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Ad essere colpite dall'operazione repressiva denominata “UNMASK” (“smascherare”) almeno 5 persone nelle città di Torino, Sondrio, Livorno e Pisa accusate, secondo gli inquirenti, di avere “portato a termine ripetuti attacchi informatici ai sistemi di numerose amministrazioni pubbliche ed aziende private, dalle quali venivano illecitamente carpite credenziali di autenticazione (userid e password) ed altre informazioni sensibili”. \r\nNel mirino delle forze dell'ordine alcune delle più eclatanti azioni del collettivo, tutte volte a fornire un supporto “esterno” (ma non per questo meno fondamentale) alle lotte e ai movimenti sociali articolatisi negli ultimi anni in Italia: tra le operazioni contestate figurano infatti i numerosi attacchi contro il sito del Tribunale di Torino in sostegno alla lotta No Tav e contro gli infami sindacati di Polizia (Coisp, Siulp, Sappe) sempre pronti a difendere l'operato dei propri uomini, come nel caso degli omicidi di Aldrovani e Cucchi. Nelle indagini risultano finanche i recenti hackeraggi contro la biglietteria online di Expo 2015 nella giornata del primo maggio scorso e contro il Ministero della Difesa, operazione quest'ultima rivelata dagli account ufficiali di Anonymous Italia nella giornata di ieri. \r\nAd essere presi di mira in maniera particolare dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C., già oggetto di attacchi da parte degli hacktivisti negli anni scorsi) due cittadini dietro i quali, secondo le forze dell'ordine, si nasconderebbero i volti degli account conosciuti come aken e otherwise, tra i più attivi e generosi nelle operazioni di attacco informatico e di diffusione dei dati trafugati. Le indagini, secondo quanto scritto nel comunicato della polizia, avrebbero “necessitato un particolare dispositivo operativo che ha permesso grazie al diretto coinvolgimento del personale impiegato in attività sotto copertura ed al coordinamento delle operazioni sul territorio, di sorprendere gli esperti hacker con i computer accesi, evitando quindi la cifratura dei contenuti”; una modalità di azione nuova per quanto riguarda questo tipo di operazioni repressive, che ben dimostra come la centralità dell'operato di Anonymous abbia messo in estremo imbarazzo istituzioni e forze politiche, da sempre costrette a minimizzare i successi degli hacktivisti salvo poi dovere fare i conti i pesanti danni (di immagine e di contenuto) che le diverse #op hanno causato nel corso degli anni. \r\nTra le persone indagate risulta anche un redattore dell'emittente torinese indipendente Radio Black Out, che questa mattina ha subito una perquisizione nella propria abitazione durante la quale è stato sequestrato un computer portatile (di proprietà della sua compagna...). Diego, questo il nome del compagno, ha raccontato l'episodio questa mattina ai microfoni di Radio Black Out, spiegando come il suo rapporto di estrema diffidenza nei confronti degli apparecchi informatici – per di più nota e risaputa da chiunque abbia confidenza con lui – lo renda una delle persone meno indicate ad essere oggetto di un indagine sul collettivo Anonymous. \r\nUna dichiarazione che rende evidente come la rocambolesca ricostruzione delle indagini fornita delle forze dell'ordine, al limite di una spy story, sia poi smentita dai fatti e dall'approssimazione che mostra come determinate operazioni di polizia puntino più che altro a colpire nel mucchio per reprimere una forma di militanza e di attivazione politica del tutto sfuggevole alle consuetudinarie forme di controllo e, per questo, considerata più pericolosa di altre. \r\nIn ogni caso, solidarietà agli anons (veri o presunti) colpiti dalla repressione questa mattina!\r\nAscolta il commento di Diego dopo la perquisizione\r\ndiego_perquisa_unmask","20 Maggio 2015","2015-05-22 14:58:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large.jpg 675w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Unmask\" Anonymous: perquisito anche un DJ di Blackout",1432147270,[105,106,107,108,109],"http://radioblackout.org/tag/anonymous/","http://radioblackout.org/tag/hacker/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[20,16,24,22,14],{"post_content":112},{"matched_tokens":113,"snippet":114,"value":115},[63,74],"dell'ordine, al limite di una \u003Cmark>spy\u003C/mark> \u003Cmark>story\u003C/mark>, sia poi smentita dai fatti","Perquisizioni, denunce e due arresti domiciliari durante un'operazione coordinata questa mattina dalla Polizia Postale contro presunti membri della crew di hacktivisti digitali Anonymous. 