","Salari a picco, precarietà, guerra ai poveri e referendum","post",1748358375,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/questione-sociale/","http://radioblackout.org/tag/referendum/","http://radioblackout.org/tag/salari/",[67,68,15,69],"guerra ai poveri","questione sociale","salari",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[15,73],"Referendum","contesto si inseriscono i 5 \u003Cmark>referendum\u003C/mark> promossi dalla CGIL. \u003Cmark>Referendum\u003C/mark> che,","I salari reali in Italia sono inferiori di 8,7 punti rispetto a quelli del 2008.\r\nL'Italia si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo con salari reali inferiori a quelli del 2008. 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Uno scontro che vede governo e padronato puntare le proprie carte sulla guerra tra poveri, cercando di dividere autoctoni, titolari di alcuni esili diritti e lavoratori e lavoratrici immigrat, costantemente sotto ricatto.\r\nIn questo contesto si inseriscono i 5 \u003Cmark>referendum\u003C/mark> promossi dalla CGIL. \u003Cmark>Referendum\u003C/mark> che, per il meccanismi che li caratterizzano, rischiano di essere un’arma spuntata, se non addirittura un boomerang. 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L'operazione attua per conto del ministero degli interni la sentenza del Tribunale Costituzionale che l'8 settembre aveva bocciato la costituzionalità della consultazione referendaria: l'indivisibilità dello stato spagnolo resta un dogma infallibile anche nello Stato post franchista e attorno al quale si aggrumano interessi di varia natura, non solo ideologica e nazionalista: l'economia catalana è vitale per lo stato iberico. Carles Puigdemont ha convocato una riunione d'urgenza di tutti i ministri della Generalitat e nel frattempo migliaia di catalani sono scesi in piazza davanti alle sedi amministrative del governo catalano ancora presidiate dalla Guardia Civil per difendere il proprio diritto al voto del primo ottobre e contro l'arroganza del governo di Madrid.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta l'approfondimento con Victor Serri, foto-giornalista de La directa\r\n\r\nVictor Serri, Referendum Catalunya","21 Settembre 2017","2017-09-23 09:51:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/AFP_SL3G8-U2004335937010mD-673x320@IlSecoloXIXWEB-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"143\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/AFP_SL3G8-U2004335937010mD-673x320@IlSecoloXIXWEB-300x143.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/AFP_SL3G8-U2004335937010mD-673x320@IlSecoloXIXWEB-300x143.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/AFP_SL3G8-U2004335937010mD-673x320@IlSecoloXIXWEB.jpg 670w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Referendum Catalogna: il pugno di ferro di Rajoy",1505993628,[176,177,64,178],"http://radioblackout.org/tag/catalunya/","http://radioblackout.org/tag/indipendenza/","http://radioblackout.org/tag/stato-spagnolo/",[180,181,15,182],"Catalunya","indipendenza","stato spagnolo",{"post_content":184,"post_title":188,"tags":191},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[15],"dello Stato spagnolo dell'incostituzionalità del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> catalano il prossimo 1 ottobre,","Dopo l'annuncio dello Stato spagnolo dell'incostituzionalità del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> catalano il prossimo 1 ottobre, ieri un blitz della Guardia Civil spagnola, che ha interessato il dipartimento dell'economia, degli esteri, del lavoro e degli affari sociali e nella sede del governo di Barcellona oltre che al centro catalano di telecomunicazioni e tecnologia, il governo spagnolo è passato ai fatti con l'obiettivo di impedire a tutti i costi la consultazione popolare. 