","Cagliari, al via il processo contro la rete sarda contro l’occupazione militare.",1611919134,[114,115],"http://radioblackout.org/tag/a-foras/","http://radioblackout.org/tag/cagliari/",[117,17],"a foras",{"post_content":119},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[80,81],"sottrarre lo stagno di Cabras \u003Cmark>ai\u003C/mark> suoi \u003Cmark>padroni\u003C/mark> feudali e trasformarlo in un","Intervistiamo Carla per raccontare il processo partito Mercoledì 27 a Cagliari contro i 45 imputati per \"l'operazione lince\".\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/carla-a-foras.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nIl processo vede tra le parti civili la presidenza del consiglio dei ministri impegnata a sostenere la causa della criminalizzazione delle idee e della partecipazione politica.\r\n\r\n\r\n\r\nPer maggiori approfondimenti ripubblichiamo il comunicato dell'assemblea A Foras.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nL'aula della Corte d'Assise, quella dove si svolgono i processi per omicidio, sequestro di persona e rapina a mano armata. È stato questo lo scenario dove, l'altro ieri, si è svolta l'udienza preliminare per i 45 indagati e indagate dell'operazione Lince. Non per ragioni giuridiche, solo cinque persone rischiano di dover affrontare il processo in Corte d'Assise, si tratta delle persone su cui è fatta cadere l'assurda accusa di associazione a delinquere con finalità terroristiche, ma per semplici ragioni logistiche: era l'unica aula abbastanza grande per contenere tutti quegli indagati e indagate.\r\n\r\n\r\nBisogna tornare indietro nel tempo, in Sardegna, per trovare un processo di questo tipo. Siamo negli anni Sessanta a Oristano, e centinaia di pescatori di Cabras vengono indagati per rapina e altri reati gravi. Si trattava di una forzatura portata avanti da quegli stessi magistrati che ricevevano in \u003Cmark>regalo\u003C/mark> quintali di muggini e vivevano in affitto nelle fastose residenze dei \u003Cmark>padroni\u003C/mark> dello stagno, le presunte vittime della presunta rapina che era, in realtà, al massimo una pesca di frodo.\r\n\r\n\r\nUn processo farsa, che non partirà mai, perché all'epoca a Oristano non c'era nemmeno un teatro dove poter ospitare i circa 300 pescatori indagati. Un processo interamente politico, smontato da un collegio di legali di cui fecero parte nomi del calibro di Umberto Terracina. E i parallelismi sono tanti, con quanto è successo ieri a Cagliari.\r\n\r\n\r\nObiettivo di quel processo era criminalizzare e soffocare il nascente movimento dei pescatori liberi, che dopo 30 anni di lotte, scioperi, arresti e persino morti, riuscirà nell'intento di sottrarre lo stagno di Cabras \u003Cmark>ai\u003C/mark> suoi \u003Cmark>padroni\u003C/mark> feudali e trasformarlo in un bene pubblico. Obiettivo del procedimento legato all'operazione Lince è quello di criminalizzare il movimento sardo contro l'occupazione militare che, tra alti e bassi certamente, gode da decenni di un consenso significativo in seno al popolo sardo.\r\n\r\n\r\nOggi come allora le accuse sono slegate dalla realtà e mescolate insieme in un minestrone difficile da digerire anche per gli stomaci più pelosi. «Questi vogliono fare la rivoluzione!» ha detto più o meno l'accusa nella sua requisitoria, durante la quale ha chiesto il rinvio a giudizio di tutte e tutti gli indagati. È un peccato che il processo non sia stato trasmesso in diretta da qualche parte: chi lo avesse seguito si sarebbe reso conto dei suoi caratteri assurdi.\r\n\r\n\r\nAllora ci furono verbali falsi e un sistema di connivenze all'interno della Oristano bene che vedeva dalla stessa parte della barricata magistrati, carabinieri e \u003Cmark>padroni\u003C/mark> dello stagno. Anche oggi l'accusa e le presunte parti lese fanno parte della stessa consorteria: lo Stato. Quello Stato che è il responsabile dell'occupazione militare della Sardegna, quella stessa Procura che chiede l'archiviazione per i cinque generali indagati per il disastro ambientale del poligono di Teulada e della sua penisola Delta.