","Napoli: realtà territoriali, laboratori politici... cortei spontanei","post",1417639119,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bagnoli/","http://radioblackout.org/tag/buonascuola/","http://radioblackout.org/tag/jobs-act/","http://radioblackout.org/tag/napoli/","http://radioblackout.org/tag/realta-territoriali-centrosud/","http://radioblackout.org/tag/studentato-di-napoli/",[70,71,72,73,74,75],"bagnoli","buonascuola","Jobs act","napoli","realtà territoriali centrosud","studentato di Napoli",{"post_content":77,"post_title":82,"tags":85},{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":81},[79],"realtà","aveva raccontato di tutte le \u003Cmark>realtà\u003C/mark> che compongono il movimento partenopeo,","Saso aveva appena fatto in tempo a spiegarci il fermento di una città dove l'attesa prima di decidere di migrare è riempita sempre più di rabbia, sia nel mondo del lavoro che si oppone al Jobs Act, sia in quello giovanile che si oppone allla Buonascuola, fino agli studentati occupati o ai cortei partecipati come quello di un mese fa a Bagnoli, che nel pomeriggio ci ha avvertiti che alle 17 era in corso un corteo spontaneo contro il Jobs Act, concludesosi davanti alla Confindustria, fortemente difesa da un ingente schieramento di forze dell'ordine, ma riempita ugualmente di uova e petardi. In seguito gli studenti dell'Orientale hanno dichiarato l'occupazione della sede di Palazzo Giusso contro l'approvazione del Jobs Act in Senato\r\n\r\nAl mattino ci aveva raccontato di tutte le \u003Cmark>realtà\u003C/mark> che compongono il movimento partenopeo, dele molte inziative e della determinazione quasi disperata a contrapporsi:\r\n\r\n2014_12_03-saso_napoli",{"matched_tokens":83,"snippet":84,"value":84},[79],"Napoli: \u003Cmark>realtà\u003C/mark> territoriali, laboratori politici... cortei spontanei",[86,88,90,92,94,97],{"matched_tokens":87,"snippet":70},[],{"matched_tokens":89,"snippet":71},[],{"matched_tokens":91,"snippet":72},[],{"matched_tokens":93,"snippet":73},[],{"matched_tokens":95,"snippet":96},[79],"\u003Cmark>realtà\u003C/mark> territoriali centrosud",{"matched_tokens":98,"snippet":75},[],[100,103,106],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":84,"value":84},"post_title",[79],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":80,"value":81},"post_content",[79],{"field":38,"indices":107,"matched_tokens":109,"snippets":111},[108],4,[110],[79],[96],578730123365187700,{"best_field_score":114,"best_field_weight":36,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":50,"score":116,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",3,"578730123365187707",1,{"document":119,"highlight":139,"highlights":147,"text_match":112,"text_match_info":152},{"cat_link":120,"category":121,"comment_count":50,"id":122,"is_sticky":50,"permalink":123,"post_author":37,"post_content":124,"post_date":125,"post_excerpt":55,"post_id":122,"post_modified":126,"post_thumbnail":127,"post_thumbnail_html":128,"post_title":129,"post_type":60,"sort_by_date":130,"tag_links":131,"tags":135},[47],[49],"95736","http://radioblackout.org/2025/02/150-realta-politiche-e-sociali-si-incontrano-a-vienna-per-la-peoples-platform-alcune-valutazioni-sulla-3-giorni/","Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People's Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l'obiettivo di creare uno spazio che permettesse la convergenza di quante più forze «democratiche», anti-stataliste, femministe e rivoluzionarie possibili di fronte ad un contesto internazionale che vede una generale avanzata delle forze di destra e reazionarie e una virata sempre più esplicita verso una guerra mondiale dispiegata. Tre giorni di iniziative e dibattiti che funzionassero, da una parte, da terreno di incontro per permettere la conoscenza e la messa in comune dei propri percorsi di militanza e delle proprie traiettorie di lotta e, dall'altra, come luogo di organizzazione per progettare già strategie per mettere in crisi il discorso reazionario oggi egemonico in molti settori - dalla comunicazione mediale, all'educazione, alle strade.\r\n\r\nCompagn_ di Radio Blackout e di Radio Onda Rossa hanno raccolto alcune valutazioni e analisi sulla 3 giorni in un'intervista con Jacopo dell'Accademia della Modernità Democratica e con una compagna di Jineolojî.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/PPE-podcast.mp3\"][/audio]","17 Febbraio 2025","2025-02-17 20:45:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471.png 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People's Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni",1739825104,[132,133,134],"http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/european-peoples-platform/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/",[136,137,138],"curdi","European Peoples Platform","internazionalismo",{"post_content":140,"post_title":144},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[79],"internazionalista organizzato da collettivi e \u003Cmark>realtà\u003C/mark> vicine al movimento di liberazione","Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People's Platform Europe. 