questo si innesta il no alla guerra e alla vendita di armi, causa delle precedenti piaghe, a contorno non mancheranno festa e musica.\r\n\r\nGiacomo ci illustra anche i modi e i tempi di permanenza nel centro, ora svuotato, ma nei giorni scorsi ospitava in promiscuità minori, bambini, adulti, donne in muisura anche di mille persone, laddove lo spazio è per 400 ospiti.\r\n\r\nMare nostrum o Triton è sempre lo stesso approccio sbagliato: i flussi migratori vanno sottratti a trafficanti e stati: il problema è la militarizzazione del porto, dell'isola, della migrazione; un gioco sporco sulla pelle di gente che subisce angherie ormai da vent'anni: bisogna regolarizzare i viaggi, sottraendo spazi ai militari, a cominciare dai 6 \u003Cmark>radar\u003C/mark> e infinite antenne, costituendo una delle aree più militarmente inquinate d'Europa, che produce rendite nocive miliardarie.\r\n\r\nContro tutto ciò solo la sollevazione popolare come in Valsusa, a Niscemi o in Sardegna può ottenere risultati; perciò Giacomo dice: \"Noi abbiamo cominciato, ci vuole del tempo...\"\r\n\r\nUnknown",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[20],"Lampedusa: Primo Maggio tra \u003Cmark>radar\u003C/mark> e centro di accoglienza",[79,81,83,85,87],{"matched_tokens":80,"snippet":29},[],{"matched_tokens":82,"snippet":68},[],{"matched_tokens":84,"snippet":69},[],{"matched_tokens":86,"snippet":17},[],{"matched_tokens":88,"snippet":89},[20],"\u003Cmark>radar\u003C/mark>",[91,96,99],{"field":36,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[14],[94],[20],[89],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":77,"value":77},"post_title",[20],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":73,"value":74},"post_content",[20],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":48,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":109,"highlight":129,"highlights":150,"text_match":102,"text_match_info":161},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":48,"id":112,"is_sticky":48,"permalink":113,"post_author":51,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":54,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":125},[45],[47],"27588","http://radioblackout.org/2015/01/lampedusa-quei-radar-sono-cancerogeni/","Come per le servitù militari in Sardegna, anche sull'isola famosa per gli sbarchi e la calorosa accoglienza ai migranti da parte degli abitanti (un po' meno da parte dello Stato) da sempre è colonia delle attrezzature e dei contingenti militari che inquinano l'ambiente in ogni senso. Nel caso dei due nuovi potenti sistemi radar, uno della marina militare e uno dell'aeronautica si cominciano a riscontrare seri problemi sanitari e aumenti di casi di tumori allo stomaco al fegato e della vescica per i maschi. Askavusa ha invitato l'Arpa a fare i rilievi e le conclusioni avrebbero dovuto rassicurare, se non fosse che l'elaborazione prodotta dall'ente per la protezione dell'ambiente sono stati ocnfutati dalle analisi di Massimo Coraddu e MAssimo Zucchetti, del Politecnico di Torino che hanno riscontrato i gravissimi pericoli per l'uomo delle emissioni; Askavusa ha verificato la mancanza di un regolamento e di un registro per l'installazione di antenne e radar nel territorio lampedusano, inoltre il radar della Guardia di Finanza utilizzato a Capo Grecale per intercettare le imbarcazioni di migranti (che finora non risultano aver trasportato jihadisti), acquistato in Israele era stato collocato nel siracusano, ma le proteste degli ambientalisti hanno costretto i militari a trasferirlo... le questioni relative alla sua attivazione in territorio lampedusano, alla sua nocività e al rispetto delel leggi non hanno avuto ancora risposte.\r\nSentiamo in proposito Giacomo di Askavusa\r\n\r\n2015.01.29-askavusa","29 Gennaio 2015","2015-02-03 12:58:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015_01_29_lampedusa-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"212\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015_01_29_lampedusa-300x212.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015_01_29_lampedusa-300x212.