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licei di Roma, ma anche di Firenze e Pisa, sono attraversati da una vera e propria ondata di occupazioni. Solo nella capitale si contano infatti tra i 20 e i 30 istituti attualmente occupati o che escono da una recente occupazione. Iniziative che si stanno diffondendo a macchia d’olio e che sono sempre più duramente osteggiate da presidi, docenti e insegnanti. “Ecco riproporsi il rito stanco delle occupazioni scolastiche, che non hanno mai risolto nulla se non far perdere inutilmente giornate di scuola a quella stramaggioranza di studenti a cui non interessa proprio questo tipo di contestazione” avrebbe dichiarato – non inaspettatamente – il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma. Eppure, dopo due anni di pandemia e didattica a distanza, appare tutto tranne che stanca o ritualistica l’urgenza con cui studenti e studentesse stanno imponendo di essere protagonisti – e non meri oggetti – del proprio percorso di formazione. Tant'è che mentre alcuni dei licei in stato di agitazione sono più abituati a queste pratiche, altri non venivano occupati da 5 o 6 anni.\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_72262\" align=\"aligncenter\" width=\"616\"] Foto di Patrizia Montesanti[/caption]\r\nDai decennali problemi di edilizia scolastica ad una critica radicale agli obiettivi e alle funzioni sociali a cui assolve l’istruzione pubblica, passando per una specifica tematizzazione dei problemi indotti dal contesto pandemico (in primo piano la dimensione della salute mentale), quello che emerge con nitidezza nei racconti e nelle rivendicazione dei collettivi è la consapevolezza che i problemi vissuti quotidianamente sono il risultato di precise scelte politiche. Scelte politiche da cui studenti e studentesse sono sistematicamente estromessi.\r\nQuesto e altro è quanto emerso nella diretta telefonica con uno studente occupante del liceo Kant di Roma:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/roma-scuola-occupazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer chi volesse approfondire, consigliamo anche la lettura del seguente articolo uscito su volerelaluna.","3 Dicembre 2021","2021-12-03 15:52:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/D71_1302-1-1024x512-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/D71_1302-1-1024x512-1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/D71_1302-1-1024x512-1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/D71_1302-1-1024x512-1-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/D71_1302-1-1024x512-1.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ondata di occupazioni nei licei romani",1638546752,[172,173,174,175,69],"http://radioblackout.org/tag/didattica-a-distanza/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/scuole-occupate/",[177,178,30,179,27],"didattica a distanza","occupazioni","scuole occupate",{"post_content":181,"tags":185},{"matched_tokens":182,"snippet":183,"value":184},[92],"scuola a quella stramaggioranza di \u003Cmark>studenti\u003C/mark> a cui non interessa proprio","Dall’inizio di novembre i licei di Roma, ma anche di Firenze e Pisa, sono attraversati da una vera e propria ondata di occupazioni. 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Hanno poi distribuito volantini di blocco studentesco, organizzazione legata a Casa Pound, e hanno intimidito gli studenti a non denunciare quanto accaduto.\r\nI giovani non si sono fatti però intimidire: durante le ore di lezione hanno esposto lo striscione “Vittorini Antifascista”davanti alla scuola. Al termine delle lezioni i fascisti di Casapound inizialmente non si si sono fatti vedere, salvo spuntare poi nei pressi della stazione di Rione Alto.\r\nQui, armati di mazze e martelli, la seconda azione premeditata: si sono scagliati contro alcuni studenti, colpendoli ripetutamente al volto e alla testa. L’intervento di altre persone li ha poi messi in fuga.\r\nAlla fine sono stati cinque gli studenti feriti, due dei quali portati in ospedale con traumi cranico facciali, ferite e contusioni al volto e sulla testa per un totale di quasi 20 punti di sutura. Per uno di loro anche uno zigomo spaccato che lo costringerà ad una operazione chirurgica.