","I no tav bloccano i tir che trasportano smarino a San Didero!","post",1663253595,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/san-didero/","http://radioblackout.org/tag/smarino/",[15,18,23],{"post_content":69,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":70,"snippet":73,"value":74},[71,72],"San","Didero","presso il cantiere fortino di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>. Questa mattina il movimento no","Ai microfoni di Blackout una breve corrispondenza con il blocco dei tir presso il cantiere fortino di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>. Questa mattina il movimento no tav ha bloccato un camion in arrivo da Salbertrand colmo di materiale tossico e diretto a \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>, con l'intento di denunciare quanto sta avvenendo nel contesto dell'eventuale nuovo autoporto. A quanto pare nell'attesa di veder ripartire dei lavori fantasma (per i quali alcuni mesi fa sono venuti meno gli appalti) il cantiere viene usato per stoccare materiale tossico all'insaputa di amministrazioni e abitanti.\r\n\r\nL'attenzione e la cura dei no tav a riguardo del proprio territorio è un esempio importante e sempre attuale!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/Blocco-tir-sandidero-2022_09_15_2022.09.15-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[71,72],"I no tav bloccano i tir che trasportano smarino a \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>!",[79,81,86],{"matched_tokens":80,"snippet":15},[],{"matched_tokens":82,"snippet":85},[83,84],"san","didero","\u003Cmark>san\u003C/mark> \u003Cmark>didero\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":23},[],[89,95,98],{"field":38,"indices":90,"matched_tokens":92,"snippets":94},[91],1,[93],[83,84],[85],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":77,"value":77},"post_title",[71,72],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":73,"value":74},"post_content",[71,72],1157451471441625000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":27,"num_tokens_dropped":50,"score":105,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":107,"highlight":122,"highlights":137,"text_match":101,"text_match_info":147},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":50,"id":110,"is_sticky":50,"permalink":111,"post_author":53,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":56,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":61,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":121},[47],[49],"75817","http://radioblackout.org/2022/05/considerazioni-sul-non-cantiere-tav-di-san-didero/","A più di un anno dallo sgombero del presidio No Tav di San Didero, i lavori per l'autoporto sono fermi. O meglio, non sono mai partiti, ad esclusione dalla costruzione di un vero e proprio fortino militare, tanto che anche i vari media mettono in dubbio il fatto che a San Didero verrà mai realizzato un autoporto. Abbiamo commentato con Luca Giunti, uno dei tecnici No Tav, lo stato dei lavori ma soprattutto come i ritardi siano in realtà un elemento strutturale e integrante delle grandi opere.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandidero.mp3\"][/audio]","26 Maggio 2022","2022-05-26 11:17:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi-1536x1152.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/sandi.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Considerazioni sul non-cantiere TAV di San Didero",1653563843,[120,64,65],"http://radioblackout.org/tag/autoporto/",[25,15,18],{"post_content":123,"post_title":127,"tags":130},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[71,72],"del presidio No Tav di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>, i lavori per l'autoporto sono","A più di un anno dallo sgombero del presidio No Tav di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>, i lavori per l'autoporto sono fermi. 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La manifestazione si concluderà al presidio di San Didero, di fronte al fortino militarizzato sorto nei terreni destinati ad ospitare il nuovo autoporto, che prenderà il posto di quello di Susa, dove è previsto un cantiere per la Torino Lyon.\r\nQualcosa si muove anche sul fronte della tratta nazionale, per la quale è stato nominato un commissario straordinario, Calogero Mauceri, che affiancherà Telt nelle trattative con i comuni interessati, ma è pronto ad avvalersi dei poteri che gli consentono di oltrepassarli.