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/2015_01_29_lampedusa.jpeg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lampedusa: quei radar sono cancerogeni",1422534612,[62,122,123,65,124,66],"http://radioblackout.org/tag/coraddu/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento-elettromagnetico/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[29,126,127,17,128,20],"Coraddu","inquinamento elettromagnetico","migranti",{"post_content":130,"post_title":134,"tags":137},{"matched_tokens":131,"snippet":132,"value":133},[20],"dei due nuovi potenti sistemi \u003Cmark>radar\u003C/mark>, uno della marina militare e","Come per le servitù militari in Sardegna, anche sull'isola famosa per gli sbarchi e la calorosa accoglienza ai migranti da parte degli abitanti (un po' meno da parte dello Stato) da sempre è colonia delle attrezzature e dei contingenti militari che inquinano l'ambiente in ogni senso. 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Una vocazione militare imposta ai pescatori lampedusani. Un focolaio di malattie (infatti il legame con i cugini dei No Muos non manca, anche per quanto riguarda l'incidenza di tumori), senza considerare l'uso nello scacchiere globale militare di queste installazioni, ma soprattutto il contrasto che i lampedusani avvertiti cominciano a frapporre alle intenzioni europee nei confronti dell'isola.\r\n\r\nAscoltate il lucido e sintetico intervento di Giacomo di Askavusa\r\n\r\n \r\n\r\n2014.10.16-askavusa","15 Ottobre 2014","2014-10-31 11:55:10","Lampedusa: ora sbarcano i radar",1413417569,[65,174,175,66,176],"http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/mos-maiorum/","http://radioblackout.org/tag/servitu-militari/",[17,178,179,20,180],"militarizzazione","mos maiorum","servitù militari",{"post_content":182,"post_title":186,"tags":189},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[20],"avviso da parte dell'amministrazione: nuovi \u003Cmark>radar\u003C/mark> più potenti, una militarizzazione a","Arrivati stamani con i camion senza alcun avviso da parte dell'amministrazione: nuovi \u003Cmark>radar\u003C/mark> più potenti, una militarizzazione a tappeto dell'isola di Lampedusa. 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Tra le quattro e le cinquemila persone hanno sfilato in corteo per far risuonare la propria ostilità alla costruzione delle antenne del MUOS, il “Mobile User Objective System” contro cui da anni il movimento esprime il proprio dissenso.\r\n\r\nL'elevata partecipazione arrivata da più parti della Sicilia ha voluto quindi rendere chiaro a yankee e media quanto rumore gli attivisti siano pronti a creare per prendere voce in capitolo.\r\n\r\nLa manifestazione si è svolta in una giornata che si è rivelata promettente sin dalle prime battute, con la notizia che la Procura di Caltagirone ha disposto il sequestro delle antenne della base della marina militare statunitense attraverso il Gip e l'intervento di polizia municipale, carabinieri e avieri del 41° stormo. 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L'evento del sequestro ha sicuramente influito positivamente sugli umori di una piazza sempre più determinata e consapevole che da una parte si tratta di impedire un progetto velenoso e nefasto per la popolazione di Niscemi e dintorni, dall'altro si tratta di intralciare l'investimento importante di un'intelligenza militare che già disegna gli scenari dei futuri conflitti nell'area mediterranea.\r\n\r\n \r\nAscolta la diretta con Pippo Gurrieri attivista del movimento NO MUOS e di Sicilia Libertaria\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/Pippo-Gurrieri.mp3\"] scarica file","9 Ottobre 2012","2025-09-24 22:01:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/foto-25-e1349541519577-470x352-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/foto-25-e1349541519577-470x352-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/foto-25-e1349541519577-470x352-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/foto-25-e1349541519577-470x352.jpg 470w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","No Muos: 5.000 a Niscemi contro i radar",1349804553,[225,226],"http://radioblackout.org/tag/nomuos/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/",[228,15],"nomuos",{"post_title":230},{"matched_tokens":231,"snippet":232,"value":232},[20],"No Muos: 5.000 a Niscemi contro i \u003Cmark>radar\u003C/mark>",[234],{"field":97,"matched_tokens":235,"snippet":232,"value":232},[20],578730123365187700,{"best_field_score":238,"best_field_weight":239,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":48,"score":240,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":242,"highlight":268,"highlights":273,"text_match":236,"text_match_info":276},{"cat_link":243,"category":244,"comment_count":48,"id":245,"is_sticky":48,"permalink":246,"post_author":51,"post_content":247,"post_date":248,"post_excerpt":54,"post_id":245,"post_modified":249,"post_thumbnail":250,"post_thumbnail_html":251,"post_title":252,"post_type":59,"sort_by_date":253,"tag_links":254,"tags":261},[45],[47],"80547","http://radioblackout.org/2023/03/le-barriere-della-fortezza-europa-recinzioni-e-rimpatri/","“Ogni fortezza e retto confine di pietra\r\n\r\nfu costruito da un fervido imperatore\r\n\r\nper tener fuori i barbari”\r\n\r\nCon questi versi del poeta Daljit Nagra si apre l'ultimo articolo della giornalista freelance Francesca Spinelli, con cui abbiamo avuto il piacere di discorrere, in questo approfondimento, sulla gestione dei cosiddetti migranti irregolari da parte dell'Unione Europea.