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Taliani sottolinea inoltre, la possibilità di una sottile strumentalizzazione da parte dei media che danno visibilità a questa vicenda proprio nel momento in cui organizzazioni internazionali come l'ONU sono le uniche ad esporsi apertamente per un cessate il fuoco su Gaza.\r\n\r\nNel contributo, ci si sofferma sul ruolo della sessualità all'interno di un sistema, quello delle organizzazioni internazionali, che contempla rapporti di dominio e di violenza endemica. L'integrazione dei e delle più vulnerabili, oggi, passa attraverso l'accettazione propria di porzioni di corruzione interne al sistema. Pertanto, anche la lettura di questi fatti gravissimi e che rimangono oggetto di fondamentale denuncia necessita di uno sguardo trasversale che interseca la questione di genere con le dinamiche sociali e materiali.\r\n\r\nLa voce delle donne nella narrazione della violenza sarebbe centrale, poiché l'assunzione di un punto di vista che non le schiacci nella posizione di vittime passa dal ribadire l'aspirazione ad un'emancipazione che non è scevra di contraddizioni. Tra cui la scelta di esporsi al rischio e, al tempo stesso, sfruttare il potere dell'altro per entrare negli interstizi di un sistema marcio, magari con l'obiettivo di trovare una via di fuga dal proprio presente. Seguendo questo ragionamento, è possibile restituire l'idea della pluralità e della complessità che caratterizzano la storia di queste donne, invalidando il ruolo vittimario in cui il sistema stesso le vorrebbe relegare.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Simona-Taliani-tutto.mp3\"][/audio]","23 Novembre 2023","2023-11-27 20:46:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Image-2023-11-23-at-15.01.11-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Image-2023-11-23-at-15.01.11-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Image-2023-11-23-at-15.01.11-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Image-2023-11-23-at-15.01.11.jpeg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Andare oltre la denuncia: considerazioni sul \"risarcimento\" agli stupri delle donne congolesi",1700752118,[128,129,130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/congo/","http://radioblackout.org/tag/cooperazione-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/oms/","http://radioblackout.org/tag/onu/","http://radioblackout.org/tag/violenze-di-genere/",[134,135,136,137,138],"congo","cooperazione internazionale","oms","ONU","violenze di genere",{"post_content":140,"post_title":144},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[74],"contro l'ebola e il conseguente \"\u003Cmark>risarcimento\u003C/mark>\" di 250 dollari che l'OMS","La notizia di qualche settimana fa rispetto alle donne abusate sessualmente in Congo nel quadro di un intervento dell'OMS per la battaglia contro l'ebola e il conseguente \"\u003Cmark>risarcimento\u003C/mark>\" di 250 dollari che l'OMS avrebbe previsto per ciascuna di esse, ci ha portate a intervistare Simona Taliani, psicoterapeuta e antropologa, docente presso l'Università di Torino.\r\n\r\nI termini del ragionamento qui proposto sono molto interessanti, in quanto vanno nella direzione di una visione complessiva dei rapporti di potere, delle dinamiche colonialiste a livello macro e micro, delle contraddizioni che questa vicenda porta in sé rispetto alla cooperazione internazionale. 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Dei 28 imputati i 1o accusati di associazione a delinquere sono stati assolti con la formula «perché il fatto non sussiste», mentre i 18 accusati di reati singoli vedono condanne fortemente ridotte rispetto a quanto richiesto dall'accusa.\r\n\r\nSi sfalda con questa sentenza la macchina del fango costruita negli ultimi due anni nelle stanze di una giustizia \"dei ricchi e dei potenti\", \"una giustizia finalizzata a garantire lo status quo, atta ad alimentare la disuguaglianza sociale, tutelando gli interessi borghesi pronti a volersi riprodurre sulla pelle di chi non ha gli stessi privilegi\".\r\n\r\nCrolla come un castello di carte il tentativo di screditare la lotta sociale ed in primis l'opposizione all'opera inutile Tav e così il tentativo di costruire un precedente repressivo che riporta alla lettura novecentesca delle varie forme di dissenso come mera criminalità. Ne esce, ancora una volta, vincitrice la lotta sociale o per meglio dire l'Associazione a resistere.\r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni di Dana del Movimento NO Tav:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/DanaProcessoSovrano-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni dell'avvocato difensore Valentina Colletta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/2025_04_01_2025.04.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","1 Aprile 2025","2025-04-02 17:32:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"175\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1024x596.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-768x447.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1536x894.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo sovrano: cadono le accuse di associazione a delinquere",1743523874,[62,172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/associazione-a-resistere/","http://radioblackout.org/tag/primo-grado/","http://radioblackout.org/tag/proesso-sovrano/","http://radioblackout.org/tag/spazio-popolare-neruda/",[22,177,178,179,180],"associazione a resistere","primo grado","Proesso Sovrano","spazio popolare neruda",{"post_content":182},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[74],"che dei 6,7 milioni di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> tra Telt e magistratura ne","Con l'udienza del 31 Marzo cade ufficilmente l'accusa di associazione a Delinquere.