","Arance insanguinate e ruspe: dalla Diciotti a Rosarno","post",1550676216,[61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/braccianti-immigrati/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/immunita-parlamentare/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/moussa-ba/","http://radioblackout.org/tag/nave-diciotti/","http://radioblackout.org/tag/rogo-baraccopoli/","http://radioblackout.org/tag/rosarno/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/san-fedinando/",[73,74,75,76,15,77,78,34,26,79,32],"braccianti immigrati","immigrazione","immunità parlamentare","linformazione-di-blackout","moussa ba","nave diciotti","salvini",{"post_content":81,"tags":87},{"matched_tokens":82,"snippet":85,"value":86},[83,84],"rogo","Baraccopoli","Nell'ennesimo \u003Cmark>rogo\u003C/mark> nella \u003Cmark>Baraccopoli\u003C/mark> di Rosarno è morto un","Nell'ennesimo \u003Cmark>rogo\u003C/mark> nella \u003Cmark>Baraccopoli\u003C/mark> di Rosarno è morto un lavoratore immigrato. Si chiamava Moussa Ba ed era originario del Senegal. Non è il primo e probabilmente non sarà l'ultimo, perché la precarietà dei rifugi di plastica e legno, dove vivono buona parte dei braccianti della piana di Gioia Tauro, è tale che basta una scintilla ad innescare roghi devastanti, che inghiottono case e vite. Il ministro dell'Interno ha riproposto la sua ricetta, ruspe e sgomberi, ma per il momento le sue sono solo parole, perché la ricchezza del comparto agroalimentare della zona si fonda sulle povertà dei lavoratori schiavi.\r\nAi braccianti africani nessuno affitta una casa. Chi lo fa propone contratti di qualche mese, il tempo della stagione della raccolta e poi via, lontano, non importa dove.\r\nPochi però possono aspirare ad un tetto in affitto, troppo basse le paghe, troppe le persone rimaste a casa cui spedire qualche soldo.\r\nI lavoratori sono pagati a cottimo (“0,50 centesimi per ogni cassetta di arance, 1 euro per i mandarini”) o a giornata: “Poco più del 90% percepisce tra i 25 ed i 30 euro al giorno, il 7,17% ha un guadagno compreso tra 30 e 40 euro e il 2% riceve addirittura meno di 25 euro.\r\nLe tende di plastica, le baracche fatte di lamiere recuperate, legno e quel che capita sono l’unico riparo.\r\nDifficilmente Salvini manderà qui le sue ruspe. Rosarno non è il CARA di Mineo né quello di Castelnuovo di Porto, postacci dai quali sono stati cacciati nelle scorse settimane i migranti diventati clandestini per decreto legge.\r\nRosarno è una miniera d’oro.\r\nA Salvini non conviene usare la mano pesante perché rischia di perdere voti nella Regione che lo ha eletto senatore.\r\nNelle aziende agricole della Piana lavorano quattromila braccianti stagionali che nel corso dell’anno transitano nell’area. E vive tra San Ferdinando e Rosarno almeno il 60% dei 3.500 lavoratori stranieri censiti dalla clinica mobile di Medici per i Diritti Umani.\r\nLa Lega a Rosarno, 6.5 km da San Ferdinando e capitale del distretto degli agrumi, ha preso il 13%. Salvini non ha alcun interesse a inceppare il dispositivo che consente ai produttori locali di arance, mandarini e kiwi di disporre di manodopera ricattabile e a basso costo. Schiavi usa e getta.\r\nAnche Minniti, il suo predecessore, anche lui eletto a Reggio Calabria, si è ben guardato dal toccare gli interessi dei produttori della Piana.\r\n\r\nBlackout ne ha parlato con un lavoratore che vive nella \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark>. Resterà anonimo perché minacce e violenze sono il pane quotidiano per chi alza la testa e protesta, per chi osa raccontare quello che accade a Rosarno.\r\nIn questi giorni tantissimi giornalisti si sono affollati intorno alla lunga fila di teli di plastica che segna il paesaggio sempre uguale di tutte le zone dove si ammassano gli ultimi. A Rosarno, come a Huelva, come a Vittoria.