","Roma, Atac \"NuntePago\": autoriduzioni e resistenza alla crisi","post",1337953790,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/atac/","http://radioblackout.org/tag/autoriduzione/","http://radioblackout.org/tag/riappropriazione/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[67,68,69,18],"Atac","autoriduzione","riappropriazione",{"post_content":71,"tags":75},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[69],"a Roma prime pratiche di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> diretta di salario, diritto alla","Oggi a Roma prime pratiche di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> diretta di salario, diritto alla mobilità e di una più generale protesta contro il carovita. Riuniti sotto la sigla ACAB (Attivi Contro l'Aumento del Biglietto), disoccupati, lavoratori precari, studenti e cittadini stanchi dei tagli ai propri salari, hanno manifestato il proprio dissenso a questo ingiustificato aumento con una simbolica ma incisiva azione messa in atto alla fermata della Metro A Subaugusta, tra i principali snodi della rete urbana dei trasporti romani.\r\nLe obliteratrici sono state sigillate e siliconate, sono stati attaccati ovunque adesivi contro il carovita e con lo slogan 'ATAC GRATIS' ed infine, onde evitare un disservizio all'utenza, sono state aperte le uscite di emergenza per far affluire la grande ondata di gente che, già alle prime ore del mattino, stava riversandosi sulle banchine. Nel volantino diffuso durante l'iniziativa si specifica che l'azione dimostra l'indisponibilità della cittadinanza a ripianare i bilanci in rosso della giunta Alemanno con un aumento dei costi di servizi che dovrebbero essere un diritto libero di ogni cittadino; 'occorre riaffermare, anche attraverso la mobilitazione e l'azione diretta di sabotaggio delle macchinette obliteratrici, un principio fondamentale: il trasporto pubblico è un servizio sociale e non una merce qualsiasì, motivo per cui le altre aziende di trasporto pubblico non possono essere considerate alla stregua di imprese volte alla mera produzione di profitto o al pareggio di bilancio, pena il taglio al personale e l'aumento dei prezzi.\r\n\r\nAscolta la diretta con Matthias dell'Assemblea Romana per l'Autoriduzione, che ci parla della nascita della compagna di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> e vera e propria resistenza alla crisi, diritto alla mobilità e difesa del salario\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/Mattias-assemblea-romana-autoriduzione-25-05.mp3\"]\r\n\r\nScarica File",[76,78,80,83],{"matched_tokens":77,"snippet":67},[],{"matched_tokens":79,"snippet":68},[],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[69],"\u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":18},[],[86,91],{"field":37,"indices":87,"matched_tokens":88,"snippets":90},[23],[89],[69],[82],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":73,"value":74},"post_content",[69],578730123365712000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":49,"score":98,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":101,"highlight":121,"highlights":129,"text_match":135,"text_match_info":136},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":49,"id":104,"is_sticky":49,"permalink":105,"post_author":26,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":54,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":59,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":117},[46],[48],"74251","http://radioblackout.org/2022/03/il-movimento-soulevement-de-la-terre-per-la-riappropriazione-della-terra/","Da gennaio 2021 è nato un nuovo movimento in Francia dal nome Soulévement de la Terre che ha avuto inizio con una grande assemblea a Notre Dame des Landes dove sono convogliate numerose realtà, dai gruppi politici ai sindacati, a abitanti della Zad e persone interessate all’ecologia che ha dato luogo a un week end attraversato da centinaia di soggetti. Il progetto politico di questo movimento parte proprio dall’esperienza della Zad di NDDL, prendendo linfa dalla sua storia e dai gruppi di contadini, di abitanti e di realtà autonome che da molti anni fanno rete intorno a questo territorio. L’idea è proprio quella di allearsi con diverse realtà per lottare nel nome dell’ecologia e sulla questione della riappropriazione della terra dal basso, andando nella direzione di costruire un movimento che si attiva per mantenere un modello agricolo contadino che concretamente parta dalle occupazioni dei terreni agricoli minacciati dai progetti di devastazione del territorio ad opera di multinazionali e grandi gruppi industriali del mondo agricolo.