","IL DECRETO EX 1660 ARMA ESSENZIALE NELL'ECONOMIA DI GUERRA.","post",1742304311,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/busuness-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/mobilitazione/","http://radioblackout.org/tag/repressione-ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/riarmo/",[67,68,20,69],"busuness di guerra","mobilitazione","riarmo",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"1660","dell'iter parlamentare del decreto ex \u003Cmark>1660\u003C/mark> che emendato da alcune nefandezze","Si assiste ad un' accelerazione dell'iter parlamentare del decreto ex \u003Cmark>1660\u003C/mark> che emendato da alcune nefandezze indigeste persino al Colle verrà ripresentato a breve mentre continua la mobilitazione contro questo strumento che costiusce un salto di qualità nella \u003Cmark>repressione\u003C/mark> del dissenso . Nel contesto delle politiche belliciste e di riarmo sostenute dall'Unione europea, il decreto assume una valenza ancora più significativa perchè costituisce uno strumento di \u003Cmark>repressione\u003C/mark> preventiva contro il dissenso organizzato e le contestazioni all'imponente trasferimento di risorse da ciò che rimane della spesa pubblica destinata al welfare alle lobbies del complesso militare industriale , cui le classi dirigenti europee sono subordinate. In vista della probabile approvazione la mobilitazione contro questa normativa liberticida continua sul territorio mettendo in comunicazione le diverse lotte unificandole e coinvolgendo anche strati di lavoratori di un settore critico, in un contesto di economia di guerra, come la logistica.\r\n\r\nNe parliamo con Pietro Basso della rete Liberi/e di lottare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-PIETRO-BASSO.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"IL DECRETO EX \u003Cmark>1660\u003C/mark> ARMA ESSENZIALE NELL'ECONOMIA DI GUERRA.",[80,82,84,88],{"matched_tokens":81,"snippet":67},[],{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":87},[17,86,73],"ddl","\u003Cmark>repressione\u003C/mark> \u003Cmark>ddl\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":69},[],[91,96,99],{"field":36,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[19],[94],[17,86,73],[87],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],1736172819517538300,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":106,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":108,"highlight":133,"highlights":149,"text_match":102,"text_match_info":155},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":48,"id":111,"is_sticky":48,"permalink":112,"post_author":51,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":115,"post_id":111,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":128},[45],[47],"93792","http://radioblackout.org/2024/11/29-novembre-sciopero-generale/","Buona parte del sindacalismo di base ha indetto sciopero con manifestazioni locali per il 29 novembre. Nella stessa data hanno proclamato l’astensione dal lavoro due sindacati concertativi Cigl e Uil.\r\nIn gran parte delle città italiane ci saranno iniziative di piazza separate. A Torino il sindacalismo di base con varie forze politiche ha scelto di costruire uno spezzone autonomo in coda al corteo di Cgil e Uil.\r\nPerché Cgil e UIL, dopo anni di tranquilla convivenza con l’apparato padronale ha scelto di promuovere uno sciopero generale? La risposta è semplice. La pacificazione sociale di cui Cgil, Cisl e Uil sono state protagoniste negli scorsi decenni aveva come contropartita il mantenimento dei privilegi e del ruolo della burocrazia sindacale. Oggi governo e padronato insistono nell’abbandono del corporativismo democratico, quello che nel linguaggio corrente viene chiamato concertazione, e trattano i sindacati istituzionali come zerbini. Era inevitabile che in questa occasione Cgil e Uil facessero una mossa.\r\nTutto questo mentre la condizione delle classi subalterne è in costante peggioramento.\r\nVenerdì 29 novembre ore 9 appuntamento per lo spezzone del sindacalismo di base e conflittuale in piazza XVIII dicembre angolo corso San Martino a Torino.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-26-scarinzi-sciopero-generale.mp3\"][/audio]","26 Novembre 2024","","2024-11-26 14:03:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/gatto-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"275\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/gatto.