","No space for Bezos: aggiornamenti dalle manifestazioni contro l'oligarca a Venezia","post",1751028692,[60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/apparato-militare-industriale/","http://radioblackout.org/tag/bezos/","http://radioblackout.org/tag/oligarchi/","http://radioblackout.org/tag/turistificazione/",[65,66,67,68],"apparato militare industriale","Bezos","oligarchi","turistificazione",{"post_content":70,"post_title":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"space","Con Umberto, della coalizione NO \u003Cmark>space\u003C/mark> for Bezos facciamo un quadro","Ricostruiamo la mobilitazione contro l'occupazione a fini privati di Venezia da parte di Bezos. L'oligarca della logistica aveva individuato Venezia come vetrina e palcoscenico del suo matrimonio con Lauren Sanchez. A partire da questo evento si attivata una costellazione di proteste con l'intento di smascherare quanto sta andando in scena: dallo strapotere delle oligarchie globali, poggiate su sistemi di sfruttamento dei lavoratori e dell'ambiente, la turifisticazione senza limiti della città lagunare e la connivenza e l'ulteriore arricchimento di questi soggetti nell'economia di guerra globale. Nonostante parziali vittorie che hanno ridimensionato l'intrusività dell'evento nella vita della città, le prime manifestazioni e flash mob hanno ricevuto una risposta repressiva che ha visto il fermo per 43 persone nella giornata di giovedì 26 giugno.\r\n\r\nCon Umberto, della coalizione NO \u003Cmark>space\u003C/mark> for Bezos facciamo un quadro della mobilitazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/MorionBezos.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCon Jorge di Xr Venezia commentiamo l'azione tenutasi in piazza S.Marco nella giornata di giovedì:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/XrNoSpaceForBezos.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"No \u003Cmark>space\u003C/mark> for Bezos: aggiornamenti dalle manifestazioni contro l'oligarca a Venezia",[79,82],{"field":80,"matched_tokens":81,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],{"field":83,"matched_tokens":84,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730123365187700,{"best_field_score":87,"best_field_weight":88,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":89,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",15,"578730123365187706",{"document":91,"highlight":112,"highlights":118,"text_match":85,"text_match_info":121},{"cat_link":92,"category":93,"comment_count":46,"id":94,"is_sticky":46,"permalink":95,"post_author":49,"post_content":96,"post_date":97,"post_excerpt":52,"post_id":94,"post_modified":98,"post_thumbnail":99,"post_thumbnail_html":100,"post_title":101,"post_type":57,"sort_by_date":102,"tag_links":103,"tags":109},[43],[45],"73983","http://radioblackout.org/2022/03/spezziamo-le-ali-al-militarismo/","Giovedì 10 marzo, dalle 10 alle 12, si terrà un presidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16. Il presidio è lanciato dall’Assemblea antimilitarista, dal sindacalismo di Base, dai collettivi studenteschi.\r\nNell’auditorium si svolgerà un convegno dal titolo “Il futuro dell’aerospazio: opportunità di sviluppo per le PMI nella filiera”, cui interverranno rappresentanti del Politecnico e delle maggiori industrie belliche del settore: Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Mecaer con l’introduzione della presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte. Questo convegno è solo un ulteriore tassello del mosaico che vede al centro uno strettissimo intreccio di interessi tra il Politecnico Torinese e l’industria aerospaziale di guerra, che troverà il suo culmine nella realizzazione della Città dell’Aerospazio, che sorgerà nell’area tra corso Marche e corso Francia, in un’area di proprietà di Leonardo.\r\nIl segnale inequivocabile di una scelta strategica per il futuro della città, che si lega sempre più all’industria bellica. Non solo. Presto a Torino potrebbe sbarcare anche la NATO.\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Barisone, lavoratore del Politecnico e sindacalista USB\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-presidio-poli-barisone.mp3\"][/audio]","8 Marzo 2022","2022-03-08 19:23:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/spezziamo-le-ali.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Spezziamo le ali al militarismo!",1646767420,[104,105,106,107,108],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/citta-dellaerospazio/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/politecnico/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[12,110,22,111,15],"città dell'aerospazio","Politecnico",{"post_content":113},{"matched_tokens":114,"snippet":116,"value":117},[115],"Space","Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Mecaer con l’introduzione della presidente","Giovedì 10 marzo, dalle 10 alle 12, si terrà un presidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16. 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Appuntamento alle 14,30 in corso Giulio Cesare angolo via Andreis.\r\nIl focus della manifestazione sarà l’aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria aerospaziale di guerra, che prenderà l’avvio all’Oval il 30 novembre.\r\nUn gigantesco supermarket delle armi al quale quest’anno prenderanno parte i maggiori produttori mondiali di cacciabombardieri, satelliti, elicotteri da guerra, sistemi di puntamento, droni armati per la guerra a distanza.\r\nMa sul piatto ci saranno anche le missioni militari all’estero, la spesa bellica, le basi militari, la guerra contro i migranti, il controllo militare del territorio dai CPR ai cantieri militarizzati della Val Susa.\r\nNe abbiamo parlato con un compagno dell’Assemblea, Federico di Trieste\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-16-corteo-antimili-20-nov.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito l’appello per la manifestazione:\r\n\r\nMercanti d’armi e missioni militari: colonialismo e buoni affari\r\nLe armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra. Guerre che paiono lontane sono invece vicinissime: le armi che uccidono civili in ogni dove, sono prodotte non lontano dai giardini dove giocano i nostri bambini.\r\nTorino è uno dei centri dell’industria bellica.\r\nDal 30 novembre al 2 dicembre si terrà a Torino “Aerospace & defence meetings”, mostra-mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua ottava edizione, sarà ospitata all’Oval Lingotto, centro congressi facente parte delle strutture nate sulle ceneri del complesso industriale dell’ex Fiat.\r\nLa mostra-mercato è riservata agli addetti ai lavori: fabbriche del settore, governi e organizzazioni internazionali, esponenti delle forze armate degli Stati e compagnie di contractor. Alla scorsa edizione parteciparono 600 aziende, 1300 tra acquirenti e venditori ed i rappresentanti di 30 governi. Il vero fulcro della convention sono gli incontri bilaterali per stringere accordi di cooperazione e vendita: nel 2019 ce ne furono oltre 7.500.\r\nTra gli sponsor ospiti del meeting spiccano la Regione Piemonte e la Camera di Commercio subalpina.\r\nSettima nel mondo e quarta in Europa, con un giro d’affari di oltre 16.4 miliardi di euro, 47.274 addetti l’industria aerospaziale è un enorme business di morte.\r\nLa gran parte delle aziende italiane dell’aerospazio si trova in Piemonte, dove il giro d’affari annuale è di 3,9 miliardi euro. I settori produttivi sono strettamente connessi con le università, in primis il Politecnico, e altri settori della formazione.\r\nIn Piemonte, ci sono ben cinque attori internazionali di primo piano: Leonardo, Avio Aero, Collins Aerospace, Thales Alenia Space, ALTEC. Gran parte delle industrie mondiali di prima grandezza partecipano alla biennale dell’aerospazio. \r\nA Torino nei prossimi mesi sorgerà la città dell’aerospazio, un nuovo polo tecnologico dedicato all’industria di guerra. Il progetto coinvolge Regione Piemonte, Comune, Politecnico, Università, Camera di Commercio e Unione Industriale di Torino, Api, Cim 4.0, il Distretto aerospaziale piemontese e Tne.