","Dopo i fatti di Parigi. Quale nemico? Quale memoria?","post",1424698818,[58,59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/algeria/","http://radioblackout.org/tag/alienazione/","http://radioblackout.org/tag/attentati-parigi/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/frantz-fanon/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/",[21,23,27,65,25,66],"colonialismo","immigrazione",{"post_content":68},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"satirico","stragi alla redazione del giornale \u003Cmark>satirico\u003C/mark> Charlie Hebdo ed al supermercato","Nel mese di gennaio abbiamo registrato un'intervista con il professor Roberto Beneduce - etnopsichiatra ed antropologo, tra i fondatori del centro Frantz Fanon di Torino - con l'obiettivo di fornire una visione complessa delle implicazioni passate, presenti e future dei tragici fatti di Parigi del 7 e 9 gennaio 2015.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nNella lunga intervista, che proponiamo in tre parti (quella conclusiva verrà caricata lunedì prossimo, 2 marzo), il pensiero e le riflessioni di Frantz Fanon emergono ancora una volta nella loro profonda lucidità, fornendoci delle tracce che ci permettono di interrogare - e quando possibile comprendere - quanto è accaduto in Francia (e nelle settimane seguenti anche in Belgio e Danimarca) con le stragi alla redazione del giornale \u003Cmark>satirico\u003C/mark> Charlie Hebdo ed al supermercato kosher di Porte de Vicennes.\r\n\r\nLe riflessioni del professor Beneduce prendono le mosse dalle ragioni di questa drammatica vicenda, alla base delle quali sta il nesso tra la Francia - potenza coloniale e neo-coloniale - e l'Algeria - ex-colonia francese -, evidenziando come gli eventi in gioco ricordino drammaticamente una \"pièce fanoniana\". Fondamentale nel pensiero e nelle opere di Fanon, il concetto di \"alienazione\" è di forte utilità in questo contesto. I meccanismi di alienazione mentale e culturale individuati nel corso degli anni '50 e '60, infatti, sono tutt'ora presenti nel cuore delle metropoli europee, proprio nel momento in cui molti \"altri\" corpi vengono categorizzati come cittadini e cittadine francesi, inglesi, belgi, italiani, ecc.. e non più - o non solo - come \"migranti\", \"seconde generazioni\", \"figli o figlie di\", \"discendenti di..\". Diventa allora imprescindibile guardare all'articolazione spesso fatale tra storia e memoria, tra sofferenza e violenza, tra colonizzatori e colonizzati. Sono le forme ed i linguaggi della violenza, spesso intermittenti, che in apparenza seguono percorsi carisci, talvolta invisibili, a tornare qui prepotentemente in superficie.\r\n\r\nChi sono Saïd e Chérif Kouachi? Chi è Amedy Coulibaly? E Lassana Bathily? L'immigrato \"riconoscente\" verso la Francia, che nasconde gli ostaggi durante il sequestro attuato da Coulibaly e così si rende \"meritevole\", pochi giorni dopo la strage, della naturalizzazione francese? Su quali vite, su quali destini si gioca il nuovo ordine coloniale? Sono le religioni - o ancora meglio l'Islam, che l'Occidente ha costruito come propria Alterità - a giocare davvero il ruolo centrale nella radicalizzazione di questi giovani \"ingrati\"? A chi appartengono i corpi che vengono utilizzati, fatti a pezzi e ri-creati per garantire all'Occidente lo specchio della sua ipocrisia e nei quali esso affonda le lame del razzismo \"moderno\" e coloniale?\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nParte prima\r\n\r\nIntervista Beneduce parte 1(1)\r\n\r\nParte seconda\r\n\r\nIntervista Beneduce seconda parte\r\n\r\nParte terza\r\n\r\nIntervista Beneduce terza parte",[74],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578729985926234200,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":82},"1108024229888",14,"578729985926234225",4,{"document":84,"highlight":104,"highlights":109,"text_match":77,"text_match_info":112},{"cat_link":85,"category":86,"comment_count":44,"id":87,"is_sticky":44,"permalink":88,"post_author":47,"post_content":89,"post_date":90,"post_excerpt":50,"post_id":87,"post_modified":91,"post_thumbnail":92,"post_thumbnail_html":93,"post_title":94,"post_type":55,"sort_by_date":95,"tag_links":96,"tags":102},[41],[43],"27266","http://radioblackout.org/2015/01/charlie-lunion-sacree-le-latitudini-della-liberta/","La strage nella redazione di Charlie Hebdo ha suscitato un ampio confronto che continua e si estende viralmente tra la rete, i giornali, i bar.