\r\n\r\nIn questa data si è tenuto il primo grado del Processo Sovrano ai danni di 28 militati dello Spazio Popolare Neruda, Centro Sociale Askatasuna e Movimento No Tav, nel quale i pm Pedrotta e Gatti, coadiuvati dal capo della DIGOS Ambra, avevano redatto il teorema della regia interna alla lotta con finalità simil-mafiose.\r\n\r\nIl collegio dei ministri sancisce che non esiste alcun sodalizio di siffatta natura e decreta che dei 6,7 milioni di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> tra Telt e magistratura ne sono dovuti solo 500 euro di danni effettivi. 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Tra le tante imputazioni formulate dalla Procura (sono 72 i reati contestati), spicca quella per il reato associativo – originariamente qualificato come associazione sovversiva e poi derubricato nel delitto di associazione per delinquere aggravata rivolto a 16 militanti del centro sociale Askatasuna. Il processo è ormai alle ultime battute, si sono quasi del tutto esaurite le discussioni delle diverse parti processuali, ma si sono verificati in questi giorni alcuni fatti che meritano di essere segnalati. Sono stati trasmessi in data 20 e 27 gennaio, sul canale televisivo di Retequattro, dei servizi giornalistici, nell’ambito della trasmissione Quarta Repubblica, fortemente ostili nei confronti di Askatasuna e del suo ruolo nell’ambito del conflitto sociale torinese e valsusino, con evidenti richiami al processo in corso. Si tratta di servizi che accostano disinvoltamente le vicende che riguardano il centro sociale con filmati che poco o nulla c’entrano con lo stesso, che utilizzano e mostrano, in contrasto con una specifica previsione legislativa, del materiale\r\nprodotto dalla Digos nel corso delle indagini.\r\nIn secondo luogo, a Torino, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del 25 gennaio scorso, Enrico Aimi, che interveniva in qualità di membro laico e rappresentante del CSM, si è pubblicamente complimentato con l’Avvocatura distrettuale dello Stato per la richiesta di risarcimento dei danni (avanzata nei confronti degli imputati nell’interesse della presidenza del consiglio e dei ministeri\r\ndell’interno e della difesa), per oltre 6 milioni di euro, a fronte, sono le sue parole, “delle devastazioni causate da alcuni centri sociali nei cantieri TAV in Val di Susa”. Subito dopo, nella stessa occasione, la Procuratrice Generale presso la Corte d’Appello ha rincarato la dose, richiamando esplicitamente nel suo intervento le indagini svolte nel processo penale in corso, che dimostrerebbero che i militanti del centro sociale “hanno strutturato una progettualità volta ad innalzare il livello di conflittualità contro le Istituzioni intercettando le tensioni sociali al fine di permearle dentro un’apparente solidarietà, hanno assunto la regia della mobilitazione violenta in Val di Susa, hanno realizzato una struttura organizzativa complessa che consentisse loro di confidare anche sul consenso di una parte dell’opinione pubblica”.\r\nSi tratta di un resoconto abbondantemente ripreso dai giornali locali e nazionali, con intere pagine dedicate alla questione e titoli come “Affondo di Musti su Askatasuna. E’ loro la regia della violenza, Torino capitale dell’eversione”. Tutto ciò ci inquieta profondamente come avvocati e come cittadini.\r\nTale esposizione mediatica rischia di compromettere profondamente la necessaria tranquillità e riservatezza, nonostante il suo carattere pubblico, che deve circondare un processo penale. Per dirla con Hanna Arendt, la giustizia “richiede isolamento, vuole più dolore che collera, prescrive che ci si astenga il più possibile dal mettersi in vista”.\r\n\r\nAl di là dei servizi televisivi, della cui correttezza risponderanno al più gli autori nelle opportune sedi giudiziarie, che il rappresentante di un organo di rilievo costituzionale approvi, senza nemmeno conoscerla (perché se avesse avuto modo di leggerla forse avrebbe intuito le innumerevoli lacune e incongruenze che, a nostro parere, la costellano), una richiesta vertiginosa di danno nei confronti di alcuni cittadini è cosa che lascia stupiti.\r\n\r\nMa ancor di più stupiscono le parole di un’autorevole magistrata della Procura Generale che, davanti ad una platea composta di giudici dello stesso distretto in cui si svolge il processo, commenti lo stesso con accenti di particolare perentorietà, in contrasto con il valore del dubbio e la prudenza del giudizio, entrando nel merito di una concreta vicenda giudiziaria e anticipandone quasi l’esito. Tutto ciò in contrasto con un principio assiologico del nostro ordinamento, costituito dalla presunzione di non colpevolezza degli imputati, con le regole di galateo istituzionale e anche di specifiche norme di legge, che dovrebbero sconsigliare gli interventi pubblici su un processo in via di definizione.\r\n\r\nTorino, 28 gennaio 2025.\r\n\r\nValentina Colletta\r\nSara Gamba\r\nDanilo Ghia\r\nValentina Groppo\r\nRoberto Lamacchia\r\nClaudio Novaro\r\nGianluca Vitale\r\n\r\n \r\n\r\nper maggiori informazioni: https://associazionearesistere.org","29 Gennaio 2025","2025-01-29 16:39:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna.jpg 992w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo Askatasuna/NoTav: il collegio di difesa prende parola",1738168609,[62,206,207,69],"http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[22,209,24,15],"notav",{"post_content":211},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[74],"Stato per la richiesta di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> dei danni (avanzata nei confronti","Mentre il processo contro 28 compagn* del centro sociale Askatasuna e militanti No Tav della Val Susa per \"associazione a delinquere\" sta giungendo al termine del 1° grado - con la richiesta di complessivi 88 anni di carcere e una penale di 7 milioni di euro - assistiamo ad alcune sbilanciate mosse propagandistiche a mezzo televisivo (alcuni servizi andati in onda la scorsa settimana in prima serata su Rete4) per forzare in qualche modo la percezione di quello che si sta giudicando nelle aule di tribunale, con la sovraesposizione del punto di vista della Questura di Torino e il solito montaggio tendenzioso di intercettazioni audio (peraltro non consentito dall'ultimo codice di procedura penale).