\r\n\r\n\r\nMercoledì il processo vedeva sul banco degli imputati la possibilità di svolgere una legittima attività politica di opposizione all'occupazione militare della nostra terra. Gli imputati e le imputate non sono solo 45, ma sono migliaia se non di più. Alla sbarra c'erano i diecimila di Capo Frasca de 2014, le migliaia scese in piazza negli anni successivi, tutte e tutti quelli che manifesteranno da ora in avanti.\r\n\r\n\r\nA chiedere la condanna di un intero movimento ci si è messo il vertice stesso dello Stato, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che si è costituita parte civile ed è pronta a chiedere un cospicuo risarcimento alle 45 indagate e indagati. La goccia di veleno ben custodita nella coda di questo governo Conte bis, che non si differenzia in nulla dai suoi predecessori per quel che riguarda l'occupazione militare della Sardegna come non saranno diversi i suoi successori.\r\n\r\n\r\nL'udienza è stata aggiornata al 15 aprile, quando ascolteremo le parole della difesa contro la richiesta di rinvio a giudizio. Ma la battaglia non la si vincerà solo dentro l'aula della Corte d'Assise di Cagliari. 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Resta tuttavia il fatto che ci ha provato.\r\n\r\nIn uno dei decreti della delega legislativa sulla povertà, depositati in Commissione Lavoro alla Camera, il governo prevede un intervento sulle pensioni di reversibilità. Sono le prestazioni di cui godono il coniuge o gli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che ha versato i contributi.\r\nIl testo - essendo una delega - è per forza vago. Ma leggendolo si capisce che le pensioni di reversibilità diventano «prestazione assistenziale». E che per poterne beneficiare in futuro bisognerà non superare certi parametri economici. Il governo intende ancorare la reversibilità (ma anche assegno sociale, integrazione al minimo, maggiorazione sociale del minimo, assegno per il nucleo con tre figli minori) al reddito calcolato con il meccanismo dell’Isee.\r\nL’Isee, l’“indicatore della situazione economica equivalente”, tiene conto anche di eventuali patrimoni finanziari e immobiliari. In altre parole, la vedova che ha fatto per una vita la casalinga - ma cui il coniuge ha lasciato in eredità qualche immobile e un pacchetto di Btp - rischia di dover dire addio all’assegno. In teoria: tutto dipenderebbe da dove verrà posta l’asticella del parametro Isee. A sentire alcuni consulenti del governo, invece, non cambierebbe nulla, perché in questo caso non si considererebbe l’elemento patrimoniale dell’Isee. Vero è che nell’articolato due volte si parla di «razionalizzazione delle prestazioni», termine inquietante. Ed è vero anche che finora la pensione di reversibilità era appunto una misura «previdenziale», dovuta perché costruita con i contributi versati dal lavoratore nel corso degli anni; d’ora in poi sarà «assistenziale», e correlata ai mezzi di cui dispone il beneficiario.\r\n\r\nRenzi trasforma un diritto in carità.\r\nInutile dire che le pensioni non sono un regalo ma vengono finanziate dai lavoratori, che versano contributi per l'interva vita lavorativa.\r\nRenzi usa le pensioni di reversibilità come bancomat per finanziarsi lo spot elettorale prima delle amministrative 2016 e del referendum costituzionale.\r\nMeno diritti per le vedove (visto che la reversibilità diventa un obolo che spetta solo alle più bisognose), più elemosine per rilanciare l’immagine del governo (ma sono stati stanziati in realtà appena 600 milioni in legge di Stabilità, ne beneficeranno solo le circa 280 mila famiglie in condizione di estrema povertà e con tre figli minori a carico).\r\nPer dare soldi alle famiglie più povere, Renzi saccheggia le pensioni dei vedovi e delle vedove. Un vero Robin Hood.