","Chiudere la stanzetta dei Pro Vita. 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La stanza opererà tramite figure volontarie non professioniste formate dal Movimento stesso intercettando chi ha avviato una procedura di Interruzione Volontaria di Gravidanza. In seguito alla loro assenza di risposte e presa di responsabilità, il 28 settembre i dirigenti Giovanni La Valle e Umberto Fiandra ci hanno invitate a rivolgerci al Consiglio Regionale per avere risposte più chiare. Chiediamo dunque, insieme a tutte le persone che hanno animato le piazze torinesi per il diritto all'aborto:\r\n- la votazione della chiusura immediata della stanza dell'ascolto nell'Ospedale S.Anna\r\n- di mettere in pratica la legge regionale mai applicata sulla contraccezione gratuita\r\n- di aumentare l'organico sanitario e socio-assistenziale nei presidi sanitari e migliorare le loro condizioni di lavoro\r\n- di aumentare il numero di consultori che per legge dovrebbero essere 1 ogni 20.000 abitanti, mentre nella città di Torino ne sono presenti solo 12 a fronte di 48 necessari\r\n- di garantire all'interno dei presidi sanitari pubblici la presenza di mediatori culturali\r\n-di garantire l'accesso all'aborto indipendentemente dallo stato di cittadinanza e dai documenti\r\n- di dare piena applicazione alle linee guida del Ministero della Salute e dell'OMS in materia di accesso all'aborto farmacologico in consultori e ambulatori\r\n\r\nUn bilancio di com'è andata la giornata con Vittoria, di NUDM Torino:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/NUDM.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQUI la raccolta firme per chiudere la stanza.",{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":80},[79],"regione","Chiudere la stanzetta dei Pro Vita. 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L’istituzione che cede all’idea di non poter controllare i fenomeni in modo sano e responsabile è un’istituzione che abdica alla sua stessa missione”. \r\n\r\nLe parole dell'assessore Fabrizio Ricca fotografano una vittoria per la giunta regionale che consegna al dimenticatoio l'esperienza degli ultimi anni sul rapporto gioco-salute per premiare l'industria del gioco.\r\n\r\n\r\nPassa la sanatoria rispetto alla precedente norma Chiamparino: gli esercizi che hanno dismesso gli apparecchi dopo l’entrata in vigore della legge 9/2016 possono chiederne la re-installazione, anche se la licenza è stata venduta e c’è stato un cambio di titolarità. Cambia il cosiddetto «distanziometro» che esce depotenziato. Addio all’autonomia dei sindaci nel definire la chiusura anticipata delle macchinette. Vengono definite le fasce orarie da rispettare tassativamente in tutto il Piemonte: sale da gioco e sale scommesse dovranno interrompere le attività dalle 2 alle 10, gli spazi gioco per dieci ore giornaliere complessive, di cui otto ore consecutive nella fascia dalle 24 alle 8 e due ore nella fascia di uscita dalle scuole dalle 13 alle 15.\r\n\r\nPer capire il portato dell'esperienza appena conclusa parliamo con Sara Rolando, ricercatrice presso l'istituto Eclectica di Torino e curatrice dell'edizione italiana di \"Limitare l'Azzardo\", appena uscito per Carrocci. 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L'assenza di investimenti crea difficoltà per mancanza di personale, ritmi di lavoro insostenibili e impossibilità di ristrutturare l'intero sistema sanitario.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Chiara Rivetti, segretaria regionale del sindacato medici ospedalieri Anaao Assomed, per avere un quadro preciso della situazione parlando anche di prospettive e nuove iniziative previste dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Sanita-piemonte-2025_02_06_2025.02.06-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","6 Febbraio 2025","2025-02-06 14:58:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/232256733-3ab49d62-e4bb-40bf-a366-5f9dff4337e5-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/232256733-3ab49d62-e4bb-40bf-a366-5f9dff4337e5-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/232256733-3ab49d62-e4bb-40bf-a366-5f9dff4337e5-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/232256733-3ab49d62-e4bb-40bf-a366-5f9dff4337e5-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/232256733-3ab49d62-e4bb-40bf-a366-5f9dff4337e5.