\r\nL’attacco al movimento di lotta si amplia e si estende, mentre contunuano i processi e le condanne. I No Tav non si arrendono e moltiplicano le iniziative di informazione e lotta.\r\nMercoledì 8 dicembre ore 13 appuntamento al piazzale delle scuole di Borgone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Nicoletta Dosio\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/2021-12-07-8-dic-dosio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","7 Dicembre 2021","2021-12-07 14:38:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","8 dicembre 2021. 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Il governo ha puntato sulla violenza e l’occupazione militare del territorio, auspicando sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc…\r\nL’ultima mossa del governo Draghi riguarda la tratta nazionale sinora esclusa dai finanziamenti europei, che sono garantiti solo per le opere transfrontaliere. \r\nIl governo di Mario Draghi ha deciso di sbloccarne la realizzazione: l’Italia parteciperà al bando europeo che mette a disposizione risorse aggiuntive per le tratte di accesso dei singoli paesi a infrastrutture di collegamento infra-europeo. Questa questione, oltre ai tempi di realizzazione è stata discussa alla Conferenza intergovernativa (Cig), svoltasi il 14 giugno a Chambery.\r\nAlla Conferenza intergovernativa hanno preso parte i rappresentanti di Italia, Francia e Unione Europea. La cifra che l’Italia potrebbe ottenere con il bando europeo potrebbe arrivare a 750 milioni di euro, una bella fetta dei 2 miliardi ipotizzati per la tratta Rivalta/Avigliana. \r\nLa conseguenza di questa mossa potrebbe essere l’apertura di cantieri Tav sulla collina morenica e in bassa valle. \r\n\r\nInvece una doccia fredda per chi pensava di aver impresso il turbo alla alla Torino Lyon arriva da San Didero, dove gli appalti per la realizzazione del nuovo autoporto sono stati sospesi da Sitaf, la società che controlla l’autostrada A32.\r\nDi questa decisione e degli esiti della Cig di Chambery abbiamo provato a capirne di più con Simone Franchino, tecnico No Tav.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-22-tav-franchino-appalti-cig.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Giugno 2021","2021-06-22 15:42:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no-tav-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no-tav-1-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no-tav-1-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/no-tav-1.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tav. 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Non vogliamo il Tav!\r\n\r\nPresidio ex-autoporto \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>",{"matched_tokens":452,"snippet":453,"value":453},[71,72],"La Cura è nella Terra: terre recuperate ed occupate - nuovo presidio di \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>",[455,457],{"field":99,"matched_tokens":456,"snippet":449,"value":450},[71,72],{"field":96,"matched_tokens":458,"snippet":453,"value":453},[71,72],1157451471441100800,{"best_field_score":461,"best_field_weight":462,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":463,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"2211897868288",15,"1157451471441100922",{"document":465,"highlight":476,"highlights":481,"text_match":459,"text_match_info":484},{"comment_count":50,"id":466,"is_sticky":50,"permalink":467,"podcastfilter":468,"post_author":392,"post_content":469,"post_date":470,"post_excerpt":56,"post_id":466,"post_modified":471,"post_thumbnail":56,"post_title":472,"post_type":441,"sort_by_date":473,"tag_links":474,"tags":475},"96121","http://radioblackout.org/podcast/radionotav-20-02-25/",[392],"Trasmisione del 20/02/2025 dalla piazza del mercato di Susa\r\n\r\nNella puntata di oggi:\r\n\r\n \tTelt & Co. all’offensiva: lavori a San Giuliano, San Didero e Caselette\r\n \tChe succede nelle scuole di Susa e Bussoleno? Resoconto di una esponente del comitato “Insieme per il Rosa” su sciopero degli insegnanti e presidio di ieri 19/02/2025 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte\r\n \tLeonard Peltier, 81 anni, attivista americano per i diritti dei nativi, a cui è intitolato il presidio NOTAV di San Didero, dopo quasi 50 anni di carcere, è stato scarcerato, sebbene rimanga ai domiciliari\r\n \tIniziative e appuntamenti di movimento\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025_02_20.mp3\"][/audio]","4 Marzo 2025","2025-03-04 09:12:01","RADIONOTAV 20/02/25",1741079521,[],[],{"post_content":477},{"matched_tokens":478,"snippet":479,"value":480},[71,71,72],"all’offensiva: lavori a \u003Cmark>San\u003C/mark> Giuliano, \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark> e Caselette\r\n \tChe succede nelle","Trasmisione del 20/02/2025 dalla piazza del mercato di Susa\r\n\r\nNella puntata di oggi:\r\n\r\n \tTelt & Co. all’offensiva: lavori a \u003Cmark>San\u003C/mark> Giuliano, \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark> e Caselette\r\n \tChe succede nelle scuole di Susa e Bussoleno? 