","La strage della Moby Prince. 30 anni dopo","post",1618323482,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/agip-abruzzo/","http://radioblackout.org/tag/livorno/","http://radioblackout.org/tag/porto-di-livorno/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza-della-navigazione/","http://radioblackout.org/tag/strage-della-moby-prince/",[67,15,68,69,70],"agip abruzzo","porto di Livorno","sicurezza della navigazione","strage della moby prince",{"post_content":72,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":73,"snippet":76,"value":77},[74,75],"sicurezza","della","senza le minime condizioni di \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, e \u003Cmark>della\u003C/mark> Capitaneria di Porto di Livorno,","Era il 10 aprile del 1991. Il traghetto Moby Prince, una carretta che non avrebbe mai dovuto prendere il mare, nella rada di Livorno si scontra contro una petroliera dell’ENI.\r\nI soccorsi arrivano alla petroliera, ma non alla Moby Prince, la capitaneria di porto lascia la Moby ed il suo carico umano bruciare senza controllo.\r\nNessuno dei responsabili \u003Cmark>della\u003C/mark> capitaneria e delle compagnie proprietarie verrà mai inquisito: per il tribunale di è trattato di una fatalità. Come avvenuto per la strage di Viareggio a gennaio 2021 e in molti altri casi simili, la magistratura ha scelto di proteggere padroni e istituzioni.\r\nI comitati dei parenti delle 140 vittime non hanno mai accettato quel verdetto e da 30 anni si battono perché la verità, ormai assodata nei movimenti, venga riconosciuta.\r\nL’impegno dei familiari ha permesso in questi anni che la verità si affermasse a livello collettivo, nella società, dissipando gli strati di menzogne costruiti sulla vicenda, ricordando sempre le responsabilità dell’armatore \u003Cmark>della\u003C/mark> Navarma Onorato, che faceva viaggiare un traghetto senza le minime condizioni di \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, e \u003Cmark>della\u003C/mark> Capitaneria di Porto di Livorno, comandata da Albanese, che non ha soccorso chi si trovava sul Moby Prince avvolto dalle fiamme.\r\nIl Moby Prince non doveva viaggiare. Il traghetto aveva l’impianto antincendio sprinkler disattivato, due radar non funzionanti su tre, aveva malfunzionamenti alla radio legati a cali di frequenza, inoltre il traghetto viaggiava con il portellone di prua aperto, circostanza che avrebbe facilitato la propagazione delle fiamme e dei fumi all’interno del garage del traghetto dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo.\r\nCome a Viareggio, a Pioltello, ad Andria, come nella strage alla Thyssen di Torino, anche a Livorno nella strage Moby Prince le responsabilità sono chiare. Ad uccidere 140 persone sono stati armatori e manager che per avere maggiori profitti e premi hanno risparmiato sulla \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, sono state le autorità che prima hanno concesso il certificato di \u003Cmark>navigazione\u003C/mark> al traghetto, poi non hanno soccorso chi si trovava sulla nave, e infine hanno coperto le responsabilità degli armatori. L’impegno costante dei familiari delle vittime del Moby Prince ci mostra allora quanto sia importante la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori per la salute e la \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, ad ogni livello, anche su una sola postazione di lavoro, su un solo mezzo.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo, un compagno che nella strage ha perso il padre ed è lucido testimone dell’omertà di Stato intorno alla strage.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021-04-12-moby-prince-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 04 12 giacomo moby prince",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[75],"La strage \u003Cmark>della\u003C/mark> Moby Prince. 30 anni dopo",[82,84,86,88,92],{"matched_tokens":83,"snippet":67},[],{"matched_tokens":85,"snippet":15},[],{"matched_tokens":87,"snippet":68},[],{"matched_tokens":89,"snippet":91},[74,75,90],"navigazione","\u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>navigazione\u003C/mark>",{"matched_tokens":93,"snippet":94},[75],"strage \u003Cmark>della\u003C/mark> moby prince",[96,104,107],{"field":35,"indices":97,"matched_tokens":100,"snippets":103},[98,99],3,4,[101,102],[74,75,90],[75],[91,94],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":76,"value":77},"post_content",[74,75],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":80,"value":80},"post_title",[75],1736172819517538300,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":47,"score":114,"tokens_matched":98,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":116,"highlight":142,"highlights":147,"text_match":150,"text_match_info":151},{"cat_link":117,"category":118,"comment_count":47,"id":119,"is_sticky":47,"permalink":120,"post_author":50,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":53,"post_id":119,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_thumbnail_html":125,"post_title":126,"post_type":58,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":135},[44],[46],"65849","http://radioblackout.org/2021/01/strage-di-viareggio-le-lotte-non-vanno-in-prescrizione/","La sentenza della Cassazione del 8 gennaio 2021 sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 ha garantito l’intoccabilità delle istituzioni, dei funzionari dirigenti e dei manager aziendali. È stato dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo plurimo con l’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro che aveva finora evitato la prescrizione. Non potranno quindi più essere giudicate per tale reato Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail, le aziende responsabili per la sicurezza della linea ferroviaria e dei vagoni del convoglio di GPL che, quella notte, per la mancanza di controlli e manutenzione, deragliò, uccidendo in una disastrosa esplosione 32 persone, bruciate vive nelle proprie case o in strada.