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","29 novembre. Sciopero generale",1732629808,[122,123,124,64,125,126,127],"http://radioblackout.org/tag/economia-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/questione-sociale/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","http://radioblackout.org/tag/sindacalismo-di-base/","http://radioblackout.org/tag/sindacalismo-di-stato/",[129,130,131,20,132,29,31],"economia di guerra","guerra","questione sociale","Sciopero Generale",{"tags":134},[135,137,139,141,143,145,147],{"matched_tokens":136,"snippet":129},[],{"matched_tokens":138,"snippet":130},[],{"matched_tokens":140,"snippet":131},[],{"matched_tokens":142,"snippet":87},[17,86,73],{"matched_tokens":144,"snippet":132},[],{"matched_tokens":146,"snippet":29},[],{"matched_tokens":148,"snippet":31},[],[150],{"field":36,"indices":151,"matched_tokens":152,"snippets":154},[14],[153],[17,86,73],[87],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":156,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"1736172819517538409",{"document":158,"highlight":172,"highlights":181,"text_match":186,"text_match_info":187},{"cat_link":159,"category":160,"comment_count":48,"id":161,"is_sticky":48,"permalink":162,"post_author":51,"post_content":163,"post_date":164,"post_excerpt":115,"post_id":161,"post_modified":165,"post_thumbnail":166,"post_thumbnail_html":167,"post_title":168,"post_type":59,"sort_by_date":169,"tag_links":170,"tags":171},[45],[47],"91897","http://radioblackout.org/2024/09/la-rete-liberi-di-lottare-contro-il-ddl-1660/","Sono stati approvati i primi articoli del DDL 1660: senza permesso di soggiorno non sarà possibile acquistare una scheda SIM; chi blocca una strada o una ferrovia rischia il carcere fino a un mese; se nel farlo si è in più persone riunite si rischia la reclusione da sei mesi a due anni; se recidivi la pena aumenta a dismisura. Approvato l’art 10 del decreto, norma contro gli occupanti di casa, infatti «chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato». L’emendamento prevede anche l’articolo 321-bis che consente, su indicazione del giudice, alle forze dell’ordine di intervenire in tempi rapidi per lo sgombero.\r\nNasce il nodo torinese della rete Liberi di lottare che lotta contro il DDL 1660, che è in ulteriore accelerazione alle camere e sta per essere approvato, divenendo legge dello Stato. Anche questo governo dunque, inaugura una stagione di repressione, nel tentativo di contrastare e reprimere le lotte sociali in un panorama nazionale e internazionale sempre più grave. In questo DDL sono contenute delle disposizioni che, utilizzando termini vaghi e generici, riesce a far sì che ci sia un'arbitrarietà molto grande per allargare il numero delle persone punibili, per tutta una serie di reati già esistenti e nuovi, e per allargarne le pene. Molte riguardano situazioni di lotta, come il blocco stradale che punisce esplicitamente le manifestazioni ambientaliste e contro le grandi opere, ma anche i picchetti operai, con tipi di mobilitazioni storica che mirano al blocco della produzione e del trasporto delle merci; molte norme sono contro gli immigrati e i migranti.\r\n\r\nNe parliamo ai microfoni dell'informazione di Radio Blackout con Daniele dei Si Cobas e del nodo torinese Liberi di lottare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/DDL-1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa mattina di sabato 28 settembre è chiamata una mobilitazione e una conferenza stampa in piazza castello davanti alla prefettura.\r\n\r\nPer rimanere aggiornati/e sulle mobilitazioni locali e nazionali, seguire le pagine di Liberi di lottare.\r\n\r\n ","18 Settembre 2024","2024-09-18 16:34:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5997920696_ecb224068e_b-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5997920696_ecb224068e_b-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5997920696_ecb224068e_b-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5997920696_ecb224068e_b-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5997920696_ecb224068e_b.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La rete Liberi di lottare contro il DDL 1660",1726665935,[],[],{"post_content":173,"post_title":178},{"matched_tokens":174,"snippet":176,"value":177},[175,73],"DDL","approvati i primi articoli del \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>: senza permesso di soggiorno non","Sono stati approvati i primi articoli del \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>: senza permesso di soggiorno non sarà possibile acquistare una scheda SIM; chi blocca una strada o una ferrovia rischia il carcere fino a un mese; se nel farlo si è in più persone riunite si rischia la reclusione da sei mesi a due anni; se recidivi la pena aumenta a dismisura. 