\r\nInutile dire che chi vive in Piemonte probabilmente ha altre necessità, come casa, reddito, salute, istruzione, trasporti di prossimità.\r\nA fine novembre all’Oval saranno allestiti alveari di uffici, dove verranno sottoscritti accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi. L’industria aerospaziale produce cacciabombardieri, missili balistici, sistemi di controllo satellitare, elicotteri da combattimento, droni armati per azioni a distanza.\r\nL’Aerospace and defence meeting è un evento semi clandestino, chiuso, dove si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove.\r\nL’industria bellica è un business che non va mai in crisi. L’Italia fa affari con chiunque.\r\nLa chiusura e riconversione dell’industria bellica è urgente e necessaria.\r\n\r\nLe truppe del Belpaese fanno la guerra in Niger, Libia, Golfo di Guinea, stretto di Ormuz, Iraq, nel Mediterraneo ed in tanti altri luoghi del pianeta.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nVa in soffitta la retorica delle missioni umanitarie ed entra in ballo la \"difesa degli interessi italiani\".\r\nLe bandiere tricolori sventolano accanto a quelle gialle con il cane a sei zampe dell’ENI.\r\nLa decisione di costruire una base militare italiana in Niger mira a rendere stabile la presenza tricolore nell'area, facendone un avamposto per la difesa degli interessi dell'ENI in Africa.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione. \r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nAlla guerra per il controllo delle risorse energetiche si accompagna l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciare i migranti nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali. Come un serpente che si morde la coda le migrazioni verso i paesi ricchi sono frutto della ferocia predatoria delle politiche neocoloniali. Sotto all’ampio cappello della “sicurezza” e della “lotta al terrorismo” si articola una narrazione che mescola interessi economici con la retorica della missione di protezione delle popolazioni locali. Popolazioni che sono quotidianamente sfruttate, depredate ed oppresse da governi complici delle multinazionali europee, asiatiche e statunitensi.\r\nGuerra esterna e guerra interna sono due facce della stessa medaglia.\r\nNel nostro paese militari sono stati promossi al ruolo di agenti di polizia giudiziaria e, da oltre dieci anni , con l’operazione “strade sicure”, sono nei CPR, dove vengono rinchiusi i corpi in eccedenza da espellere, nei cantieri militarizzati e per le strade delle nostre periferie, dove la guerra ai poveri si attua con l’occupazione e il controllo etnicamente mirato del territorio, per reprimere sul nascere ogni possibile insorgenza sociale.\r\n\r\nNel nostro paese ci sono porti e aeroporti militari, poligoni di tiro, aree di esercitazione, spazi dove vengono testati ordigni, cacciabombardieri, droni, navi e sottomarini. Luoghi di morte anche per chi ci abita vicino, perché carburanti, proiettili all’uranio impoverito, dispositivi per la guerra chimica inquinano in modo irreversibile terra e mare.\r\nLe prove generali dei conflitti di questi anni vengono fatte nelle basi militari sparse per l’Italia.\r\n\r\nProvate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se i miliardi impiegati per ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, per garantire gli interessi dell’ENI in Africa, per investire in armamenti fossero usati per scuola, sanità, trasporti.\r\nPer fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\nBloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare i militari dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\ncorteo antimilitarista a Torino\r\nore 14,30 da Porta Palazzo – corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\n\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nAssemblea antimilitarista\r\nper info antimilitarista.to@gmail.com","16 Novembre 2021","2021-11-16 14:29:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"253\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-253x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-253x300.jpg 253w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-864x1024.jpg 864w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo-768x911.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-10-20_23-41-44-fondo-giallo.jpg 1002w\" sizes=\"auto, (max-width: 253px) 100vw, 253px\" />","20 novembre. 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Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\nBloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare i militari dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\ncorteo antimilitarista a Torino\r\nore 14,30 da Porta Palazzo – corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\n\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nAssemblea antimilitarista\r\nper info antimilitarista.to@gmail.com",[157],{"field":83,"matched_tokens":158,"snippet":154,"value":155},[115],{"best_field_score":87,"best_field_weight":122,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":46,"score":123,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":46},{"document":161,"highlight":188,"highlights":193,"text_match":85,"text_match_info":196},{"cat_link":162,"category":163,"comment_count":46,"id":164,"is_sticky":46,"permalink":165,"post_author":49,"post_content":166,"post_date":167,"post_excerpt":52,"post_id":164,"post_modified":168,"post_thumbnail":169,"post_thumbnail_html":170,"post_title":171,"post_type":57,"sort_by_date":172,"tag_links":173,"tags":181},[43],[45],"58864","http://radioblackout.org/2020/04/contro-le-metafore-belliche-della-pandemia/","\"(...) il più antico degli appelli alla mobilitazione è risuonato in tutte le lingue: siamo in guerra. “Nous sommes en guerre” aveva scandito per ben sette volte il presidente francese Emmanuel Macron nel suo discorso alla nazione del 12 marzo, evocando una chiamata alle armi di tutti i compatrioti, seppure l’ordine non fosse di presentarsi al fronte, bensì di restare a casa.Nulla di nuovo: in letteratura si trovano numerosi esempi che mostrano come il linguaggio bellico sia pervasivo in medicina, sia nella pratica clinica sia nel discorso pubblico, dove le metafore militari diventano predominati. In entrambi i casi, il ricorso al gergo militaresco trova giustificazione nel suo potere di mobilitazione. Nella clinica, si ritiene che possa tenere alto il morale dei pazienti e rinsaldare l’alleanza fra medici e assistiti durante il percorso di cura, soprattutto in caso di malattie gravi e debilitanti. Sul piano sociale, suona come un appello alla nazione per sbloccare risorse economiche, giustificare politiche d’emergenza e incoraggiare la popolazione ad accettare i sacrifici imposti in virtù di una causa comune, com’è richiesto oggi ai cittadini di gran parte del mondo nel tentativo di arginare la diffusione del nuovo coronavirus\". (tratto da Il linguaggio militare della pandemia, di Giancarlo Sturloni)\r\n\r\n\"Chi è il nemico, quando gli elementi ideologici del discorso sono sottesi, ambigui, non chiaramente espressi? Quando anzi si è in presenza di discorsi diversi, anche divergenti? Soltanto il virus? O non è forse, questo «nemico invisibile», una utile espressione per occultare l’oggetto della propria «guerra», delle proprie strategie? Perfino un’opportunità retorica, come ha suggerito Francisco Oliveira sul quotidiano argentino «La Nación» il 21 marzo? (...) Il nemico invisibile («the invisible enemy») non è forse quello che permette a Donald Trump – autoproclamatosi non a caso «war-time president» – di invocare, come ha fatto nei giorni scorsi, leggi straordinarie per combattere nemici ben visibili (i migranti al confine col Messico), e per assumere poteri speciali grazie al «Defense Production Act», un provvediento di emergenza che risale alla guerra di Corea degli anni Cinquanta e che garantirebbe al presidente ampia autorità «[to] expedite and expand the supply of resources from the U.S. industrial base to support military, energy, space, and homeland security programs»?