\r\n\r\nCome se non bastasse, in alcune recenti occasioni istituzionali, alcune figure non di secondo piano della Magistratura prendono parola per esprimere giudizi ricalcati pedissequamente sulle tesi dell'accusa (di un processo non ancora concluso) quasi a dare per scontate (orientare?) le condanne richieste.\r\n\r\nContro questa ingerenza indebita si sono espressi in forma chiara e puntuale gli avvocati del collegio di difesa del processo, con un comunicato che sotto riportiamo.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono l'avvocato Claudio Novaro per ragionare sui nodi sollevati dal comunicato degli avvocati della difesa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/novaro_processso_aska_2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nComunicato difensori No Tav su ingerenze illegittime nel Processo Sovrano\r\nSiamo i difensori di alcuni attivisti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, imputati in un processo attualmente in corso avanti alla prima sezione del Tribunale di Torino. 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Si tratta di servizi che accostano disinvoltamente le vicende che riguardano il centro sociale con filmati che poco o nulla c’entrano con lo stesso, che utilizzano e mostrano, in contrasto con una specifica previsione legislativa, del materiale\r\nprodotto dalla Digos nel corso delle indagini.\r\nIn secondo luogo, a Torino, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del 25 gennaio scorso, Enrico Aimi, che interveniva in qualità di membro laico e rappresentante del CSM, si è pubblicamente complimentato con l’Avvocatura distrettuale dello Stato per la richiesta di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> dei danni (avanzata nei confronti degli imputati nell’interesse della presidenza del consiglio e dei ministeri\r\ndell’interno e della difesa), per oltre 6 milioni di euro, a fronte, sono le sue parole, “delle devastazioni causate da alcuni centri sociali nei cantieri TAV in Val di Susa”. Subito dopo, nella stessa occasione, la Procuratrice Generale presso la Corte d’Appello ha rincarato la dose, richiamando esplicitamente nel suo intervento le indagini svolte nel processo penale in corso, che dimostrerebbero che i militanti del centro sociale “hanno strutturato una progettualità volta ad innalzare il livello di conflittualità contro le Istituzioni intercettando le tensioni sociali al fine di permearle dentro un’apparente solidarietà, hanno assunto la regia della mobilitazione violenta in Val di Susa, hanno realizzato una struttura organizzativa complessa che consentisse loro di confidare anche sul consenso di una parte dell’opinione pubblica”.\r\nSi tratta di un resoconto abbondantemente ripreso dai giornali locali e nazionali, con intere pagine dedicate alla questione e titoli come “Affondo di Musti su Askatasuna. E’ loro la regia della violenza, Torino capitale dell’eversione”. Tutto ciò ci inquieta profondamente come avvocati e come cittadini.\r\nTale esposizione mediatica rischia di compromettere profondamente la necessaria tranquillità e riservatezza, nonostante il suo carattere pubblico, che deve circondare un processo penale. Per dirla con Hanna Arendt, la giustizia “richiede isolamento, vuole più dolore che collera, prescrive che ci si astenga il più possibile dal mettersi in vista”.\r\n\r\nAl di là dei servizi televisivi, della cui correttezza risponderanno al più gli autori nelle opportune sedi giudiziarie, che il rappresentante di un organo di rilievo costituzionale approvi, senza nemmeno conoscerla (perché se avesse avuto modo di leggerla forse avrebbe intuito le innumerevoli lacune e incongruenze che, a nostro parere, la costellano), una richiesta vertiginosa di danno nei confronti di alcuni cittadini è cosa che lascia stupiti.\r\n\r\nMa ancor di più stupiscono le parole di un’autorevole magistrata della Procura Generale che, davanti ad una platea composta di giudici dello stesso distretto in cui si svolge il processo, commenti lo stesso con accenti di particolare perentorietà, in contrasto con il valore del dubbio e la prudenza del giudizio, entrando nel merito di una concreta vicenda giudiziaria e anticipandone quasi l’esito. Tutto ciò in contrasto con un principio assiologico del nostro ordinamento, costituito dalla presunzione di non colpevolezza degli imputati, con le regole di galateo istituzionale e anche di specifiche norme di legge, che dovrebbero sconsigliare gli interventi pubblici su un processo in via di definizione.\r\n\r\nTorino, 28 gennaio 2025.\r\n\r\nValentina Colletta\r\nSara Gamba\r\nDanilo Ghia\r\nValentina Groppo\r\nRoberto Lamacchia\r\nClaudio Novaro\r\nGianluca Vitale\r\n\r\n \r\n\r\nper maggiori informazioni: https://associazionearesistere.org",[216],{"field":151,"matched_tokens":217,"snippet":213,"value":214},[74],{"best_field_score":155,"best_field_weight":190,"fields_matched":113,"num_tokens_dropped":48,"score":191,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":48},{"document":220,"highlight":246,"highlights":251,"text_match":153,"text_match_info":254},{"cat_link":221,"category":222,"comment_count":48,"id":223,"is_sticky":48,"permalink":224,"post_author":51,"post_content":225,"post_date":226,"post_excerpt":54,"post_id":223,"post_modified":227,"post_thumbnail":228,"post_thumbnail_html":229,"post_title":230,"post_type":59,"sort_by_date":231,"tag_links":232,"tags":239},[45],[47],"92043","http://radioblackout.org/2024/09/salvini-e-i-naufraghi/","Il PM ha chiesto sei anni di reclusione per l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per aver bloccato per oltre venti giorni lo sbarco di 167 naufraghi, salvati dai volontari della ONG Open Arms. Era l’agosto del 2019: solo l’intervento della magistratura consentì lo sbarco ed il soccorso di uomini, donne, bambine e bambini, ormai allo stremo dopo tanti giorni in mare.