","Riempire il vuoto di reazioni all’ignoranza razzista: si comincia dall’alfabeto","post",1550867410,[57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/aprire-i-porti-e-le-scuole/","http://radioblackout.org/tag/cpia/","http://radioblackout.org/tag/decreto-immigrazione-sicurezza/",[61,62,63],"aprire i porti e le scuole","Cpia","decreto immigrazione/sicurezza",{"post_content":65,"tags":70},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67],"scuole","quegli insegnanti di queste particolari \u003Cmark>scuole\u003C/mark>, che di fronte alle conseguenze","Si sentiva il bisogno di una prima vox che rompesse il silenzio assordante di una società attonita che ha scoperto quanto si sia allargata la platea della zona grigia e quanto sia stata sdoganata quella ancora più stolida, deprivata di mezzi per capire quanto il loro consenso alle politiche sovraniste e ferocemente razziste siano ingiuste e nocive a loro stessi. E proprio per l'ambito e il bisogno urgente di Istruzione che spazzi via la becera persecuzione di migranti quell'urlo di dolore non poteva che provenire dall'interno dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti, perché – come sentirete nell'audio – il rapporto e la conoscenza delle necessità di formazione degli utenti di questi Centri sono così evidenti e ovvi per gli operatori, quegli insegnanti di queste particolari \u003Cmark>scuole\u003C/mark>, che di fronte alle conseguenze di decreti come quello voluto dal ministro degli Interni e divenuto legge il 5 dicembre 2018 non possono che gridare vendetta e lo fanno rivendicando che \"Tutta l'educazione è politica\", come scriveva Paulo Freire (ora non a caso proibito nelle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> sovraniste di Bolsonaro). E lo fanno a modo loro: illustrando le nuove difficoltà e le trappole innescate dalla Legge 113/2018, l'ulteriore stretta alle libertà di tutti e in particolare le vessazioni a cui sono sottoposti i migranti che sono passati tutti dai Cpia; un Decreto persino peggiorativo della situazione che ogni governo ha reso vieppiù intollerabile negli ultimi 25 anni, mettendoci del suo per angariare profughi e richiedenti asilo.\r\n\r\nIl documento che ci illustra Paola, un'insegnante tra i primi 24 firmatari dell'appello (tutti dei Cpia torinesi), è una protesta puntuale e circostanziata; un richiamo ai principi cardine degli articoli più \u003Cmark>libertari\u003C/mark> della Carta Costituzionale calpestata dal Decreto Sicurezza; una rivendicazione di un lavoro essenziale e indispensabile; una stigmatizzazione del vulnus contro il diritto e l'accoglienza, dimostrando con le cifre che non esiste alcuna emergenza; un richiamo all'origine dei Cpia come luogo di autonomia e emancipazione delle persone... e questo si percepisce nelle parole di Ousmane a cui Paola ha passato il microfono perché presentasse il suo lavoro: un successo, che in un anno soltanto lo ha condotto a padroneggiare la lingua, a leggere e scrivere; ad aiutare addirittura in classe assistendo chi è arrivato dopo di lui e funge da mediatore.\r\n\r\nSe ne sentiva a tal punto bisogno che in due settimane hanno firmato il documento più di tremila persone, le più disparate come professione, età, provenienza... forse un barlume di rinnovata coscienza sociale può cominciare a muoversi al di là di ogni indignazione; si prevedono iniziative nella prima metà di marzo, la pacchia è finita per i rozzi trogloditi che hanno imperversato anche troppo.\r\n\r\n\u003Cmark>Scuole\u003C/mark> e porti aperte all'umanità",[71,74,76],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[67],"aprire i porti e le \u003Cmark>scuole\u003C/mark>",{"matched_tokens":75,"snippet":62},[],{"matched_tokens":77,"snippet":63},[],[79,82],{"field":80,"matched_tokens":81,"snippet":68,"value":69},"post_content",[67],{"field":31,"indices":83,"matched_tokens":84,"snippets":86},[43],[85],[67],[73],1155199603042156500,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":43,"score":92,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":91},"1112352751616",14,2,"1155199603042156658",{"document":94,"highlight":108,"highlights":113,"text_match":87,"text_match_info":116},{"cat_link":95,"category":96,"comment_count":43,"id":97,"is_sticky":43,"permalink":98,"post_author":46,"post_content":99,"post_date":100,"post_excerpt":49,"post_id":97,"post_modified":101,"post_thumbnail":102,"post_thumbnail_html":103,"post_title":104,"post_type":54,"sort_by_date":105,"tag_links":106,"tags":107},[40],[42],"41477","http://radioblackout.org/2017/04/scuola-possibile-creativita-e-nuove-tecnologie-per-formare-i-leader-del-futuro/","A settembre a Torino apriranno due nuove scuole private: la “Scuola Possibile” con sede in Aurora e la “World international school\" nel villaggio Juventus alla Continassa. Scuole per ricchi, senza ombra di dubbio, visto che le rette per poterle frequentare si aggirano in media intorno ai 10mila euro l'anno e gli stessi ideatori lo confermano, affermando che tra gli obiettivi c'è proprio la volontà di formare \"i nuovi leader etici del futuro\". Ma anche scuole che si propongono di scompaginare i programmi e le metodologie tradizionali di insegnamento proposti nelle scuole pubbliche per \"educare alla contemporaneità\" a colpi di nuove tecnologie e sguardi olistici sulla realtà. Per capirne meglio l'approccio e per mettere sotto critica il loro progetto abbiamo chiamato Simone di REL ( rete per l'educazione libertaria ) che ci ha spiegato come funzionerà la \"Scuola Possibile\", chi sono i suoi promotori e finanziatori e quali sono gli obiettivi taciuti di esperimenti formativi come questi.