","Modena. Due giorni contro il carcere","post",1678807178,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/41bis/","http://radioblackout.org/tag/corteo-anticarcerario/","http://radioblackout.org/tag/modena/","http://radioblackout.org/tag/strage-del-santanna/",[15,32,22,30],{"post_content":67,"tags":74},{"matched_tokens":68,"snippet":72,"value":73},[69,70,71],"del","Sant’Anna","Strage","e giustizia per le vittime \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark> scrissero un libro “\u003Cmark>Strage\u003C/mark> in una città silente” che","Sono passati 3 anni da quel terribile 8 marzo, in cui, a seguito delle rivolte scoppiate nelle carceri di tutto il paese, persero la vita 14 persone.\r\nModena è diventata il tragico simbolo di quella \u003Cmark>strage\u003C/mark>, poiché di quelle 14 vittime, 9 erano detenute nel carcere \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark>.\r\nA lungo i fatti di quel giorno sono rimasti opachi per la città. Le tre compagne che diedero vita al Comitato verità e giustizia per le vittime \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark> scrissero un libro “\u003Cmark>Strage\u003C/mark> in una città silente” che venne presentato ovunque ma non a Modena. Un anno orsono il clima ha cominciato a cambiare, il libro è stato presentato allo spazio sociale Libera, dove si è costituito uno sportello anticarcerario che, sia pure tra mille difficoltà, prova ad intervenire sul carcere. Si sono create le condizioni per un’iniziativa più ampia in occasione \u003Cmark>del\u003C/mark> terzo anniversario della \u003Cmark>strage\u003C/mark> di Stato al \u003Cmark>Sant’anna\u003C/mark>.\r\nSabato 11 marzo c’è stato momento di piazza dove è stata montata una cella che imita quelle \u003Cmark>del\u003C/mark> 41bis con vari interventi. Nel pomeriggio c’è stato un convegno svoltosi a Libera.\r\nDomenica 12 Modena è stata militarizzata in modo mai visto in città, con un imponente dispositivo poliziesco e con la scelta di rimuovere auto e cassonetti. Nonostante il clima intimidatorio imposto dalla questura un corteo di circa 600 persone si è mosso attraverso la città ed è arrivato sino al carcere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Colbi, un compagno di Modena\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-14-colbi-modena.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[75,77,79,81],{"matched_tokens":76,"snippet":15},[],{"matched_tokens":78,"snippet":32},[],{"matched_tokens":80,"snippet":22},[],{"matched_tokens":82,"snippet":85},[83,69,84],"strage","sant'anna","\u003Cmark>strage\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>sant'anna\u003C/mark>",[87,93],{"field":35,"indices":88,"matched_tokens":90,"snippets":92},[89],3,[91],[83,69,84],[85],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":72,"value":73},"post_content",[69,70,71],1736172819517538300,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":100,"tokens_matched":89,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,"1736172819517538410",{"document":102,"highlight":131,"highlights":156,"text_match":165,"text_match_info":166},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":47,"id":105,"is_sticky":47,"permalink":106,"post_author":50,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":53,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":58,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":123},[44],[46],"80458","http://radioblackout.org/2023/02/alfredo-cospito-lo-stato-lo-condanna-a-morte/","La decisione della Cassazione di respingere l’ultimo ricorso al 41bis è una condanna a morte per Cospito.\r\nNon sono bastate le prese di posizione di interi pezzi dello stesso apparato giudiziario e di polizia a bloccare la macchina della repressione, cominciata con la decisione di ridefinire l’attentato senza vittime di Fossano come attentato contro la sicurezza dello Stato. Un reato rimasto in fondo alla cassetta degli attrezzi disponibili, ripescato per sancire la sacralità dello Stato, una sacralità che seppellisce all’ergastolo chiunque osi infrangerla.\r\nNessuno deve intaccare il 41 bis, un dispositivo pensato per torturare, ricattare, annientare. Lo sciopero della fame di Cospito ha consentito che il buio quasi totale delle celle di isolamento venisse filtrato da un po’ di luce.\r\nE rischiava di accendere un riflettore su quanto sta avvenendo nelle carceri: dalla strage del Sant’Anna di Modena, sino alla normalità dei pestaggi nelle prigioni. Neppure i processi intentati contro le guardie responsabili di infinite violenze contro i detenuti a Santa Maria Capua Vetere, Torino, Ivrea, Biella riescono a rendere meno opache quelle mura.