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Nel 1891 viene ridenominato Manicomio Giudiziario, pur rimanendo sostanzialmente invariato. Nel 1975, con la Legge n. 354, il Manicomio Giudiziario viene ridenominato Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG), pur rimanendo sostanzialmente invariato come principale istituzione per l’esecuzione delle misure di sicurezza. In tutti questi anni, mentre l'OPG è rimasto cristallizzato nella sua forma fascista, con la legge 180/1978 gli Ospedali Psichiatrici vengono lentamente smantellati e sostituiti da una serie di istituzioni (ospedali, case famiglia, comunità, ecc.) ed il ricovero coatto viene regolamentato e ridefinito come Trattamento Sanitario Obbligatorio in reparto psichiatrico.\r\n\r\nAllo stesso modo le carceri vengono formalmente coinvolte in un processo di apertura, che paradossalmente conduce ad un allargamento della popolazione carceraria tramite un più ampio e capillare sistema di controllo esterno al carcere. Con la legge Gozzini le carceri si aprono alla società e si instaurano una serie di misure alternative all'internamento.\r\nNegli anni '70-'80 una rivoluzione culturale antisegregazionista si afferma sul piano legislativo, ma nella realtà rimangono inalterati il pregiudizio di pericolosità sociale del malato mentale e lo stigma del recluso.\r\nNella proposta di superamento degli OPG, le REMS (Residenze per l’Esecuzione Misure Sicurezza) accoglieranno i folli rei (coloro che hanno compiuto un reato in stato di incapacità di intendere e di volere per infermità mentale, sono stati prosciolti ma internati perché ritenuti socialmente pericolosi) condannati alla misura di sicurezza; mentre i rei folli(coloro che hanno compiuto un reato, sono stati condannati ad una pena detentiva e, successivamente, in carcere sono stati riconosciuti socialmente pericolosi per infermità mentale) rimarranno all’interno delle carceri, trasformate in novelli OPG.\r\nL'OPG viene quindi abolito, ma solo per creare all'interno del carcere strutture adeguate alla cura dei disturbi mentali, reparti psichiatrici interni all'istituto penitenziario, così da aumentare il ruolo della psichiatria in carcere senza modificare la situazione attuale.\r\nAttualmente in Italia gli OPG presenti sono sei e si trovano ad Aversa, Napoli, Barcellona Pozzo di Gotto, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere. Ad oggi, in questi veri e propri manicomi criminali, ci sono rinchiuse circa 850 persone.\r\n\r\n\r\nEntrando nello specifico, il Decreto prevede l’eliminazione del cosiddetto ergastolo bianco, che consiste nell’indeterminatezza della durata dell’internamento.Nelle future REMS la durata della misura di sicurezza non potrà essere superiore a quella della pena carceraria corrispondente al medesimo reato compiuto: ci preoccupiamo, pertanto, del fatto che le persone che hanno già scontato in OPG tale pena non finiscano nelle REMS, ma vengano liberati subito e senza condizioni.Tuttavia la legge prevede, al momento della dimissione dagli OPG, percorsi e programmi terapeutico-riabilitativi individuali, predisposti dalle regioni attraverso i dipartimenti e i servizi di salute mentale delle proprie ASL.\r\n\r\nAlla fine di tale percorso, qualora venga riscontrata una persistente pericolosità sociale, è comunque prevista la continuazione delle esecuzione della misura di sicurezza nelle REMS.\r\n\r\nTradotto significa l’inizio di un processo di reinserimento sociale infinito, promesso ma mai raggiunto, legato indissolubilmente a pratiche e sentieri coercitivi, obbligatori, contenitivi.\r\n\r\nNoi crediamo, invece, nel bisogno e nella costituzione di reti sociali autogestite e di spazi sociali autonomi, in grado di garantire un sostegno materiale, una casa senza compromessi di invalidità, nonché un reddito e un lavoro non gestiti dai servizi socio-sanitari, bensì autonomamente dal soggetto.\r\n\r\nUna rete in grado di riesumare e coltivare quel legame unico, antispecialistico e non orientato a una cura protocollare che, in nome della scienza, non lascia spazio all’uomo.\r\nChiudere i manicomi criminali senza cambiare la legge che li sostiene vuol dire creare nuove strutture, forse più accoglienti, ma all’interno delle quali finirebbero sempre rinchiuse persone giudicate incapaci d’ intendere e volere.\r\nLa questione, insomma, non può essere risolta con un tratto di penna, non è sufficiente stabilire che quello che è stato non deve più essere, e pensare che il problema si risolva da sé. È vero che per troppo tempo gli Opg sono stati un territorio dimenticato in cui ogni dignità e diritto sono annullatati ma ci sono da più di un secolo e mezzo e la legge che gli regola è del 1904.\r\n\r\nQuesta nuova legge , però, non soddisfa l'idea di un superamento di un sistema aberrante e coercitivo, infatti permangono misure di contenzione svilenti per l'individuo e trattamenti farmacologici troppo debilitanti e depersonalizzanti per poter essere definiti positivi per la persona.\r\nUno concreto percorso di superamento delle istituzioni totali passa necessariamente da uno sviluppo di una cultura non segregazionista, largamente diffusa, capace di praticare principi di libertà di solidarietà e di valorizzazione delle differenze umane contrapposti ai metodi repressivi e omologanti della psichiatria.\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Diego.