\r\n\r\nPerché se nella propaganda la proposta educativa di queste scuole per ricchi ricalca strade e tentativi percorsi in parte anche negli esperimenti di scuola libertaria, e ciò apre sicuramente una riflessione su quanto sia diffusamente percepito lacunoso e sorpassato l'approccio e la programmazione proposti nelle scuole pubbliche, dall'altro insospettiscono i finanziatori e le intenzioni che dimostrano come l'obiettivo sia sempre quello dell'estrazione di profitto.\r\n\r\nUna riflessione ulteriore sorge poi dal concetto di scuola di classe che purtroppo all'oggi si concretizza nell'apertura di scuole per le fasce abbienti della popolazione e meno, e sicuramente con più fatica, nell'ideazione di scuole per il proletariato o il sottoproletariato urbano che siano in grado di fornire gli strumenti per svelare i meccanismi di sfruttamento ed esclusione che muovono questo sistema economico e per provare a combatterlo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\nSimonesuScuolaPossibile\r\n\r\n ","18 Aprile 2017","2017-04-19 12:40:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Scuola Possibile\": creatività e nuove tecnologie per formare i leader del futuro",1492513790,[],[],{"post_content":109},{"matched_tokens":110,"snippet":111,"value":112},[67],"a Torino apriranno due nuove \u003Cmark>scuole\u003C/mark> private: la “Scuola Possibile” con","A settembre a Torino apriranno due nuove \u003Cmark>scuole\u003C/mark> private: la “Scuola Possibile” con sede in Aurora e la “World international school\" nel villaggio Juventus alla Continassa. \u003Cmark>Scuole\u003C/mark> per ricchi, senza ombra di dubbio, visto che le rette per poterle frequentare si aggirano in media intorno ai 10mila euro l'anno e gli stessi ideatori lo confermano, affermando che tra gli obiettivi c'è proprio la volontà di formare \"i nuovi leader etici del futuro\". 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Il 17 novembre del 1973 gli studenti del Politecnico di Atene insorsero: la rivolta venne repressa nel sangue e almeno 41 studenti furono uccisi dalla polizia.\r\nL’episodio infiammò la Grecia ed il regime sponsorizzato dalla CIA e dagli Stati Uniti, venne spazzato via.\r\nOgni anno, in memoria di quell’episodio che ha segnato la storia del paese, gli studenti muovono dal Politecnico in direzione dell’ambasciata statunitense.\r\nOgni anno ci sono scontri molto violenti.\r\nQuest’anno il governo Samaras ha voluta dare un segnale che l’aria è cambiata. Già nella settimana precedente al 17 luglio, almeno 500 scuole erano state occupate, all’università la polizia chiamata dal rettore aveva ripetutamente caricato gli studenti in lotta. Da qualche anno l’inviolabilità dell’università, sancita dopo la strage del 1973, è ormai un ricordo del tempo in cui la resistenza al fascismo era memoria condivisa nel paese.\r\nIl 17 novembre il governo ha schierato 7000 agenti in assetto antisommossa per difendere i palazzi del potere e l’ambasciata statunitense.\r\nI diversi cortei delle giornata hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di persone: la memoria della lotta antifascista si è mescolata con la lotta contro il governo.\r\nPer la prima volta da anni, Syriza, il cartello delle sinistre che si prepara a succedere a Nea Democratia alla guida del paese, ha omesso nel comunicato per il 17 dicembre un riferimento diretto alla regia USA nel golpe dei colonnelli. Un segnale delle nuova vocazione atlantista di Tsipras.\r\n\r\nDavanti all’ambasciata USA ci sono state numerose, durissime cariche che hanno spezzato in più punti il corteo. Quando i manifestanti sono tornati verso l’università, chiusa dalla polizia, gli scontri sono proseguiti per il quartiere di Exarchia.\r\nGli agenti in antisommossa – i MAT – forti del numero si sarebbero distinti per azioni di particolare violenza, trasformando il quartiere in un campo di battaglia e di lotta. Il quartiere dove sono numerose le occupazioni e i centri anarchici ha resistito e la polizia si è infine dovuta ritirare.\r\nLa violenza della polizia greca non è una novità, perché buona parte dei poliziotti sono aderenti al partito di estrema destra Crisi Arghi – Alba Dorata.\r\nL’ombra del fascismo si allunga sulla Grecia nel giorno della memoria attiva dell’insurrezione del 1973.\r\n\r\nUn altro segnale arriva dal fronte dell’immigrazione. Il 17 novembre è stato scelto anche dagli immigrati del centro di detenzione di Amygaleza per uno sciopero della fame per protestare per la morte di Mohamed Asfak, un ragazzo pachistano di 26 anni. Mohamed è morto il 6 novembre, ma stava male da giugno, quando era rinchiuso nel centro di detenzione di Corinto. In seguito ad una rivolta subì un pestaggio che gli fece gravi danni all’apparato respiratorio. Nonostante le sue proteste e quelle dei sui compagni di prigione, non fu mai curato. La sua morte è un omicidio di Stato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Georghos, un compagno del gruppo dei comunisti libertari di Atene.