\r\n\r\nCospito morirà. Gli spazi giuridici sono ridotti a lumicino, pressoché impalpabili. Resta forse un ricorso urgente alla Corte Europea per i diritti dell’uomo, ma è una possibilità decisamente esile.\r\n\r\nA questo punto l’auspicio è che gli venga lasciata la dignità della sua scelta, senza interventi coattivi. Alfredo Cospito ha dichiarato esplicitamente di non voler vivere nell’isolamento quasi totale cui è sottoposto chi è al 41 bis. Una prigione per vivi.\r\nIl comitato di bioetica, nonostante una vasta giurisprudenza impedisca di sottoporre Cospito all’alimentazione forzata, è spaccato al proprio interno, tra chi suggerisce che se ne rispetti la volontà e chi vorrebbe fosse trattato da matto e quindi sottoposto a TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio.\r\nLa psichiatria ruberebbe a Cospito l’ultima libertà che gli resta: quella di decidere sul proprio corpo.\r\n\r\nIl governo, in difficoltà su più fronti, punta alla criminalizzazione del movimento anarchico e dell’intera opposizione sociale. Meloni e la sua gang fascista, dopo aver esordito con le leggi anti rave e contro le ONG, punta all’introduzione del reato di “terrorismo di piazza” ed è a caccia di pretesti per farlo passare senza troppa opposizione. É quindi probabile che, come sta succedendo ormai da un mese e mezzo, l’asticella della canea mediatica e politica si alzi di fronte alle legittime risposte di piazza a quest’ultima decisione della Cassazione.\r\nUna svolta autoritaria potrebbe essere alle porte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, uno degli avvocati nel processo Scripta Manent\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-vitale-cospito.mp3\"][/audio]\r\n\r\nL’assemblea torinese contro il 41 bis ha indetto per il 4 marzo un corteo a Torino","28 Febbraio 2023","2023-02-28 17:30:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-1024x684.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis-768x513.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/41-bis.jpeg 1068w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alfredo Cospito. 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Il carcere tocca chiunque: da chi non arriva a fine mese fino a che lotta per una società migliore.\r\n\r\nE’ giunto il momento di pretendere lo smantellamento di un sistema che genera morte:\r\n– per avere verità e giustizia sulle morti in carcere, delle rivolte e non solo\r\n– per denunciare le condizioni delle carceri\r\n– per l’abolizione dell’ergastolo e del 41bis\r\n– per fermare l’uso creativo della legge al fine di punire dissenso e lotte sociali\r\n\r\nPER UN MONDO SENZA CARCERE\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/modena.mp3\"][/audio]","6 Marzo 2023","Denunce di pestaggi e richieste d'aiuto cadute nel vuoto. Orari che non coincidono. Referti imprecisi. 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E la valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e del Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione del comune di Argentera. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca del paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi del piazzale di Bersezio (sede del municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da Argentera, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della strage di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di Argentera si trova nell’alta valle Stura, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la valle Stura, insieme alla valle Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi del colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte del 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo del mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 2 marzo, attorno alle 4 del mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra Argentera. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “Del passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a valle.”\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. Secondo una statistica però l’82% delle richieste di asilo dei pakistani viene respinta.\r\nPer restare alla provincia di Cuneo dobbiamo considerare che il Colle di Tenda (tradizionale via di transito verso Ventimiglia e il sud della Francia) è chiuso dopo la drammatica alluvione del 2020 che ha travolto la valle Roja e il colle dell’Agnello, in valle Varaita, uno dei colli più alti d’Europa, è aperto soltanto da maggio fino alla prima neve, di solito verso metà settembre.\r\nLe merci possono invece passare liberamente per il colle della Maddalena (neve permettendo!), valle normalmente invasa dai TIR, centinaia ogni giorno con effetti devastanti per la viabilità e la qualità dell’aria, TIR che trasportano le bottiglie in plastica dell’acqua Sant’Anna, che ha il proprio stabilimento proprio in valle.