","Crist Parade. Grande festa itinerante dei Senzadio","post",1434474903,[62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/anticlericale/","http://radioblackout.org/tag/bergoglio/","http://radioblackout.org/tag/crist-parade/","http://radioblackout.org/tag/ratzinger/","http://radioblackout.org/tag/sindone/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,20,29,25,23,18],{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Sindone","e piazza Castello per la \u003Cmark>Sindone\u003C/mark>, buona parte del centro viene","Domenica 21 giugno Jorge Bergoglio, in arte Francesco, sarà a Torino. La città quel giorno sarà paralizzata: strade chiuse, controlli di polizia, divieti.\r\nDopo mesi di occupazione militare e clericale dei giardini reali e piazza Castello per la \u003Cmark>Sindone\u003C/mark>, buona parte del centro viene messo a disposizione della kermesse della chiesa cattolica.\r\n\r\nDomenica 21 giugno ci saranno anche gli anticlericali della rete no \u003Cmark>sindone\u003C/mark> – sotto il lenzuolo niente, che daranno vita alla “Grande festa itinerante dei Senzadio. La Crist Parade. \r\n\r\nAppuntamento alle ore 15 al parco del Valentino per caccia al tesoro e grande parata anticlericale\r\nLa Crist Parade si conclude in piazza Madama con asta delle reliquie, \u003Cmark>sindone\u003C/mark> DYT, DJ set Elettroshocchine sino a sera tardi.\r\nQui puoi leggere l’appello degli anticlericali\r\n\r\nMolti, anche nell'impalpabile “sinistra laica”, sono entusiasti dello stile popolare, familiare, affabile di Bergoglio, molto diverso dalla rigidezza teologica di Joseph Ratzinger, del suo predecessore.\r\nL'uomo giusto al momento giusto, il gesuita che indossa i panni di Francesco, è un buon esempio della grande plasticità culturale dela chiesa cattolica, un'istituzione che dura, perché sa cogliere a tempo l'aria che tira, rimanendo se stessa pur nel mutare della sua attitudine narrativa.\r\nUna chiesa più accogliente, sebbene chiusa nella pretesa di normare le vite di tutti, compresi quelli che non vi appartengono, serviva a contrastare l'assalto delle chiese evangeliche in America Latina ed Africa, per superare la normale anomalia dei preti pedofili, per alleggerire l'impatto dell'allegra finanza vaticana dello IOR, che ha fatto dello Stato dei preti un impenetrabile paradiso fiscale.\r\n\r\nOccorreva che in Vaticano tutto cambiasse perché tutto potesse ancora essere come prima.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio del circolo glbtq “Maurice”, che ha presentato la Crist Parade della prossima domenica.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nmaurizio_circolo maurice_antipapale pellegrini",[76,78,80,82,84,87],{"matched_tokens":77,"snippet":15},[],{"matched_tokens":79,"snippet":20},[],{"matched_tokens":81,"snippet":29},[],{"matched_tokens":83,"snippet":25},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[23],"\u003Cmark>sindone\u003C/mark>",{"matched_tokens":88,"snippet":18},[],[90,95],{"field":36,"indices":91,"matched_tokens":92,"snippets":94},[40],[93],[23],[86],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":102,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":104,"highlight":124,"highlights":146,"text_match":157,"text_match_info":158},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":48,"id":107,"is_sticky":48,"permalink":108,"post_author":51,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":54,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":59,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":121},[45],[47],"29117","http://radioblackout.org/2015/04/sotto-la-sindone-preliminari-per-lostensione/","Dal 19 aprile ci sarà una nuova ostensione della Sindone a Torino. Il lenzuolo custodito nel Duomo di Torino verrà esposto al pubblico, rendendo inagibili i giardini reali, parte di piazza Castello. Nugoli di poliziotti e carabinieri da giorni fanno posti di blocco, militarizzando ulteriormente la città. Mentre a Milano è ai blocchi di partenza l'Expo, quasi in contemporanea parte la kermesse clericale all'ombra della Mole, che culminerà il 21 giugno con la visita di Jorge Bergoglio.