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ngiorgio_grecia","19 Novembre 2014","2014-11-20 12:33:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/grecia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"230\" height=\"213\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/grecia.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Grecia, 17 novembre. 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Ne è venuto fuori un embrione di coordinamento tra territori afflitti da stabilimenti dell'industria belica come Novarese e Varesotto.\r\n\r\nSonon stati messe in atto modalità di sensibilizzazione sia nelle scuole per contrastare il militarismo che fa proseliti ovunque in modo subdolo; inoltre anche i contatti con le maestranze coinvolte nella produzione di oggetti utili alla guerra sono terreno battuto e che potrà essere obiettivo di questo coordinamento in embrione.\r\n\r\nAscoltate l'intervento di Domenico, ben più approfondito di questo riassunto\r\n\r\n \r\n\r\n2013.12.12 domenico_F35","12 Dicembre 2013","2013-12-20 09:44:43","Convegno su informazione e guerra a Venegono",1386850761,[165,166,167,168,169],"http://radioblackout.org/tag/giornalismo-e-guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/informazione-bellica/","http://radioblackout.org/tag/no-f35/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/",[26,171,24,172,173],"guerra","no F35","no tav",{"post_content":175},{"matched_tokens":176,"snippet":178,"value":179},[177],"libertari","anche distanti tra loro: dai \u003Cmark>libertari\u003C/mark>, come Domenico Argirò (il nostro","A Venegono Superiore si è tenuto un convegno composito per partecipazione dei relatori, appartenenti a realtà anche distanti tra loro: dai \u003Cmark>libertari\u003C/mark>, come Domenico Argirò (il nostro interlocutore, impegnato nel movimento contro gli F35), ai non violenti come Nanni Salio (Centro Sereno Regis), a giornalisti come quelli di Nigrizia. affiancati per l'inopinata occasione da Giulietto Chiesa, fino agli ecoattivisti come Marinella Correggia, o Peacelink... e - last but nont least - Richetto, che ha affrontato l'argomento della militarizzazione in Valsusa e del modo in cui viene omertosamente riportata dall'informazione embedded o meno.\r\n\r\nSi è sviscerato il modo in cui si manipola l'informazione (per esempio, di stretta attualità c'è il tour delal Cavour, la portaerei che fa propaganda del made in Italy armiero presso le nazioni più bellicose) ma anche si è tentato di trovare un punto di contatto che consenta di costituire una sorta di comitato unito da un sentire comune tra antimilitaristi e pacifisti in modo da rendere efficace l'azione di contrasto e informazione capilalre che disveli bugie o occultamenti: cioè un movimento di massa antimilitrista che possa incidere maggiormente sulle scelte. 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A partire da giorno 23 di novembre, anticipando di circa un mese la data stabilita in precedenza e con un preavviso ai lavoratori di poco più d'una settimana, la fabbrica siciliana terminerà, nella sostanza ed in maniera definitiva, le sue attività.\r\nAllo stato attuale il grosso degli operai FIAT dovrebbe trovare nuova occupazione nella DR, minuscola casa automobilistica specializzata nel ricarrozzare, parzialmente, auto cinesi. Marchio dalle ridottissime quote di mercato, un mercato per di più in generale restrizione, per cui la capacità produttiva di Termini appare grandemente eccedente. Altra parte dei lavoratori termitani verrebbero invece riassorbiti in una galassia di aziende ed azienducole o irrilevanti o anch'esse incapaci di dare una, seppur minima, garanzia di mantenimento occupazionale.\r\n\r\nAbbiamo fatto il punto con un compagno palermitano, Ivan [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/ivan_termini.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n11/11/2011 Quello del 4f è uno dei casi più gravi di corruzione avvenuti della città di Barcellona negli ultimi anni. Coinvolti polizia, giudici, governo. Domani alle ore 18 a Barcellona nel Forat de la Vergonya si terrà una manifestazione per chiedere che almeno nell’ultimo grado di giudizio vengano ricusate le testimonianze dell’accusa, dato che tutte le condanne si sono basate sulle dichiarazioni di due poliziotti attualmente condannati per torture e abuso di potere. L'approfondimento a cura di Radio Borroka. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/audio4f.mp3\"] Scarica file \r\n\r\n11/11/2011 Oggi ricorre l'anniversario dell'uccisione di Carlos Palomino, un giovane antifascista di Madrid, accoltellato e ammazzato da un fascista nella stazione della metropolitana nel 2007. Il racconto di Mikel della Coordinadora antifascista di Madrid. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/mickel_anniversario_omicidiocarlos_spagna.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n\r\n11/11/2011 La storia di Malika, sottoposta a Tso mentre era al sesto mese di gravidanza solo per essere sfrattata e buttata fuori di casa. Le donne del movimento per la lotta della casa di Firenze e il Collettivo antipsichiatrico A. Artaud di Pisa da tempo seguono la vicenda e ora stanno cercando che i fatti non vengano arichiviati dal tribunale che ha già negato il rinvio a giudizio per molti dei responsabili. La corrispondenza con Diego da Firenze in vista del presidio e della mobilitazione di domani in solidarietà a Malika. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/diego_malika_sfrattotso.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n\r\n11/11/2011 La Fiat nega le elezioni delle Rsu alle carrozzerie Ex Bertone di Grugliasco. Prova di forza del Lingotto contro la Fiom ed ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici da mesi in cassa integrazione. Marchionne minaccia di portare la produzione della Maserati altrove, mentre la Fismic accusa la Fiom di posizioni ideologiche e ritira le liste dei delegati per impedire il ricorso alle urne. Oggi manifestazione a Torino sotto Comune, Provincia e Regione. La corrispondenza con Federico Bellono, segretario Fiom Torino. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/bellono_fiom_exbertone.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n9/11/2011 F35. Intervista a Umberto sulla manifestazione di Novara di sabato 12 novembre. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/umberto_f35.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n9/11/2011 Esselunga di Pioltello. Intervista a Luis, uno dei lavoratori in lotta.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/luis_esselunga.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n9/11/2011 Grecia: intervista a Fotis, Comunisti libertari di Atene, sulla situazione nel paese. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/fotis_atene.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n8/11/2011 - Una chiacchierata su Consumo, Metropoli e Conflitto con Massimo Ilardi, professore di sociologia all'Università di Camerino, a partire dal caso-Trony, l'apertura di un nuovo centro commerciale alle porte di Roma. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/mas_ilardi_8nov2011.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n8/11/2011 - Qualche giorno prima della relazione dell'Aiea (Angenzia Internazionale sull'energia atomica) sullo stato della tecnologia nucleare in Iran, Israele ne approfitta e dichiara pubblicamente le proprie intenzioni di intervenire militarmente per porre un freno al presunto uso militare dell'energia atomica da parte dell'Iran. Un'Intervista con Michele Giorgio da Gerusalemme [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/mich_giorgio_isr-iran_8nov11.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n8/11/2011 Dopo la decina di vittime che l'ultima alluvione ha lasciato come ferita aperta nel paese, abbiamo raccolto il parere di due esperti, Santo Grammatico (Legambiente Liguria) [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/santusgrammaticus.mp3\"] Scarica il file e Luca Mercalli (metereologo) [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/mercalli.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n4/11/2011 Ieri visita a sorpresa di Ltf al non cantiere della Maddalena, con tanto di giornalisti protav al seguito. Oggi l'annuncio della costruzione di un muro in cemento armato, alto tre metri, per proteggere il fortino dell'alta velocità. L'appoggio dei media locali e nazionali al progetto della Torino-Lione continua e si amplifica ogni giorno di più nel tentativo di riguadagnare consenso. Il commento di Francesco del Comitato di lotta popolare NoTav di Bussoleno. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/francesco_ltfclarea_muro_notav.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n4/11/2011 Annullato il referendum in Grecia su pressione di Francia e Germania, un referendum con cui Papandreu avrebbe voluto creare consenso intorno alla sua maggioranza. Le reazioni della popolazione greca alla prepotenza dell'Europa e le mobilitazioni contro la crisi che continuano quotidianamente su tutto il territorio. La corrispondenza con Achille da Atene. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/achille_grecia_crisi_noreferendum.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n4/11/2011 Sono in viaggio verso Gaza le due barche civili, una canadese e una irlandese, partite l'altro ieri dalla Turchia con a bordo 27 passeggeri provenienti da 9 paesi, inclusi alcuni palestinesi profughi del 1948. L’iniziativa, denominata “Freedom Waves to Gaza” non era stata annuncianta in anticipo, viste le azioni israeliane per bloccare e sabotare la Freedom Flotilla II dello scorso luglio. Le barche dovrebbero arrivare a Gaza oggi pomeriggio. Non si tratta di portare la carità o aiuti umanitari, ma di dare un segnale politico forte all'Onu, a Israele e di portare un messaggio di libertà sulle coste della Striscia. La corrispondenza con Silvia dell'International Solidarity Movement. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/silvia_ism_freewave-flottilla.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n4/11/2011 Oggi a Torino corteo delle scuole medie superiori. Save schools, not banks! Dal centro di Torino, blindato e protetto da decine di blindati della polizia in occasione della festa delle forze armate, la diretta con Nanni del Ksa. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/nanni_ksa_corteostudmedi.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n4/11/2011 Ieri a Roma il movimento studentesco ha rotto i divieti imposti dal Sindaco Alemanno dopo il 15 ottobre di manifestare nel centro della capitale. Imponente spiegamento di polizia, cariche alla stazione Tiburtina, studenti e studentesse schedate fuori dalle scuole superiori considerate tra le più attive nella protesta. Il racconto e il commento di Francesco del Collettivo Autorganizzato di Scienze Politiche della Sapienza di Roma. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/francesco_corteostud_roma.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n\r\n3/11/2011: in previsione dell'assemblea che si terrà a Padova il prossimo 5 novembre una riflessione con chiara su 41 bis, differenziazione carceraria e solidarietà [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/chiarasuassemblea-controil41bis.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n3/11/2011: un approfondimento con dario sul movimento per il diritto alla casa dopo due anni di lotte e di resistenze agli sfratti [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/dariosudirittoallacasa.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n2/11/2011: Alluvioni in Toscana e Liguria. Mentre la protezione civile tentenna e anzi ostacola la solidarietà, la popolazione si organizza negli aiuti. Ne parliamo con Gianluca, da Carrara. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/gianluca_carrara_alluvioni.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","2 Novembre 2011","2025-09-24 22:01:17","Novembre 2011",1320230919,[196,197,198,199],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[46,201,12,202],"linformazione-di-blackout","notizie",{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[177],"Grecia: intervista a Fotis, Comunisti \u003Cmark>libertari\u003C/mark> di Atene, sulla situazione nel","15/11/2011 - Giunge lla fine la lunga vicenda dello stabilimento FIAT di Termini Imerese. A partire da giorno 23 di novembre, anticipando di circa un mese la data stabilita in precedenza e con un preavviso ai lavoratori di poco più d'una settimana, la fabbrica siciliana terminerà, nella sostanza ed in maniera definitiva, le sue attività.\r\nAllo stato attuale il grosso degli operai FIAT dovrebbe trovare nuova occupazione nella DR, minuscola casa automobilistica specializzata nel ricarrozzare, parzialmente, auto cinesi. Marchio dalle ridottissime quote di mercato, un mercato per di più in generale restrizione, per cui la capacità produttiva di Termini appare grandemente eccedente. Altra parte dei lavoratori termitani verrebbero invece riassorbiti in una galassia di aziende ed azienducole o irrilevanti o anch'esse incapaci di dare una, seppur minima, garanzia di mantenimento occupazionale.\r\n\r\nAbbiamo fatto il punto con un compagno palermitano, Ivan [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/ivan_termini.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n11/11/2011 Quello del 4f è uno dei casi più gravi di corruzione avvenuti della città di Barcellona negli ultimi anni. Coinvolti polizia, giudici, governo. Domani alle ore 18 a Barcellona nel Forat de la Vergonya si terrà una manifestazione per chiedere che almeno nell’ultimo grado di giudizio vengano ricusate le testimonianze dell’accusa, dato che tutte le condanne si sono basate sulle dichiarazioni di due poliziotti attualmente condannati per torture e abuso di potere. L'approfondimento a cura di Radio Borroka. 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La corrispondenza con Diego da Firenze in vista del presidio e della mobilitazione di domani in solidarietà a Malika. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/diego_malika_sfrattotso.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n\r\n11/11/2011 La Fiat nega le elezioni delle Rsu alle carrozzerie Ex Bertone di Grugliasco. Prova di forza del Lingotto contro la Fiom ed ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici da mesi in cassa integrazione. Marchionne minaccia di portare la produzione della Maserati altrove, mentre la Fismic accusa la Fiom di posizioni ideologiche e ritira le liste dei delegati per impedire il ricorso alle urne. Oggi manifestazione a Torino sotto Comune, Provincia e Regione. La corrispondenza con Federico Bellono, segretario Fiom Torino. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/bellono_fiom_exbertone.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n9/11/2011 F35. Intervista a Umberto sulla manifestazione di Novara di sabato 12 novembre. 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L’iniziativa, denominata “Freedom Waves to Gaza” non era stata annuncianta in anticipo, viste le azioni israeliane per bloccare e sabotare la Freedom Flotilla II dello scorso luglio. Le barche dovrebbero arrivare a Gaza oggi pomeriggio. Non si tratta di portare la carità o aiuti umanitari, ma di dare un segnale politico forte all'Onu, a Israele e di portare un messaggio di libertà sulle coste della Striscia. La corrispondenza con Silvia dell'International Solidarity Movement. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/11/silvia_ism_freewave-flottilla.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n4/11/2011 Oggi a Torino corteo delle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> medie superiori. Save schools, not banks! Dal centro di Torino, blindato e protetto da decine di blindati della polizia in occasione della festa delle forze armate, la diretta con Nanni del Ksa. 