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sanità in Piemonte: facciamo il punto",1738853899,[167,67,168,169],"http://radioblackout.org/tag/privatizzazione/","http://radioblackout.org/tag/sanita-pubblica/","http://radioblackout.org/tag/tagli-alla-sanita/",[171,20,172,173],"privatizzazione","sanità pubblica","tagli alla sanità",{"post_content":175,"post_title":179,"tags":182},{"matched_tokens":176,"snippet":177,"value":178},[33],"settimane il tema della sanità \u003Cmark>piemonte\u003C/mark>se e dei suoi buchi neri","Nelle ultime settimane il tema della sanità \u003Cmark>piemonte\u003C/mark>se e dei suoi buchi neri è all'ordine del giorno. 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Il tema viene sollevato mettendo in relazione la questione della salute con fattori ambientali e sociali, sottolineando come la garanzia all'accesso alla cura e all'assistenza sia direttamente correlata alla coesione sociale.\r\n\r\nChe il SSN sia in crisi in Italia è cosa nota, soprattutto da parte dei medici ospedalieri che da anni ormai si battono per mettere sul tavolo della Regione la necessità di maggiori finanziamenti per il comparto sanitario. In Piemonte in particolare la situazione è drammatica: liste d'attesa infinite, impossibilità di accedere alle visite se non a pagamento, sempre più persone sono costrette a scegliere tra pagare l'affitto e le bollette o permettersi le cure, un modello sempre più assimilabile a quello USA.\r\n\r\nInoltre, le iniziative proposte dalle istituzioni politiche responsabili della gestione della sanità, dalla pandemia in avanti, hanno incentivato il servizio privato, facendo ricorso a medici gettonisti e aumentando i reparti in cui il medico a prestazione diventa indispensabile. In merito a questo, il sindacato Anaao Assomed, sottolinea come i reparti coinvolti da questo tipo di gestione siano in aumento, come ad esempio nell'ambito della psichiatria.\r\n\r\nLa sanità territoriale, la prevenzione, la continuità, la cura in tutti i suoi aspetti e non soltanto del sintomo, sono tutte questioni all'ordine del giorno ma che non vengono prese in considerazione da chi ha il compito di gestire le finanze, in questo senso è necessaria e stringente una mobilitazione e un'attivazione a livello popolare, che coinvolga personale sanitario, utenza e movimenti sociali affinché ci si allei su un fronte comune per pretendere maggiori investimenti e un altro tipo di servizio.\r\n\r\nCon noi ai microfoni Chiara Rivetti, segretaria regionale del sindacato Anaao Assomed\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Rivetti-sanità-2024_04_04_2024.04.04-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","5 Aprile 2024","2024-04-05 09:22:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/proxy-image-1.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.",1712308958,[217,67,218,219],"http://radioblackout.org/tag/crisi-sanita-pubblica/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/servizio-sanitario-nazionale/",[221,20,222,223],"crisi sanità pubblica","Sanità","servizio sanitario nazionale",{"post_content":225,"tags":229},{"matched_tokens":226,"snippet":227,"value":228},[130],"per mettere sul tavolo della \u003Cmark>Regione\u003C/mark> la necessità di maggiori finanziamenti","E' uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell'ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto. 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Perché non si può parlare di “pulizia etnica”? Cosa sono le foibe? Quali sono i contesti politici di questi avvenimenti? E della ricostruzione dei fatti?\r\n\r\nLo facciamo attraverso la lettura di alcuni pezzi scelti dal libro di Eric Gobetti, “E allora le foibe?”, edito da Laterza (2021).\r\n\r\nUn estratto:\r\n\r\n«Con la fine della Guerra Fredda, infatti, anche il contesto politico italiano è cambiato. Gli eredi del Partito comunista, fondatori del PDS, poi DS, riescono ad uscire quasi indenni dagli scandali di Mani Pulite. Hanno tuttavia urgente bisogno di una nuova legittimazione politica non più basata sull’ideologia. Per poter diventare partito di governo, è necessario presentarsi come forza politica nazionale e il riconoscimento ufficiale della vicenda delle foibe sembra funzionale a questa strategia. Esso consente di deplorare un “crimine del comunismo” e al tempo stesso di mostrarsi paladini della nazione, celebrando le vittime italiane della repressione straniera. Questa operazione politica trova ampia e comprensibile accoglienza dalla parte opposta dello spettro parlamentare, ovvero in quella forza neofascista che a sua volta ha necessità di legittimarsi come partito di governo, ovvero Alleanza nazionale.