","La parola al Neruda: Conferenza Stampa sotto la Rai","post",1740234977,[68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/associazione-a-resistere/","http://radioblackout.org/tag/conferenza-stampa/","http://radioblackout.org/tag/repressione-delle-lotte-sociali/","http://radioblackout.org/tag/spazio-popolare-neruda/",[15,73,74,18],"Conferenza stampa","repressione delle lotte sociali",{"post_content":76,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":77,"snippet":81,"value":82},[78,79,80],"Spazio","Popolare","Neruda","parte la controrisposta che lo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark> ha presentato nella conferenza stampa","Ma non siete stanchi di sentire solo la versione dell'accusa? \r\n\r\nDa questa domanda, lanciata provocatoriamente dalla Signora Bulian durante il servizio a intento diffamatorio di Quarta Repubblica, parte la controrisposta che lo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark> ha presentato nella conferenza stampa indetta direttamente sotto la Rai.\r\n\r\nLa sede per la conferenza stampa è stata scelta in segno di protesta ad un meccanismo giornalistico che dopo aver diffamato lo \u003Cmark>spazio\u003C/mark>, riprendendo accuse false e già smentite nel 2020, stralci di intercettazioni decontestualizzate condite con tentativi di giornalisti di raccimolare testimonianze \"aspettato fuori dal nostro portone in attesa di chissà quale scoop\", ha poi silenziato la riposta e la presa di parola dello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> stesso.\r\n\r\nInfatti nella sede di due trasmissioni televisive, la prima a \"Quarta Repubblica\" e la seconda allo \"Stato delle Cose\" è stata messa in moto una ben conosciuta macchina del fango mediatica, che più e più volte si è accanita contro gli spazi sociali.\r\n\r\nDurante la coferenza stampa sono state smentite, dagli inquilini del \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>, le accuse di Blessing, la donna che ha accusato lo \u003Cmark>spazio\u003C/mark> di aver causato il suo aborto, ma che in realtà viene testimoniato non essere incinta, sottolineando come l'allontanamento del suo compagno era legato a problemi derivanti dallo spaccio dello stesso.\r\n\r\nE' stata evidenziata l'importanza fondamentale dello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> come risposta all'incuria sistemica delle istituzioni e all'assenza di un welfare garantito per tutti, smarcando lo \u003Cmark>spazio\u003C/mark> dalle accuse di sfruttamento delle persone che quello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> lo vive, riportando sotto gli occhi di tutti la realtà: le varie persone che animano lo \u003Cmark>spazio\u003C/mark> hanno raccontato della ricchezza che rappresenta dal Doposcuola per bambini, Rassegne di teatro e Circo, Corsi gratuiti di Italiano e di Arabo, la Palestra \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> Autogestita, fino allo \u003Cmark>spazio\u003C/mark> artistico \"Artiste estinte\".\r\n\r\nAl vostro ascolto un montato, curato dalla nostra redazione, della conferenza stampa che ha raccontato la varietà delle attività e della vita che anima il \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/ConferenzaNeruda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAl presidio è stata anche ricordata la data del 31 Marzo in cui è stato lanciato un presidio fuori dal tribunale, data in cui dovrà essere emessa la sentenza del processo nella cui sede sono state tirate fuori \"tutte le bugie sulla vita dello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>\".",{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":85},[80],"La parola al \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>: Conferenza Stampa sotto la Rai",[87,89,91,93],{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],{"matched_tokens":90,"snippet":73},[],{"matched_tokens":92,"snippet":74},[],{"matched_tokens":94,"snippet":97},[95,96,39],"spazio","popolare","\u003Cmark>spazio\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> 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questi giorni si è attivata la macchina del fango rispetto ai compagni e alle compagne colpite dall'accusa di associazione per delinquere nell'ambito del processo \"Sovrano\" alle sue ultime battute, in quanto il 31 marzo è prevista l'ultima udienza con le repliche e la probabile sentenza. In particolare, giornali e trasmissioni televisive si sono concentrate sullo screditare un'esperienza sociale e di lotta come quella rappresentata dallo Spazio Popolare Neruda, arrivando addirittura ad utilizzare espressioni come \"il pizzo chiesto dagli attivisti agli occupanti dello stabile\", riuscendo quasi a superare le fantasie del teorema accusatorio che vorrebbe identificare un movimento sociale alla stregua di un'organizzazione mafiosa.