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L'insopportabile retorica del media mainstream europeo sulla sprovvedutezza e colpa del governo greco e di quella parte di popolazione che lo sostiene, mostra in controluce la paura sistemica per le crepe che la vittoria del No potrebbe aprire. I prossimi giorni continuerannoa giocare sporco: per terrorizzare il popolo greco e le popolazioni europee che potrebbero in futuro aspirare a sottrarsi dal cappio dell'austerity.\r\nEntrambi gli esiti del referendum evidenzierebbero comunque grosse ambivalenze. Anche la vittoria del Sì non regalerebbe agli aguzzini della Ragion Economica una Grecia pacificata. La decisione di Tsipras e del suo partito (al netto dei giudizi contrstanti e duri che si possono dare di 5 mesi di governo) sembra restituire dinamismo e polarizzazione sociale e politica alla società greca, liberandola dall'apatia e dalla delega. Da qui in poi, si aprono possibilità inedite, che devono però innazitutto fare i conti con la paura e il panico diffuso dai difensori dello status quo.\r\nAscolta l'intervista con Spiros, dell'Anti-Authoritarian Movement\r\n\r\nspyros_referendum\r\n\r\n ","1 Luglio 2015","2015-07-07 15:25:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/11667480_1682683758618767_506938917628993464_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"211\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/11667480_1682683758618767_506938917628993464_n-300x211.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/11667480_1682683758618767_506938917628993464_n-300x211.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/11667480_1682683758618767_506938917628993464_n.jpg 468w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","GrExit, le possibilità oltre il referendum",1435779120,[287,288,289,290,291,292,64,293],"http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/euro/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/grexit/","http://radioblackout.org/tag/oxi/","http://radioblackout.org/tag/tsipras/",[295,296,297,32,298,299,15,300],"crisi","euro","europa","grexit","oxi","tsipras",{"post_content":302,"post_title":306,"tags":309},{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":305},[15],"chiamato ad esprimersi in un \u003Cmark>referendum\u003C/mark> consultivo (senza potere effettivo) con","La prossima domenica il popolo greco sarà chiamato ad esprimersi in un \u003Cmark>referendum\u003C/mark> consultivo (senza potere effettivo) con un Sì (\"Nai\") o un No (\"Oxi\") - da molti interpretato come un Sì al \"Memorandum Syriza\", che sarebbe invero disposto a concedere ancora molto - all'ultimo accordo proposto dalla Trojka.\r\nQuel che è certo è che si sta giocando una partita importante, non solo sul futuro della Grecia ma di tutta l'Europa e della moneta unica che ne definisce ad oggi il solo tratto economico(-politico) unificante. 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Da qui in poi, si aprono possibilità inedite, che devono però innazitutto fare i conti con la paura e il panico diffuso dai difensori dello status quo.\r\nAscolta l'intervista con Spiros, dell'Anti-Authoritarian Movement\r\n\r\nspyros_referendum\r\n\r\n ",{"matched_tokens":307,"snippet":308,"value":308},[15],"GrExit, le possibilità oltre il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>",[310,312,314,316,318,320,322,324],{"matched_tokens":311,"snippet":295},[],{"matched_tokens":313,"snippet":296},[],{"matched_tokens":315,"snippet":297},[],{"matched_tokens":317,"snippet":32},[],{"matched_tokens":319,"snippet":298},[],{"matched_tokens":321,"snippet":299},[],{"matched_tokens":323,"snippet":86},[15],{"matched_tokens":325,"snippet":300},[],[327,332,334],{"field":37,"indices":328,"matched_tokens":329,"snippets":331},[31],[330],[15],[86],{"field":97,"matched_tokens":333,"snippet":308,"value":308},[15],{"field":100,"matched_tokens":335,"snippet":304,"value":305},[15],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":49,"score":107,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},{"document":338,"highlight":355,"highlights":374,"text_match":102,"text_match_info":384},{"cat_link":339,"category":340,"comment_count":49,"id":341,"is_sticky":49,"permalink":342,"post_author":20,"post_content":343,"post_date":344,"post_excerpt":54,"post_id":341,"post_modified":345,"post_thumbnail":54,"post_thumbnail_html":54,"post_title":346,"post_type":59,"sort_by_date":347,"tag_links":348,"tags":352},[46],[48],"25209","http://radioblackout.org/2014/09/i-nodi-politici-del-mancato-referendum-catalano/","Niente