\r\nAnche i turisti, ovviamente, possono transitare liberamente.\r\nIl discorso invece non vale per chi non ha le carte giuste!\r\nSecondo un rapporto della polizia nel 2022 sono state arrestate 7 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: pakistani, egiziani, tunisini, e congolesi. Secondo tale rapporto è stata fondamentale la collaborazione della polizia di frontiera di Cuneo con la PAF francese, in base ad accordi presi già nel 2019 “per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine.”\r\nL’accordo prevede che il personale venga addestrato “per far fronte alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele del Coordinamento antirazzista saluzzese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-07-lele-rotta-alpina.mp3\"][/audio]","7 Marzo 2023","2023-03-07 18:32:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rotta alpina. 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E la valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e \u003Cmark>del\u003C/mark> Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione \u003Cmark>del\u003C/mark> comune di Argentera. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca \u003Cmark>del\u003C/mark> paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi \u003Cmark>del\u003C/mark> piazzale di Bersezio (sede \u003Cmark>del\u003C/mark> municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da Argentera, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della \u003Cmark>strage\u003C/mark> di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di Argentera si trova nell’alta valle Stura, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la valle Stura, insieme alla valle Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi \u003Cmark>del\u003C/mark> colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte \u003Cmark>del\u003C/mark> 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo \u003Cmark>del\u003C/mark> mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello \u003Cmark>del\u003C/mark> 2 marzo, attorno alle 4 \u003Cmark>del\u003C/mark> mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra Argentera. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “\u003Cmark>Del\u003C/mark> passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a valle.”\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. 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L’apparato sanzionatorio dello Stato si auto-assolve impedendo addirittura che questi eventi approdino a un processo: le morti sono state causate da overdose di farmaci (non dalla scelte precise di lasciar morire queste persone senza alcun tipo di assistenza medica), mentre i pestaggi e le torture denunciate in più occasioni non sono credibili (perché la parola di un detenuto è intrinsecamente inattendibile).\r\nUn’impunibilità che contrasta vistosamente con la recente sentenza di ricalcolo della pena per Anna Beniamino e Alfredo Cospito: 23 anni per Alfredo, 17 anni e 9 mesi per Anna… per una “strage contro la sicurezza dello Stato” – che al contrario di quella di Modena - non ha prodotto né morti né feriti.\r\nInsieme a Pietro del Comitato Verità e Giustizia per la Strage del Sant’Anna di Modena cerchiamo di analizzare come sia stata fabbricata l’impunità per i secondini coinvolti:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/BCUPCB_archiviazione-modena2.mp3\"][/audio]","4 Luglio 2023","2023-07-04 11:06:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/bcupcb_archiviazione2-200x110.jpeg","SECONDA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER LA STRAGE DEL CARCERE SANT'ANNA",1688468776,[116,341,342,343],"http://radioblackout.org/tag/covid19/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-carceraria/","http://radioblackout.org/tag/strage-di-stato/",[17,284,345,286],"rivolta carceraria",{"post_content":347,"post_title":351,"tags":355},{"matched_tokens":348,"snippet":349,"value":350},[71,69,70],"Verità e Giustizia per la \u003Cmark>Strage\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark> di Modena cerchiamo di analizzare","Estratto dalla puntata \u003Cmark>del\u003C/mark> 3 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\nDopo il primo colpo di spugna nel giugno 2021, la Procura di Modena ha richiesto l’archiviazione anche per il secondo filone dell'inchiesta su quella che è stata la più grande \u003Cmark>strage\u003C/mark> carceraria della storia repubblicana.\r\nL’8 marzo 2020, in seguito alla rivolta scoppiata nel carcere \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark> come reazione al lockdown carcerario, morirono nove uomini detenuti e a decine vennero massacrati e torturati. 