","Saluggia. Scorie, acqua e soldi","post",1484138370,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bosco-marengo/","http://radioblackout.org/tag/compensazioni/","http://radioblackout.org/tag/deposito-scorie-nucleari/","http://radioblackout.org/tag/saluggia/","http://radioblackout.org/tag/scorie-nucleari/","http://radioblackout.org/tag/trino/",[32,70,36,25,71,23],"compensazioni","scorie nucleari",{"post_content":73,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":74,"snippet":76,"value":77},[75],"Saluggia","Vercellese, Bosco Marengo e, soprattutto, \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>, è concentrato il 73% delle","Il deposito nazionale per le scorie nucleari, destinato ad accogliere la pesante eredità dell’avventura nucleare italiana, non è stato costruito. Non è stato neppure scelto il posto dove farlo. Di tanto in tanto circolano rumores infondati su questa o quella località.\r\n\r\nL’ultimo tentativo reale venne fatto a Scanzano Ionico, dove una cava salina era stata indicata come bara ideale per l’immondizia nucleare.\r\n\r\nIl posto sembrava perfetto. Un sindaco fascista con un trascorso di tangenti per gestione di traffici di rifiuti speciali, un piccolo paese della Basilicata, la promessa di cascata di soldi per compensare il rischio. Come è finita oggi lo ricordano in pochi. Una rivolta popolare scuote il paese: statali e ferrovia sono bloccate dalla gente di Scanzano per due settimane, il sindaco deve barricarsi in casa, la polizia deve fare dietrofront.\r\nLa mobilità dell’intera Basilicata va in tilt. Il governo cede e ritira il progetto.\r\n\r\nLe scorie restano dove sono. In Piemonte. Tra Trino Vercellese, Bosco Marengo e, soprattutto, \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>, è concentrato il 73% delle scorie italiane.\r\n\r\nIl deposito nazionale delle scorie italiane è, nei fatti, a \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>. Il posto peggiore per i rischi idrogeologici, perché \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark> è al centro di un triangolo, tracciato dalla Dora Baltea e due canali. Sotto passano le falde acquifere che alimentano l’acquedotto del Monferrato.\r\nQualche anno fa l’alluvione mise a rischio di inquinamento l’intera area e, in almeno un’occasione, è stata dimostrata la radioattività della falda superficiale.\r\nTra pochi anni sarà completato il Cemex, una bara di cemento, che dovrebbe rendere più sicuro il sito “temporaneo”. Quello “definitivo” venne deciso con una legge del 2003, dopo l’annuncio del 1999. Sono passati 17 anni e nulla è successo. Persino la Carta dei siti papabili, in teoria pronta da due anni,non è mai stata resa nota. Evidentemente si temono ripercussioni nelle urne.\r\n\r\nUna domanda sorge spontanea. Perché \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark> e gli altri paesi soggetti a servitù nucleari non insorgono? Perché non si muove quasi nulla?\r\nLa risposta è semplice ed ha parecchi zeri. 15 milioni di euro all’anno per le compensazioni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo Bianco, attivista antinuclearista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 01 10 lorenzo depositoscorie",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[75],"\u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>. 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Le stime sono di due miliardi circa per la costruzione di ogni piccolo reattore nucleare di quarta generazione, con ricadute occupazionali e di qualificazione professionale. Significa davvero un passo verso il futuro. Siamo ancora in una fase di sperimentazione. Stiamo lavorando con l’Università”, queste le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin dopo un recente incontro sul nucleare di quarta generazione a Torino. In Piemonte sono presenti Newcleo, Ansaldo ed Enea, ha ricordato il ministro...\r\n\r\nContro la farsa del nucleare \"pulito e sicuro\", così come la falsa dicotomia tra nucleare civile e militare e la finzione della \"transizione ecologica\", abbiamo cercato di analizzare l'aberrante progetto di Deposito Nazionale Unico delle scorie nucleari, un unicum nel mondo, in cui lorsignori vorrebbero stoccare i rifiuti radioattivi provenienti dalle vecchie centrali spente, da attività come la medicina nucleare e da alcune lavorazioni industriali. Un impensabile - per perdere la propria pericolosità le scorie provenienti dalle centrali dismesse necessitano di milioni di anni - che prefigura ciò che da tempo è nell'aria, una fase espansiva del nucleare a queste latitudini: all'interno del deposito vorrebbero infatti realizzare anche un polo di ricerca, sarebbe ingenuo non pensare che possa avere ricadute anche in ambito bellico.\r\n\r\nTra le aree classificate come “potenzialmente idonee”, un bel business per gli imprenditori della morte locali, molte si trovano in Piemonte, da Rondissone, Mazzè, Caluso, Carmagnola all'alessandrino. Qui già sorgono la centrale \"Enrico Fermi\" di Trino Vercellese e gli impianti di deposito e riprocessamento di scorie radioattive di Saluggia, che si trovano in un’area chiamata “là suta” (“di sotto”, in piemontese), circondata da tre corsi d’acqua: la Dora Baltea e i canali Cavour e Farini. Si tratta di uno dei posti più pericolosi d’Italia, dove negli ultimi vent’anni ci sono state ben tre esondazioni. Nel 2000 l'alluvione fu così grave che Carlo Rubbia, allora presidente di ENEA (Energia Nucleare e Alternativa, l’ente che ha gestito gli impianti nucleari italiani fino al 2003) dichiarò che “se il livello del fiume fosse salito ancora di pochi centimetri avremmo inquinato la Dora, il Po e l’Adriatico, con un disastro di proporzioni assai maggiori rispetto a Chernobyl”.