\r\n\r\nAbbiamo approfondito la nascita e le prospettive del movimento con un’attivista che racconta le possibilità che si possono aprire da questo tipo di progetto e che sottolinea l’importanza della riproducibilità di esperienze di questo tipo che assumono nella costruzione di autonomia che si dà a seguito dell’organizzazione di azioni di lotta e di opposizione a industrie inquinanti, estrattivismo e produzione agricola nociva per l’ambiente e per le persone che lo vivono.\r\n\r\nSin da subito gli eventi e le iniziative organizzate dal movimento hanno visto una grande partecipazione e per il terzo appuntamento nell’arco di poco più di un anno dalla sua origine ci si aspetta più di diecimila persone. In particolare, questo momento si terrà a Besanson, nell’est della Francia, dove ci si ritroverà per difendere un terreno di 30 ettari minacciato da un progetto di eco quartieri, emblema del green washing. Inoltre, il 14 e il 15 maggio è in vista un week end di mobilitazione alle pendici delle alpi francesi per concludere l’anno con un’assemblea a settembre per programmare le future iniziative.\r\n\r\nPer il programma completo consultare il sito\r\n\r\nhttps://lessoulevementsdelaterre.org/programme-de-la-saison-2 \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/Soulevement-de-la-terre-2022_03_17_2022.03.17-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","17 Marzo 2022","2022-03-17 21:03:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/affiches_web.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Il movimento Soulevement de la terre: per la riappropriazione della terra.",1647551039,[114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/soulevement-de-la-terre/","http://radioblackout.org/tag/zad/",[118,119,120],"ecologia","soulevement de la terre","zad",{"post_content":122,"post_title":126},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[69],"dell’ecologia e sulla questione della \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> della terra dal basso, andando","Da gennaio 2021 è nato un nuovo movimento in Francia dal nome Soulévement de la Terre che ha avuto inizio con una grande assemblea a Notre Dame des Landes dove sono convogliate numerose realtà, dai gruppi politici ai sindacati, a abitanti della Zad e persone interessate all’ecologia che ha dato luogo a un week end attraversato da centinaia di soggetti. 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Alla vigilia delle elezioni, dopo due mandati di presidenza di Macky Sall, si è innescata un'ondata di mobilitazioni e scontri, in particolare nella capitale Dakar. La risposta brutale della polizia ha già causato numerosi arresti e feriti, anche tra i giornalisti e si conta già tre persone, tra cui due ragazzi, rimaste uccise nei disordini.\r\n\r\nLe mobilitazioni nascono in risposta al secondo tentativo di aggirare il limite di due mandati da parte di Macky Sall, in questo caso tramite un disegno di legge che ha bloccato il processo elettorale previsto per il 25 febbraio ed esteso il mandato di Sall \"fino a nuove elezioni\". La corte costituzionale ha dichiarato, giovedì 15 febbraio, illegale l'abrogazione del decreto per cui \"manca di una base legale, in quanto il presidente della repubblica non dispone del potere di rinviare o di annullare lo scrutinio\" e la voce della società civile già ne parla in termini di \"colpo di stato costituzionale\".\r\n\r\nIl governo del Partito democratico guidato da Sall da anni accumula diverse accuse documentate nei dossier di Crei e Snack, per corruzione e appropriazione del denaro pubblico, mentre le incarcerazioni dei membri dell'opposizione si contano centinaia. La società civile vuole un cambiamento politico netto e la riappropriazione delle risorse, perché vengano usate per la società tutta.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Mambaye Diop mediatore culturale presso l'Università di Roma 'La Sapienza' e presidente dell'associazione Doxandem, impegnata rispetto alla migrazione senegalese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/SenegalElezioniSall.mp3\"][/audio]","16 Febbraio 2024","2024-02-20 18:24:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-1024x628.