\r\nIn particolare la sentenza della Cassazione ha tutelato Mauro Moretti, ex amministratore delegato di FS e RFI, che dal 2009 ad oggi ha continuato a far carriera nei colossi a controllo statale, guidando anche Leonardo – Finmeccanica. Ma soprattutto la sentenza rischia di permettere che simili stragi accadano di nuovo. L’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro infatti, crea un pericoloso precedente per la tutela della sicurezza di tutte e tutti, garantendo in simili casi l’impunità per chi è responsabile della sicurezza.\r\n\r\nGià a inizio dicembre il Tribunale di Firenze aveva respinto la causa civile promossa dai familiari delle vittime del Moby Prince, che chiedevano, accusando lo Stato, di vedere riconosciuta la responsabilità della Capitaneria di Porto per non aver garantito la sicurezza della navigazione nella rada del porto di Livorno e per non aver non aver portato i soccorsi al traghetto.\r\n\r\nNegli anni la risposta della magistratura alla richiesta di verità e giustizia dei familiari delle vittime di queste stragi è stata la stessa. Un muro al riconoscimento delle responsabilità dei vertici aziendali e istituzionali.\r\n\r\nPer questo è importante sostenere la battaglia dei familiari delle vittime e delle associazioni che giorno dopo giorno continuano a far sentire la propria voce, rendendo possibile che nella società si affermi quella verità che è negata nelle aule di tribunale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario, un compagno toscano\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021-01-12-viareggio-dario.mp3\"][/audio]","12 Gennaio 2021","2021-01-12 14:29:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"195\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-300x195.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-300x195.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-1024x664.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-768x498.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-1536x996.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-2048x1328.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Strage di Viareggio: le lotte non vanno in prescrizione",1610461780,[129,62,130,131,132,133,134],"http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/mario-moretti/","http://radioblackout.org/tag/moby-prince/","http://radioblackout.org/tag/prescrizione/","http://radioblackout.org/tag/strage-di-viareggio/","http://radioblackout.org/tag/tribunali/",[136,15,137,138,139,140,141],"cassazione","mario moretti","moby prince","prescrizione","strage di viareggio","tribunali",{"post_content":143},{"matched_tokens":144,"snippet":145,"value":146},[74,75,90],"per non aver garantito la \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>navigazione\u003C/mark> nella rada del porto di","La sentenza \u003Cmark>della\u003C/mark> Cassazione del 8 gennaio 2021 sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 ha garantito l’intoccabilità delle istituzioni, dei funzionari dirigenti e dei manager aziendali. 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Con norme clamorose destinate a spaccare il consiglio dei ministri.\r\nLa prima prevede sanzioni a chi \"nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalle Convenzioni internazionali\", dunque i comportamenti che Salvini attribuisce alle navi umanitarie. Le sanzioni previste sono di due tipi: da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e, nei casi reiterati, se la nave è battente bandiera italiana, la sospensione o la revoca della licenza da 1 a 12 mesi.\r\n\r\nL'articolo numero 2 modificherebbe il Codice della navigazione. Salvini attribuisce al Viminale alcune competenze del ministero dei Trasporti, in particolare la limitazione o il divieto di transito nelle acque territoriali di navi qualora sussistano ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. E, come già scritto nelle direttive fin qui emanate, Salvini ritiene che tutte le navi che trasportino migranti siano una minaccia per la sicurezza nazionale.\r\n\r\nIl decreto modifica anche il codice di procedura penale estendendo anche alle ipotesi non aggravate di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina la competenza delle Direzioni distrettuali antimafia e la disciplina delle intercettazioni preventive. Di fatto togliendo alle Procure ordinarie la possibilità ad indagare.\r\n\r\nTre milioni di euro vengono stanziati per l'impiego di poliziotti stranieri in operazioni sotto copertura contro le organizzazioni di trafficanti di uomini.\r\n\r\nUn altro pacchetto di norme inasprisce le sanzioni per chi devasta o danneggia nel corso di riunioni in luoghi pubblici e al contempo trasforma da sanzioni in delitti, con il conseguente inasprimento delle pene, le azioni di chi si oppone a pubblici ufficiali con utilizzando strumenti di protezione personale come caschi o maschere antigas. Modifiche al codice penale aggravano il reato e dunque le sanzioni per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale soprattutto se commessi durante manifestazioni in luogo pubblico. Soppressa la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, avvocato da molti anni in prima fila in difesa della gente in viaggio.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-14-pac-sicur2-vitale.mp3\"][/audio]","15 Maggio 2019","2019-05-15 17:13:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/mare.jpg 1202w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Morire annegati. 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Il distaccamento dei militari, o in alternativa di servizi di vigilanza privata, è ''a richiesta e con oneri a carico degli armatori''.