\r\n\r\nÈ dunque una particolare congiuntura politica che porta alla ribalta la questione delle foibe e dell’esodo, che da tema storico tabù per tutti gli schieramenti entra improvvisamente nell’agenda politica dei principali partiti. Tutto ciò conduce, nel giro di pochi anni, all’istituzione di una giornata commemorativa. Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, votata in maniera bipartisan dalla stragrande maggioranza del parlamento, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del Ricordo’ al “fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. [...] Nel momento in cui questo tema è entrato nel discorso pubblico lo ha fatto con il linguaggio, gli slogan, le parole d’ordine degli unici che ne avevano fatto un uso politico fino ad allora: i nazisti fra il 1943 e il 1945, e in seguito i neofascisti. Solo in parte sono state ascoltate le esigenze di espressione e di riconoscimento avanzate dall’associazionismo degli esuli, spesso d’altronde diviso al suo interno. Basti pensare alla visione univoca dell’italianità, certamente molto distante dalla percezione che ne hanno le persone che provengono da quelle regioni. 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Perché non si può parlare di “pulizia etnica”? Cosa sono le foibe? Quali sono i contesti politici di questi avvenimenti? E della ricostruzione dei fatti?\r\n\r\nLo facciamo attraverso la lettura di alcuni pezzi scelti dal libro di Eric Gobetti, “E allora le foibe?”, edito da Laterza (2021).\r\n\r\nUn estratto:\r\n\r\n«Con la fine della Guerra Fredda, infatti, anche il contesto politico italiano è cambiato. Gli eredi del Partito comunista, fondatori del PDS, poi DS, riescono ad uscire quasi indenni dagli scandali di Mani Pulite. Hanno tuttavia urgente bisogno di una nuova legittimazione politica non più basata sull’ideologia. Per poter diventare partito di governo, è necessario presentarsi come forza politica nazionale e il riconoscimento ufficiale della vicenda delle foibe sembra funzionale a questa strategia. Esso consente di deplorare un “crimine del comunismo” e al tempo stesso di mostrarsi paladini della nazione, celebrando le vittime italiane della repressione straniera. 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Qui trovate tutte le info e le notizie per tenersi aggiornati.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_23_01_Dobbiamo-Vivere-su-proteste-a-Torino-dei-disoccupati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia, RSU per USB della GTT, riguardo allo sciopero del trasporto pubblico locale del 24_01_24 e le sue rivendicazioni:\r\n\r\n* AUMENTI SALARIALI DIGNITOSI\r\n* MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO\r\n* BLOCCO DELLE PRIVATIZZAZIONI\r\n* TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA\r\n\r\nAndrea fa l'autista in GTT ed ha sottolineato che lo sciopero è l'unico strumento efficace per: Rivendicare una piattaforma contrattuale che esige aumenti salariali adeguati, orari di lavoro umani, giusti livelli di sicurezza per i lavoratori e per l'utenza.\r\n\r\nApprofondimento:\r\n\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/domani-24-gennaio-e-sciopero-nazionale-del-trasporto-pubblico-locale-0253-1-1.html\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_23_01_Andrea-Porpiglia-GTT-su-sciopero-TPL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enrico Riboni, che come spesso accade, torna a parlarci di America latina a distanza di poco tempo.\r\nDi nuovo SULL'ARGENTINA MA sul primo mese di Milei, perché di fatto c'è una data importante il 24 gennaio: c'è uno sciopero generale. 