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15-768x471.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Immagine-20-02-24-13.15.jpg 1266w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Un sistema verso il collasso? - Aggiornamenti sulla crisi politica in Senegal",1708088421,[242,243,244,245,246],"http://radioblackout.org/tag/colpo-di-stato/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/macky-sall/","http://radioblackout.org/tag/mobilitazioni/","http://radioblackout.org/tag/senegal/",[248,249,250,251,252],"colpo di stato","elezioni","Macky Sall","mobilitazioni","Senegal",{"post_content":254},{"matched_tokens":255,"snippet":256,"value":257},[69],"cambiamento politico netto e la \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> delle risorse, perché vengano usate","Nelle ultime settimane in Senegal è in corso una complessa crisi del sistema politico del paese. 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Questo autore ci aiuta a decostruire la narrazione del progresso portato da una sempre più marcata pervasività dei servizi, delle istituzioni e della gestione industriale e razionale dei bisogni. In particolare, oggi più che mai è importante riflettere sulla necessità di una riappropriazione conviviale della nostra salute e della sua gestione: gli effetti nefasti di una delega incondizionata delle attività di diagnosi e cura a una categoria sempre più distante e centralizzata di esperti pesano sulla nostra epoca con una concretezza e una materialità evidenti.\r\n\r\nA questo link è possibile ascoltare l'intera chiacchierata con Marco:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/marqu.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","29 Giugno 2021","2022-02-09 17:10:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/provette-200x110.jpg","Conversazioni su Ivan Illich: salute, autonomia e riappropriazione della dimensione umana","podcast",1624990779,[],[],{"post_content":331,"post_title":335},{"matched_tokens":332,"snippet":333,"value":334},[69],"riflettere sulla necessità di una \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> conviviale della nostra salute e","Approfittando del lavoro di approfondimento svolto da Marco su \"Nemesi medica\", si è dedicata questa intera puntata di Liberation Front alla riflessione sul lavoro di Ivan Illich. 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Meg ci ha spiegato come attraverso le assemblee aperte a tutt* nelle università si è organizzata la costruzione politica dello spezzone di quest'anno\": \"lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra\"\r\nAPPUNTAMENTO PER TUTT* ALLE 9.00 IN PIAZZA VITTORIO\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Studentessa-presenta-spezzone-sociale-1-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Salvatore, compagno di Taranto storico e coordinatore provinciale COBAS che ci ha spiegato come quest'anno in Puglia si terranno in piedi sia il primo maggio a Bari unitario regionale che quello a Taranto. Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa riappropriazione del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Maggio 2025","2025-05-13 23:17:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/spezzone-social-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 29/04/2025",1747178222,[357],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[359],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":361},{"matched_tokens":362,"snippet":363,"value":364},[69],"un percorso politico che diventa \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> del protagonismo della classe operaia","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. 