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo, sindacalista di base della Cub, in una chiacchierata che ha investito il tema della rappresentanza e il restringimento delle libertà di azione contro i padroni. Un esempio tra i più esclatanti: l'accordo stretto in Veneto tra Prefetture, organizzazioni padronali e sindacati di Stato. I padroni si impegnano a trattare solo con i sindacati collaborazionisti: in cambio la prefettura promette truppe contro le proteste, gli scioperi, i blocchi, i picchetti dei lavoratori più combattivi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-02-16-cosimo-vedove-veneto\r\n\r\n ","16 Febbraio 2016","2016-02-18 13:31:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/reversibilità-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/reversibilità-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/reversibilità-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/reversibilità.jpg 484w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ruba al povero per fare la carità. 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Il 18 gennaio la CGIL ha confermato l'accordo con il 95 favorevoli e 13 contrari. Un Landini tardivamente pentito ha dichiarato che l'accordo non impegna la Fiom. Quando dalla stalla lasciata scientemente aperta scappano tutti i buoi Landini cerca di salvare la faccia, per non perdere troppi iscritti.\r\nNegli anni Settanta, dopo la firma di un contratto, i lavoratori non sapevano se sarebbero riusciti ad \"esigerlo\", o, meglio, non sapevano se sarebbero riusciti a farlo subito o avrebbero dovuto fare altri scioperi per imporre al padrone quanto pattuito.\r\nOggi sono i padroni a preoccuparsi \"dell'esigibilità\" dei contratti. Evidentemente oggi i sindacati firmano accordi che soddisfano solo i padroni, che tuttavia temono che i lavoratori non si pieghino alle riduzioni di salario e alle gabbie normative sottoscritte da CGIL, CISL e UIL.\r\nL'accordo sulla rappresentanza sindacale perfezionato in questi giorni è una corda al collo dei lavoratori.\r\nLe nuove regole per misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e per dare “certezza” agli accordi sindacali, che una volta approvati e ratificati a maggioranza semplice varranno coattivamente per tutti, sono un regalo ai padroni, che i sindacati di Stato fanno per mantenere ruolo, privilegi, soldi per il proprio pletorico apparato di funzionari.\r\nIn pratica l’accordo istituisce il maggioritario sindacale con soglia di sbarramento. Anche peggio del Porcellum elettorale, perché il Porcellum, pur premiando in maniera aborme chi prendeva più voti e pur negando agli elettori la possibilità di scegliere i candidati, non imponeva agli altri l'accettazione preventiva del programma degli avversari per poter presentare le liste.\r\nAl di là dello sbarramento al 5% fruiscono del diritto alla rappresentanza solo le organizzazioni che sottoscrivono l’accordo impegnandosi al rispetto di tutte le sue parti.\r\nE' come se la nuova legge elettorale stabilisse che possono candidarsi al parlamento solo le forze politiche che sottoscrivono la politica di austerità, il fiscal compact e quanto altro serva.\r\nTutti sindacati che non si riconoscono in CGIL, CISL UIL sono esclusi preventivamente così come ogni nuova rappresentanza del mondo del lavoro. In base al principio che chi siede al tavolo oggi occupa tutti i posti presenti e futuri, il maggioritario serve a disciplinare ciò che resta di diversità conflittuale.\r\nIl maggioritario sindacale stabilisce che una volta scremata preventivamente tra buoni e cattivi la presenza al tavolo, tra chi rimane la maggioranza decide e la minoranza si adegua.\r\nTra i sindacati firmatari, accedono al tavolo quelli che rappresentano più del 5% tra iscritti e voti per la elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. Dove i lavoratori non votano per eleggere chi li rappresenta, ma il sindacato nomina propri fiduciari con le RSA, si continuerà a non votare e conterà per la misura della rappresentanza solo il numero degli iscritti.\r\nFatti tutti questi conteggi, i sindacati che assieme raggiungono il 50% più uno della rappresentanza decidono.\r\nSulla piattaforma decidono le organizzazioni senza consultazione dei lavoratori e le aziende trattano solo con la maggioranza, la minoranza sta al tavolo e guarda.\r\nSugli accordi decide la stessa maggioranza e consulta i lavoratori, in modalità certificate da definire. Cioè non necessariamente con il referendum, ma anche con il voto palese registrato in assemblea. Sotto questo aspetto l’accordo è più arretrato del modello Marchionne, che è stato instaurato con il referendum.