","La repressione interna (e esterna) in Marocco: il caso del Sahara Occidentale","post",1747047637,[65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/maghreb/","http://radioblackout.org/tag/saharaoccidentale/","http://radioblackout.org/tag/marocco/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[70,71,72,12],"#maghreb","#saharaoccidentale","marocco",{"post_content":74,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":75,"snippet":76,"value":77},[12],"nel paese per lavorare sulla \u003Cmark>repressione\u003C/mark> interna e transnazionale compiuta dal","Fine aprile, due giornalisti italiani del collettivo del centro di giornalismo permanente si trovavano nella capitale amministrativa del Sahara occidentale, quando gli è stato comunicato da agenti della sicurezza marocchina che non erano persone gradite sul territorio. Da lì, è partita una campagna di distorsione delle informazioni da parte della stampa marocchina, che è stata ripresa da quella italiana. I due giornalisti erano nel paese per lavorare sulla \u003Cmark>repressione\u003C/mark> interna e transnazionale compiuta dal regime marocchino contro la società civile e nei confronti di attivisti, dissidenti e, più in generale, sulla violenza pubblica delle forze di sicurezza. Non è la prima volta che una situazione del genere si verifica in Marocco, ma ancor di più nei territori occupati del Sahara Occidentale. Negli ultimi anni centinaia di persone non sono state fatte entrare o sono state espulse.\r\n\r\nLa raccolta di fonti e testimonianze della \u003Cmark>repressione\u003C/mark> in atto contro tutti i dissidenti è stata, inoltre, resa molto più pericolosa e difficile da quando il Marocco ha normalizzato i rapporti con Israele dalla fine del 2020. Questo ha portato a un aumento della capacità di controllo sia all'interno del territorio Marocchino, sia fuori. La \u003Cmark>repressione\u003C/mark> del regime marocchino è talmente sottile che, a livello europeo, riesce a godere di rispetto da parte delle istituzioni: questo permette di mostrarsi per quello che non è, e di avere carta bianca al suo interno con politiche securitarie sempre più stringenti.\r\n\r\nAbbiamo sentito al telefono dell'informazione di radio blackout Matteo Garavoglia, giornalista del collettivo Centro di Giornalismo Permanente:\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Garavoglia-1.wav\"][/audio]",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[12],"La \u003Cmark>repressione\u003C/mark> interna (e esterna) in Marocco: il caso del Sahara Occidentale",[82,84,86,88],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[12],"\u003Cmark>repressione\u003C/mark>",[92,98,101],{"field":40,"indices":93,"matched_tokens":95,"snippets":97},[94],3,[96],[12],[90],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":80,"value":80},"post_title",[12],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":76,"value":77},"post_content",[12],578730054645711000,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":52,"score":108,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":110},"1108057784320",15,"578730054645710971",1,2,{"document":112,"highlight":137,"highlights":160,"text_match":104,"text_match_info":171},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":52,"id":115,"is_sticky":52,"permalink":116,"post_author":18,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":57,"post_id":115,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":62,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":131},[49],[51],"97269","http://radioblackout.org/2025/04/da-roma-a-milano-due-chiacchiere-su-speculazione-urbana-forme-di-protesta-e-repressione/","Mercoledì 16, dopo un fine settimana molto caldo in termini di uso della forza da parte della polizia, abbiamo avuto il piacere di una chiacchierata in studio con un compagno di Radio Onda Rossa.\r\n\r\nCon lui, abbiamo discusso delle trasformazioni dei quartieri di Roma, alla luce della speculazione abitativa che ha comportato il giro di interessi attorno al Giubileo. Di come i prezzi degli affitti siano diventati insostenibili, ma anche di come stia cambiando la forma degli affitti brevi, nel senso di una progressiva spersonalizzazione del rapporto tra ospite e affittuario, il cui passaggio di consegne viene delegato a qualche dispositivo tecnico.\r\n\r\nAbbiamo commentato l'ipocrisia di un evento come l'apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia da parte di Papa Francesco, nel momento in cui viene fatto passare un decreto che istituisce il reato di resistenza passiva da parte di detenuti e detenute, anche a fronte di un progressivo aumento delle rivolte in carcere dovute all'insostenibilità delle condizioni di reclusione.