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I suoi personaggi sono stanchi, dimessi e delusi. Lo sfondo é quello della guerra fredda, il grande nemico é il KGB, ma in primo piano ci sono i litigi e le rivalità tra colleghi, e anche i problemi coniugali. Taylor deve recuperare le foto aeree scattate sulla DDR dove forse i russi stanno installando dei missili, ma muore nel tentativo. Avery riceve l'incarico di recuperare la salma e le foto. \"Avery apparteneva alla classe intermedia degli inglesi contemporanei che deve barcamenarsi, con una laurea e nient'altro.\" Le foto sono perse e Leiser viene incaricato di andare nella DDR a indagare. E' un reduce ormai a riposo, non ne ha voglia ma è l'unico che sappia il tedesco. \"Leiser era una uomo di bassa statura, molto eretto. Avrebbe potuto essere un cameriere.\" Le Carrè studiò a Oxford, si laureò in letteratura tedesca e fece parte del servizio segreto britannico. Il suo personaggio meglio caratterizzato é George Smiley, basso di statura, grasso, goffo e trasandato, il protagonista di \"Chiamata per il morto\" del 1961 e \"La talpa\" del 1975, che fa un'apparizione fuggevole anche in \"Lo specchio delle spie\". \"Se n'erano andati, lasciando soltanto le tracce dei pneumatici nel fango e l'insonne martellare del vento del nord.\" Le Carrè muore il 12 dicembre 2020. 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Un agente segreto britannico è stato assassinato e Mary, la sua vedova, cerca la vertà infiltrandosi nella Confraternita dell'Ariete. \"Mary immobile si limitò a fissarlo. Il Sommo Sacerdote del Male voleva strangolarla.\" Il satanismo, nel senso di culto organizzato del Diavolo, compare per la prima volta in Francia alla corte del Re Sole, dove nobildonne partecipano a messe nere allo scopo di ottenere fortuna in amore e affari, tra essi la marchesa di Montespan. La storia lo ricorda come \"l'affare dei veleni\". Nel secolo successivo la chiesa associa nei suoi attacchi la massoneria al satanismo, entrambi ispirati dal complotto giudaico mondiale. Nel 1980 in USA la giovanissima Michelle Smith racconta sotto ipnosi orge a cui sarebbe stata costretta in una setta satanica, il libro \"Michelle ricorda\" diventa un best-seller, molti altri ragazzi e ragazze sotto ipnosi raccontano esperienze simili e si scatena la psicosi anti-satanismo. E' il fenomeno dei \"survivors\" (sopravvissuti) uomini e donne che raccontano di avere fatto parte di sette sataniche. Ci vuole molto tempo per capire che in quei racconti non c'era nulla di vero, ma nel frattempo molte vite erano state rovinate. In Italia ci sono stati a Bologna i Bambini di Satana, una componente del gruppo raccontò di messe nere, sacrifici umani e stupri che sollevarono l'indignazione generale. La ragazza si era inventato tutto e al processo lo stesso PM chiese l'assoluzione per tutti gli imputati. Fu uno dei momenti peggiori della stampa italiana sempre pronta a sbattere il mostro in prima pagina. Il satanismo e i satanisti esistono davvero, gli omicidi satanici invece sono una leggenda metropolitana. Dennis Weathley nacque a Londra nel 1897, partecipò alla Grande Guerra, poi si mise a scrivere e morì nel 1977. Buon ascolto.\r\n\r\nMassimo Introvigne \"Indagine sul satanismo - Satanisti e anti-satanisti dal Seicento ai giorni nostri\" Mondadori, Milano 1994;\r\n\r\n\"Mario Spezi\" Le sette di Satana - Cronache dall'inferno\" Sonzogno Editore, Milano 2004.","28 Aprile 2020","2020-04-28 07:32:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/SATANA2-183x110.jpg","IL CLUB DI SATANA - LA PERLA DI LABUAN 17/4/2020",1588058416,[],[],{"post_content":209},{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":212},[63,74],"1960 che unisce horror e \u003Cmark>spy\u003C/mark> \u003Cmark>story\u003C/mark>. Un agente segreto britannico è","\"Qui c'é di mezzo il Diavolo.\" disse il colonnello, posando la fotografia. \"Ne sono convinto davvero.\" é l'incipit di \"Il club di Satana\" scritto da Dennis Weathley nel 1960 che unisce horror e \u003Cmark>spy\u003C/mark> \u003Cmark>story\u003C/mark>. 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