","Stragista e suprematista bianco","post",1519149356,[57,58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/casseri/","http://radioblackout.org/tag/mango/","http://radioblackout.org/tag/monopolio-statale-della-violenza/","http://radioblackout.org/tag/nicolas-cruz/","http://radioblackout.org/tag/stragi-fasciste/","http://radioblackout.org/tag/suprematisti-bianchi/","http://radioblackout.org/tag/traini/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[15,23,17,31,25,27,29,21,19],{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"stragi","in ombra il fatto che \u003Cmark>stragi\u003C/mark> di massa hanno spesso visto","La scorsa settimana Nicolas Cruz ha ucciso 17 persone nel campus da cui era stato espulso.\r\nSi è riaperto il dibattito sulla libera diffusione delle armi negli States. L’identità politica dello stragista, pur nota, non è entrata nel dibattito pubblico. Forse perché Cruz, come Trump, è un suprematista bianco. Lo ha reso noto Jordan Jereb, capo dell ROF – Repubblic of Florida, l’organizzazione razzista cui aderisce Cruz.\r\nIl tema della disponibilità “facile” delle armi mette in ombra il fatto che \u003Cmark>stragi\u003C/mark> di massa hanno spesso visto protagonisti esponenti dell’estrema destra xenofoba.\r\nNegli Stati Uniti, dove non è difficile detenere e portare in giro legalmente un’arma, come in Italia, dove è più difficile.\r\n\r\nGli autori delle ultime \u003Cmark>stragi\u003C/mark> in Italia sono tutti fascisti: Luca Traini, Gianluca Casseri, Davide Mango.\r\nSenza dimenticare che lo Stato avoca a se il monopolio legale della violenza, affidandolo a propri corpi armati, incaricati di reprimere ogni insorgenza sociale.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Robertino Barbieri, redattore di Psychoattiva.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 02 20 robertino armi suprematisti",[74,76,78,80,82,84,88,90,92],{"matched_tokens":75,"snippet":15},[],{"matched_tokens":77,"snippet":23},[],{"matched_tokens":79,"snippet":17},[],{"matched_tokens":81,"snippet":31},[],{"matched_tokens":83,"snippet":25},[],{"matched_tokens":85,"snippet":87},[70,86],"fasciste","\u003Cmark>stragi\u003C/mark> \u003Cmark>fasciste\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":29},[],{"matched_tokens":91,"snippet":21},[],{"matched_tokens":93,"snippet":19},[],[95,101],{"field":32,"indices":96,"matched_tokens":98,"snippets":100},[97],5,[99],[70,86],[87],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],1157451471441625000,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":43,"score":109,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":43},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":54,"first_q":27,"per_page":112,"q":27},6,{"facet_counts":114,"found":14,"hits":134,"out_of":174,"page":14,"request_params":175,"search_cutoff":33,"search_time_ms":14},[115,121],{"counts":116,"field_name":119,"sampled":33,"stats":120},[117],{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":122,"field_name":32,"sampled":33,"stats":133},[123,125,127,129,131],{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"fascismo",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"anarchici",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"Pietro Ferrero",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"strage di stato",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"Giuseppe Pinelli",{"total_values":97},[135],{"document":136,"highlight":154,"highlights":163,"text_match":169,"text_match_info":170},{"comment_count":43,"id":137,"is_sticky":43,"permalink":138,"podcastfilter":139,"post_author":118,"post_content":140,"post_date":141,"post_excerpt":49,"post_id":137,"post_modified":142,"post_thumbnail":143,"post_title":144,"post_type":145,"sort_by_date":146,"tag_links":147,"tags":153},"11970","http://radioblackout.org/podcast/stragi-fasciste-stragi-di-stato/",[118],"Torino, 18 dicembre 1922. Le squadracce fasciste al comando di Pietro Brandimarte, torturarono e assassinarono sindacalisti, anarchici, socialisti.