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Sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 12 15 anarres1\r\n2017 12 15 anarres2\r\n2017 12 15 anarres3\r\nin questa puntata:\r\n \r\n\r\nSono passati 48 anni dalla Strage di Piazza Fontana, dalle bombe alla banca dell’Agricoltura, dai 17 morti del 12 dicembre. La polizia, indirizzata dall’ufficio affari riservati del ministero dell’Interno, fece partire le retate contro gli anarchici.\r\n\r\nCentinaia vennero portati in questura. Pietro Valpreda venne accusato della strage. Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, partigiano, attivo nel sostegno ai prigionieri politici entrò in questura a cavallo della sua bici il 12 dicembre. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre venne gettato dal quarto piano.\r\n\r\nI movimenti che in quegli anni avevano riempito le piazze e fatto tremare padroni e governanti, diedero un segnale forte e chiaro: gli anarchici sono innocenti, la strage è di Stato.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, un compagno milanese, che attraversò quella stagione tragica, che mostrò l’intrinseca criminalità del potere.\r\n\r\nLe scuole libertarie da qualche anno sono diventate una realtà nel nostro paese: tante esperienze diverse accomunate dalla comune tensione a costruire ambiti relazionali il cui soggetto siano i bambini e le bambine. In questi mesi si è sviluppato un importante dibattito nella rete per l’educazione libertaria. Due i temi principali: come arrivare a decisioni condivise, come gestire il conflitto, ritta la barra della tensione libertaria.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, anarchico, pedagogo, tra i promotori della Rete.\r\n\r\n \r\n\r\nUn altro giro di danza. Delle seduzioni elettoraliste della sinistra \"radicale”. Con Lorenzo Coniglione\r\n\r\nUn po’ di notizie dal fronte.\r\nIl Ministero della Difesa e quello del Lavoro e dell’Istruzione, Università e Ricerca hanno firmato il protocollo per fare l’alternanza scuola lavoro nelle forze armate.\r\n\r\n \r\n\r\nI militari a scuola di repressione interna\r\n\r\nLa prossima campagna d’Africa dell’esercito italiano sarà nel sahel, in Niger. Sulla carta una missione contro il terrorismo nel cuore della Franc’Afrique. Nei fatti porre le basi per la costruzione di campi di prigionia per migranti sud della Libia.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n\r\nSabato 16 dicembre\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nCena antinatalizia \r\nAnche quest’anno ti aspettiamo alla cena che ammazza li preti\r\nMenù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito:\r\n ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nIl nostro menù: antipastini diabolici / chiodi della croce al ragù veg / palle di natale / giostra infernale / dolci tentazioni / angolo di-vino / acqua santa e… tanti scherzi da prete!\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno, anche niente a chi non ne ha.\r\nPrenotazioni\r\nMail: fai_to@inrete.it - Telefono: 327 13 42 350\r\nAscolta lo spot\r\n\r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\npresidio\r\n al negozio Benetton di via Roma 121\r\n Le maglie Benetton sono sporche di sangue\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandole, alcune terre di insediamento tradizionale delle popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. 930.000 ettari di quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva nell’Ottocento, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\nBenetton è complice della repressione durissima, costata la vita a Santiago Maldonado in agosto e cl’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre alla fine di novembre. Dal 2009 sono 14 gli attivisti uccisi dalla polizia. \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 gennaio\r\nore 10,30 / 14\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ncon vin brulè, cibo e the caldo\r\n benefit assemblea antimilitarista\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 gennaio\r\nore 21 \r\nalla Fat in corso Palermo 46\r\nI fascisti del \"secondo millennio\"\r\nCon Pietro Stara, autore de \"L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione\"\r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","16 Dicembre 2017","2018-10-17 22:58:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/baj-pinelli-200x110.png","Anarres del 15 dicembre. La strage di Stato dopo 48 anni. Scuole libertarie, conflitto e percorsi decisionali. Le seduzioni elettoraliste della siniostra “radicale”. Notizie dal fronte: truppe italiane in Niger? 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Sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 12 15 anarres1\r\n2017 12 15 anarres2\r\n2017 12 15 anarres3\r\nin questa puntata:\r\n \r\n\r\nSono passati 48 anni dalla Strage di Piazza Fontana, dalle bombe alla banca dell’Agricoltura, dai 17 morti del 12 dicembre. La polizia, indirizzata dall’ufficio affari riservati del ministero dell’Interno, fece partire le retate contro gli anarchici.\r\n\r\nCentinaia vennero portati in questura. Pietro Valpreda venne accusato della strage. Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, partigiano, attivo nel sostegno ai prigionieri politici entrò in questura a cavallo della sua bici il 12 dicembre. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre venne gettato dal quarto piano.\r\n\r\nI movimenti che in quegli anni avevano riempito le piazze e fatto tremare padroni e governanti, diedero un segnale forte e chiaro: gli anarchici sono innocenti, la strage è di Stato.