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Dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. I tempi sono stretti per opporsi a questo progetto autoritario a cui sta lavorando il governo utilizzando tutti gli strumenti legislativi in suo possesso per evitare lungaggini e discussioni in parlamento.\r\n\r\nLe norme del disegno di legge che intervengono sulle disposizioni penali destano forte preoccupazione anche fra magistrati, avvocati e studiosi di diritto in quanto l'ampliamento del ricorso al diritto penale è in conflitto con i principi di proporzionalità della pena e lede anche alcuni principi costituzionali. Questo mostro giuridico elaborato dal governo e imposto al parlamento con la decretazione d'urgenza peraltro mai giustificata , opera in funzione essenzialmente simbolico-comunicativa, operando un ulteriore spostamento del baricentro delle riforme legislative verso un diritto penale del nemico che si traduce nella repressione di condotte che esprimono dissenso, e colpiscono non i reati in sè ma i soggetti in quanto definiti pericolosi per l'ordine sociale costituito differenziando il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona.\r\n\r\nCon le norme di ipertutela delle forze dell'ordine si manda un chiaro messaggio di impunità verso gli abusi in divisa e s'incoraggia una gestione scriteriata dell'ordine pubblico innestando un processo di bulimia punitiva strumentale al consenso con evidente restringimento della libertà di espressione. Il decreto legge 48/2025 s'inserisce nel contesto dell'armamentario giuridico repressivo che la borghesia italiana fin dalla formazione dello stato unitario e con la repubblica in continuità con l'ordinamento fascista ha utilizzato a piene mani contro le classi subalterne, il dissenso e la critica.\r\n\r\nNe parliamo con l'avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.mp3\"][/audio]","19 Maggio 2025","Il decreto 48/2025 verrà discusso in parlamento il 26 maggio.","2025-05-19 16:56:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","IL DECRETO SICUREZZA E IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO.",1747671250,[206,207,208,209,210,211],"http://radioblackout.org/tag/amnistia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreto-48-2025/","http://radioblackout.org/tag/decreto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[213,214,15,215,216,17],"amnistia","carcere","decreto 48/2025","decreto sicurezza",{"post_content":218,"tags":222},{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":221},[175],"Camera. 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Affonda le radici nella retorica emergenziale che reclama e suggerisce norme speciali, in un'esperienza più che decennale di decreti sicurezza. Diffonde, con altri provvedimenti passati e attuali, una comprensione di problemi sociali come problemi di solo ordine pubblico e condotta individuale. 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repressione:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_core-ddl1660.mp3\"][/audio]\r\nQui potete scaricarlo in versione .pdf","15 Ottobre 2024","2024-10-15 15:36:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/bcupcb_marassi-ddl-200x110.jpg","CARCERE: STORIA DI UN PESTAGGIO A MARASSI - C.O.R.E SUL DDL 1660",1729006619,[207,208,211],[214,15,17],{"post_content":470,"post_title":474,"tags":477},{"matched_tokens":471,"snippet":472,"value":473},[175,73,17],"da un approfondito dossier sul \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark> redatto dal C.O.R.E. - Comitato romano contro carcere e \u003Cmark>repressione\u003C/mark>:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_core-ddl1660.mp3\"][/audio]\r\nQui potete scaricarlo","Estratti dalla puntata del 14 ottobre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nYOUSSEF: DAL PESTAGGIO A MARASSI ALL'ISOLAMENTO AD ALESSANDRIA\r\n\r\nYoussef è stato pestato 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\r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLotte operaie alla sbarra\r\nSono circa “3mila” i lavoratori e sindacalisti indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, Mantova, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. La Cooperativa era già stata in corso Brunelleschi, quando aveva gestito i “servizi di igiene e sanificazione” e di “assistenza infermieristica” per l’allora ente gestore Gepsa, multinazionale francese che dal 2016 al 2022 ha incassato 8,6 milioni di euro dalla prefettura di Torino.\r\nSi tratta di un gruppo specializzato nella gestione di strutture chiuse: dalle RSA a spazi dedicati a malati di Alzahimer, a numerosi CAS in Piemonte.