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Quest'ultima gestisce vari centri in Piemonte, nei quali il personale è costretto a lavorare a ritmi folli, senza adeguata turnazione e con delle modalità disumanizzanti nei confronti dei loro ospiti. Lo sciopero/protesta congiunto di CUB, CGIL, CISL e UIL, sotto il grattacielo della regione Piemonte pare avere sortito effetti diversi a seconda del sindacato di appartenenza, con i sindacalisti confederali accolti e quelli di base esclusi dal confronto, nonostante la schiacciante maggioranza di iscritti/e a quest'ultimo. Un altro incontro è stato fissato a giovedì 9 Novembre, nel frattempo Francesca ci ha raccontato altri aspetti che riguardano la vita di chi lavora e di chi viene assistito/a in queste strutture.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Francesca-rsu-CUB-su-protesta-contro-multinazionale-gestrice-RSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento è stato quello della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Tessitura Albini a Mottola (Taranto), alle prese con un blocco dei cancelli dello stabilimento. Ci è stato mandato questo contributo audio realizzato dalle compagne dello SLAI cobas di Taranto che vi riproponiamo. Qualche giorno fa le lavoratrici e i lavoratori sono state licenziate/i dall'azienda, che chiuderà i battenti, ma da parte della futura proprietà non c'è la minima intenzione di assumere, solo cassa integrazione fino a fine Dicembre. Un'altra beffa è rappresentata dal fatto che gli imprenditori tessili avevano dapprima potuto acquisire lo stabilimento praticamente a costo zero, grazie a degli incentivi statali, potendolo poi rivendere alla nuova proprietà a circa 4 milioni di euro. L'ennesima storia di padroni/predoni che non tengono in considerazione la vita di 92 lavoratrici e lavoratori, che però promettono di non voler mollare di fronte a questo abuso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Tessitura-5.11.23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo approfondimento abbiamo voluto parlare di un film, vincitore di un premio al Job Days Film Festival di Torino, ovvero \"Il posto\". Abbiamo intervistato Gianluca Matarrese, regista della pellicola assieme a Mattia Colombo, riguardo a quest'opera documentaristica che racconta le tante storie di chi, per ottenere appunto \"il posto(fisso)\", decide di tentare continui concorsi pubblici per entrare nelle strutture sanitarie pubbliche come infermiere/a. Il viaggio in cui i due registi ci accompagnano, nasce dall'idea di Raffaele, aspirante infermiere, che si inventa un'agenzia di viaggi appositamente pensata per chi è costretto/a spostarsi dal sud al nord Italia per tentare questi concorsi, i quali costi collaterali (trasporto ed eventuale alloggio) ricadono normalmente in maniera pesante su queste persone. Il film non vuole fare un'inchiesta sul solo aspetto lavorativo dei personaggi, ma riesce a restituire uno spaccato ad ampio spettro e pieno di contraddizioni, su un pezzo di società del nostro paese, il quale \"sogno\" è solo quello di avere un decente impiego per sopravvivere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Gianluca-Matarrese-su-film-da-lui-co-diretto-Il-Posto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","9 Novembre 2023","2023-11-09 19:04:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/il_posto_a_steady_job_poster_low_jpg_1400x0_crop_q85-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/11/2023",1699556426,[],[],{"post_content":452},{"matched_tokens":453,"snippet":454,"value":455},[79,74],"UIL, sotto il grattacielo della \u003Cmark>regione\u003C/mark> \u003Cmark>Piemonte\u003C/mark> pare avere sortito effetti diversi"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Francesca, lavoratrice nelle residenze per anziani nonchè rsu del sindacato CUB, sulla protesta contro la multinazionale Colisee. 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Abbiamo chiesto a Pasquale anche di fare un resoconto della situazione Stellantis dal punto di vista della classe de* lavorator*.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Pasquale-Mirafiori-su-arrivo-operai-slovacchi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Leo, lavoratore del terzo settore aderente alla rete Lavoro Sociale e Dario Fontana, ricercatore in sociologia del Lavoro presso il servizio di Epidemiologia Piemonte ASL TO3 sull’ incontro formativo che si terrà il 15/04/2023 dalle ore 10 in via Trivero 16 a Torino:\r\n\r\nTerzo settore: Organizzazione del lavoro e salute.