","Prigionieri per reati d'opinione in Europa: il caso di Seif",1716220703,[108,109,110,111,112,113],"http://radioblackout.org/tag/detenzione-amministrativa/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/reati-dopinione/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/seif/",[33,23,21,31,17,15],{"post_content":116,"post_title":120,"tags":123},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[66],"a Gaza è l’utilizzo del \u003Cmark>reato\u003C/mark> di “apologia del terrorismo”, che","Esprimere una opinione dissonante in Europa, ormai, è terrorismo o istigazione a delinquere. Quando si dice ciò che allo Stato non piace, si rischia il carcere o la deportazione.\r\n\r\nIn Francia, punta di diamante della rinnovata offensiva liberticida statale, dilagante contro chi protesta in solidarietà a Gaza è l’utilizzo del \u003Cmark>reato\u003C/mark> di “apologia del terrorismo”, che trae le sue origini nel \u003Cmark>reato\u003C/mark> di stampa che permise di reprimere il movimento anarchico alla fine del XIX secolo. Venendo all'oggi, in Italia i redattori di alcune pubblicazioni anarchiche - “Croce Nera Anarchica”, “Vetriolo” e “Bezmotivny” - sono sottoposti a procedimenti giudiziari in quanto accusati di responsabilità nella realizzazione di alcune azioni contro strutture e figure dello Stato e del capitale, perché queste azioni si sarebbero sviluppate sulla base dei “principi orientativi” esposti in alcuni articoli, quindi traendo slancio dalla “capacità istigatoria” delle pubblicazioni stesse.\r\n\r\nIn particolare dopo il 7 ottobre il \u003Cmark>reato\u003C/mark> di opinione si è esteso in Europa ben al di là della stampa anarchica, nei confronti di chiunque minacci di inceppare la mobilitazione bellica generale, anche a basse soglie di conflittualità reale.\r\nEmblematico in Italia il caso di Seif, finito nel Cpr di Ponte Galeria. Rifugiato politico dal 2013, per oltre nove anni ha lavorato in un liceo privato di Roma, l’esclusivo Chateaubriand, come educatore. Scosso dal genocidio perpetrato dallo Stato di Israele, ha commentato con rabbia le immagini delle devastazioni a Gaza su una chat privata. La notizia è arrivata agli organi amministrativi del liceo francese, tramite loro all'ambasciata francese e dunque allo Stato italiano che vuole espellerlo dall'Italia revocandogli lo status di rifugiato sulla base dell'art. 604-bis del c.p., che regola il delitto di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Oggi non è stata convalidata l'ordinanza di trattenimento a suo carico, ma l'inferno per Seif non è finito e questa vicenda è un precedente che presenta aspetti paradigmatici delle tendenze repressive in atto contro i nemici interni, tanto rispetto al \u003Cmark>reato\u003C/mark> comminato e al tentativo di revoca dello status di rifugiato, quanto per lo strumento della detenzione amministrativa utilizzato in maniera sempre più espansiva.\r\nNe parliamo con una compagna della Cassa di solidarietà la Lima:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/lalima.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRispetto alla convenienza degli strumenti amministrativi per reprimere, non è difficile cogliere analogie - a cambiare sono i documenti che si hanno in tasca - con ciò che si è verificato ad Atene, dove martedì scorso oltre 200 poliziotti hanno attaccato e sgomberato la facoltà di giurisprudenza dove gli universitari avevano piazzato le tende in solidarietà con Gaza. Dopo aver picchiato diversi studenti i poliziotti di Mitsotakis hanno portato 28 giovani nella questura centrale, dove è stata rispolverata una legge dei colonnelli che punisce chiunque si rifiuti di dare le impronte digitali. Gli studenti con i documenti greci sono stati rilasciati mentre nove cittadini europei, tra cui due con documenti italiani, sono stati rinchiusi nel centro di detenzione amministrativa di Amygdaleza per essere deportati.\r\n\r\nNe parliamo con una prigioniera:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/grecia.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":121,"snippet":122,"value":122},[76],"Prigionieri per reati \u003Cmark>d'opinione\u003C/mark> in Europa: il caso di Seif",[124,126,128,130,133,135],{"matched_tokens":125,"snippet":33},[],{"matched_tokens":127,"snippet":23},[],{"matched_tokens":129,"snippet":21},[],{"matched_tokens":131,"snippet":132},[76],"reati \u003Cmark>d'opinione\u003C/mark>",{"matched_tokens":134,"snippet":17},[],{"matched_tokens":136,"snippet":15},[],[138,141,143],{"field":139,"matched_tokens":140,"snippet":122,"value":122},"post_title",[76],{"field":87,"matched_tokens":142,"snippet":118,"value":119},[66],{"field":34,"indices":144,"matched_tokens":146,"snippets":148},[145],3,[147],[76],[132],1155190875668611000,{"best_field_score":151,"best_field_weight":152,"fields_matched":145,"num_tokens_dropped":46,"score":153,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",15,"1155190875668611195",6646,{"collection_name":55,"first_q":29,"per_page":156,"q":29},6,{"facet_counts":158,"found":145,"hits":174,"out_of":248,"page":14,"request_params":249,"search_cutoff":35,"search_time_ms":145},[159,165],{"counts":160,"field_name":163,"sampled":35,"stats":164},[161],{"count":145,"highlighted":162,"value":162},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":166,"field_name":34,"sampled":35,"stats":173},[167,169,171],{"count":14,"highlighted":168,"value":168},"anares",{"count":14,"highlighted":170,"value":170},"astensionismo",{"count":14,"highlighted":172,"value":172},"antimilitarismo",{"total_values":145},[175,203,226],{"document":176,"highlight":189,"highlights":195,"text_match":198,"text_match_info":199},{"comment_count":46,"id":177,"is_sticky":46,"permalink":178,"podcastfilter":179,"post_author":162,"post_content":180,"post_date":181,"post_excerpt":52,"post_id":177,"post_modified":182,"post_thumbnail":183,"post_title":184,"post_type":185,"sort_by_date":186,"tag_links":187,"tags":188},"54553","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-7-giugno-morti-in-mare-e-galera-per-chi-lotta-a-gradisca-contro-frontiere-e-cpr-il-2-giugno-dei-senzapatria-la-scuola-va-alla-guerra/",[162],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\nIl ministro dell’Interno ha messo in cantiere un nuovo pacchetto “sicurezza”. Chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e il ritiro della patente. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nIl provvedimento è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. Le nuove norme trasformano in comportamenti criminali accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, dove alcune condotte possono essere addebitate a chiunque partecipi, senza necessità di dimostrare altro che la presenza. L’oltraggio a pubblico ufficiale, un mero reato d’opinione, può essere sanzionato con quattro anni di carcere. Vogliono seminare la paura: spetta ai movimenti sociali far si che cambi di campo.\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese, che segue migranti e lotte sociali\r\n\r\nDomenica 9 giugno a Gradisca ci sarà una manifestazione contro la riapertura del CPR, chiuso cinque anni fa con il ferro e con il fuoco dai migranti reclusi che lo hanno distrutto pezzo a pezzo.\r\nCe ne ha parlato Raffaele dell’Assemblea No CPR No Frontiere del Friuli Venezia Giulia\r\n\r\n2 giugno. Due giugno dei senzapatria\r\n\r\nLa scuola va alla guerra. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","10 Giugno 2019","2019-06-10 15:11:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-02-antimili-MG_20190606_104112-200x110.jpg","Anarres del 7 giugno. Morti in mare e galera per chi lotta. A Gradisca contro frontiere e CPR. Il 2 giugno dei senzapatria. La scuola va alla guerra…","podcast",1560179464,[],[],{"post_content":190},{"matched_tokens":191,"snippet":193,"value":194},[66,192],"d’opinione","a pubblico ufficiale, un mero \u003Cmark>reato\u003C/mark> \u003Cmark>d’opinione\u003C/mark>, può essere sanzionato con quattro","Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Le periferie nella morsa della Lega\r\nUn’analisi dei voto che tenga conto delle questioni sociali ci consegna una mappa dei territori dove si sono affermati i sovranisti, che ci narra della grande paura sociale che sta scuotendo l’Europa e che trova sbocco nel mito dell’identità nazionale, religiosa, che individua “l’altro” come nemico interno su cui riversare il proprio disagio sociale.\r\nA Roma le quartiere dove si campa male la vita, dove i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, la Lega ha fatto man bassa.\r\nLa Lega a Torino vince in tutta la periferia nord della città, quella dove è concentrata la maggior parte della popolazione immigrata nel capoluogo subalpino. Nei quartieri dove la lotta di classe ha, almeno in parte, ceduto il passo alla guerra all’immigrazione.\r\nNei quartieri dove la logica securitaria è la cura di ogni male, specie di quello di cui nessuno si cura: la povertà, il declino di ogni forma di mobilità sociale, la precarietà come orizzonte esistenziale “normale”.\r\nLa debacle dei 5 Stelle che hanno visto dimezzare i propri consensi in poco più di un anno è tutta nell’ambiguità costitutiva di un movimento che nasce dall’invettiva grillina, ma non riesce a costruire, a mantenere i legami con i movimenti che ne avevano garantito parte del successo. I pentastellati pagano il prezzo di essere una sorta di peronismo in salsa italiana, né di destra, né di sinistra, un populismo anomalo alle nostre latitudini, che un partito nettamente di destra come la Lega ha azzannato alla gola.\r\nNelle urne vince la paura, ma i più, specie in Italia, non votano.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Giovanni Semi, che insegna sociologia a Torino e con Francesco Fricche, economista romano.