\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi e Karim Metref, due torinesi che in questi giorni hanno partecipato al dibattito.\r\nNe è scaturita una discussione a tutto campo sulle varie teorie del complotto, la difficoltà obiettiva nel costruire una percorso che riesca a districarsi dalla prospettiva di una guerra civile permanente e planetaria.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cosimo:\r\n\r\ncosimo_charlie\r\n\r\ne con Karim:\r\nkarim_charlie\r\n\r\nDi seguito uno scritto di Cosimo “Il nemico del nostro nemico è nostro amico?”e uno di Karim “Io non mi dissocio”\r\n\r\nIn un famoso romanzo di Graham Greene, Il nostro agente all'Avana, ambientato nella Cuba precastrista alla fine degli anni '50, in un colloquio fra il Capitano Segura, capo della polizia politica del dittatore Batista e Mr Wormold, il personaggio principale, lo stesso Segura afferma:\r\n\"Una delle ragioni per cui l'Occidente odia i grandi Stati comunisti sta nel fatto che essi non riconoscono le distinzioni di classe. A volte torturano persone che non dovrebbero essere torturate.\r\nAltrettanto fece Hitler, naturalmente, e scandalizzò il mondo. Nessuno si preoccupa di ciò che accade nelle nostre carceri, o nelle carceri di Lisbona o di Caracas, ma Hitler era troppo promiscuo. Era un poco come se, nel suo Paese, un autista avesse dormito con una nobildonna.»\r\n«Cose del genere non ci scandalizzano più»\r\n«Corrono tutti gravi pericoli quando mutano le cose che scandalizzano»\"\r\n\r\nA mio avviso la distinzione fra \"torturabili\" e \"non torturabili\" proposta da Segura può essere tranquillamente estesa a quella fra assassinabili e non assassinabili.\r\n\r\nMentre stendo queste note i media continuano a discutere, analizzare, enfatizzare i fatti di Parigi.\r\n\r\nCredo si debba fare uno sforzo per lasciare da parte la repulsione per una strage non perché non meriti repulsione ma perché l'assassinio di innocenti, realizzato in forme diverse, non è l'eccezione ma la regola nell'universo nel quale viviamo e non è accettabile che vi siano crimini che meritano la condanna e crimini che si possono tacere.\r\nAlle porte stesse dell'Occidente laico, democratico, civile ogni giorno muoiono migranti costretti, per entrare in Europa, ad affrontare situazioni di gravissimo rischio, ogni giorno le guerre che si svolgono nelle periferie del mondo, guerre alle quali le grandi democrazie occidentali non sono certe estranee, producono, direttamente ed indirettamente, la morte, ferite e mutilazioni, malattie, sofferenze per migliaia di persone.\r\n\r\nCon la strage di Parigi la guerra, quella guerra che, quando si svolge in Africa o nel Vicino Oriente, non impressiona più che tanto le popolazioni dell'occidente sviluppato, viene portata, con la strage dei giornalisti di Charlie Hebdo, sul territorio metropolitano, cosa peraltro già avvenuta negli USA, come l'attacco alle due torri, in Gran Bretagna, in Spagna ecc..,\r\n\r\nLeggo, a questo proposito, diverse raffinate analisi di carattere dietrologico sulla strage di Parigi.\r\nSembra che a molti, negli ambienti della sinistra vintage, paia impossibile accettare il fatto che è perfettamente plausibile che un gruppo di giovanotti possa aver fatto tutto da sé e che esista, alle loro spalle e come loro riferimento, una corrente politico/religiosa non \"occidentale\" che è seriamente intenzionata ad occupare uno spazio nell'attuale equilibrio dei poteri.\r\n\r\nSemplicemente c'è chi non vuole capire che siamo, ed è assolutamente normale che sia così, in un mondo multipolare dove, per dirla in parole semplici, operano diversi attori politici, economici e sociali in concorrenza fra di loro e che non tutto può essere spiegato con manovre del Grande Satana statunitense o, è una variante diffusa, con la congiura ebraica.\r\nPer di più, ai terzomondisti d'envergure ripugna l'attribuire la parte del vilain a qualcuno che non sia la CIA o il Mossad.