\r\n\r\nBurn out – stress – disturbi muscolo/scheletrici – violenze …\r\n\r\nAnalisi (e possibili soluzioni) delle ripercussioni psico-fisiche su operatrici e operatori.\r\n\r\n[…] “Senso di fallimento, scarsa autostima, poca soddisfazione del lavoro, carichi elevati di lavoro, mal di testa, dolori articolari, lividi e magari qualche segno di aggressione… questi sono solo alcuni degli effetti del lavoro che ci trasciniamo quotidianamente. Le professioni del terzo settore – come ad esempio educatori e OSS – vivono giornalmente una condizione di lavoro malsana, frutto di lavoro malsano, frutto di un’organizzazione che tende ad intensificare il lavoro” […]\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Leo-Rete-Lavoro-Sociale-e-Dario-Fontana-su-giornata-formazione-rete-lavoro-sociale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della puntata lo abbiamo trattato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, ovvero lo sciopero nazionale del 7 Aprile su tutta la filiera di Fedit, colosso che racchiude BRT GLS e SDA. Un'importante mobilitazione, materializzatasi con scioperi in stabilimenti di tutta Italia e blocchi di tir merci, per ribadire che non si possono gettare alle ortiche 10 anni circa di lotte e di conquiste da parte del sindacalismo di base nel settore logistica, solo perchè questa specie di consorzio ha deciso di voler trattare esclusivamente con i sindacati firmatari del CCNL. Per capire al meglio il quadro abbiamo approfittato della presenza di Daniele per fare il punto della situazione e per ripercorrere le tappe che hanno portato a questa presa di posizione, che di fatto delegittima le libere scelete di rappresentanza sindacale dei lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Daniele-Mallamaci-Sicbas-Torino-su-sciopero-Fedit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Aprile 2023","2023-04-12 12:56:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/338183242_190592823717355_2460320694827550617_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/04/2023",1681304187,[],[],{"post_content":474},{"matched_tokens":475,"snippet":476,"value":477},[130,74],"coralità dei sindacati confederali, la \u003Cmark>Regione\u003C/mark> \u003Cmark>Piemonte\u003C/mark> ed il comune di Torino"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pasquale Fiom CGIL sulle novità industriali del gruppo Stellantis dato che lavora come operaio alla Stellantis a Mirafiori.\r\n\r\nDa Arile 2023 sono attesi operai Slovacchi chiamati a lavorare per alcuni mesi sulla linea della 500 elettrica: ad essere contrari la coralità dei sindacati confederali, la \u003Cmark>Regione\u003C/mark> \u003Cmark>Piemonte\u003C/mark> ed il comune di Torino che con la commissione lavoro ha espresso preoccupazione. 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Infatti sindacalist* e lavorat* della CUB, hanno voluto portare in piazza l'attenzione sui problemi strutturali che si trova ad affrontare sia chi usufruisce, sia chi lavora nelle RSA (residenze per anziani) e sottolineare quanto le ultime manovre del governo regionale non facciano altro che dirottare sempre di più il servizio pubblico a favore del suo gemello nel settore privato, con tutto quello che ne comporta a livello etico nonchè meramente pratico.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_03_01_Elisa-CUB-Sanità-su-protesta-lavorat-rsa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Walter (Pilaf) sulla questione reddito di discontinuità. Ovvero quella misura proposta da lavoratrici e lavoratori dello spettacolo a seguito delle mobilitazioni nate durante il periodo pandemico, che puntavano a riformare le norme di un settore tradizionalmente pieno di irregolarità e dai tratti discontinui dei periodi lavorativi. Infatti nello scorso governo queste proposte si sono trasformate in legge, ma come finanziare questa misura? Ovviamente all'italiana, e cioè non avendo la totale copertura inizialmente immaginata e togliendo soldi dove non sarebbero stati da togliere, con un tesoretto che sarebbe invece lì pronto a disposizione per essere utilizzato a questo scopo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_03_01_Walter-su-finanziamento-reddito-di-discontinuita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer l'ultimo argomento di questa puntata ci siamo affidati al punto di vista del nostro consolidato corrispondente dall'estero, Enrico Riboni, per andare a capire le implicazioni dietro alla vittoria delle elezioni in Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva, rappresentante del Partito dei Lavoratori. Poi abbiamo spaziato parlando di altre questioni riguardanti altri paesi dell'America Latina, ovvero il Cile, la Bolivia e il Perù.