\r\n\r\nIeri è uscito un comunicato per rispondere a questa macchina mediatica e per riportare un piano di lucidità rispetto a una narrazione strumentale e tendenziosa. Ne abbiamo parlato con Marta, compagna di Prendocasa e del Neruda.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Neruda-2025_02_06_2025.02.06-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito riportiamo il comunicato:\r\nMA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL'ACCUSA?\r\nCertamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante la particolare modalità con cui l'abbiamo conosciuta - un sabato mattina appostata fuori dal portone a riprendere chiunque uscisse ed entrasse dalla nostra casa.\r\nNon abbiamo mai avuto nulla da nascondere, motivo per cui abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a raccontare la nostra esperienza a chi voglia davvero conoscerla.\r\nLo stesso abbiamo provato a fare con la reporter de Lo Stato delle Cose il cui servizio è andato in onda lunedì, dove della nostra voce nella dinamica televisiva rimane molto poco.\r\nNei 10 anni da cui viviamo in Valdocco, decine tra student3, ricercator3 e docenti universitar3, artist3, attor3 e regist3 hanno attraversato casa nostra per scrivere e raccontare di noi e di quello che accade sotto il nostro tetto, e continuano a farlo.\r\nAbbiamo preso parola mezzo conferenza stampa nel 2020, quando per la prima volta la gogna mediatica ha provato a ricoprirci di fango: da allora, sullo stesso evento regolarmente si ripropone lo stesso racconto con il clamore mediatico dello scoop del secolo, nonostante si tratti sempre della stessa, identica notizia.\r\nChi ha vissuto insieme a noi questo spazio come casa propria e contribuisce ogni giorno a renderlo migliore sa dove sta la verità, e il triste tentativo di raccontarci come racket che sfrutta le persone cade nel vuoto. Tutta questa gogna mediatica è un'enorme mancanza di rispetto verso l'impegno e la passione che animano chi dedica la proprie energie e il proprio tempo al progetto Neruda.\r\nNei servizi scandalistici, non solo viene riportato fedelmente il teorema formulato dall'accusa, ma viene spacciato come verità assodata e sancita penalmente.\r\nA nessuno è venuto in mente di venire al Neruda e provare a parlare con noi che in questo posto viviamo. Così avreste scoperto che non paghiamo nessun affitto, che facciamo i lavori di manutenzione tramite delle collette informali, che ognuno è responsabile anche del suo vicino di casa e che le decisioni vengono prese collettivamente in assemblea.\r\nSe anzichè appostarvi fuori da casa nostra in attesa di scovare lo scoop provaste a contattarci e conoscere ciò che facciamo, forse risparmiereste tempo ed energie, visto che ogni volta che avete provato ad entrare nella nostra intimità per assecondare i teoremi che vi sono stati mandati avete dovuto fare i conti con la realtà, ed ogni persona che avete intervistato di nascosto vi ha contraddetto.\r\nDa alcuni media, inoltre, le persone che occupano sono rappresentate in maniera altalenante come fragili e sfruttate, degli sprovveduti manipolati e insieme mostri stranieri che vengono a portare l'insicurezza e lo spaccio. Per l'ennesima volta la vita delle persone è strumentalizzata da programmi tv e giornali per fare qualche visualizzazione in più, disinteressandosi completamente della realtà. A questi giornalisti piace parlare di noi, delle periferie e di chi le abita, ma non hanno neanche il coraggio di rivolgerci la parola. Vogliono che la politica trovi soluzioni paternaliste, senza consultarci, e quando ci mettiamo in gioco per riprendere in mano la nostra vita ci stigmatizzano.\r\nIl Neruda è l'esempio calzante di come gli ultimi possano smettere di vivere in balia dei ricatti dei palazzinari e dell'abbandono di ATC e del welfare per riprendere in mano la propria vita. Infatti, organizzandoci tra sfruttati, in un quartiere abbandonato dalla politica, abbiamo messo in piedi in maniera gratuita un'alternativa allo sfruttamento abitativo.\r\nNella nostra città le assegnazioni delle case popolari sono da anni bloccate, il vuoto pubblico e l'immobilità dell'apparato del welfare costringono le persone a condizioni di vita precarie e difficili. Il Neruda è nato da persone che si sono riappropriate del proprio diritto alla casa una volta abbandonate dalle istituzioni, rendendo la propria vittoria un'opportunità per tutto il territorio.