\r\nIl nostro interlocutore ci racconta che i giornalisti fanno letteratura sui braccianti, ma non parlano con loro. Gli unici che ottengono audience sono quelli delle associazioni, che si candidano al ruolo di mediatori in un conflitto che potrebbe ancora riesplodere, come nel 2010, quando i caporali usarono le armi e scoppiò la rivolta.\r\nTutti aspirano ad una casa, ma solo pochi affittano, e solo per la stagione di raccolta, agli africani. I più non potrebbero comunque pagarsela: i soldi della raccolta, pochi e sudati, lavorando dalle 7 del mattino alle 4 del pomeriggio, vanno anche alle famiglie rimaste in Africa. Troppo poco per immaginare una casa vera.\r\n\r\nLa scorsa settimana, quando è divampato il \u003Cmark>rogo\u003C/mark> tanti hanno provato a salvare le loro cose, pezzi della loro vita. La polizia ha intimato di stare lontani e, per essere più convincente, ha distribuito qualche manganellata.\r\nQuando, un'ora dopo, sono arrivati i vigili del fuoco un'intera area del campo era andata in fumo. In una delle baracche è stato trovato il corpo di Moussa Ba.\r\nL'ultimo di tanti. La rabbia e il senso di impotenza traspare chiaramente dalle lucide parole del ragazzo che ha ben compreso la posta in gioco e non vorrebbe essere ancora pedina sulla scacchiera disegnata per lui.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/2019-02-19-baraccopoli.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel giorno in cui le 5Stelle hanno garantito l'immunità a Salvini per il sequestro di decine di naufraghi, recuperati dalla nave della Marina Militare \"Diciotti\" e rimasti per settimane senza possibilità di sbarcare di fronte al porto di Catania abbiamo parlato con Alessandro Dal Lago, docente all'università di Genova, autore di numerosi studi sull'immigrazione.\r\nUna buona occasione per ragionare sulle politiche governative, i respingimenti in Libia, le morti in mare, nella lunga guerra contro la gente in viaggio.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/2019-02-19-dal-lago-immigrazione.mp3\"][/audio]",[88,90,92,94,96,98,100,102,106,108,110],{"matched_tokens":89,"snippet":73},[],{"matched_tokens":91,"snippet":74},[],{"matched_tokens":93,"snippet":75},[],{"matched_tokens":95,"snippet":76},[],{"matched_tokens":97,"snippet":15},[],{"matched_tokens":99,"snippet":77},[],{"matched_tokens":101,"snippet":78},[],{"matched_tokens":103,"snippet":105},[83,104],"baraccopoli","\u003Cmark>rogo\u003C/mark> \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark>",{"matched_tokens":107,"snippet":26},[],{"matched_tokens":109,"snippet":79},[],{"matched_tokens":111,"snippet":32},[],[113,119],{"field":35,"indices":114,"matched_tokens":116,"snippets":118},[115],7,[117],[83,104],[105],{"field":120,"matched_tokens":121,"snippet":85,"value":86},"post_content",[83,84],1157451471441625000,{"best_field_score":124,"best_field_weight":125,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":126,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":128,"highlight":152,"highlights":157,"text_match":160,"text_match_info":161},{"cat_link":129,"category":130,"comment_count":47,"id":131,"is_sticky":47,"permalink":132,"post_author":133,"post_content":134,"post_date":135,"post_excerpt":53,"post_id":131,"post_modified":136,"post_thumbnail":137,"post_thumbnail_html":138,"post_title":139,"post_type":58,"sort_by_date":140,"tag_links":141,"tags":149},[44],[46],"40721","http://radioblackout.org/2017/03/morti-e-sgomberi-di-stato-al-gran-ghetto-di-foggia/","info","Le fiamme hanno avvolto stanotte centinaia di baracche realizzate in plastica, legno e cartone nel \"Gran Ghetto\", che sorge tra San Severo e Rignano Garganico e che ospita centinaia di migranti sfruttati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne del foggiano e adesso anche bruciati vivi nel rogo che le stesse guardie hanno appiccato alle baracche. Nel giro di pochi minuti il fuoco ha percorso una superficie di circa 5mila metri quadri e distruggendo tutto ciò che era all'interno, mentre numerose bombole di gas – utilizzate per cucinare – sono saltate in aria contribuendo a rendere ancora più pericolosa la situazione.