\r\nUna volta deciso si esegue, anche se l’accordo non ti piace.\r\n\r\nAlcuni dirigenti sindacali hanno ipocritamente sostenuto che non avrebbero accettato sanzioni contro gli scioperi. L’intesa confederale peraltro non ha questo compito, perché ha definito l'accordo quadro che verrà formalizzato nei contratti e negli accordi aziendali.\r\nIl testo in ogni caso non si presta ad equivoci. I firmatari si impegnano a definire nei contratti “clausole di raffreddamento”, cioè inibizione dello sciopero e delle azioni legali. E non esiste clausola di raffreddamento che non preveda sanzioni per chi non la rispetta.\r\nIn sostanza nessuno potrà scioperare contro un contratto non condiviso. Nuovi lacci imbriglieranno il diritto di sciopero e chi non rispetterà i paletti fissati da sindacati di Stato e Confindustria incorrerà in sanzioni. Solo i sindacati firmatari dell’accordo saranno ammessi ai tavoli di trattativa a qualsiasi livello.\r\nCon questo accordo i sindacati confederali si garantiscono il “monopolio” della rappresentanza sindacale.\r\n\r\nInteressante è la reazione di settori di sindacalismo di base che reclamano una legge dello Stato che regolamenti la rappresentanza sindacale. Una follia.\r\nUna follia che tradisce da un lato la dura incrostazione statalista dei sindacati di tradizione comunista, dall'altra la incredibile fiducia, tipica dell'approccio liberale, nello Stato come garante delle libertà sociali.\r\nUn approccio squisitamente ideologico che non coglie che le leggi sono la rappresentazione ritualizzata dei rapporti di forza tra le parti sociali. Spesso - è il caso dello \"statuto dei lavoratori\" - garantiscono diritti per evitare che l'onda dei movimenti ponga all'ordine del giorno una trasformazione tanto radicale delle relazioni sociali da far saltare ogni possibilità di mediazione.\r\nOggi una legge sulla rappresentanza trasformerebbe un accordo privato in una norma coattiva.\r\nLa partita si gioca altrove. Solo la radicalità del conflitto, la capacità di creare legami tra lavoratori divisi dalla frantumazione imposta mei 30 lunghi anni di desertificazione delle lotte, può rovesciare il tavolo e scrivere una pagina diversa.\r\nIl panorama che si apre ripropone lo scontro sociale nella sua forma più cruda, senza tutele né garanzie.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della CUB.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 01 17 rappresentanza stefanone","19 Gennaio 2014","2018-10-17 22:10:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/01/commedia-e-tragedia-200x110.jpg","Accordo sulla rappresentanza: tempi di guerra","podcast",1390144046,[215,216,217,218],"http://radioblackout.org/tag/accordo-sulla-rappresentanza/","http://radioblackout.org/tag/conflitto-sociale/","http://radioblackout.org/tag/sindacalismo-di-base/","http://radioblackout.org/tag/sindacati-di-stato/",[197,191,195,193],{"post_content":221},{"matched_tokens":222,"snippet":223,"value":224},[68,80,81],"coattivamente per tutti, sono un \u003Cmark>regalo\u003C/mark> \u003Cmark>ai\u003C/mark> \u003Cmark>padroni\u003C/mark>, che i sindacati di Stato","Il 10 gennaio di quest'anno CGIL, CISL, UIL e Confindustria hanno firmato il testo attuativo degli accordi sulla rappresentanza siglato lo scorso 31 maggio. 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Dove i lavoratori non votano per eleggere chi li rappresenta, ma il sindacato nomina propri fiduciari con le RSA, si continuerà a non votare e conterà per la misura della rappresentanza solo il numero degli iscritti.\r\nFatti tutti questi conteggi, i sindacati che assieme raggiungono il 50% più uno della rappresentanza decidono.\r\nSulla piattaforma decidono le organizzazioni senza consultazione dei lavoratori e le aziende trattano solo con la maggioranza, la minoranza sta al tavolo e guarda.