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Di settimana in settimana il movimento è cresciuto, espandendosi in oltre trenta Paesi col sostegno di più di 70 tifoserie, che tra striscioni e cartellini rossi hanno usato il calcio come veicolo di denuncia, tra le curve degli \u003Cmark>stadi\u003C/mark> e tra i praticanti dello sport popolare . I tifosi hanno dato vita alla campagna a seguito dei silenzi e dei tentennamenti delle istituzioni tra cui la FIFA, che di volta in volta ha rimandato la decisione di sospendere la partecipazione di Israele alle competizioni mondiali, permettendo alla squadra dello Stato ebraico di giocare nonostante i massacri compiuti in Palestina. Israele ha regolarmente preso parte alla Nations League, gestita dalla UEFA, disputando nove partite lo scorso anno, tra cui due partite contro l’Italia. I tifosi hanno deciso di protestare sugli spalti di tutto il mondo contro il genocidio che le truppe sioniste stanno compiendo indisturbate, denunciando allo stesso tempo il doppio standard della massima istituzione calcistica, la FIFA, che escluse la Russia da tutte le competizioni quattro giorni dopo l’invasione dell’Ucraina.\r\n\r\nNe parliamo con Gabriele di \"Calcio e Rivoluzione\" . 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Professionismo sportivo femminile\r\nIl governo ha deciso di non rifinanziare il fondo per il professionismo sportivo femminile, rischiando di ampliare il divario con lo sport maschile e ostacolando la sostenibilità del calcio femminile in Italia.\r\n\r\n?️ Supercoppa Femminile\r\nLa Supercoppa Femminile del 6 gennaio ha registrato quasi mezzo milione di telespettatori, con un incremento rispetto all’anno precedente, grazie anche a una miglior produzione televisiva.\r\n\r\n?️ AC Renate\r\nL’AC Renate ha invitato gli uomini a riflettere sul contrasto alla violenza contro le donne in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma nel frattempo alcuni calciatori condannati per stupro hanno giocato nella giornata del 25 novembre, sottolineando l’inutilità delle iniziative simboliche della serie Pro.\r\n\r\n?️ L'accesso delle donne negli stadi in Iran\r\n45.000 donne hanno assistito a una partita di calcio maschile in Iran. 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In questa corrispondenza ad Harraga, in onda su Radio Blackout, con una compagna da Sofia, abbiamo parlato di fascismo e antifascismo in Bulgaria; dove la situazione è per molti versi simili a quella ungherese, ma anche strettamente legata dinamiche europee. La Bulgaria è la frontiera sudorientale dell'Europa con la Turchia: un confine su cui politica bulgara ed europea costruiscono da anni la loro propaganda anti-immigrati per legittimare la militarizzazione e i tagli al welfare, e su cui marciano sia nuovi partiti di estrema destra, populisti e filo-russi, sia le organizzazioni neonaziste extra-partitiche. Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. 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Quest'anno le mobilitazioni antifasciste e antirazziste non sono mancate e sono state occasioni di intreccio tra le lotte in solidarietà ai reclusi nei cpr e nei centri di accoglienza bulgari, la lotta per la libertà di movimento al confine con la Turchia, le lotte transfemministe e il movimento di solidarietà con la resistenza palestinese e quella curda.\r\n\r\nNella prima parte, un'analisi sul contesto bulgaro di ascesa delle estreme destre sia parlamentari che extra parlamentari:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BulgariaANTIFApt1.mp3\"][/audio]\r\n Nella seconda parte dell'approfondimenti, un racconto su come si dispiega la resistenza all'estremismo di destra fronte a come quest'ultimo si mostra quotidianamente nelle strade:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BULGARIAantifapt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer più info e seguire le mobilitazioni: @antifabg @migrantsolidaritybg","14 Aprile 2025","2025-04-15 16:11:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/beznazisti-200x110.jpg","Neonazi e mobilitazioni antifasciste in Bulgaria",1744665223,[414,415,416,417],"http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[419,420,421,422],"antifascismo","antirazzismo","lotta","war on migrants",{"post_content":424},{"matched_tokens":425,"snippet":426,"value":427},[65],"scuole, nelle palestre e negli \u003Cmark>stadi\u003C/mark>. 