\r\n\r\n2 giugno. Parata degli assassini\r\n\r\nAntimilitarismo. Missioni di guerra, nuova portaerei e altri giocattoli\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nBlackout Fest dal 7 al 9 giugno allo Spazio 211 – Ci saremo con distro, SeriRiot, punto info e tanto altro...\r\n\r\nVenerdì 14 giugno \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\nIl nuovo pacchetto sicurezza annunciato dal governo stabilisca che chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e il ritiro della patente. 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Nei quartieri dove la lotta di classe ha, almeno in parte, ceduto il passo alla guerra all’immigrazione.\r\nNei quartieri dove la logica securitaria è la cura di ogni male, specie di quello di cui nessuno si cura: la povertà, il declino di ogni forma di mobilità sociale, la precarietà come orizzonte esistenziale “normale”.\r\nLa debacle dei 5 Stelle che hanno visto dimezzare i propri consensi in poco più di un anno è tutta nell’ambiguità costitutiva di un movimento che nasce dall’invettiva grillina, ma non riesce a costruire, a mantenere i legami con i movimenti che ne avevano garantito parte del successo. 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La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nQuesto nuovo decreto legge è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. Le nuove norme trasformano in comportamenti criminali accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, dove alcune condotte possono essere addebitate a chiunque partecipi, senza necessità di dimostrare altro che la presenza. L’oltraggio a pubblico ufficiale, un mero \u003Cmark>reato\u003C/mark> \u003Cmark>d’opinione\u003C/mark>, può essere sanzionato con quattro anni di carcere.\r\nVogliono seminare la paura: spetta ai movimenti sociali far si che cambi di campo.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46",[223],{"field":87,"matched_tokens":224,"snippet":193,"value":221},[66,192],{"best_field_score":200,"best_field_weight":201,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":202,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},{"document":227,"highlight":240,"highlights":244,"text_match":198,"text_match_info":247},{"comment_count":46,"id":228,"is_sticky":46,"permalink":229,"podcastfilter":230,"post_author":162,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":52,"post_id":228,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_title":235,"post_type":185,"sort_by_date":236,"tag_links":237,"tags":239},"54245","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-24-maggio-gli-spazi-subalterni-nella-geografia-sociale-elezioni-armi-di-distrazione-di-massa-leggi-di-guerra-sicurezza-partecipata-e-spionaggio-diffuso-azione-diretta-contro-stato-e/",[162],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Lo spazio del dominio e lo spazio di libertà emergono nella loro irriducibile differenza grazie alla geografia sociale.\r\nLanciato per la prima volta nel XIX secolo dai geografi anarchici Reclus e Kropotkin, il termine “geografia sociale” all'epoca era sinonimo di “geografia socialista”, ossia sostanzialmente anarchica. Da diversi autori è stato poi utilizzato con finalità non sempre rilevanti dal punto di vista della trasformazione sociale.\r\nDaremo uno sguardo alla storia, prima di discutere numerosi casi di applicazione di saperi critici, che ci mostrano come spazi e luoghi sono concetti da cui non può prescindere un’analisi sociale e politica che miri alla trasformazione della società. \r\nGli “spazi subalterni” possono essere allo stesso tempo teatro dell'oppressione o di resistenza e sovversione.\r\nFederico Ferretti, docente di geografia all’università di Dublino, ci aiuterà a comprendere la narrazione spaziale sulle periferie del mondo e le migrazioni in un intreccio tra sociologia ed antropologia.\r\n\r\nGiovedì 30 maggio\r\nore 16 in via Po 16\r\nUna libertà senza confini\r\nPortiamo in piazza una libertà che non chiede tutele, ma si arma della forza del mutuo appoggio e dell’azione diretta\r\npunto info, giochi antisessisti, mostra e tanto altro…\r\nWild C.A.T – Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\n\r\nSabato 1 giugno / Domenica 2 giugno\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\nDue giorni di informazione e lotta contro il militarismo\r\npromuove l’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nPunto info contro le frontiere al Balon\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nPresidio contro la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento alle 16,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n\r\nVenerdì 14 giugno\r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\nIl nuovo pacchetto sicurezza annunciato dal governo è altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. 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