","Egitto: tra repressione e sequestri di beni di prima necessità","post",1477680870,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/crisi-economica-egiziana/","http://radioblackout.org/tag/regime-militare-al-sisi/","http://radioblackout.org/tag/sequestro-di-zucchero/","http://radioblackout.org/tag/tahrir-in-tuk-tuk/",[21,19,17,15],{"post_content":53,"post_title":60,"tags":63},{"matched_tokens":54,"snippet":58,"value":59},[55,56,56,57],"sequestro","di","zucchero","contesto si inserisce pure il \u003Cmark>sequestro\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> tonnellate \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>zucchero\u003C/mark> dai depositi dei distributori alimentari","La crisi egiziana continua ad acuirsi e a farne le spese è come sempre la popolazione. Dopo il video diventato subito virale dell'autista \u003Cmark>di\u003C/mark> tuk-tuk Mustafà, che accusava il governo \u003Cmark>di\u003C/mark> al Sisi \u003Cmark>di\u003C/mark> star rovinando il Paese, nuove, timide proteste si stanno diffondendo, per il momento solo in maniera spontanea anche a causa dei controlli capillari dei servizi segreti che inibiscono le persone nel scendere in strada.\r\n\r\nLa verità è che a 3 anni dal golpe, il generale Sisi è stato efficace soltanto nella repressione poliziesca, mentre l'economia sta precipitando in condizioni disastrose. I prezzi sono alle stelle, la disoccupazione aumenta, e per concedere un prestito \u003Cmark>di\u003C/mark> 13 miliardi \u003Cmark>di\u003C/mark> dollari il Fondo monetario internazionale chiede \u003Cmark>di\u003C/mark> interrompere i sussidi ai beni \u003Cmark>di\u003C/mark> prima necessità.\r\n\r\nIn questo contesto si inserisce pure il \u003Cmark>sequestro\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> tonnellate \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>zucchero\u003C/mark> dai depositi dei distributori alimentari e dalle fabbriche dolciarie disposto dal regime qualche giorno fa per far fronte all'impossibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> acquistare velocemente sui mercati mondiali i quantitativi necessari al fabbisogno del Paese.\r\n\r\nUna situazione instabile che alimenta un malcontento generale e che potrebbe sfociare in proteste tanto massicce e inarrestabili da mettere seriamente in crisi il regime \u003Cmark>di\u003C/mark> al Sisi, così come nel 2011 le rivolte della popolazione sono riuscite a rovesciare il governo \u003Cmark>di\u003C/mark> Mubarak.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Chiara Cruciati, articolista del Manifesto.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n \r\n\r\negittosenzazucchero",{"matched_tokens":61,"snippet":62,"value":62},[56,56],"Egitto: tra repressione e sequestri \u003Cmark>di\u003C/mark> beni \u003Cmark>di\u003C/mark> prima necessità",[64,66,68,71],{"matched_tokens":65,"snippet":21},[],{"matched_tokens":67,"snippet":19},[],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[55,56,57],"\u003Cmark>sequestro\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>zucchero\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":15},[],[74,80,83],{"field":22,"indices":75,"matched_tokens":77,"snippets":79},[76],2,[78],[55,56,57],[70],{"field":81,"matched_tokens":82,"snippet":58,"value":59},"post_content",[55,56,56,57],{"field":84,"matched_tokens":85,"snippet":62,"value":62},"post_title",[56,56],1736172819517538300,{"best_field_score":88,"best_field_weight":89,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":33,"score":91,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":33},"3315704398080",13,3,"1736172819517538411",6646,{"collection_name":44,"first_q":17,"per_page":94,"q":17},6,{"facet_counts":96,"found":149,"hits":150,"out_of":344,"page":14,"request_params":345,"search_cutoff":23,"search_time_ms":346},[97,124],{"counts":98,"field_name":121,"sampled":23,"stats":122},[99,102,105,107,109,111,113,115,117,119],{"count":100,"highlighted":101,"value":101},9,"Bello come una prigione che brucia",{"count":103,"highlighted":104,"value":104},7,"anarres",{"count":90,"highlighted":106,"value":106},"19e59",{"count":90,"highlighted":108,"value":108},"frittura mista",{"count":76,"highlighted":110,"value":110},"arsider",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"c'hai le storie",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"liberation front",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"la perla di labuan",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"il colpo del strega",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"Il bit c'è o non c'è","podcastfilter",{"total_values":123},15,{"counts":125,"field_name":22,"sampled":23,"stats":147},[126,129,131,133,135,137,139,141,143,145],{"count":127,"highlighted":128,"value":128},5,"repressione",{"count":25,"highlighted":130,"value":130},"carcere",{"count":25,"highlighted":132,"value":132},"Salvatore Ricciardi",{"count":90,"highlighted":134,"value":134},"19-59",{"count":90,"highlighted":136,"value":136},"Porfido",{"count":90,"highlighted":138,"value":138},"maelstrom",{"count":90,"highlighted":140,"value":140},"radio cane",{"count":90,"highlighted":142,"value":142},"new orleans",{"count":90,"highlighted":144,"value":144},"Brigate Rosse",{"count":90,"highlighted":146,"value":146},"sostanze stupefacenti",{"total_values":148},301,35,[151,183,212,241,266,299],{"document":152,"highlight":165,"highlights":173,"text_match":178,"text_match_info":179},{"comment_count":33,"id":153,"is_sticky":33,"permalink":154,"podcastfilter":155,"post_author":104,"post_content":156,"post_date":157,"post_excerpt":39,"post_id":153,"post_modified":158,"post_thumbnail":159,"post_title":160,"post_type":161,"sort_by_date":162,"tag_links":163,"tags":164},"82336","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-maggio-2-giugno-giornata-dei-disertori-un-nuovo-poligono-in-sicilia-giochi-di-guerra-e-lotte-antimilitariste-in-sardegna-lordinaria-violenza-del-cpr/",[104],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/2023-05-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nSicilia. Un altro poligono di morte\r\nL’accordo per un nuovo hub logistico addestrativo è stato firmato l’8 maggio e coinvolge i comuni di Gangi, Nicosia e Sperlinga, tra le Madonie e i Nebrodi. Vi verranno usati obici e cannoni a lunga gittata e verrà costruito un hangar per ospitarli. 