\r\n\r\nNegli anni vari Stati Europei hanno inalzato muri lungo i loro confini esterni (in primis la Spagna a Ceuta e Melilla, poi la Grecia e la Bulgaria sul confine turco), invece di implementare i servizi di assistenza alle persone che richiedo asilo all'interno dell'UE. Questa logica difensiva, per non dire militare, nella gestione dei flussi migratori ha trasformato le persone in transito in potenziali nemici da cui proteggersi. Ciò a portato alla creazione della prima forza armata europea, Frontex, e a finanziare un apparato di sorveglianza tecnologica, formato da droni, radar ed altro, che, insieme alle recinzioni, costituiscono la vera barriera della Fortezza Europa.\r\n\r\nUn altro sistema permette una protezione aggiuntiva per coloro che, non dotati di documenti accettati, riescono a varcare i confini europei: i rimpatri. Una volta entrati nella Fortezza infatti esiste il rischio costante di essere rimandati al di fuori dei suoi confini, non necessariamente nello Stato da cui si è partiti. I rimpatri, come sottolineato nell'articolo, sono sempre forzati: a nessuno viene offerta la possibilità di rimanere.\r\n\r\nCosì termina Francesca Spinelli:\r\n\r\n\"Considerazioni legali a parte, una politica di rimpatri fine a sé stessa appare come una degenerazione del diritto di uno stato di controllare il proprio territorio. Cacciare a forza decine di migliaia di persone ogni anno invece di considerarle parte di una comunità non è nell’interesse di nessuno. 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Alla vigilia del terremoto politico che ha investito il governo Draghi & C., il Consiglio dei ministri ha varato il decreto missioni internazionali per l’anno in corso. Principale novità, la partecipazione delle forze armate italiane al dispositivo predisposto dalle autorità qatariote per proteggere militarmente la Fifa World Cup. (…)\r\nMa le vere ragioni dell’oneroso impegno italiano per la Fifa World Cup 2022 sono state espresse dallo Stato maggiore della difesa e dal ministro Lorenzo Guerini. “La richiesta di supporto alle attività di difesa del Qatar in occasione dei Mondiali si configura come il naturale corollario e il coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni e con grosse potenzialità di sviluppo/opportunità”, scrive la Difesa. “L’Italia è orgogliosa di poter contribuire al regolare svolgimento di una rassegna globale: la cooperazione militare bilaterale tra Italia e Qatar è forte e intensa e abbraccia numerose attività di spiccato valore strategico”, ha dichiarato Guerini. “L’Italia crede nella partnership dei nostri due Paesi, che vede già in atto numerosi programmi di cooperazione industriale, e guarda con fiducia ad altre attività e collaborazioni, in piena coerenza anche con i nostri interessi comuni in materia di sicurezza e difesa”. (4)\r\n\r\nIl petro-emirato del Qatar è oggi il maggiore cliente del complesso militare-industriale-finanziario italiano - Leonardo e Fincantieri in testa - e le lucrose commesse di armi sono state ottenute anche grazie al pressing a tutto campo di presidenti del consiglio, ministri, amministratori delegati, generali e ammiragli. Lo scorso febbraio il gruppo industriale Leonardo S.p.A. ha consegnato all’Aeronautica militare del Qatar sei caccia addestratori avanzati M-346 “Master” realizzati negli stabilimenti di Varese-Venegono. I velivoli possono raggiungere una velocità massima di 1.093 km/h, a una quota operativa di 13.715 metri sul livello del mare e possono essere impiegati anche per azioni di combattimento e attacco con missili aria-aria o per i bombardamenti contro obiettivi terrestri con munizioni di caduta da 500 libbre.