\" (tratto da Sul «nemico invisibile» e altre metafore di guerra, di Federico Faloppa)\r\n\r\nInsieme alla linguista Cristina Caimotto abbiamo dapprima cercato di rintracciare alcune delle metafore utilizzate all'interno della comunicazione politica ai tempi del Covid-19, in particolare la metafora bellica....\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/metafore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n...per poi tracciare un primo tentativo di analisi sulla loro performatività simbolica e materiale e sulla necessità di demilitarizzare il nostro linguaggio per costruire immaginari di rottura con l'ordine capitalista dominante:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Cristina_esteso-1.mp3\"][/audio]","2 Aprile 2020","2020-04-02 19:49:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"104\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o-300x104.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o-300x104.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o-1024x353.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o-768x265.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/51926030_1028361330684454_8994002091550703616_o.jpg 1449w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro le metafore belliche della pandemia",1585854931,[174,175,176,177,178,179,180],"http://radioblackout.org/tag/analisi-critica-del-discorso/","http://radioblackout.org/tag/cose/","http://radioblackout.org/tag/demilitarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/metafore/","http://radioblackout.org/tag/pandemia/","http://radioblackout.org/tag/parole/",[182,183,184,18,185,186,187],"analisi critica del discorso","cose","demilitarizzazione","metafore","pandemia","parole",{"post_content":189},{"matched_tokens":190,"snippet":191,"value":192},[72],"base to support military, energy, \u003Cmark>space\u003C/mark>, and homeland security programs»?\" (tratto","\"(...) il più antico degli appelli alla mobilitazione è risuonato in tutte le lingue: siamo in guerra. “Nous sommes en guerre” aveva scandito per ben sette volte il presidente francese Emmanuel Macron nel suo discorso alla nazione del 12 marzo, evocando una chiamata alle armi di tutti i compatrioti, seppure l’ordine non fosse di presentarsi al fronte, bensì di restare a casa.Nulla di nuovo: in letteratura si trovano numerosi esempi che mostrano come il linguaggio bellico sia pervasivo in medicina, sia nella pratica clinica sia nel discorso pubblico, dove le metafore militari diventano predominati. 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Tra gli sponsor, oltre a Leonardo, ci sono la Regione Piemonte, la Camera di Commercio e Intesa San Paolo.\r\nTorino è uno dei principali centri dell’industria aerospaziale bellica.\r\nLe fabbriche di armi italiane fanno affari con chiunque e non vanno mai in crisi.\r\nL’Aerospace and defence meeting è un evento semi clandestino, chiuso, dove si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove.\r\n\r\nArrivano alla conclusione, con le iniziative di oggi e di domani, dieci giorni di informazione e lotta a Torino e Caselle Torinese. \r\n\r\nOggi in programma:\r\nMartedì 26 novembre\r\napertura della mostra-mercato\r\nore 13 presidio all’Oval Lingotto\r\ne poi...\r\ndalle ore 15,30 presidio alla banca armata Intesa-San Paolo di via Garibaldi 45\r\n\r\nMercoledì 27 novembre\r\nore 14 in via san Francesco da Paola 24\r\npresidio alla camera di commercio, uno degli sponsor dei mercanti d’armi\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell'Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019-11-26-oval-stefano.mp3\"][/audio]","26 Novembre 2019","2019-11-26 11:17:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/war-is-business-192x110.png","\u003Cimg width=\"192\" height=\"222\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/war-is-business.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","I mercanti d’armi al Lingotto",1574767075,[211,104,212,213],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-anda-defence-meeting/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antimilitarista-torinese/","http://radioblackout.org/tag/mercanti-darmi/",[215,12,216,20],"aerospace anda defence meeting","assemblea antimilitarista torinese",{"post_content":218},{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":221},[115],"leader nel settore: Thales Alenia \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Avio Aero, UTC Aerospace Systems.","Prende l’avvio oggi per due giorni all’Oval Lingotto l’Aerospace and defence meetings, mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua settima edizione, ha quest’anno un focus sull’innovazione produttiva, la trasformazione digitale per l’industria aerospaziale 4.0.\r\nCi saranno 6.500 incontri bilaterali, 900 partecipanti, i rappresentanti di 26 paesi.\r\nUn’occasione per valorizzare le eccellenze del made in Italy nel settore armiero, in testa il colosso Leonardo, con un focus sulle aziende piemontesi leader nel settore: Thales Alenia \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Avio Aero, UTC Aerospace Systems. 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Il primo atto della 10 giorni di informazione e lotta contro l’aerospace and defence meeting, mostra mercato di armi aerospaziali, che si svolgerà all’Oval Luingotto il 26 e 27 novembre. \r\nIn vendita: cacciabombardieri, droni ed elicotteri da combattimento, satelliti spia, sistemi di puntamento: tutti i gioielli dell’industria bellica.\r\nIl corteo, dopo una lunga sosta comunicativa in piazza Castello, si è dipanato per le vie del centro, dove sono rimaste sagome bianche con la scritta “ucciso da armi made in Italy”.\r\nNumerosi gli interventi sull’industria bellica, sulle spese militari, la propaganda di guerra, l’osmosi tra guerra interna e guerra esterna.\r\nLa manifestazione si è conclusa in piazza Carlo Alberto con un’assemblea di rilancio delle prossime iniziative.\r\nAscolta l’approfondimento con alcuni esponenti dell’assemblea antimilitarista:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019.11.19-10.00.corteo_antimilitarista.mp3\"][/audio]\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 22 novembre ore 21\r\nArmi. Un business mortale\r\nL’aerospace and defence meeting. Le armi made in Italy nelle guerre di ogni dove\r\nGuerra e controllo militare delle insorgenze interne\r\ncon Daniele Ratti e Maria Matteo tra gli autori de “Per un futuro senza eserciti” edizioni “Zero in Condotta”\r\nall’Edera Squat in via Pianezza 115\r\nSabato 23 novembre\r\nAntimilitaristi al Balon\r\nore 10,30/13\r\n\r\nMartedì 26 novembre\r\napertura della mostra-mercato\r\nore 13 presidio all’Oval Lingotto\r\ne poi...\r\ndalle ore 15,30 presidio alla banca armata Intesa-San Paolo di via Garibaldi 45\r\n\r\nMercoledì 27 novembre\r\nore 10,30 in via Carlo Alberto 16\r\npresidio alla camera di commercio, uno degli sponsor dei mercanti d’armi\r\n\r\nDi seguito il volantino diffuso in piazza dall’assemblea antimilitarista:\r\n\r\n“Quest’anno la spesa militare è di 25 miliardi di euro. Ogni giorno lo Stato spende per armi, guerre e forze armate quanto basterebbe per avere tutti una vita meno precaria. Oggi sanità, trasporti, istruzione sono un privilegio per pochi, per chi può permetterselo. Agli altri restano attese di mesi per un esame o una visita, scuole costose, che non offrono sbocchi a chi non ha le leve giuste, trasporti sempre più cari, scomodi, sporchi.