","Auschwitz non è una parola polacca","post",1517619541,[56,57,58,59,60],"http://radioblackout.org/tag/auschwitz-oswiecim/","http://radioblackout.org/tag/lager/","http://radioblackout.org/tag/legge-polacca/","http://radioblackout.org/tag/mistificazione-storica/","http://radioblackout.org/tag/sionismo-e-revisionismo/",[25,15,21,27,29],{"post_content":63,"post_title":68,"tags":71},{"matched_tokens":64,"snippet":66,"value":67},[65],"è","storia. Quello che lascia stupefatti \u003Cmark>è\u003C/mark> l'operazione spregiudicata della parte fascista","Le leggi polacche identitarie vanno di bianchetto sulla storia. Quello che lascia stupefatti \u003Cmark>è\u003C/mark> l'operazione spregiudicata della parte fascista del paese, che ha voluto nascondere per legge malefatte di polacchi collaborazionisti – tra i quali allignavano anche sionisti (polacchi) altrettanto fascisti – \u003Cmark>e\u003C/mark> antisemiti protagonisti di pogrom anche dopo la fine della guerra; probabilmente indotto dal ritorno in termini di apprezzamento da parte di una nazione che \u003Cmark>è\u003C/mark> scesa in massa a novembre in piazza per sancire il proprio catto-fascismo, la xenofobia feroce, il governo che ha prodotto riforme della Giustizia per continuare a perseguire politiche totalitarie senza poter essere contenuto in alcun modo, si \u003Cmark>è\u003C/mark> fatto alfiere di un'iniziativa quasi assurda: prevede la reclusione fino a 3 anni per chi asserirà che i Lager nazisti avevano a che fare con i polacchi, come se Auschwitz, solo perché conosciuta come tale \u003Cmark>e\u003C/mark> non come Oświęcim, non fosse una città abitata per lo più da polacchi... che ben che sia andata non si sono accorti di essere vicini di casa di Auschwitz, altrimenti hanno partecipato a pogrom, \u003Cmark>e\u003C/mark> documenti storici lo documentano. 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E' ricorrente il revisionismo storico di stampo sionista che accusa chi sostiene il popolo palestinese denunciando l'occupazione militare, ed è ancor più curioso trovarsi parlare di questo nell giorno in cui la Knesset (Parlamento israeliano) discute la proclamazione di Israele \"stato ebraico\", affermando anche formalmente la discriminazione razziale su cui è fondato e che ogni giorno perpetra con l'occupazione militare stessa. Ne abbiamo parlato con un attivista di Progetto Palestina.\r\n\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/palestina.mp3\"][/audio]","23 Dicembre 2020","2020-12-23 17:32:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/pale-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/pale-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/pale-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/pale.jpg 350w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Revisionismo storico di stampo sionista",1608744756,[118,119,120],"http://radioblackout.org/tag/discriminazione/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/sionismo/",[23,19,17],{"post_content":123,"post_title":128,"tags":132},{"matched_tokens":124,"snippet":126,"value":127},[125,83],"E","sue attività nell'Università di Torino. \u003Cmark>E\u003C/mark>' ricorrente il \u003Cmark>revisionismo\u003C/mark> storico di stampo sionista che","Il collettivo Progetto Palestina \u003Cmark>è\u003C/mark> stato tacciato di antisemitismo ed \u003Cmark>è\u003C/mark> oggetto di attenzioni da parte dell'Osservatorio Solomon sulle Discriminazioni per le sue attività nell'Università di Torino. \u003Cmark>E\u003C/mark>' ricorrente il \u003Cmark>revisionismo\u003C/mark> storico di stampo sionista che accusa chi sostiene il popolo palestinese denunciando l'occupazione militare, ed \u003Cmark>è\u003C/mark> ancor più curioso trovarsi parlare di questo nell giorno in cui la Knesset (Parlamento israeliano) discute la proclamazione di Israele \"stato ebraico\", affermando anche formalmente la discriminazione razziale su cui \u003Cmark>è\u003C/mark> fondato \u003Cmark>e\u003C/mark> che ogni giorno perpetra con l'occupazione militare stessa. 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Bloccati i mercanti d’armi!\r\nIl 28 novembre era la giornata di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nUn evento a porte chiuse, riservato ai maggiori produttori a livello mondiale, ai rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor.\r\nL’appuntamento per gli antimilitaristi era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti a questa convention, fiore all’occhiello della lobby armiera subalpina.\r\nGli antimilitaristi armati di striscioni e cartelli sin dalle 12 hanno occupato la strada davanti al cancello del centro congressi.\r\nDopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia. I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno al Lingotto.\r\nPer la prima volta dopo 18 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi.\r\nIl blocco è stato tenuto per oltre due ore, in modo che nessuno passasse dalla porta principale.\r\n\r\nSudan. Il silenzio sulla strage\r\nLa guerra civile in Sudan è scomparsa dai media, nonostante continuino i massacri specie nel Darfur.\r\nSe a Khartoum e nelle zone limitrofe la situazione è molto grave, nel Darfur è catastrofica. Forte è il rischio di un genocidio simile a quello compiuto nella prima decade del Duemila dagli ex janjaweed (termine che più o meno significa “diavoli a cavallo”), che sono stati ribattezzati Rapid Support Forces. 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Dà voce a minoranze e maggioranze.\r\nCon la guerra di Gaza ha lasciato un discreto spazio alle critiche al governo e all’esercito per la mancata difesa dei Kibbutz attaccati violentemente da Hamas per ore nel drammatico 7 ottobre scorso, ha intervistato quotidianamente i parenti dei duecento e passa rapiti da Hamas che hanno esercitato una pressione politica per ottenere il rilascio degli ostaggi.\r\nLa scorsa settimana ha pubblicato un approfondimento sull’elicottero da combattimento che avrebbe sparato sui partecipanti al rave party israeliani facendo un certo numero di vittime. È molto critico su Netanyahu e la sua fuga dalle inchieste che lo accusano di corruzione.\r\nTutto questo certo ha dato fastidio (e dà fastidio) a quello che in Israele ora chiamano il triumvirato/gabinetto di guerra, formato dal premier Bibi Netanyahu, il ministro della difesa Yov Gallant e il ministro senza portafoglio Benny Ganz.\r\nFonte Senza Bavaglio\r\n\r\nAnalisi e prospettive del conflitto in medio oriente\r\nIl governo di Netanyahu è in profonda difficoltà da un anno. Per ottenere una coalizione governativa stabile in un paese che storicamente è caratterizzato da una certa instabilità parlamentare, il Likud si è dovuto alleare con gli elementi più oltranzisti del panorama politico, nello specifico con il variegato mondo del sionismo religioso e con raggruppamenti politici ultra-ortodossi. Nella storia politica israeliana tali gruppi non hanno mai goduto di peso politico come ora. Il sionismo, sia nella sua componente socialista che in quella revisionista, ovvero liberale, nasce come progetto politico laico nelle sue parti maggioritarie, e, sopratutto, trainanti, e tale rimane per decenni anche dopo la nascita dello stato di Israele. Le componenti religiose di estrema destra cominciano a guadagnare trazione a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Elettoralmente avevano un peso relativo ma riescono a influenzare pesantemente lo scacchiere politico fornendo una base di voti per il Likud. Da quegli ambienti arriverà l’assassino di Rabin nel 1995. Facciamo un salto avanti di una decina di anni. A metà anni 2000 il governo – per ironia della sorte del Likud – nell’ambito del processo di pace decide il ritiro dalla striscia di Gaza e la demolizione degli insediamenti dei coloni sul territorio che viene restituito alle autorità palestinesi. Bisogna qua chiarire alcuni passaggi: quegli insediamenti erano roccaforti dell’estrema destra religiosa e nulla avevano a che fare con i Kibbuzim e Moshav dei pionieri e quel momento segna una frattura tra quei settori, dalla sinistra fino al centro-destra, della società israeliana che volevano un processo di pace con l’ANP e il movimento dei coloni che teorizza la necessità di stabilire l’autorità di uno stato con un’identità religiosa e politica – e non solo culturale – ebraica sull’intera area del così detto Grande Israele. Il processo di pace di quegli anni naufragò ma la frattura, logicamente, non venne mai sanata.\r\nNe abbiamo parlato con Gino\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nVenerdì 15 dicembre\r\nCena antinatalizia \r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nMenù eretico \r\nEsposizione spettacolare del Prese(m)pio autogestito: porta la tua statuetta per arricchirlo!