\r\nLa Rete NoSindone, che cinque anni fa diede vita a numerose iniziative, si prepara a scendere in pista con la propria critica irridente e corrosiva.\r\nLa prima iniziativa sarà sabato 18 in via Roma con alcuni “preliminari per l'ostensione”.\r\n\r\nSebbene le favole delle religioni prestino il fianco alla satira ed al guizzo salace, purtroppo la chiesa cattolica non fa affatto ridere. La pervasività della Chiesa nelle vite delle persone va ben al dì là di chi volontariamente si riconosce nella metafora della pecora e del suo pastore, per investire, tramite leggi dello Stato che lo permettono, la vita di tutti. La straordinaria plasticità culturale che ha consentito ad una monarchia assoluta di attraversare più di due secoli di secolarizzazione, oggi è mirabilmente rappresentata dal gesuita venuto dall'Argentina a dare una ripulita all'immagine della chiesa, offuscata dal infinite vicende di pedofilia, per non dire degli arresti eccellenti di alti prelati con le mani in pasta nelle stanze della finanza vaticana.\r\n\r\nLa successione tra Ratzinger e Bergoglio si è imposta quando il teologo tedesco, implacabile fustigatore della teologia della liberazione, inflessibile restauratore della morale cattolica nelle sue punte più aguzze, non si è sentito più in grado di fronteggiare il proprio potente segretario di Stato, Tarcisio Bertone, l'uomo che più di ogni altro si era battuto per mantenere lo IOR, la banca vaticana, nella nube di ovattato silenzio e mistero in cui ha sempre prosperato.\r\n\r\nBergoglio è capo dei gesuiti argentini negli anni della dittatura, in cui svolge un ruolo a dir poco ambiguo all'interno di una istituzione pesantemente collusa con un regime, che ha torturato ed ucciso, facendone sparire i cadaveri, oltre trentamila uomini e donne, colpevoli di lottare contro la dittatura militare.\r\nUno tra tutti, il nunzio apostolico Pio Laghi, che dava consigli ai torturatori.\r\n\r\nBergoglio, che sceglie di chiamarsi Francesco, imponendo da subito un'immagine diversa, un'attitudine più caritatevole verso chi non rispetta la morale cattolica. Nessuna reale modifica dottrinaria ma uno stile più affabile decretano la fortuna mediatica del nuovo papa, per il quale resta valida la celebre formula di Tomasi da Lampedusa “Occorre che tutto cambi, perché tutto resti come prima”. Una formula che vale anche per i governi che si succedono in Italia dopo la diaspora democristiana, che segna la fine del partito dei cattolici e un'epoca che vede cattolici in tutti gli schieramenti, pronti a garantire il finanziamento della chiesa cattolica con l'otto per mille, il pagamento degli stipendi degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, soldi pubblici per ospedali e scuole confessionali, sostegno pubblico all'edilizia vaticana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio del circolo CLBTQ “Maurice” ed esponente della rete NoSindone.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nanticlericale_LGBTQ_circolo\r\n\r\nSabato 18 aprile\r\nSotto la sindone... Preliminari per l'ostensione\r\nin via Roma a Torino.\r\n\r\nVieni a frugare sotto il lenzuolo.\r\n\r\nDalle 19 aperitivo bellavita, e Drag performance con Saturnia Galattica and friens.\r\nA seguire proiezioni blasfeme (solo per stomaci forti)\r\n\r\nA cura della rete NoSindone - sotto il lenzuolo niente","14 Aprile 2015","2015-04-16 13:18:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-724x1024.jpg 724w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Sotto la sindone... 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Dio si è certamente adirato per l’iniziativa “Preliminari per l’ostensione” promossa dalla Rete NoSindone in occasione della nuova esposizione pubblica del lino conservato nel Duomo di Torino. Dio non ce la poteva fare da solo ed ha chiamato in soccorso Zeus, che ha preparato per la serata del 18 aprile fulmini, saette, pioggia torrenziale e, con l’aiuto di Eolo, anche un bel vento ghiacciato che ha spezzato per qualche ora una calda primavera.\r\n\r\nGli sforzi dei tre sono serviti a poco. Gli anticlericali della Rete No Sindone hanno guadagnato i portici all’angolo tra via Roma e piazza Castello e hanno piazzato banchetti, striscioni, cibarie e sindoni e, tra prefiche, cristi imparruccati, sindoni, frati e drag queen hanno dato il via ad una serata irridente e beffarda.