\r\nAscolta la diretta\r\n\r\ndiego\r\nPer info: antipsichiatriapisa@inventati.org","15 Dicembre 2014","2014-12-18 11:58:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/ospedale-psichiatrico-900x450-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/ospedale-psichiatrico-900x450-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/ospedale-psichiatrico-900x450-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/ospedale-psichiatrico-900x450-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/ospedale-psichiatrico-900x450.jpg 900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tra realtà psichiatrica e carceraria: chiudere tutti gli OPG",1418655092,[169,170,171,172,173,174],"http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/chiudere-gli-opg/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo-bianco/","http://radioblackout.org/tag/opg/","http://radioblackout.org/tag/rems/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[176,177,178,179,180,20],"antipsichiatria","chiudere gli OPG","ergastolo bianco","opg","REMS",{"post_content":182,"post_title":186},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[79],"sul piano legislativo, ma nella \u003Cmark>realtà\u003C/mark> rimangono inalterati il pregiudizio di","Di seguito una parte del documento diffuso dalla Rete Antipsichiatrica:\r\n\r\nIl Manicomio Criminale come principale istituzione per l’esecuzione delle misure di sicurezza è stato introdotto nel 1876. 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Ad oggi, in questi veri e propri manicomi criminali, ci sono rinchiuse circa 850 persone.\r\n\r\n\r\nEntrando nello specifico, il Decreto prevede l’eliminazione del cosiddetto ergastolo bianco, che consiste nell’indeterminatezza della durata dell’internamento.Nelle future REMS la durata della misura di sicurezza non potrà essere superiore a quella della pena carceraria corrispondente al medesimo reato compiuto: ci preoccupiamo, pertanto, del fatto che le persone che hanno già scontato in OPG tale pena non finiscano nelle REMS, ma vengano liberati subito e senza condizioni.Tuttavia la legge prevede, al momento della dimissione dagli OPG, percorsi e programmi terapeutico-riabilitativi individuali, predisposti dalle regioni attraverso i dipartimenti e i servizi di salute mentale delle proprie ASL.\r\n\r\nAlla fine di tale percorso, qualora venga riscontrata una persistente pericolosità sociale, è comunque prevista la continuazione delle esecuzione della misura di sicurezza nelle REMS.\r\n\r\nTradotto significa l’inizio di un processo di reinserimento sociale infinito, promesso ma mai raggiunto, legato indissolubilmente a pratiche e sentieri coercitivi, obbligatori, contenitivi.\r\n\r\nNoi crediamo, invece, nel bisogno e nella costituzione di reti sociali autogestite e di spazi sociali autonomi, in grado di garantire un sostegno materiale, una casa senza compromessi di invalidità, nonché un reddito e un lavoro non gestiti dai servizi socio-sanitari, bensì autonomamente dal soggetto.\r\n\r\nUna rete in grado di riesumare e coltivare quel legame unico, antispecialistico e non orientato a una cura protocollare che, in nome della scienza, non lascia spazio all’uomo.\r\nChiudere i manicomi criminali senza cambiare la legge che li sostiene vuol dire creare nuove strutture, forse più accoglienti, ma all’interno delle quali finirebbero sempre rinchiuse persone giudicate incapaci d’ intendere e volere.\r\nLa questione, insomma, non può essere risolta con un tratto di penna, non è sufficiente stabilire che quello che è stato non deve più essere, e pensare che il problema si risolva da sé. 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Sull'inconsistenza e l'incapacità di direzione che l'Unione esprime di fronte a una crisi che si consuma alle sue porte, dopo averla cavalcata per qualche mese e aver fatto la voce grossa, ora spettatrice impotente delle più scontate conseguenze che le leggi dure della politica di potenza prevedono in simili frangenti.\r\n\r\nPutin ha giocato di anticipo sorpendendo la politica dei salotti, impedendo un'internazionalizzazione ddella gestione della transizione ucraina, sotto l'egida di organizzazioni mondiali e ong di dubbia neutralità.\r\n\r\nOggi le destre ucraine tanto brave a egemonizzare le richieste della piuazza invocano l'aiuto dell'Ue e della Nato. Ben triste fine per la resistenza di piazza Maidan, gonfi del loro orgoglio nazionalista e illusi di poter contare su un appoggio che non esiste al di là delle dichiarazioni di facciata. Siamo pronti a scommettere che la questione si risolverà nella più scontata conferma di una Realpolitik che vedrà la Russia di Putin vincere per la terza volta (dopo Georgia e Siria) la partita geostrategica contro chi provoca un'alterazione dei suoi confini d'influenza.\r\n\r\nPer quanto non ci piaccia ostentare la grande arte della geopolitica per spiegare i conflitti, le crisi e i rivolgimenti della nostra contemporaneità, pure bisogna avere la lucidità di ammettere che - specie in questo spazio europeo dove latitano le lotte e abbondano le manovre di partiti-impresa - questa oggi conta ben più di quanto si muove in basso. E che su quelle linee di faglia su cui si sono consumate alcune delle pagine più nere del secondo conflitto mondiale ogni sommovimento incontra e si sovrappone a queste determinanti, che sono anche storiche, culturali, etniche (per quel che possiamo accettare di questa categoria).