\r\nSugli accordi decide la stessa maggioranza e consulta i lavoratori, in modalità certificate da definire. Cioè non necessariamente con il referendum, ma anche con il voto palese registrato in assemblea. Sotto questo aspetto l’accordo è più arretrato del modello Marchionne, che è stato instaurato con il referendum.\r\nUna volta deciso si esegue, anche se l’accordo non ti piace.\r\n\r\nAlcuni dirigenti sindacali hanno ipocritamente sostenuto che non avrebbero accettato sanzioni contro gli scioperi. L’intesa confederale peraltro non ha questo compito, perché ha definito l'accordo quadro che verrà formalizzato nei contratti e negli accordi aziendali.\r\nIl testo in ogni caso non si presta ad equivoci. I firmatari si impegnano a definire nei contratti “clausole di raffreddamento”, cioè inibizione dello sciopero e delle azioni legali. E non esiste clausola di raffreddamento che non preveda sanzioni per chi non la rispetta.\r\nIn sostanza nessuno potrà scioperare contro un contratto non condiviso. Nuovi lacci imbriglieranno il diritto di sciopero e chi non rispetterà i paletti fissati da sindacati di Stato e Confindustria incorrerà in sanzioni. Solo i sindacati firmatari dell’accordo saranno ammessi \u003Cmark>ai\u003C/mark> tavoli di trattativa a qualsiasi livello.\r\nCon questo accordo i sindacati confederali si garantiscono il “monopolio” della rappresentanza sindacale.\r\n\r\nInteressante è la reazione di settori di sindacalismo di base che reclamano una legge dello Stato che regolamenti la rappresentanza sindacale. Una follia.\r\nUna follia che tradisce da un lato la dura incrostazione statalista dei sindacati di tradizione comunista, dall'altra la incredibile fiducia, tipica dell'approccio liberale, nello Stato come garante delle libertà sociali.\r\nUn approccio squisitamente ideologico che non coglie che le leggi sono la rappresentazione ritualizzata dei rapporti di forza tra le parti sociali. Spesso - è il caso dello \"statuto dei lavoratori\" - garantiscono diritti per evitare che l'onda dei movimenti ponga all'ordine del giorno una trasformazione tanto radicale delle relazioni sociali da far saltare ogni possibilità di mediazione.\r\nOggi una legge sulla rappresentanza trasformerebbe un accordo privato in una norma coattiva.\r\nLa partita si gioca altrove. Solo la radicalità del conflitto, la capacità di creare legami tra lavoratori divisi dalla frantumazione imposta mei 30 lunghi anni di desertificazione delle lotte, può rovesciare il tavolo e scrivere una pagina diversa.\r\nIl panorama che si apre ripropone lo scontro sociale nella sua forma più cruda, senza tutele né garanzie.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della CUB.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 01 17 rappresentanza stefanone",[226],{"field":92,"matched_tokens":227,"snippet":223,"value":224},[68,80,81],1736172819517014000,{"best_field_score":230,"best_field_weight":129,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":231,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"3315704397824","1736172819517014129",{"document":233,"highlight":248,"highlights":253,"text_match":256,"text_match_info":257},{"comment_count":46,"id":234,"is_sticky":46,"permalink":235,"podcastfilter":236,"post_author":237,"post_content":238,"post_date":239,"post_excerpt":52,"post_id":234,"post_modified":240,"post_thumbnail":241,"post_title":242,"post_type":212,"sort_by_date":243,"tag_links":244,"tags":246},"98988","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-01-07-2025/",[173],"fritturamista","Il primo argomento della puntata lo abbiamo trattato in compagnia telefonica di Federico Giusti delegato CUB, ovvero la legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese. Questa è partita nel suo iter, come proposta di legge di \"iniziativa popolare\", il virgolettato è d'obbligo perchè stiamo parlando di uno storico cavallo di battaglia della CISL e approvata letteralmente in tempi record. Basti pensare che dal 1980 ad oggi solo 3 su 262 di queste proposte sono passate come leggi, il che indica quanto in realtà questa misura sia stata solo una regalo per Stato e padroni. Con il nostro ospite siamo entrati nei dettagli dei diversi articoli che compongono la legge, che di fatto dà la possibilita