\r\n\r\nContro il nucleare ha sempre vinto la lotta, anche a Trino, come ci insegnano le azioni di sabotaggio e conflitto messe in atto negli anni Ottanta. Anche oggi c'è chi si oppone agli scellerati progetti dei governanti, perchè il nucleare conferma che \"solo lo Stato e il Capitale devono possedere le capacità di produrre energia, che queste capacità rappresentano un rapporto legato al grado di dipendenza delle popolazioni, che qualsiasi sussulto rivoluzionario che voglia trasformare radicalmente il mondo dovrà confrontarsi con questi mastodonti dell'energia. In breve, che energia significa dominio\" (Avis de Tempetes, 2018).\r\n\r\nI principali operatori nazionali nel campo della gestione dei rifiuti radioattivi sono: Sogin Spa, Avogadro Spa che opera nel reattore Avogadro di proprietà di FIAT Avio, ENEA, Nucleco Spa.\r\nNe abbiamo parlato con Salvatore del Laboratorio Perla Nera, che sabato 6 aprile ha partecipato allo spezzone sociale della manifestazione contro il deposito nazionale unico di scorie nucleari, per lo più istituzionale e pacifista, ma attraversata anche da altre componenti, tra cui il movimento dei trattori:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Aprile 2024","2024-04-12 18:30:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-1024x629.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-768x472.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-1536x944.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815.jpg 1999w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Energia è guerra: contro il nucleare e il deposito nazionale unico",1712594884,[129,130,131,132,66,133,68],"http://radioblackout.org/tag/alessandria/","http://radioblackout.org/tag/deposito-nazionale-unico/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/scorie/",[135,136,137,20,25,18,23],"alessandria","deposito nazionale unico","guerra",{"post_content":139,"tags":143},{"matched_tokens":140,"snippet":141,"value":142},[75],"riprocessamento di scorie radioattive di \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>, che si trovano in un’area","Produrre reattori nucleari nel sito di Mirafiori? “Se Newcleo (startup che investe nel \"nucleare pulito\") va avanti potrebbe starci. 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Tra Boscomarengo in provincia di Alessandria, l'ex centrale di Trino e, soprattutto il deposito “provvisorio” di Saluggia si trovano gran parte dei resti delle lavorazioni delle centrali e quelli delle usati in medicina.\r\nLe periodiche dichiarazioni sull'individuazione del luogo ove verrà costruito il deposito nazionale per le scorie sono sempre finite nel nulla.\r\nIn questa partita nessuno vuole trovarsi con il cerino acceso in mano. L'ultima volta che ci provarono, oltre un decennio fa, ne scaturì una rivolta popolare a Scanzano Jonico e nei paesi vicini che obbligò il governo a fare marcia indietro.\r\n\r\nNella vicina Francia la scelta seccamente nuclearista non lascia spazio a prospettive energetiche diverse. Lo ha dimostrato la guerra per il Mali scatenata per non mettere a rischio le miniere di uranio nel vicino Niger, tra le principali al mondo, da cui la Francia trae buona parte del minerale necessario a far marciare le proprie centrali.\r\nIn quelle miniere i lavoratori scavano a mani nude, senza protezioni, e muoiono giovani.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'attivista antinucleare Lorenzo Bianco.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-26-chernobyl","26 Aprile 2016","2016-04-28 12:04:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb.jpg 638w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","30 anni dopo Chernobyl, l'incubo nucleare non è finito",1461683711,[63,182,65,132,66,183,68],"http://radioblackout.org/tag/chernobyl/","http://radioblackout.org/tag/sogin/",[32,185,36,20,25,186,23],"chernobyl","sogin",{"post_content":188,"tags":192},{"matched_tokens":189,"snippet":190,"value":191},[75],"soprattutto il deposito “provvisorio” di \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark> si trovano gran parte dei","Chernobyl è una città fantasma, dove, dopo trent'anni dall'esplosione del reattore numero 4 della centrale bielorussa, di continua a morire.\r\nIn Italia, dove Chernobyl accelerò la fuoriuscita dall'avventura nucleare, le scorie sono ancora un problema irrisolto e, probabilmente irresolubile.\r\nIn Piemonte ci sono il 95% delle scorie di tutto il paese. 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Nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 gennaio era previsto l’ennesimo e pericoloso trasporto di scorie nucleari attraverso la valle di Susa.\r\n\r\nQueste scorie sono il devastante risultato dell’esperienza nucleare italiana degli anni ottanta poi fermata dalle lotte contro le centrali e da ben due referendum popolari, l’ultimo nel 2011.