\r\nSembra impossibile che molti, troppi, che si vogliono nemici dell'attuale ordine del mondo non ritengano evidente che una società superiore, una società di liberi e di eguali, non può affermarsi riducendo le libertà attuali e assumendo modelli oscenamente regressivi e che, anzi, abbia come suo obiettivo proprio l'estensione delle libertà e il conseguente passaggio dall'eguaglianza politico/formale a quella sociale/reale ma, con ogni evidenza, è così.\r\nSi tratta, a mio avviso e in primo luogo, di prendere atto che un ordine del mondo unipolare, quello che sembrava in procinto di affermarsi dopo il crollo del blocco sovietico, semplicemente non esiste e non può esistere.\r\nA petto dell'innegabile egemonia militare statunitense, si sono sviluppate importanti potenze regionali, Cina, Russia, Brasile, India ecc. alcune delle quali, in particolare la Cina, hanno sviluppato una concorrenza sul piano economico con l'imperialismo statunitense assolutamente efficace.\r\nLo stesso rapporto tra USA ed Europa, in particolare ma non solo, con la Germania è tutt'altro che armonico visto che scontri di interesse sono presenti e rilevanti.\r\nE' in questo scenario che la stessa idea di un'onnipotenza statunitense nel complicato scenario del vicino oriente non ha alcun serio fondamento.\r\nCertamente, infatti, gli USA hanno usato l'islamismo in funzione antisovietica in occasione della guerra in Afghanistan e non solo ma è bene ricordare che prima la caduta dello Scia in Iran, poi la vittoria di un partito islamico in Turchia e la conseguente fine di due importanti alleati in quell'area, dimostrano che quanto avviene non è riconducibile a schemi semplici e rassicuranti con gli USA, e magari la lobby ebraica, nella parte dei cattivi.\r\nEsistono soggetti politici importanti, veri, radicati che non sono riconducibili all'egemonia statunitense. Esistono, soprattutto, culture, modelli sociali, potenze economiche, in primo luogo l'Islam, diversi, radicalmente diversi, da quello egemone nelle metropoli capitalistiche occidentali.\r\nCiò pone problemi nuovi e importanti alla teoria politica, la religione che molti di noi avevano considerato come un fattore politico tendenzialmente residuale riprende un peso inimmaginabile sino a qualche decennio addietro.\r\nMorte le due principali religioni laiche della modernità, il nazionalismo/fascismo europeo classico e il comunismo, le grandi religioni tradizionali, in particolare islam, cattolicesimo, cristianesimo ortodosso e induismo ma anche, in funzione anticattolica e in questo caso sul serio con finanziamenti statunitensi, un protestantesimo ateologico che si diffonde massicciamente in particolare nell'America latina, riprendono un ruolo importante come fattori di tenuta della società contro l'impatto distruttivo del mercato e del nichilismo individualista dell'occidente.\r\nE’ fra l’altro interessante rilevare che proprio il fascismo, che sembrava destinato alle fogne della storia, riprende un ruolo nelle diverse forme che assume dall’islamofascismo al razzismo dei difensori della Fortezza Europa passando per tutte le varianti del caso, peraltro i fascismi, proprio per il loro carattere nazionale, razziale e religioso, sono per loro stessa natura plurali e spesso in conflitto fra dio loro. Senza andare al troppo citato Roman Bandera che, da coerente leader nazionafascista ucraino di batté, nel corso della seconda guerra mondiale, contemporaneamente contro sovietici, tedeschi e partigiani polacchi, basta guardare a ciò che avviene in Ucraina oggi dove gruppi di volontari fascisti si battono l’uno contro l’altro alcuni a sostegno degli ucraini e altri a sostegno dei filorussi.\r\nE', ad esempio, evidente che l'iniziativa politica e culturale della chiesa cattolica oggi è straordinariamente superiore a quella di qualche decennio addietro e che soprattutto si pone come alternativa al modello occidentale così come si è determinato.\r\nDa ciò derivano due conseguenze:\r\n- in primo luogo la necessità di tenere ritta la barra, di evitare di schierarsi in un ruolo subalterno nei due partiti che oggi si disegnano in Europa, quello maggioritario che chiama all'unità contro i barbari nelle sue versioni di destra, fascista/leghista, e di sinistra progressista e quello, minoritario, terzomondista, antiamericano fascistoide se non fascista.