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La gentrification accelera","post",1645537893,[63,64,65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mac-gregor/","http://radioblackout.org/tag/ponte-mosca/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/sponde-sicure/","http://radioblackout.org/tag/student-hotel/","http://radioblackout.org/tag/tonite/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[18,20,73,74,75,25,76,15,23],"mac gregor","ponte mosca","porta palazzo","student hotel",{"tags":78},[79,81,83,85,87,89,94,96,98],{"matched_tokens":80,"snippet":18},[],{"matched_tokens":82,"snippet":20},[],{"matched_tokens":84,"snippet":73},[],{"matched_tokens":86,"snippet":74},[],{"matched_tokens":88,"snippet":75},[],{"matched_tokens":90,"snippet":93},[91,92],"sponde","sicure","\u003Cmark>sponde\u003C/mark> \u003Cmark>sicure\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":76},[],{"matched_tokens":97,"snippet":15},[],{"matched_tokens":99,"snippet":23},[],[101],{"field":37,"indices":102,"matched_tokens":104,"snippets":106},[103],5,[105],[91,92],[93],1157451471441625000,{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":111,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625193",{"document":113,"highlight":139,"highlights":161,"text_match":107,"text_match_info":168},{"cat_link":114,"category":115,"comment_count":49,"id":116,"is_sticky":49,"permalink":117,"post_author":52,"post_content":118,"post_date":119,"post_excerpt":55,"post_id":116,"post_modified":120,"post_thumbnail":121,"post_thumbnail_html":122,"post_title":123,"post_type":60,"sort_by_date":124,"tag_links":125,"tags":133},[46],[48],"73353","http://radioblackout.org/2022/02/i-poveri-e-la-nuova-governance-dellarea-del-balon/","La riapertura dei giardinetti dove per anni c’è stata la mongolfiera è uno dei tasselli della governance di un’area che, con una robusta patina di retorica sull’inclusione e la solidarietà sta cacciando i poveri per portare a termine la trasformazione della zona del mercato degli straccivendoli e dei robivecchi in vetrina per turisti e torinesi a caccia dell’esotico attraente ma innocuo. I poveri, invece, non sono mai innocui, perché è la loro stessa presenza che disturba. La signora africana che da anni dormiva al fondo del ponte Carpanini da qualche tempo non c’è più. Forse è in ospedale, forse è finita nelle grinfie della psichiatria, forse è stata obbligata a sloggiare. Non lo sappiamo. Sappiamo invece che dove lei dormiva ora ci sono due fioriere tristi. Così, in quell’angolo nessuno potrà più trovare riparo per la notte. Proprio di fronte c’è il giardino “Pellegrino”. Nel patto di collaborazione tra il governo della città e la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo in merito alla gestione del giardino si legge che tra gli obiettivi del protocollo c’è: \"attivare percorsi di accompagnamento delle persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area verso i servizi competenti in materia, in modo da favorire il dialogo e I’incontro con le istituzioni e mantenere l'attenzione sulla loro situazione; avviare un percorso di progettazione partecipata che coinvolga le persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area per progettare servizi e attività che il giardino e le associazioni/enti del territorio potrebbero offrire loro\".\r\n\r\nSi prevede inoltre: il \"coinvolgimento di enti e associazioni del quartiere per la realizzazione di attività o percorsi per le persone fragili e/o senza dimora\".\r\nTanto fumo umanitario negli occhi per celare l’eliminazione dei senzatetto dal nuovo Balon\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Miliaccio, che da anni studia i processi di riqualificazione escludente ad Aurora\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-08-migliaccio-giardini.mp3\"][/audio]","8 Febbraio 2022","2022-02-08 15:53:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu.jpg 704w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I poveri e la “nuova” governance dell’area del Balon",1644335300,[63,126,127,128,129,130,68,131,132,70],"http://radioblackout.org/tag/compagnia-di-san-paolo/","http://radioblackout.org/tag/fondazione-di-comunita-di-porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/giardini-pellegrino/","http://radioblackout.org/tag/governance-di-porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/sgombero-degli-straccivendoli/","http://radioblackout.org/tag/straccivendoli/","http://radioblackout.org/tag/stranaidea/",[18,29,134,135,136,137,25,27,138,15],"fondazione di comunità di porta palazzo","giardini pellegrino","governance di porta palazzo","sgombero degli