\r\nCome dieci anni fa, anche oggi il problema casa è strutturale a Torino e continua ad essere il cuore della nostra attività politica: continuiamo a sostenere la lotta di chi non vuole finire per strada andando ai muri popolari per resistere agli sfratti e spingendo i servizi sociali a offrire soluzioni adeguate.\r\nPer quanto riguarda le nostre bollette e il presunto furto alle tasse della cittadinanza, vogliamo domandarvi se aveste provato ad interrogarvi su quanto realmente costerebbe alla città di Torino uno spazio come il nostro, che è casa per tantissime persone e che offre al territorio: un doposcuola per i bambini, una scuola di italiano, una palestra popolare, corsi di arabo, varie attività culturali tra cui mostre artistiche e spettacoli teatrali. Siamo inoltre un luogo di aggregazione per tutta la città, dove le più svariate realtà vengono a discutere ed organizzarsi e dove gli abitanti del quartiere possono organizzare eventi di socialità.\r\nTutto questo senza che a nessuno sia pagato uno stipendio: il Neruda è retto in piedi solo dal nostro senso di comunità e dalla volontà di vivere in una società migliore, e non in quella distopia clientelista in cui vivono i giornalisti e i pm, che si chiedono perchè a questi bifolchi ed ai loro bambini non sia ancora stata staccata l'elettricità, non si sia già provveduto a sfrattarli e buttarli in galera.\r\nIl vero scoop che questi giornalettismi e inquisitori non riescono a cogliere è che un'alternativa solidale dal basso auto organizzata non solo è possibile ma è anche più forte dell'oppressione a cui ci vorrebbero costrett3!","6 Febbraio 2025","2025-02-06 15:28:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lo Spazio Popolare Neruda prende parola a fronte della macchina del fango di stampa e tv",1738855721,[129,130,68,131,71],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/associazione-a-delinquere/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/",[36,20,15,31,18],{"post_content":134,"post_title":138,"tags":141},{"matched_tokens":135,"snippet":136,"value":137},[78,79,80],"lotta come quella rappresentata dallo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>, arrivando addirittura ad utilizzare espressioni","In questi giorni si è attivata la macchina del fango rispetto ai compagni e alle compagne colpite dall'accusa di associazione per delinquere nell'ambito del processo \"Sovrano\" alle sue ultime battute, in quanto il 31 marzo è prevista l'ultima udienza con le repliche e la probabile sentenza. 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La mattinata si è svolta seguendo il tema delle resistenze di oggi, in un quadro di risposta nei confronti dell'attacco sferrato da Questura e Procura torinesi nei confronti di compagni e compagne del movimento No Tav, del centro sociale Askatasuna e dello spazio Neruda, imputati in un processo per associazione a delinquere.\r\n\r\nL'occasione del presidio è stata determinata dall'attesa dell'esito della Cassazione sulle misure cautelari che ha fatto seguito al ricorso intentato dalla Procura di Torino in sede di riesame, per dare sostegno ai compagni e alle compagne che lottano per un vivere più giusto attraverso i percorsi di lotta legati alla questione abitativa e che rischiano carcere e domiciliari.\r\n\r\nAgli attacchi della controparte nei confronti dei movimenti la risposta è stata chiara : continuare a costruire la resistenza e portare avanti le esperienze di lotta, come unica possibilità di fronte a questa situazione. Proprio per questo la mattinata ha visto l'intervallarsi di interventi a riguardo della lotta per la casa e per la vita, in questa città e altrove, della lotta alle grandi opere inutili come il tav in Val di Susa, dei tentativi del governo di chiudere spazi di dissenso, con aggiornamenti dal Rojava e approfondimenti sul percorso portato avanti dalle donne del Neruda.\r\n\r\nDurante la mattinata è arrivata la notizia rispetto alla decisione della Cassazione rimandata al 15 dicembre, dunque l'attesa continua. Nel frattempo il 1 dicembre ci sarà un presidio in solidarietà ai compagni e alle compagne in occasione della seconda udienza del processo per associazione a delinquere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Presidio-permante-neruda-2022_11_25_2022.11.25-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","25 Novembre 2022","2022-11-25 16:25:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n-225x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n-225x300.jpg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n-768x1024.