\r\nNe abbiamo parlato al telefono con Alessandro dell'Ex Opg di Napoli nonché uno dei ragazzi aggrediti dai fascisti di Casa Pound.\r\nnapoli","1 Febbraio 2016","2016-02-02 15:12:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/12645160_765275143579151_4550273702322649132_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/12645160_765275143579151_4550273702322649132_n-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/12645160_765275143579151_4550273702322649132_n-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/12645160_765275143579151_4550273702322649132_n-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/12645160_765275143579151_4550273702322649132_n.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Napoli. 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Per loro è prevista una sospensione dai 9 ai 21 giorni – escluse le vacanze di Natale – dalla comunità scolastica, con il divieto di accedere all’edificio, di partecipare alle lezioni, alle assemblee, alle riunioni di collettivo. 6 minorenni risultano denunciati.\r\nContro queste misure è scattata la protesta congiunta di studenti e genitori contro la Preside dell’istituto, che ha deciso di farsi promotrice di una vera rappresaglia contro i propri studenti protagonisti della lotta di novembre e condannandoli a una probabile bocciatura.\r\nL’occupazione del Liceo di Porta Romana è stata una occupazione vera. Tra barricate, resistenza alle intimidazioni poliziesche e alla criminalizzazione mediatica gli studenti, per costringere le controparti a prendere in considerazione le proprie istanze hanno bloccato la didattica e non hanno concordato con la Preside forme e durata della protesta.\r\nFirenze","17 Dicembre 2015","2015-12-18 14:14:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/Firenze_Liceo_Porta_ROmana-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/Firenze_Liceo_Porta_ROmana-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/Firenze_Liceo_Porta_ROmana-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/Firenze_Liceo_Porta_ROmana-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/Firenze_Liceo_Porta_ROmana.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Firenze. 39 sospesi e 6 denunciati per l'occupazione del Liceo di Porta Romana",1450355601,[275,223,276,127,277,278,69],"http://radioblackout.org/tag/firenze/","http://radioblackout.org/tag/liceo-porta-romana/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/studenti/",[280,230,281,130,282,15,27],"firenze","liceo porta romana","occupazione",{"post_content":284,"tags":288},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[93,92],"intimidazioni poliziesche e alla criminalizzazione \u003Cmark>medi\u003C/mark>atica gli \u003Cmark>studenti\u003C/mark>, per costringere le controparti a","Sono 39 gli \u003Cmark>studenti\u003C/mark> puniti per l’occupazione del Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze, durata 9 giorni, dall’11 al 20 novembre. 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Non ci stiamo.\r\nCi vorrà di certo costanza e pazienza per riuscire a contare davvero qualcosa, nelle piazze precedenti eravamo tanti ma di certo non abbastanza, bisogna allargare la partecipazione a queste iniziative e dimostrare che “la parte giusta della Storia” può vincere!\"\r\n\r\nNe parliamo con uno studente dell'Einstein, a cui abbiamo chiesto anche di raccontare gli ultimi cambiamenti del regolamento scolastico del liceo di Barriera di Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-09122024-STUDENTE-EINSTEIN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAll'Istituto alberghiero Colombatto, invece, la tensione è tanto forte da aver spinto 81 docenti a scrivere una richiesta di intervento all'Ufficio Scolastico Regionale. Per oggi, alle 14,30, è previsto un presidio davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale, con il sostegno del sindacato di base Cub, per denunciare l'atteggiamento autoritario della dirigente scolastica nei confronti del corpo docente, ma anche del personale tecnico amministrativo e ausiliario e dellx educatorx. Al di là del caso specifico, emerge con forza una stretta autoritaria sulla scuola che coinvolge docenti, vedi il caso Raimo sospeso per tre mesi dall’insegnamento e con una decurtazione del 50% per alcune critiche contro il ministro dell’Istruzione, o l'aumento delle intimidazioni e restrizioni di agibilità assembleare per la popolazione studentesca.