\r\n\r\n \r\n\r\n“Basta sgomberi e ghetti, casa, trasporto, documenti e contratti per tutti”. Con questo slogan ieri mattina centinaia di braccianti avevano camminato in corteo per venti chilometri fino alla Prefettura di Foggia, per protestare contro il maxi-sgombero della baraccopoli disposto dalla Dda di Bari in seguito a un’indagine del 2016 per presunte infiltrazioni criminali, diverse da queste in divisa, e in atto dalla notte del 28 febbraio, senza che venga offerta una reale alternativa immediata e praticabile. Intanto perché i posti disponibili nelle due strutture istituzionali non sono sufficienti per tutte e tutti, e poi perché senza un sistema di trasporto da e per i luoghi di lavoro abbandonare il ghetto significa perdere qualsiasi possibilità di sostentamento, per quanto misera. Ma a tutti coloro rimasti è stato impedito di accedere alle loro case, anche solo per recuperare gli effetti personali, ed hanno passato notti all’addiaccio, in alcuni casi deportati verso destinazioni sconosciute con la forza o con l’inganno e la falsa promessa di un permesso di soggiorno o di un lavoro. Invece nell'incendio di stanotte l'unica promessa mantenuta è stata quella dei morti annunciati, due ragazzi maliani i cui corpi non erano ancora stati restituiti stamani. Nell'ultimo anno la baraccopoli è stata colpita da due importanti incendi che l'hanno in parte distrutta, salvo venire in seguito ricostruita nel giro di pochi giorni. Dal 2012 a oggi è il settimo incendio e quello dalle conseguenze più gravi. Il tentativo da parte dei vigili del fuoco di ipotizzare un incendio doloso, magari da parte degli abitanti il ghetto è stigmatizzato in un comunicato di Campagne in Lotta, una cui compagna abbiamo raggiunto questa mattina:\r\n\r\nRoghiGranGhetto\r\n\r\nIndetto un presidio per domani 4 marzo alle 11 in piazza dell'esquilino, per rinfacciare al ministero le gravissime responsabilità degli avvenimenti al ghetto di Rignano\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/events/233700983767045/\r\n\r\n ","3 Marzo 2017","2017-03-25 22:08:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/69b160053527f1e5b25b37cc5efff326-0007.jpg 593w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Morti e sgomberi di Stato al \"Gran Ghetto\" di Foggia",1488546783,[142,143,144,145,146,147,148],"http://radioblackout.org/tag/braccianti/","http://radioblackout.org/tag/campagne-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/foggia/","http://radioblackout.org/tag/gran-ghetto/","http://radioblackout.org/tag/incendio/","http://radioblackout.org/tag/morti/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[17,150,24,30,28,22,151],"campagne in lotta","sgombero",{"post_content":153},{"matched_tokens":154,"snippet":155,"value":156},[83],"adesso anche bruciati vivi nel \u003Cmark>rogo\u003C/mark> che le stesse guardie hanno","Le fiamme hanno avvolto stanotte centinaia di baracche realizzate in plastica, legno e cartone nel \"Gran Ghetto\", che sorge tra San Severo e Rignano Garganico e che ospita centinaia di migranti sfruttati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne del foggiano e adesso anche bruciati vivi nel \u003Cmark>rogo\u003C/mark> che le stesse guardie hanno appiccato alle baracche. 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Ventiquattr'ore prima le fiamme avevano avvolto una parte della tendopoli di San Ferdinando, vicino a Rosarno, provocando tre feriti, uno dei quali grave. Ad inizio dicembre un incendio nel cd. \"Ghetto dei Bulgari\", vicino a Borgo Tressanti, aveva provocato la morte di un migrante, mentre solo qualche giorno prima un altro grande rogo, il secondo in un anno, era divampato nel noto Grand Ghetto, nei pressi di Foggia.