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Non avremo un'identità ma almeno corriamo veloci su autostrade bellissime: arsider ripercorre al rallenti l'età dell'oro e dell'asfalto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMarcoledì 28 ore 8,30 - Il perno originario - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Nello scorso episodio, abbiamo visto come lo spazio economico tedesco si sia costituito attorno a tre epicentri. Nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri. Ma sono questi tre a trainare lo sviluppo della proto-industria dell’area tedesca nell’alto Medioevo […] È questo lo sfondo e la base materiale per la proliferazione di sette religiose dalle vedute eterodosse e, più fondamentalmente, della rivendicazione di libero accesso alla parola divina di contro al suo monopolio ecclesiastico, che sarà il nodo ideologico della riforma protestante, come lo era già stato per le eresie catare e bogomile qualche secolo prima”\r\n\r\n“Come è noto, la cristallizzazione dell’idea protestante inizia prima della Guerra dei contadini del 1524-1526. È nel 1517 che il monaco agostiniano Martin Lutero pubblica la sue tesi ostili al traffico delle indulgenze, che contestano direttamente l’autorità papale. Quattro anni dopo, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa di Roma e messo al bando dal Sacro Romano Impero. 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Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 8,30 - Frank Zappa #1 (26 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nPrima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 13,30 - Modena: la strage che non c'è (28 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nA distanza di più di un anno dalla strage nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici del Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 10 - La fine del Marinese (30 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fine-del-Marinese_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Migrazione e intolleranze U. Eco, musicata (59 minuti) [Penny-Kella]:\r\n\r\nUna lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu' di vent'anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu' che mai attuali al giorno d'oggi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-INTOLLERANTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 18,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","26 Febbraio 2024","2024-03-04 09:15:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","BlackHoles dal 26 febbraio al 3 marzo 2024",1708941749,[392,393,394,395,396,397,398,399,400,401,402,116,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418,63,419,420,421,422,423,424,425,426,427,428,429,430,431,432,433,434,435,436,437,438,439,440],"http://radioblackout.org/tag/abusi-polizieschi/","http://radioblackout.org/tag/alto-medioevo/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antispecista/","http://radioblackout.org/tag/autobahn/","http://radioblackout.org/tag/autostrada/","http://radioblackout.org/tag/avventura/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/brescia/","http://radioblackout.org/tag/caffaro/","http://radioblackout.org/tag/chiesa/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/chitarrista/","http://radioblackout.org/tag/dante/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/emilio-salgari/","http://radioblackout.org/tag/frank-zappa/","http://radioblackout.org/tag/guerra-contadini/","http://radioblackout.org/tag/infrastrutture/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/la-fine-della-fine-della-storia/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/marino-ruzzenenti/","http://radioblackout.org/tag/martin-lutero/","http://radioblackout.org/tag/monografia/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/nocivita-chimiche/","http://radioblackout.org/tag/omicidi-carcerari/","http://radioblackout.org/tag/orsi/","http://radioblackout.org/tag/pcb/","http://radioblackout.org/tag/perno-originario/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/riforma-protestantesimo/","http://radioblackout.org/tag/rivista-liberazioni/","http://radioblackout.org/tag/rivolte-urbane/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/scrittore/","http://radioblackout.org/tag/sentieri-selvaggi/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/strage/","http://radioblackout.org/tag/trentino/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/",[264,442,443,444,445,446,447,448,449,450,451,17,452,453,454,280,455,456,457,458,459,460,461,462,463,464,465,466,22,467,468,469,290,262,470,278,471,472,473,258,474,475,476,477,478,479,480,481,83,482,483],"alto medioevo","Ambiente","antispecismo","assemblea antispecista","Autobahn","autostrada","avventura","biografia","brescia","caffaro","chiesa","chitarra","chitarrista","ecologia","Emilio Salgari","Frank Zappa","guerra