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Anche in streaming. \r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-12-02-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVoci dalle piazze dello sciopero generale lanciato dal sindacalismo di base.\r\nLe dirette da Roma, Palermo, Torino, Milano, Pisa, Bologna, Trieste, Modena…\r\n\r\nDi seguito alcuni stralci dall’appello per lo sciopero:\r\n“In Italia, unico tra i Paesi dell’OCSE ove i salari sono più bassi di 30 anni fa, l’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità e delle bollette di luce e gas, insieme all’esplodere della inflazione ormai sopra l’11% (…il 15% per le classi popolari), stanno portando milioni di persone sotto la soglia di povertà.\r\nÈ in tale contesto che gran parte dei sostegni sono andati alle grandi imprese anziché ai lavoratori, ai pensionati e ai disoccupati mentre si è registrato un clamoroso incremento della spesa militare. (...)\r\nÈ ora di organizzarsi e mobilitarsi contro la guerra, contro il carovita e per fermare l’attacco ai salari e l’aumento delle disuguaglianze sociali. Altro che flat tax, taglio del cuneo fiscale, cancellazione del reddito di cittadinanza e riduzione dei servizi pubblici, controriforma della scuola e ulteriore taglio della sanità pubblica: serve che si colpiscano i grandi patrimoni accumulati per decenni; la crisi non dev’essere più pagata dai lavoratori, dai disoccupati e dalle classi subalterne, ma dai padroni e dal grande capitale industriale e finanziario, che in questi anni ha continuato ininterrottamente a fare profitti e ad arricchirsi.\r\nMentre la speculazione impazza e si porta via più di 40 miliardi solo con gli extraprofitti sul gas, ci raccontano che non ci sono le risorse per difendere i nostri salari e i nostri stipendi: nel frattempo, i governi passati e presenti (ieri Draghi, oggi Meloni) reprimono e criminalizzano le lotte sociali e sindacali. È ora di dire basta!\r\nL’escalation bellica e l’incombente pericolo di utilizzo di armi tattiche nucleari ci devono spingere ad agire, qui ed ora, contro la guerra, e per imporre lo stop all’invio di armi in Ucraina. Senza la pace sarà molto difficile poter uscire da una crisi economica che viene pagata, come sempre, dai lavoratori e dai ceti meno abbienti in tutta Europa. (…)\r\n\r\nRojava. L’attacco turco, la solidarietà dei movimenti\r\n“Nella notte del 9 novembre le terre del Rojava e del sud del Kurdistan sono state bombardate dagli aerei del TSK (Esercito Turco). Le YPG hanno annunciato che il centro della città di Kobane, un ospedale sulla collina di Miştenur, la foresta di Kobane, una centrale elettrica, i granai e molti villaggi sono stati bombardati. Gli invasori, che non hanno ottenuto risultati con le armi chimiche e con numerose operazioni di invasione per mesi, hanno diretto questa volta i loro sforzi contro il Rojava, la terra della rivoluzione.”\r\nQuesto l’incipit del comunicato del gruppo/rivista Karala di Ankara sull’avvio dei bombardamenti su Kobane.\r\nOggi la Turchia, che utilizza armi vendute anche dall’Italia, vuole riportare indietro le lancette, distruggere il processo rivoluzionario iniziato nel 2012, massacrare e costringere all’esilio le popolazioni curdofone.\r\nIl progetto neottomano di Erdogan riprende slancio, grazie all’appoggio offerto dall’Unione Europea, che paga perché i profughi di guerra vengano trattenuti in Turchia, e al ruolo di mediatore nella guerra in Ucraina che Erdogan si è scavato in questi mesi.\r\nIn questi giorni in ogni dove ci sono state iniziative in sostegno all’esperienza del confederalismo democratico.\r\nNe abbiamo parlato con Dario, un compagno che conosce bene la situazione nell’area. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento ore 11 in piazza del mercato\r\n\r\nVenerdì 16 dicembre\r\nCena antinatalizia\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nCibo vegano, buon vino, esposizione spettacolare del nostro pres-empio: porta la tua statuetta che lo costruiamo insieme\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nDa ciascuno come può, più che può...