","Verso lo sciopero dei sindacati di base: una riflessione tra passato e presente.","post",1669648263,[49,50,51],"http://radioblackout.org/tag/classe/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-sindacati/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[14,20,12],{"post_content":54},{"matched_tokens":55,"snippet":57,"value":58},[56],"scombus","la frammentazione del lavoro, lo \u003Cmark>scombus\u003C/mark>solamento della composizione di classe e","I sindacati di base hanno convocato due giornate di sciopero per il 2 e 3 dicembre, in questo approfondimento abbiamo tracciato alcune linee di continuità tra il passato e il presente, con il contributo di due storici Alberto Pantaloni e Giacomo Tarascio, a partire dalla ricerca intitolata \"Lotte operaie e contestazione giovanile a Torino (1959-1969)\".\r\n\r\nAbbiamo approfondito alcuni nodi che possono essere utili nell'analizzare il contesto attuale, dalla trasformazione dei modi di scioperare tra ieri e oggi, il ruolo dei sindacati nella società, la frammentazione del lavoro, lo \u003Cmark>scombus\u003C/mark>solamento della composizione di classe e le categorie di operaio e di \"essenzialità\", un'assunzione della nostra epoca portata alla sua estremizzazione con la pandemia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Storici-verso-sciopero-2-dicembre-2022_11_24_2022.11.24-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[60],{"field":61,"matched_tokens":62,"snippet":57,"value":58},"post_content",[56],578729951566495900,{"best_field_score":65,"best_field_weight":66,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":35,"score":67,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":68},"1108007452672",14,"578729951566495857",5,{"document":70,"highlight":87,"highlights":92,"text_match":63,"text_match_info":95},{"cat_link":71,"category":72,"comment_count":35,"id":73,"is_sticky":35,"permalink":74,"post_author":38,"post_content":75,"post_date":76,"post_excerpt":41,"post_id":73,"post_modified":77,"post_thumbnail":78,"post_thumbnail_html":79,"post_title":80,"post_type":46,"sort_by_date":81,"tag_links":82,"tags":86},[32],[34],"71930","http://radioblackout.org/2021/11/verso-un-nuovo-rifiuto-del-lavoro/","È apparso su L’Essenziale del 13 novembre 2021 un articolo firmato Francesca Coin, sociologa che lavora presso il dipartimento dell’università di Lancaster e che tratta un fenomeno identificato come “Il nuovo rifiuto del lavoro”.\r\n\r\nNell’articolo sono riportati alcuni dati che avvalorano la tesi secondo la quale negli ultimi due anni vi sia stata un’ondata di “grandi dimissioni” abbastanza trasversale a settori lavorativi diversi e che riguarda sia le condizioni di lavoro in sé ma anche il riconoscimento per il proprio ruolo e le situazioni di sofferenza date nei contesti lavorativi. Secondo il Bureau of Labour Statistic degli Stati Uniti 20 milioni di persone hanno dato le dimissioni a partire dalla primavera del 2021, in Italia ci sono state 485 mila dimissioni volontarie nel secondo trimestre del 2021, secondo la nota ministeriale. Questi dati significano un aumento dell’85% rispetto al 2020 e il 10% in più rispetto al 2019, questa tendenza però secondo la sociologa si registra già a partire dal 2016. In Italia la disoccupazione è quasi del 30%, vi sono 2,3 milioni di disoccupati e l’offerta di lavoro è scarsa ma, nonostante questo si è comunque verificata questa tendenza.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Francesca quali siano i settori più coinvolti in questo fenomeno, se esso riguardi una fascia sociale piuttosto che un’altra e se si possa parlare di “sciopero generale non dichiarato”. In questo senso ci è sembrato interessante legare questo tipo di comportamento alla risignificazione del concetto di sciopero derivante dalle mobilitazioni transfemministe recenti, di come quindi il lavoro non possa essere inteso semplicemente nelle sue condizioni materiali, nella retribuzione più o meno soddisfacente, nelle ore impiegate in qualità di lavoratori e lavoratrici salariate, ma anche come il lavoro permei completamente tutte le dimensioni dell’esistenza delle persone. A partire dal lavoro di cura non riconosciuto fino ad arrivare all’impossibilità di condurre una vita come la si potrebbe potenzialmente scegliere perchè dipendenti dalla possibilità o meno di lavorare, dal tipo di lavoro che si fa e dalle conseguenze che questo ha nelle proprie vite. Si riattualizza anche il concetto di rifiuto del lavoro.. “Siamo liberi solo di alzarci ogni mattina e di andare a lavorare. Chi non lavora non mangia. È libertà questa? C'è una cosa che impedisce la nostra libertà: il lavoro, e a lavorare in realtà noi siamo obbligati”.\r\n\r\nÈ significativo il fatto che le interviste riportate nell’articolo della Coin si riferiscano a professionisti/e di un certo livello, con una certa consapevolezza del proprio ruolo nella società e delle proprie possibilità. Non è un caso dunque che siano questi profili ad avventurarsi nelle dimissioni volontarie proprio perchè l’alternativa, a partire dalla rete sociale nella quale si è inseriti, esiste e quindi si può scegliere di non lavorare o di cambiare lavoro. Questo dato porta però alla costruzione di un’ipotesi, tutta da verificare, ossia l’avvento di un’inedita repulsione nei confronti del proprio lavoro, seppur sulla carta dignitoso, e quindi in prospettiva, di una trasformazione della scala valoriale dominante nella società che possa andare a scalfire l’idea che la propria identità venga automaticamente rappresentata dal lavoro che si fa e quindi dallo status che si assume.