\r\nLo Stato sceglie la guerra, la distruzione, la morte di uomini, donne e bambini. Sceglie di spendere per questioni di dominio.\r\nIn Iraq i militari italiani hanno addestrato le truppe irachene, che in un mese e mezzo hanno ucciso oltre trecento persone che manifestavano per migliori condizioni di vita, dopo decenni di guerre e dittatura. Gente comune, mica terroristi dell’ISIS! Gente come noi che fa fatica ad arrivare a fine mese.\r\n\r\nI battaglioni d'élite dell'esercito tricolore sono impegnati in 36 missioni di guerra.\r\nLe principali sono in Afganistan, Iraq, Libano, Libia, Kosovo, Somalia, nel Mediterraneo. 6.290 soldati italiani sono sui diversi teatri di guerra.\r\nL’impegno più importante è sul fronte interno con l’operazione “Strade sicure”, che impiega 7.000 soldati.\r\nIn questi anni lungo i confini d'Italia si sta combattendo una guerra feroce contro la gente in viaggio, contro chi fugge conflitti dove le truppe italiane sono in prima fila.\r\n\r\nNelle guerre moderne muoiono più civili che militari. I soldati sono professionisti super addestrati, strumenti costosi e preziosi da preservare, mentre le persone senza divisa diventano obiettivi bellici di primaria importanza in conflitti che giocano la carta del terrore, per piegare la resistenza delle popolazioni che serve sottomettere, per realizzare i propri obiettivi di dominio.\r\nAl riparo delle loro basi, i piloti dei droni, sparano come in un videogioco.\r\n\r\nL’Italia è in guerra da decenni ma la chiama pace. È una guerra su più fronti, descritta come intervento umanitario, ma nei fatti è occupazione miliare, bombe, tortura e repressione.\r\nPer trarci in inganno trasformano la guerra in filantropia planetaria, le bombe mezzi di soccorso.\r\n\r\nGli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CPR, nelle strade delle nostre città, sono in Val Susa, sono nel Mediterraneo e sulle frontiere fatte di nulla, che imprigionano uomini, donne e bambini.\r\nGuerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia.\r\n\r\nIn Siria, in Iraq, in Afganistan, in Libia si combatte con armi che spesso sono costruite a due passi dalle nostre case.\r\nNell’ex stabilimento Fiat di Mirafiori Leonardo costruirà droni da combattimento. Giocattoli costosi che hanno un unico impiego: uccidere.\r\n\r\nTorino è uno dei principali centri dell’industria aerospaziale bellica.\r\nL’industria di guerra non va mai in crisi. L’industria bellica italiana fa affari con chiunque.\r\nIl 26 e 27 novembre 2019 si tiene a Torino “Aerospace & defence meeting”, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua settima edizione, ha quest’anno un focus sull’innovazione produttiva, la trasformazione digitale per l’industria aerospaziale 4.0.\r\nCi saranno 6.500 incontri bilaterali, 900 partecipanti, i rappresentanti di 26 paesi.\r\nUn’occasione per valorizzare le eccellenze del made in Italy nel settore armiero, in testa il colosso Leonardo, con un focus sulle aziende piemontesi leader nel settore: Thales Alenia Space, Avio Aero, UTC Aerospace Systems. Tra gli sponsor, oltre a Leonardo, ci sono la Regione Piemonte e la Camera di Commercio.\r\n\r\nL’Aerospace and defence meeting è un evento semi clandestino, chiuso, dove si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove.\r\nLa rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi resistenza concreta.\r\n\r\nPossiamo gettare un granello di sabbia per incepparne il meccanismo, per impedire che il business di morte celebri i suoi riti nell’indifferenza dei più.\r\n\r\nPer fermare la guerra non basta un no. 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Corteo a Torino",1574168687,[240,104,241,213],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-and-defence-meeting/","http://radioblackout.org/tag/corteo-16-novembre-torino/",[26,12,243,20],"corteo 16 novembre torino",{"post_content":245},{"matched_tokens":246,"snippet":220,"value":247},[115],"Sabato 16 novembre un corteo antimilitarista ha attraversato il centro cittadino. 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Un business mortale\r\nL’aerospace and defence meeting. Le armi made in Italy nelle guerre di ogni dove\r\nGuerra e controllo militare delle insorgenze interne\r\ncon Daniele Ratti e Maria Matteo tra gli autori de “Per un futuro senza eserciti” edizioni “Zero in Condotta”\r\nall’Edera Squat in via Pianezza 115\r\nSabato 23 novembre\r\nAntimilitaristi al Balon\r\nore 10,30/13\r\n\r\nMartedì 26 novembre\r\napertura della mostra-mercato\r\nore 13 presidio all’Oval Lingotto\r\ne poi...\r\ndalle ore 15,30 presidio alla banca armata Intesa-San Paolo di via Garibaldi 45\r\n\r\nMercoledì 27 novembre\r\nore 10,30 in via Carlo Alberto 16\r\npresidio alla camera di commercio, uno degli sponsor dei mercanti d’armi\r\n\r\nDi seguito il volantino diffuso in piazza dall’assemblea antimilitarista:\r\n\r\n“Quest’anno la spesa militare è di 25 miliardi di euro. Ogni giorno lo Stato spende per armi, guerre e forze armate quanto basterebbe per avere tutti una vita meno precaria. Oggi sanità, trasporti, istruzione sono un privilegio per pochi, per chi può permetterselo. Agli altri restano attese di mesi per un esame o una visita, scuole costose, che non offrono sbocchi a chi non ha le leve giuste, trasporti sempre più cari, scomodi, sporchi.\r\nLo Stato sceglie la guerra, la distruzione, la morte di uomini, donne e bambini. Sceglie di spendere per questioni di dominio.\r\nIn Iraq i militari italiani hanno addestrato le truppe irachene, che in un mese e mezzo hanno ucciso oltre trecento persone che manifestavano per migliori condizioni di vita, dopo decenni di guerre e dittatura. Gente comune, mica terroristi dell’ISIS! Gente come noi che fa fatica ad arrivare a fine mese.\r\n\r\nI battaglioni d'élite dell'esercito tricolore sono impegnati in 36 missioni di guerra.\r\nLe principali sono in Afganistan, Iraq, Libano, Libia, Kosovo, Somalia, nel Mediterraneo. 6.290 soldati italiani sono sui diversi teatri di guerra.\r\nL’impegno più importante è sul fronte interno con l’operazione “Strade sicure”, che impiega 7.000 soldati.\r\nIn questi anni lungo i confini d'Italia si sta combattendo una guerra feroce contro la gente in viaggio, contro chi fugge conflitti dove le truppe italiane sono in prima fila.\r\n\r\nNelle guerre moderne muoiono più civili che militari. I soldati sono professionisti super addestrati, strumenti costosi e preziosi da preservare, mentre le persone senza divisa diventano obiettivi bellici di primaria importanza in conflitti che giocano la carta del terrore, per piegare la resistenza delle popolazioni che serve sottomettere, per realizzare i propri obiettivi di dominio.\r\nAl riparo delle loro basi, i piloti dei droni, sparano come in un videogioco.\r\n\r\nL’Italia è in guerra da decenni ma la chiama pace. È una guerra su più fronti, descritta come intervento umanitario, ma nei fatti è occupazione miliare, bombe, tortura e repressione.\r\nPer trarci in inganno trasformano la guerra in filantropia planetaria, le bombe mezzi di soccorso.\r\n\r\nGli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CPR, nelle strade delle nostre città, sono in Val Susa, sono nel Mediterraneo e sulle frontiere fatte di nulla, che imprigionano uomini, donne e bambini.\r\nGuerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia.\r\n\r\nIn Siria, in Iraq, in Afganistan, in Libia si combatte con armi che spesso sono costruite a due passi dalle nostre case.\r\nNell’ex stabilimento Fiat di Mirafiori Leonardo costruirà droni da combattimento. Giocattoli costosi che hanno un unico impiego: uccidere.\r\n\r\nTorino è uno dei principali centri dell’industria aerospaziale bellica.\r\nL’industria di guerra non va mai in crisi. L’industria bellica italiana fa affari con chiunque.\r\nIl 26 e 27 novembre 2019 si tiene a Torino “Aerospace & defence meeting”, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.