referndum consultivo per il popolo catalano. La Corte Costituzionale spagnola ha deciso all’unanimità di ammettere il ricorso presentato dal governo di Madrid, sospendendo così il referendum sulla indipendenza della Catalogna convocato dalla Generalitat per il 9 novembre. Prima di questa decisione, il governo catalano si era detto determinato a organizzare a ogni costo questa consultazione, dando il via ai preparativi per il voto. La sospensiva ha valore per 5 mesi, quando la corte dovrà esprimersi in maniera definitiva sulla revoca o meno del referendum. Fino a quel momento qualsiasi consultazione viene considerata illegittima.\r\nImmediata la risposta da parte del composito fronte indipendentista catalano che considera la consulta (referendum) del 9 novembre prossimo \"una condizione irrinunciabile\" e cha convocato per le 19 di oggi presidi e assembrameneti davanti ai municipi catalani. Iniziativa questa, sottoscritta da tutte le sigle del catalanismo: CiU, ERC, ICV e CUP.\r\nI nodi politici che vengono a galla con l'autoritaria e scontata decisione presa dal Tribunal Constitucional sono molteplici, stratificati e interconnessi. C'è innanzitutto la conferma del carattere centralista e nazionalista di un'irrisolta eredità post-franchista (mai messa in discussione dal \"bipartitismo di estremo centro\" di Pp e Psoe) della \"Espana una grande y libre\".\r\nC'è poi un ritorno dei timori già visti all'opera con il referendum scozzese, la paura degli stati centrali e di settori strategici del grande capitale, che rispondono con mosse da democrazia totalitaria per cui la libertà dei cittadini corrisponde ai limiti previsti dalle decisioni eccezionali che vengono di volta in volta messe in campo dagli stati per garantire il mantenimento dello status quo.\r\nCi sono infine le variegata posizioni che attraversano il fronte catalanista, cui corrispondono differenti composizioni sociali e prospettive politiche.\r\nAi nostri microfoni Victor, compagno italiano da anni residente a Barcellona e collaboratore del portale Directa\r\nviktor_catalunya_ind","30 Settembre 2014","2014-11-03 22:54:15","I nodi politici del (mancato) referendum catalano",1412083903,[349,350,177,64,351],"http://radioblackout.org/tag/barcellona/","http://radioblackout.org/tag/catalunia/","http://radioblackout.org/tag/spagna/",[353,354,181,15,34],"barcellona","Catalunia",{"post_content":356,"post_title":360,"tags":363},{"matched_tokens":357,"snippet":358,"value":359},[15],"di Madrid, sospendendo così il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> sulla indipendenza della Catalogna convocato","Niente referndum consultivo per il popolo catalano. 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Da sempre la cittadinanza è usata come dispositivo di esclusione, uno strumento che lo Stato concede con il contagocce a quelli che reputa dei \"bravi immigrati\". Senza la cittadinanza non è possibile: partecipare ai concorsi pubblici, votare e candidarsi, usufruire della libertà di movimento senza vincoli, iscriversi ad alcuni albi professionali; ma soprattutto si vive in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno e del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl referendum propone il dimezzamento degli anni di residenza necessari per acquisire la cittadinanza, passando così da 10 a 5 anni. In questo scenario la modifica della legge sulla cittadinanza produrrebbe effetti positivi sulla vita di molte persone e sullə loro figliə, regolarizzando 3 milioni di persone che da anni sono sottoposte al ricatto del permesso di soggiorno.