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Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. I neonazi si prendono gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dai servizi assenti: le organizzazioni giovanili \"patriottiche\" sono nelle scuole, nelle palestre e negli \u003Cmark>stadi\u003C/mark>. Spesso gli aggressori sono (appositamente) minorenni, mentre più in alto nella scala gerarchica sta chi da anni collabora con polizia, politica e mafia nel traffico della droga e nelle provocazioni nei movimenti di piazza più grandi. In mezzo al fascismo che avanza su tutti i fronti, lx compagnx antifascistx organizzano ogni anno un corteo chiamato \"No ai nazisti nelle nostre strade\" (in foto), in risposta alla marcia neonazista in onore del generale Hristo Lukov. Quest'anno le mobilitazioni antifasciste e antirazziste non sono mancate e sono state occasioni di intreccio tra le lotte in solidarietà ai reclusi nei cpr e nei centri di accoglienza bulgari, la lotta per la libertà di movimento al confine con la Turchia, le lotte transfemministe e il movimento di solidarietà con la resistenza palestinese e quella curda.\r\n\r\nNella prima parte, un'analisi sul contesto bulgaro di ascesa delle estreme destre sia parlamentari che extra parlamentari:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BulgariaANTIFApt1.mp3\"][/audio]\r\n Nella seconda parte dell'approfondimenti, un racconto su come si dispiega la resistenza all'estremismo di destra fronte a come quest'ultimo si mostra quotidianamente nelle strade:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BULGARIAantifapt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer più info e seguire le mobilitazioni: @antifabg @migrantsolidaritybg",[429],{"field":88,"matched_tokens":430,"snippet":426,"value":427},[65],{"best_field_score":146,"best_field_weight":237,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":48,"score":238,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":48},{"document":433,"highlight":449,"highlights":454,"text_match":144,"text_match_info":457},{"comment_count":48,"id":434,"is_sticky":48,"permalink":435,"podcastfilter":436,"post_author":438,"post_content":439,"post_date":440,"post_excerpt":54,"post_id":434,"post_modified":441,"post_thumbnail":442,"post_title":443,"post_type":371,"sort_by_date":444,"tag_links":445,"tags":447},"52303","http://radioblackout.org/podcast/le-chiavi-di-casa-la-perla-di-labuan-11-1-2019/",[437],"la perla di labuan","eraunanotte...","Poche cose ci sono famigliari e abituali come le chiavi di casa, che abbiamo sempre con noi. Per molti non é così, le chiavi sono il ricordo della casa che hanno lasciato al di là del Mediterraneo o il sogno di quella dei loro figli. Mustapha è ospite in studio con il suo libro autobiografico per parlarci di lui e di quelli che con lui vivono in una casa autogestita a Torino. \"Adesso il Marocco lo vedo solo in televisione, e non lo riconosco. A casa mia andavamo solo a mangiare e dormire. Nel mio quartiere c'era un forno, noi ci passavamo tutto il giorno, chi beveva, chi fumava, chi mangiava del pane.\" Poi c'é stata la rivolta del pane, il giovanissimo Mustapha si scontra con la polizia e comincia la nuova vita, sempre in movimento. Nel 1990, l'anno dei Mondiali, è in Italia e vende bandiere negli stadi con altri ragazzi marocchini. \"Nel Laos ho conosciuto una signora che realizzava collane con i gusci delle vongole. Ma quante zanzare!\" Adesso vive con 80-90 uomini, donne e bambini in una casa di 5 piani a Torino, era disabitata da molti anni, appartiene alla parrocchia con cui hanno fatto un accordo. Ognuno paga una quota, chi non può é esentato, ci si conosce tutti e non é possibile barare. Chi trova un lavoro e un altro alloggio, se ne va e lascia il posto ai nuovi arrivati. \"Ma quanto lavoro! Un giorno non funziona l'acqua, un altro non funziona il riscaldamento!