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Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[366],{"field":92,"matched_tokens":367,"snippet":363,"value":364},[69],{"best_field_score":137,"best_field_weight":226,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":49,"score":227,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":49},{"document":370,"highlight":393,"highlights":398,"text_match":135,"text_match_info":401},{"comment_count":49,"id":371,"is_sticky":49,"permalink":372,"podcastfilter":373,"post_author":374,"post_content":375,"post_date":376,"post_excerpt":54,"post_id":371,"post_modified":377,"post_thumbnail":378,"post_title":379,"post_type":326,"sort_by_date":380,"tag_links":381,"tags":387},"94581","http://radioblackout.org/podcast/paola-daniele-artista-e-attivista/",[279],"MALA FEMME","Nel 2013 ha fondato a Parigi il collettivo *Hic Est Sanguis Meus* (Questo è il mio sangue), un progetto che promuove la re-sacralizzazione dei corpi femminili e una visione emancipatoria della femminilità. Da oltre un decennio, il collettivo organizza performance, contributi artistici e letterari, laboratori e dibattiti pubblici per decostruire i modelli culturali patriarcali e valorizzare il legame tra i corpi, il sangue e il potere trasformativo della creazione. Il lavoro di Paola si nutre di una profonda riflessione sul corpo come luogo di identità, memoria e resistenza, portando avanti un approccio che unisce arte, femminismo e attivismo. Il lavoro di Paola Daniele si inscrive in una prospettiva profondamente politica e poetica, in cui il corpo diventa uno strumento di riappropriazione e sovversione delle norme patriarcali. Attraverso le sue performance e installazioni, esplora il potere trasformativo del sangue mestruale, un elemento spesso relegato al tabù e alla vergogna, trasformandolo in un materiale di creazione, riflessione e ribellione.\r\n\r\nPaola Daniele è un’artista e attivista che pone i corpi al centro della sua ricerca, utilizzandoli come strumenti di espressione politica e poetica. Il suo lavoro esplora la relazione tra femminilità, sangue e tabù culturali, utilizzando il sangue mestruale nelle sue performance e installazioni per sfidare le norme patriarcali e rinegoziare il significato simbolico dei corpi femminili. \r\n\r\n \r\n\r\ninseriamo un pezzo di resistenza palestinese?\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nNon è rimasto nessuno qui che non abbia sentito il loro trambusto لم يبقَ هنا أحدّ لم يسمعْ ضجتَهم Trombe che suonano sul muro, pianti e lamenti acuti, e nitriti di cavalli. أبواقٌ تُنفخُ في السورِ ، بكاءٌِ وعويلٌ مقطوعٌ وصهيلُ خيولٍ Un randagio in strada شاردةٍ في شارع Le generazioni cadono, le generazioni sorgono ad ogni alba e tramonto أجيالٌ تهبطُ ، أجيالٌ تصعدُ في كل شروقٍ وغروب I testimoni in cerchio si rivolgono agli dei dei morti con offerte ai vivi وشهودٌ في حلقاتٍ يمضون الى آلهةِ الموتى بقرابينِ الأحياء Andate dunque a chiedere a questa persona che dorme ai piedi dell'alto monte فاذهبْ واسألْ هذا النائمَ في سفحِ الجبلِ الشاهق Che ci fai qui nella capitale del diavolo? ماذا تفعلُ في عاصمةِ الشيطانِ هنا؟ Quali mappe hai in questo diluvio e quale percorso prendi? أيُّ خرائطَ تملكُها في هذا الطوفانِ ، وأيُّ طريقٍ تسلُكُه Non si può tornare indietro adesso إذ لاعودةَ بعد لآن Poiché tutti i tuoi ponti sul mare furono distrutti dal fuoco e le tue tracce sono nella valle إذ كل جسورِك فوق البحرِ طوتها النارُ ، وآثارُك في الوادي Asciugato dal vento? مسحتها الريح؟ Digli chi è seduto nella sua caverna قلْ للقابعِ في كهفِه Lasciato alla solitudine e all’oblio متروكاً للوحدة والنسيان Alzati per vedere il tuo volto nello specchio cieco di pietra إنهضْ لترى وجهَك في مرآةِ الحجرِ العمياء Alzati dal sonno e lascia uscire il tuo grido soffocato إنهضْ من نومِك واطلقْ صرختَك المكتومة Il tuo grido amaro in un orecchio sordo صرختَك المرةَ في الأذنِ الصماء Fonte: Musixmatch Compositori: Kamilya Jubran / Werner Hasler / Fadhil Al Azzawi\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUn brano di Kamilya Jubran\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/intl-it/track/067KAiDXmufuIO3KoeYkj4\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa foto è di un rituale che PAOLA DANIELE[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/2024.12.19-11.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nha fatto di ribellione per la liberazione della Palestina - marzo 2024\r\n ","2 Gennaio 2025","2025-01-02 13:34:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/1A-200x110.jpeg","Paola Daniele artista e attivista",1735824856,[382,383,384,385,386],"http://radioblackout.org/tag/arte/","http://radioblackout.org/tag/artivismo/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/paola-daniele/",[388,389,390,391,392],"arte","ARTIVISMO","attivismo","femminismo","PAOLA DANIELE",{"post_content":394},{"matched_tokens":395,"snippet":396,"value":397},[69],"corpo diventa uno strumento di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> e sovversione delle norme patriarcali.","Nel 2013 ha fondato a Parigi il collettivo *Hic Est Sanguis Meus* (Questo è il mio sangue), un progetto che promuove la re-sacralizzazione dei corpi femminili e una visione emancipatoria della femminilità. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata (per motivi tecnici manca, purtroppo, la prima parte):\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023-10-20-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRenicci D’Anghiari. Un campo di concentramento fascista e Badogliano\r\nUno dei peggiori campi di prigionia, prima fascista e, poi, badogliano, era in provincia di Arezzo, nel cuore della Toscana.\r\nQuest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della grande fuga di anarchici e slavi.\r\nDi questa storia, di cui si parla poco, perché il “dopo” fascismo è descritto come paradiso di libertà, ci ha parlato Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze ed autore di diversi studi sulla vicenda.\r\n\r\nSenza titolo di viaggio. Storie e canzoni dal margine dei generi\r\nI confini di genere, come quelli tra nazioni, sono presidiati. Varcarli è un’impresa. I lasciapassare sono concessi di rado e a condizioni umilianti. Spesso le persone trans, non binarie e queer hanno necessità di passare comunque. Come? Da clandestine. E a volte nei reticolati restano impigliati brandelli di nomi.\r\nSenza titolo di viaggio narra di un’esplorazione di genere e spesso la canta, perché qui dentro c’è la punk e la folk. Un testo in bilico tra prosa e canzonette, dove s’alternano amarcord siculo-torinesi, teoria transfemminista e teatro di rivista, con le benedizioni di Judith Butler e Petrolini.\r\n«La coscienza di sé, la ribellione ai diktat di genere, la gragnuola di coming out, l’autodeterminazione, la lotta contro la transfobia, sono tappe di un viaggio verso la riappropriazione e l’autogoverno dei corpi, degli spazi, dei tempi e dei territori, per vivere relazioni fuori dal dominio patriarcale e capitalista!»\r\nNe abbiamo parlato con l’autrice Filomena Sottile\r\n\r\nDall’urbanizzazione alle città\r\n“In un'epoca in cui l'urbanizzazione ha orrendamente sfigurato il mondo, io intendo redimere la città, esplorarla non come il fenomeno corrosivo che è diventata ma come quella manifestazione unica di vita comunitaria – riemersa più volte nella storia – che ha dato vita a forme di libertà autenticamente democratiche. Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città non siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. Non a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio di armi!\r\n- Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna. \r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere. \r\nAssemblea Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12 \r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico\r\n\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\n(A) distro e SeriRiot\r\nlibri, riviste, dcocumenti, maglietti, manifesti...\r\nogni martedì dalle 17,30 alle 20\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","24 Ottobre 2023","2023-10-24 07:42:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Adistro-grafica-1-con-scritte-200x110.jpg","Anarres del 13 ottobre. Il campo di concentramento di Renicci: fascista e badogliano. Senza titolo di viaggio: dal margine dei generi. 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E a volte nei reticolati restano impigliati brandelli di nomi.\r\nSenza titolo di viaggio narra di un’esplorazione di genere e spesso la canta, perché qui dentro c’è la punk e la folk. Un testo in bilico tra prosa e canzonette, dove s’alternano amarcord siculo-torinesi, teoria transfemminista e teatro di rivista, con le benedizioni di Judith Butler e Petrolini.\r\n«La coscienza di sé, la ribellione ai diktat di genere, la gragnuola di coming out, l’autodeterminazione, la lotta contro la transfobia, sono tappe di un viaggio verso la \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> e l’autogoverno dei corpi, degli spazi, dei tempi e dei territori, per vivere relazioni fuori dal dominio patriarcale e capitalista!»