\r\n\r\nTuttavia, questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza delle questure e degli uffici per i rinnovi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/black-in-cittadinanza-5.5.25-escopost.mp3\"][/audio]","21 Maggio 2025","2025-05-21 18:40:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/manifesto-cittadinanza-2-giugno-200x110.jpeg","Doveri senza diritti - Riflessioni sul referendum per la cittadinanza","podcast",1747852740,[454,455,64],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/cittadinanza/",[435,433,15],{"post_content":458,"post_title":462,"tags":465},{"matched_tokens":459,"snippet":460,"value":461},[15],"del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl \u003Cmark>referendum\u003C/mark> propone il dimezzamento degli anni","L’8 e il 9 giugno si voterà per la modifica della legge sulla cittadinanza 91/1992 che da più di trent’anni disciplina le possibilità di diventare \"cittadinə italianə\". 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Martedì scorso la corte d'appello del tribunale di Salerno ha condannato a pene tra i 13 mesi e i due anni tutti i 17 medici e infermieri, responsabili della tortura e della morte di Francesco Mastrogiovanni. \r\n\r\nLibertà e democrazia. Ne abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo. Leggi un suo articolo su Sicilia Libertaria \r\n\r\nGodzilla e il referendum\r\n\r\nRom. Nuova retata in via Germagnano\r\n\r\nCondannati quelli della Libera Repubblica della Maddalena. Una Repubblica contro la Repubblica\r\n\r\nL’Aquila. La cattiva fama dell’avvocato Valentini\r\n\r\nDocumenti: \r\n\r\nTorturato a morte. Nel processo di secondo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni sono stati condannati tutti i 17 imputati, tra medici e infermieri del repartino-lager dell’ospedale di Vallo della Lucania.\r\nLe pene dei medici sono state ridotte, mentre sono stati condannati gli 11 infermieri che in primo grado erano stati assolti. 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Gli è stato imposto un TSO – trattamento sanitario obbligatorio.\r\nNe uscirà morto.\r\n\r\nFrancesco fa il maestro, in quei giorni è in vacanza al mare. Lo accusano falsamente di aver tamponato qualche auto e invece di una multa lo portano in repartino.\r\n\r\nPer eseguire il “ricovero” mandano decine di carabinieri armati di tutto punto. Francesco ha su di se il marchio dell’anarchico pericoloso: nel 1972 venne ferito durante un aggressione fascista, che si concluse con la morte dello squadrista Falvella, ucciso con il suo stesso coltello dall’anarchico Giovanni Marini, che intervenne per aiutare Francesco.\r\nNel 1999 venne arrestato perché protestava per una multa. Calci, pugni e manganellate, poi un’accusa di resistenza e lesioni. Il carcere, una condanna a tre anni, poi cancellata in appello.\r\nFrancesco era da anni nel mirino degli uomini in divisa, degli uomini al servizio dello Stato. Lo sapeva e aveva paura. Quando lo hanno preso per il TSO disse “se mi portano all’ospedale di Vallo non ne esco vivo”.\r\nIn un rapporto di polizia venne definito “incompatibile ai carabinieri”, uno che canta “canzoni sovversive”. Basta per dichiararlo matto: il sindaco firma senza esitare il TSO.\r\nIn ospedale viene sedato pesantemente e legato al letto: le mani in alto, i piedi in basso. Crocefisso.\r\nViene lasciato lì senza cibo, senza acqua, senza “cure”. Griderà di dolore, ma nessuno lo ascolterà: sanguina dalle profonde ferite ai polsi inflitte dai legacci. Man mano la voce di Franco si farà più flebile, nella sete di aria dell’agonia. Verrà liberato 92 ore dopo, quando era morto da quasi sei.\r\nI suoi parenti non potranno vederlo né avere sue notizie. Solo la loro caparbietà a non credere alle bugie dei medici ha fatto sì che questo crimine non passasse sotto silenzio.\r\n\r\nL’agonia di Francesco viene ripresa dagli occhi impietosi ed indifferenti di una telecamera. Mai tanto impietosi e indifferenti come quelli dei “medici” e “infermieri”. Mai chiusi come quelli dell’infermiera che asciuga il suo sangue, senza badare all’uomo che agonizza inchiodato al letto.\r\nAl processo il Pubblico Ministero, lo stesso che aveva chiesto il carcere per Francesco, investendolo con accuse infondate, fa il processo alla vittima, minimizzando le responsabilità dei carcerieri.