\r\nNon siamo giustizialisti e quindi un’eventuale condanna contro Salvini non rappresenta in alcun modo una sorta di risarcimento per quanto accadde in quell’estate di “porti chiusi”.\r\nLe politiche di chiusura delle frontiere sono parte della feroce guerra ai poveri scatenata da tanti governi che ha fatto migliaia di morti.\r\nL’azione dei movimenti è l’unica capace di fermare la strage.\r\nNe abbiamo parlato con Riccardo Gatti, all’epoca responsabile di Open Arms Italia, oggi con Medici senza Frontiere.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/2024-09-17-salvini-opern-arms-gatti.mp3\"][/audio]","24 Settembre 2024","2024-09-24 07:07:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"245\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1-245x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1-245x300.jpg 245w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1-835x1024.jpg 835w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1-768x941.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/salvini-1253x1536-1.jpg 1253w\" sizes=\"auto, (max-width: 245px) 100vw, 245px\" />","Salvini e i naufraghi",1727161664,[233,234,235,236,237,238],"http://radioblackout.org/tag/naufraghi/","http://radioblackout.org/tag/open-arms/","http://radioblackout.org/tag/processo-a-salvini/","http://radioblackout.org/tag/profughi/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-gatti/","http://radioblackout.org/tag/salvini/",[240,241,242,243,244,245],"naufraghi","open arms","processo a salvini","profughi","Riccardo Gatti","salvini",{"post_content":247},{"matched_tokens":248,"snippet":249,"value":250},[74],"alcun modo una sorta di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> per quanto accadde in quell’estate","Il PM ha chiesto sei anni di reclusione per l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per aver bloccato per oltre venti giorni lo sbarco di 167 naufraghi, salvati dai volontari della ONG Open Arms. 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Ad ucciderlo un comune batterio che fu mortale perché lo aggredì quando il suo corpo, gravemente denutrito da mesi, era ormai privo di difese immunitarie.\r\nNonostante le numerose segnalazioni, compresa quella della garante dei detenuti, i sanitari del carcere intervennero solo quando era troppo tardi. Tossico e sotto metadone, Antonio venne trattato come un furbetto che provava a farsi scarcerare per motivi di salute. Il carcere lo ha ucciso.\r\nIl 3 novembre di quest’anno il giudice per le indagini preliminari di Torino ha accolto la richiesta del PM, decidendo archiviare il procedimento penale a carico di 4 medici della sanità penitenziaria del carcere Lorusso e Cotugno di Torino, indagati per omicidio colposo.\r\nUn altro ragazzo muore senza cure dietro le sbarre. La colpa è sua non dei medici.\r\nI familiari di Antonio non intendono mollare: hanno intenzione di usare la perizia che testimonia l’incuria dei medici al giudice civile per chiedere un risarcimento all’amministrazione penitenziaria e, parallelamente, portare il caso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo.\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, uno dei legali di parte civile\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-07-vitale-raddi.mp3\"][/audio]","7 Novembre 2023","2023-11-07 16:28:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-300x170.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-300x170.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-1024x580.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-768x435.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi-1536x870.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/raddi.jpg 1800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caso Raddi. 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Il 25 agosto del 2018 la nave aveva soccorso 177 persone migranti nel Mar Mediterraneo, di cui molti minori, e rimase bloccata per bene giorni nel porto di Catania su ordine dell'allora ministro dell'Interno Salvini, violando ogni diritto di libertà personale delle persone trattenuta a bordo. La situazione si sbloccherà solo 10 giorno con lo sbarco di tutte le persone che era state sequestrate sulla nave. L'anno seguente un gruppo di persone intenta una causa civile per i fatti sopra descritti.\r\n\r\nOggi arriva una sentenza storica in cui non solo si riconoscono le responsabilità del ministro, ma lo si condanna per sequestro di persona e lo si obbliga al risarcimento dei danni alle persone migranti a cui si era impedito lo sbarco. La sentenza richiama inoltre l’Italia all’obbligo di soccorso in mare secondo le convenzioni internazionali, e stabilisce che “lo stato responsabile del soccorso deve organizzare lo sbarco nel più breve tempo ragionevolmente possibile fornendo un luogo sicuro in cui terminare le operazioni di soccorso. È solo con la concreta indicazione del place of safety (pos), e con il successivo arrivo dei naufraghi nel luogo sicuro designato, che, infatti, l’attività di search and rescue (ricerca e soccorso) può considerarsi conclusa”.\r\n\r\nNe parliamo con Alessandro Praticò, avvocato e socio ASGI.