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n-1152x1536.jpg 1152w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316411491_1824746917861352_1886979146999074481_n.jpg 1536w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Diretta dal Presidio Permanente davanti allo Spazio Popolare Neruda",1669393517,[130,68,131,71],[20,15,31,18],{"post_content":179,"post_title":183,"tags":186},{"matched_tokens":180,"snippet":181,"value":182},[78,79,80],"il presidio permanente davanti allo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark> con due ore di trasmissione,","Questa mattina durante l'informazione di Blackout abbiamo accompagnato il presidio permanente davanti allo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark> con due ore di trasmissione, condita da dirette, interviste e interventi. La mattinata si è svolta seguendo il tema delle resistenze di oggi, in un quadro di risposta nei confronti dell'attacco sferrato da Questura e Procura torinesi nei confronti di compagni e compagne del movimento No Tav, del centro sociale Askatasuna e dello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>, imputati in un processo per associazione a delinquere.\r\n\r\nL'occasione del presidio è stata determinata dall'attesa dell'esito della Cassazione sulle misure cautelari che ha fatto seguito al ricorso intentato dalla Procura di Torino in sede di riesame, per dare sostegno ai compagni e alle compagne che lottano per un vivere più giusto attraverso i percorsi di lotta legati alla questione abitativa e che rischiano carcere e domiciliari.\r\n\r\nAgli attacchi della controparte nei confronti dei movimenti la risposta è stata chiara : continuare a costruire la resistenza e portare avanti le esperienze di lotta, come unica possibilità di fronte a questa situazione. Proprio per questo la mattinata ha visto l'intervallarsi di interventi a riguardo della lotta per la casa e per la vita, in questa città e altrove, della lotta alle grandi opere inutili come il tav in Val di Susa, dei tentativi del governo di chiudere spazi di dissenso, con aggiornamenti dal Rojava e approfondimenti sul percorso portato avanti dalle donne del \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>.\r\n\r\nDurante la mattinata è arrivata la notizia rispetto alla decisione della Cassazione rimandata al 15 dicembre, dunque l'attesa continua. Nel frattempo il 1 dicembre ci sarà un presidio in solidarietà ai compagni e alle compagne in occasione della seconda udienza del processo per associazione a delinquere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Presidio-permante-neruda-2022_11_25_2022.11.25-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":185},[78,79,80],"Diretta dal Presidio Permanente davanti allo \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>",[187,189,191,193],{"matched_tokens":188,"snippet":20},[],{"matched_tokens":190,"snippet":15},[],{"matched_tokens":192,"snippet":31},[],{"matched_tokens":194,"snippet":97},[95,96,39],[196,201,203],{"field":40,"indices":197,"matched_tokens":198,"snippets":200},[30],[199],[95,96,39],[97],{"field":108,"matched_tokens":202,"snippet":185,"value":185},[78,79,80],{"field":105,"matched_tokens":204,"snippet":181,"value":182},[78,79,80],{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":54,"score":114,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":54},{"document":207,"highlight":223,"highlights":239,"text_match":110,"text_match_info":247},{"cat_link":208,"category":209,"comment_count":54,"id":210,"is_sticky":54,"permalink":211,"post_author":57,"post_content":212,"post_date":213,"post_excerpt":60,"post_id":210,"post_modified":214,"post_thumbnail":215,"post_thumbnail_html":216,"post_title":217,"post_type":65,"sort_by_date":218,"tag_links":219,"tags":222},[50],[53],"98913","http://radioblackout.org/2025/07/torino-pubblicate-le-motivazioni-della-sentenza-in-primo-grado-del-processo-per-associazione-a-delinquere/","A marzo scorso il Tribunale di Torino faceva cadere il capo di imputazione per associazione a delinquere nei confronti di Askatasuna, Movimento No Tav e Spazio Popolare Neruda a seguito di un lungo e tortuoso processo. 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Dei 28 imputati i 1o accusati di associazione a delinquere sono stati assolti con la formula «perché il fatto non sussiste», mentre i 18 accusati di reati singoli vedono condanne fortemente ridotte rispetto a quanto richiesto dall'accusa.\r\n\r\nSi sfalda con questa sentenza la macchina del fango costruita negli ultimi due anni nelle stanze di una giustizia \"dei ricchi e dei potenti\", \"una giustizia finalizzata a garantire lo status quo, atta ad alimentare la disuguaglianza sociale, tutelando gli interessi borghesi pronti a volersi riprodurre sulla pelle di chi non ha gli stessi privilegi\".