\r\nNel procedimento di secondo grado, conclusosi il 15 novembre, i 17 medici e infermieri sono stati condannati a pene tra i 13 mesi e i 2 anni, con la condizionale. Non siamo giustizialisti: le sentenze che privano della libertà qualcuno non ci fanno gioire.\r\nLa giustizia che vogliamo è quella che elimina le sbarre e i legacci, che chiude con gli orrori della psichiatria, in un mondo senza carabinieri. Sì, perché anche noi, come l’anarchico Mastrogiovanni, maestro elementare assassinato dalla psichiatria e dalla forze dell’ordine, siamo, inguaribilmente, “incompatibili con i carabinieri”.\r\n\r\nIl caso di Francesco è la punta di un iceberg enorme, ma spesso invisibile.\r\nA quarant’anni dalla chiusura dei manicomi la psichiatria continua a torturare e, qualche volta, anche a uccidere.\r\nLe prigioni per i “matti”, discariche sociali per contenere e reprimere gli incompatibili, sono tornate in forme diverse, ma la psichiatria continua a torturare e uccidere.\r\n\r\n00000000\r\n\r\nGodzilla e il referendum\r\n\r\nFate fatica ad arrivare alla fine del mese? Siete nei guai con il padrone di casa? Stanno per sfrattarvi? Vi portano via i mobili perché avete perso il lavoro e non avete pagato le rate? \r\n\r\nDi che vi lamentate? Il governo dice che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. 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Votare No alla riforma costituzionale voluta dal governo, per far cadere Renzi e mandare al suo posto i 5 stelle, un partito autoritario, giustizialista, razzista e guerrafondaio. \r\n\r\nLeghisti, fascisti, forza italici, pentastellati, rifondati ed antagonisti andranno tutti a votare No per cacciare Renzi. Anche la minoranza dello stesso PD voterà No per indebolire il governo. \r\n\r\nLa Carta costituzionale è solo carta. Nei fatti la Costituzione reale del paese è sempre stata lontana da quella formale, comunque condizionata dal trovare un equilibrio tra i maggiori partiti, in un paese destinato all’orbita statunitense. 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Da anni aumenta la spesa bellica e si moltiplicano i tagli per ospedali, trasporti locali, scuole. \r\nNon vogliono spendere per migliorare le nostre vite, perché preferiscono usarli per le guerre non dichiarate, che in barba alla Costituzione, i governi di destra e di sinistra hanno fatto in ogni dove. \r\n\r\nCostruire un’opposizione sociale radicale e radicata è un percorso che non consente scappatoie. \r\n\r\nCacciare Renzi per far governare Di Maio? O Salvini, Berlusconi…\r\n\r\nNon fa per noi. Cacciamoli tutti! Vadano via tutti! \r\n\r\nIl gioco della Carta Costituzionale è come quello delle tre carte: non si vince mai. O, meglio, vince il ceto politico, vincono i populisti, il popolo del no euro, quello degli spaventati dalla finanziarizzazione dell’economia. Non si caccia un mostro evocandone un altro. Il Godzilla che esce dalle acque del Mediterraneo è un mostro nazionalista, che si nutre di muri e filo spinato, che sogna il protezionismo e l’autarchia. 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Nel processo di secondo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni sono stati condannati tutti i 17 imputati, tra medici e infermieri del repartino-lager dell’ospedale di Vallo della Lucania.\r\nLe pene dei medici sono state ridotte, mentre sono stati condannati gli 11 infermieri che in primo grado erano stati assolti. I medici sono stati condannati a pene che vanno dai 13 mesi ai due anni, gli infermieri dai 14 mesi ai 15 mesi. Per tutti la pena è sospesa. Tutti in questi anni hanno continuato a lavorare in ospedali pubblici e continueranno a farlo.\r\nNon auguriamo la galera a nessuno, nemmeno agli assassini di Francesco. Ci piacerebbe però non trovarli ancora in ospedale.