\r\nNon c’è bisogno si scomodare Foucault per cogliere l’intima interconnessione tra strutture di tipo sanitario/assitenziale e luoghi di detenzione amministrativa. Si tratta di posti caratterizzati dalla necessità di gestire corpi in eccesso, non produttivi, incontrollabili, inutili, fastidiosi, che si decide di concentrare in spazi specifici.\r\nLa scelta di tentare la scalata dei CPR ha visto Saniatalia partecipare, senza successo, alle gare per i CPR in Albania e per quello di via Corelli a Milano.\r\nPresto entrerà in corso Brunelleschi.\r\nQuindi a breve la prigione per migranti di Torino, chiusa in seguito alle rivolte del febbraio 2023, riaprirà.\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino. Vetrina per turisti e città delle armi\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nTorino è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. 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Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Dicembre 2024","2024-12-12 19:04:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-07-cena-antinatalizia-2-200x110.jpeg","Anarres del 6 dicembre. 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L’assemblea PdM/PdB è un’assemblea autonoma di lavoratori delle ferrovie, eredita le iniziative e la direzione politica dell’assemblea CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo) che grazie alle azioni di sciopero organizzate dal basso con adesioni molto alte è riuscita a sedersi al tavolo del Ministero del Lavoro.\r\nCon Roberto abbiamo fatto un bilancio del 6° sciopero di 24 ore dal 12/10/24 al 13/0/24 del personale di bordo e dei macchinisti e capitreno:\r\n\r\n\"I lavoratori hanno affrontato a testa alta le Istituzioni e il Gruppo FSI. L’ “indicazione” della Commissione di Garanzia, scritta su richiesta dell’azienda, è fallita di fronte alle giuste rivendicazioni di noi capitreno e macchinisti.\r\nOgni tentativo di fiaccare l’adesione dei scioperanti è andato a vuoto.\r\nNei notiziari nazionali si parla di oltre 70% di partecipazione e, a giudicare dai dati in nostro possesso, attestiamo un’adesione di circa l’80%, con punte del 90% in alcune regioni.\r\nUn’adesione grandiosa che manda un segnale chiaro: noi ci siamo.\r\nGli attacchi pretestuosi al diritto di sciopero – già compromesso da una delle\r\nleggi più restrittive d’Europa – si combattono praticando lo sciopero.\r\nAbbiamo tenuto la schiena dritta, dimostrando ancora una volta lucidità e coraggio.\r\nE ora avanti per ottenere un rinnovo del contratto che metta al centro SALUTE per macchinisti e capitreno, SICUREZZA del trasporto\r\nferroviario e il giusto adeguamento salariale.\r\nMentre l'incontro al ministero ha incontrato la chiusura dei vertici aziendali che non riconoscono l'assemblea nazionale PdM/PdB come interlocutore: \"“Le rivendicazioni non sono state accolte dalle parti al tavolo, come dimostrato dall'ampia partecipazione agli scioperi. Chiediamo che la piattaforma dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB sia oggetto di immediata attuazione aziendale. 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La manifestazione si è svolta il giorno dopo dello sciopero generale indetto dal SICobas a cui poi hanno aderito un gran numero di lavoratori anche da altri sindacati e svariati comparti, lanciato proprio in protesta a questo pacchetto di legge da Stato di polizia.\r\n\r\nSi è ovviamente parlato di repressione nei confronti di quelle pratiche, che proprio in tanti ambiti sono state decisive per strappare qualche risultato per lavoratrici e lavoratori in Italia negli ultimi anni. D'altro canto il ministro Piantedosi ha parlato chiaro in parlamento, la libertà d'impresa è messa a rischio da sindacati di base come il SiCobas che ha indetto da inizio anno, circa 180 sui 200 scioperi. A frotte di morti sul lavorat* si risponde ad ulteriore restringimento dello spazio di difesa di chi ancor vivo cerca di non farsi erodere la scarsa retribuzione con cui si mantiene e la propria salute, dalla classe padronale. Poi essendo stata il 5 ottobre, alla manifestazione a Roma in solidarietà alla Palestina, la prima uscita pubblica della Rete liberi di lottare, anche durante questa giornata si è ricordata l'intensità e le caratteristiche del massacro in atto in Palestina e non solo, ma soprattutto l'assordante silenzio alla richiesta di un cessate il fuoco.