\r\n\r\n- nello stesso tempo ripensare la nostra teoria e la nostra pratica in una prospettiva meno eurocentrica, provinciale, occidentale misurandoci con le trasformazioni in atto e con le correnti politiche che si vanno affermando in questa fase.\r\n\r\n°°°°°\r\n\r\nIl pezzo di Karim è la risposta ad un articolo di Igiaba Scego uscito sull’Internazionale:\r\n\r\nCara Igiaba, \r\nin questi giorni saremo messi sotto torchio e le prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena. Gli xenofobi di tutta Europa vanno in brodo di giuggiole per la gioia e anche gli establishment europei che non hanno risposte da dare per la crisi saranno contenti di resuscitare il vecchio spauracchio per far rientrare le pecore spaventate nel recinto. \r\nDa ogni parte ci viene chiesto di dissociarci, di scrivere che noi stiamo con Charlie, di condannare, di provare che siamo bravi immigrati, ben integrati, degni di vivere su questa terra di pace e di libertà. \r\nEbbene, anche se ovviamente condanno questo atto come condanno ogni violenza, non mi dissocio da niente. Non sono integrato e non chiedo scusa a nessuno. Io non ho ucciso nessuno e non c’entro niente con questa gente. Altrettanto non possono dire quelli che domani dichiareranno guerra a qualcuno in nome di questo crimine. \r\nTu dici: “Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l’ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto”. \r\nIo con questa gente sono in guerra da trent’anni. Li affrontavo con i pugni all’epoca dell’università e con le parole e con le azioni da allora e fino a oggi. Sono trent’anni che li combatto e sono trent’anni che il sistema della Nato e i suoi alleati li sostengono regolarmente ogni dieci anni per fomentare una guerra di qua o di là. \r\nAnche io sono afroeuropeo, sono originario di un paese a maggioranza musulmana ma non mi considero un musulmano: non sono praticante, non sono credente. Ma anche io non ci sto. Non ci sto con questi folli, non ci sto quando lo fanno a Parigi ma non ci sto nemmeno quando lo fanno a Tripoli, Malula o a Qaraqush. \r\nNon sto con loro e non sto con chi li arma un giorno e poi li bombarda il giorno dopo. Non ci sto in questa storia nel suo insieme e non solo quando colpisce il cuore di questa Europa costruita su “valori di convivenza e pace”. Perché dico che questa Europa deve essere costruita su valori di pace e convivenza anche altrove, non solo internamente (ammesso che internamente lo sia). \r\nTu dici che questo non è islam. Io dico che anche questo è islam. L’islam è di tutti. Buoni o cattivi che siano. E come succede con ogni religione ognuno ne fa un po’ quello che vuole. La adatta alle proprie convinzioni, paure, speranze e interessi. Nelle prossime ore, i comunicati di moschee e centri islamici arriveranno in massa, non ti preoccupare. Tutti (o quasi) giustamente si dissoceranno da questo atto criminale. Qualche altro Abu Omar sparirà dalla circolazione per non creare imbarazzo a nessuno. La Lega e altri avvoltoi si ciberanno di questa storia per mesi, forse per anni. E noi ci faremo di nuovo piccoli piccoli, in attesa della fine della tempesta. Come stiamo facendo dopo questi attentati (forse) commessi da quella stessa rete che la Nato aveva creato per combattere una sua sporca guerra. \r\nLoro creano mostri e poi, quando gli si rivoltano contro, noi dobbiamo chiedere scusa, dissociarci e farci piccoli. A me questo giochino non interessa più. Non chiedo scusa a nessuno e non mi dissocio da niente. Io devo pretendere delle scuse. Io devo chiedere a questi signori di dissociarsi, definitivamente, non ad alternanza, da questa gente: amici in Afghanistan e poi nemici, amici in Algeria e poi nemici, amici in Libia e poi… non ancora nemici lì ma nemici nel vicino Mali, amici in Siria poi ora metà amici e metà nemici… Io non ho più pazienza per questi macabri giochini. Mando allo stesso inferno sia questi mostri sia gli stregoni della Nato e dei paesi del Golfo che li hanno creati e li tengono in vita da decenni. 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Esistono, soprattutto, culture, modelli sociali, potenze economiche, in primo luogo l'Islam, diversi, radicalmente diversi, da quello egemone nelle metropoli capitalistiche occidentali.\r\nCiò pone problemi nuovi e importanti alla teoria politica, la religione che molti di noi avevano considerato come un fattore politico tendenzialmente residuale riprende un peso inimmaginabile sino a qualche decennio addietro.