\r\n\r\nLa consegna dei caccia rientra nell’ambito dell’accordo di cooperazione sottoscritto dalle forze aeree di Italia e Qatar nel novembre 2020 e che prevede anche la formazione dei piloti qatarioti nelle maggiori basi aeree italiane e presso il nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna. I primi sei “allievi” della Qatar Emiri Air Force hanno concluso il corso avanzato propedeutico al volo sui caccia di prima linea lo scorso 12 luglio. (5)\r\n\r\nAncora a Leonardo la Marina militare del Qatar ha richiesto la fornitura di un Centro Operativo Navale per il monitoraggio e il pieno controllo delle acque territoriali, della Zona Economica Esclusiva e degli spazi di mare adiacenti. In base all’accordo, il nuovo Centro Operativo sovrintenderà al comando, controllo e coordinamento delle operazioni marittime, supportando le forze armate dell’emirato nei processi decisionali e nella gestione degli interventi “rapidi”. (6) Sempre nel marzo 2022 Leonardo ha consegnato alle forze armate di Doha due elicotteri multiruolo versione NFH (Nato Frigate Helicopter), prodotti nello stabilimento di Venezia Tessera e destinati alle operazioni navali. I velivoli sono parte della maxi-commessa del valore di oltre 3 miliardi di euro firmata nel 2018 dal consorzio europeo NHIndustries costituito da Airbus Helicopters (62,5%), GKN Fokker (5,5%) e Leonardo (32%). Il Qatar ha ordinato 16 elicotteri in versione TTH per compiti terrestri e 12 in versione NFH. Leonardo opera in qualità di prime contractor con la responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 elicotteri per la Marina, più la fornitura di servizi di supporto e addestramento per gli equipaggi e i tecnici addetti alla loro manutenzione. All’holding italiana è stata attribuita anche la realizzazione di radar, sensori elettro-ottici, sistemi video ed identificazione e quelli per la gestione dei sistemi d’arma degli elicotteri (missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine). (7)\r\n\r\nAnche nel caso degli elicotteri del consorzio NHIndustries/Leonardo, sono le forze armate italiane a collaborare alla formazione dei piloti militari dell’emirato. E’ presso l’aeroporto di Viterbo, sede del 1° Reggimento “Antares” dell’Aviazione dell’esercito italiano (AVES) che si svolge l’addestramento del personale della Qatari Emiri Air Force, con la supervisione dei tecnici di Leonardo. “La formazione del personale qatariota è una delle attività addestrative di punta di AVES ed evidenzia il ruolo ormai consolidato di scuola internazionale di volo per la componente militare elicotteri”, spiega lo Stato maggiore dell’Esercito. “L’impegno complessivo, nei tre anni dall’avvio del programma Qatar, ha consentito il conseguimento di 2.000 ore di volo su elicottero NH-90 nella versione terrestre, cui si aggiungono ulteriori 2.500 ore sul simulatore di volo”. (8) Il 10 luglio 2022 lo scalo militare di Viterbo ha ospitato il vicepremier e ministro della difesa del Qatar, Khalid Mohamed Al Attyiah, in visita in Italia. Nel dare il benvenuto all’ospite, il comandante dell’Aviazione dell’esercito, generale Andrea Di Stasio, ha evidenziato che ad oggi sono stati addestrati più di una decina di equipaggi delle forze armate dell’emirato. “L’incontro è proseguito con la dimostrazione di un atto tattico condotto da un elicottero NH-90 (con equipaggio misto italiano e qatariota), che ha rilasciato personale utilizzando la tecnica del fast rope, e da un CH47F che ha recuperato i militari utilizzando la tecnica del grappolo, episodi operativi che richiedono un’alta specializzazione”, ha enfatizzato l’ufficio stampa dell’Esercito. (9)\r\n\r\nPrima di recarsi a Viterbo, il vice premier Al Attyiah, in compagnia del ministro della difesa Lorenzo Guerini, aveva partecipato presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) alla consegna del pattugliatore offshore OPV “Sheraouh”, seconda unità della classe commissionata al cantiere italiano dal ministero della Difesa del Qatar nell’ambito di un programma di acquisizione navale che ha un valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro e prevede, oltre ai due pattugliatori offshore, quattro corvette e una unità anfibia LPD (Landing Platform Dock). Alla cerimonia a Muggiano erano presenti pure i Capi di Stato maggiore della Marina militare di Italia e Qatar (l’ammiraglio Enrico Credendino e il generale Abdulla Bin Hassan Al Sulaiti) e il neopresidente di Fincantieri SpA, il generale Claudio Graziano, già Capo di Stato maggiore della Difesa e fino al 15 maggio 2022 presidente del Comitato militare dell’Unione europea.