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PiazzaNoDDL166019ottbre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","28 Ottobre 2024","2024-10-28 23:25:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_2024-10-28_23-19-19-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 22/10/2024",1730157839,[536],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[538],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":540},{"matched_tokens":541,"snippet":542,"value":543},[175,73],"di lottare, contro l'approvazione del \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>.\r\n\r\nCon i nostri microfoni abbiamo"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Roberto dell’assemblea nazionale PdM/PdB (Personale di Macchina/Personale di Bordo nelle Ferrovie) sull'incontro de* lavoratrici e lavoratori dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB a Roma il 18/10/2024 presso il Ministero del Lavoro per il tentativo di conciliazione seguito al rinnovo delle procedure di raffreddamento. L’assemblea PdM/PdB è un’assemblea autonoma di lavoratori delle ferrovie, eredita le iniziative e la direzione politica dell’assemblea CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo) che grazie alle azioni di sciopero organizzate dal basso con adesioni molto alte è riuscita a sedersi al tavolo del Ministero del Lavoro.\r\nCon Roberto abbiamo fatto un bilancio del 6° sciopero di 24 ore dal 12/10/24 al 13/0/24 del personale di bordo e dei macchinisti e capitreno:\r\n\r\n\"I lavoratori hanno affrontato a testa alta le Istituzioni e il Gruppo FSI. L’ “indicazione” della Commissione di Garanzia, scritta su richiesta dell’azienda, è fallita di fronte alle giuste rivendicazioni di noi capitreno e macchinisti.\r\nOgni tentativo di fiaccare l’adesione dei scioperanti è andato a vuoto.\r\nNei notiziari nazionali si parla di oltre 70% di partecipazione e, a giudicare dai dati in nostro possesso, attestiamo un’adesione di circa l’80%, con punte del 90% in alcune regioni.\r\nUn’adesione grandiosa che manda un segnale chiaro: noi ci siamo.\r\nGli attacchi pretestuosi al diritto di sciopero – già compromesso da una delle\r\nleggi più restrittive d’Europa – si combattono praticando lo sciopero.\r\nAbbiamo tenuto la schiena dritta, dimostrando ancora una volta lucidità e coraggio.\r\nE ora avanti per ottenere un rinnovo del contratto che metta al centro SALUTE per macchinisti e capitreno, SICUREZZA del trasporto\r\nferroviario e il giusto adeguamento salariale.\r\nMentre l'incontro al ministero ha incontrato la chiusura dei vertici aziendali che non riconoscono l'assemblea nazionale PdM/PdB come interlocutore: \"“Le rivendicazioni non sono state accolte dalle parti al tavolo, come dimostrato dall'ampia partecipazione agli scioperi. Chiediamo che la piattaforma dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB sia oggetto di immediata attuazione aziendale. Preso atto della posizione datoriale, siamo costretti a continuare la vertenza e imputiamo i prossimi eventuali disagi alla reiterata chiusura da parte di Agens”.\r\nSI ALLEGA QUI IL VERBALE DELL'INCONTRO\r\n\r\nAssemblea-Nazionale-PDM-PDB_Agens-Tentativo-di-conciliazione-di-cui-all’art.-1_-comma-4_-legge-n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_22_10_Roberto-assmblea-pdm-pdb-su-ultimo-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello della manifestazione nazionale tenutasi il 19 ottobre a Roma, lanciata dalla Rete liberi di lottare, contro l'approvazione del \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>.\r\n\r\nCon i nostri microfoni abbiamo potuto registrare in presa diretta alcuni interventi durante il corteo in questione, un momento molto partecipato sia in termini di numeri che di determinazione e rabbia da moltissimi lavoratori, per lo più della logistica, e da altre realtà che hanno aderito alla rete. La manifestazione si è svolta il giorno dopo dello sciopero generale indetto dal SICobas a cui poi hanno aderito un gran numero di lavoratori anche da altri sindacati e svariati comparti, lanciato proprio in protesta a questo pacchetto di legge da Stato di polizia.\r\n\r\nSi è ovviamente parlato di \u003Cmark>repressione\u003C/mark> nei confronti di quelle pratiche, che proprio in tanti ambiti sono state decisive per strappare qualche risultato per lavoratrici e lavoratori in Italia negli ultimi anni. D'altro canto il ministro Piantedosi ha parlato chiaro in parlamento, la libertà d'impresa è messa a rischio da sindacati di base come il SiCobas che ha indetto da inizio anno, circa 180 sui 200 scioperi. A frotte di morti sul lavorat* si risponde ad ulteriore restringimento dello spazio di difesa di chi ancor vivo cerca di non farsi erodere la scarsa retribuzione con cui si mantiene e la propria salute, dalla classe padronale. Poi essendo stata il 5 ottobre, alla manifestazione a Roma in solidarietà alla Palestina, la prima uscita pubblica della Rete liberi di lottare, anche durante questa giornata si è ricordata l'intensità e le caratteristiche del massacro in atto in Palestina e non solo, ma soprattutto l'assordante silenzio alla richiesta di un cessate il fuoco.