\r\nPurtroppo il consenso intorno alle pratiche psichiatriche è tale da trasformare il sequestro e la tortura come normali pratiche mediche. La psichiatria viene assolta con formula piena, le lievi condanne inflitte ai medici e agli infermieri ne sono il segno. Colpevoli di incuria, non di una pratica che ogni giorno sequestra, umilia, tortura uomini e donne nei repartini del nostro paese.\r\n\r\nDue parole per ricordare Francesco.\r\n\r\nIl 31 luglio del 2009 Francesco Mastrogiovanni entra nell’ospedale psichiatrico di Vallo della Lucania. Gli è stato imposto un TSO – trattamento sanitario obbligatorio.\r\nNe uscirà morto.\r\n\r\nFrancesco fa il maestro, in quei giorni è in vacanza al mare. Lo accusano falsamente di aver tamponato qualche auto e invece di una multa lo portano in repartino.\r\n\r\nPer eseguire il “ricovero” mandano decine di carabinieri armati di tutto punto. Francesco ha su di se il marchio dell’anarchico pericoloso: nel 1972 venne ferito durante un aggressione fascista, che si concluse con la morte dello squadrista Falvella, ucciso con il suo stesso coltello dall’anarchico Giovanni Marini, che intervenne per aiutare Francesco.\r\nNel 1999 venne arrestato perché protestava per una multa. Calci, pugni e manganellate, poi un’accusa di resistenza e lesioni. Il carcere, una condanna a tre anni, poi cancellata in appello.\r\nFrancesco era da anni nel mirino degli uomini in divisa, degli uomini al servizio dello Stato. Lo sapeva e aveva paura. Quando lo hanno preso per il TSO disse “se mi portano all’ospedale di Vallo non ne esco vivo”.\r\nIn un rapporto di polizia venne definito “incompatibile ai carabinieri”, uno che canta “canzoni sovversive”. Basta per dichiararlo matto: il sindaco firma senza esitare il TSO.\r\nIn ospedale viene sedato pesantemente e legato al letto: le mani in alto, i piedi in basso. Crocefisso.\r\nViene lasciato lì senza cibo, senza acqua, senza “cure”. Griderà di dolore, ma nessuno lo ascolterà: sanguina dalle profonde ferite ai polsi inflitte dai legacci. Man mano la voce di Franco si farà più flebile, nella sete di aria dell’agonia. 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Non siamo giustizialisti: le sentenze che privano della libertà qualcuno non ci fanno gioire.\r\nLa giustizia che vogliamo è quella che elimina le sbarre e i legacci, che chiude con gli orrori della psichiatria, in un mondo senza carabinieri. Sì, perché anche noi, come l’anarchico Mastrogiovanni, maestro elementare assassinato dalla psichiatria e dalla forze dell’ordine, siamo, inguaribilmente, “incompatibili con i carabinieri”.\r\n\r\nIl caso di Francesco è la punta di un iceberg enorme, ma spesso invisibile.\r\nA quarant’anni dalla chiusura dei manicomi la psichiatria continua a torturare e, qualche volta, anche a uccidere.\r\nLe prigioni per i “matti”, discariche sociali per contenere e reprimere gli incompatibili, sono tornate in forme diverse, ma la psichiatria continua a torturare e uccidere.\r\n\r\n00000000\r\n\r\nGodzilla e il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>\r\n\r\nFate fatica ad arrivare alla fine del mese? Siete nei guai con il padrone di casa? Stanno per sfrattarvi? Vi portano via i mobili perché avete perso il lavoro e non avete pagato le rate? \r\n\r\nDi che vi lamentate? Il governo dice che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. Ci raccontano le favole e pretendono che ci crediamo. \r\nIntanto per la povera gente vivere è sempre più difficile. \r\n\r\nLa destra fascista e leghista all’opposizione ci dice che è tutta colpa di chi è più povero di noi, dell’immigrato, del profugo di guerra: basta chiudere le frontiere e il nostro paese diventa l’Eldorado, dove tutti sono ricchi e felici. \r\n\r\nPure i Pentastellati vorrebbero chiudere le frontiere e cacciare tutti i senza documenti. Vorrebbero anche più galere per rinchiudere i corrotti e i corruttori. Poi tutto andrebbe a posto: noi saremo tutti felici di far ricchi i padroni per bene, saremo contenti che vi siano governi saggi che decidono cosa è meglio per noi. \r\n\r\nGli antagonisti invece hanno trovato la formula magica che risolve tutti i problemi. Votare No alla riforma costituzionale voluta dal governo, per far cadere Renzi e mandare al suo posto i 5 stelle, un partito autoritario, giustizialista, razzista e guerrafondaio. \r\n\r\nLeghisti, fascisti, forza italici, pentastellati, rifondati ed antagonisti andranno tutti a votare No per cacciare Renzi. Anche la minoranza dello stesso PD voterà No per indebolire il governo. \r\n\r\nLa Carta costituzionale è solo carta. Nei fatti la Costituzione reale del paese è sempre stata lontana da quella formale, comunque condizionata dal trovare un equilibrio tra i maggiori partiti, in un paese destinato all’orbita statunitense. 