straccivendoli","stranaidea",{"tags":140},[141,143,145,147,149,151,153,155,157,159],{"matched_tokens":142,"snippet":18},[],{"matched_tokens":144,"snippet":29},[],{"matched_tokens":146,"snippet":134},[],{"matched_tokens":148,"snippet":135},[],{"matched_tokens":150,"snippet":136},[],{"matched_tokens":152,"snippet":137},[],{"matched_tokens":154,"snippet":93},[91,92],{"matched_tokens":156,"snippet":27},[],{"matched_tokens":158,"snippet":138},[],{"matched_tokens":160,"snippet":15},[],[162],{"field":37,"indices":163,"matched_tokens":165,"snippets":167},[164],6,[166],[91,92],[93],{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":111,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":49},{"document":170,"highlight":190,"highlights":196,"text_match":200,"text_match_info":201},{"cat_link":171,"category":172,"comment_count":49,"id":173,"is_sticky":49,"permalink":174,"post_author":52,"post_content":175,"post_date":176,"post_excerpt":55,"post_id":173,"post_modified":177,"post_thumbnail":178,"post_thumbnail_html":179,"post_title":180,"post_type":60,"sort_by_date":181,"tag_links":182,"tags":186},[46],[48],"75402","http://radioblackout.org/2022/05/non-solo-tonite-un-nuovo-protocollo-della-circoscrizione-7/","Dopo aver rinnovato il protocollo \"Sponde sicure\", un'operazione che, nelle intenzioni dei suoi firmatari, \"chiama in causa come forze sane i cittadini residenti e il mondo dell'imprenditoria commerciale esercitante su quell'area [...] per combattere gli evidenti segni di degrado socio ambientale\" attraverso la frequenza di \"cittadini non problematici, sensibili verso il decoro urbano e capaci di poter normalizzare l'area\", la Circoscrizione 7 ha siglato un nuovo patto di collaborazione, questa volta per la riqualificazione dell'area verde tra Lungodora Firenze e l'argine della Dora. Il soggetto proponente è l'associazione QuBi, che oltre a fare pranzi e affittare uffici per il coworking, noleggia il suo grande spazio modulare per eventi, feste, meeting aziendali, shooting fotografici, corsi.\r\n\r\nCon Francesco, abbiamo cercato di mettere in relazione questa alienazione di uno spazio pubblico in favore di un ente privato con le altre modalità di gestione e controllo delle dinamiche del quartiere Aurora, e in particolare delle sponde della Dora, oggetto di molteplici progetti, iniziative, investimenti e operazioni di polizia.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/tonite5.mp3\"][/audio]","9 Maggio 2022","2022-05-11 03:46:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render-300x188.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render-300x188.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render-1024x642.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render-768x481.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Tonite-render.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Non solo TOnite/Un nuovo protocollo della Circoscrizione 7",1652105961,[183,184,185,70],"http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/borgo-dora/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione/",[187,188,189,15],"aurora","borgo dora","riqualificazione",{"post_content":191},{"matched_tokens":192,"snippet":194,"value":195},[193,92],"Sponde","Dopo aver rinnovato il protocollo \"\u003Cmark>Sponde\u003C/mark> \u003Cmark>sicure\u003C/mark>\", un'operazione che, nelle intenzioni dei","Dopo aver rinnovato il protocollo \"\u003Cmark>Sponde\u003C/mark> \u003Cmark>sicure\u003C/mark>\", un'operazione che, nelle intenzioni dei suoi firmatari, \"chiama in causa come forze sane i cittadini residenti e il mondo dell'imprenditoria commerciale esercitante su quell'area [...] per combattere gli evidenti segni di degrado socio ambientale\" attraverso la frequenza di \"cittadini non problematici, sensibili verso il decoro urbano e capaci di poter normalizzare l'area\", la Circoscrizione 7 ha siglato un nuovo patto di collaborazione, questa volta per la riqualificazione dell'area verde tra Lungodora Firenze e l'argine della Dora. 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Rapide accelerazioni hanno portato alla nascita dell’ostello di lusso Combo, del market/ristorante gourmet Mercato Centrale, sino al progetto di Student Hotel nei pressi della Dora e alla trasformazione dell’ex ospedale Maria Adelaide in nuovo Studentato per le Universiadi che la città di plastica si è aggiudicata. La pandemia ha rallentato la corsa, ma ora i blocchi di interessi che si addensano intorno alla nuova Torino smart, turistica, artistica e accademica, stanno prendendo la rincorsa per il rash finale.\r\nNon tutti sono d’accordo ed è per questo che un gruppo informale di persone ha deciso di lanciare una street sabato 6 novembre. La Shit Parade, partita dai giardini (ir)reali è poi approdata in piazza Castello e di lì verso Porta Palazzo a Combo, passando dal bar “Pausa Caffé”, che tinge di arcobaleno l’operazione “sponde sicure” per finire nell’area di San Pietro in Vincoli, da dove due anni fa sono stati cacciati gli straccivendoli, che resistevano da nove mesi in quella piazza, dove erano stati confinati anni prima. Ma anche lì l’ansia di decoro si è tradotta in guerra ai poveri e gli straccivendoli sono stati sgomberati e deportati nel nulla di via Carcano a due passi del cimitero.