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, un compagno milanese, che attraversò quella stagione tragica, che mostrò l’intrinseca criminalità del potere.\r\n\r\nLe \u003Cmark>scuole\u003C/mark> \u003Cmark>libertarie\u003C/mark> da qualche anno sono diventate una realtà nel nostro paese: tante esperienze diverse accomunate dalla comune tensione a costruire ambiti relazionali il cui soggetto siano i bambini e le bambine. In questi mesi si è sviluppato un importante dibattito nella rete per l’educazione libertaria. Due i temi principali: come arrivare a decisioni condivise, come gestire il conflitto, ritta la barra della tensione libertaria.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, anarchico, pedagogo, tra i promotori della Rete.\r\n\r\n \r\n\r\nUn altro giro di danza. Delle seduzioni elettoraliste della sinistra \"radicale”. Con Lorenzo Coniglione\r\n\r\nUn po’ di notizie dal fronte.\r\nIl Ministero della Difesa e quello del Lavoro e dell’Istruzione, Università e Ricerca hanno firmato il protocollo per fare l’alternanza scuola lavoro nelle forze armate.\r\n\r\n \r\n\r\nI militari a scuola di repressione interna\r\n\r\nLa prossima campagna d’Africa dell’esercito italiano sarà nel sahel, in Niger. Sulla carta una missione contro il terrorismo nel cuore della Franc’Afrique. Nei fatti porre le basi per la costruzione di campi di prigionia per migranti sud della Libia.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n\r\nSabato 16 dicembre\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nCena antinatalizia \r\nAnche quest’anno ti aspettiamo alla cena che ammazza li preti\r\nMenù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito:\r\n ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nIl nostro menù: antipastini diabolici / chiodi della croce al ragù veg / palle di natale / giostra infernale / dolci tentazioni / angolo di-vino / acqua santa e… tanti scherzi da prete!\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno, anche niente a chi non ne ha.\r\nPrenotazioni\r\nMail: fai_to@inrete.it - Telefono: 327 13 42 350\r\nAscolta lo spot\r\n\r\n\r\nVenerdì 22 dicembre\r\nore 17 \r\npresidio\r\n al negozio Benetton di via Roma 121\r\n Le maglie Benetton sono sporche di sangue\r\nIl governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandole, alcune terre di insediamento tradizionale delle popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. 930.000 ettari di quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva nell’Ottocento, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana. \r\nBenetton è complice della repressione durissima, costata la vita a Santiago Maldonado in agosto e cl’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre alla fine di novembre. 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Una chiacchierata con Maurizio Giannangeli della REL – Rete dell'educazione libertaria\r\n\r\nDopo il referendum. Analisi del voto e delle illusioni di palingenesi universale\r\nne parliamo con Francesco\r\n\r\nPosta aerea. Mistral Air deporta profughi e migranti\r\n\r\nIncontro con gli Sloveni\r\n\r\nGrecia. Profughi e migranti\r\n\r\nFuori fascisti e polizia dalla città\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 10 dicembre\r\nore 10,30 presidio in corso Giulio Cesare 3 – nei pressi dell’ufficio postale\r\n\r\nMistral Air, la compagnia aerea di Poste Italiane non trasporta lettere, pacchi e cartoline… ma deporta i rifugiati e migranti in paesi dove non vogliono tornare.\r\nFuggono guerre, miseria, persecuzioni, dittature. C'è chi non vuole sottostare ad un matrimonio forzato e chi non intende fare il soldato. C'è anche chi, semplicemente vuole andare in Europa, perché desidera un'altra vita.\r\nTutti si trovano di fronte frontiere chiuse, filo spinato, polizia ed esercito.\r\n\r\nSabato 17 dicembre\r\nCena antinatalizia e pres-empio autogestito\r\nAnche quest'anno ti aspettiamo alla cena anticlericale\r\nAppuntamento sabato 17 dicembre alle 20 in corso Palermo 46.\r\nMenù eretico e esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito: ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno, anche niente a chi non ne ha.\r\nPrenotazioni 338 6594361\r\nMail: fai_to@inrete.it","16 Dicembre 2016","2018-10-17 22:58:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/marcia-200x110.jpg","Anarres del 9 dicembre. 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Ufficialmente la questione viene liquidata come overdose di farmaci rubati, quando le guardie hanno perso il controllo della prigione. Nessuno è stato visitato seriamente, mentre alcuni, frettolosamente trasferiti, sono morti all’arrivo nelle nuove prigioni.\r\nOggi la Procura sembra intenzionata ad archiviare tutto o quasi. Nel frattempo la denuncia delle violenze subite da cinque detenuti sopravvissuti alla strage e subito ritrasferiti a Modena, non è stata intrecciata con l’indagine sui morti nella rivolta.\r\nIn questi giorni e settimane si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà e lotta intorno alle carceri, organizzate da parenti e solidali.