\r\nMorte le due principali religioni laiche della modernità, il nazionalismo/fascismo europeo classico e il comunismo, le grandi religioni tradizionali, in particolare islam, cattolicesimo, cristianesimo ortodosso e induismo ma anche, in funzione anticattolica e in questo caso sul serio con finanziamenti statunitensi, un protestantesimo ateologico che si diffonde massicciamente in particolare nell'America latina, riprendono un ruolo importante come fattori di tenuta della società contro l'impatto distruttivo del mercato e del nichilismo individualista dell'occidente.\r\nE’ fra l’altro interessante rilevare che proprio il fascismo, che sembrava destinato alle fogne della storia, riprende un ruolo nelle diverse forme che assume dall’islamofascismo al razzismo dei difensori della Fortezza Europa passando per tutte le varianti del caso, peraltro i fascismi, proprio per il loro carattere nazionale, razziale e religioso, sono per loro stessa natura plurali e spesso in conflitto fra dio loro. Senza andare al troppo citato Roman Bandera che, da coerente leader nazionafascista ucraino di batté, nel corso della seconda guerra mondiale, contemporaneamente contro sovietici, tedeschi e partigiani polacchi, basta guardare a ciò che avviene in Ucraina oggi dove gruppi di volontari fascisti si battono l’uno contro l’altro alcuni a sostegno degli ucraini e altri a sostegno dei filorussi.\r\nE', ad esempio, evidente che l'iniziativa politica e culturale della chiesa cattolica oggi è straordinariamente superiore a quella di qualche decennio addietro e che soprattutto si pone come alternativa al modello occidentale così come si è determinato.\r\nDa ciò derivano due conseguenze:\r\n- in primo luogo la necessità di tenere ritta la barra, di evitare di schierarsi in un ruolo subalterno nei due partiti che oggi si disegnano in Europa, quello maggioritario che chiama all'unità contro i barbari nelle sue versioni di destra, fascista/leghista, e di sinistra progressista e quello, minoritario, terzomondista, antiamericano fascistoide se non fascista.\r\n\r\n- nello stesso tempo ripensare la nostra teoria e la nostra pratica in una prospettiva meno eurocentrica, provinciale, occidentale misurandoci con le trasformazioni in atto e con le correnti politiche che si vanno affermando in questa fase.\r\n\r\n°°°°°\r\n\r\nIl pezzo di Karim è la risposta ad un articolo di Igiaba Scego uscito sull’Internazionale:\r\n\r\nCara Igiaba, \r\nin questi giorni saremo messi sotto torchio e le prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena. 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Non ci sto in questa storia nel suo insieme e non solo quando colpisce il cuore di questa Europa costruita su “valori di convivenza e pace”. Perché dico che questa Europa deve essere costruita su valori di pace e convivenza anche altrove, non solo internamente (ammesso che internamente lo sia). \r\nTu dici che questo non è islam. Io dico che anche questo è islam. L’islam è di tutti. Buoni o cattivi che siano. E come succede con ogni religione ognuno ne fa un po’ quello che vuole. La adatta alle proprie convinzioni, paure, speranze e interessi. Nelle prossime ore, i comunicati di moschee e centri islamici arriveranno in massa, non ti preoccupare. Tutti (o quasi) giustamente si dissoceranno da questo atto criminale. Qualche altro Abu Omar sparirà dalla circolazione per non creare imbarazzo a nessuno. La Lega e altri avvoltoi si ciberanno di questa storia per mesi, forse per anni. E noi ci faremo di nuovo piccoli piccoli, in attesa della fine della tempesta. Come stiamo facendo dopo questi attentati (forse) commessi da quella stessa rete che la Nato aveva creato per combattere una sua sporca guerra. \r\nLoro creano mostri e poi, quando gli si rivoltano contro, noi dobbiamo chiedere scusa, dissociarci e farci piccoli. A me questo giochino non interessa più. Non chiedo scusa a nessuno e non mi dissocio da niente. Io devo pretendere delle scuse. Io devo chiedere a questi signori di dissociarsi, definitivamente, non ad alternanza, da questa gente: amici in Afghanistan e poi nemici, amici in Algeria e poi nemici, amici in Libia e poi… non ancora nemici lì ma nemici nel vicino Mali, amici in Siria poi ora