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna del gruppo informale che ha promosso la Shit\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-09-shit-parade.mp3\"][/audio]","9 Novembre 2021","2021-11-09 12:31:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Shit parade indecorosa contro sgomberi e gentrification",1636461083,[63,219,64,220,221,131],"http://radioblackout.org/tag/combo/","http://radioblackout.org/tag/pausa-caffe/","http://radioblackout.org/tag/shit-parade/",[18,223,20,224,225,27],"combo","pausa caffè","shit parade",{"post_content":227},{"matched_tokens":228,"snippet":230,"value":231},[91,229],"sicure”","che tinge di arcobaleno l’operazione “\u003Cmark>sponde\u003C/mark> \u003Cmark>sicure”\u003C/mark> per finire nell’area di San","Lo scorso sabato una street si è presa le strade della città, per grattare via un po’ della vernice brillante con la quale si è addobbata Torino per la settimana dell’arte, che offre copertura alle operazioni di gentrification, che segnano alcune aree della città da diversi anni. 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Lasciato il centro, la successiva tappa della via frocis è stata a Porta Palazzo, dove si è parlato di migrazioni, CPR e riqualificazioni escludenti. 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Si sono poi guadagnate le rive della Dora in corso di gentrificazione, grazie al progetto “Sponde Sicure”, cui hanno aderito i gestori “gay friendly” del bar “pausa caffè” e della limitrofa “locanda sul fiume”, proseguendo verso l’ex ospedale Maria Adelaide, pronto ad essere trasformato in studentato per le universiadi, per infine approdare ai giardini (ir)reali.\r\nUn’esplosione di vite e corpi fuori norma, erranti, in transito, nel segno di una critica radicale dell’esistente, espressione di un approccio transfemminista, intersezionale, anticapitalista ed antiautoritario. \r\nLiber e mostruos, alla sua quarta edizione, il Free(k) Pride non è l’altro Pride, ma un Pride critico, dove non c’è spazio per sponsor politici o commerciali, dove i poliziotti e le poliziotte di Alter Polis non sono i benvenuti.\r\nIl Primo Pride fu una rivolta innescata da sex worker povere e razzializzate. In questo solco nasce e cresce, anno dopo anno, il Free(k) Pride, quello della Torino transfemminista e queer.\r\n\r\nG8. Cosa ci resta di quella stagione a vent’anni di distanza?\r\nDue settimane fa abbiamo ripercorso le tappe della rete “Anarchici contro il G8” con Federico, un compagno della ciurma, che costruì il vascello salpato per Genova. \r\nLo scorso venerdì abbiamo continuato a ragionare su quelle giornate, cercando di coglierne il senso nel tempo, nell’onda lunga che segna il tempo che siamo forzati a vivere.\r\nIn questa puntata vi abbiamo proposto un’intervista con Salvo Vaccaro, anarchico e docente di filosofia politica all’Università di Palermo.\r\n\r\nDa Bolzaneto a Santa Maria Capua Vetere.\r\nA Genova, nel 2001, le torture, la violenza, le umiliazioni vennero considerati uno strappo, un’eccezione, una cesura, una “sospensione della democrazia”. Ancora oggi la lettura dominante, amplificata dalla sinistra istituzionale, avalla la tesi della situazione eccezionale, della ferita da rimarginare, come se la violenza nei confronti di chi contesta radicalmente l’ordine del mondo, non fosse del tutto “normale”. Come se la violenza verso i corpi in eccesso, gli scarti della società, i migranti, i poveri, non fosse del tutto “normale”. Dentro e fuori dalle carceri. \r\nI pestaggi e le torture nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono divenuti un caso giudiziario da cui è scaturito l’ennesimo regolamento di conti nell’ammucchiata di governo, non hanno nulla di eccezionale. Se le guardie pestano e torturano questo avviene perché le regole di ingaggio, quelle scritte e quelle informali, lo consentono.\r\nA Bolzaneto come a Modena.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, un compagno che segue queste vicende da anni.\r\n\r\nMontanelli: stupratore razzista\r\nA vent’anni dalla morte il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato Montanelli come “maestro del giornalismo”. Noi preferiamo ricordarlo con le sue parole su Destà, una bambina di 12 anni, che gli venne venduta durante la guerra di occupazione dell’Etiopia. Montanelli la stuprò e la usò come serva.\r\nNe parla come di un cane preso al mercato, pulcioso ma fedele. Destà è un “grazioso animaletto”, non è umana, non è neppure una bambina. La narrazione dello stupro, attuato con la collaborazione della madre, che “apre” la figlia infibulata, è atroce nella sua “normalità”.