\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giannluca, redattore della nostra radio e di Info Aut.\r\n\r\nGianlup","4 Marzo 2014","2014-03-06 13:54:17","Ucraina: una dura iniezione di realtà",1393958307,[272,273,274,275,276],"http://radioblackout.org/tag/conflitti/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/geopolitica/","http://radioblackout.org/tag/piazza-maidan/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[278,279,280,281,282],"conflitti","crisi","geopolitica","piazza Maidan","Ucraina",{"post_title":284},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":286},[79],"Ucraina: una dura iniezione di \u003Cmark>realtà\u003C/mark>",[288],{"field":101,"matched_tokens":289,"snippet":286,"value":286},[79],{"best_field_score":114,"best_field_weight":36,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":50,"score":230,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":50},6664,{"collection_name":60,"first_q":79,"per_page":293,"q":79},6,9,{"facet_counts":296,"found":355,"hits":356,"out_of":653,"page":117,"request_params":654,"search_cutoff":39,"search_time_ms":655},[297,331],{"counts":298,"field_name":328,"sampled":39,"stats":329},[299,302,305,308,311,314,316,319,322,325],{"count":300,"highlighted":301,"value":301},60,"anarres",{"count":303,"highlighted":304,"value":304},55,"frittura mista",{"count":306,"highlighted":307,"value":307},44,"liberation front",{"count":309,"highlighted":310,"value":310},31,"Spot",{"count":312,"highlighted":313,"value":313},27,"Bello come una prigione che brucia",{"count":17,"highlighted":315,"value":315},"I Bastioni di Orione",{"count":317,"highlighted":318,"value":318},19,"la perla di labuan",{"count":320,"highlighted":321,"value":321},13,"La fine della Fine della storia",{"count":323,"highlighted":324,"value":324},11,"stakka stakka",{"count":326,"highlighted":327,"value":327},10,"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":330},73,{"counts":332,"field_name":38,"sampled":39,"stats":353},[333,335,336,338,341,344,346,348,350,352],{"count":17,"highlighted":334,"value":334},"frittura mista radio fabbrica",{"count":28,"highlighted":15,"value":15},{"count":28,"highlighted":337,"value":337},"Bastioni di Orione",{"count":339,"highlighted":340,"value":340},17,"carcere",{"count":342,"highlighted":343,"value":343},14,"Radio Blackout",{"count":320,"highlighted":345,"value":345},"storia",{"count":320,"highlighted":347,"value":347},"musica",{"count":349,"highlighted":31,"value":31},12,{"count":349,"highlighted":351,"value":351},"radio cane",{"count":349,"highlighted":20,"value":20},{"total_values":354},1482,421,[357,412,438,475,514,563],{"document":358,"highlight":382,"highlights":399,"text_match":408,"text_match_info":409},{"comment_count":50,"id":359,"is_sticky":50,"permalink":360,"podcastfilter":361,"post_author":363,"post_content":364,"post_date":365,"post_excerpt":55,"post_id":359,"post_modified":366,"post_thumbnail":367,"post_title":368,"post_type":369,"sort_by_date":370,"tag_links":371,"tags":377},"59032","http://radioblackout.org/podcast/02-04-2020-lo-spaccio-della-bestia-trionfante-lanacoreta/",[362],"arsider","outsidermusic","\"Dato l'accumularsi delle prove, l'unica ipotesi plausibile è la realtà. 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Ma contemporaneamente altre lotte vedono animare le piazze africane , che evidenziano il disagio della generazione Z che sventola la bandiera di One Piece, il manga che ha ispirato le lotte ultimamente in Nepal e Indonesia: Mauro Indelicato ci ha aiutato a sviscerare quanto di lotta generazionale e quanto di lotta di classe infarcisce quelle situazioni ancora in questi giorni represse brutalmente in Madagascar (dove i giovani sono riusciti a far cadere il governo, ma non il presidente Rajoelina) e in Marocco.Infine in diretta corrispondenza con ciò che filtrava dai microfoni aperti sulle piazze in lotta a difesa dei gazawi, Alessandro Volpi ha potuto spiegarci le strategie finanziarie che consentono allo stato ebraico di finanziare le sue guerre e i suoi massacri. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nChi può capire le vittime di un genocidio meglio di un messicano?\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/il-mexico-in-piazza-squarcia-il-velo-mediatico-di-claudia-sheinbaum--68005023\n\n\n\n\n\n\n\n\nA partire dalle manifestazioni in corso in Mexico sul filo che unisce l’indignazione antisionista per il genocidio di Gaza con l’annuale ricorrenza il 2 ottobre 1968 del massacro di Tlatelolco, a sua volta collegata con la rabbia per la mancanza di una verità sancita dalle istituzioni sulla strage di Ayotzinapa, avvenuta il 26 settembre 2014.Questo ci ha dato lo spunto per sentire Francesco, redattore di Radio Blackout in Mexico ormai da alcuni mesi, che ha potuto così approfondire e allargare gli umori delle oceaniche piazze messicane in favore della lotta palestinese (il 6 settembre centinaia di migliaia di persone hanno animato lo Zocalo nel Distrito Federal al concerto di Residente che ha chiamato sul palco i superstiti di una famiglia gazawi, scatenando l’empatia solidale). Ne è scaturito un quadro degli attuali nodi che stringono la società messicana, nascosti sotto la narrazione che vede Claudia Sheinbaum come figura positiva e impegnata in riforme utili per il suo popolo, ma… le giornate