\r\n\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Cosimo Scarinzi della Cub.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-COLOMBATTO.mp3\"][/audio]","9 Dicembre 2024","2024-12-10 00:06:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx-300x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx-300x300.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx-150x150.png 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx-170x170.png 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/studentx.png 598w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro la scuola di Valditara, il governo, la guerra e il genocidio",1733776330,[330,67,331,68,69,332,70],"http://radioblackout.org/tag/mobilitazioni-studentesche/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[334,25,335,32,27,18,74],"mobilitazioni studentesche","presidio",{"tags":337},[338,340,342,344,346,348,350],{"matched_tokens":339,"snippet":334},[],{"matched_tokens":341,"snippet":25},[],{"matched_tokens":343,"snippet":335},[],{"matched_tokens":345,"snippet":32},[],{"matched_tokens":347,"snippet":94},[92,93],{"matched_tokens":349,"snippet":18},[],{"matched_tokens":351,"snippet":74},[],[353],{"field":38,"indices":354,"matched_tokens":355,"snippets":357},[36],[356],[92,93],[94],{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":149,"num_tokens_dropped":50,"score":359,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":50},"1157451471441625193",6646,{"collection_name":61,"first_q":27,"per_page":22,"q":27},{"facet_counts":363,"found":412,"hits":413,"out_of":585,"page":149,"request_params":586,"search_cutoff":39,"search_time_ms":36},[364,389],{"counts":365,"field_name":386,"sampled":39,"stats":387},[366,368,370,372,374,376,378,380,382,384],{"count":17,"highlighted":367,"value":367},"anarres",{"count":29,"highlighted":369,"value":369},"I Bastioni di Orione",{"count":307,"highlighted":371,"value":371},"frittura mista",{"count":110,"highlighted":373,"value":373},"arsider",{"count":110,"highlighted":375,"value":375},"metix flow",{"count":110,"highlighted":377,"value":377},"stakka stakka",{"count":110,"highlighted":379,"value":379},"liberation front",{"count":149,"highlighted":381,"value":381},"tutti pazzi",{"count":149,"highlighted":383,"value":383},"contro-bande",{"count":149,"highlighted":385,"value":385},"siblings of Zhina","podcastfilter",{"total_values":388},14,{"counts":390,"field_name":38,"sampled":39,"stats":410},[391,393,394,396,398,400,402,404,406,408],{"count":36,"highlighted":392,"value":392},"Bastioni di Orione",{"count":110,"highlighted":32,"value":32},{"count":110,"highlighted":395,"value":395},"guerra",{"count":110,"highlighted":397,"value":397},"carcere",{"count":110,"highlighted":399,"value":399},"Turchia",{"count":149,"highlighted":401,"value":401},"Sco",{"count":149,"highlighted":403,"value":403},"quito",{"count":149,"highlighted":405,"value":405},"noboa",{"count":149,"highlighted":407,"value":407},"curdi",{"count":149,"highlighted":409,"value":409},"netanyahu",{"total_values":411},125,30,[414,441,462,488,525,558],{"document":415,"highlight":429,"highlights":434,"text_match":437,"text_match_info":438},{"comment_count":50,"id":416,"is_sticky":50,"permalink":417,"podcastfilter":418,"post_author":419,"post_content":420,"post_date":421,"post_excerpt":56,"post_id":416,"post_modified":422,"post_thumbnail":423,"post_title":424,"post_type":425,"sort_by_date":426,"tag_links":427,"tags":428},"73575","http://radioblackout.org/podcast/metix-flow-puntata-del-18-febbraio-2022/",[375],"metrixflow","Aggiornamenti da dietro le infami mura del CPR di Torino in occasione della due giorni dedicata alla rotta balcanica organizzata dallo sportello Il-legale e dal collettivo No Name Kitchen.