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/puntata-100325.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2025","2025-03-15 16:17:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/nave-diciotti-e1742051753101-200x110.jpg","Sentenza sul caso della nave Diciotti","podcast",1742055433,[333,334],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/",[315,313],{"post_content":337},{"matched_tokens":338,"snippet":339,"value":340},[74],"e lo si obbliga al \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> dei danni alle persone migranti","Il 7 marzo arriva la sentenza della Cassazione riguardante la nave Diciotti della Guardia Costiera, a cui nel 2018 fu impedito lo sbarco nei porti italiani. 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Torniamo a parlare di questa vicenda perché tra uno scarica barile e l'altro da parte delle istituzioni e delle aziende sulle responsabilità delle paghe da fame di questi lavoratori, loro continuano determinati la loro lotta. Ci siamo fatti raccontare come è andata l'audizione in consiglio comunale di Torino che sono riusciti a tenere qualche giorno fa, sia per essere ascoltati da chi amministra la città, sia per richiamarli all'attenzione delle condizioni di chi nei fatti svolge un servizio per la città, al di là di appalti e subappalti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_18_02_Marco-e-Giancarlo-USB-coop-arcobaleno-su-sviluppi-vertenza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Gianni Cervone Cub Malpensa/Linate su un gruppo di lavorator* addetti al cargo che per anni hanno lavato a casa il vestiario antinfortunistico e che con il\r\nsupporto del sindacato hanno intentato una causa contro Alha Airport, uno degli operatori cargo su Malpensa, per recuperare e monetizzare le ore di lavaggio DPI.\r\n\r\nLa richiesta di risarcimento é stata accolta dal giudice del lavoro che ha stabilito la monetizzazione di queste ore che l'azienda dovrà pagare in straordinari ai lavorator*.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_18_02_Gianni-Cervone-Cub-Malpensa-su-vittoria-in-tribunale-sui-dpi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Alessandra Alberti, docente Cub Piemonte sull'accorpamento della scuola Norberto Rosa di Bussoleno e relativo lancio dello sciopero con presidio previsto per mercoledì 19 Febbraio. Già nella puntata dell'informazione di blackout di questa mattina abbiamo trattato questo argomento, con l'intervista a Cosimo Scarinzi che potete riascoltare qui. Questa volta abbiamo approfondito in maniera particolare il ruolo e il punto di vista della classe docente, rispetto al generale problema degli accorpamenti di istituti scolastici e in particolare sulla situazione del Norberto Rosa, sia per quanto riguarda le parti critiche, che per il piacevole livello di scontro e conflittualità dimosotrato da quella che la nostra intervistata definisce \"comunità educante\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_18_02_Alessandra-Alberti-docente-Cub-su-accorpamento-Norberto-Rosa-e-conseguenze.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Febbraio 2025","2025-02-19 11:21:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/476831547_1029428702553286_5209080642047393495_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 18/02/2025",1739963989,[358],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[305],{"post_content":361},{"matched_tokens":362,"snippet":363,"value":364},[74],"lavaggio DPI.\r\n\r\nLa richiesta di \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> é stata accolta dal giudice"," \r\n\r\n\r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello delle lotte dei lavoratori della Cooperativa Arcobaleno, lo abbiamo trattato con ospiti al telefono Marco e Giancarlo, due lavoratori della cooperativa, iscritti a USB. 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Il progetto di fabbrica socialmente integrata che l’assemblea permanente e le azioniste e gli azionisti della cooperativa GFF hanno consegnato alle istituzioni si trova a un punto di snodo: la produzione, vendita e recupero di pannelli fotovoltaici, la costruzione di cargo-bike, per essere messo a terra ha bisogno di due passaggi cruciali da\r\nparte delle istituzioni. Occorre che la Regione approvi la proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata qualche mese fa dall’assemblea ex- Gkn, vedendo alcuni esponenti della giunta regionale Toscana, di governo e opposizione, esprimersi pubblicamente per una sua approvazione con annessi investimenti. Occorre anche che le istituzioni dicano qualcosa di chiaro su quale potrà essere la sede dello stabilimento che ospiterà la fabbrica socialmente integrata. Nello stabilimento di Campi Bisenzio gravita infatti odore di speculazione: è stata recentemente scoperta la vendita del fabbricato (conclusasi a marzo) a neonate società di copertura della proprietà, un sistema di scatole cinesi ampiamente denunciato da parte dell'assemblea permanente.\r\n\r\nLe operaie e gli operai sono stremati da una lotta che dura da tre anni e mezzo, da dieci mesi di mancati stipendi e dal clima di tensione creato ad arte da una proprietà opportunista e assenteista. Hanno richiesto\r\npubblicamente che la Regione Toscana risponda entro il 15 novembre con l’apertura di un tavolo tecnico per la messa a terra del progetto.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\nIl primo intervento è di Dario Salvetti, RSU dell’assemblea permanente del collettivo di Fabbrica ex-GKN. Il secondo intervento è di Leonard Mazone, ricercatore, che presenta all’assemblea il piano di reindustrializzazione dalle sue prime fasi, dall’ottobre 2022 sino alla situazione attuale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/GKN-circolo-risorgimento-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n Il terzo contributo è di Alioscia Stramazzo, minoranza CGIL e il quarto di Masaccio, di Fridays For Future.