\r\nIn questo modo, sulle navi commerciali italiane è divenuta possibile la presenza di Nuclei militari di protezione (Nmp) della Marina, comprendenti anche personale di altre forze armate. Quest’ultima misura a tutela della “sicurezza” in mare, risponde soprattutto alle interessate sollecitazioni del padronato navale (Confederazione Italiana Armatori) costretto a pagare quote sempre più alte alle compagnie assicurative o onerosi riscatti ai pirati e ai loro intermediari (anche europei); sollecitazioni mascherate da preoccupazioni per la difesa dell’interesse nazionale o della vita dei marittimi italiani (esclusi, beninteso, i lavoratori in servizio su navi straniere).\r\nA riguardo persino gli esperti militari hanno più volte esternato la loro contrarietà alla militarizzazione del naviglio civile, come ai tempi dei “bastimenti armati” durante la Seconda guerra mondiale, che al contrario metterebbe ancora più a repentaglio la sicurezza degli equipaggi (basti pensare alle conseguenze, su una petroliera, di una sparatoria tra pirati e il corpo armato di bordo).\r\nContrario all’impiego di guardie armate sui mercantili si era pronunciato pure l’ammiraglio Paolo La Rosa perché porterebbe ad una «escalation di violenza senza controllo» (Il Secolo XIX, 30.4.2009), oltre ad essere in contrasto con il diritto internazionale come affermato dall’ammiraglio Cristiano Bettini per il quale “l’unica vera terapia è quella di andare alla radice del problema, cioè alla povertà dei paesi costieri da cui partono gli attacchi” (La Nazione, 22.2.2010), tanto che lo stesso Ministro della Difesa La Russa aveva espresso la preferenza per l’arruolamento di guardie dipendenti dalle agenzie private.\r\nPeraltro la marina militare risulta già da anni impegnata in una serie di misure “antipirateria” (sovente equiparate a quelle “antiterrorismo”) a protezione della marina mercantile, attraverso la scorta delle rotte più esposte, ma soprattutto con strumenti di controllo e prevenzione quali il Virtual Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC) con sede nella vicinanze di Roma, ossia un sistema di sorveglianza satellitare dei mari collegato con una ventina di marine di altri Stati.\r\nGli armatori preferiscono ingaggiare delle guardie private sia italiane - come la Security Consulting Group - che soprattutto straniere in virtù del loro minor costo che per la maggiore dipendenza (inversamente proporzionale all’affidabilità professionale) alle direttive di chi paga. Ed è interessante notare che proprio nelle aree più battute dalla pirateria (a partire dalle acque della Somalia dove si registra il 92% dei sequestri a livello mondiale) stanno proliferando le società di sicurezza private con personale composto da ex militari.\r\n\r\nGli esiti infausti di provvedimenti del genere erano purtroppo prevedibili: infatti, il 15 febbraio è arrivato l’incidente: fucilieri del battaglione S. Marco imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie, in navigazione al largo delle coste indiane, hanno mitragliato un peschereccio (si parla di 50/60 colpi), scambiato per un’imbarcazione dei pirati, uccidendo due inermi pescatori indiani.\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Marco Rossi, il primo ad occuparsi di questo caso dalle colonne del settimanale anarchico Umanità Nova.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/marco_rossi_india.mp3\"]\r\n\r\nscarica il file","22 Febbraio 2012","Uno dei risvolti meno noti del Decreto legge n. 107 del 12 luglio voluto dal governo – ma votato anche da larga parte della cosiddetta opposizione - sul rifinanziamento delle missioni militari all'estero riguardava l'imbarco di militari e contractor sulle navi italiane per fronteggiare il crescente rischio pirateria (nei primi tre mesi del 2011 è stato toccato il record di 142 attacchi in tutto il mondo).\r\nSecondo quanto previsto dall'articolo 5 - intitolato “Ulteriori misure di contrasto alla pirateria” - il Ministero della Difesa è autorizzato a ''stipulare con l'armatoria privata italiana convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana''. Il distaccamento dei militari, o in alternativa di servizi di vigilanza privata, è ''a richiesta e con oneri a carico degli armatori''.\r\nIn questo modo, sulle navi commerciali italiane è divenuta possibile la presenza di Nuclei militari di protezione (Nmp) della Marina, comprendenti anche personale di altre forze armate. Quest’ultima misura a tutela della “sicurezza” in mare, risponde soprattutto alle interessate sollecitazioni del padronato navale (Confederazione Italiana Armatori) costretto a pagare quote sempre più alte alle compagnie assicurative o onerosi riscatti ai pirati e ai loro intermediari (anche europei); sollecitazioni mascherate da preoccupazioni per la difesa dell’interesse nazionale o della vita dei marittimi italiani (esclusi, beninteso, i lavoratori in servizio su navi straniere).\r\nA riguardo persino gli esperti militari hanno più volte esternato la loro contrarietà alla militarizzazione del naviglio civile, come ai tempi dei “bastimenti armati” durante la Seconda guerra mondiale, che al contrario metterebbe ancora più a repentaglio la sicurezza degli equipaggi (basti pensare alle conseguenze, su una petroliera, di una sparatoria tra pirati e il corpo armato di bordo).\r\nContrario all’impiego di guardie armate sui mercantili si era pronunciato pure l’ammiraglio Paolo La Rosa perché porterebbe ad una «escalation di violenza senza controllo» (Il Secolo XIX, 30.4.2009), oltre ad essere in contrasto con il diritto internazionale come affermato dall’ammiraglio Cristiano Bettini per il quale “l’unica vera terapia è quella di andare alla radice del problema, cioè alla povertà dei paesi costieri da cui partono gli attacchi” (La Nazione, 22.2.2010), tanto che lo stesso Ministro della Difesa La Russa aveva espresso la preferenza per l’arruolamento di guardie dipendenti dalle agenzie private.