dense della storia politica del Mexico che cadenzano settembre e ottobre si legano alla Palestina, anche perché sono 7 i messicani rapiti dai sionisti perché facenti parte degli equipaggi della Flottilla e la presidenta ha chiesto il rilascio immediato e ha denunciato una volta di più il genocidio dei gazawi, ma c’è contemporaneamente l’istituzione di un gruppo parlamentare di amicizia israelo-messicana e intanto ci sono stati presidi e cortei selvaggi a partire dal ministero degli Esteri.Altra spina nel fianco della postura da socialismo populista di Claudia Sheinbaum sono le politiche neoliberali imposte dal Fmi che proseguono anche con il governo morenista, e le ondate repressive nei confronti degli indigeni e le riforme agrarie che toccano anche il sistema degli ejidos comunitari di tradizione non solo zapatista; le grandi opere volte a unire le due coste; la volontà perseguita a ogni livello di sminuire le realtà più radicali del partito al potere, a cominciare dall’Ezln – che infatti denuncia aggressioni e minacce portate dal latifondo, ma come sempre usando istituzioni locali e federali… il tutto mentre necropolitica e narcotraffico impongono la convivenza con la violenza incontrollata a cui sono sottoposte innanzitutto le comunità più esposte per mancanza di mezzi\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nL’originalità delle rivolte della Generazione Z \n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/gen-z-madagascar-e-marocco-tra-rivolta-generazionale-e-lotta-di-classe--68013009\n\n\n\n\n\n\n\n\nIniziarono i nigeriani di Lagos, poi l’altra megalopoli africana del colonialismo britannico: Nairobi; per non parlare ancora prima di Dakar. intanto la Milk Tea Revolution si aggirava per la Thailandia e il Myanmar dopo il golpe. Il virus delle bandiere prestate dal manga One Piece, dove – non a caso – un gruppo di giovani si ribella a una società distopica e oppressiva, si è diffuso in Sudest asiatico per approdare in Bangla Desh, Nepal e Indonesia, finendo per tornare nel continente africano. Nessun leader, nessuna faccia da esporre, piuttosto appunto la bandiera comune in tutto il mondo, che trova una comunanza anche nella comunicazione mediatica.Con Mauro Indelicato tentiamo di analizzare similitudini e differenze tra il contemporaneo insorgere di giovani in rivolta (à la Camus) sia in Marocco che in Madagascar. Si sottolinea il forte peso della generazione Z, che in Africa si distacca enormemente dai genitori, perché urbanizzati, iperscolarizzati e con grande dimestichezza con le tecnologie digitali e un forte distacco dalle tradizioni etniche e le sue divisioni; la differenza con i grandi rivoluzionari degli anni Sessanta è che il superamento delle divisioni tribali non è indotto ideologicamente ma fa parte della prassi quotidiana di condivisione dei medesimi disagi per esempio negli slum che ospitano indiscriminatamente tutti, con gli stessi problemi – in Madagascar per esempio la mancanza d’acqua e di energia elettrica han fatto da detonatore alla rivolta – e parlando la stessa lingua. Invece i repressori governativi hanno imparato dalle gendarmerie della madre patria e a quei metodi si attengono.Il muro che viene picconato ora è quello tra la Generazione Z vicino alla globalizzazione, rispetto alle abitudini culturali dei genitori, immaginando un’Africa finalmente indipendente davvero. Il divario tra speranza digitale e cruda realtà rende l’espressione del malcontento attraverso il sarcasmo e la satira digitali un mezzo naturale per sfogarsi e chiedere un cambiamento. I giovani hanno risposto a questa contraddizione con un sarcasmo tagliente online La molla delle rivolte è comunque legata ai bisogni e quindi si può definire come una lotta di classe che si va a sovrapporre a quella intergenerazionale di superamento di prassi tradizionali che vengono travolte dalle richieste che animano la protesta di cancellare le disparità e l’ingiustizia: una crisi che si estende oltre l’istruzione e la sanità, fino all’intera struttura della giustizia sociale.La Generazione Z ha deciso di testare per la prima volta la capacità della mobilitazione digitale di trasformarsi in protesta collettiva, segnando un nuovo percorso nel rapporto tra giovani e stato, un potere in mano a un’élite di vecchi corrotta, che vive nell’opulenza, in un contesto di corruzione e repressione generalizzata … ma ancora per poco.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nFinanziare lo sterminio di Gaza per guadagnare sui fondi di guerra e sui future della ricostruzione e del saccheggio\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/bagatelle-per-un-ladrocinio-genocida-tacita-complicita-per-lucrare-sulla-spartizione--68021953\n\n\n\n\nIn che modo Israele finanzia l’acquisto di armi, il sostegno al comparto bellico, mantiene un buon livello di welfare, pur essendo un paese con un territorio piccolo e pochi abitanti che producono quel benessere? La sua economia si fonda su trasferimenti dagli Usa, sulla vendita di sistemi tecnologici a scopo bellico, prodotti agricoli dei coloni fa pensare che la sparata autarchica sia una boutade retorica, ma rimane la questione su come riescano a reggersi le enormi spese del comparto securitario. Alessandro Volpi ci aiuta a riflettere sulle modalità per drenare denaro da parte dello stato sionista, dotato di un Pil simile a quello della Lombardia, senza risorge energetiche, né di prodotti specifici. Una retorica quella di potersi isolare che dunque si potrebbe facilmente contrastare con una ferrea campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzionamento.\n\n\n\nCi sarà un riscontro economico globale perché nessuno si è opposto al genocidio?Proprio questa mancanza è la responsabilità degli europei che hanno uno scambio commerciale con Israele di 16 miliardi di dollari all’anno e quella sarebbe una leva formidabile per fare pressione sui comportamenti aggressivi dell’entità sionista. E invece gli investimenti su Israele e gli incrementi della finanza di Tel Aviv denunciano che continua a richiamare denaro dall’Occidente e dai paesi arabi, traendo profitto dagli interessi immobiliari e da quelli più direttamente connessi con l’industria bellica, sostenuta soprattutto dai grandi fondi, i soliti collusi con le guerre, Blackrock, Vangarde, JPMorgan… Affinity – quello di Kushner, il genero ebreo di Trump nell’ombra in tutto ciò che capita in Medio Oriente).Ma soprattutto l’economia di guerra sta in piedi grazie ai “War Bond” emessi a inizio 2025, dove le banche – tra cui anche italiane – hanno sottoscritto il debito da un lato e dall’altro fornito garanzie per coprirne il rischio; già ora stanno rastrellando investimenti destinati alla costruzione di quel progetto immobiliare vagheggiato da Trump-Blair.Lo stato ebraico possiede una delle fabbriche di armi e droni più sofisticati, i sistemi più efficaci di spionaggio e le armi più letali, e con la prospettiva della ricostruzione con zero costi di demolizione sostiene le garanzie internazionali su cui si fondano i suoi investimenti sulla pulizia etnica: così salgono i titoli della Borsa di Tel Aviv, che può promettere anche di attingere ai ricavi di un grosso hub energetico nel mare di Gaza, che già le industrie israeliane sfruttano con Cipro e quindi contare sui proventi derivanti dai Future emessi su questo roseo futuro dopo il massacro. L’amministrazione tecnocratica paventata in uno dei famigerati punti di Trump si collega proprio con queste prospettive da gestire in modo oculato per americani, israeliani e complici vari.","4 Ottobre 2025","2025-10-05 22:54:19","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 02/10/2025 – MENTRE SEGUIAMO LE LOTTE ANTISIONISTE IN DIFESA DEI GAZAWI ANCHE IN MEXICO, DIAMO SPAZIO ALLE LOTTE DELLA GENERAZIONE Z IN MADAGASCAR E MAROCCO E ANALIZZIAMO L’USO DEI “WAR BOND” PER FINANZIARE IL GENOCIDIO",1759604929,[576,577,578,579,580,581,582,583,584,585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,598,599,600,601,602,603,604,605,606,607,608],"https://radioblackout.org/tag/akhannouch/","https://radioblackout.org/tag/amlo/","https://radioblackout.org/tag/antananarivo/","https://radioblackout.org/tag/ayotzinapa/","https://radioblackout.org/tag/blackrock/","https://radioblackout.org/tag/casablanca/","https://radioblackout.org/tag/chiapas/","https://radioblackout.org/tag/cuarta-transformation/","https://radioblackout.org/tag/discord/","https://radioblackout.org/tag/ejidos/","https://radioblackout.org/tag/ezln/","https://radioblackout.org/tag/genz/","https://radioblackout.org/tag/genz212/","https://radioblackout.org/tag/gsis/","https://radioblackout.org/tag/kushner/","https://radioblackout.org/tag/madagascar/","https://radioblackout.org/tag/marocco/","https://radioblackout.org/tag/mbs/","https://radioblackout.org/tag/mexico/","https://radioblackout.org/tag/morena/","https://radioblackout.org/tag/necropolitica-2/","https://radioblackout.org/tag/netanyahu/","https://radioblackout.org/tag/orgullomexicano/","https://radioblackout.org/tag/presidenta/","https://radioblackout.org/tag/rabat-2/","https://radioblackout.org/tag/rajoelina/","https://radioblackout.org/tag/ravelonarivo/","https://radioblackout.org/tag/saudi/","https://radioblackout.org/tag/sheinbaum/","https://radioblackout.org/tag/tel-aviv-stock-exchange/","https://radioblackout.org/tag/tlatelolco/","https://radioblackout.org/tag/war-bond/","https://radioblackout.org/tag/zocalo/",[610,611,612,613,614,615,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625,626,627,628,629,630,631,632,633,634,635,636,637,638,639,640,641,642],"akhannouch","amlo","antananarivo","ayotzinapa","Blackrock","casablanca","Chiapas","cuarta.transformation","discord","ejidos","ezln","genZ","GenZ212","GSIS","Kushner","Madagascar","marocco","MBS","mexico","Morena","necropolitica","netanyahu","orgullomexicano","presidenta","Rabat","Rajoelina","Ravelonarivo","Saudi","SHEINBAUM","Tel Aviv Stock Exchange","Tlatelolco","war bond","Zocalo",{"post_content":644},{"matched_tokens":645,"snippet":646,"value":647},[79],"da qualche mese inserito nella \u003Cmark>realtà\u003C/mark> messicana che ha potuto così","La puntata è stata dedicata doverosamente alle dirette delle manifestazioni a sostegno della Global Sudum Flottilla, inserendo alcuni interventi coerenti con la policy della trasmissione e così abbiamo dato spazio ai cortei e concerti solidali con Gaza che si sono tenuti in Mexico con Francesco, un redattore di Radio Blackout da qualche mese inserito nella \u003Cmark>realtà\u003C/mark> messicana che ha potuto così parlarci anche dei problemi delle popolazioni indigene e della lotta