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Una vetrina che certa sinistra, radicale e non, sta lustrando per mettere in scena un’opposizione al governo che stenta a crescere nella società e si rifugia nel gioco referendario, dove c’è ressa per partecipare alla partita dei tutti quanti assortiti contro Renzi.\r\n\r\nI richiami alla Resistenza farebbero infuriare i tanti partigiani che combatterono perché volevano che la sconfitta del fascismo fosse il primo passo verso la rivoluzione, senza padroni e senza un governo dei pochi su tutti. \r\n\r\nIn questi ultimi trent’anni chi ha governato ha distrutto diritti e tutele, strappati in decenni di lotte, di chi aspirava ad una totale trasformazione sociale.\r\n\r\nI governi di questi decenni ci hanno detto che non c’erano soldi. Mentivano. I soldi per le guerre, per le armi, per le grandi opere inutili li hanno sempre trovati. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIl Leone di Chicago\r\nIl nuovo papa, agostiniano statunitense, per ora non gode a sinistra delle stesse simpatie del suo predecessore, nonostante abbia le stesse posizioni sulle donne, le persone omosessuali, trans, non binarie. Ma che dire? Prevost non è certo un populista. Anche se, essendo noto per il proprio spiccato antisemitismo, si è affrettato a correre ai ripari, stringendo la mano al presidente israeliano.\r\nPer capirne di più dobbiamo mettere in fila alcuni fattori chiave. Il primo è sicuramente la scelta del nome, mai casuale per i papi, che danno il loro primo segnale, scegliendo un nome adottato da un papa il cui ruolo è stato in qualche modo cruciale. Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\nReferendum. Una trappola insidiosa\r\nI referendum abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il referendum viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i referendum che hanno raggiunto il quorum e la maggioranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il referendum sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 maggio ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","20 Giugno 2025","2025-06-20 01:10:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/faccia-spinata-200x110.jpg","Anarres del 23 maggio. Il Leone di Chicago. Referendum: una trappola. Fascisti in Barriera…",1750381794,[],[],{"post_content":613,"post_title":617},{"matched_tokens":614,"snippet":615,"value":616},[73,15],"di storia all’Università di Firenze\r\n\r\n\u003Cmark>Referendum\u003C/mark>. Una trappola insidiosa\r\nI \u003Cmark>referendum\u003C/mark>","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIl Leone di Chicago\r\nIl nuovo papa, agostiniano statunitense, per ora non gode a sinistra delle stesse simpatie del suo predecessore, nonostante abbia le stesse posizioni sulle donne, le persone omosessuali, trans, non binarie. Ma che dire? 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LA TURCHIA TRA REPRESSIONE ,CRISI ECONOMICA ,PRESENZA MILITARE NEL NORD DELLA SIRIA E RICATTI SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI ANTICIPATE A MAGGIO.",1675083494,[642],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[418],{"post_content":645,"post_title":649},{"matched_tokens":646,"snippet":647,"value":648},[15],"con varie testate giornalistiche ,del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> indetto in Ecuador dal presidente"," \r\n\r\nBastioni di Orione in questa puntata parliamo con Davide Matrone che vive a Quito e collabora con varie testate