\r\n\r\n“Il pattugliatore Sheraouh, al pari del gemello Musherib, consegnato nel gennaio 2022, è un’unità altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento, al ruolo di nave combattente”, riferisce Fincantieri. (10) Le due unità hanno una lunghezza di circa 63 metri, una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima di 30 nodi, e possono ospitare a bordo 38 persone di equipaggio.\r\n\r\nLo scorso maggio ha avuto invece luogo nello stabilimento Fincantieri di Palermo l’impostazione della nave anfibia LPD commissionata dal Qatar. 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(12)\r\n\r\nDecantare la sostenibilità socio-ambientale del progetto NFE è come affermare che più armi di distruzione di massa produci e più assicuri la pace e il disarmo dei popoli. “Eni svilupperà in Qatar il progetto considerato da tanti come la peggiore bomba climatica al mondo”, scrive Andrea Barolini su Valori, la testata giornalistica di proprietà di Fondazione Finanza Etica. “Il North Field East è un giacimento di gas naturale immenso che si stima possa contenere il 10% delle riserve mondiali. Un autentico disastro in termini di contributo al riscaldamento globale, nonostante le rassicurazioni dei vertici dell’azienda, che insiste sull’utilizzo di tecnologie che sarebbero in grado di limitare i danni al clima”. Un’inchiesta pubblicata a maggio dal quotidiano The Guardian inserisce l’NFE tra i progetti di sfruttamento di petrolio e gas più dannosi in assoluto. “Bombe climatiche, appunto, suscettibili di provocare emissioni per più di un miliardo di tonnellate di CO2 sull’insieme del loro ciclo di vita”, conclude Barolini.\r\n\r\nNiente bomber azzurri in campo a Doha 2022, ma tante, anzi tantissime bombe belliche e ambientali per il Qatar made in Italy.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-13-mazzeo-missioni-qatar.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","13 Settembre 2022","2022-09-13 19:43:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-300x170.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-300x170.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f.jpg 735w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Mondiali, militari e gas: la nuova missione militare italiana in Qatar",1663097743,[293,294,295,296,297,298],"http://radioblackout.org/tag/descalzi/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/guerini/","http://radioblackout.org/tag/missioni-militari-italiane-allestero/","http://radioblackout.org/tag/mondiali-in-qatar/","http://radioblackout.org/tag/qatar/",[300,301,302,303,304,305],"descalzi","ENI","guerini","missioni militari italiane all'estero","mondiali in qatar","qatar",{"post_content":307},{"matched_tokens":308,"snippet":309,"value":310},[20],"attribuita anche la realizzazione di \u003Cmark>radar\u003C/mark>, sensori elettro-ottici, sistemi video ed","Azzurri fuori dal mondiale di calcio ma 560 militari italiani si schiereranno a bordo campo in Qatar per contribuire alla sicurezza armata della kermesse sportiva in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. 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Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.7 (12.05.25)\r\n\r\nIn termini militari contraltare delle zone verdi, le zone rosse si riferiscono ad aree in cui le forze nemiche sono attive o a zone che sono percepite come insicure e devono quindi essere isolate o evitate. Nei termini della \"governance dei disastri\", le zone rosse sono impiegate per designare spazi colpiti da rifiuti tossici, da disastri o da epidemie. Basti pensare alla creazione della \"zone rouge\" a Verdun, in Francia, dopo la prima guerra mondiale, per indicare un'area con mine inesplose, materiali pericolosi e reti di tunnel sotterranei, dichiarata inagibile fino ad oggi. Prima del COVID-19, poi, erano state istituite zone rosse per controllare altri virus, come l'influenza aviaria e l'Ebola. 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Le zone in rosso erano quelle a maggioranza afroamericana, ispanica o di altre minoranze.\r\n\r\nNonostante le zone rosse vengano impiegate da chi governa sia per istituire spazi da proteggere, che spazi di contenimento, esse sono più generalmente il riflesso delle logiche coloniali e militari dell'ordine securitario contemporaneo, in cui circolano e si riadattano su scale diverse molte strategie di fortificazione e polizia.