\" Più volte sono costretti a svegliare di notte il prete che non si tira mai indietro, è polacco e ha conosciuto la dura vita del migrante. Con i vicini all'inizio c'era diffidenza, ma da quando si sono conosciuti meglio li hanno sempre aiutati e difesi. Mustapha si è preso l'impegno di andare porta a porta per presentarsi. \"Mi piace la musica, suono la chitarra. Quand'ero giovane in Marocco ho inciso delle cassette, le vendevo per strada per guadagnare un po'\". Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/2019.01.11-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","4 Febbraio 2019","2019-05-15 10:30:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/MUSTAFA1-200x110.jpg","LE CHIAVI DI CASA - LA PERLA DI LABUAN 11/1/2019",1549273763,[446],"http://radioblackout.org/tag/lla-perla-di-labuan/",[448],"lla perla di labuan",{"post_content":450},{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":453},[65],"Italia e vende bandiere negli \u003Cmark>stadi\u003C/mark> con altri ragazzi marocchini. \"Nel","Poche cose ci sono famigliari e abituali come le chiavi di casa, che abbiamo sempre con noi. Per molti non é così, le chiavi sono il ricordo della casa che hanno lasciato al di là del Mediterraneo o il sogno di quella dei loro figli. 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In questi discorsi, ancor chè applicati al maschio, si applica lo stesso modello di orgasmo che sulle donne per secoli e tuttora è stato gettato come una cappa che l'ha privata della scoperta autonoma di sè, del proprio corpo e della propria sessualità.\r\nInoltre su un articolo del 12 gennaio pubblicato da La Repubblica nella Sezione Scienze si racconta di una ricerca dell'Università del Kansas secondo cui \"Anche gli uomini fingono l'orgasmo\": il 25% degli uomini fingerebbe l'orgasmo per evitare di traumatizzare la partner, per esaurimento, stress, alcol e droghe, per ansia da prestazione e disfunzione erettile.\r\nPer spiegarci gioverà riprendere un testo fondamentale e fondativo, anche se per certi aspetti superato e figlio dei suoi tempi, ma ancora illuminante, visti i discorsi mainstream sull'argomento. Stiamo parlando di “Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale”, testo del 1974 di Carla Lonzi e Rivolta Femminile.\r\n“La donna clitoridea non ha da offrire all'uomo niente di essenziale e non si aspetta nulla di essenziale da lui. Non soffre della dualità e non vuole diventare uno. Non aspira al matriarcato che è una mitica epoca di donne vaginali glorificate. La donna non è la grande-madre, la vagina del mondo, ma la piccola clitoride per la sua liberazione. Essa chiede carezze, non eroismi. Vuole dare carezze, non assoluzione e adorazione. \r\nLa donna è un essere umano sessuato. Al di fuori del legame insostituibile comincia la vita tra i sessi. Non è più l'eterosessualità a qualsiasi presso, ma l'eterosessualità se non ha prezzo.”\r\nGià allora era netto il rifiuto dei discorsi “orgasmo vaginale o clitorideo” come problema scientifico. Sappiamo bene che quando argomenti che hanno come prima rilevanza quella politica, che sia di genere o di classe, il discorso scientifico funziona da giustificazione ideologica della subalternità e come dispositivo che assicura la riproduzione del sistema, attraverso l'ideologia specifica del discorso scientifico: la neutralità, l'oggettività dei dati...\r\n“L'orgasmo vaginale come problema scientifico equivale ormai alla disputa intorno al sesso degli angeli- esistono donne sulle quali il condizionamento culturale a godere durante il coito è efficace e altre, la maggioranza, sulle quali non è efficace. In quest'ultimo caso la donna o trova una condizione autonoma dall'uomo e rivendica il proprio orgasmo nella clitoride oppure esita a riconoscersi nel proprio sesso e si ferma in stadi dolorosi...la donna clitoridea che diventa aspirante vaginale vede neutralizzata nella sua creatività e ripropone, sul piano culturale, quella dipendenza dal mondo maschile che la sua autonomia sessuale aveva messo in dubbio sul piano erotico.”