\r\n\r\n \r\n\r\nIncendi che non vanno letti come \"incidenti\", perchè dietro alle fiamme ci sono precise responsabilità politiche di chi ha interesse a mantenere migliaia di lavoratori migranti in una condizione di iper-precarietà abitativa. I ghetti di Stato che proliferano da Nord a Sud, nelle campagne come nelle città, rappresentano infatti un lucroso business, oltre che un efficace dispositivo di contenimento e filtraggio di manodopera migrante a bassocosto (nel settore agricolo, nel comparto della logistica e dei trasporti, in primis). Gli incendi sono la diretta conseguenza di quel regime di \"campizzazione\" della forza lavoro che potrebbe estendersi a fasce sempre più ampie della popolazione.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato degli incendi, della condizione abitativa dei braccianti e delle mobilitazioni che stanno portando avanti con una compagna della Rete Campagne in Lotta:\r\n\r\nIncendiCampi\r\n\r\n ","27 Gennaio 2017","2017-01-30 11:36:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/incendio-san-ferdinando-457x270-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"177\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/incendio-san-ferdinando-457x270-300x177.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/incendio-san-ferdinando-457x270-300x177.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/incendio-san-ferdinando-457x270.jpg 457w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roghi e \"campizzazione\" della forza lavoro",1485518233,[142,179,65,180],"http://radioblackout.org/tag/ghetti/","http://radioblackout.org/tag/roghi/",[17,182,15,20],"ghetti",{"post_content":184},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[104],"baracche della cd. \"Pista\", la \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark> sorta anni fa lungo la","Nella tarda serata del 23 gennaio un ennesimo incendio è divampato a Borgo Mezzanone, vicino a Foggia, coinvolgendo alcune baracche della cd. \"Pista\", la \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark> sorta anni fa lungo la pista di decollo di un aeroporto militare dismesso, in cui vivono circa 500 migranti e che sorge nei pressi del CARA (Centro d’Accoglienza Richiedenti Asilo). 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La tragica morte di Sylla Noumè, avvenuta venerdi scorso poco prima dell'alba, è la dimostrazione che spostando la gente da una baracca all'altra non cambia nulla.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Patrick del sindacato USB, che chiede a gran voce l'assegnazione di alloggi ai braccianti, scelti magari tra le 35mile case sfitte della zona:\r\n\r\npatrick","25 Marzo 2019","2019-03-25 13:00:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350.jpg 625w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rogo nella nuova tendopoli di San Ferdinando: morto un migrante",1553518824,[],[],{"post_content":208,"post_title":212},{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":211},[104],"trasferimento di alcuni migranti dalla \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark> di San Ferdinando a una","Salvini aveva strombazzato come un successo il trasferimento di alcuni migranti dalla \u003Cmark>baraccopoli\u003C/mark> di San Ferdinando a una tendopoli gestita dal Comune. 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Ne abbiamo parlato con Gianni Carrozza, nostro corrispondente da Parigi, nonché redattore di Radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la Sociale!”\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n8 9 10 giugno. Blackout fest\r\n\r\nSabato 16 giugno a Milano convegno antimilitarista al circolo familiare di unità proletaria di viale Monza 140\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, si fanno ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46 (la terza e quarta settimana di giugno la riunione è anticipata a martedì 19 e martedì 26)\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","11 Giugno 2018","2018-10-17 22:58:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/bersaglieri-200x110.jpg","Anarres dell’8 giugno. La portaerei Sicilia. Antimilitaristi a Torino. Sacko, vita e morte di un bracciante. 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