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_03_01_Enrico-Riboni-su-elezioni-Brasile-e-panoramica-su-latino-america.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","4 Gennaio 2023","2023-01-04 14:06:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/photo_2022-12-20_07-12-10-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 03/01/2023",1672841195,[],[],{"post_content":496},{"matched_tokens":497,"snippet":498,"value":499},[79,74],"2022 davanti alla sede della \u003Cmark>regione\u003C/mark> \u003Cmark>Piemonte\u003C/mark>. 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Ovviamente all'italiana, e cioè non avendo la totale copertura inizialmente immaginata e togliendo soldi dove non sarebbero stati da togliere, con un tesoretto che sarebbe invece lì pronto a disposizione per essere utilizzato a questo scopo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_03_01_Walter-su-finanziamento-reddito-di-discontinuita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer l'ultimo argomento di questa puntata ci siamo affidati al punto di vista del nostro consolidato corrispondente dall'estero, Enrico Riboni, per andare a capire le implicazioni dietro alla vittoria delle elezioni in Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva, rappresentante del Partito dei Lavoratori. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-04-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nColpi di stato in Mali, Burkina Faso, Guinea e missioni militari italiane nel Sahel\r\nIl 24 gennaio c’è stato un colpo di stato militare in Burkina Faso. Si tratta del terzo colpo di stato militare in meno di sette mesi nell’Africa occidentale. In Mali il 24 maggio 2021 una fazione dell’esercito ha deposto il governo militare instaurato il 20 agosto 2020 con un altro colpo di stato. In Guinea il 5 settembre 2021 una sollevazione militare ha posto fine al potere del presidente Condé che stava avviando il suo terzo mandato consecutivo alla guida del paese. Sempre in Guinea pare fallito un ennesimo colpo di Stato il primo febbraio.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del coordinamento contro le missioni militari in Africa\r\n\r\nManovre di guerra nel canale di Sicilia\r\nIl 31 gennaio 6 navi da guerra russe hanno attraversato il Canale di Sicilia, dirette verso il Mar Nero e la Crimea. All’altezza del Canale di Suez erano attese da altre navi militari e mezzi da guerra russi. E’ massima allerta sul Mediterraneo; le navi della NATO seguono a distanza il convoglio russo, sorvegliato anche dai pattugliatori di Sigonella.\r\n\r\nQuesta vicenda ci ricorda la centralità delle strategie di guerra nelle politiche delle grandi potenze e dei paesi della NATO come l’Italia, che continua ad aumentare le spese militari, alimenta un fiorente mercato bellico con commerci di morte che riguardano tutti i teatri di guerra, e incrementa le sue missioni militari neocoloniali, a guida ENI, per fornire supporto ai suoi progetti di estrazione di petrolio e gas.\r\nCe ne ha parlato Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nIl 3 febbraio del 1998 caccia militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis uccidendo 20 persone. I piloti stavano giocando e facendo video del paesaggio. I militari statunitensi di stanza in Italia godono da sempre di una sostanziale impunità. Il processo venne avocato negli USA e i piloti vennero assolti. \r\n\r\nLa NATO a Torino?\r\nIl Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il 20 gennaio ha ricevuto a Torino David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO. La visita dell’alta autorità si inquadra nell’ambito del processo di valutazione dell’offerta italiana di ospitare la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e dell’ufficio regionale in Europa della futura struttura del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (DIANA) della NATO.