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 27 marzo\r\nUna Barriera contro padroni e militari\r\nore 15\r\npiazzetta di corso Palermo all’angolo con via Sesia\r\nliberiamo gli spazi pubblici del quartiere: giornata di informazione e lotta\r\ninterventi, musica, mostre e… tanto altro\r\n\r\nVenerdì 2 aprile ore 21\r\nScuole libertarie. Un’utopia concreta\r\nIncontro on line\r\nCon Francesco Codello, pedagogista, tra i fondatori della Rete dell’educazione libertaria\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nriunioni ad orario variabile in queste settimane\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/ \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","18 Marzo 2021","2021-03-25 21:23:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/carceri-rivolta-200x110.jpeg","Anarres del 12 marzo. Cronache anarcofemministe. Scuole libertarie: l’attacco degli statalisti. 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DinamoPress va all’attacco della scuola pubblica non statale, tacciandola di neoliberismo ed equiparandola alle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> confessionali. DP mescola educazione parentale con paccottiglia primitivista, per creare confusione e negare il lento ma importante affermarsi di esperienze pedagogiche libere ed autogestite.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello, della rete dell’educazione libertaria\r\n\r\nCarceri. Ad un anno dalla strage\r\nTra l’8 e il 9 marzo 2021 nelle carceri italiane scoppia la rivolta. Ovunque repressa duramente. La situazione peggiore è a Modena, dove 13 prigionieri perdono la vita. Ufficialmente la questione viene liquidata come overdose di farmaci rubati, quando le guardie hanno perso il controllo della prigione. Nessuno è stato visitato seriamente, mentre alcuni, frettolosamente trasferiti, sono morti all’arrivo nelle nuove prigioni.\r\nOggi la Procura sembra intenzionata ad archiviare tutto o quasi. Nel frattempo la denuncia delle violenze subite da cinque detenuti sopravvissuti alla strage e subito ritrasferiti a Modena, non è stata intrecciata con l’indagine sui morti nella rivolta.\r\nIn questi giorni e settimane si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà e lotta intorno alle carceri, organizzate da parenti e solidali.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 27 marzo\r\nUna Barriera contro padroni e militari\r\nore 15\r\npiazzetta di corso Palermo all’angolo con via Sesia\r\nliberiamo gli spazi pubblici del quartiere: giornata di informazione e lotta\r\ninterventi, musica, mostre e… tanto altro\r\n\r\nVenerdì 2 aprile ore 21\r\n\u003Cmark>Scuole\u003C/mark> \u003Cmark>libertarie\u003C/mark>. Un’utopia concreta\r\nIncontro on line\r\nCon Francesco Codello, pedagogista, tra i fondatori della Rete dell’educazione libertaria\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nriunioni ad orario variabile in queste settimane\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/ \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":427,"snippet":428,"value":428},[285,280],"Anarres del 12 marzo. Cronache anarcofemministe. \u003Cmark>Scuole\u003C/mark> \u003Cmark>libertarie\u003C/mark>: l’attacco degli statalisti. 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Ma al contempo Neill sottolinea con forza come questa pratica risulti efficace solo se si tiene sempre presente una distinzione fondamentale, quella fra libertà e licenza. Se la sua fiducia nella libertà è totale e incondizionata, questa però non è mai arbitrio, non è mai prevaricazione, non è mai egoismo. Ed è questo il clima etico e culturale dentro il quale si può sviluppare un'educazione autenticamente antiautoritaria.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, della rete delle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> \u003Cmark>libertarie\u003C/mark>, che ha curato ed introdotto questa edizione del libro di Neill\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 5 marzo\r\nGender Strike! Giornata transfemminista queer\r\nore 15 ai giardini (ir)reali – corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove ci si sposta a Parco Dora)\r\ninterventi, musica, banchekke, perfomance… e tanto altro\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la NATO!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora \r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. Continuità e rotture”; Daniele Ratti “L’ENI Armata”; inizio discussione/pausa pranzo\r\nore 14,30\r\ninterventi di: Antonio Mazzeo “Le avventure neocoloniali dell'Italia dal Sahel al Mozambico”; Andrea Turco “La colonizzazione mentale, il caso ENI a Gela”; Massimo Varengo “Uno sguardo antimperialista sulla guerra in Ucraina” Interventi aperti\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[530],{"field":80,"matched_tokens":531,"snippet":527,"value":528},[67,280],{"best_field_score":405,"best_field_weight":90,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":533,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":43},"1157451471441100913",6690,{"collection_name":261,"first_q":214,"per_page":215,"q":214},{"title":537,"slug":538,"exerpt":539,"link":540,"featured_media":541,"slot":542},"Black Milk","black-milk","Dal 1998 il vostro enjoy afternoon del sabato blackoutiano, un’inebriante miscela di suoni dall’universo della Black music tra Jazz, Soul, Funky e nuovi suoni, World music da ogni angolo del globo, mutazioni elettroniche maculate tra Downtempo, Balearic Beat, Psychedelic Ambient, Nu Disco e Cosmic groove. 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