\r\nPeraltro la marina militare risulta già da anni impegnata in una serie di misure “antipirateria” (sovente equiparate a quelle “antiterrorismo”) a protezione della marina mercantile, attraverso la scorta delle rotte più esposte, ma soprattutto con strumenti di controllo e prevenzione quali il Virtual Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC) con sede nella vicinanze di Roma, ossia un sistema di sorveglianza satellitare dei mari collegato con una ventina di marine di altri Stati.\r\nGli armatori preferiscono ingaggiare delle guardie private sia italiane - come la Security Consulting Group - che soprattutto straniere in virtù del loro minor costo che per la maggiore dipendenza (inversamente proporzionale all’affidabilità professionale) alle direttive di chi paga. Ed è interessante notare che proprio nelle aree più battute dalla pirateria (a partire dalle acque della Somalia dove si registra il 92% dei sequestri a livello mondiale) stanno proliferando le società di sicurezza private con personale composto da ex militari.\r\n\r\nGli esiti infausti di provvedimenti del genere erano purtroppo prevedibili: infatti, il 15 febbraio è arrivato l’incidente: fucilieri del battaglione S. Marco imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie, in navigazione al largo delle coste indiane, hanno mitragliato un peschereccio (si parla di 50/60 colpi), scambiato per un’imbarcazione dei pirati, uccidendo due inermi pescatori indiani.\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Marco Rossi, il primo ad occuparsi di questo caso dalle colonne del settimanale anarchico Umanità Nova.","2025-09-24 22:01:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/italy_ship_prob3-e1329909567714-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/italy_ship_prob3-e1329909567714-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/italy_ship_prob3-e1329909567714-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/italy_ship_prob3-e1329909567714.jpg 559w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Enrica Lexie: una tragedia annunciata",1329913229,[222],"http://radioblackout.org/tag/lexie-maro-india/",[28],{"post_content":225},{"matched_tokens":226,"snippet":228,"value":229},[75,227],"sicurezza”","armate. 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Nella sottosezione \"Top Giochi\", la Red Door Roulette emerge come un punto di forza indiscusso, attirando gli appassionati di roulette con la sua esperienza di gioco dal vivo immersiva. Queste free spins non sono limitate a specifiche slot, possono essere utilizzate quindi per trovare la propria slot preferita fra le tante presenti sulla piattaforma.Una volta ottenute, devono essere utilizzate entro 7 giorni. 888 Casino ha fatto un lungo percorso rispetto alle sue prime versioni, migliorando costantemente l'offerta e aggiornando il software per garantire un'esperienza di gioco sempre al passo con i tempi.\r\nBonus del Casinò 888: Una guida completa per massimizzare i premi\r\nFa attenzione al fatto che non avrai diritto ai giri gratis se ricarichi con Skrill/Neteller. Le piattaforme online forniscono istruzioni chiare e dettagliate nella tua area personale, indicando come procedere in caso di vincite importanti. Questo approccio garantisce la massima sicurezza e trasparenza nella gestione delle somme vinte.\r\nProgramma fedeltà del casinò 888\r\nIl fatto che il bonus sia del 125%, invece, è davvero ottimo, visto che la maggior parte dei 888 Casino Italia casinò concorrenti offrono il 100%. Questo bonus dura 30 giorni dal momento del suo accredito e ha un requisito di puntata di 35 volte. Fondata nel 1997, la 888 Holdings PLC si è rapidamente affermata come una delle aziende leader nel settore del gioco online. Con un percorso di crescita costante e di innovazione, 888 ha plasmato il paesaggio del gioco digitale, diventando un simbolo di qualità e sicurezza. La navigazione su 888 Casino da desktop ha mostrato alcuni punti di forza e alcune debolezze. Sebbene il sito sia veloce e abbia performato bene durante le sessioni di gioco, abbiamo riscontrato alcune difficoltà nella selezione dei giochi.\r\nLa piattaforma, gestita da MicroGame S.p.A., garantisce un ambiente affidabile, affiancato da un’interfaccia intuitiva che rende semplice registrarsi, scegliere i numeri fortunati e partecipare alle estrazioni. I soldi vinti con i Daily Spin possono essere prelevati solo dopo aver soddisfatto i requisiti di scommessa. Tuttavia, alcune piattaforme di gioco online offrono bonus free spin senza requisiti di scommessa, il che significa che ciò che si vince equivale a ciò che si può incassare, senza dover effettuare altre scommesse. Generalmente, per poter incassare, questi casinò richiedono un deposito minimo.\r\nPro e contro dei bonus giornalieri\r\nPlinko, originario del Giappone e celebre grazie agli show TV americani, è uno dei giochi istantanei più amati su 888 casino. Con grafica arcade, permette di lanciare palline in una piramide di pioli, scegliendo tra volatilità bassa, media o alta. Si può puntare da 0,10€ a 50€, selezionando tra 8 e 14 file di pioli per variare i premi. Per giocare da mobile non c’è bisogno di scaricare un app in quanto il sito si adatta a qualsiasi smartphone. In qualsiasi momento potrai passare alla versione con soldi veri grazie all’apposito switch che apparirà in alto alla pagina nella versione desktop del gioco.