\r\nL’incontro si è tenuto presso la sede della Regione Piemonte, a Torino.\r\n\r\nL’offerta nazionale per la partecipazione all’iniziativa, lanciata dai capi di Stato e di Governo al summit di Bruxelles del giugno 2021 nell’ambito dell’agenda NATO 2030, consiste nella realizzazione di una rete federata di centri di sperimentazione e acceleratori d’innovazione con il compito di supportare la NATO e i paesi alleati nel proprio processo di innovazione, sostenendo le start-up a sviluppare le tecnologie necessarie a preservare la superiorità tecnologica e facilitando la cooperazione tra settore privato e realtà militari.\r\nL’Italia propone di ospitare il Regional Office presso le strutture nella costituenda Città dello Spazio, dove si insedierà, a fianco dei laboratori e degli spazi per le start-up, il Business Incubation Centre dell’Agenzia Spaziale Europea. Nelle more del completamento della Città dello Spazio, saranno comunque disponibili per l’immediato degli uffici presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino.\r\n\r\nSan Remo. La pop e noi: hey transfrocia! L’Ariston brucia\r\n\r\nLe nuove frontiere del controllo\r\nSmart working e sorveglianza digitale: un approccio al panopticon accelerato dalla gestione della pandemia\r\nIl diffondersi del telelavoro ha il suo corollario nel moltiplicarsi degli strumenti di controllo da remoto, che consentono di tenere sotto sorveglianza continua i lavoratori e le lavoratrici che svolgono i loro incarichi da casa. Si tratta di strumentazioni tanto raffinate, quanto costose, ma si stanno diffondendo soprattutto nei grandi poli industriali e di servizio.\r\nNe abbiamo parlato con Lorcon\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMartedì 22 febbraio ore 16,30\r\nVia i militari da Barriera!\r\ngiornata di informazione e lotta ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nSabato 5 marzo\r\nGender Strike\r\nGiornata transfemminista queer\r\nai giardini (ir)reali corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nAppuntamento alle ore 15\r\nPromuove la rete Free(k) Pride\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Febbraio 2022","2022-02-16 09:29:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/controllo-lavoratore-200x110.jpg","Anarres del 4 febbraio. Le guerre dell’Italia dal Sahel alla Sicilia. Strage del Cermis. La NATO a Torino? San Remo e queerness. Smart working e controllo…",1645003132,[],[],{"post_content":518},{"matched_tokens":519,"snippet":520,"value":521},[130,74],"tenuto presso la sede della \u003Cmark>Regione\u003C/mark> \u003Cmark>Piemonte\u003C/mark>, a Torino.\r\n\r\nL’offerta nazionale per","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Opere di manutenzione già dovute e già finanziate con altri canali di spesa corrente.\r\n\r\nMentre i paesi di Alta Valle hanno già accettato le compensazioni vere (cioè opere accessorie, regalìe in cambio della distruzione del territorio), in bassa valle la partita è aperta, col rifiuto della bozza di convenzione con la regione e la controproposta di un altro accordo slegato dalle \"opere di accompagnamento\".\r\n\r\nMa alla fine, comuni, amministrazioni e sindaci accetteranno questi soldi? Sarebbe una sconfitta per il Movimento no tav che ha sostenuto quelle amministrazioni. Il tavolo di contrattazione non è solo oscuro e tecnicamente difficile da comprendere, è anche un piano inclinato molto scivoloso. Tra cavilli tecnici, convenzioni e delibere, due voci dai due paesi (Mompantero e Bussoleno) in cui si gioca questa prima partita..\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/convenzione-busso-momp-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Gennaio 2022","2022-01-20 16:03:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/convenzione-busso-200x110.png","i comuni no tav accetteranno le compensazioni?",1642693634,[],[],{"post_content":540},{"matched_tokens":541,"snippet":542,"value":543},[130,33],"\u003Cmark>Regione\u003C/mark> \u003Cmark>piemonte\u003C/mark> vuole versare 32 milioni di","\u003Cmark>Regione\u003C/mark> \u003Cmark>piemonte\u003C/mark> vuole versare 32 milioni di euro di compensazioni per la realizzazione della linea Tav, finanziando la manutenzione ordinaria del territorio per il rischio idrogeologico. 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