\r\n\r\nPiazza Castello – surreale tra plasticoni dei gazebo per i pellegrini, giardini ir-reali inaccessibili, alpini con il mitra e poliziotti dell’antisommossa – era attraversata da plotoni di Digos armati di macchine fotografiche, che scattavano freneticamente. Il momento clou è stata l’apparizione di Saturnia Galattica, bionda drag in tacconi e fantascientifiche tette argento.\r\n\r\nPoi è partita la rassegna video, tra film autoprodotti e d’autore, tra Bunuel, Torino Ribelle e Badhole.\r\n\r\nL'iniziativa ha irritato anche Maurizio Marrone e Patrizia Alessi di Fratelli d'Italia, che, amplificati dal proprio organo di partito informale, il quotidiano Cronacaqui, hanno puntato il dito sugli anarchici, che vorrebbero “impedire l'ostensione” della Sindone e su radio Blackout, rea di aver dato voce alle iniziative anticlericali del fine settimana.\r\n\r\nLa stretta militare in città è diventata soffocante tra alpini con il mitra, strade chiuse, poliziotti e digos sul piede di guerra.\r\n\r\nUn fatto è certo. Gli anticlericali della Rete No Sindone si faranno sentire ancora in questi mesi, perché quello del 18 aprile è stato solo il primo degli appuntamenti di questa primavera anticlericale che culminerà il 21 giugno con una street che attraverserà Torino in occasione della visita di Jorge Bergoglio.\r\n\r\nIn quell'occasione, come già nel 2010, quando lo spazio devaticanizzato venne riempito da migliaia di persone, si darà spazio alla Torino libera, che vorrebbero seppellire sotto il triste lenzuolo del Duomo.\r\n\r\nQui potete leggere l’appello della Rete NoSindone, sotto il lenzuolo niente.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio del Circolo glbtq “Maurice” di Torino.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nUnknown","21 Aprile 2015","2015-04-23 12:37:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"180\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917-180x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917-180x300.jpg 180w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917-768x1280.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917-614x1024.jpg 614w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/IMG_20150418_211917.jpg 1320w\" sizes=\"auto, (max-width: 180px) 100vw, 180px\" />","Fulmini, saette e NoSindone",1429626278,[62,176,177,178,179,67],"http://radioblackout.org/tag/fratelli-ditalia/","http://radioblackout.org/tag/jorge-bergoglio/","http://radioblackout.org/tag/no-sindone/","http://radioblackout.org/tag/saturnia-galattica/",[15,181,182,27,33,18],"Fratelli d'Italia","jorge bergoglio",{"post_content":184,"tags":188},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[72],"Gli anticlericali della Rete No \u003Cmark>Sindone\u003C/mark> hanno guadagnato i portici all’angolo","Non ci possono essere dubbi. 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Per più di un'ora è stato anche staccato il segnale radio. Messi sotto sequestro apparecchiature informatiche fondamentali per la quotidiana attività della radio.\n\nLa nuova \"grande operazione\", fatta di 23 perquisizioni, 3 arresti \"cautelari\" in carcere e altre 3 custodie ai domiciliari è costruita, ancora una volta, su reati di scarsissima rilevanza penale: insulti, reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e una generica associazione a delinquere. Tre dei colpiti da questi provvedimenti sono nostri redattori. A ordire la trama contro i \"nemici pubblici\", il sostituto Pm Andrea Padalino, già salito agli onori delle cronache per la proposta razzista di rendere obbligatorie le impronte digitali per gli/le immigrati/e.\nRadio Blackout non si è mai sottratta dal denunciare pubblicamente con la propria attività informativa le ossessioni xenofobe di questo pubblico ministero. Non ci stupisce che con la dilatata perquisizione mattutina della nostra sede (e con l'operazione tutta) il Pm in odore di carriera cerchi anche una personale vendetta.