\r\n\r\nEntrare nel mondo dei giochi da tavolo online di 888 Casino significa immergersi in un universo di divertimento e adrenalina, potendo scegliere tra numerose opzioni per rendere ogni sessione di gioco un'esperienza unica. Questa recensione è stata scritta dopo numerose ore trascorse a testare e analizzare le varie opzioni offerte da 888 Casino. Il palinsesto giochi a disposizione su 888 Casino è veramente ampio e consente agli utenti di spaziare dai titoli classici alle release più moderne. Da non sottovalutare anche l'opzione Demo, che permette di effettuare delle sessioni di prova su numerose slot machine online della piattaforma. Slot machine online, giochi da tavolo come roulette e blackjack, jackpot, giochi con jackpot oltre alla sezione live casino, rappresentano solo una parte dell'ampia offerta 888.\r\nCi sono gli show games, live Poker e Baccarat ma anche un sala privata, la Private Room, con tavoli esclusivi e l’Elite Lounge. Sì, 888 Casino offre l'opzione di autoesclusione, che consente ai giocatori di prendere una pausa controllata dal gioco. Questo può essere particolarmente utile per chi desidera gestire il proprio comportamento di gioco, con la possibilità di impostare un periodo di esclusione per un lasso di tempo definito. 888, oltre al suo rinomato casinò, offre anche altri prodotti di gioco altrettanto popolari e ben sviluppati, come il già menzionato 888 Sport e 888 Poker.\r\n\r\nTi verrà inviata un’email all’indirizzo fornito, e dovrai confermare l’attivazione del bonus entro 48 ore dalla ricezione. Abbiamo dimostrato in questa recensione che il binomio 888casino-truffa non ha alcun fondamento. Non bisognerà fare altro che cliccare sul pulsante giallo “Cassa” in alto a destra dopo aver effettuato il login su 888Casinò.","18 Giugno 2023","2023-06-18 13:58:47","888 Casino 20 e 50 Free Spin No Deposito + 1 000 Bonus",1687096727,[],[],{"post_content":251},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[74,90],"un simbolo di qualità e \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>. 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Tra le rivendicazioni la messa in sicurezza delle scuole, la regolarizzazione dei precari, aumento dei salari, abolizione dei test Invalsi.\r\nAd un anno dall’inizio della pandemia poco o nulla è cambiato, se non in peggio, nella scuola.\r\nGli edifici non sono stati messi a norma, non vi è tracciamento del contagio, non vi sono aule in più né il personale aggiuntivo per evitare le “classi pollaio”. Mai risolta la questione di lavoratori e studenti “fragili”, più a rischio in caso di contagio, il cosiddetto “organico Covid” è pagato a singhiozzo, non si sono stabilizzati i precari e i concorsi sono fermi, com’è ferma la campagna vaccinale.\r\nL’unica risposta del governo sono i doppi e tripli turni.\r\nPer chi è obbligato alla didattica digitale continuano a mancare i dispositivi in comodato d'uso per studenti e insegnanti, docenti e personale ATA non sono remunerati per l’aggravio di lavoro né ricompensati per l’uso di mezzi propri nello svolgimento delle attività. 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Mai risolta la questione di lavoratori e studenti “fragili”, più a rischio in caso di contagio, il cosiddetto “organico Covid” è pagato a singhiozzo, non si sono stabilizzati i precari e i concorsi sono fermi, com’è ferma la campagna vaccinale.\r\nL’unica risposta del governo sono i doppi e tripli turni.\r\nPer chi è obbligato alla didattica digitale continuano a mancare i dispositivi in comodato d'uso per studenti e insegnanti, docenti e personale ATA non sono remunerati per l’aggravio di lavoro né ricompensati per l’uso di mezzi propri nello svolgimento delle attività. Mancano le garanzie sulla protezione dei dati personali. Le scuole si sono trasformate in palestre gratuite per le imprese del settore che vi testano i propri prodotti, fanno tesoro delle informazioni così raccolte e possono far commercio dei dati di \u003Cmark>navigazione\u003C/mark>.\r\nManifestazioni in numerose città. A Torino l'appuntamento è alle 10 davanti all'ufficio scolastico regionale, in corso Vittorio, angolo corso Umberto.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alfonso Natale \u003Cmark>della\u003C/mark> Cub SUR\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/2021-05-04-sciopero-scuola.mp3\"][/audio]",[294],{"field":105,"matched_tokens":295,"snippet":291,"value":292},[75,74],1733921018898022400,{"best_field_score":298,"best_field_weight":153,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":299,"tokens_matched":98,"typo_prefix_score":47},"2216192376832","1733921018898022513",6646,{"collection_name":58,"first_q":69,"per_page":302,"q":69},6,{"facet_counts":304,"found":365,"hits":366,"out_of":591,"page":19,"request_params":592,"search_cutoff":36,"search_time_ms":593},[305,336],{"counts":306,"field_name":333,"sampled":36,"stats":334},[307,310,313,316,319,321,324,327,329,331],{"count":308,"highlighted":309,"value":309},95,"anarres",{"count":311,"highlighted":312,"value":312},57,"frittura mista",{"count":314,"highlighted":315,"value":315},43,"Bello come una prigione che brucia",{"count":317,"highlighted":318,"value":318},18,"I Bastioni di Orione",{"count":113,"highlighted":320,"value":320},"stakka stakka",{"count":322,"highlighted":323,"value":323},10,"Macerie su macerie",{"count":325,"highlighted":326,"value":326},7,"liberation front",{"count":325,"highlighted":328,"value":328},"La fine della Fine della storia",{"count":302,"highlighted":330,"value":330},"Harraga",{"count":99,"highlighted":332,"value":332},"c'hai le storie","podcastfilter",{"total_values":335},87,{"counts":337,"field_name":35,"sampled":36,"stats":363},[338,341,344,347,350,353,356,358,360,362],{"count":339,"highlighted":340,"value":340},22,"frittura mista radio fabbrica",{"count":342,"highlighted":343,"value":343},21,"carcere",{"count":345,"highlighted":346,"value":346},19,"repressione",{"count":348,"highlighted":349,"value":349},16,"Bastioni di