\r\nLa convention, giunta alla sua settima edizione, ha quest’anno un focus sull’innovazione produttiva, la trasformazione digitale per l’industria aerospaziale 4.0.\r\nCi saranno 6.500 incontri bilaterali, 900 partecipanti, i rappresentanti di 26 paesi.\r\nUn’occasione per valorizzare le eccellenze del made in Italy nel settore armiero, in testa il colosso Leonardo, con un focus sulle aziende piemontesi leader nel settore: Thales Alenia \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Avio Aero, UTC Aerospace Systems. 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Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\n\r\nDal 16 al 27 novembre, dieci giorni di informazione e lotta contro i mercanti di morte!”",[249],{"field":83,"matched_tokens":250,"snippet":220,"value":247},[115],{"best_field_score":87,"best_field_weight":122,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":46,"score":123,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":46},6690,{"collection_name":57,"first_q":72,"per_page":11,"q":72},5,{"facet_counts":256,"found":312,"hits":313,"out_of":1201,"page":30,"request_params":1202,"search_cutoff":35,"search_time_ms":1141},[257,286],{"counts":258,"field_name":283,"sampled":35,"stats":284},[259,262,264,266,269,272,274,277,279,281],{"count":260,"highlighted":261,"value":261},16,"backwards",{"count":260,"highlighted":263,"value":263},"Healing frequencies",{"count":122,"highlighted":265,"value":265},"jene nella notte",{"count":267,"highlighted":268,"value":268},9,"matinée xxl",{"count":270,"highlighted":271,"value":271},8,"musick to play in the dark",{"count":254,"highlighted":273,"value":273},"reset-club",{"count":275,"highlighted":276,"value":276},4,"anarres",{"count":14,"highlighted":278,"value":278},"arsider",{"count":14,"highlighted":280,"value":280},"OverJoy",{"count":14,"highlighted":282,"value":282},"trigger point","podcastfilter",{"total_values":285},42,{"counts":287,"field_name":34,"sampled":35,"stats":310},[288,291,294,296,298,300,302,304,306,308],{"count":289,"highlighted":290,"value":290},12,"quel che resta della notte",{"count":292,"highlighted":293,"value":293},7,"musick",{"count":11,"highlighted":295,"value":295},"Radio Blackout",{"count":275,"highlighted":297,"value":297},"dub",{"count":275,"highlighted":299,"value":299},"reggae",{"count":275,"highlighted":301,"value":301},"MIXTAPE",{"count":275,"highlighted":303,"value":303},"resetclub",{"count":275,"highlighted":305,"value":305},"radio cane",{"count":275,"highlighted":307,"value":307},"elettronica",{"count":275,"highlighted":309,"value":309},"radioblackout",{"total_values":311},498,114,[314,356,721,1061,1147,1178],{"document":315,"highlight":334,"highlights":345,"text_match":352,"text_match_info":353},{"comment_count":46,"id":316,"is_sticky":46,"permalink":317,"podcastfilter":318,"post_author":319,"post_content":320,"post_date":321,"post_excerpt":52,"post_id":316,"post_modified":322,"post_thumbnail":323,"post_title":324,"post_type":325,"sort_by_date":326,"tag_links":327,"tags":332},"64624","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-30-s3e8/",[280],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020.11.17-16.30.00-OJ30-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa 30esima puntata di OverJoy è definibile spaziale: ora capirete perché. 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Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.","6 Febbraio 2025","2025-02-06 23:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 3 al 9 Febbraio 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. 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For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on \u003Cmark>space\u003C/mark>, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.",[540,542,544,546,548,550,552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,572,574,576,578,580,582,584,586,588,590,592,594,596,598,600,602,604,606,608,610,612,614,616,618,620,622,624,626,628,630,632,634,636,638,640,642,644,646,648,650,652,655,657,659,661,663,665,667,669,671,673,675,677,679,681,683,685,687,689,691,693,695,697,699,701,703,705,707],{"matched_tokens":541,"snippet":454,"value":454},[],{"matched_tokens":543,"snippet":455,"value":455},[],{"matched_tokens":545,"snippet":456,"value":456},[],{"matched_tokens":547,"snippet":457,"value":457},[],{"matched_tokens":549,"snippet":458,"value":458},[],{"matched_tokens":551,"snippet":459,"value":459},[],{"matched_tokens":553,"snippet":460,"value":460},[],{"matched_tokens":555,"snippet":461,"value":461},[],{"matched_tokens":557,"snippet":462,"value":462},[],{"matched_tokens":559,"snippet":463,"value":463},[],{"matched_tokens":561,"snippet":464,"value":464},[],{"matched_tokens":563,"snippet":465,"value":465},[],{"matched_tokens":565,"snippet":466,"value":466},[],{"matched_tokens":567,"snippet":467,"value":467},[],{"matched_tokens":569,"snippet":468,"value":468},[],{"matched_tokens":571,"snippet":469,"value":469},[],{"matched_tokens":573,"snippet":470,"value":470},[],{"matched_tokens":575,"snippet":471,"value":471},[],{"matched_tokens":577,"snippet":472,"value":472},[],{"matched_tokens":579,"snippet":473,"value":473},[],{"matched_tokens":581,"snippet":474,"value":474},[],{"matched_tokens":583,"snippet":475,"value":475},[],{"matched_tokens":585,"snippet":476,"value":476},[],{"matched_tokens":587,"snippet":477,"value":477},[],{"matched_tokens":589,"snippet":307,"value":307},[],{"matched_tokens":591,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":593,"snippet":479,"value":479},[],{"matched_tokens":595,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":597,"snippet":481,"value":481},[],{"matched_tokens":599,"snippet":482,"value":482},[],{"matched_tokens":601,"snippet":483,"value":483},[],{"matched_tokens":603,"snippet":484,"value":484},[],{"matched_tokens":605,"snippet":485,"value":485},[],{"matched_tokens":607,"snippet":486,"value":486},[],{"matched_tokens":609,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":611,"snippet":487,"value":487},[],{"matched_tokens":613,"snippet":488,"value":488},[],{"matched_tokens":615,"snippet":489,"value":489},[],{"matched_tokens":617,"snippet":490,"value":490},[],{"matched_tokens":619,"snippet":491,"value":491},[],{"matched_tokens":621,"snippet":492,"value":492},[],{"matched_tokens":623,"snippet":493,"value":493},[],{"matched_tokens":625,"snippet":494,"value":494},[],{"matched_tokens":627,"snippet":495,"value":495},[],{"matched_tokens":629,"snippet":496,"value":496},[],{"matched_tokens":631,"snippet":497,"value":497},[],{"matched_tokens":633,"snippet":498,"value":498},[],{"matched_tokens":635,"snippet":499,"value":499},[],{"matched_tokens":637,"snippet":500,"value":500},[],{"matched_tokens":639,"snippet":501,"value":501},[],{"matched_tokens":641,"snippet":502,"value":502},[],{"matched_tokens":643,"snippet":503,"value":503},[],{"matched_tokens":645,"snippet":504,"value":504},[],{"matched_tokens":647,"snippet":505,"value":505},[],{"matched_tokens":649,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":651,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":653,"snippet":654,"value":654},[72],"queer 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Un crimine chiamato libertà11 minuti [Porfido]:\r\n\r\nTeoria e pratica di lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ’80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Os-Cangaceiros.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 5 ore 13,30 - Maggot Brain 23 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Maggot-Brain_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 5 ore 21 - Cinema Underground: Antonio Margheriti 18 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 6 ore 9 - Diario di città - Il pericolo della cura 74 minuti[Nova radio città futura]:\r\n\r\nDIARIO DI CITTÀ, STORIE, VOCI e TEMI DALLA CITTÀ NASCOSTA\r\n\r\nIL PERICOLO DELLA CURA\r\n\r\ninterventi:\r\n\r\n1 Luca Negrogno, sociologo\r\n2 Sondra, madre di Mattia Giordani (Sondra)\r\n3 Sebastiano Ortu, insegnante di sostegno e membro del collettivo Artaud.