100 militari saranno stanziati stabilmente nell’area, che, durante le esercitazioni, potrà accogliere sino a 800 uomini e donne in divisa.\r\n“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari”, ha dichiarato il generale Scardino, responsabile per l’esercito in Sicilia. “La nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati, oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”. Queste dichiarazioni hanno il sapore agre dell’ipocrisia e della propaganda militarista.\r\nPer evitare incendi e discariche abusive l’esercito italiano trasforma una vasta area in provincia di Enna in terreno dove si gioca alla guerra con mezzi pesanti, sparando missili e proiettili. Facile prevedere che, come accaduto altrove, il terreno venga irrimediabilmente inquinato.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, che ha appena terminato un’inchiesta\r\n\r\n2 giugno. 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Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore di numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio di Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nPiazza dei disertori\r\ndalle ore 16 in piazza Vittorio\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie di anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Maggio 2023","2023-05-31 00:40:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/016-200x110.jpg","Anarres del 19 maggio. 2 giugno giornata dei disertori. 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Lo presero mentre in piena notte faceva delle scritte inneggianti alle Brigate Rosse.\" Con un lavoro di 15 anni Manolo Morlacchi ricostruisce la storia della sua famiglia cominciando dal bisnonno Carlo Morlacchi e la bisnonna Carolina Gibboni, e il risultato è il libro \"La fuga in avanti - La rivoluzione è un fiore che non muore.\" E' la storia di una famiglia dell'hinterland operaio milanese che si intreccia con la storia d'Italia e del movimento operaio. \"Nel 1929 nonno Remo faceva lo smerigliatore e guadagnava bene. Aveva però due vizi che minavano la stabilità della famiglia: le scommesse sui cavalli e le donne.\" Poi ci sono il fascismo, la guerra, i bombardamenti, la lotta partigiana e la militanza nel Pci. \"Leggevo di tutto, avevo esigenza di capire, e quello che non c'era nei libri lo si apprendeva in fabbrica.\" Negli anni 50 molti militanti contestano la linea del partito e prendono un'altra strada. \"Alcuni restituirono la tessera, altri dovettero essere espulsi. 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È solo con la concreta indicazione del place of safety (pos), e con il successivo arrivo dei naufraghi nel luogo sicuro designato, che, infatti, l’attività di search and rescue (ricerca e soccorso) può considerarsi conclusa”.\r\n\r\nNe parliamo con Alessandro Praticò, avvocato e socio ASGI.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/puntata-100325.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2025","2025-03-15 16:17:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/nave-diciotti-e1742051753101-200x110.jpg","Sentenza sul caso della nave Diciotti",1742055433,[226,227],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/",[229,230],"antirazzismo","immigrazione",{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":235},[55,56],"ma lo si condanna per \u003Cmark>sequestro\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> persona e lo si obbliga","Il 7 marzo arriva la sentenza della Cassazione riguardante la nave Diciotti della Guardia Costiera, a cui nel 2018 fu impedito lo sbarco nei porti italiani. 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Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. 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Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. 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(GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette 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\u003Cmark>di\u003C/mark> Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto \u003Cmark>di\u003C/mark> un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine \u003Cmark>di\u003C/mark> magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI \u003Cmark>di\u003C/mark> Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti \u003Cmark>di\u003C/mark> precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio \u003Cmark>di\u003C/mark> questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare \u003Cmark>di\u003C/mark> fermare gli 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permesso a Temi \u003Cmark>di\u003C/mark> poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema \u003Cmark>di\u003C/mark> dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará \u003Cmark>di\u003C/mark> certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero \u003Cmark>di\u003C/mark> Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno \u003Cmark>di\u003C/mark> migliaia \u003Cmark>di\u003C/mark> loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al \u003Cmark>di\u003C/mark> fuori dei luoghi \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio 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Arsider ha scelto di investire in un format radiofonico audace, caratterizzato da contenuti provocatori e dalla partecipazione diretta del pubblico. Sebbene questo approccio abbia inizialmente attirato un vasto seguito, l'esposizione a tematiche controverse e il tono spesso polemico hanno sollevato significative questioni reputazionali.\r\n\r\nL'analisi spettrometrica dell'ascolto ed il posizionamento LUFS sulla parte apicale della banda frequenze, evidenziano chiaramente come la scelta di formati estremi possa rappresentare sia un'opportunità per l'espansione dei transienti, sia in termini di volume che di visibilità e differenziazione, ma anche un rischio in termini di gestione della reputazione, stabilità del brand e possibili reazioni, da parte del pubblico e degli investitori. 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