Orione",{"count":351,"highlighted":352,"value":352},12,"torino",{"count":354,"highlighted":355,"value":355},11,"guerra",{"count":39,"highlighted":357,"value":357},"Radio Blackout",{"count":39,"highlighted":359,"value":359},"war on migrants",{"count":39,"highlighted":361,"value":361},"intelligenza artificiale",{"count":325,"highlighted":309,"value":309},{"total_values":364},884,306,[367,429,478,506,534,564],{"document":368,"highlight":393,"highlights":416,"text_match":425,"text_match_info":426},{"comment_count":47,"id":369,"is_sticky":47,"permalink":370,"podcastfilter":371,"post_author":372,"post_content":373,"post_date":374,"post_excerpt":53,"post_id":369,"post_modified":375,"post_thumbnail":376,"post_title":377,"post_type":378,"sort_by_date":379,"tag_links":380,"tags":388},"94446","http://radioblackout.org/podcast/brescia-juan-e-videoconferenza-napoli-movimenti-in-aula-bunker-algoritmi-e-carcere/",[315],"bellocome","Estratti dalla puntata del 16 dicembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nPRESIDIO AL TRIBUNALE DI BRESCIA CONTRO LA VIDEOCONFERENZA PER JUAN\r\n\r\nLunedì 16 dicembre 2024 si è tenuto un presidio al Tribunale di Brescia in concomitanza con un’udienza del processo contro il compagno anarchico Juan Sorroche, accusato di un attacco all’accademia di polizia Polgai.\r\n\r\nCi colleghiamo con un presidio in corso davanti a un tribunale dove non è presente l’imputato, ridotto a dei pixel su uno schermo e a una voce che può essere silenziata elettronicamente da un giudice:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BCUPCB_presidio-juan-brescia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLA PIAZZA NAPOLETANA PROCESSATA IN AULA BUNKER\r\n\r\nCi colleghiamo con un compagno napoletano del Laboratorio Politico Iskra, uno dei 43 imputati nel maxi-processo imbastito per mostrificare, intimidire e colpire la conflittualità che si sta sviluppando a Napoli e che vede convergere istanze occupazionali, contrasto all’economia di guerra e strette securitarie:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BCUPCB_Napoli-aulabuker.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE, ALGORTIMI, MITOLOGIA DELLA SICUREZZA\r\n\r\nLettura commentata di un articolo su disciplina e controllo (di Giuliano Santoro pubblicato su Jacobin Italia): sorveglianza e manipolazione delle condotte nel contesto della sorveglianza algoritmica e della mitologia della \"sicurezza urbana\":\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BCUPCB_articolo-jacobin.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Dicembre 2024","2024-12-19 13:00:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/MANIF.JUANDICEMBREdef-scaled-1-e1734609305924-200x110.jpg","BRESCIA: JUAN E VIDEOCONFERENZA - 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di Livio Pepino – inizia col delineare le aree di intervento del DDL 1660 per poi concentrarsi sulla traiettoria storica della repressione in Italia e sulle sedimentazioni che hanno reso possibile l’ideazione di questo insieme di misure.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/RADIO_PEPINO_mix.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo – di Eugenio Losco – affronta specifiche trasformazioni che potrebbero venire apportate dal DDL 1660 rispetto al contesto della “sicurezza urbana”, soffermandosi su occupazioni abitative, blocchi stradali, danneggiamenti e resistenza; quindi una parentesi sulla cannabis light; per concludere con una descrizione delle norme a tutela delle forze dell’ordine e della loro impunità.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/RADIO_LOSCO_mix2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPurtroppo per questioni di tempo non abbiamo potuto inserire tutti gli interventi del seminario sul DDL 1660, come quelli dell’Osservatorio Repressione o di Marina Prosperi, che potete trovare linkati su Pungolo Rosso.\r\n\r\nIn compagnia di Pietro Basso della “Rete Liberi/e di Lottare – Fermiamo insieme il DDL1660” cerchiamo di approfondire la cornice politica del nuovo “pacchetto sicurezza”; come questo assuma la dimensione di una “legge di guerra” (o di guerre) e si inserisca all’interno della tendenza globale dei capitalismi alla “transizione autoritaria”:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_pietrobassoddl1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA margine una piccola nota sul prossimo conferimento a Giorgia Meloni del Global Citizen Award per mano di Elon Musk:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_elon-meloni.mp3\"][/audio]","17 Settembre 2024","2024-09-17 10:51:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bcupcb-ants-ddl1660-200x110.png","UNA LEGGE DI GUERRA: ANALISI E MOBILITAZIONE CONTRO IL DDL 1660",1726570261,[382,441,442,443,444,384],"http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/pacchetto-sicurezza/",[343,446,355,447,448,346],"ddl 1660","guerra ai poveri","pacchetto sicurezza",{"post_content":450,"tags":454},{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":453},[75,74],"DDL 1660 rispetto al contesto \u003Cmark>della\u003C/mark> “\u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> urbana”, soffermandosi su occupazioni abitative,","Estratti dalla puntata del 16 settembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLa puntata di oggi è quasi integralmente dedicata al DDL 1660 e all’approfondimento di questo insieme di misure repressive progettato da Ministero degli Interni, Ministero \u003Cmark>della\u003C/mark> Giustizia, Ministero \u003Cmark>della\u003C/mark> Difesa.\r\n\r\nIntroduzione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_ddl1660-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nPassiamo all’ascolto di due contributi estratti dal seminario tenutosi all’Ex-Snia Occupata di Roma l’8 settembre 2024.