\r\nMontanelli rivendica sino all’ultimo la propria avventura coloniale. La storia di Destà, la bambina comprata come schiava sessuale e serva, viene raccontata con compiaciuto distacco come un aneddoto curioso, divertente. Remoto.\r\nMontanelli, fascista non pentito, attraversa la storia italiana in un misto di cialtroneria e abile trasformismo, è l’emblema vivo di un’epoca mai finita, che continua ad alimentare l’immaginario. E, soprattutto, continua a mietere vittime.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 (in agosto non ci siamo)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","28 Luglio 2021","2021-07-28 10:46:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/bad-trip-01-200x110.jpg","Anarres del 23 luglio. Genova 2001: un viaggio durato vent’anni. Free(k) Pride. Da Bolzaneto a Santa Maria Capua Vetere. Montanelli, stupratore razzista…",1627469185,[],[],{"post_content":394},{"matched_tokens":395,"snippet":277,"value":396},[193,276],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-07-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nFree(k) Pride.\r\nSabato 10 luglio migliaia di corpi liberi e soggettività critiche hanno attraversato il centro cittadino da piazza Castello a piazza Arbarello, parlando d’aborto e cattofascisti davanti alla Regione, frocizzando per strada il monumento a Pietro Micca ed approdando all’ufficio d’igiene, con un intervento sulla salute, e alla chiesa della (S)consolata, dove l’imponente schieramento di sbirri non ha impedito preghiere blasfeme e interventi di denuncia. Lasciato il centro, la successiva tappa della via frocis è stata a Porta Palazzo, dove si è parlato di migrazioni, CPR e riqualificazioni escludenti. 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In questo solco nasce e cresce, anno dopo anno, il Free(k) Pride, quello della Torino transfemminista e queer.\r\n\r\nG8. Cosa ci resta di quella stagione a vent’anni di distanza?\r\nDue settimane fa abbiamo ripercorso le tappe della rete “Anarchici contro il G8” con Federico, un compagno della ciurma, che costruì il vascello salpato per Genova. \r\nLo scorso venerdì abbiamo continuato a ragionare su quelle giornate, cercando di coglierne il senso nel tempo, nell’onda lunga che segna il tempo che siamo forzati a vivere.\r\nIn questa puntata vi abbiamo proposto un’intervista con Salvo Vaccaro, anarchico e docente di filosofia politica all’Università di Palermo.\r\n\r\nDa Bolzaneto a Santa Maria Capua Vetere.\r\nA Genova, nel 2001, le torture, la violenza, le umiliazioni vennero considerati uno strappo, un’eccezione, una cesura, una “sospensione della democrazia”. Ancora oggi la lettura dominante, amplificata dalla sinistra istituzionale, avalla la tesi della situazione eccezionale, della ferita da rimarginare, come se la violenza nei confronti di chi contesta radicalmente l’ordine del mondo, non fosse del tutto “normale”. Come se la violenza verso i corpi in eccesso, gli scarti della società, i migranti, i poveri, non fosse del tutto “normale”. Dentro e fuori dalle carceri. \r\nI pestaggi e le torture nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono divenuti un caso giudiziario da cui è scaturito l’ennesimo regolamento di conti nell’ammucchiata di governo, non hanno nulla di eccezionale. Se le guardie pestano e torturano questo avviene perché le regole di ingaggio, quelle scritte e quelle informali, lo consentono.\r\nA Bolzaneto come a Modena.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, un compagno che segue queste vicende da anni.\r\n\r\nMontanelli: stupratore razzista\r\nA vent’anni dalla morte il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato Montanelli come “maestro del giornalismo”. Noi preferiamo ricordarlo con le sue parole su Destà, una bambina di 12 anni, che gli venne venduta durante la guerra di occupazione dell’Etiopia. Montanelli la stuprò e la usò come serva.\r\nNe parla come di un cane preso al mercato, pulcioso ma fedele. Destà è un “grazioso animaletto”, non è umana, non è neppure una bambina. La narrazione dello stupro, attuato con la collaborazione della madre, che “apre” la figlia infibulata, è atroce nella sua “normalità”.\r\nMontanelli rivendica sino all’ultimo la propria avventura coloniale. La storia di Destà, la bambina comprata come schiava sessuale e serva, viene raccontata con compiaciuto distacco come un aneddoto curioso, divertente. Remoto.\r\nMontanelli, fascista non pentito, attraversa la storia italiana in un misto di cialtroneria e abile trasformismo, è l’emblema vivo di un’epoca mai finita, che continua ad alimentare l’immaginario. E, soprattutto, continua a mietere vittime.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 (in agosto non ci siamo)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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