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Nel comunicato si legge:\r\n\r\nJakala è un’azienda conosciuta in tutta Italia. A Torino si serve di un magazzino\r\nnell’area di Nichelino. All’interno dei suoi capannoni lavorano le dipendenti delle\r\ncooperative addette al confezionamento delle merci che vengono spedite ai molti\r\nclienti dell’azienda. Il clima nell’azienda è pesantissimo: le addette al confezionamento\r\nsono inquadrate al livello più basso del CCNL Multiservizi, uno tra i peggiori dei molti\r\ncontratti presenti in Italia; ma questo non basta, in realtà vengono pagate a giornata\r\ne quando vengono sospese non ricevono alcuna retribuzione. Essere sospese non è\r\nmolto difficile, basta una parola di troppo, una richiesta, una lamentela. Così è\r\nsuccesso ad una lavoratrice che prima è stata sospesa senza stipendio e poi trasferita\r\na 35 km di distanza pur essendo madre di un figlio di 6 anni in una famiglia\r\nmonogenitoriale. 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In questo giorno\r\nche da sempre individuiamo come di lotta e non di festa, siamo sotto ai capannoni\r\ndella Jakala per rivendicare condizioni di lavoro dignitose e salari accettabili, ma\r\nsoprattutto perché non abbiamo nessuna intenzione di lasciare sole queste lavoratrici\r\nsottoposte al ricatto di dover scegliere tra la propria vita e il lavoro.\r\nDa sempre sosteniamo che non devono essere le lavoratrici a dover sostenere le\r\nnecessità delle aziende ma queste ultime a dover organizzare il lavoro sulla base della\r\nnecessità delle persone che prestano il loro lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\nLa prima diretta alle ore 7:30:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/7.30.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa seconda diretta alle ore 8:40:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/8.40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Marzo 2021","2021-03-08 14:39:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","LA COOPERATIVA HELIOS CONFEZIONA RICATTI",1615203942,[155,156,157,158,159],"http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/non-una-di-meno/","http://radioblackout.org/tag/otto-marzo/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/",[20,161,162,163,164],"lotta di classe","non una di meno","otto marzo","sfruttamento",{"post_title":166},{"matched_tokens":167,"snippet":169,"value":169},[168],"RICATTI","LA COOPERATIVA HELIOS CONFEZIONA \u003Cmark>RICATTI\u003C/mark>",[171],{"field":92,"matched_tokens":172,"snippet":169,"value":169},[168],{"best_field_score":137,"best_field_weight":138,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":48,"score":174,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":48},"578730123365187705",{"document":176,"highlight":192,"highlights":196,"text_match":135,"text_match_info":199},{"cat_link":177,"category":178,"comment_count":48,"id":179,"is_sticky":48,"permalink":180,"post_author":18,"post_content":181,"post_date":182,"post_excerpt":53,"post_id":179,"post_modified":183,"post_thumbnail":184,"post_thumbnail_html":185,"post_title":186,"post_type":58,"sort_by_date":187,"tag_links":188,"tags":190},[45],[47],"60153","http://radioblackout.org/2020/05/i-lavoratori-della-logistica-in-lombardia-tra-ricatti-e-contagio/","Le lotte dei lavoratori della logistica in Lombardia, durante la pandemia si sono sviluppate nonostante il ricatto occupazionale, le minacce padronali, il contagio che si è diffuso senza misure di sicurezza.\r\n\r\nLuis, lavoratore della CUB logistica, ci dice: \r\n\r\n\r\n“Abbiamo avuto un morto, tanti malati e contagiati. 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Intorno al 20 maggio faremo un presidio in prefettura contro la riapertura.\r\nLa salute dei lavoratori non viene tutelata si pensa solo al profitto dei padroni. 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Nella persona del suo sottosegretario, sollecitato da un'interpellanza basata proprio sulle rivendicazioni dei lavoratori a Foggia, il ministero ha confermato davanti al parlamento che per il rinnovo dei permessi di soggiorno non è necessaria la residenza, come pretende invece la questura.\r\nVenerdì 4 dicembre i lavoratori e le lavoratrici delle campagne saranno di nuovo in piazza a Foggia, per ribadire che i loro diritti non si possono liquidare con qualche vaga rassicurazione di fine estate.\r\nNe abbiamo parlato con Irene della Rete Campagna in lotta.\r\n\r\n2015.12.03 Foggia","3 Dicembre 2015","2015-12-08 07:07:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/foggia20151202-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"294\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/foggia20151202.