\r\n\r\nA fronte delle condizioni lavorative peggiorate a livello globale, evidenziate dall’esplodere della pandemia e dai relativi scombussolamenti nel campo dell’organizzazione del lavoro, a fronte dell’assunzione dell’imperativo della produttività come priorità rispetto alla stessa sopravvivenza, si può intravedere uno scollamento delle persone investite da un progressivo e poi tempestivo declassamento dato dai cicli di crisi sociale degli ultimi dieci anni che potrebbe sfociare in nuovi e interessanti posizionamenti di rifiuto dell’ordine neoliberista?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/francesca-coin-2021.11.18-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","18 Novembre 2021","2021-11-18 16:19:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/unnamed-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/unnamed-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/unnamed-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/unnamed.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","VERSO UN NUOVO RIFIUTO DEL LAVORO?",1637252393,[83,84,85],"http://radioblackout.org/tag/disoccupazione/","http://radioblackout.org/tag/rifiuto-del-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[18,22,16],{"post_content":88},{"matched_tokens":89,"snippet":90,"value":91},[56],"della pandemia e dai relativi \u003Cmark>scombus\u003C/mark>solamenti nel campo dell’organizzazione del lavoro,","È apparso su L’Essenziale del 13 novembre 2021 un articolo firmato Francesca Coin, sociologa che lavora presso il dipartimento dell’università di Lancaster e che tratta un fenomeno identificato come “Il nuovo rifiuto del lavoro”.\r\n\r\nNell’articolo sono riportati alcuni dati che avvalorano la tesi secondo la quale negli ultimi due anni vi sia stata un’ondata di “grandi dimissioni” abbastanza trasversale a settori lavorativi diversi e che riguarda sia le condizioni di lavoro in sé ma anche il riconoscimento per il proprio ruolo e le situazioni di sofferenza date nei contesti lavorativi. 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Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l'organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n\r\n/ / / Palestine Action è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con un sito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro Palestine Action, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di Palestine Action ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: Palestine Action è un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche nazionali (dal militare, al repressivo, allo scientifico) per arrivare ad affrontare l’accordo raggiunto sul 5% del PIL da destinare alla “difesa”.\r\n\r\nIn base alla stesura definitiva, questa quota si compone di un 3,5% destinato alle spese militari e un 1,5% alla “messa in sicurezza”; se gli investimenti in armi e arruolamento sono espliciti nella loro funzione, quelli in ambito civile rischiano di produrre una trasformazione molto più subdola e profonda.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_NATO-DualUse.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPALANTIR E THE NUCLEAR COMPANY\r\n\r\nPalantir ha recentemente inaugurato una partnership con The Nuclear Company per lo sviluppo di un sistema (NOS - 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Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo","3 Luglio 2025","2025-07-03 16:33:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_palestineaction-palantir-nato-200x110.jpg","Intervista Palestine Action - NATO e Dual Use - Palantir e nucleare","podcast",1751560385,[146,147,148,149,150,151,152,153,154,155,156,157,158,159,160,161,162,163,164,165],"http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/dual-use/","http://radioblackout.org/tag/eric-schmidt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/google/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/palestine-action/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/rhombus/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[167,168,120,124,169,115,170,111,126,113,118,171,172,173,174,98,128,175,122,176],"azione diretta","biometria","Gaza","guerra","Palantir","palestina","Palestine action","repressione","sorveglianza","war on migrants",{"tags":178},[179,181,183,185,187,189,191,193,195,197,199,201,203,205,207,209,212,214,216,218],{"matched_tokens":180,"snippet":167,"value":167},[],{"matched_tokens":182,"snippet":168,"value":168},[],{"matched_tokens":184,"snippet":120,"value":120},[],{"matched_tokens":186,"snippet":124,"value":124},[],{"matched_tokens":188,"snippet":169,"value":169},[],{"matched_tokens":190,"snippet":115,"value":115},[],{"matched_tokens":192,"snippet":170,"value":170},[],{"matched_tokens":194,"snippet":111,"value":111},[],{"matched_tokens":196,"snippet":126,"value":126},[],{"matched_tokens":198,"snippet":113,"value":113},[],{"matched_tokens":200,"snippet":118,"value":118},[],{"matched_tokens":202,"snippet":171,"value":171},[],{"matched_tokens":204,"snippet":172,"value":172},[],{"matched_tokens":206,"snippet":173,"value":173},[],{"matched_tokens":208,"snippet":174,"value":174},[],{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":211},[98],"\u003Cmark>rhombus\u003C/mark>",{"matched_tokens":213,"snippet":128,"value":128},[],{"matched_tokens":215,"snippet":175,"value":175},[],{"matched_tokens":217,"snippet":122,"value":122},[],{"matched_tokens":219,"snippet":176,"value":176},[],[221],{"field":23,"indices":222,"matched_tokens":224,"snippets":226,"values":227},[223],15,[225],[98],[211],[211],578730123365712000,{"best_field_score":230,"best_field_weight":231,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":35,"score":232,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":35},"1108091339008",13,"578730123365711977",6665,{"collection_name":143,"first_q":98,"per_page":26,"q":98},{"title":236,"slug":237},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",239],{},["Set"],["ShallowReactive",242],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$ff47ymkfWlp_En_26t1C0b_WHN5DwWgSepvYFe0iem3M":-1},true,"/search?query=rhombus"]