\r\n\r\nCrolla come un castello di carte il tentativo di screditare la lotta sociale ed in primis l'opposizione all'opera inutile Tav e così il tentativo di costruire un precedente repressivo che riporta alla lettura novecentesca delle varie forme di dissenso come mera criminalità. Ne esce, ancora una volta, vincitrice la lotta sociale o per meglio dire l'Associazione a resistere.\r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni di Dana del Movimento NO Tav:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/DanaProcessoSovrano-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni dell'avvocato difensore Valentina Colletta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/2025_04_01_2025.04.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","1 Aprile 2025","2025-04-02 17:32:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"175\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1024x596.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-768x447.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1536x894.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo sovrano: cadono le accuse di associazione a delinquere",1743523874,[220,68,263,264,71],"http://radioblackout.org/tag/primo-grado/","http://radioblackout.org/tag/proesso-sovrano/",[25,15,266,267,18],"primo grado","Proesso Sovrano",{"post_content":269,"tags":273},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[78,79,80],"danni di 28 militati dello \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>, Centro Sociale Askatasuna e Movimento","Con l'udienza del 31 Marzo cade ufficilmente l'accusa di associazione a Delinquere.\r\n\r\nIn questa data si è tenuto il primo grado del Processo Sovrano ai danni di 28 militati dello \u003Cmark>Spazio\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>, Centro Sociale Askatasuna e Movimento No Tav, nel quale i pm Pedrotta e Gatti, coadiuvati dal capo della DIGOS Ambra, avevano redatto il teorema della regia interna alla lotta con finalità simil-mafiose.\r\n\r\nIl collegio dei ministri sancisce che non esiste alcun sodalizio di siffatta natura e decreta che dei 6,7 milioni di risarcimento tra Telt e magistratura ne sono dovuti solo 500 euro di danni effettivi. 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Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c'è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l'ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell'estrema destra.\r\n\r\nDi fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l'associarsi per resistere e praticare insieme un'alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. Per questo, lunedì 31 marzo dalle h. 10 è stato lanciato un PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ davanti al Tribunale di Torino per sostenere chi è imputato/a e dimostrare collettivamente che le lotte sociali si difendono e si rilanciano insieme di fronte alla criminalizzazione.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna dello spazio popolare Neruda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/neruda.mp3\"][/audio]","29 Marzo 2025","2025-03-29 13:48:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-819x1024.jpg 819w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-768x960.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","Di fronte all'accusa di associazione a delinquere siamo tutti/e \"Associazione a Resistere\"! 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Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c'è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l'ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell'estrema destra.\r\n\r\nDi fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l'associarsi per resistere e praticare insieme un'alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. Per questo, lunedì 31 marzo dalle h. 10 è stato lanciato un PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ davanti al Tribunale di Torino per sostenere chi è imputato/a e dimostrare collettivamente che le lotte sociali si difendono e si rilanciano insieme di fronte alla criminalizzazione.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna dello \u003Cmark>spazio\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> \u003Cmark>Neruda\u003C/mark>:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/neruda.mp3\"][/audio]",[314,316,318,320,322],{"matched_tokens":315,"snippet":25},[],{"matched_tokens":317,"snippet":20},[],{"matched_tokens":319,"snippet":15},[],{"matched_tokens":321,"snippet":28},[],{"matched_tokens":323,"snippet":97},[95,96,39],[325,330],{"field":40,"indices":326,"matched_tokens":327,"snippets":329},[27],[328],[95,96,39],[97],{"field":105,"matched_tokens":331,"snippet":311,"value":312},[95,96,80],{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":54,"score":248,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":54},6646,{"collection