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PiazzaNoDDL166019ottbre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[545],{"field":97,"matched_tokens":546,"snippet":542,"value":543},[175,73],{"best_field_score":188,"best_field_weight":189,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":522,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},{"document":549,"highlight":566,"highlights":587,"text_match":247,"text_match_info":600},{"comment_count":48,"id":550,"is_sticky":48,"permalink":551,"podcastfilter":552,"post_author":407,"post_content":553,"post_date":554,"post_excerpt":115,"post_id":550,"post_modified":555,"post_thumbnail":556,"post_title":557,"post_type":386,"sort_by_date":558,"tag_links":559,"tags":563},"93638","http://radioblackout.org/podcast/mobilitazione-contro-ddl-1660-cuneo-manipolazioni-e-rivolte/",[344],"Estratti dalla puntata del 18 novembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE E VIOLENZA DI GENERE\r\nCon Nicoletta delle Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso parliamo di un’iniziativa anticarceraria al Campus Einaudi di Torino focalizzata sulla condizione delle donne detenute:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_campus-nicoletta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO IL DDL 1660\r\n\r\nIn compagnia di Pietro Basso della Rete Liberi/e di Lottare cerchiamo di osservare l’estensione della\r\nmobilitazione contro il DDL 1660, i settori coinvolti, la rilevanza della sua presenza nelle piazze contro la\r\nguerra e in quelle delle rivendicazioni in ambito lavorativo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_basso-mobilit-1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSegnaliamo a questo proposito le giornate di mobilitazione del 29 e 30 novembre 2024\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE DI CUNEO TRA VIOLENZA E AMMUTINAMENTI:\r\n\r\nNei giorni scorsi è circolata la notizia di una rivolta nel carcere Cerialdo di Cuneo; dopo un presidio\r\ntenutosi sotto le mura di quella struttura possiamo approfondire alcune dinamiche in compagnia di Guido\r\ndella Cassa Antirepressione delle Alpi Occidentali, tra problemi reali, violenze tra detenuti promosse dalle guardie, strumentalizzazioni sindacali e un’inchiesta per tortura:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_Cuneo-DIRTY.mp3\"][/audio]","21 Novembre 2024","2024-11-21 12:51:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/bcupcb-cuneoddl-200x110.jpg","MOBILITAZIONE CONTRO DDL 1660 - CUNEO: MANIPOLAZIONI E RIVOLTE",1732193276,[207,560,561,208,211,562],"http://radioblackout.org/tag/carcere-delle-vallette/","http://radioblackout.org/tag/cuneo/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[214,564,565,15,17,365],"carcere delle vallette","cuneo",{"post_content":567,"post_title":571,"tags":574},{"matched_tokens":568,"snippet":569,"value":570},[175,73],"mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_campus-nicoletta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO IL \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>\r\n\r\nIn compagnia di Pietro Basso","Estratti dalla puntata del 18 novembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE E VIOLENZA DI GENERE\r\nCon Nicoletta delle Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso parliamo di un’iniziativa anticarceraria al Campus Einaudi di Torino focalizzata sulla condizione delle donne detenute:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_campus-nicoletta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO IL \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>\r\n\r\nIn compagnia di Pietro Basso della Rete Liberi/e di Lottare cerchiamo di osservare l’estensione della\r\nmobilitazione contro il \u003Cmark>DDL\u003C/mark> \u003Cmark>1660\u003C/mark>, i settori coinvolti, la rilevanza della sua presenza nelle piazze contro la\r\nguerra e in quelle delle rivendicazioni in ambito lavorativo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BCUPCB_basso-mobilit-1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSegnaliamo a questo proposito le giornate di mobilitazione del 29 e 30 novembre 2024\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE DI CUNEO TRA VIOLENZA E AMMUTINAMENTI:\r\n\r\nNei giorni scorsi è circolata la notizia di una rivolta nel carcere Cerialdo di Cuneo; 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