\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","3 Dicembre 2022","2022-12-03 13:30:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/clifford-harper-05-col2-200x110.jpg","Anarres del 2 dicembre. 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Uno sciopero che pone al centro la questione del salario, della casa, della precarietà, della sicurezza sui posti di lavoro, della tutela dell’ambiente.\r\nLo slogan di riferimento è “giù le armi, su i salari!”.\r\nUno sciopero unitario che tuttavia ha visto il sindacalismo di base dividersi sulle modalità di piazza, e in un complesso rapporto con le alleanze di piazza che hanno segnato gli ultimi mesi.\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della Cub\r\n\r\nContro il 41 bis. Contro la repressione antianarchica. Per una società senza galere.\r\n\r\nIl folle, la bestia, l’umano. Femminismo libertario e violenza di genere\r\nLe lotte delle donne hanno cancellato tante servitù. Ma ne paghiamo, ogni giorno, il prezzo. La violenza reattiva è solo un lato della medaglia, l’altro è più subdolo e complesso.\r\nIl prezzo dell’emancipazione femminile è stato anche l’adeguamento all’universale, che resta saldamente maschile ed eterosessuale. Lo scarto, la differenza femminile, in tutta l’ambiguità di un percorso identitario segnato da una schiavitù anche volontaria, finisce frantumata, dispersa, illeggibile, se non nel ri-adeguamento ad un ruolo di cura, sostitutivo dei servizi negati e cancellati negli anni.\r\nServe uno sguardo maggiormente critico che colga le aporie insite nella dimensione rivendicativa di servizi per i bambini, gli anziani, i disabili. Questi servizi, comunque affidati prevalentemente a lavoratrici, portano all’istituzionalizzazione forzata di chi ha bisogno di essere aiutato a vivere.\r\nUna riflessione seria sulla crescita di ambiti pubblici non statalizzati, né mercificati potrebbe aprire percorsi di sperimentazione che sciolgano le donne dal lavoro di cura, liberando dalle gabbie istituzionali bambini, anziani, disabili. Smontare il concetto di famiglia, per dar spazio ad una dimensione sociale più ampia, includente, libera, è un passaggio che sarebbe facile dare per scontato. La famiglia eterosessuale con figli è tornata ad essere al centro della società, senza essersene mai allontanata realmente. Smontarla è un percorso politico cruciale.\r\n\r\nAttacco al Rojava.\r\nDopo l’attentato di Instanbul, che il governo turco ha attribuito al PKK, nonostante le secche smentite del Partito dei lavoratori del Kurdistan, Erdogan ha scatenato un duro attacco a Kobane, città simbolo della guerra all’Isis, bombardando la città e l’intera regione. Quest’attacco si somma a quelli in corso da mesi nei confronti delle aree del confederalismo democratico in Iraq e alle basi del PKK sulle montagne irachene.\r\nCe ne ha parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre \r\nsciopero generale lanciato dai sindacati di base\r\nore 10 corteo da piazza Carlo Felice\r\nSpezzone antimilitarista\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento ore 11 in piazza del mercato\r\n\r\nVenerdì 16 dicembre\r\nCena antinatalizia\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nCibo vegano, buon vino, esposizione spettacolare del nostrro pres-empio: porta la tua statuetta che lo costruiamo insieme\r\nDa ciascuno come può, più che può... \r\nBenefit lotte antimilitariste\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\n\r\n ","2 Dicembre 2022","2022-12-02 10:30:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/stillhiring-bis-col-200x110.jpg","Anarres del 25 novembre. Sciopero. Contro il 41 bis. Femminismo libertario e violenza di genere. Attacco al Rojava...",1669976678,[],[],{"post_content":543},{"matched_tokens":544,"snippet":523,"value":545},[71,72],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-11-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nSciopero generale contro la guerra e chi la arma\r\nIl 2 dicembre il sindacalismo di base ha indetto sciopero generale. Uno sciopero che cade a due mesi dall’insediamento del nuovo governo, in un contesto di crescente crisi sociale, in un quadro di sostanziale debolezza dei movimenti di opposizione.\r\nUno sciopero contro la guerra e l’economia di guerra. Uno sciopero che pone al centro la questione del salario, della casa, della precarietà, della sicurezza sui posti di lavoro, della tutela dell’ambiente.