_name":65,"first_q":18,"per_page":17,"q":18},11,{"facet_counts":337,"found":30,"hits":349,"out_of":422,"page":38,"request_params":423,"search_cutoff":41,"search_time_ms":33},[338,346],{"counts":339,"field_name":344,"sampled":41,"stats":345},[340,342],{"count":33,"highlighted":341,"value":341},"congiunzioni",{"count":38,"highlighted":343,"value":343},"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":33},{"counts":347,"field_name":40,"sampled":41,"stats":348},[],{"total_values":54},[350,377,399],{"document":351,"highlight":364,"highlights":369,"text_match":372,"text_match_info":373},{"comment_count":54,"id":352,"is_sticky":54,"permalink":353,"podcastfilter":354,"post_author":341,"post_content":355,"post_date":356,"post_excerpt":60,"post_id":352,"post_modified":357,"post_thumbnail":358,"post_title":359,"post_type":360,"sort_by_date":361,"tag_links":362,"tags":363},"67608","http://radioblackout.org/podcast/congiunzioni-special-riappropriamoci-della-salute-13-marzo/",[341],"Ieri pomeriggio ai giardini Madre Teresa di Calcutta davanti alla Circoscrizione 7 della città di Torino una puntata speciale on the road !\r\n\r\nAbbiamo raccolto le voci di molte realtà presenti all'iniziativa organizzata dall'Assemblea Riapriamo Il Maria Adelaide per raccontare i progetti esistenti sul territorio sul tema della salute che si pongono l'obiettivo di garantire l'accesso alla salute per tutti e tutte scardinando le barriere sociali, linguistiche, di razza e di genere che si pongono tra le necessità della persone e la presa in carico da parte dei servizi sanitari.\r\n\r\nDalla Microclinica Fatih all'ambulatorio popolare dello Spazio Popolare Neruda, dalle esperienze di screening gratuiti per gli spazi sociali organizzati grazie al supporto di Torino Street Care al tema della salute femminile come emblema dell'organizzazione di un sistema sanitario in crisi e che rispecchia le priorità politiche generale.\r\n\r\nL'idea di riaprire l'ospedale Maria Adelaide parte da queste riflessioni per provare a renderle concrete mostrando nuove possibilità e direzioni verso la riappropriazione dal basso della salute e della cura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021_03_13_speciale-congiu-escopost.mp3\"][/audio]","14 Marzo 2021","2021-04-20 11:30:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/ON-THE-ROAD-200x110.jpg","CONGIUNZIONI #SPECIAL - 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COME?\r\nCome prima cosa, nello scorso marzo, abbiamo contattato personale medico qualificato per capire quali fossero le misure igieniche da attuare, dato che dal comune non arrivava nessuna direttiva, protocollo o assistenza per le situazioni di convivenza come la nostra. Alcuni degli occupanti hanno anche frequentato telematicamente un corso promosso dall’Istituto Superiore di Sanità sulla gestione dell’emergenza sanitaria in specifici contesti di coabitazione.\r\nLe misure che abbiamo attuato sono state:\r\n♦ istituire un regime di quarantena preventiva all’interno dell’occupazione: ogni famiglia o singolo era tenuto a restare nella propria stanza se non per utilizzare i servizi o far giocare i bimbi in cortile seguendo una precisa turnazione tra le famiglie;\r\norganizzare un doppio turno giornaliero di pulizia dei servizi (bagni e cucine), con la raccomandazione che ogni persona pulisse autonomamente dopo ogni proprio utilizzo;\r\n♦ igienizzare quotidianamente con uno specifico prodotto al cloro diffuso attraverso vaporizzazione ogni spazio comune (porte, corridoi, servizi);\r\n♦ rifornire l’entrata dell’occupazione e l’entrata di ciascun servizio con un distributore di igienizzante per le mani;\r\n♦ utilizzare pasticche al cloro per l’igienizzazione delle lavatrici;\r\n♦ eseguire quotidianamente un monitoraggio della temperatura e dalla saturazione di ciascuna persona che vive al Neruda;\r\n♦ distribuire settimanalmente nuove mascherine a tutti gli abitanti;\r\n♦ distribuzione di alimenti e medicinali alle persone più fragili (anziani, portatori di patologie a rischio, immunodepressi).\r\nAbbiamo attuato queste misure durante il primo lockdown del 2020, riuscendo ad entrare nella “Fase 2” registrando l’importante risultato di non avere avuto nessun caso di COVID-19, e le abbiamo mantenute da allora fino a questo momento, adattandole alle circostanze che si sono susseguite.\r\nLa necessità di auto-organizzarci per tutelare la nostra salute con strumenti sempre più efficaci non si è esaurita!!\r\nPer questo domani 23 febbraio, dalle 9 alle 13, nel nostro Spazio, grazie a medic@ e infermier@ volontar@ organizzeremo la prima iniziativa di TEST RAPIDI GRATUITI rivolti al quartiere. 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