\r\n\r\nUna delle 7 zone rosse istituite internamente al perimetro urbano di Torino, recentemente prorogate dal Prefetto per controllare e allontanare una parte degli abitanti della città, si trova in San Salvario, a pochi passi da un importante sito di produzione militare, la Collins Aerospace (ex-Microtecnica), la cui componentistica - tra sistemi radar, missilistici e droni - trova applicazione dal bombardamento aereo alla sorveglianza urbana. Da un lato, in Piazza Graf, un sito strategico per i ricchi affari dell'economia di guerra esterna e interna, fortificato da decine di dispositivi di videosorveglianza, dall'altro, oltre corso Marconi, stretta in mezzo ad un altro sito strategico, la Stazione ferroviaria di Porta Nuova, una parte di umanità ridotta ad \"eccesso\", fuori dai circuiti della produzione, del consumo, della legalità e quindi intrinsecamente minacciosa per l'ordine costituito, da controllare militarmente o eventualmente eliminare con le retate.\r\n\r\nConsapevoli del ruolo della città in cui viviamo come campo di battaglia, sappiamo che in un contesto di filiere produttive di guerra frammentate, incepparne una piccola parte può significare incepparle nella loro interezza, e che rompere la normalità dei meccanismi di pacificazione urbana è il primo passo per rifiutarci di servire da masse di manovra. 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Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. \r\nQuello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. \r\n\r\nEl Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo\r\nAnche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti.\r\nIn un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi militari italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. Con loro ricordiamo con deferenza tutti i Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.”\r\nNe abbiamo parlato con Dario\r\n\r\nIndustria bellica, esercitazioni militari: le ultime novità \r\n\r\nDal 14 al 29 ottobre si è tenuta Steadfast Noon, l’esercitazione annuale della NATO in cui viene simulato il dispiegamento e l'impiego di armi nucleari “tattiche” in territorio europeo (le nuove B61-12 già installate anche in territorio italiano nelle basi di Ghedi, Brescia, e Aviano, Pordenone).\r\n\r\nNell’ambito di un’ampia serie di accordi bilaterali tra Italia e Qatar definiti nel bilaterale tenutosi a Villa Pamphili a Roma tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, spicca un memorandum di intesa tra Fincantieri e il gruppo qatarino del settore difesa Barzan Holdings in vista della firma di un contratto per 40 \u003Cmark>radar\u003C/mark> Omega 360.\r\n\r\nIl programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\n\r\nContro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre dalle 15\r\nNo alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[446],{"field":100,"matched_tokens":447,"snippet":443,"value":444},[20],{"best_field_score":238,"best_field_weight":277,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":48,"score":278,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":48},{"document":450,"highlight":462,"highlights":467,"text_match":236,"text_match_info":470},{"comment_count":48,"id":451,"is_sticky":48,"permalink":452,"podcastfilter":453,"post_author":323,"post_content":454,"post_date":455,"post_excerpt":54,"post_id":451,"post_modified":456,"post_thumbnail":457,"post_title":458,"post_type":378,"sort_by_date":459,"tag_links":460,"tags":461},"92327","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-4-ottobre-fermare-il-genocidio-spezzare-le-frontiere-liberarsi-dalle-religioni-le-basi-della-guerra-gli-interessi-della-bottega-vaticana-anarchici-sudanesi/",[323]," \r\n\r\n \r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-04-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’urgenza di fermare il genocidio.\r\nAd un anno dal massacro nel sud di Israele, mentre Gaza è un cumulo di macerie e il conflitto si estende a Libano e Iran è urgente fermare la strage, inceppando la guerra, sostenendo chi si oppone, chi diserta, chi lotta contro il proprio governo, contro ogni forma di nazionalismo, contro le religioni. In Israele, in Libano, in Palestina, in Iran, in ogni dove a partire dal nostro paese, dove vengono prodotte e commercializzate le armi che alimentano il conflitto.\r\nIl disfattismo, l’insubordinazione, la rivolta contro stati e frontiere sono l’unica possibilità per le popolazioni del Mediterraneo orientale. 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Ma la mappa delle basi, aeroporti, poligoni di tiro, porti, postazioni radar, caserme è molto densa.\r\nQueste basi sono cruciali per la logistica delle guerre.