\r\nLo slogan di riferimento è “giù le armi, su i salari!”.\r\nUno sciopero unitario che tuttavia ha visto il sindacalismo di base dividersi sulle modalità di piazza, e in un complesso rapporto con le alleanze di piazza che hanno segnato gli ultimi mesi.\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della Cub\r\n\r\nContro il 41 bis. Contro la repressione antianarchica. Per una società senza galere.\r\n\r\nIl folle, la bestia, l’umano. Femminismo libertario e violenza di genere\r\nLe lotte delle donne hanno cancellato tante servitù. Ma ne paghiamo, ogni giorno, il prezzo. La violenza reattiva è solo un lato della medaglia, l’altro è più subdolo e complesso.\r\nIl prezzo dell’emancipazione femminile è stato anche l’adeguamento all’universale, che resta saldamente maschile ed eterosessuale. Lo scarto, la differenza femminile, in tutta l’ambiguità di un percorso identitario segnato da una schiavitù anche volontaria, finisce frantumata, dispersa, illeggibile, se non nel ri-adeguamento ad un ruolo di cura, sostitutivo dei servizi negati e cancellati negli anni.\r\nServe uno sguardo maggiormente critico che colga le aporie insite nella dimensione rivendicativa di servizi per i bambini, gli anziani, i disabili. Questi servizi, comunque affidati prevalentemente a lavoratrici, portano all’istituzionalizzazione forzata di chi ha bisogno di essere aiutato a vivere.\r\nUna riflessione seria sulla crescita di ambiti pubblici non statalizzati, né mercificati potrebbe aprire percorsi di sperimentazione che sciolgano le donne dal lavoro di cura, liberando dalle gabbie istituzionali bambini, anziani, disabili. Smontare il concetto di famiglia, per dar spazio ad una dimensione sociale più ampia, includente, libera, è un passaggio che sarebbe facile dare per scontato. La famiglia eterosessuale con figli è tornata ad essere al centro della società, senza essersene mai allontanata realmente. Smontarla è un percorso politico cruciale.\r\n\r\nAttacco al Rojava.\r\nDopo l’attentato di Instanbul, che il governo turco ha attribuito al PKK, nonostante le secche smentite del Partito dei lavoratori del Kurdistan, Erdogan ha scatenato un duro attacco a Kobane, città simbolo della guerra all’Isis, bombardando la città e l’intera regione. Quest’attacco si somma a quelli in corso da mesi nei confronti delle aree del confederalismo democratico in Iraq e alle basi del PKK sulle montagne irachene.\r\nCe ne ha parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre \r\nsciopero generale lanciato dai sindacati di base\r\nore 10 corteo da piazza Carlo Felice\r\nSpezzone antimilitarista\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Bussoleno a \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>\r\nAppuntamento ore 11 in piazza del mercato\r\n\r\nVenerdì 16 dicembre\r\nCena antinatalizia\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nCibo vegano, buon vino, esposizione spettacolare del nostrro pres-empio: porta la tua statuetta che lo costruiamo insieme\r\nDa ciascuno come può, più che può... \r\nBenefit lotte antimilitariste\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\n\r\n ",[547],{"field":99,"matched_tokens":548,"snippet":523,"value":545},[71,72],{"best_field_score":461,"best_field_weight":485,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":50,"score":486,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":551,"highlight":563,"highlights":568,"text_match":459,"text_match_info":571},{"comment_count":50,"id":552,"is_sticky":50,"permalink":553,"podcastfilter":554,"post_author":390,"post_content":555,"post_date":556,"post_excerpt":56,"post_id":552,"post_modified":557,"post_thumbnail":558,"post_title":559,"post_type":441,"sort_by_date":560,"tag_links":561,"tags":562},"78670","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-18-novembre-qatar-calcio-sangue-armi-gas-stati-uniti-un-paese-spaccato-in-due-la-politica-economica-del-governo/",[390],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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All’Esercito spetterà la difesa per tutto ciò che potrebbe comportare rischio chimico, biologico e nucleare, mentre la Marina vigilerà lo spazio delle acque internazionali con un pattugliatore e lo spazio subacqueo con un sommergibile; dello spazio aereo si occuperà ovviamente l’Aeronautica militare. Ma la missione Orice va ben oltre i mondiali di calcio: non per caso non ha un termine di scadenza predeterminato, nonostante i mondiali terminino il 18 dicembre. In effetti i confini di questa operazione vanno ben oltre quelli del mesetto legato ai mondiali di calcio, così come le finalità generali superano di gran lunga quelle ufficialmente dichiarate e legate alla sicurezza di un evento sportivo. \r\nLe motivazioni di questa ulteriore missione militare rispondono a un’esigenza ben evidenziata nella delibera del Consiglio dei ministri del 15 giugno scorso, laddove si fa riferimento al “rafforzamento della sicurezza del Golfo Persico e alla valorizzazione degli interessi nazionali in un’area di importanza strategica”.