\n\nL'indagine si sgonfierà presto, il tutto si risolverà ancora una volta in un nulla di fatto. Ma intanto, attraverso la scusa di misure \"cautelari\", s'imprigionano e zittiscono le voci scomode. Per parte nostra diamo tutta la nostra solidarietà agli arresati e denunciati. Come mezzo di comunicazione libero e indipendente denunciamo la pretestuosità di un attacco che giudichiamo censorio e intimidatorio. Un attacco che, guarda caso, cade in un momento particolare della vita di Radio blackout e della stessa città di Torino. Mentre si preparano le elezioni regionali e l'ostensione della sindone, le contraddizioni che attraversano la città e il territorio circostante restano tutte aperte: crisi, disoccupazione,casse integrazione che volgono al termine, l'opposizione popolare all'Alta Velocità, le ribellioni dentro i Cie, il massacro della scuola pubblica. Si cerca insomma di normalizzare una delle poche voci libere della città.\n\nMa Radio Blackout non si fa intimidire e rilancia: la data di scadenza sul tappo continuiamo a non vederla... Spegni la censura, accendi Blackout!\n\n23 febbraio 2010\nLa redazione di Radio Blackout","23 Febbraio 2010","2010-02-23 10:55:31","Radio Blackout sotto attacco",1266922531,[],[],{"post_content":228},{"matched_tokens":229,"snippet":230,"value":231},[23],"elezioni regionali e l'ostensione della \u003Cmark>sindone\u003C/mark>, le contraddizioni che attraversano la","Nel pieno della campagna \"spegni la censura, accendi blackout!\", ad un mese dalla scadenza prevista del contratto d'affitto con cui Chiamparino cerca di mettere a tacere una storica voce libera e indipendente della città, Radio Blackout subisce questa mattina un nuovo attacco censorio e intimidatorio.\nCon la scusa di un'operazione di polizia inconsistente, volta a criminalizzare l'Assemblea Antirazzista Torinese, che da mesi organizza appuntamenti pubblici di protesta contro l'orrore dei centri di identificazione ed espulsione, la radio viene di fatto sequestrata per più di 6 ore, impedendoci di andare in onda con il nostro consueto palinsesto di quotidiana contro-informazione. Per più di un'ora è stato anche staccato il segnale radio. Messi sotto sequestro apparecchiature informatiche fondamentali per la quotidiana attività della radio.\n\nLa nuova \"grande operazione\", fatta di 23 perquisizioni, 3 arresti \"cautelari\" in carcere e altre 3 custodie ai domiciliari è costruita, ancora una volta, su reati di scarsissima rilevanza penale: insulti, reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e una generica associazione a delinquere. Tre dei colpiti da questi provvedimenti sono nostri redattori. A ordire la trama contro i \"nemici pubblici\", il sostituto Pm Andrea Padalino, già salito agli onori delle cronache per la proposta razzista di rendere obbligatorie le impronte digitali per gli/le immigrati/e.\nRadio Blackout non si è mai sottratta dal denunciare pubblicamente con la propria attività informativa le ossessioni xenofobe di questo pubblico ministero. Non ci stupisce che con la dilatata perquisizione mattutina della nostra sede (e con l'operazione tutta) il Pm in odore di carriera cerchi anche una personale vendetta.\n\nL'indagine si sgonfierà presto, il tutto si risolverà ancora una volta in un nulla di fatto. Ma intanto, attraverso la scusa di misure \"cautelari\", s'imprigionano e zittiscono le voci scomode. Per parte nostra diamo tutta la nostra solidarietà agli arresati e denunciati. Come mezzo di comunicazione libero e indipendente denunciamo la pretestuosità di un attacco che giudichiamo censorio e intimidatorio. Un attacco che, guarda caso, cade in un momento particolare della vita di Radio blackout e della stessa città di Torino. Mentre si preparano le elezioni regionali e l'ostensione della \u003Cmark>sindone\u003C/mark>, le contraddizioni che attraversano la città e il territorio circostante restano tutte aperte: crisi, disoccupazione,casse integrazione che volgono al termine, l'opposizione popolare all'Alta Velocità, le ribellioni dentro i Cie, il massacro della scuola pubblica. Si cerca insomma di normalizzare una delle poche voci libere della città.\n\nMa Radio Blackout non si fa intimidire e rilancia: la data di scadenza sul tappo continuiamo a non vederla... 