\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n il colpo della strega_19genn2015_primaparte\r\n il colpo della strega_19genn2015_secondaparte","27 Gennaio 2015","2018-10-24 17:35:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podacast de Il colpo della strega: 19gennaio2015",1422362112,[471,472,473,474,475,476,477,478,479],"http://radioblackout.org/tag/carla-lonzi/","http://radioblackout.org/tag/donna-clitoridea/","http://radioblackout.org/tag/donna-vaginale/","http://radioblackout.org/tag/eterosessualita/","http://radioblackout.org/tag/omosessualita/","http://radioblackout.org/tag/orgasmo/","http://radioblackout.org/tag/orgasmo-vaginale/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-femminile/","http://radioblackout.org/tag/sessualita/",[481,482,483,484,485,486,487,488,489],"carla lonzi","donna clitoridea","donna vaginale","eterosessualità","omosessualità","orgasmo","orgasmo vaginale","rivolta femminile","sessualità",{"post_content":491},{"matched_tokens":492,"snippet":493,"value":494},[65],"sesso e si ferma in \u003Cmark>stadi\u003C/mark> dolorosi...la donna clitoridea che diventa","Il discorso diffuso sui generi (biopolitico), il discorso che continuamente costruisce e ri-costruisce la partizione tra i generi e dei rispettivi ruoli (anche sessuali), soggettivando gli uomini e le donne come tali, ora propone un modello di orgasmo femminilizzato anche all'uomo: così come la donna avrebbe il punto G anche l'uomo ha una clitoride (proprio questo è il paragone usato dagli pseudo scienziati) da cercare e stimolare adeguatamente, per un pieno orgasmo \"vaginale\". In questi discorsi, ancor chè applicati al maschio, si applica lo stesso modello di orgasmo che sulle donne per secoli e tuttora è stato gettato come una cappa che l'ha privata della scoperta autonoma di sè, del proprio corpo e della propria sessualità.\r\nInoltre su un articolo del 12 gennaio pubblicato da La Repubblica nella Sezione Scienze si racconta di una ricerca dell'Università del Kansas secondo cui \"Anche gli uomini fingono l'orgasmo\": il 25% degli uomini fingerebbe l'orgasmo per evitare di traumatizzare la partner, per esaurimento, stress, alcol e droghe, per ansia da prestazione e disfunzione erettile.\r\nPer spiegarci gioverà riprendere un testo fondamentale e fondativo, anche se per certi aspetti superato e figlio dei suoi tempi, ma ancora illuminante, visti i discorsi mainstream sull'argomento. Stiamo parlando di “Sputiamo su Hegel. 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La coppa del mondo calcio nel giugno 2014 ed i giochi olimpici del 2016 hanno reso ancora più dura la vita dei poveri.\r\nTra sgomberi delle baraccopoli più vicine ai nuovi stadi, dove gli operai muoiono, e le nuove strutture crollano come castelli di sabbia, sono il segno di un'operazione di pulizia che non potrà che incrudirsi nei prossimi mesi.\r\nL'ultimo morto ammazzato è un uomo di 81 anni colpito da un proiettile esploso dalle forze di polizia. L'uomo, José Joaquim de Santana, è stato ucciso mentre osservava dal balcone di casa sua una manifestazione degli abitanti di una delle tante periferie di Rio, che avevano bloccato la strada per protestare contro l'arresto di un ragazzino di 13 anni.\r\nDopo il suo assassinio i blocchi e le cariche sono andati avanti tutta la notte.\r\n\r\nLe sommosse dello scorso giugno sono state il detonatore per una nuova stretta repressiva. Sebbene il governo abbia ceduto ad alcune richieste, revocando l'aumento del prezzo del biglietto dei trasporti urbani, dall'altro sono state messe in cantiere nuove misure repressive.\r\nNon pago delle prodezze della propria polizia militare, il governo brasiliano ha stretto un accordo con la Francia per migliorarne l'addestramento antisommossa in vista delle due grandi kermesse sportive nelle quali il grande paese sudamericano gioca una partita di immagine che non vuole perdere. Costi quel che costi.\r\nLa CRS - Compagnia di sicurezza repubblicana - è andata ad addestrare agenti di polizia del Batalhão de Choque - BPCHq della Polizia Militare di Rio de Janeiro. Lo scopo esplicito dell'operazione è \"insegnare come reagire durante le sommosse, le manifestazioni conflittuali e come controllare gruppi violenti in vista di eventi che possono aver luogo durante la World Football Cup e le Olimpiadi del 2016\".