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Diario-di-città-Il-pericolo-della-cura_74.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 6 ore 22,30 - Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 64 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Ricordando-Christina-Moser-e-Robert-Marlow_60.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 00,30 - Föllakzoid live del 2013 a El Paso 64 minuti[Radio Blackout]:\r\n\r\nRegistrato dal vivo al Paso Occupato presso gli studi di via Passo buole 47, durante una serata di celebrazioen della musica enteogena ad alto voltaggio psichedelico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Follakzoid-live-del-2013-a-El-Paso-occupato_72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 9 - San Basilio 8/9/1974 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nRicordo di una battaglia che tra il 5 e l’8 Settembre del ’74 coinvolse l’intero quartiere di San Basilio, e non solo, in una dura lotta di strada contro governo e polizia. Un ricordo vivido nel suo significato più indimenticabile: fu una ribellione giusta in cui nessuno chinò la testa; e allo stesso tempo un ricordo cangiante rielaborato attorno a piccoli dettagli e aneddoti consegnati ad un’oralità fluttuante come la memoria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/San-Basilio-8_9_1974_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 16 - Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 17 - Psicofarmaci e sottomissione chimica in carcere 53 minuti [Bello come una prigione che brucia, Radio Blackout]:\r\n\r\nRaccolta di testimonianze sul ruolo degli psicofarmaci come strumento di governo della popolazione detenuta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/psicofarmaci_e_sottomissione_chimica_in_carcere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 8 ore 9 - La resistenza nelle fabbriche di Lucento e Vallette 2 ore e 3 minuti [Frittura Mista|Radio Fabbrica, Radio Blackout]:\r\n\r\nPuntata di approfondimento sulla storia partigiana. Di seguito l’elenco degli argomenti trattati:\r\n\r\nIntervista radiofonica a Pier Milanese regista di Figli dell’officina, che ha ispirato e tratto il nostro progetto radiofonico\r\nPrima lettura su contesto urbanistico/sociale/industriale di Torino e cintura\r\nPrimo audio estratto da figli dell’officina sul contesto sociale\r\nSeconda lettura sul contesto storico e della fabbrica, nello specifico officine Savigliano\r\nSecondo audio estratto da figli dell’officina su Fabbrica ai tempi di guerra e scioperi\r\nTerza lettura sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nTerzo audio estratto da figli dell’officina sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nIntervista in diretta allo storico Corrado Borsa che introduce l’ultimo audio sui partigiani: Ilio Baroni, Sergio Bellone, Cornelia Benissone, Edi Franchetti\r\nQuarto audio estratto da figli dell’officina sulla liberazione\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/La-resistenza-nelle-fabbriche-di-Lucento-e-ValletteFritturaMista20042021_123.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 8 ore 15 - American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 1 ora e 20 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Nevada-Arizona-Idaho-Utah-e-Colorado_80.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 8 ore 19 - L'alba di tutto pt.4 61 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Lalba-di-tutto-pt.4_61.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 9 ore 9 - 8 Marzo anticarcerario 1 ora e 53 minuti[Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/8-Marzo-anticarcerario_113.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 9 ore 13,30 - Intervista alla musicista francese LA CHICA 37 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista francese LA CHICA realizzata dalla redazione di No trip for cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Intervista-alla-musicista-francese-LA-CHICA_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 9 - Una splendida emicrania 2 ore e 1 minuto[Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20 - Per un pugno di terra. Land grabbing e Africa. 42 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDopo averci guidato tra le ambizioni militari che convergono sul Sahel e averci raccontato di come i cavi sottomarini di internet tracciano nuove vie strategiche nel mediterraneo, Daniele Ratti conclude, con questa terza e ultima puntata, un breve ciclo di approfondimento dedicato alla competizione globale attorno al continente africano. Qui si affronta il fenomeno del “land grabbing” – o accaparramento di terra – che nell’ultimo decennio almeno ha assunto proporzioni gigantesche e forme inedite, anche grazie ad un nuovo tipo di agricoltura speculativa che trasforma il modo di estrarre profitto dalla terra e “distrugge nell’intimo” i rapporti locali tra popolazioni e ambiente.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Land-grabbing-Daniele-Ratti_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,30 - Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 1 ora e 12 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]:\r\n\r\nThis dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Lady-Maru-live-set-per-Queer-on-space-sunday-after-tea-podcast_72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 9,30 - Romain de Ferron e Radio Hito live al Glomere fest 2024 26 minuti [Glomere fest, Matinée XXL, Radio Blackout]:\r\n\r\nRomain de Ferron e Radio Hito live al Glomere fest 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Romain-de-Ferron-e-Radio-Hito-live-al-Glomere-fest-2024_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 126 2 ore e 30 minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nIreland's premier Underground & Cult Music show returns with another jam packed show! This edition spans over sixty years of Music with - 90's Screamo, DC Post-Punk, Anarcho Legends, Free and Improv Jazz heavyweights, Beat Poetry, Contemporary Political Punk and Post-Punk, Legendary Lo-Fi Proto-Punks, Cult Pop, Electronics, Hardcore, Unplugged tracks from a 90's alternative Heavyweight and a pile of Avante-Garde Metal. Also, we couldn't let this episode pass without a nod to Sinead O'Connor.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-126_150.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 21,30 - Il direttore del teatro pt.2 17 minuti [sostierniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Il-direttore-del-teatro-pt.2_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 00,30 - Live-set di Cybele @ ADM (Amsterdam) minuti [Cybele]:\r\n\r\nLive-set di Cybele suonato allo spazio ADM di Amsterdamo durante la due giorni di celebrazioni di Hekate Sound System nel giugno 2024.\r\nGenere: jungle, beakcore, braindance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-Live-set-di-Cybele-at-ADM-Amsterdam.