\r\nNe abbiamo parlato con l’autrice Filomena Sottile\r\n\r\nDall’urbanizzazione alle città\r\n“In un'epoca in cui l'urbanizzazione ha orrendamente sfigurato il mondo, io intendo redimere la città, esplorarla non come il fenomeno corrosivo che è diventata ma come quella manifestazione unica di vita comunitaria – riemersa più volte nella storia – che ha dato vita a forme di libertà autenticamente democratiche. Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città non siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. Non a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio di armi!\r\n- Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna. \r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere. \r\nAssemblea Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12 \r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico\r\n\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\n(A) distro e SeriRiot\r\nlibri, riviste, dcocumenti, maglietti, manifesti...\r\nogni martedì dalle 17,30 alle 20\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[421],{"field":92,"matched_tokens":422,"snippet":418,"value":419},[69],{"best_field_score":137,"best_field_weight":226,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":49,"score":227,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":49},{"document":425,"highlight":437,"highlights":442,"text_match":135,"text_match_info":445},{"comment_count":49,"id":426,"is_sticky":49,"permalink":427,"podcastfilter":428,"post_author":320,"post_content":429,"post_date":430,"post_excerpt":54,"post_id":426,"post_modified":431,"post_thumbnail":432,"post_title":433,"post_type":326,"sort_by_date":434,"tag_links":435,"tags":436},"83373","http://radioblackout.org/podcast/voci-dalla-colombia-il-processo-di-liberazione-della-madre-terra/",[270],"Nella parte settentrionale della regione del Cauca, in Colombia, il popolo Nasa sta sperimentando nei propri territori una forma di organizzazione collettiva chiamata Processo di Liberazione della Madre Terra, che porta avanti una resistenza contro il voracismo capitalista delle grandi piantagioni e monocolture, e mette in campo pratiche di riappropriazione e cura della terra.\r\n\r\nGrazie alla presenza di due compagn* present* in quei luoghi, vi abbiamo ascoltare un’intervista a due rappresentanti del Processo, che ci hanno raccontato le idee, i metodi e le intenzioni di questo percorso di indipendenza e liberazione dalle nocività capitalistiche e statali, in una visione di mondo in cui la Terra è parte integrante della lotta stessa.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/cauca.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]","29 Luglio 2023","2023-07-29 20:42:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/k-200x110.png","Voci dalla Colombia: il Processo di Liberazione della Madre Terra",1690663328,[],[],{"post_content":438},{"matched_tokens":439,"snippet":440,"value":441},[69],"mette in campo pratiche di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> e cura della terra.\r\n\r\nGrazie","Nella parte settentrionale della regione del Cauca, in Colombia, il popolo Nasa sta sperimentando nei propri territori una forma di organizzazione collettiva chiamata Processo di Liberazione della Madre Terra, che porta avanti una resistenza contro il voracismo capitalista delle grandi piantagioni e monocolture, e mette in campo pratiche di \u003Cmark>riappropriazione\u003C/mark> e cura della terra.\r\n\r\nGrazie alla presenza di due compagn* present* in quei luoghi, vi abbiamo ascoltare un’intervista a due rappresentanti del Processo, che ci hanno raccontato le idee, i metodi e le intenzioni di questo percorso di indipendenza e liberazione dalle nocività capitalistiche e statali, in una visione di mondo in cui la Terra è parte integrante della lotta stessa.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/cauca.