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Un edificio pazzo che doveva essere una sinagoga ma divenne un fiasco vuoto. Solo da ven’anni l’hanno riempito con il museo del cinema, la vecchia macchina delle illusioni. I turisti fanno la fila e la Torino targata PD ci racconta la favola di una città che sopravvive al dopo Fiat.\r\n\r\nI torinesi invece han fatto la coda per visitare il grattacielo di Intesa- SanPaolo del senatore dem e archistar genovese Renzo Piano. Una scheggia di ghiaccio tra il tribunale e il palazzo dell’ex Provincia, il simbolo del legame tra l’amministrazione comunale e regionale e la Banca. Il comune concesse il terreno per un pugno di soldi, la Banca coprì il buco nelle casse del comune, Chiamparino venne rieletto sindaco, poi si parcheggiò nella poltrona di presidente della Compagnia di SanPaolo per approdare a quella di governatore regionale. Torino non venne travolta dalle inchieste che hanno segnato la gestione di Expo a Milano dopo il passaggio di consegne dal centro destra agli arancioni di Pisapia. Ma, nonostante tutto, la città non è del tutto pacificata.\r\nIn questo maggio il centro è sottosequestro per la Sindone, i commercianti non fanno affari e si lamentano., il sindaco post comunista replica che non si vive di solo pane e per il Primo Maggio vola a Milano per i manicaretti all’inaugurazione dell’Expo, grande abbuffata collettiva per palazzinari e coop rosse. Il grande baraccone mai-finito che già crolla a pezzi è il simbolo di una classe politica che non riesce ad ancorarsi neppure nell’oggi più effimero.\r\nAnche il governatore Chiamparino si è lasciato alle spalle le rovine della Torino olimpica per un lungo weekend di vacanze.\r\nI maligni sospettano che nessuno dei due avesse voglia della consueta bordata di fischi della piazza del Primo Maggio torinese.\r\nQuest’anno il PD aveva chiesto ai sindacati di proteggerlo, ma Cgil, Cisl e Uil non ne hanno voluto sapere. E’ finita con i picchiatori prezzolati dell’Hydra in pettorina PD schierati in piazza e la polizia che ha diviso in due il corteo per tenere lontani i contestatori.\r\nIl solco tra la piazza istituzionale e quella delle lotte sociali è sempre più profondo.\r\nLo spezzone rosso e nero ha attraversato il centro cittadino aperto dallo striscione “né Stati né padroni. Azione diretta”.\r\nNei vari interventi dal camion c’è il senso di una giornata di sciopero, lontana dalla retorica della “festa”, che sindacati e sinistra istituzionale vorrebbero imporre, sradicando dall’immaginario il retaggio di lotta che accompagna questa giornata sin dal 1886.\r\nDal volantino distribuito in piazza: “Ci raccontano che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. Ci raccontano le favole e pretendono che ci crediamo. Intanto piovono pietre. (…)\r\nLe leggi condannano gli anziani ad una vecchiaia senza dignità, i giovani alla precarietà a vita. Con il contratto a tutele crescenti i nuovi assunti avranno contratti a tempo indeterminato. Una bella favola. I padroni per tre anni non pagano contributi e possono licenziarti a piacere. Se il licenziamento è illegittimo ti danno due soldi e via. La precarietà cambia solo nome e diventa normale per tutti. (…)\r\nA Milano l'Expo mette in scena l’Italia ai tempi di Renzi, tra cantieri miliardari e morti di lavoro, agro business e green economy, lavoro gratuito e servitù volontaria, sfratti e polizia, gentrification e colate di cemento.\r\nUn mostro che affama il pianeta, lo desertifica, lo trasforma in una discarica.\r\nIl suo modello è Eataly, il supermercato MangiaItalia, dove precarietà e sfruttamento sono la regola.\r\nChi si fa ricco con il lavoro altrui non guarda in faccia nessuno. Chi governa racconta la favola che sfruttati e sfruttatori stanno sulla stessa barca e elargisce continui regali ai padroni.\r\nI padroni si sentono forti e sono passati all’incasso.\r\nRenzi vuole la fine delle lotta di classe, la resa senza condizioni dei lavoratori. (…)\r\nC’è chi non ci sta, chi si ribella ad un destino già scritto, chi vuole riprendersi il futuro. (…)\r\nCambiare la rotta è possibile. 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