zapatista, oltre alla necropolitica dei narcos . Ma contemporaneamente altre lotte vedono animare le piazze africane , che evidenziano il disagio della generazione Z che sventola la bandiera di One Piece, il manga che ha ispirato le lotte ultimamente in Nepal e Indonesia: Mauro Indelicato ci ha aiutato a sviscerare quanto di lotta generazionale e quanto di lotta di classe infarcisce quelle situazioni ancora in questi giorni represse brutalmente in Madagascar (dove i giovani sono riusciti a far cadere il governo, ma non il presidente Rajoelina) e in Marocco.Infine in diretta corrispondenza con ciò che filtrava dai microfoni aperti sulle piazze in lotta a difesa dei gazawi, Alessandro Volpi ha potuto spiegarci le strategie finanziarie che consentono allo stato ebraico di finanziare le sue guerre e i suoi massacri. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nChi può capire le vittime di un genocidio meglio di un messicano?\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/il-mexico-in-piazza-squarcia-il-velo-mediatico-di-claudia-sheinbaum--68005023\n\n\n\n\n\n\n\n\nA partire dalle manifestazioni in corso in Mexico sul filo che unisce l’indignazione antisionista per il genocidio di Gaza con l’annuale ricorrenza il 2 ottobre 1968 del massacro di Tlatelolco, a sua volta collegata con la rabbia per la mancanza di una verità sancita dalle istituzioni sulla strage di Ayotzinapa, avvenuta il 26 settembre 2014.Questo ci ha dato lo spunto per sentire Francesco, redattore di Radio Blackout in Mexico ormai da alcuni mesi, che ha potuto così approfondire e allargare gli umori delle oceaniche piazze messicane in favore della lotta palestinese (il 6 settembre centinaia di migliaia di persone hanno animato lo Zocalo nel Distrito Federal al concerto di Residente che ha chiamato sul palco i superstiti di una famiglia gazawi, scatenando l’empatia solidale). Ne è scaturito un quadro degli attuali nodi che stringono la società messicana, nascosti sotto la narrazione che vede Claudia Sheinbaum come figura positiva e impegnata in riforme utili per il suo popolo, ma… le giornate dense della storia politica del Mexico che cadenzano settembre e ottobre si legano alla Palestina, anche perché sono 7 i messicani rapiti dai sionisti perché facenti parte degli equipaggi della Flottilla e la presidenta ha chiesto il rilascio immediato e ha denunciato una volta di più il genocidio dei gazawi, ma c’è contemporaneamente l’istituzione di un gruppo parlamentare di amicizia israelo-messicana e intanto ci sono stati presidi e cortei selvaggi a partire dal ministero degli Esteri.Altra spina nel fianco della postura da socialismo populista di Claudia Sheinbaum sono le politiche neoliberali imposte dal Fmi che proseguono anche con il governo morenista, e le ondate repressive nei confronti degli indigeni e le riforme agrarie che toccano anche il sistema degli ejidos comunitari di tradizione non solo zapatista; le grandi opere volte a unire le due coste; la volontà perseguita a ogni livello di sminuire le \u003Cmark>realtà\u003C/mark> più radicali del partito al potere, a cominciare dall’Ezln – che infatti denuncia aggressioni e minacce portate dal latifondo, ma come sempre usando istituzioni locali e federali… il tutto mentre necropolitica e narcotraffico impongono la convivenza con la violenza incontrollata a cui sono sottoposte innanzitutto le comunità più esposte per mancanza di mezzi\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nL’originalità delle rivolte della Generazione Z \n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/gen-z-madagascar-e-marocco-tra-rivolta-generazionale-e-lotta-di-classe--68013009\n\n\n\n\n\n\n\n\nIniziarono i nigeriani di Lagos, poi l’altra megalopoli africana del colonialismo britannico: Nairobi; per non parlare ancora prima di Dakar. intanto la Milk Tea Revolution si aggirava per la Thailandia e il Myanmar dopo il golpe. Il virus delle bandiere prestate dal manga One Piece, dove – non a caso – un gruppo di giovani si ribella a una società distopica e oppressiva, si è diffuso in Sudest asiatico per approdare in Bangla Desh, Nepal e Indonesia, finendo per tornare nel continente africano. Nessun leader, nessuna faccia da esporre, piuttosto appunto la bandiera comune in tutto il mondo, che trova una comunanza anche nella comunicazione mediatica.Con Mauro Indelicato tentiamo di analizzare similitudini e differenze tra il contemporaneo insorgere di giovani in rivolta (à la Camus) sia in Marocco che in Madagascar. Si sottolinea il forte peso della generazione Z, che in Africa si distacca enormemente dai genitori, perché urbanizzati, iperscolarizzati e con grande dimestichezza con le tecnologie digitali e un forte distacco dalle tradizioni etniche e le sue divisioni; la differenza con i grandi rivoluzionari degli anni Sessanta è che il superamento delle divisioni tribali non è indotto ideologicamente ma fa parte della prassi quotidiana di condivisione dei medesimi disagi per esempio negli slum che ospitano indiscriminatamente tutti, con gli stessi problemi – in Madagascar per esempio la mancanza d’acqua e di energia elettrica han fatto da detonatore alla rivolta – e parlando la stessa lingua. Invece i repressori governativi hanno imparato dalle gendarmerie della madre patria e a quei metodi si attengono.Il muro che viene