\r\n\r\nLe scorie sono stoccate presso un deposito provvisorio a Saluggia in provincia di Vercelli da dove vengono trasportate via ferrovia verso la Francia dove verranno riprocessate e poi in un secondo tempo rispedite indietro.\r\n\r\nIl treno domenica notte non è passato.\r\nIl presidio quindi è rimandato a martedì 15 gennaio alle ore 20 alla stazione ferroviaria di Avigliana.\r\n\r\nUna diretta con una compagna sul posto:\r\n\r\n13gennaio_avigliana","13 Gennaio 2013","2013-01-21 13:02:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/treno-scorie-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"223\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/treno-scorie-300x223.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/treno-scorie-300x223.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/treno-scorie.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Avigliana - 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Stessa provenienza: il deposito Avogadro di Saluggia, in provincia di Vercelli, dove si trovano ancora stoccate circa 30 tonnellate di rifiuti radioattivi. Diversa, invece, la destinazione. Questa volta non si tratta di combustibile nucleare esaurito da inviare alla centrale francese di La Hague, ma di 10 lamine di MTR, un combustibile irraggiato proveniente da attività di ricerca condotte nella centrale nucleare sperimentale olandese di Petten, attese a Trieste per poi essere spedite via nave negli Stati Uniti d'America.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/trasporto-scorie-nucleari.mp3\"]\r\n\r\nScarica audio\r\n\r\n \r\n\r\n ","7 Novembre 2012","2025-09-24 22:01:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nuke1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nuke1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nuke1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nuke1-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nuke1.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Saluggia (VC) - Nuova partenza di convoglio radioattivo",1352294556,[],[],{"post_content":265,"post_title":269},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[75],"provenienza: il deposito Avogadro di \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark>, in provincia di Vercelli, dove","Presto altre sostanze radioattive lasceranno il Piemonte. 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Il materiale attraverserebbe la pianura padana su strada fino al porto di Trieste per essere caricato su navi.\r\n\r\nascolta in proposito l'intervista di questa mattina con Lorenzo:\r\n\r\ntrasportinucleari16.9","17 Settembre 2012","2012-09-25 14:51:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/5158336653_a8db0e8e02-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/5158336653_a8db0e8e02-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/5158336653_a8db0e8e02-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/5158336653_a8db0e8e02.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Trasporti nucleari da Saluggia agli Stati Uniti?",1347888677,[],[],{"post_content":294,"post_title":298},{"matched_tokens":295,"snippet":296,"value":297},[75],"trasferimento di scorie nucleari da \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark> a La Hague, recentemente proprio","Le informazioni non sono ancora chiare ma pare che, oltre all'accordo bilaterale già esistente tra Italia e Francia per il trasferimento di scorie nucleari da \u003Cmark>Saluggia\u003C/mark> a La Hague, recentemente proprio il governo Monti abbia concordato con gli USA di Obama la cessione agli Stati Uniti di altro materiale radioattivo presente nei depositi della cittadina piemontese. 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Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\nscarica l'audio\r\n\r\nIl prossimo sarà il quarto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nLa prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke\r\nNell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.\r\nLa Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?\r\nTutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nProbabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.\r\nL’unica misura consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea ferroviaria è chiudersi in casa.\r\nTutti noi sappiamo che non basta chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.\r\n\r\nL’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nLo scorso mese il governo ha deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo deposito «provvisorio».\r\nIn nessun paese al mondo c’è un sito definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.\r\nI trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone rischierebbero la vita.\r\n\r\nVale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute?\r\nNoi pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.","23 Novembre 2012","Forse già la prossima settimana passerà per il Piemonte, un treno pieno di scorie nucleari. Questi “viaggi” sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\n","2018-10-17 23:00:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nonukeblu-200x110.jpg","Treni nucleari. 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