giornalistiche ,del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> indetto in Ecuador dal presidente Lasso nel tentativo di recupare consenso dopo l'ondata di proteste contro le politiche neoliberali imposte dal presidente banchiere .Le \"preguntas\" del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> prefigurano un assetto reazionario delle istituzioni e solleticano le suggestioni populiste richiedendo una diminuzione dei parlamentari ,ma impattano anche sulle politiche ambientali , i movimenti sociali si sono schierati per il no mentre le conseguenze dei tagli alla sanità ,all'istruzione e l'attacco alle condizioni di vita delle masse popolari si fanno sentire sempre di piu' .\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2023/01/25/america-latina/ecuador-attesa-per-il-referendum-popolare-in-un-paese-in-pena-crisi/\r\n\r\n \r\n\r\n,\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-260123-DAVIDE-MATRONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Murat Cinar giornalista e frequentatore della nostra trasmissione parliamo di Turchia , della decisione di Erdogan di anticipare le elezioni ma anche del suo rapporto controverso con l'Unione europea ,del ruolo della Turchia nella Nato ,della presenza militare turca nel nord della Siria,del problema dei profughi siriani e delle soluzione proposte dai partiti di estrema destra turchi,la crisi economica e l'aumento dell'emigrazione con la perdita delle migliori energie del paese, il ruolo della Turchia all'interno della divisione internazionale del lavoro come fabbrica e luogo di assemblaggio a costo del lavoro ridotto e diritti negati per le produzioni del nord Europa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-26012023-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":650,"snippet":652,"value":653},[651],"REFERENDUM","ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN","BASTIONI DI ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN CADUTA LIBERA - 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ANALISI DELL'ESITO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE CILENO - IRAQ LA CONTESA PER IL POTERE DIVIDE IL FRONTE SCITA ,L'INFLUENZA IRANIANA ,LA DEFINIZIONE DEI NUOVI EQUILIBRI IN MEDIO ORIENTE,LA PARTITA DEL GAS NEL MEDITERRANEO ORIENTALE.",1662917080,[642],[418],{"post_content":674,"post_title":678},{"matched_tokens":675,"snippet":676,"value":677},[15],"dell'America Latina gli esiti del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> costituzionale cileno con la vittoria","Bastioni di Orione ritorna dopo la pausa estiva ,analizziamo con Diego Battistessa giornalista free lance e conoscitore dell'America Latina gli esiti del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> costituzionale cileno con la vittoria del \"rechazo\" alla costituzione sostenuta dal presidente Boric appena eletto .Si aprono nuovi scenari ,i partiti tornano in campo ,si dovrà tener conto dell'influenza delle destre nella società cilena durante processo riformatore che il governo del presidente dovrà intraprendere ,si aprirà una negoziazione sul nuovo testo della costituzione e già si sfrondano le ali radicali della compagne governativa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-08092022-CILE-DIEGO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonella De Biasi giornalista attenta e appassionata osservatrice del Medio Oriente facciamo un ampio giro d'orizzonte partendo dalla situazione in Iraq dopo gli scontri davanti al parlamento per la definizione del nuovo governo e il ruolo di Muqtada Al Sadr ,l'influenza dell'Iran e la sua situazione interna ,il ruolo della Turchia nella ridefinizione degli equilibri mediorientali, la contesa per il controllo delle risorse energetiche nel Mediterraneo orientale , la Siria e la questione curda.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-080920022-ANTONELLA.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":679,"snippet":680,"value":681},[651],"SINISTRA ACERBA ? 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