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","11 Agosto 2024","2024-08-11 13:55:22","Black Holes e Wormholes dal 5 all'11 agosto 2024",1723384522,[370,372,734,735,736,737,376,738,377,739,740,741,742,382,743,744,745,386,746,747,389,748,749,750,751,752,753,754,755,396,756,757,758,759,760,761,762,763,764,765,766,767,768,769,770,771,410,411,772,773,774,775,776,777,778,779,780,781,782,783,784,785,786,787,788,425,789,428,790,791,792,793,794,437,795,796,797,798,450,799,800,801,802,803,452],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/american-punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/antiproibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/archeologia/","http://radioblackout.org/tag/arizona/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/black-music/","http://radioblackout.org/tag/blob/","http://radioblackout.org/tag/chile/","http://radioblackout.org/tag/chrisma/","http://radioblackout.org/tag/christina-moser/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-antonin-artaud/","http://radioblackout.org/tag/colorado/","http://radioblackout.org/tag/cybele/","http://radioblackout.org/tag/daniele-ratti/","http://radioblackout.org/tag/david-graeber/","http://radioblackout.org/tag/david-wengrow/","http://radioblackout.org/tag/diario-di-citta/","http://radioblackout.org/tag/el-paso-occupato/","http://radioblackout.org/tag/ep-126/","http://radioblackout.org/tag/estrazionismo/","http://radioblackout.org/tag/field-recordings/","http://radioblackout.org/tag/follakzoid/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/friedrich-durrenmatt/","http://radioblackout.org/tag/funkadelic/","http://radioblackout.org/tag/glomere-fest-2024/","http://radioblackout.org/tag/idaho/","http://radioblackout.org/tag/il-direttore-del-teatro/","http://radioblackout.org/tag/il-pericolo-della-cura/","http://radioblackout.org/tag/indietronica/","http://radioblackout.org/tag/insegnante-di-sostegno/","http://radioblackout.org/tag/irlanda/","http://radioblackout.org/tag/krautrock/","http://radioblackout.org/tag/krisma/","http://radioblackout.org/tag/lalba-di-tutto/","http://radioblackout.org/tag/la-chica/","http://radioblackout.org/tag/land-grabbing/","http://radioblackout.org/tag/latin-electronic/","http://radioblackout.org/tag/little-plastic-radio/","http://radioblackout.org/tag/little-plastic-tapes/","http://radioblackout.org/tag/lucento/","http://radioblackout.org/tag/maggot-brain/","http://radioblackout.org/tag/mattia-giordani/","http://radioblackout.org/tag/michele-mazzani/","http://radioblackout.org/tag/mixtape/","http://radioblackout.org/tag/movimento-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/nevada/","http://radioblackout.org/tag/new-wave-disco/","http://radioblackout.org/tag/new-wave-italiana/","http://radioblackout.org/tag/no-wave/","http://radioblackout.org/tag/nova-radio-citta-futura/","http://radioblackout.org/tag/os-cangaceiros/","http://radioblackout.org/tag/porfido/","http://radioblackout.org/tag/quelli-della-thc/","http://radioblackout.org/tag/radio-hito/","http://radioblackout.org/tag/robert-marlow/","http://radioblackout.org/tag/romain-de-ferron/","http://radioblackout.org/tag/romain-de-ferron-e-radio-hito-live-al-glomere-fest-2024/","http://radioblackout.org/tag/san-basilio/","http://radioblackout.org/tag/sebastiano-ortu/","http://radioblackout.org/tag/societa-primitive/","http://radioblackout.org/tag/sondra/","http://radioblackout.org/tag/sunday-after-tea-podcast/","http://radioblackout.org/tag/una-splendida-emicrania/","http://radioblackout.org/tag/utah/","http://radioblackout.org/tag/vallette/","http://radioblackout.org/tag/worm-holes/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/",[454,456,805,806,807,808,460,809,461,810,811,812,813,466,814,815,816,470,817,818,473,819,820,821,822,823,824,825,826,479,827,828,829,830,831,832,833,834,835,836,837,838,839,840,841,842,493,494,843,844,845,846,847,848,849,850,301,851,852,853,854,855,856,857,858,508,859,305,860,861,862,863,864,518,865,866,867,868,531,869,870,871,872,873,533],"Africa","american 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Un crimine chiamato libertà11 minuti [Porfido]:\r\n\r\nTeoria e pratica di lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ’80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Os-Cangaceiros.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 5 ore 13,30 - Maggot Brain 23 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Maggot-Brain_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 5 ore 21 - Cinema Underground: Antonio Margheriti 18 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. 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Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 6 ore 9 - Diario di città - Il pericolo della cura 74 minuti[Nova radio città futura]:\r\n\r\nDIARIO DI CITTÀ, STORIE, VOCI e TEMI DALLA CITTÀ NASCOSTA\r\n\r\nIL PERICOLO DELLA CURA\r\n\r\ninterventi:\r\n\r\n1 Luca Negrogno, sociologo\r\n2 Sondra, madre di Mattia Giordani (Sondra)\r\n3 Sebastiano Ortu, insegnante di sostegno e membro del collettivo Artaud.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Diario-di-città-Il-pericolo-della-cura_74.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 6 ore 22,30 - Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 64 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Ricordando-Christina-Moser-e-Robert-Marlow_60.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 00,30 - Föllakzoid live del 2013 a El Paso 64 minuti[Radio Blackout]:\r\n\r\nRegistrato dal vivo al Paso Occupato presso gli studi di via Passo buole 47, durante una serata di celebrazioen della musica enteogena ad alto voltaggio psichedelico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Follakzoid-live-del-2013-a-El-Paso-occupato_72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 9 - San Basilio 8/9/1974 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nRicordo di una battaglia che tra il 5 e l’8 Settembre del ’74 coinvolse l’intero quartiere di San Basilio, e non solo, in una dura lotta di strada contro governo e polizia. Un ricordo vivido nel suo significato più indimenticabile: fu una ribellione giusta in cui nessuno chinò la testa; e allo stesso tempo un ricordo cangiante rielaborato attorno a piccoli dettagli e aneddoti consegnati ad un’oralità fluttuante come la memoria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/San-Basilio-8_9_1974_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 16 - Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 7 ore 17 - Psicofarmaci e sottomissione chimica in carcere 53 minuti [Bello come una prigione che brucia, Radio Blackout]:\r\n\r\nRaccolta di testimonianze sul ruolo degli psicofarmaci come strumento di governo della popolazione detenuta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/psicofarmaci_e_sottomissione_chimica_in_carcere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 8 ore 9 - La resistenza nelle fabbriche di Lucento e Vallette 2 ore e 3 minuti [Frittura Mista|Radio Fabbrica, Radio Blackout]:\r\n\r\nPuntata di approfondimento sulla storia partigiana. Di seguito l’elenco degli argomenti trattati:\r\n\r\nIntervista radiofonica a Pier Milanese regista di Figli dell’officina, che ha ispirato e tratto il nostro progetto radiofonico\r\nPrima lettura su contesto urbanistico/sociale/industriale di Torino e cintura\r\nPrimo audio estratto da figli dell’officina sul contesto sociale\r\nSeconda lettura sul contesto storico e della fabbrica, nello specifico officine Savigliano\r\nSecondo audio estratto da figli dell’officina su Fabbrica ai tempi di guerra e scioperi\r\nTerza lettura sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nTerzo audio estratto da figli dell’officina sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nIntervista in diretta allo storico Corrado Borsa che introduce l’ultimo audio sui partigiani: Ilio Baroni, Sergio Bellone, Cornelia Benissone, Edi Franchetti\r\nQuarto audio estratto da figli dell’officina sulla liberazione\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/La-resistenza-nelle-fabbriche-di-Lucento-e-ValletteFritturaMista20042021_123.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 8 ore 15 - American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 1 ora e 20 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Nevada-Arizona-Idaho-Utah-e-Colorado_80.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 8 ore 19 - L'alba di tutto pt.4 61 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Lalba-di-tutto-pt.4_61.