\r\nDi cosa parliamo? Di armi e gas. Ma non solo, perché questi mondiali sono costati la vita a quasi seimila lavoratori immigrati dai paesi più poveri dell’Asia, trattati come schiavi, senza alcuna tutela, attratti dalla prospettiva del guadagno ma pagati una miseria. Sul loro sudore e sul loro sangue sono state costruite le piramidi di questo campionato, giocato in un paese dove le donne vivono in condizioni di subordinazione totale e le persone Lgbtq sono considerate abomini da cancellare. Questo mondiale rappresenta un’operazione di sportwashing. Per difendere le piramidi dell’emiro (oltre agli interessi della propria industria armiera e energetica) l’Italia ha inviato le proprie truppe. \r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti, autrice di un approfondimento uscito su Umanità Nova\r\n\r\nCollins Aerospace. Quando l’industria lavora per la guerra atomica. \r\n\r\nLa politica economica del governo tra colate di cemento, caos sul bonus 110, ponte sullo stretto e crepe nella maggioranza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nBiden, Trump e le elezioni di Mid Term. 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Ma la missione Orice va ben oltre i mondiali di calcio: non per caso non ha un termine di scadenza predeterminato, nonostante i mondiali terminino il 18 dicembre. In effetti i confini di questa operazione vanno ben oltre quelli del mesetto legato ai mondiali di calcio, così come le finalità generali superano di gran lunga quelle ufficialmente dichiarate e legate alla sicurezza di un evento sportivo. \r\nLe motivazioni di questa ulteriore missione militare rispondono a un’esigenza ben evidenziata nella delibera del Consiglio dei ministri del 15 giugno scorso, laddove si fa riferimento al “rafforzamento della sicurezza del Golfo Persico e alla valorizzazione degli interessi nazionali in un’area di importanza strategica”.\r\nDi cosa parliamo? Di armi e gas. Ma non solo, perché questi mondiali sono costati la vita a quasi seimila lavoratori immigrati dai paesi più poveri dell’Asia, trattati come schiavi, senza alcuna tutela, attratti dalla prospettiva del guadagno ma pagati una miseria. Sul loro sudore e sul loro sangue sono state costruite le piramidi di questo campionato, giocato in un paese dove le donne vivono in condizioni di subordinazione totale e le persone Lgbtq sono considerate abomini da cancellare. Questo mondiale rappresenta un’operazione di sportwashing. Per difendere le piramidi dell’emiro (oltre agli interessi della propria industria armiera e energetica) l’Italia ha inviato le proprie truppe. \r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti, autrice di un approfondimento uscito su Umanità Nova\r\n\r\nCollins Aerospace. Quando l’industria lavora per la guerra atomica. \r\n\r\nLa politica economica del governo tra colate di cemento, caos sul bonus 110, ponte sullo stretto e crepe nella maggioranza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nBiden, Trump e le elezioni di Mid Term. Trump fallisce la scalata al senato ma resta in pista in un paese che appare sempre più spaccato in due.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre \r\nsciopero generale lanciato dai sindacati di base\r\nore 10 corteo da piazza Carlo Felice\r\nSpezzone antimilitarista\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Bussoleno a \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Didero\u003C/mark>\r\nAppuntamento ore 11\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[569],{"field":99,"matched_tokens":570,"snippet":566,"value":567},[71,72],{"best_field_score":461,"best_field_weight":485,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":50,"score":486,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":441,"first_q":18,"per_page":383,"q":18},9,["Reactive",576],{},["Set"],["ShallowReactive",579],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fZIywN1k5QYk0vGgDEb9nXiUUdwry7olvglCrIdUchds":-1},true,"/search?query=san+didero"]