\r\n\r\nIl primo - 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Uno dei prodotti del riprocessamento delle scorie è il plutonio, che serve a fare le bombe atomiche.\r\nNe abbiamo parlato con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nI come Intelligence. Studenti a lezione dai servizi segreti\r\nI come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti. È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia della criminalizzazione delle ONG e della solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. 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Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2024","2024-05-14 16:59:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/guerre-globali-2-bis-200x110.jpg","Anarres del 10 maggio. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio \u003Cmark>della\u003C/mark> puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVerso il ritorno del nucleare?\r\nIn occasione del G7 Energia e Ambiente, tenutosi alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, la vice ministra dell'Ambiente e \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>Sicurezza\u003C/mark> Energetica, ha fatto esplicite dichiarazioni a favore del ritorno del nucleare, pigiando il pedale parlando di piccole centrali e di fusione.\r\nLe centrali mini sono pericolose come quelle maxi e ne servono di più, la fusione è una tecnologia sperimentale ben lungi dall’avere una possibilità di applicazione pratica.\r\nNonostante ciò sia alla COP tenutasi in Qatar che al G7 è stata collocata tra le energie rinnovabili, pulite. 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È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> (DIS), l’organo \u003Cmark>della\u003C/mark> presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. 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Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia \u003Cmark>della\u003C/mark> criminalizzazione delle ONG e \u003Cmark>della\u003C/mark> solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. 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Incapaci di accettare il dato di fatto di una impossibile vittoria ucraina, come sottolineato dai maggiori analisti sistemici ed espressamente filo-occidentali, alzano la posta in gioco e stanziano nuovi generosi fondi per armare una nazione prostrata e semi-distrutta. Macron ha anche provato ad ipotizzare un ingaggio diretto boots on the ground, sconfessato, per ora, dagli altri alleati \"democratici\"; la palla viene però ripresa e rilanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nei termini consueti del rifinanziamento a scopi militari. Così l'Europa, unico attore politico-economico destinato ad accollarsi i corsi di una enorme ricostruzione (quando avverrà) del paese sconfitto, stanzia un nuovo pacchetto di aiuti finalizzati \"alla riconquista di tutti i territori occupati\", con dotazione di caccia e missili a lunga gittata. 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Nonostante tutto Milei è in vantaggio nei sondaggi sopratutto fra le fasce giovanili anche meno abbienti ed è circondato da una pletora di nostalgici della dittatura militare .I peronisti presentano come candidato il ministro dell'economia Massa maggiore responsabile del fallimento economico del paese che è flagellato da un inflazione del 138 % su base annua e una povertà in aumento come testimoniano le file degli indigenti in pieno centro di Buenos Aires in Plaza de Mayo ,in attesa di qualcosa da mangiare davanti alla Croce Rossa.\r\n\r\nIl presidente fantasma Fernandez testimonia la crisi strutturale del peronismo e il ritorno di un menemismo con venature di estrema destra incarnato da Milei ,la campagna elettorale è stata caratterizzata anche dal tema della sicurezza cavalcato da Patricia Bullrich che i sondaggi collocano al terzo posto e che ha posizioni destrorse ed era sostenuta dall’ex presidente Mauricio Macri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-191023-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di Palestina e informazione con Farid Adly scrittore e giornalista direttore di Anbamed ,sito di informazione sull'area medio orientale ,che ci parla della manipolazione informativa e della costruzione del nemico ,della necessità della verifica delle fonti e della propaganda filo israeliana.\r\n\r\nAffrontiamo anche la questione dell'aggressione israeliana a Gaza ,della vacuità delle proposte di dialogo ,della volontà israeliana di dividere la Palestina ,il peso del mancato riconoscimento internazionale dello stato di Palestina,la corruzione all'interno dell'ANP, la mancanza di una leadership capace di unificare il fronte di lotta e il tema della rappresentanza delle istanze del popolo palestinese che Farid attribuisce all'OLP e alle sue organizzazioni .\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-PALESTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine Davide Matrone prova a raccontarci l'esito delle elezioni presidenziali in Ecuador ,ma i problemi di collegamento da Quito penalizzano il suo intervento ,comunque emerge che la vittoria di Noboa , giovane neo presidente è figlio di Alvaro Noboa l'uomo più ricco dell'Ecuador che per cinque volte ha tentato di candidarsi alla massima carica dello Stato, è anche frutto di una egemonia del neoliberalismo che controlla l'informazione .\r\n\r\nIl nuovo presidente avrà poco margine di manovra in quanto rimarrà in carica appena 16 mesi dopo che l'ultimo presidente, Guillermo Lasso, ha sciolto il parlamento invocando la clausola della \"muerte cruzada\" (morte reciproca) e indetto le elezioni lampo per sfuggire all'impeachment che lo avrebbe visto accusato di corruzione e appropriazione indebita. Nel 2025 si tornerà al voto per un mandato regolare.