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/GKN-circolo-risorgimento-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nNell’ultimo approfondimento ci occupiamo dello sciopero nell'Hub GLS di Tortona, iniziato tra il 7 e l’8 novembre e rapidamente diffuso nelle filiali di Padova, Verona, Ascoli e Firenze. In collegamento siamo Claudio di Adl Cobas.\r\n\r\nLa protesta ha portato al blocco totale delle filiali per due giorni, un ritardo nella lavorazione delle merci che si stima possa essere riassorbito in una settimana.\r\n\r\nI recenti passi indietro di GLS e fornitori rispetto ai precedenti accordi, che prevedevano importanti aumenti salariali, hanno spinto lavoratori e sigle sindacali sigle Adl Cobas, Sudd Cobas Prato Firenze e Cobas Lavoro Privato a continuare a lottare fino al raggiungimento di precisi punti richiesti:\r\n\r\nAnticipo di 100€ sugli aumenti contrattuali, prolungamento degli scatti di anzianità, un risarcimento di 2000€ per la mancata applicazione delle maggiorazioni per lavoro notturno, sospensione delle franchigie e clausola sociale per i drivers.\r\n\r\nL’adesione agli scioperi, per quanto riguarda lo stabilimento di Tortona, è stata al 100%.\r\n\r\nIntanto Cgil, Cisl e Uil annunciano sciopero del settore logistica, a metà dicembre, a seguito della rottura del tavolo di rinnovo del CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_12_11_Claudio-ADL-COBAS-su-mobilitazioni-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Novembre 2024","2024-11-13 22:45:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/465382225_947692684057392_5331025147172877006_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 12/11/2024",1731537911,[],[],{"post_content":383},{"matched_tokens":384,"snippet":385,"value":386},[74],"degli scatti di anzianità, un \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> di 2000€ per la mancata"," \r\n\r\nNel primo approfondimento della serata riprendiamo l’assemblea di sabato 9 novembre “Spiccare il volo o cadere” , una chiamata della rete di organizzazioni solidali di Torino con la vertenza ex-GKN di Campi Bisenzio. “Spiccare il volo o cadere” è diventato un mantra di quest’ultima fase di lotta operaia. 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Per commentare questo risultato, ma soprattutto il livello di repressione in atto contro gli scioperi, abbiamo intervistato Alessandro Zadra del SiCobas Milano. La parte datoriale sopra citata, assieme alle due associazioni di categoria, avevano chiesto il risarcimento danni pari ad un 1,3 milioni di euro al sindacato SiCobas, per i blocchi delle merci organizzato da loro e i loro iscritti durante la stagione di lotte da agosto a novembre 2021 presso gli stabilimenti di Trucazzano Milanese. Fiore all'occhiello dei legali che chiedevano questo risarcimento, Pietro Ichino ex sindacalista CGIL e senatore PD, che si era reso già noto per essere stato tra i fautori dello smantellamento dei centri per l'impiego in favore delle agenzie private, del Jos Act e per le consulenze al sindacato giallo UGL. Avendo trasmesso la puntata con lo studio mobile da Palazzo Nuovo occupato, purtroppo abbiamo avuto qualche problema tecnico e l'audio che potrete ascoltare è solo una parte dell'intera intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Alessandro-Zadra-SiCobas-Milano-su-richiesta-risarcimento-da-1-mln-per-picchetti-Unesmozzata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Donatella, SLAICOBAS, sull* lavorat* delle cooperative sociali di Palermo in sit-in/assemblea nalla giornata del 24 maggio davanti al comune: \"la scuola sta per finire e i nostri contratti precari sono in scadenza e non abbiamo certezze per la ripresa del lavoro nel nuovo anno scolastico. Vogliamo un lavoro più stabile, basta precarietà! Il servizio di assistenza igienico-personale specializzato deve essere garantito sempre per tutti gli studenti e studentesse disabili delle scuole superiori che ne hanno diritto dall’inizio e per tutto l’anno scolastico. È già stata predisposta dalla Città Metropolitana una programmazione, anche con la Regione Siciliana, per l’anno scolastico prossimo per evitare i problemi annosi\r\ndi risorse e di tempi che si ripresentano ogni anno? Ad oggi non abbiamo risposte concrete.\"\r\n\r\nLe lavoratrici e i lavoratori precari delle Coop Sociali in manifestazione in difesa del posto di lavoro al palazzo della Città Metropolitana denunciano l'agire repressivo e intimidatorio della polizia che ha tentato invano di far togliere durante il sit in la bandiera palestinese che lavoratrici e lavoratori tenevano insieme alle bandiere sindacali. La\r\npolizia ha detto \" non potete fare manifestazioni parallele politiche....\"\r\nLa reazione dei lavoratori è stata immediatamente di protesta \"non ci potete impedire di manifestare la nostra solidarietà di classe ai lavoratori, alle donne, ai giovani, al popolo Palestinese, questa bandiera\r\nche portiamo nelle iniziative sindacali noi non la togliamo\" non facendosi intimidire dalla polizia che ha identificato e filmato. Anche questo rientra nel moderno fascismo che avanza spedito in questo paese oggi con il governo Meloni sempre più antioperaio e guerrafondaio e tutti i suoi apparati repressivi al servizio e che si scaglia e attacca\r\nstudenti, lavoratori, attivisti sindacali e politici che oggi solidarizzano attivamente con il popolo palestinese e lottano contro la guerra imperialista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Donatella-SlaiCobasPalermo-su-censura-bandiera-palestinese-durante-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Nico bibliotecario all'unito della CUB aggiornando le lotte /mobilitazioni che i/le BiblioCooperativist* stanno attuando nell'università. Il sostegno che i/le BiblioCooperativist* stanno dando all'occupazione studentesca di palazzo nuovo assieme ad altri/tre lavorat* sta andando a fare la differenza rispetto al tentativo di ridimensionare l'iniziativa che non vuole altro che l'università sia fuori dalla guerra e non sia complice del genocidio in corso in Palestina.