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]",[443],{"field":92,"matched_tokens":444,"snippet":440,"value":441},[69],{"best_field_score":137,"best_field_weight":226,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":49,"score":227,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":49},{"document":447,"highlight":459,"highlights":464,"text_match":135,"text_match_info":467},{"comment_count":49,"id":448,"is_sticky":49,"permalink":449,"podcastfilter":450,"post_author":272,"post_content":451,"post_date":452,"post_excerpt":54,"post_id":448,"post_modified":453,"post_thumbnail":454,"post_title":455,"post_type":326,"sort_by_date":456,"tag_links":457,"tags":458},"81371","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-marzo-decolonialita-e-lotte-afroindigene-in-brasile-congresso-dellifa-la-fai-nella-rivoluzione-sociale-diritto-penale-del-nemico/",[272],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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La critica decoloniale mette in luce come dinamiche colonialiste si siano riprodotte all’interno dei nuovi stati.\r\nIn alcuni paesi come il Brasile la coscienza creola bianca ha rotto con gli stati colonialisti ma ha mantenuto la marginalizzazione razzista con indigeni e afrodiscendenti, proseguendo l’espropriazione dei territori indigeni.\r\nGli studi post coloniali di cui Edward Said è l’esponente più noto sottolineano la dimensione dell’esotico come pericolo per l’identità di chi si riconosce nelle culture europee colonialiste. L’approccio decoloniale critica gli studi postcolonanialisti per quello che considera un eccesso di discorsività sulla cultura.\r\nLa decolonialità si occupa di relazioni di potere ancora esistenti, mettendo in campo un forte legame tra teoria e prassi. In campo non c’è solo l’accademia ma un percorso che si innesta nelle pratiche dei movimenti indigeni ed afrodiscendenti. É una decolonizzazione epistemica, che prende spunto dai saperi indigeni. La decolonialità rappresenta una rottura con il pensiero critico occidentale che si fonda sullo sguardo di maschi, bianchi, europei ed eurocentrici, cercando riferimenti sulle pratiche indigene, per inaugurare un rapporto rispettoso tra umani.\r\nPer venire al Brasile. Nel più recente censimento il 56% dei brasiliani si dichiarano afrodiscendenti. Nelle favelas il numero degli afrodiscendenti arriva alla quasi totalità degli abitanti.\r\nSempre in Brasile dichiarano indigene 900.000 persone con 300 lingue ed etnie differenti. C’è una legge che in teoria riconosce il diritto alle terre, ma che viene costantemente aggirata, perché il diritto viene limitato alle terre occupate al momento della promulgazione della costituzione brasiliana.\r\nOggi ci sono lotte che vanno dalle cause giudiziarie alle occupazioni di terre.\r\nI Quilombo sono stati stati fondati da persone che fuggivano alla schiavitù (marronage). 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In base a generici criteri di pericolosità sociale, che prescindono dalle condotte specifiche. Il diritto penale liberale ha il suo cardine in due concetti chiave.\r\nIl primo è che l’azione giudiziaria è rivolta verso la condotta del reo e non contro la persona dello stesso\r\nIl secondo è che gli imputati sono soggetti giuridici ovvero titolari di alcuni diritti inalienabili, sono persone inserite all’interno di un contratto sociale. Questi due principi vengono pesantemente messi in crisi dalla teoria del diritto penale del nemico, elaborata negli anni ottanta dal giurista tedesco Jakobs.\r\nSegno inequivocabile che la democrazia consente il dissenso finché questo non si trasforma in critica radicale della gerarchia e del capitalismo.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n13 e 14 aprile. Due incontri con anarchici brasiliani\r\n\r\nGiovedì 13 aprile\r\nLotte afroindigene nelle favelas e nei quilombo\r\nIncontro con Johnny del Collettivo anarco-punk Aurora Negra di Sao Paulo e Linguiça di Espirito Santo, attivi nelle lotte nelle favelas, nelle periferie, nelle occupazioni per la casa e per la terra.\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 14 aprile\r\nEsperienze di educazione libertaria in Brasile\r\nInterverrà Rodrigo Rosa da Silva della Biblioteca Terra Livre e docente all’Università di Sao Paulo,\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nMartedì 25 aprile\r\nPresidio antifascista alla lapide di Ilio Baroni.\r\nRicordo, interventi, canzoniere anarchico e antifascista con Alba\r\nOre 15 in corso Giulio Cesare angolo corso Novara \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","6 Aprile 2023","2023-04-06 12:28:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/locandina-ifa-23_web-200x110.jpg","Anarres del 31 marzo. 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