metà amici e metà nemici… Io non ho più pazienza per questi macabri giochini. Mando allo stesso inferno sia questi mostri sia gli stregoni della Nato e dei paesi del Golfo che li hanno creati e li tengono in vita da decenni. Mando tutti all’inferno e vado a farmi una passeggiata in questa notte invernale che sa di primavera… Speriamo non araba.",[110],{"field":75,"matched_tokens":111,"snippet":107,"value":108},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":82},{"document":114,"highlight":133,"highlights":138,"text_match":77,"text_match_info":141},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":44,"id":117,"is_sticky":44,"permalink":118,"post_author":47,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":50,"post_id":117,"post_modified":121,"post_thumbnail":50,"post_thumbnail_html":50,"post_title":122,"post_type":55,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":130},[41],[43],"27175","http://radioblackout.org/2015/01/charlie-hebdo-giornali-e-politici-in-francia-tra-uniformita-e-terrore/","Al secondo giorno dopo la strage avvenuta al giornale satirico Charlie Hebdo, dopo i primi messaggi di lutto e di cordoglio, in Francia come nel mondo cominciano a farsi vedere le reazioni dei media e dei giornali nazionali, così come dei politici e dei partiti.\r\n\r\nSe dalle nostre parti le banalità razziste dei partiti di destra non attendono di farsi avanti, oltralpe è l'uniformità a regnare sovrana, una sorta di pensiero unico nazional-illuministico che non ha spazio per ragionamenti devianti, ma neanche per raccontare gli attacchi che stanno avvenendo in queste ore alle comunità mussulmane in territorio francese. Nel mentre la popolazione viene unita sia dal cordoglio che dalla paura, scatenata anche dalla grande attenzione per la caccia all'uomo (che si avvia alla consclusione mentre scriviamo) per catturare i due fratelli sospettati della strage.\r\n\r\nNe parliamo con Virginia, una compagna parigina: virginia-parigi","9 Gennaio 2015","2015-01-13 19:17:44","Charlie Hebdo: giornali e politici in Francia tra uniformità e terrore",1420803734,[98,99,125,126,127,128,129],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/parigi/",[14,12,47,131,17,19,132],"linformazione-di-blackout","parigi",{"post_content":134},{"matched_tokens":135,"snippet":136,"value":137},[70],"la strage avvenuta al giornale \u003Cmark>satirico\u003C/mark> Charlie Hebdo, dopo i primi","Al secondo giorno dopo la strage avvenuta al giornale \u003Cmark>satirico\u003C/mark> Charlie Hebdo, dopo i primi messaggi di lutto e di cordoglio, in Francia come nel mondo cominciano a farsi vedere le reazioni dei media e dei giornali nazionali, così come dei politici e dei partiti.\r\n\r\nSe dalle nostre parti le banalità razziste dei partiti di destra non attendono di farsi avanti, oltralpe è l'uniformità a regnare sovrana, una sorta di pensiero unico nazional-illuministico che non ha spazio per ragionamenti devianti, ma neanche per raccontare gli attacchi che stanno avvenendo in queste ore alle comunità mussulmane in territorio francese. 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Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. 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In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, \u003Cmark>Satyricon\u003C/mark>, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. 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2018.",[466,468,470,472,474,476,478,480,482,484,486,488,490,492,494,496,498,500,502,504,506,508,510,512,514,516,518,520,522,524,526,528,530,532,534,536,538,540,542,544,546,548,550,552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,572,574,576,578,580,582,584,586,588,590,592,594,596,598,600,602,604,606,608,610,612,614,616,618,620,622,624,626,628,630,632,634,636,638,640,642,644,646,648,650,652,654,656,658,660,662,664,666,668,670,672,674,676,678,680,682,684,686,688,690,692,695,697,699,701,703,705,707,709,711,713,715,717,719,721,723,725,727,729,731,733,735,737],{"matched_tokens":467,"snippet":333,"value":333},[],{"matched_tokens":469,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":471,"snippet":335,"value":335},[],{"matched_tokens":473,"snippet":336,"value":336},[],{"matched_tokens":475,"snippet":337,"value":337},[],{"matched_tokens":477,"snippet":338,"value":338},[],{"matched_tokens":479,"snippet":339,"value":339},[],{"matched_tokens":481,"snippet":340,"value":340},[],{"matched_tokens":483,"snippet":341,"value":341},[],{"matched_tokens":485,"snippet":342,"value":342},[],{"matched_tokens":487,"snippet":343,"value":343},[],{"matched_tokens":489,"snippet":344,"value":344},[],{"matched_tokens":491,"snippet":345,"value":345},[],{"matched_tokens":493,"snippet":346,"value":346},[],{"matched_tokens":495,"snippet":347,"value":347},[],{"matched_tokens":497,"snippet":348,"value":348},[],{"matched_tokens":499,"snippet":349,"value":349},[],{"matched_tokens":501,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":503,"snippet":351,"value":351},[],{"matched_tokens":505,"snippet":352,"value":352},[],{"matched_tokens":507,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":509,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":511,"snippet":355,"value":355},[],{"matched_tokens":513,"snippet":356,"value":356},[],{"matched_tokens":515,"snippet":357,"value":357},[],{"matched_tokens":517,"snippet":358,"value":358},[],{"matched_tokens":519,"snippet":359,"value":359},[],{"matched_tokens":521,"snippet":360,"value":360},[],{"matched_tokens":523,"snippet":361,"value":361},[],{"matched_tokens":525,"snippet":362,"value":362},[],{"matched_tokens":527,"snippet":363,"value":363},[],{"matched_tokens":529,"snippet":364,"value":364},[],{"matched_tokens":531,"snippet":365,"value":365},[],{"matched_tokens":533,"snippet":366,"value":366},[],{"matched_tokens":535,"snippet":367,"value":367},[],{"matched_tokens":537,"snippet":368,"value":368},[],{"matched_tokens":539,"snippet":369,"value":369},[],{"matched_tokens":541,"snippet":370,"value":370},[],{"matched_tokens":543,"snippet":371,"value":371},[],{"matched_tokens":545,"snippet":372,"value":372},[],{"matched_tokens":547,"snippet":373,"value":373},[],{"matched_tokens":549,"snippet":374,"value":374},[],{"matched_tokens":551,"snippet":375,"value":375},[],{"matched_tokens":553,"snippet":376,"value":376},[],{"matched_tokens":555,"snippet":377,"value":377},[],{"matched_tokens":557,"snippet":378,"value":378},[],{"matched_tokens":559,"snippet":168,"value":168},[],{"matched_tokens":561,"snippet":379,"value":379},[],{"matched_tokens":563,"snippet":380,"value":380},[],{"matched_tokens":565,"snippet":381,"value":381},[],{"matched_tokens":567,"snippet":382,"value":382},[],{"matched_tokens":569,"snippet":383,"value":383},[],{"matched_tokens":571,"snippet":384,"value":384},[],{"matched_tokens":573,"snippet":385,"value":385},[],{"matched_tokens":575,"snippet":386,"value":386},[],{"matched_tokens":577,"snippet":387,"value":387},[],{"matched_tokens":579,"snippet":388,"value":388},[],{"matched_tokens":581,"snippet":389,"value":389},[],{"matched_tokens":583,"snippet":390,"value":390},[],{"matched_tokens":585,"snippet":391,"value":391},[],{"matched_tokens":587,"snippet":392,"value":392},[],{"matched_tokens":589,"snippet":393,"value":393},[],{"matched_tokens":591,"snippet":394,"value":394},[],{"matched_tokens":593,"snippet":395,"value":395},[],{"matched_tokens":595,"snippet":396,"value":396},[],{"matched_tokens":597,"snippet":397,"value":397},[],{"matched_tokens":599,"snippet":398,"value":398},[],{"matched_tokens":601,"snippet":399,"value":399},[],{"matched_tokens":603,"snippet":400,"value":400},[],{"matched_tokens":605,"snippet":401,"value":401},[],{"matched_tokens":607,"snippet":402,"value":402},[],{"matched_tokens":609,"snippet":403,"value":403},[],{"matched_tokens":611,"snippet":404,"value":404},[],{"matched_tokens":613,"snippet":166,"value":166},[],{"matched_tokens":615,"snippet":405,"value":405},[],{"matched_tokens":617,"snippet":406,"value":406},[],{"matched_tokens":619,"snippet":407,"value":407},[],{"matched_tokens":621,"snippet":408,"value":408},[],{"matched_tokens":623,"snippet":409,"value":409},[],{"matched_tokens":625,"snippet":410,"value":410},[],{"matched_tokens":627,"snippet":411,"value":411},[],{"matched_tokens":629,"snippet":162,"value":162},[],{"matched_tokens":631,"snippet":412,"value":412},[],{"matched_tokens":633,"snippet":413,"value":413},[],{"matched_tokens":635,"snippet":414,"value":414},[],{"matched_tokens":637,"snip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Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. 