di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori negli organismi direttivi dell’azienda, in funzione di sorveglianza, quasi scontato dire che ovviamente non avranno voce in capitolo rispetto alla gestione della gestione economica, ma che soprattutto vengono scelti dai datori di lavoro. Quest'ultimo è il fulcro della legge, che di fatto va a creare ulteriori gangli burocratici immaginando una contrattazione tutta interna, più che sindacale, oltre a destare una ovvia preoccupazione per questi individui che hanno interesse anche economico a fare crescere i fatturati delle aziende per cui lavorano. La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica fabbrica, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che crea un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. Sei operai pakistani della Z Production chiedono il riconoscimento del loro vero datore di lavoro: Pelletteria Richemont Firenze, società del colosso del lusso Richemont (proprietaria del marchio Montblanc).\r\n\r\n\r\nIl cuore della causa? Dimostrare che quello che sembrava un appalto era in realtà lavoro subordinato mascherato. Se il Tribunale darà loro ragione, potrebbe essere la svolta per migliaia di lavoratori e lavoratrici sfruttati nelle filiere del Made in Italy.\r\n\r\n\r\nDietro il lusso, turni massacranti, falsi contratti, lavoro nero, 3 euro l’ora. Una realtà denunciata da anni, e ora finalmente messa sotto processo. Questo causa non riguarda solo sei persone. Riguarda un intero sistema che dovrà iniziare a rispondere.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Francesca-Sudd-Cobas-su-Strike-days-vol.3-e-vertenza-Montblanc-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","5 Luglio 2025","2025-07-05 02:45:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/512678791_1243359340914472_6822456555099716444_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 01/07/2025",1751683461,[245],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[247],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":249},{"matched_tokens":250,"snippet":251,"value":252},[68,81],"misura sia stata solo una \u003Cmark>regalo\u003C/mark> per Stato e \u003Cmark>padroni\u003C/mark>. 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Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. 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Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. 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Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 8.30 - Working class (29 minuti) [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 12.30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 25 al 31 dicembre 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\u003Cmark>regalo\u003C/mark> sotto l’albero. Babbo natale è"," \r\n\r\nLunedì 25 h 13.30 - Natale a babbo morto (41 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: La NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo \u003Cmark>regalo\u003C/mark> sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 8.30 - Working class (29 minuti) [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 12.30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade \u003Cmark>ai\u003C/mark> balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù \u003Cmark>ai\u003C/mark> nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei \u003Cmark>padroni\u003C/mark>? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei \u003Cmark>padroni?”\u003C/mark> è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei \u003Cmark>padroni\u003C/mark>...