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 9 ore 9 - 8 Marzo anticarcerario 1 ora e 53 minuti[Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/8-Marzo-anticarcerario_113.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 9 ore 13,30 - Intervista alla musicista francese LA CHICA 37 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista francese LA CHICA realizzata dalla redazione di No trip for cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Intervista-alla-musicista-francese-LA-CHICA_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 9 - Una splendida emicrania 2 ore e 1 minuto[Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20 - Per un pugno di terra. Land grabbing e Africa. 42 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDopo averci guidato tra le ambizioni militari che convergono sul Sahel e averci raccontato di come i cavi sottomarini di internet tracciano nuove vie strategiche nel mediterraneo, Daniele Ratti conclude, con questa terza e ultima puntata, un breve ciclo di approfondimento dedicato alla competizione globale attorno al continente africano. Qui si affronta il fenomeno del “land grabbing” – o accaparramento di terra – che nell’ultimo decennio almeno ha assunto proporzioni gigantesche e forme inedite, anche grazie ad un nuovo tipo di agricoltura speculativa che trasforma il modo di estrarre profitto dalla terra e “distrugge nell’intimo” i rapporti locali tra popolazioni e ambiente.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Land-grabbing-Daniele-Ratti_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,30 - Lady Maru live set per Queer on \u003Cmark>space\u003C/mark>, sunday after tea podcast 1 ora e 12 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]:\r\n\r\nThis dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on \u003Cmark>Space\u003C/mark>, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Lady-Maru-live-set-per-Queer-on-space-sunday-after-tea-podcast_72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 9,30 - Romain de Ferron e Radio Hito live al Glomere fest 2024 26 minuti [Glomere fest, Matinée XXL, Radio Blackout]:\r\n\r\nRomain de Ferron e Radio Hito live al Glomere fest 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Romain-de-Ferron-e-Radio-Hito-live-al-Glomere-fest-2024_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 126 2 ore e 30 minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nIreland's premier Underground & Cult Music show returns with another jam packed show! This edition spans over sixty years of Music with - 90's Screamo, DC Post-Punk, Anarcho Legends, Free and Improv Jazz heavyweights, Beat Poetry, Contemporary Political Punk and Post-Punk, Legendary Lo-Fi Proto-Punks, Cult Pop, Electronics, Hardcore, Unplugged tracks from a 90's alternative Heavyweight and a pile of Avante-Garde Metal. Also, we couldn't let this episode pass without a nod to Sinead O'Connor.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-126_150.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 21,30 - Il direttore del teatro pt.2 17 minuti [sostierniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Il-direttore-del-teatro-pt.2_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 00,30 - Live-set di Cybele @ ADM (Amsterdam) minuti [Cybele]:\r\n\r\nLive-set di Cybele suonato allo spazio ADM di Amsterdamo durante la due giorni di celebrazioni di Hekate Sound System nel giugno 2024.\r\nGenere: jungle, beakcore, braindance.\r\n\r\n[audio 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Motropoliz.\r\n\r\nMAAM-Museo-dellAltro-e-dellAltrove-di-Metropoliz\r\n\r\nmetropoliz2\r\n\r\ninfine il viaggio esce dal Metropoliz per incontrare Irene Di Noto dei Blocchi Precari Metropolitani (BPM) dal 19-10-2013 a Porta Pia con la tenda per rivendicare il diritto all'abitare:\r\n\r\nmetropoliz3\r\n\r\nBuon ascolto","27 Ottobre 2013","2018-10-24 17:55:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/bettymoon-e1382905069991-200x110.jpg","La luna al popolo: spazi 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ascolto",[1109,1111,1113,1115,1117,1119,1121,1123,1125,1127,1129,1131,1134],{"matched_tokens":1110,"snippet":1089,"value":1089},[],{"matched_tokens":1112,"snippet":1090,"value":1090},[],{"matched_tokens":1114,"snippet":1091,"value":1091},[],{"matched_tokens":1116,"snippet":1092,"value":1092},[],{"matched_tokens":1118,"snippet":1093,"value":1093},[],{"matched_tokens":1120,"snippet":1094,"value":1094},[],{"matched_tokens":1122,"snippet":1095,"value":1095},[],{"matched_tokens":1124,"snippet":1096,"value":1096},[],{"matched_tokens":1126,"snippet":1097,"value":1097},[],{"matched_tokens":1128,"snippet":1098,"value":1098},[],{"matched_tokens":1130,"snippet":1099,"value":1099},[],{"matched_tokens":1132,"snippet":1133,"value":1133},[72],"\u003Cmark>space\u003C/mark> metropoliz",{"matched_tokens":1135,"snippet":1101,"value":1101},[],[1137,1139],{"field":83,"matched_tokens":1138,"snippet":1106,"value":1107},[1105],{"field":34,"indices":1140,"matched_tokens":1142,"snippets":1144,"values":1145},[1141],11,[1143],[72],[1133],[1133],{"best_field_score":87,"best_field_weight":122,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":720,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":46},{"document":1148,"highlight":1169,"highlights":1174,"text_match":85,"text_match_info":1177},{"comment_count":46,"id":1149,"is_sticky":46,"permalink":1150,"podcastfilter":1151,"post_author":1152,"post_content":1153,"post_date":1154,"post_excerpt":52,"post_id":1149,"post_modified":1155,"post_thumbnail":1156,"post_title":1157,"post_type":325,"sort_by_date":1158,"tag_links":1159,"tags":1164},"100836","https://radioblackout.org/podcast/trigger-point-2-10-25/",[282],"takeaway","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/triggerpoint_2_10_25.mp3\"][/audio]\n\n 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Folk, Sunshine Pop, Library Music: meditazioni, buonumore sognante & scanzonate romanticherie, per un micro-viaggio dal folk nel bosco al decollo nello spazio e indietro nel tempo.\r\n\r\nLa colonna sonora del pranzo domenicale al Glomere Berg Fest 2025.\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nKristen Nogues - Enez Rouz\r\nVashti Bunyan - Diamond Day\r\nNick Drake - Parasite\r\nSibylle Baier - Softly\r\nPeggy Lee - I go to sleep\r\nCindy Lee - Dreams of you\r\nDeux Filles - The Slides\r\nAmi Dang - Satnam Wahguru\r\nAnimal Collective - Hair Cutter\r\nRadiant Futur - Journey in the deepest of the eyes\r\nAndra Ljos - Gemerzek Settlements\r\nCharlene Darling - side A (estratto da s/t)\r\nKawamura Gun - Mini-mini-matta\r\nAlfonso Zenga, Giuliano Sorgini, Arfemo - Pianola\r\nGramigna - Piccole Voci\r\nAniello e Matteo - Live at Imbarchino (30/9/2022)\r\nDiu - Kema\r\nGrimm Grimm - Take me to Coney Island\r\nCarla del Forno - So much better\r\nEliane Radigue - Kyema\r\nRobert Turman - Flux 1\r\nDeux Filles - TheCity Sleeps / Birds\r\nErik Satie - Gnosiennes No.3\r\nDeux Filles - Silence & Wisdom\r\nThe Beach Boys - Pet sounds\r\nJulie London - Stoned Soul Picnic\r\nMargo Guryan - The Hum\r\nThe Beach Boys - Our prayer [dialog]\r\nCurt Boettcher - Astral Cowboy [instrumental]\r\nIl guardiano del faro - estratti da \"L'uomo e il mare\" e \"Il gabbiano infelice\" / Eric Vann - Satellite 03 (Anna Giovanna cutup)\r\n\r\nfoto di Morrombo","5 Agosto 2025","2025-08-05 13:32:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/photo_2025-08-04_15-59-42-200x110.jpg","Matinée XXL #82 - 04.08.2025",1754400564,[],[],{"post_content":1193},{"matched_tokens":1194,"snippet":1195,"value":1196},[115],"Sunshine \u003Cmark>Space\u003C/mark> Mix by Anna Giovanna\r\n\r\n \r","Sunshine \u003Cmark>Space\u003C/mark> Mix by Anna Giovanna\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/matineeeee0408.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSplende il sole nello spazio profondo? 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