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Foggia non si piega ai ricatti della Prefettura",1449144363,[246,247,248,249,250,251],"http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/foggia/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lavoratrici/","http://radioblackout.org/tag/residenza/","http://radioblackout.org/tag/rete-campagna-in-lotta/",[253,254,255,256,257,258],"diritti","Foggia","lavoratori","lavoratrici","residenza","Rete Campagna in Lotta",{"post_title":260},{"matched_tokens":261,"snippet":262,"value":262},[67],"Foggia non si piega ai \u003Cmark>ricatti\u003C/mark> della Prefettura",[264],{"field":92,"matched_tokens":265,"snippet":262,"value":262},[67],{"best_field_score":137,"best_field_weight":138,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":48,"score":174,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":58,"first_q":67,"per_page":269,"q":67},6,{"facet_counts":271,"found":318,"hits":319,"out_of":480,"page":87,"request_params":481,"search_cutoff":37,"search_time_ms":482},[272,294],{"counts":273,"field_name":291,"sampled":37,"stats":292},[274,277,279,281,283,285,287,289],{"count":275,"highlighted":276,"value":276},9,"anarres",{"count":26,"highlighted":278,"value":278},"frittura mista",{"count":98,"highlighted":280,"value":280},"I Bastioni di Orione",{"count":87,"highlighted":282,"value":282},"Harraga",{"count":87,"highlighted":284,"value":284},"congiunzioni",{"count":87,"highlighted":286,"value":286},"liberation front",{"count":87,"highlighted":288,"value":288},"il colpo del strega",{"count":87,"highlighted":290,"value":290},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":293},8,{"counts":295,"field_name":36,"sampled":37,"stats":316},[296,298,300,302,304,306,308,310,312,314],{"count":26,"highlighted":297,"value":297},"repressione",{"count":98,"highlighted":299,"value":299},"rom",{"count":98,"highlighted":301,"value":301},"antimilitarismo",{"count":98,"highlighted":303,"value":303},"Bastioni di Orione",{"count":98,"highlighted":305,"value":305},"frittura mista radio fabbrica",{"count":87,"highlighted":307,"value":307},"renzi",{"count":87,"highlighted":309,"value":309},"classe",{"count":87,"highlighted":311,"value":311},"Pinar Selek",{"count":87,"highlighted":313,"value":313},"lotta facchine",{"count":87,"highlighted":315,"value":315},"movimento di lotta per la casa",{"total_values":317},65,22,[320,352,376,401,423,458],{"document":321,"highlight":344,"highlights":348,"text_match":135,"text_match_info":351},{"comment_count":48,"id":322,"is_sticky":48,"permalink":323,"podcastfilter":324,"post_author":325,"post_content":326,"post_date":327,"post_excerpt":53,"post_id":322,"post_modified":328,"post_thumbnail":329,"post_title":330,"post_type":331,"sort_by_date":332,"tag_links":333,"tags":339},"94233","http://radioblackout.org/podcast/tra-ricatti-e-resistenze-il-doppio-standard-della-repressione/",[282],"harraga","Ai microfoni di Harraga - trasmissione in onda su Radio Blackout ogni venerdì dalle 14.30 alle 16 - abbiamo parlato dell’utilizzo che lo Stato Greco sta facendo della detenzione amministrativa per colpire il movimento di solidarietà alla Palestina e reprimendo più duramente chi è oppresso lungo le linee di classe e razza.\r\n\r\nEmblematico in tal senso è ciò che è accaduto ad Atene lo scorso 12 Novembre. 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LA TURCHIA TRA REPRESSIONE ,CRISI ECONOMICA ,PRESENZA MILITARE NEL NORD DELLA SIRIA E RICATTI SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI ANTICIPATE A MAGGIO.",1675083494,[365],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[303],{"post_title":368},{"matched_tokens":369,"snippet":370,"value":371},[168],"NEL NORD DELLA SIRIA E \u003Cmark>RICATTI\u003C/mark> SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI","BASTIONI DI ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN REFERENDUM IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN CADUTA LIBERA - LA TURCHIA TRA REPRESSIONE ,CRISI ECONOMICA ,PRESENZA MILITARE NEL NORD DELLA SIRIA E \u003Cmark>RICATTI\u003C/mark> SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI ANTICIPATE A MAGGIO.",[373],{"field":92,"matched_tokens":374,"snippet":370,"value":371},[168],{"best_field_score":137,"best_field_weight":138,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":48,"score":174,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":48},{"document":377,"highlight":390,"highlights":395,"text_match":135,"text_match_info":398},{"comment_count":48,"id":378,"is_sticky":48,"permalink":379,"podcastfilter":380,"post_author":146,"post_content":381,"post_date":382,"post_excerpt":53,"post_id":378,"post_modified":383,"post_thumbnail":384,"post_title":385,"post_type":331,"sort_by_date":386,"tag_links":387,"tags":389},"99143","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-15-07-2025/",[278],"Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. Infatti, dopo 10 anni di lotte portate avanti con forza e determinazione, i disoccupati erano riusciti a conquistarsi varie interlocuzioni con istituzioni locali e nazionali per cercare delle soluzioni che non fossero solo un temporaneo paliativo, ma che dessero veramente formazione e occupazione a chi cerca da anni di sottrarsi al ricatto lavoro in cambio di voti o al lavoro nero e grigio. Attivisti* e sindacalist* però, stavano già prendendo consapevolezza del fatto, che le promesse ricevute non avrebbero facilmente trovato un seguito, infatti, per assegnare questi posti, erano stati studiati percorsi di inserimento lavorativo tramite programma GOL del centro per l'impiego, ma col tempo le cose si sono trasformate e si è arrivati alla data del 10 luglio con un click day come modalità di entrata, pratica che sconsiderava tutto il percorso già svolto da disoccupati e disoccupate, oltre ad essere facile da raggirare con sistemi tecnologici ad hoc.