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Nico-bibliotecario-univesità-su-aggiornamenti-lotte-e-partecipazione-occupazione-palazzo-nuovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Maggio 2024","2024-05-31 19:39:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-05-25_17-42-57-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 28/05/2024",1717184161,[358],[305],{"post_content":405},{"matched_tokens":406,"snippet":407,"value":408},[74],"di categoria, avevano chiesto il \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> danni pari ad un 1,3"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello del ribaltamento della sentenza in corte di cassazione di Milano, rispetto al primo grado del processo che vedeva coinvolti da una parte i lavoratori della logistica che lavoravano per la catena di supermercati Unes e dall'altra l'azienda che aveva in appalto questo servizio assieme ad Assologisica e Federdistribuzione. 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Il servizio di assistenza igienico-personale specializzato deve essere garantito sempre per tutti gli studenti e studentesse disabili delle scuole superiori che ne hanno diritto dall’inizio e per tutto l’anno scolastico. È già stata predisposta dalla Città Metropolitana una programmazione, anche con la Regione Siciliana, per l’anno scolastico prossimo per evitare i problemi annosi\r\ndi risorse e di tempi che si ripresentano ogni anno? Ad oggi non abbiamo risposte concrete.\"\r\n\r\nLe lavoratrici e i lavoratori precari delle Coop Sociali in manifestazione in difesa del posto di lavoro al palazzo della Città Metropolitana denunciano l'agire repressivo e intimidatorio della polizia che ha tentato invano di far togliere durante il sit in la bandiera palestinese che lavoratrici e lavoratori tenevano insieme alle bandiere sindacali. 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Anche questo rientra nel moderno fascismo che avanza spedito in questo paese oggi con il governo Meloni sempre più antioperaio e guerrafondaio e tutti i suoi apparati repressivi al servizio e che si scaglia e attacca\r\nstudenti, lavoratori, attivisti sindacali e politici che oggi solidarizzano attivamente con il popolo palestinese e lottano contro la guerra imperialista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Donatella-SlaiCobasPalermo-su-censura-bandiera-palestinese-durante-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Nico bibliotecario all'unito della CUB aggiornando le lotte /mobilitazioni che i/le BiblioCooperativist* stanno attuando nell'università. Il sostegno che i/le BiblioCooperativist* stanno dando all'occupazione studentesca di palazzo nuovo assieme ad altri/tre lavorat* sta andando a fare la differenza rispetto al tentativo di ridimensionare l'iniziativa che non vuole altro che l'università sia fuori dalla guerra e non sia complice del genocidio in corso in Palestina.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Nico-bibliotecario-univesità-su-aggiornamenti-lotte-e-partecipazione-occupazione-palazzo-nuovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[410],{"field":151,"matched_tokens":411,"snippet":407,"value":408},[74],{"best_field_score":155,"best_field_weight":190,"fields_matched":113,"num_tokens_dropped":48,"score":191,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":48},{"document":414,"highlight":426,"highlights":431,"text_match":153,"text_match_info":434},{"comment_count":48,"id":415,"is_sticky":48,"permalink":416,"podcastfilter":417,"post_author":350,"post_content":418,"post_date":419,"post_excerpt":54,"post_id":415,"post_modified":420,"post_thumbnail":421,"post_title":422,"post_type":330,"sort_by_date":423,"tag_links":424,"tags":425},"65779","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mista-radio-fabbrica-05-01-2021/",[293],"il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Tullio Togni sull'occupazione militare del territorio del Sahara Occidentale da parte dell'esercito marocchino. Tullio ha registrato tre audio documentari: il primo lo trasmettiamo oggi e riguarda proprio i Territori Occupati con conseguente fermo ed espulsione da parte dei servizi segreti marocchini di tutta la troupe intenta a fare informazione indipendente. Il secondo e il terzo audio documentario è stato registrato nei campi profughi sahrawi in Algeria ed andranno in onda i prossimi martedì solo su radio Fabbrica.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/F_m_05_01_Documentario-popolo-Sahrawi-prima-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Antonini ex RLS in ferrovie dello stato che ha denunciato le responsabilità sulla mancata sicurezza dei vertici aziendali:\r\nL'8 gennaio 2021, dopo 11 anni e mezzo, la Cassazione emetterà la sentenza per le 32 Vittime e i feriti gravissimi.\r\nIl Moretti fu oggetto, da Viareggio a Bruxelles, di una campagna/mobilitazione focalizzata sul suo ruolo apicale. Ruolo esercitato come Amministratore di FATTO da parte di questo personaggio, alto manager di Stato o, vero e proprio, boiardo di Stato.\r\nUna campagna di mobilitazione affinché non fosse illegittimamente escluso dalla lista degli indagati e fosse legittimamente dimesso da Ad della holding Fs. Addirittura(!) furono raccolte 10.000 firme per le sue dimissioni e protocollate alla Camera e al Senato, da ‘lorsignori’ cestinate come avviene per ogni volontà popolare degna di questo nome e di rispetto.