\r\nMilano, 15 dicembre 1969. L’anarchico Pino Pinelli viene ucciso nei locali della questura di Milano e gettato dal quarto piano per simulare un suicidio. Tre giorni prima una strage di Stato, fatta da fascisti agli ordini del governo, aveva fatto 16 morti nella sede della banca dell’agricoltura in piazza Fontana.\r\n\r\nTorino, 18 dicembre 1922. Le squadracce fasciste al comando di Pietro Brandimarte, torturarono e assassinarono sindacalisti, anarchici, socialisti. Tra loro Pietro Ferrero, anarchico della UAI, segretario della FIOM, torturato ed ucciso barbaramente.\r\nEra l’epilogo di una storia cominciata con l’occupazione della fabbriche e terminata con la decisione imposta dai riformisti di abbandonare la lotta. Dopo i licenziamenti di massa, dopo la repressione, dopo la marcia su Roma le squadracce fasciste si presero la loro vendetta sugli operai torinesi, che avevano osato dichiarare guerra ai loro sfruttatori.\r\nIn piazza XVIII dicembre, di fronte alla vecchia stazione di Porta Susa, c’è una lapide che ricorda le vittime dello squadrismo fascista.\r\nQuello che pochi sanno è che nel dopoguerra Brandimarte venne reintegrato nei gradi e seppellito con gli onori militari. L’Italia democratica imprigiona i partigiani, libera e onora i fascisti.\r\nLa ricostruzione di Marco Revelli: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/12/revelli-occupazione-fabbr-morte-ferrero.mp3|titles=revelli occupazione fabbr morte ferrero]\r\nScarica l'audio\r\n\r\nMilano, 15 dicembre 1969. L’anarchico Pino Pinelli viene ucciso nei locali della questura di Milano e gettato dal quarto piano per simulare un suicidio. Tre giorni prima una strage di Stato, fatta da fascisti agli ordini del governo, aveva fatto 16 morti nella sede della banca dell’agricoltura in piazza Fontana. La caccia all’anarchico era scattata subito dopo la strage: decine e decine di compagni erano stati fermati e portati in questura e sottoposti a martellanti interrogatori. Giuseppe Pinelli, partigiano, ferroviere, sindacalista libertario, attivo nella lotta alla repressione, era uno dei tanti. Uno dei tanti che in quegli anni riempivano le piazze per farla finita con lo sfruttamento e l’oppressione.\r\nPietro Valpreda si farà tre anni di carcere prima che la pressione delle piazze porti alla sua liberazione.\r\nPer quella strage ancora oggi non ci sono colpevoli, l’omicidio di Pinelli venne archiviato come “malore attivo”. Lo Stato non processa se stesso.\r\nAnarres ne ha parlato Paolo Finzi, partecipe e testimone di quei giorni.\r\nAscolta il suo intervento: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/12/2012-12-14-finzi-pinelli-con-musica.mp3|titles=2012 12 14 finzi pinelli con musica]\r\nScarica l'audio\r\n\r\nTorino, 20 dicembre 2012. Entra nel vivo il processo contro quattro anarchici accusati di “furto aggravato” per aver strappato manifesti fascisti, affissi per l’anniversario della marcia su Roma.\r\nUn banale gesto di difesa della memoria dei tanti che morirono, dei tanti che patirono persecuzioni, esilio, botte ed umiliazioni. Siamo a Torino. L’antifascismo fa parte del DNA di una città che combatté metro per metro per cacciare fascisti e nazisti.\r\n“Furto aggravato” è reato che può costare da tre a dieci anni di reclusione.\r\nUna follia giuridica, una delle tante lucide follie che la Procura di Torino, utilizza per chiudere la bocca a all’opposizione politica e sociale.\r\n\r\nI fili della storia di ieri si intrecciano con quella di oggi, con un presente in cui i fascisti tornano ad aggredire e uccidere. Un anno fa a Firenze un fascista ha ammazzato due immigrati e ne ha feriti gravemente altri tre. Nella nostra città un corteo aperto dalla segretaria del PD Bragantini ha dato alle fiamme il campo rom della Continassa, volevano tutti morti perché una ragazzina aveva puntato il dito su due rom per uno stupro mai avvenuto.\r\n\r\nStiamo scivolando verso un baratro. 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