","CONTINUANO GLI SCIOPERI IN GRAN BRETAGNA","post",1676486611,[60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/brexit/","http://radioblackout.org/tag/gran-bretagna/","http://radioblackout.org/tag/inghilterra/","http://radioblackout.org/tag/scioperi/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-ambulanze/",[15,23,19,17,29],{"post_content":67,"tags":72},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"ambulanze","volta dal 1990, personale delle \u003Cmark>ambulanze\u003C/mark>. Il governo per far fronte","Da Dicembre in Gran Bretagna si susseguono gli scioperi dei dipendenti pubblici che chiedono l'adeguamento degli stipendi al costo della vita e protestano contro i tagli dei servizi pubblici, mentre l'inflazione continua a crescere. Si tratta degli scioperi più partecipati degli ultimi dieci anni, con almeno 500 mila persone coinvolte, in uno Stato poco avvezzo a questa forma di protesta. Hanno riguardato tutte le categorie di dipendenti pubblici, dagli insegnanti agli infermieri, ferrovieri, autisti e, prima volta dal 1990, personale delle \u003Cmark>ambulanze\u003C/mark>. Il governo per far fronte all'emergenza ha mobilitato circa 1200 militari per far fronte all'interruzione dei servizi e dei controlli di frontiera.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Leonardo Clausi, giornalista per Il Manifesto:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/LeonardoClausi15022023.mp3\"][/audio]",[73,75,77,79,81],{"matched_tokens":74,"snippet":15},[],{"matched_tokens":76,"snippet":23},[],{"matched_tokens":78,"snippet":19},[],{"matched_tokens":80,"snippet":17},[],{"matched_tokens":82,"snippet":84},[83,69],"sciopero","\u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>ambulanze\u003C/mark>",[86,92],{"field":34,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],4,[90],[83,69],[84],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],1157451471441625000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":37,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":46,"score":99,"tokens_matched":98,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",2,"1157451471441625194",{"document":101,"highlight":115,"highlights":123,"text_match":129,"text_match_info":130},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":46,"id":104,"is_sticky":46,"permalink":105,"post_author":49,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":52,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":57,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":114},[43],[45],"66346","http://radioblackout.org/2021/01/29-gennaio-sciopero-generale/","A più di 9 mesi dall’inizio della pandemia le misure di contenimento adottate dal governo Conte, dalle Regioni e dagli enti locali si sono dimostrate totalmente fallimentari sia sotto il profilo sanitario, sia sul versante della difesa delle condizioni di vita dei lavoratori e dei settori più deboli della popolazione.\r\n\r\nA pagare il prezzo più alto di queste politiche sono stati principalmente i lavoratori più esposti al rischio pandemico: su tutti gli infermieri e i lavoratori del comparto sanitario che nel mentre venivano celebrati come eroi nazionali, erano mandati allo sbaraglio in ospedali o ambulanze privi delle necessarie misure di protezione e privati persino della possibilità di denunciare pubblicamente la precarietà della loro condizione; in secondo luogo i lavoratori dei servizi pubblici essenziali, in primo luogo nel settore trasporto merci e logistica, costretti spesso ad operare senza la garanzia delle misure di sicurezza e in cui, non a caso, si è registrato un numero altissimo di contagi e di decessi. L’emergenza, alimentata dallo sfascio del sistema sanitario e del trasporto pubblico prodotti da decenni di tagli alla spesa, è stata ulteriormente aggravata dalla subalternità delle istituzioni agli interessi di Confindustria e del grande capitale, le quali hanno preteso ed ottenuto l’apertura di tutte le attività produttive anche nelle fasi più acute della pandemia.\r\n\r\nQuesti i motivi che hanno portato il SI Cobas a indire 24 ore di sciopero generale per tutte le categorie pubbliche e private chiedendo l'apertura di un tavolo di confronto con l'esecutivo, ce ne parla Gianluca del SI Cobas Piacenza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/sciopero-logistica.mp3\"][/audio]","29 Gennaio 2021","2021-01-29 11:31:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/sciopero-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/sciopero-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/sciopero-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/sciopero.jpg 680w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","29 Gennaio, sciopero generale",1611919762,[],[],{"post_content":116,"post_title":120},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[69],"allo sbaraglio in ospedali o \u003Cmark>ambulanze\u003C/mark> privi delle necessarie misure di","A più di 9 mesi dall’inizio della pandemia le misure di contenimento adottate dal governo Conte, dalle Regioni e dagli enti locali si sono dimostrate totalmente fallimentari sia sotto il profilo sanitario, sia sul versante della difesa delle condizioni di vita dei lavoratori e dei settori più deboli della popolazione.\r\n\r\nA pagare il prezzo più alto di queste politiche sono stati principalmente i lavoratori più esposti al rischio pandemico: su tutti gli infermieri e i lavoratori del comparto sanitario che nel mentre venivano celebrati come eroi nazionali, erano mandati allo sbaraglio in ospedali o \u003Cmark>ambulanze\u003C/mark> privi delle necessarie misure di protezione e privati persino della possibilità di denunciare pubblicamente la precarietà della loro condizione; in secondo luogo i lavoratori dei servizi pubblici essenziali, in primo luogo nel settore trasporto merci e logistica, costretti spesso ad operare senza la garanzia delle misure di sicurezza e in cui, non a caso, si è registrato un numero altissimo di contagi e di decessi. 