\r\nIl primo obiettivo fu conseguito, il secondo lo è stato (formalmente) a seguito della condanna di 1° grado del 31 gennaio 2017 da parte del Tribunale di Lucca, dopo che il suddetto era stato promosso a “Leonardo-Finmeccanica”, secondo le sue/proprie volontà.\r\nUna campagna mediatica e di mobilitazione da parte di senza-potere come familiari, ferrovieri, cittadini/e. Una campagna che, comunque, ha prodotto risultati per un interesse collettivo: una verità già scritta, scampoli di giustizia, briciole per la … sicurezza.\r\nIl “manovrismo” dei poteri forti per salvare il Moretti dalla definitiva condanna è sempre stato presente, con una rapida accelerata in vista della sentenza di Cassazione.\r\nMassima vigilanza e forte mobilitazione per impedire il ribaltamento di due sentenze processuali, un’indecente e blasfema offesa ai familiari e alle 32 Vittime, un’indecorosa delegittimazione della salutare mobilitazione popolare di questi 11 anni e mezzo.\r\nOcchio e … gambe!\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n[L'udienza dell' 8 gennaio è slittata di 3 ore, non più alle ore 10.00 bensì alle ore 13.00.I Familiari saranno in piazza Cavour di fronte alla Cassazione intorno alle ore 12.00 A Roma. La loro richiesta di essere presenti in aula è stata respinta.]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/F_m_05_01_Ex-lavoratore-Ferrovie-sulla-tragedia-di-Viareggio-del-2011.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil terzo approfondimento lo abbiamo fatto con l'aiuto di Ashraf, compagno palestinese che abita nel Socrate occupato di Bari dove in questi giorni hanno subito un attacco incendiario ed un tentativo di sgombero. Alla fine le 60 persone che vivevano nell’ex liceo Socrate di Bari sono rientrate nella struttura nonostante Il Comune aveva proposto delle alternative. Dopo l’arrivo della polizia gli occupanti avevano indetto un presidio permanente a cui a partecipato tutto il quartiere.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/F_m_05_01_Occupante-Socrates-di-Bari-su-attacco-incendiario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nChe la vita di chi lavora possa venire decisa dal giudizio di un software è un elemento inquietante nonchè purtroppo attuale, si è accorto di questo anche il tribunale del lavoro di Bologna che condanna Deliveroo per la condotta discriminatoria del proprio software di ranking reputazionale. Infatti in data 31 dicembre 2020, la sentenza della giudice Chiara Zompi costringe la dirigenza del colosso del food delivery ad un risarcimento di 50 mila euro nei confronti dei riders e di CIGL che ha guidato il ricorso.\r\n\r\nGli esponenti del sindacato confederale commentano che \"si tratta una svolta epocale nella conquista dei diritti sindacali nel mondo digitale\" , nonostante questa sentenza arrivi a software già cambiato da parte dell'azienda. Così con l'aiuto di Simone, membro dell'assemblea riders torinese, abbiamo cercato di vederci un po' più chiaro riguardo questa vicenda, grazie al punto di vista di chi ne è diretto protagonista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/F_m_05_01_Rider-su-sentenza-tribunale-del-lavoro-di-Bologna@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Gennaio 2021","2021-01-11 18:08:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/image-200x110.png","frittura mista | radio fabbrica 05/01/2021",1609950215,[],[],{"post_content":427},{"matched_tokens":428,"snippet":429,"value":430},[74],"del food delivery ad un \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark> di 50 mila euro nei","il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Tullio Togni sull'occupazione militare del territorio del Sahara Occidentale da parte dell'esercito marocchino. 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Il suo personaggio più noto é Benjamin Malaussène, che racconta in prima persona. Di mestiere fa il \"capro espiatorio\". Quando il cliente del Grande Magazzino protesta per un disguido, il direttore davanti a lui strapazza Benjamin in lacrime cosicchè il cliente si calma e rinuncia al risarcimento. Poi svolge lo stesso incarico per la casa editrice Il Taglione, dove deve ricevere gli autori furiosi che si sono visti respingere il manoscritto. \"Da dietro le sopracciglia cespugliose, il suo occhio da cinghiale mi frugava nella coscienza.\" Benjamin vive circondato da una numerosa famiglia multietnica di fratellastri e sorellastre, da Louna cha fa l'infermiera a Clara che fa la fotografa a Thérèse che ha il dono della preveggenza a Jérémy che ha dato fuoco alla scuola senza dimenticare Julius, il cane epilettico. In \"Come un romanzo\" Pennac ci propone \"i diritti imprescrittibili del lettore\" dove demolisce molti facili alibi \"non leggo perché non ho tempo\". Ci regala anche la graphic novel \"Gli esuberati\" disegnata da Jacques Tardi dedicata \"ai licenziati, ai silurati, ai globalizzati, insomma a tutti quelli che si trovano a spasso\". Buon ascolto.","16 Maggio 2020","2020-05-16 19:08:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/PENNAC3-190x110.jpg","DANIEL PENNAC - LA PERLA DI LABUAN 15/5/2020",1589619922,[],[],{"post_content":450},{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":453},[74],"si calma e rinuncia al \u003Cmark>risarcimento\u003C/mark>. Poi svolge lo stesso incarico","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020.05.15-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Il libro é una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire\" ce lo ricorda Daniel Pennac che, dopo aver fatto l'insegnante per 28 anni, si é messo a scrivere. Il suo personaggio più noto é Benjamin Malaussène, che racconta in prima persona. Di mestiere fa il \"capro espiatorio\". 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