\r\n\r\nInfine ci siamo fatte raccontare del corteo a Milano di sabato, in solidarietà con la popolazione Palestinese e per la fine del genocidio a Gaza. Di come siamo nel mezzo di una trasformazione delle forme di repressione nel nostro paese, ma anche di come questo non possa essere un deterrente della lotta politica e sociale.\r\n\r\nBuon Ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/lucchetti-e-corteo-milano.mp3\"][/audio]","17 Aprile 2025","2025-04-17 11:25:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestina-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestina-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestina-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestina-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestina.jpg 774w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Da Roma a Milano: due chiacchiere su speculazione urbana, forme di protesta e repressione",1744889106,[125,126,127,128,129,68,130],"http://radioblackout.org/tag/affitti/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/giubileo/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[132,33,133,134,135,12,136],"affitti","Giubileo","milano","palestina","Roma",{"post_content":138,"post_title":142,"tags":145},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[12],"una trasformazione delle forme di \u003Cmark>repressione\u003C/mark> nel nostro paese, ma anche","Mercoledì 16, dopo un fine settimana molto caldo in termini di uso della forza da parte della polizia, abbiamo avuto il piacere di una chiacchierata in studio con un compagno di Radio Onda Rossa.\r\n\r\nCon lui, abbiamo discusso delle trasformazioni dei quartieri di Roma, alla luce della speculazione abitativa che ha comportato il giro di interessi attorno al Giubileo. 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Il risultato non è per nulla sorprendente: Saied partecipava contro due candidati che non avevano alcuna possibilità di vincere e la campagna elettorale è stata caratterizzata da brogli e abusi di potere. L'opposizione sarebbe stata rappresentata da Ayachi Zammel, un imprenditore agricolo che a settembre è stato condannato per frode in un processo che molti ritengono politicamente motivato. Dal carcere, Zammel non ha potuto fare campagna elettorale. C'è stata una manifestazione lo scorso venerdì 4 ottobre, meno partecipata delle precedenti, anche perché il movimento contro Saied è diviso. La repressione, come abbiamo già raccontato (https://radioblackout.org/2024/09/la-tunisia-verso-le-elezioni-fra-repressione-del-dissenso-e-finanziamenti-ue/), non colpisce tanto durante le manifestazioni, ma è quotidiana e strisciante: chi partecipa alle manifestazioni o chi manifesta il proprio dissenso è osservat*, ripres* e registrat* dalla polizia, in seguito subisce, a diversi livelli, misure repressive. C'è stata, però, una manifestazione il 7 ottobre per la Palestina con un episodio degno di nota: un gruppo dei manifestanti per la Palestina si è recato davanti all'ambasciata francese e lì è stato caricato e violentemente represso. Contro coloro che si sono resi protagonisti di questi fatti, dal giorno dopo è partita una campagna di arresti.\r\n\r\nSi constata un timore crescente e nelle prossime settimane sarà sempre più difficile cercare di opporsi alle politiche e alla stretta repressiva di Saied.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono dalla Tunisia, Matteo Garavoglia, giornalista freelance del Centro di giornalismo permanente\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/TUNISIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Ottobre 2024","2024-10-09 13:46:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"163\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-300x163.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-300x163.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-1024x557.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-768x418.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/tunis-2.jpg 1503w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tunisia: elezioni e repressione II",1728481569,[188,68,189],"http://radioblackout.org/tag/elezioni-tunisia/","http://radioblackout.org/tag/tunisia/",[191,12,192],"#elezioni tunisia","tunisia",{"post_content":194,"post_title":198,"tags":201},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[12],"contro Saied è diviso. 