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[411,414,416,418,420,422,424,426,428,430,432,434,436,438,440,442,444,446,448,450,452,454,456,458,460,462,464,466,468,470,472,474,476,478,480,482,484,486,488,490,492,494,496,498,500,502,504,506,508,510,512,514,516,518,520,522,524,526,528,530,532,534,536,538,540,542,544,546,548,550],{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":413},[80],"\u003Cmark>ai\u003C/mark> piani bassi",{"matched_tokens":415,"snippet":344,"value":344},[],{"matched_tokens":417,"snippet":185,"value":185},[],{"matched_tokens":419,"snippet":345,"value":345},[],{"matched_tokens":421,"snippet":346,"value":346},[],{"matched_tokens":423,"snippet":347,"value":347},[],{"matched_tokens":425,"snippet":348,"value":348},[],{"matched_tokens":427,"snippet":349,"value":349},[],{"matched_tokens":429,"snippet":189,"value":189},[],{"matched_tokens":431,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":433,"snippet":351,"value":351},[],{"matched_tokens":435,"snippet":352,"value":352},[],{"matched_tokens":437,"snippet":179,"value":179},[],{"matched_tokens":439,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":441,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":443,"snippet":355,"value":355},[],{"matched_tokens":445,"snippet":356,"value":356},[],{"matched_tokens":447,"snippet":357,"value":357},[],{"matched_tokens":449,"snippet":358,"value":358},[],{"matched_tokens":451,"snippet":173,"value":173},[],{"matched_tokens":453,"snippet":359,"value":359},[],{"matched_tokens":455,"snippet":360,"value":360},[],{"matched_tokens":457,"snippet":361,"value":361},[],{"matched_tokens":459,"snippet":362,"value":362},[],{"matched_tokens":461,"snippet":363,"value":363},[],{"matched_tokens":463,"snippet":364,"value":364},[],{"matched_tokens":465,"snippet":365,"value":365},[],{"matched_tokens":467,"snippet":366,"value":366},[],{"matched_tokens":469,"snippet":367,"value":367},[],{"matched_tokens":471,"snippet":368,"value":368},[],{"matched_tokens":473,"snippet":64,"value":64},[],{"matched_tokens":475,"snippet":369,"value":369},[],{"matched_tokens":477,"snippet":370,"value":370},[],{"matched_tokens":479,"snippet":371,"value":371},[],{"matched_tokens":481,"snippet":372,"value":372},[],{"matched_tokens":483,"snippet":373,"value":373},[],{"matched_tokens":485,"snippet":374,"value":374},[],{"matched_tokens":487,"snippet":375,"value":375},[],{"matched_tokens":489,"snippet":376,"value":376},[],{"matched_tokens":491,"snippet":377,"value":377},[],{"matched_tokens":493,"snippet":378,"value":378},[],{"matched_tokens":495,"snippet":379,"value":379},[],{"matched_tokens":497,"snippet":380,"value":380},[],{"matched_tokens":499,"snippet":187,"value":187},[],{"matched_tokens":501,"snippet":381,"value":381},[],{"matched_tokens":503,"snippet":382,"value":382},[],{"matched_tokens":505,"snippet":383,"value":383},[],{"matched_tokens":507,"snippet":384,"value":384},[],{"matched_tokens":509,"snippet":385,"value":385},[],{"matched_tokens":511,"snippet":386,"value":386},[],{"matched_tokens":513,"snippet":387,"value":387},[],{"matched_tokens":515,"snippet":388,"value":388},[],{"matched_tokens":517,"snippet":389,"value":389},[],{"matched_tokens":519,"snippet":390,"value":390},[],{"matched_tokens":521,"snippet":391,"value":391},[],{"matched_tokens":523,"snippet":392,"value":392},[],{"matched_tokens":525,"snippet":393,"value":393},[],{"matched_tokens":527,"snippet":394,"value":394},[],{"matched_tokens":529,"snippet":395,"value":395},[],{"matched_tokens":531,"snippet":396,"value":396},[],{"matched_tokens":533,"snippet":397,"value":397},[],{"matched_tokens":535,"snippet":398,"value":398},[],{"matched_tokens":537,"snippet":399,"value":399},[],{"matched_tokens":539,"snippet":400,"value":400},[],{"matched_tokens":541,"snippet":401,"value":401},[],{"matched_tokens":543,"snippet":402,"value":402},[],{"matched_tokens":545,"snippet":403,"value":403},[],{"matched_tokens":547,"snippet":404,"value":404},[],{"matched_tokens":549,"snippet":181,"value":181},[],{"matched_tokens":551,"snippet":183,"value":183},[],[553,555],{"field":92,"matched_tokens":554,"snippet":408,"value":409},[68],{"field":34,"indices":556,"matched_tokens":557,"snippets":559,"values":560},[46],[558],[80],[413],[413],{"best_field_score":161,"best_field_weight":129,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":46,"score":562,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"1731669220158079090",6637,{"collection_name":212,"first_q":25,"per_page":165,"q":25},4,["Reactive",567],{},["Set"],["ShallowReactive",570],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fbbzdMMmrKeOPN7L57IleWiVLWFH9vEJAL-_NsGLTLA4":-1},true,"/search?query=regalo+ai+padroni"]