\r\nDi fronte al rischio di ulteriore escalation militare la possibilità che il nostro paese venga investito direttamente è sempre più concreta.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nSoldi pubblici, chiesa cattolica e terzo settore\r\nLa chiesa cattolica è una rete globale di tutto rispetto nei tradizionali settori dell’educazione e della sanità.\r\nI governi italiani finanziano le attività private della bottega vaticana.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti, autore di una ricerca sul tema\r\n\r\nVi proponiamo l’intervista realizzata dai compagni della CNT Toulouse ad un compagno sudanese\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. 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Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Ottobre 2024","2024-10-05 10:18:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/14324688_10154572325683336_8509698710283523515_o-200x110.jpg","Anarres del 4 ottobre. 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Rincara la dose ancora Macron e soprattutto l’immancabile Stoltenberg che sembra sempre più l’utile idiota degli Usa e che si è spinto, come molti hanno notato, ben al di là delle proprie prerogative. Intanto, mentre le retoriche di guerra si dispiegano senza parsimonia, un radar facente parte del primo sistema di allarme nucleare russo (Early Warning) ad Armavir sarebbe stato accecato verosimilmente da droni ucraini. Un incidente molto pericoloso da cui abbiamo preso spunto per un confronto con Francesco Dall'Aglio, curatore del canale Telegram War Room, per capire quanto sta accadendo sul campo in termini militari ma soprattutto le intenzioni politiche degli attori coinvolti, Nato e Russia su tutti.\r\n\r\nAbbiamo poi continuato sul filo dei ragionamenti sviluppati nella scorsa puntata sul futuro della Germania, la tenuta del campo Europeo e dell'asse franco-tedesco in particolare, nonché del possibile progressivo disimpegno degli Usa dal quadrante dell'Europa Orientale, circostanza che sembrerebbe probabile a prescindere dall'esito delle prossime elezioni americane.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/la-fine-30-05.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nLa Repubblica - Accecato dai droni il radar anti-atomica. 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Metal, in ogni sua forma purchè pesante, post-hardcore, elettronica, dark hip hop e quintalate di synth pop, le nuove tendenze della musica estrema mondiale prendono vita in questo appuntamento annuale nella città di Tilburg, invasa da orde di metallari affamate di decibel e malinconia.\r\n\r\nNonostante le condizioni neuronali abbiamo prodotto per voi un report pieno di suggestioni e vibrazioni negative, da ascoltare danzando sull'orlo della fine del mondo.\r\n\r\nPrologo\r\n\r\nDagli sgomberi delle popolari a Milano al cuore oscuro del welfare europeo: benvenuti al Roadburn!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Prologo-roadburn.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCapitolo uno Giovedì\r\n\r\nLive report di:\r\n\r\nVile Creature and Bismouth - Year of No Light - Messa - Slift - Lili Refrain - Solstafir- The Bug\r\nIntervista: The Bug, lo storico producer dark Hip Hop, incontrato a Jazz is Dead\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Giovedì-Roadburn.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCapitolo due Venerdì parte I\r\n\r\nLive report di:\r\n\r\nLLNN - Svalbard - Wiegedood - GGGOLDDD.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Venerdì-Roadburn-pt-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCapitolo tre Venerdì parte II\r\n\r\nIntervista: Blak Saagan su covid e panico sociale\r\n\r\nLive report di:\r\n\r\nBlak Saagan - Alcest - Amnesia Scanner - Motor!k - Albatre - Tau and the Drones of Praise\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Venerdì-Roadburn-pt-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCapitolo quattro Sabato\r\n\r\nLive report di:\r\n\r\nThe Ballet Bombs - Hangman's Chair - Deathsomnia - Nothing - Kaelan Mikla - Ulver - Duma\r\n\r\nIntervista: le leggende shogaze di Filadelfia, Nothing si raccontano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Sabato-Roadburn.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCapitolo cinque Domenica, giorno del Signore e ritorno al cuore nero della burocrazia europea: Brusselles\r\n\r\nLive report di:\r\n\r\nLiturgy - Solar Temple x Dead Neanderthals - SOWT - Mandy,Indiana - Lamp of Murmuur - FULL OF HELL ft. 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