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La portata simbolica di quanto successo, le contestazioni aperte contro il presidente Kais Saied che è stato chiamato dittatore, che è stato accusato di volere boicottare le elezioni in programma per il prossimo mese e di star impedendo ai politici dell’opposizione di candidarsi è grandissima. Le contestazioni sono arrivate prevalentemente nella capitale Tunisi, sono le più grandi proteste che abbiano interessato la Tunisia negli ultimi due anni. La repressione di Saied, però, continua e bisogna aspettare le prossime settimane per capire se queste manifestazioni possono durare o se verranno represse con arresti e limitazioni. \r\n\r\nIl paese è incluso nel decreto ministeriale che elenca i paesi «sicuri». A maggio di quest’anno il governo Meloni lo ha esteso a 22 Stati. Tra loro compaiono Egitto e Tunisia. Quest’ultima è molto rilevante sia per il numero di sbarchi nel 2024, quasi 6.200 su un totale di 44.767,\r\nche per ragioni politiche: il regime di Kais Saied è al centro della strategia italo-europea di contenimento delle partenze.\r\n\r\nTunisia paese sicuro? Macché. L'Unione Europea finanzia la Tunisia dal 2011, anno della rivoluzione, prevalentemente nei settori della sicurezza e della giustizia, ma mentre inizialmente vi erano programmi di riforme per allinearsi al diritto internazionale e per promuovere un miglioramento economico e sociale in Tunisia, oggi non restano che programmi (per più di 140 milioni di euro) in materia di rafforzamento delle frontiere, perché la Tunisia serve a bloccare l'arrivo dei migranti in Europa, senza nessun cenno a tutti gli abusi commessi per portare a termine questo obiettivo.\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Matteo Garavoglia, giornalista freelance del Centro di giornalismo permanente\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/matteo-garavoglia.mp3\"][/audio]","18 Settembre 2024","2024-09-18 16:01:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"282\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-282x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-282x300.jpg 282w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-962x1024.jpg 962w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-768x818.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-1443x1536.jpg 1443w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis.jpg 1503w\" sizes=\"auto, (max-width: 282px) 100vw, 282px\" />","La Tunisia verso le elezioni, fra repressione del dissenso e finanziamenti UE",1726675308,[233,68,189],"http://radioblackout.org/tag/frontiere-europa/",[235,12,192],"#frontiere europa",{"post_content":237,"post_title":241,"tags":244},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[12],"negli ultimi due anni. 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L'Unione Europea finanzia la Tunisia dal 2011, anno della rivoluzione, prevalentemente nei settori della sicurezza e della giustizia, ma mentre inizialmente vi erano programmi di riforme per allinearsi al diritto internazionale e per promuovere un miglioramento economico e sociale in Tunisia, oggi non restano che programmi (per più di 140 milioni di euro) in materia di rafforzamento delle frontiere, perché la Tunisia serve a bloccare l'arrivo dei migranti in Europa, senza nessun cenno a tutti gli abusi commessi per portare a termine questo obiettivo.\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Matteo Garavoglia, giornalista freelance del Centro di giornalismo permanente\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/matteo-garavoglia.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":242,"snippet":243,"value":243},[12],"La Tunisia verso le elezioni, fra \u003Cmark>repressione\u003C/mark> del dissenso e finanziamenti UE",[245,247,249],{"matched_tokens":246,"snippet":235},[],{"matched_tokens":248,"snippet":90},[12],{"matched_tokens":250,"snippet":192},[],[252,257,259],{"field":40,"indices":253,"matched_tokens":254,"snippets":256},[109],[255],[12],[90],{"field":99,"matched_tokens":258,"snippet":243,"value":243},[12],{"field":102,"matched_tokens":260,"snippet":239,"value":240},[12],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":52,"score":108,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":110},{"document":263,"highlight":281,"highlights":297,"text_match":104,"text_match_info":307},{"cat_link":264,"category":265,"comment_count":52,"id":266,"is_sticky":52,"permalink":267,"post_author":18,"post_content":268,"post_date":269,"post_excerpt":57,"post_id":266,"post_modified":270,"post_thumbnail":271,"post_thumbnail_html":272,"post_title":273,"post_type":62,"sort_by_date":274,"tag_links":275,"tags":278},[49],[51],"89369","http://radioblackout.org/2024/05/repressione-a-genova-arrestati-otto-compagn-della-ex-latteria-occupata/","Nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 Maggio due compagne e sei compagni sono stati aggrediti violentemente ed arrestati davanti all'Ex Latteria, uno spazio occupato a Genova, da un esagerato dispiegamento di forze dell'ordine tra Carabinieri, Polizia Municipale ed Esercito, a causa in realtà di un diverbio e dell'arroganza di una volante dei Carabinieri che quasi rischiava di investire un cane lungo lo stradone Sant'Agostino.