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Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Marzo 2025","2025-03-23 23:02:37","Black Holes dal 24 al 30 Marzo 2025",1742770957,[765,766,767,768,769,770,771,772,773,774,205,206,775,776,777,778,779,213,780,221,781,782,783,237,784,238,785,240,241,242,786,787,788,789,790,791,249,250,792,251,793,794,795,796,256,797,266,267,268,269,798,799,800,277,801,802,803,283,804,805,806,807,808,809,810,811,293,812,294,295,813,814,299,300,815,301,816,817,818,304,819,820,821,822,823,309,310,824,825,826,827,828,829,830,322,831,323,832,833,325,326,327,329,834,331,835,836],"http://radioblackout.org/tag/1903-1908/","http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/anarchici-di-bialystock/","http://radioblackout.org/tag/andalusia/","http://radioblackout.org/tag/andrea-santalusia/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/astrologia/","http://radioblackout.org/tag/basse-frequenze/","http://radioblackout.org/tag/berlino/","http://radioblackout.org/tag/blues/","http://radioblackout.org/tag/cantante/","http://radioblackout.org/tag/cantautrice/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-antonin-artaud/","http://radioblackout.org/tag/dark-techno/","http://radioblackout.org/tag/diario-di-citta/","http://radioblackout.org/tag/dj-set/","http://radioblackout.org/tag/elettronicamy-arma-en-kandela/","http://radioblackout.org/tag/ep/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/free-form-giapponese/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/hakan-gunday/","http://radioblackout.org/tag/hashish/","http://radioblackout.org/tag/il-pericolo-della-cura/","http://radioblackout.org/tag/informatica/","http://radioblackout.org/tag/infrastrutture/","http://radioblackout.org/tag/insegnante-di-sostegno/","http://radioblackout.org/tag/internet/","http://radioblackout.org/tag/kim-gordon/","http://radioblackout.org/tag/lo-fi/","http://radioblackout.org/tag/luca-negrogno/","http://radioblackout.org/tag/mattia-giordani/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/mintaka/","http://radioblackout.org/tag/misticismo/","http://radioblackout.org/tag/musica-armena/","http://radioblackout.org/tag/musica-popolare/","http://radioblackout.org/tag/noise-beat/","http://radioblackout.org/tag/norvegia/","http://radioblackout.org/tag/nova-radio-citta-futura/","http://radioblackout.org/tag/obscure-rave/","http://radioblackout.org/tag/ospedale-san-paolo/","http://radioblackout.org/tag/philip-dick/","http://radioblackout.org/tag/pittura/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/radio-bizarre/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/raeggeton/","http://radioblackout.org/tag/rap/","http://radioblackout.org/tag/rebetiko/","http://radioblackout.org/tag/ricerca-musicale/","http://radioblackout.org/tag/riduzionismo-astratto/","http://radioblackout.org/tag/rnr-terrorists/","http://radioblackout.org/tag/rocknroll/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/sebastiano-ortu/","http://radioblackout.org/tag/sevilla/","http://radioblackout.org/tag/sociologia/","http://radioblackout.org/tag/sondra/","http://radioblackout.org/tag/spagna/","http://radioblackout.org/tag/sperimentazioni/","http://radioblackout.org/tag/stolen-blues/","http://radioblackout.org/tag/tech-inquiry/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/testimonianza/","http://radioblackout.org/tag/usi-sanita/","http://radioblackout.org/tag/xx-secolo/","http://radioblackout.org/tag/yashin/",[838,839,840,841,842,843,844,845,846,847,342,343,848,849,850,851,852,350,853,358,854,855,856,374,857,375,858,377,378,168,859,860,861,862,863,864,385,386,865,387,866,867,868,869,392,870,402,403,404,166,871,872,873,162,874,875,876,417,877,878,879,880,881,882,883,884,427,885,170,428,886,887,432,433,888,434,889,890,891,164,892,893,894,895,896,144,173,897,898,899,900,901,902,903,452,904,453,905,906,177,175,154,456,907,458,908,909],"1903-1908","41 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Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. 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Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, \u003Cmark>Satyricon\u003C/mark>, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n 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