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A Sainte Soline i feriti durante l’attacco alla zona del cantiere sono stati 200, di cui 40 gravi. Un compagno è in prognosi riservata dopo aver ricevuto un colpo in testa: i soccorsi sono stati a lungo ritardati dalla polizia che non faceva passare le ambulanze. L’elicottero che lo ha trasportato in ospedale è riuscito a decollare dopo quasi cinque ore dal ferimento: l’operazione cui è stato sottoposto d’urgenza è durata 11 ore. Un’altra persona, colpita alla trachea, dopo un iniziale miglioramento è peggiorata e si trova a sua volta tra la vita e la morte.\r\nIl governo Macron, in evidente difficoltà per l’ulteriore crescita della rivolta sociale, che monta di giorno in giorno, sceglie la strada della repressione e della violenza.\r\nLa collera sociale va al di là della semplice questione delle pensioni, raccogliendo l’insofferenza per il crescente processo di privatizzazione di servizi sociali, degli ospedali, delle prestazioni ed esami medici. Questi ambiti, “lasciati” dal capitalismo alla gestione statale, perché considerati poco redditizi, oggi sono diventati appetibili, perché lo stato li rende tali mettendo soldi pubblici a chi offre la gestione privata.\r\nMacron sin dai tempi della loi travail, passando per il movimento dei Gilet Gialli per arrivare alla lotta contro la riforma delle pensioni e a quelle ambientaliste ha deciso di trattare le questioni sociali in termini di ordine pubblico, criminalizzando chi si oppone e dando indicazioni alla polizia per l’utilizzo brutale della violenza.\r\nA Sainte Soline la polizia ha cercato il morto, sparando granate e lacrimogeni che hanno ferito in modo grave, tantissime persone.\r\nOggi, nuova giornata di sciopero generale, sono in corso manifestazioni in tutta la Francia. Nel Nord Ovest, in Bretagna, c’è l’intenzione di bloccare tutte le città principali. Da stamattina sono in corso blocchi a Nantes e in altre località.\r\nAbbiamo fatto il punto sulla situazione con Gianni Carrozza di Radio Fréquence Paris Plurielle, dove conduce “Vive la Sociale!”\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-24-carrozza-violenza-polizia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","28 Marzo 2023","2023-03-28 15:39:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979-1024x630.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979-768x472.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/337683457_215265727765690_5954713091534048704_n-e1680010771979.jpg 1371w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Da Parigi a Sainte Soline. 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Sotto accusa è la riforma delle pensioni che vorrebbe alzare la soglia dell'età pensionabile da 62 a 64 anni ma il malcontento è più generale e riguarda l'intenzione che sta dietro ai provvedimenti proposti nel disegno di legge, ovvero quello di scaricare sui più deboli i problemi di bilancio con l'Europa.\r\n\r\nIn Inghilterra invece si va avanti ormai dall'estate e con più forza dall'autunno-inverno e ad essere chiamato in causa è proprio l'adeguamento degli stipendi all'inflazione ormai fissa a due cifre. Hanno protestato tutti i settori nevralgici dell'economia britannica e mentre andiamo in onda siamo al secondo drammatico giorno di sciopero che ha quasi paralizzato la sanità pubblica grazie all'intensa mobilitazione di addetti alle ambulanze e personale infermieristico.\r\n\r\nIl contesto è per tutti quello di un'inflazione galoppante che sta erodendo il potere di acquisto dei lavoratori e che colpisce pesantemente le fasce di reddito medio e medio basso. Oltre al pericoloso baratro di una guerra che sta dissanguando le finanze europee e causando problemi diversi.\r\n\r\nGli scioperi inglesi e francesi ma più in generale questo evo che chiamiamo “età dei populismi” è caratterizzato dalla perdita di identità del proletariato occidentale, largamente confluito in una grande classe media e medio bassa, e sulla crisi della classi media occidentale. \r\n\r\nIn chiusura torna la rubrica \"Il Perno Originario\", con un episodio incentrato sulla travagliata formazione dell'entità tedesca nel cuore dell'Europa.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/La-fine-della-fine-07-01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMateriali\r\n\r\nSull'attuale ondata di scioperi nel Regno Unito\r\n\r\nSull'impopolare riforma delle pensioni e la crisi del mercato interno francese","8 Febbraio 2023","2023-02-23 12:01:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/la-fine-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #8 – Ondate di scioperi scuotono l'Europa dell'austerity","podcast",1675889773,[],[],{"post_content":202},{"matched_tokens":203,"snippet":204,"value":205},[83],"La Francia è ormai in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> da settimane, oggi a Parigi","Francia e Inghilterra sono fino ad ora l'epicentro, due paesi per molti versi agli antipodi della cosiddetta cultura europea.\r\n\r\nLa Francia è ormai in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> da settimane, oggi a Parigi ma anche nelle altre maggiori città sono previsti grandi cortei e azioni dirette contro il governo. 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