\r\n\r\nSi sa che anche solo inveire o criticare contro le forze del (dis)ordine è un atto ormai ritenuto sovversivo: così Anais, Lea, Davide, Edo, Ema, Jack, Michele e Paolo sono stat* arrestat* e portati al carcere di Marassi e Ponte Decimo, tenuti in stato di arresto per diversi giorni fino a stamattina quando, per fortuna, sono stat* tutt* rilasciat* anche se con diverse misure e obblighi di firma.\r\n\r\nDi questa storia di violenza poliziesca e (stra)ordinaria repressione, sopratutto nel centro della città genovese sempre più in trasformazione turistica e sotto controllo poliziesco, ma anche della pronta risposta e della solidarietà da parte di tant* compagn* di Genova, ne parliamo in diretta ai microfoni di Radio Blackout con una compagna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","7 Maggio 2024","2024-05-07 14:43:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"208\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866-300x208.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866-300x208.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866-1024x711.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866-768x533.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-04-19_16-48-58-e1715085647866.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Repressione a Genova arrestati - 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Ieri, Domenica 22 ottobre si é tenuta una manifestazione in solidarietà con la palestina nei pressi del duomo di Colonia. Qui, le due Sorelle palestinesi Lina e Dina sono state fermate dalla polizia insieme alla loro mamma per ben due ore e mezzo.\r\n\r\nQuello che é successo é emblematico della repressione che i movimenti pro Palestina stanno vivendo in Germania in questi giorni. Le tre stavano lasciando la manifestazione quando dei contromanifestanti pro Israele le hanno avvicinate per un confronto rivelatosi violento e rabbioso. La polizia, giá presente sul luogo, é intervenuta allontanando le donne palestinesi e prendendo i dati personali di una delle sorelle, mentre i contromanifestanti non sono stati né allontanati né identificati. In seguito la polizia ha attenzionato il cartellone delle donne palestinesi che mostrava a confronto una celebre immagine del film il bambino con il pijama a righe, dove un bimbo ebreo e uno tedesco si guardano attraverso la rete del campo di concentramento in cui é rinchiuso il bimbo ebreo e e un immagine di un bimbo palestinese e uno ebreo che si guardano attraverso il filo spinato in cui é rinchiuso il bimbo palestinese. Accanto alle immagini la domanda: Dové la differenza? Per i poliziotti il cartellone poteva essere potenzialmente antisemita, ma la decisione sul da farsi spettava ai superiori, la cui risposta si é fatta attendere per ben due ore e mezza. Ora Dina non può più portare il cartello in questione in pubblico e rischia una denuncia per apologia dell’olocausto, definito secondo l´articolo 103 paragrafo 3 del codice penale tedesco che recita come segue: Una pena detentiva non superiore a cinque anni o una sanzione pecuniaria sarà inflitta a chiunque, in pubblico o durante una riunione, approvi o neghi o minimizzi un atto del tipo descritto nell'articolo 6 (1) del Codice Penale Internazionale commesso sotto il nazionalsocialismo in modo tale da disturbare la pace pubblica, nega o banalizza un atto commesso sotto il regime del nazionalsocialismo.\r\n\r\nSentirete ora le testimonianze delle due sorelle, intervistate sul luogo durante le due ore di fermo .\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/TESTIMONIANZA-COLONIA-231023.mp3\"][/audio]","23 Ottobre 2023","Repressione a Colonia delle manifestazioni in solidarietà ai palestinesi di Gaza una testimonianza.","2023-10-23 18:41:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/POLIZIA-TEDESCA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"120\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/POLIZIA-TEDESCA-300x120.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/POLIZIA-TEDESCA-300x120.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/POLIZIA-TEDESCA-768x307.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/POLIZIA-TEDESCA.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","REPRESSIONE IN GERMANIA DELLE MANIFESTAZIONI IN SOLIDARIETA'AI PALESTINESI",1698086388,[323,324,68],"http://radioblackout.org/tag/conflitto-israelepalestina/","http://radioblackout.org/tag/germania/",[326,327,12],"Conflitto Israele/palestina","germania",{"post_content":329,"post_title":333,"tags":337},{"matched_tokens":330,"snippet":331,"value":332},[12],"é successo é emblematico della \u003Cmark>repressione\u003C/mark> che i movimenti pro Palestina","Vorremmo condividere con voi due testimonianze die vita palestinese in Germania. 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