\r\n\r\nA confermare il fatto che avere un'esercito di lavoratori ricattabili è un elemento cardine per la vita stessa del nostro Stato e della nostra economia, il click day è stato un fallimento, con la piattaforma che di fatto non ha mai funzionato. La reazione de* disoccupat* è stata giustamente carica di rabbia, si è partit* in corteo per le strade di Napoli e in presidio sotto le varie sedi istituzionali, i quali esponenti invece di prendersi le loro responsabilità, hanno preferito letteralmente barricarsi dietro a barriere fisiche e difesi da agenti della digos. Il tutto è culminato con un'efferata carica della polizia e con due arresti tra cui quello di Mimì, che ai nostri microfoni ci racconta più nel dettaglio tutto il percorso di lotta del movimento e le mosse agite in tutta Italia per portare solidarietà a chi vorrebbe solo vivere una vita decente e come unica risposta riceve manganellate.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Mimi-SiCobas-Napoli-su-ultime-mobilitazioni-e-repressione-movimento-di-lotta-disoccupati-7-novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Ernesto Slai Cobas Taranto sul destino della ex ILVA Taranto. 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Ernesto ci ha motivato perché lo slai cobas dice no a tutto questo è respinge i ricatti di stampo fascista e padronale del governo meloni urso \"noi siamo per la piattaforma operaia -nessun esubero / nessun licenziamento/nessuna chiusura ne’ dello stabilimento ne delle ditte di appalto e indotto - integrazione salariale della cassa integrazione per tutti gli operai acciaieria appalto - utilizzo pieno di tutti gli operai per lavorare alla ambientalizzazione della fabbrica e del territorio / contratto unico nelle ditte d’appalto con eliminazione del contratto multiservizi e altre forme di contratti precari / tutela rigida salute e sicurezza in fabbrica e territorio / si a misure risarcitorie di prepensionamenti amianto lavori usuranti\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Ernesto-SLAI-COBAS-aggiornamenti-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. 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Da Pisa (Non Una di Meno Pisa) a Torino (ex lavoratrici Almaterra che hanno creato la rete “Lottiamo per il sociale!” e una compagna dell’Assemblea Precaria Universitaria, una rete attiva a livello nazionale), dal settore museale al terzo settore alla ricerca.\r\nAlle esperienze di lotta, si è aggiunta la voce della neonata associazione Altr3 Voci, un’ esperimento di ex lavoratorx del sociale, che hanno deciso di provare a liberarsi da ricatti e condizioni lavorative soffocanti, autorganizzandosi in un’associazione educativa di stampo transfemminista.\r\nTutte queste realtà hanno attraversato il processo di costruzione dello sciopero e saranno in piazza L8 marzo perché chi lotta non è mai solx.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_04_03_Speciale-su-sciopero-transfemminista-8-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","6 Marzo 2025","2025-03-06 08:04:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/481276671_1048925840596408_1755876731107303149_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/03/2025",1741248288,[388],[305],{"post_content":415},{"matched_tokens":416,"snippet":417,"value":418},[67],"di provare a liberarsi da \u003Cmark>ricatti\u003C/mark> e condizioni lavorative soffocanti, autorganizzandosi","Oggi puntata speciale in avvicinamento a L8 marzo curata da Radio Fabbrica e Non Una di Meno Torino.\r\nDopo una breve introduzione sulla cornice rivendicativa dello sciopero e sulle modalità con cui si svolgerà a Torino, abbiamo ascoltato i contributi da ospiti in studio e in collegamento.\r\nDa tuttx lx ospiti ci sono arrivate esperienze di attivazione locale e nazionale contro la crescente precarizzazione delle condizioni di lavoro e di vita. 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L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. 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Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di \u003Cmark>ricatti\u003C/mark>, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[477],{"field":133,"matched_tokens":478,"snippet":474,"value":475},[67],{"best_field_score":137,"best_field_weight":399,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":48,"score":400,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":331,"first_q":67,"per_page":269,"q":67},7,["Reactive",484],{},["Set"],["ShallowReactive",487],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fDs4etjp1DWBCvoqF7sv1yvy0PrrvWbLZnNfXx61B79Y":-1},true,"/search?query=ricatti"]