\r\n\r\nLa Francia non è nuova a queste operazioni. Durante la \"Operazione Condor \", la controrivoluzione preventiva che favorì la nascita delle dittature in Sudamerica negli anni ‘70, polizia francese portò in dote la \"competenza\" maturata durante la guerra per l'Algeria. Le tecniche insegnate - torture, tecniche di contro-guerriglia, controllo di vicinato - sono all'origine delle attività degli \"squadroni della morte\". Migliaia di oppositori politici vennero uccisi o scomparvero.\r\nIn questi mesi, in Brasile, sono aumentate gli arresti e le sparizioni di oppositori politici. Scompaiono circa 15 persone al giorno per ragioni diverse, ma parecchie riconducibili ad operazioni di polizia coperte, per togliere di mezzo senza troppi problemi compagni e gente che resiste. Occorre rilevare che la lotta contro la repressione è comunque molto forte dopo gli arresti di giugno.\r\nSebbene il movimento sia riuscito a strappare qualche concessione - cancellazione della legge anti gay, eliminazione degli aumenti dei biglietti del trasporto pubblico - tuttavia i lavori per le olimpiadi vanno avanti senza tener conto delle proteste di chi ne sta facendo la spese.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Simone, un compagno che ha vissuto a lungo in Brasile, conosce bene il paese ed è in contatto con i compagni che lottano contro la gentrificazione olimpica.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 12 20 riuni brasile","21 Dicembre 2013","2018-10-17 22:59:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/12/rio_de_janeiro-200x110.jpg","Brasile. 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Durante la \"Operazione Condor \", la controrivoluzione preventiva che favorì la nascita delle dittature in Sudamerica negli anni ‘70, polizia francese portò in dote la \"competenza\" maturata durante la guerra per l'Algeria. Le tecniche insegnate - torture, tecniche di contro-guerriglia, controllo di vicinato - sono all'origine delle attività degli \"squadroni della morte\". Migliaia di oppositori politici vennero uccisi o scomparvero.\r\nIn questi mesi, in Brasile, sono aumentate gli arresti e le sparizioni di oppositori politici. Scompaiono circa 15 persone al giorno per ragioni diverse, ma parecchie riconducibili ad operazioni di polizia coperte, per togliere di mezzo senza troppi problemi compagni e gente che resiste. 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La compagnia coinvolta, Reco 3.26 (emanazione di Parsec 3.26), è coinvolta nella strutturazione dei principali strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine italiane per effettuare attribuzioni di identità partendo da immagini; in seguito a un freno posto dal Garante della Privacy, questi riscontri possono avvenire solo in differita, ma giustificandosi con l’implementazione del Daspo, all’interno dello stadio romano si confrontano in tempo reale i volti ripresi dalle videocamere con quelli contenuti in un database.\r\n\r\nIn compagnia di Riccardo Coluccini cercheremo di approfondire le funzioni di questo sistema, il contesto in cui si è sviluppato, la sedimentazione di tecnologie sorveglianti a partire da contesti emergenziali (ad esempio la pandemia di Covid 19), quali altri ambiti possano essere investiti e quali conseguenze possa generare la normalizzazione della sorveglianza biometrica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BCUPCB_olimpico-facial.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLeggi l'inchiesta su irpimedia","9 Dicembre 2023","2023-12-09 10:55:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/bcupcb-olimpico-200x110.jpg","Riconoscimento facciale allo Stadio Olimpico",1702119327,[546,108,547,548],"http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[550,112,551,552],"biometria","riconoscimento facciale","sorveglianza",{"post_content":554,"post_title":558},{"matched_tokens":555,"snippet":556,"value":557},[392],"tempo reale all’interno – quantomeno – dello \u003Cmark>Stadi\u003C/mark>o Olimpico di Roma. 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