picconato ora è quello tra la Generazione Z vicino alla globalizzazione, rispetto alle abitudini culturali dei genitori, immaginando un’Africa finalmente indipendente davvero. Il divario tra speranza digitale e cruda \u003Cmark>realtà\u003C/mark> rende l’espressione del malcontento attraverso il sarcasmo e la satira digitali un mezzo naturale per sfogarsi e chiedere un cambiamento. I giovani hanno risposto a questa contraddizione con un sarcasmo tagliente online La molla delle rivolte è comunque legata ai bisogni e quindi si può definire come una lotta di classe che si va a sovrapporre a quella intergenerazionale di superamento di prassi tradizionali che vengono travolte dalle richieste che animano la protesta di cancellare le disparità e l’ingiustizia: una crisi che si estende oltre l’istruzione e la sanità, fino all’intera struttura della giustizia sociale.La Generazione Z ha deciso di testare per la prima volta la capacità della mobilitazione digitale di trasformarsi in protesta collettiva, segnando un nuovo percorso nel rapporto tra giovani e stato, un potere in mano a un’élite di vecchi corrotta, che vive nell’opulenza, in un contesto di corruzione e repressione generalizzata … ma ancora per poco.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nFinanziare lo sterminio di Gaza per guadagnare sui fondi di guerra e sui future della ricostruzione e del saccheggio\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/bagatelle-per-un-ladrocinio-genocida-tacita-complicita-per-lucrare-sulla-spartizione--68021953\n\n\n\n\nIn che modo Israele finanzia l’acquisto di armi, il sostegno al comparto bellico, mantiene un buon livello di welfare, pur essendo un paese con un territorio piccolo e pochi abitanti che producono quel benessere? La sua economia si fonda su trasferimenti dagli Usa, sulla vendita di sistemi tecnologici a scopo bellico, prodotti agricoli dei coloni fa pensare che la sparata autarchica sia una boutade retorica, ma rimane la questione su come riescano a reggersi le enormi spese del comparto securitario. Alessandro Volpi ci aiuta a riflettere sulle modalità per drenare denaro da parte dello stato sionista, dotato di un Pil simile a quello della Lombardia, senza risorge energetiche, né di prodotti specifici. Una retorica quella di potersi isolare che dunque si potrebbe facilmente contrastare con una ferrea campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzionamento.\n\n\n\nCi sarà un riscontro economico globale perché nessuno si è opposto al genocidio?Proprio questa mancanza è la responsabilità degli europei che hanno uno scambio commerciale con Israele di 16 miliardi di dollari all’anno e quella sarebbe una leva formidabile per fare pressione sui comportamenti aggressivi dell’entità sionista. E invece gli investimenti su Israele e gli incrementi della finanza di Tel Aviv denunciano che continua a richiamare denaro dall’Occidente e dai paesi arabi, traendo profitto dagli interessi immobiliari e da quelli più direttamente connessi con l’industria bellica, sostenuta soprattutto dai grandi fondi, i soliti collusi con le guerre, Blackrock, Vangarde, JPMorgan… Affinity – quello di Kushner, il genero ebreo di Trump nell’ombra in tutto ciò che capita in Medio Oriente).Ma soprattutto l’economia di guerra sta in piedi grazie ai “War Bond” emessi a inizio 2025, dove le banche – tra cui anche italiane – hanno sottoscritto il debito da un lato e dall’altro fornito garanzie per coprirne il rischio; già ora stanno rastrellando investimenti destinati alla costruzione di quel progetto immobiliare vagheggiato da Trump-Blair.Lo stato ebraico possiede una delle fabbriche di armi e droni più sofisticati, i sistemi più efficaci di spionaggio e le armi più letali, e con la prospettiva della ricostruzione con zero costi di demolizione sostiene le garanzie internazionali su cui si fondano i suoi investimenti sulla pulizia etnica: così salgono i titoli della Borsa di Tel Aviv, che può promettere anche di attingere ai ricavi di un grosso hub energetico nel mare di Gaza, che già le industrie israeliane sfruttano con Cipro e quindi contare sui proventi derivanti dai Future emessi su questo roseo futuro dopo il massacro. L’amministrazione tecnocratica paventata in uno dei famigerati punti di Trump si collega proprio con queste prospettive da gestire in modo oculato per americani, israeliani e complici vari.",[649],{"field":104,"matched_tokens":650,"snippet":646,"value":647},[79],{"best_field_score":114,"best_field_weight":342,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":50,"score":652,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":50},"578730123365187697",6659,{"collection_name":369,"first_q":79,"per_page":293,"q":79},7,{"title":657,"slug":658,"exerpt":659,"link":660,"featured_media":661,"slot":662},"A.C.A.B","acab","ACAB:Aperitivo Controinformativo Ardecore Balengo Un’ ora e mezza di birrette e musica punk hardcore, con notizie e approfondimenti di lotta.","https://radioblackout.org/shows/acab/","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/acabcopertina2.jpg",{"day":663,"start":664,"end":665},"mercoledi","18:30","20:00",["Reactive",667],{},["Set"],["ShallowReactive",670],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fBMA3Ka2bzJs287TOXUUM1WeFyYfkETEKSUfMoGnnFBI":-1},true,"/search?query=realt%C3%A0"]