contadini","infrastrutture","inquinamento","La fine della Fine della storia","letteratura","lettura","liberation front","Marino Ruzzenenti","Martin Lutero","monografia","musica","NATURA","orsi","Perno originario","primo levi","Radio Blackout","riforma protestantesimo","rivista liberazioni","rivolte urbane","rock","scrittore","sentieri selvaggi","serie podcast","storia","trentino","val susa",{"post_content":485,"tags":489},{"matched_tokens":486,"snippet":487,"value":488},[69,70],"e Giustizia per i morti \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark>, nato dopo i fatti dell’8"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 27 ore 8,30 - Dante in Val Susa (21 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 27 ore 11,30 - Speciale autobahn (51 minuti) [Arsider]:\r\n\r\nWir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn.\r\nDie Sonne scheint mit Glitzerstrahl. 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Ma è solo dopo la sconfitta della Guerra dei Contadini che questa cristallizzazione prosegue come un ché di essenzialmente religioso, costituendosi in un insieme distinto di dottrine. La vittoria della riforma nel cielo dell’ideologia è la sanzione della sconfitta della rivoluzione tedesca nel mondo materiale”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.2_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 29 ore 8,30 - Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa (26 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica \u003Cmark>del\u003C/mark> profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 8,30 - Frank Zappa #1 (26 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nPrima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 13,30 - Modena: la \u003Cmark>strage\u003C/mark> che non c'è (28 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nA distanza di più di un anno dalla \u003Cmark>strage\u003C/mark> nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici \u003Cmark>del\u003C/mark> Comitato Verità e Giustizia per i morti \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>Sant’Anna\u003C/mark>, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 10 - La fine \u003Cmark>del\u003C/mark> Marinese (30 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto \u003Cmark>del\u003C/mark> 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine \u003Cmark>del\u003C/mark> marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo \u003Cmark>del\u003C/mark> prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fine-del-Marinese_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Migrazione e intolleranze U. Eco, musicata (59 minuti) [Penny-Kella]:\r\n\r\nUna lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu' di vent'anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu' che mai attuali al giorno d'oggi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-INTOLLERANTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 18,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[490,492,494,496,498,500,502,504,506,508,510,512,514,516,518,520,522,524,526,528,530,532,534,536,538,540,542,544,546,548,550,552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,572,574,576,578,580,582,584,586,589,591],{"matched_tokens":491,"snippet":264,"value":264},[],{"matched_tokens":493,"snippet":442,"value":442},[],{"matched_tokens":495,"snippet":443,"value":443},[],{"matched_tokens":497,"snippet":444,"value":444},[],{"matched_tokens":499,"snippet":445,"value":445},[],{"matched_tokens":501,"snippet":446,"value":446},[],{"matched_tokens":503,"snippet":447,"value":447},[],{"matched_tokens":505,"snippet":448,"value":448},[],{"matched_tokens":507,"snippet":449,"value":449},[],{"matched_tokens":509,"snippet":450,"value":450},[],{"matched_tokens":511,"snippet":451,"value":451},[],{"matched_tokens":513,"snippet":17,"value":17},[],{"matched_tokens":515,"snippet":452,"value":452},[],{"matched_tokens":517,"snippet":453,"value":453},[],{"matched_tokens":519,"snippet":454,"value":454},[],{"matched_tokens":521,"snippet":280,"value":280},[],{"matched_tokens":523,"snippet":455,"value":455},[],{"matched_tokens":525,"snippet":456,"value":456},[],{"matched_tokens":527,"snippet":457,"value":457},[],{"matched_tokens":529,"snippet":458,"value":458},[],{"matched_tokens":531,"snippet":459,"value":459},[],{"matched_tokens":533,"snippet":460,"value":460},[],{"matched_tokens":535,"snippet":461,"value":461},[],{"matched_tokens":537,"snippet":462,"value":462},[],{"matched_tokens":539,"snippet":463,"value":463},[],{"matched_tokens":541,"snippet":464,"value":464},[],{"matched_tokens":543,"snippet":465,"value":465},[],{"matched_tokens":545,"snippet":466,"value":466},[],{"matched_tokens":547,"snippet":22,"value":22},[],{"matched_tokens":549,"snippet":467,"value":467