\r\n\r\nLa campagna elettorale in Ecuador è stata segnata da violenze nei confronti dei candidati, culminate nell'omicidio di Fernando Villavicencio, che lottava contro la corruzione dilagante, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio.\r\n\r\nNoboa ha sconfitto quella che sembrava essere la favorita in queste elezioni, l'erede di Rafael Correa, Luisa Gonzalez candidata con il partito di sinistra Revolucion Ciudadana.\r\n\r\nIn Ecuador si sta vivendo una crescita della violenza in quanto il paese è diventato un crocevia dei traffici di droga dall'America Latina verso i mercati europei e nordamericani con l'ingresso dei cartelli messicani che si sono alleati con le organizzazioni locali e si scontrano per il controllo del mercato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","21 Ottobre 2023","2023-10-21 19:01:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 19/10/2023- ARGENTINA AL VOTO FINE DEL CICLO PERONISTA ?- PALESTINA: LA PROPAGANDA FILO ISRAELIANA AGITA IL RICATTO DELLA MEMORIA COME DETERRENTE CONTRO QUALSIASI CRITICA-ECUADOR DOPO UN BANCHIERE IL RAMPOLLO DELL'OLIGARCHIA LATIFONDISTA.",1697914890,[547],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[349],{"post_content":550,"post_title":554},{"matched_tokens":551,"snippet":552,"value":553},[75,74],"stata caratterizzata anche dal tema \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> cavalcato da Patricia Bullrich che","Bastioni di Orione racconta la vigilia delle elezioni argentine che si terranno questa domenica con Alfredo Somoza giornalista ed economista argentino che ci parla \u003Cmark>della\u003C/mark> figura di Javier Milei ,il canditato populista di estrema destra che rischia di vincere queste elezioni con parole d'ordine che parlano alla pancia di un paese piegato dalla crisi economica,l'inflazione e la corruzione.\r\n\r\nProposte quelle di Milei irricevibili quali la libertà di armarsi per tutti i cittadini,la dollarizzazione dell'economia argentina,la chiusura \u003Cmark>della\u003C/mark> banca centrale ,la privatizzazione selvaggia dell'apparato pubblico ,la cancellazione del servizio sanitario e altre amenità . 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Abbiamo anche la ratifica ufficiale del suo avvio, ovvero la firma da parte di Biden del Chip and Science Act, il 9 agosto 2022, che non è altro che un corpus di provvedimenti volti a finanziare e rifinanziare massicciamente se non l'autosufficienza americana in materia di microchip, che è una vera e propria chimera, almeno l'esclusione della Cina dai livelli più alti della catena di approvvigionamento dei microprocessori. Il pacchetto vale una cinquantina di miliardi di dollari e si compone di incentivi, sgravi, creazione di posti di lavoro, partenariato con gli storici nemici della Cina, in particolare Taiwan, Corea del Sud e Giappone. Quali possano essere le conseguenze della guerra inaugurata dagli Stati Uniti per sbarrare la strada alla Cina nella grande corsa tecnologica e industriale per accedere alla produzione dei chip di altissima gamma, non ci è dato di sapere. La strada del re-shoring verso i Paesi amici, il cosiddetto friend-shoring, è irta di pericoli; il rischio è quello di rallentare la globalizzazione fino a incepparla, forse a romperla. Ma la globalizzazione è anche il processo di cui gli Stati Uniti sono il cardine maestro e che è stata la levatrice della grande classe media globale, quasi tutta asiatica. In fondo che si prenda o meno sul serio la narrazione Usa che tende a schiacciare tutto sul piano della sicurezza nazionale bisogna che si veda bene cosa gli Usa intendono per sicurezza. Cioè che nessuno sia in grado di mettere in discussione la loro egemonia militare ed economica. Dunque il punto non è che la Cina punti a inaugurare una politica militarmente aggressiva verso gli Stati Uniti ma che la Cina accedendo ai livelli più alti dell'economia superi gli USA sotto il profilo economico e militare, che è poi la rappresentazione plastica dell'inestricabile intreccio militare-industriale dell'economico.\r\nNella puntata contributi di: Chris Miller, Wang Yifan, Raffaele Sciortino \r\nAscolta il podcast\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/La-fine-della-fine-12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento del 14/06/2023\r\n\r\n\r\nAncora sulla Chip War e sulla portata geopolitica della contesa tecnologica nello scontro Usa-Cina (ma anche su reshoring, terre rare e tecnologie digitali) una chiacchierata realizzata all'interno della trasmissione Stakka Stakka con alcuni nostri redattori.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/chipwar_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMarco D'Eramo \"Circuiti di Guerra\"\r\n\r\nIl Cielo sopra Pechino Il mio regno per un chip: la nuova fase della “guerra dei semiconduttori” tra Cina e Stati Uniti\r\n\r\nAlessandro Aresu \"Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica\"\r\n\r\nLa pagina con i suoi interventi su Limes: https://www.limesonline.com/autori/alessandro-aresu\r\n\r\nChris Miller Chip War: The Fight for the World's Most Critical Technology\r\n\r\nUna recente presntazione al Center for Strategic and International Studies (CSIS) da cui abbiamo estatto e tradotto i contributi:\r\n\r\n\"Chip War: The Fight for the World's Most Critical Technology\"","15 Marzo 2023","2023-06-23 12:43:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Unknown-200x110.jpeg","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #12 - Chip War",1678886696,[],[],{"post_content":578,"post_title":582},{"matched_tokens":579,"snippet":580,"value":581},[75,74],"a schiacciare tutto sul piano \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> nazionale bisogna che si veda","La guerra dei chip è iniziata. 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