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Dicembre 2023","2023-12-05 23:47:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/blu-200x110.jpg","Anarres del primo dicembre. 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Per ottenere una coalizione governativa stabile in un paese che storicamente \u003Cmark>è\u003C/mark> caratterizzato da una certa instabilità parlamentare, il Likud si \u003Cmark>è\u003C/mark> dovuto alleare con gli elementi più oltranzisti del panorama politico, nello specifico con il variegato mondo del \u003Cmark>sionismo\u003C/mark> religioso \u003Cmark>e\u003C/mark> con raggruppamenti politici ultra-ortodossi. Nella storia politica israeliana tali gruppi non hanno mai goduto di peso politico come ora. Il \u003Cmark>sionismo\u003C/mark>, sia nella sua componente socialista che in quella \u003Cmark>revisionista\u003C/mark>, ovvero liberale, nasce come progetto politico laico nelle sue parti maggioritarie, \u003Cmark>e\u003C/mark>, sopratutto, trainanti, \u003Cmark>e\u003C/mark> tale rimane per decenni anche dopo la nascita dello stato di Israele. Le componenti religiose di estrema destra cominciano a guadagnare trazione a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Elettoralmente avevano un peso relativo ma riescono a influenzare pesantemente lo scacchiere politico fornendo una base di voti per il Likud. Da quegli ambienti arriverà l’assassino di Rabin nel 1995. Facciamo un salto avanti di una decina di anni. A metà anni 2000 il governo – per ironia della sorte del Likud – nell’ambito del processo di pace decide il ritiro dalla striscia di Gaza \u003Cmark>e\u003C/mark> la demolizione degli insediamenti dei coloni sul territorio che viene restituito alle autorità palestinesi. Bisogna qua chiarire alcuni passaggi: quegli insediamenti erano roccaforti dell’estrema destra religiosa \u003Cmark>e\u003C/mark> nulla avevano a che fare con i Kibbuzim \u003Cmark>e\u003C/mark> Moshav dei pionieri \u003Cmark>e\u003C/mark> quel momento segna una frattura tra quei settori, dalla sinistra fino al centro-destra, della società israeliana che volevano un processo di pace con l’ANP \u003Cmark>e\u003C/mark> il movimento dei coloni che teorizza la necessità di stabilire l’autorità di uno stato con un’identità religiosa \u003Cmark>e\u003C/mark> politica – \u003Cmark>e\u003C/mark> non solo culturale – ebraica sull’intera area del così detto Grande Israele. Il processo di pace di quegli anni naufragò ma la frattura, logicamente, non venne mai sanata.\r\nNe abbiamo parlato con Gino\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nVenerdì 15 dicembre\r\nCena antinatalizia \r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nMenù eretico \r\nEsposizione spettacolare del Prese(m)pio autogestito: porta la tua statuetta per arricchirlo!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti \u003Cmark>e…\u003C/mark> tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri \u003Cmark>e\u003C/mark> le riviste, le magliette \u003Cmark>e\u003C/mark> i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione \u003Cmark>e\u003C/mark> l’informazione libera dallo stato \u003Cmark>e\u003C/mark> dal mercato!\r\nInformati su lotte \u003Cmark>e\u003C/mark> appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":190,"snippet":191,"value":192},[82],"tra Italia ed Egitto. Analisi \u003Cmark>e\u003C/mark> prospettive del conflitto in medio","Anarres del primo dicembre. Bloccati i mercanti d’armi. Sudan. Il silenzio sulla strage. Il bavaglio ad Haaretz? Affari di morte tra Italia ed Egitto. Analisi \u003Cmark>e\u003C/mark> prospettive del conflitto in medio oriente...",[194,196],{"field":96,"matched_tokens":195,"snippet":187,"value":188},[17,82],{"field":93,"matched_tokens":197,"snippet":191,"value":192},[82],1733920882264375300,{"best_field_score":200,"best_field_weight":153,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":42,"score":201,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":88},"2216125661184","1733920882264375410",6637,{"collection_name":180,"first_q":29,"per_page":157,"q":29},17,["Reactive",206],{},["Set"],["ShallowReactive",209],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fkCvP854hoNqXeFQNsA0RvbDYtPF3STNvDTe5oKZy_9Q":-1},true,"/search?query=sionismo+e+revisionismo"]