},[],{"matched_tokens":551,"snippet":468,"value":468},[],{"matched_tokens":553,"snippet":469,"value":469},[],{"matched_tokens":555,"snippet":290,"value":290},[],{"matched_tokens":557,"snippet":262,"value":262},[],{"matched_tokens":559,"snippet":470,"value":470},[],{"matched_tokens":561,"snippet":278,"value":278},[],{"matched_tokens":563,"snippet":471,"value":471},[],{"matched_tokens":565,"snippet":472,"value":472},[],{"matched_tokens":567,"snippet":473,"value":473},[],{"matched_tokens":569,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":571,"snippet":474,"value":474},[],{"matched_tokens":573,"snippet":475,"value":475},[],{"matched_tokens":575,"snippet":476,"value":476},[],{"matched_tokens":577,"snippet":477,"value":477},[],{"matched_tokens":579,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":581,"snippet":479,"value":479},[],{"matched_tokens":583,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":585,"snippet":481,"value":481},[],{"matched_tokens":587,"snippet":588,"value":588},[83],"\u003Cmark>strage\u003C/mark>",{"matched_tokens":590,"snippet":482,"value":482},[],{"matched_tokens":592,"snippet":483,"value":483},[],[594,596],{"field":94,"matched_tokens":595,"snippet":487,"value":488},[69,70],{"field":35,"indices":597,"matched_tokens":599,"snippets":601,"values":602},[598],48,[600],[83],[588],[588],1733921019837546500,{"best_field_score":605,"best_field_weight":168,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":606,"tokens_matched":89,"typo_prefix_score":47},"2216192835584","1733921019837546610",{"document":608,"highlight":638,"highlights":642,"text_match":603,"text_match_info":645},{"comment_count":47,"id":609,"is_sticky":47,"permalink":610,"podcastfilter":611,"post_author":384,"post_content":631,"post_date":632,"post_excerpt":53,"post_id":609,"post_modified":633,"post_thumbnail":388,"post_title":634,"post_type":306,"sort_by_date":635,"tag_links":636,"tags":637},"89996","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-27-maggio-al-2-giugno-2024-2/",[264,612,613,614,615,444,445,17,616,617,618,619,620,266,255,621,622,623,624,262,470,625,626,260,258,475,253,627,479,628,482,629,630],"Alberto Grifi","alnitak","Andalusia","andrea santalusia","cinema sperimentale","cinema underground","diapason","emilio salgari","Emily Valentine","Mohamed Alì","morti sul lavoro","MY-ARMA EN-KANDELA","Nigel Owens","ponte morandi","pugno di sale","rugby femminile","Sevilla","white noise","William Web Bellis"," \r\n\r\n\r\n\r\nMartedì 28 ore 12,30 - Mohammed Alì, Rumble in the jungle 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Mohamed Alì.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Mohammed-Al%C3%AC_Rumble-in-the-jungle_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 29 ore 8,30 - Modena: la strage che non c’è 28 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nA distanza di più di un anno dalla strage nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici del Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. 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Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 20 - Andrea Santalusia presenta Alnitak 52 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-Santalusia-presenta-Alnitak_52.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 9 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. 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In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra \u003Cmark>del\u003C/mark> golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 20 - Andrea Santalusia presenta Alnitak 52 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-Santalusia-presenta-Alnitak_52.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 9 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione \u003Cmark>del\u003C/mark> giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo \u003Cmark>del\u003C/mark> ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione \u003Cmark>del\u003C/mark> giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo \u003Cmark>del\u003C/mark> ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 13,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi pt.2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTre frammenti, tre schegge per conoscere Alberto Grifi, considerato tra i massimi esponenti \u003Cmark>del\u003C/mark> cinema sperimentale italiano; regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[643],{"field":94,"matched_tokens":644,"snippet":487,"value":641},[69,70],{"best_field_score":605,"best_field_weight":168,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":646,"tokens_matched":89,"typo_prefix_score":47},"1733921019837546609",{"document":648,"highlight":712,"highlights":716,"text_match":603,"text_match_info":719},{"comment_count":47,"id":649,"is_sticky":47,"permalink":650,"podcastfilter":651,"post_author":384,"post_content":705,"post_date":706,"post_excerpt":53,"post_id":649,"post_modified":707,"post_thumbnail":388,"post_title":708,"post_type":306,"sort_by_date":709,"tag_links":710,"tags":711},"87084","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-29-gennaio-al-4-febbraio-2024/",[311,264,652,653,654,655,656,657,17,658,659,660,661,662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,672,673,674,675,676,677,678,679,462,680,681,682,266,683,684,685,686,255,687,688,262,689,690,691,692,260,258,476,253,693,694,695,696,83,697,698,699,700,701,702,483,703,270,704],"all blacks","amazzonia","brasile","Bruce Albert","bruce chatwin","cabaret","Chicago","Cristina Donà","CSOA Gabrio","Dante Alighieri","Davi Kopenawa","desiderio","devianza","Dynamite","Enzo Jannacci","femminismo","fiji","filosofia","formazione legale","G. Buchner","Gaia Ginevra Giorgi","Giovanni D'Ambrosio","i volti del razzismo istituzionale","indigeni","intervista","la caduta del cielo","La Rappresentante di Lista","Lampedusa","Loredana Bertè","lotta di classe","lotte lavoratori","manovre segrete","Mediterranean hope","migrazione","milano","Morte di Danton","no tav","ospedale San Paolo","parole di uno sciamano yanomami","poesia","pumas","sanità","simboli","sindacalismo","sportello mai più cpr","Sud Africa","sud america","totemica","una canzone senza finale","usa","USI sanità","wallabies","zebre"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 8,30 - 41 bis medicina penitenziaria (26 minuti) [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12 - Ultima parte presentazione sportello MAI più CPR (41 minuti) [CSOA Gabrio]: In questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Ultima-parte-presentazione-sportello-mai-più-cpr_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 8,30 - Enzo Jannaci (30 minuti) [Radio Blackout]: Biografia del cantautore \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Enzo-jannacci_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 8,30 - La profezia del popolo Yanomami (29 minuti) [Radio Cane]: L’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Indigeni-Yanomami_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 8,30 - Modena: la strage che non c’è (28 minuti) [Radio Cane]: A distanza di più di un anno dalla strage nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici del Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 10 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 (30 minuti) [Radio Blackout]: Lotta di classe a Chicago, tra musica e parole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 20 - Donne devianza e desiderio - Puntata zero (70 minuti) [Radio Blackout]: Il podcast cerca di affrontare questioni impellenti ma ancora poco esplorate dai femminismi odierni, osservando le intersezioni tra femminilità e desiderio, corpi, festa, immaginari alternativi, utopie con uno sguardo queer e radicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Donne-devianza-e-desiderio1_69.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 10 - Dante in Val Susa (21 minuti) [Radio Cane]: Si formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 13 - Racconti ovali parte 5 (Titolo originale: Totemica rugbystica intercontinentale) (32 minuti) [Luca Wallace Costello]: \r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali5_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","7 Febbraio 2024","2024-03-01 18:30:24","Black Holes dal 29 gennaio al 4 febbraio 2024",1707334537,[],[],{"post_content":713},{"matched_tokens":714,"snippet":487,"value":715},[69,70]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 8,30 - 41 bis medicina penitenziaria (26 minuti) [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12 - Ultima parte presentazione sportello MAI più CPR (41 minuti) [CSOA Gabrio]: In questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare \u003Cmark>del\u003C/mark> persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Ultima-parte-presentazione-sportello-mai-più-cpr_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 8,30 - Enzo Jannaci (30 minuti) [Radio Blackout]: Biografia \u003Cmark>del\u003C/mark> cantautore \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Enzo-jannacci_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 8,30 - La profezia \u003Cmark>del\u003C/mark> popolo Yanomami (29 minuti) [Radio Cane]: L’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica \u003Cmark>del\u003C/mark> popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta \u003Cmark>del\u003C/mark> cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta \u003Cmark>del\u003C/mark> cielo. 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