\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/sportelloIlLegale/\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/NoNameKitchenBelgrade\r\n\r\nCi ha anche raggiunto in studio Carola per continuare a seguire le mobilitazioni degli studenti medi che nelle ultime settimane hanno occupato decine di istituti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/Metix-Flow-18-febbraio-2022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Febbraio 2022","2022-02-20 20:45:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/zapa296-1-200x110.jpg","Metix Flow - 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Le voci che sentiremo servono, oltre a raccontare le condizioni generali vissute da studentesse e studenti per quanto riguarda questi percorsi formativi, a restituirci cosa è successo in quella piazza. Infatti il corteo che era inizialmente autorizzato dalla questura di Torino, è diventato nel giro di poche ore abusivo, con la conseguenza che studenti delle scuole medie e superiori, hanno ricevuto violentissime cariche perché il corteo non doveva partire.\r\n\r\nVenerdì 4 Febbraio alle ore 9 con partenza da piazza XVIII Dicembre, si è deciso di riprovarci, perché le voci di protesta di chi studia ed è anche costretto a lavorare, possano percorrere le strade di Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/F_m_01_02_Testimonianze-dalla-piazz-degli-studenti-pestati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel secondo approfondiremo parleremo con Giuseppe Summa, infermiere e sindacalista del Nursind, firma che ha lanciato venerdì 28 uno sciopero nazionale, che ha visto un’alta partecipazione anche qui a Torino. Gli abbiamo chiesto se questo è un paese che tiene davvero alla salute dei cittadini come millantano i suoi esponenti politici, dato che se il personale sanitario lamenta sottodimensionamento del personale, ritardi nei pagamenti e altri problemi, anche il servizio viene inevitabilmente peggiorato.\r\n\r\nQuella che il nostro ospite ci restituisce, è la visione di un comparto stremato, tra problemi strutturali e nuovi e con carichi lavorativi sempre maggiori. 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La risposta dei lavoratori non ha tardato ad arrivare ed è stato messo in piedi un riuscitissimo blocco delle merci, che ha costretto la controparte a correre ai ripari.\r\n\r\nMa sentiamo dalla voce di Claudio come si è svolto il tutto e quali sono le prospettive future di questa lotta.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/F_m_01_02_Claudio-ADL-su-lotte-Maxi-Di.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[482],{"field":155,"matched_tokens":483,"snippet":479,"value":480},[92,93],1157451436812927000,{"best_field_score":486,"best_field_weight":388,"fields_matched":149,"num_tokens_dropped":50,"score":487,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":149},"2211880960000","1157451436812927089",{"document":489,"highlight":507,"highlights":516,"text_match":521,"text_match_info":522},{"comment_count":50,"id":490,"is_sticky":50,"permalink":491,"podcastfilter":492,"post_author":494,"post_content":495,"post_date":496,"post_excerpt":56,"post_id":490,"post_modified":497,"post_thumbnail":498,"post_title":499,"post_type":425,"sort_by_date":500,"tag_links":501,"tags":504},"80846","http://radioblackout.org/podcast/medicalizzazione-nelle-scuole-del-14-03-2023/",[493],"congiunzioni","ricongiunzioni","All'inizio della puntata condividiamo un intervento portato sotto al carcere Sant’Anna al corteo anticarcerario del 12 marzo 2023 a Modena. (A tre anni dalle rivolte qui)\r\n\r\nProseguiamo con alcune considerazioni sulla medicalizzazione nelle scuole.\r\n\r\nChe le diagnosi siano in aumento nell'età evolutiva non è un mistero: ma le comunità scientifiche ed educative si interrogano sulle cause, le cure e le conseguenze di un fenomeno che caratterizza fortemente il nostro tempo. Ne parliamo con Sebastiano Ortu e Chiara Gazzola!\r\n\r\nAlcune delle fonti che abbiamo utilizzato per la realizzazione della puntata:\r\n\r\nGazzola e Ortu. Divieto d'infanzia. BFS edizioni, 2018\r\n\r\nContrordine colleghi. Il MIUR suona il de profundis ai BES\r\n\r\nRichiamo all'ordine. Il ruolo degli insegnanti nella scuola medicalizzata\r\n\r\nOssessione diagnostica. Gli iperbolici numeri della medicalizzazione di studentesse e studenti.\r\n\r\nGenerazioni da sedare. Stupefacenti per curare l'ADHD.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/RBO_ricongiunzioni_140323.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica qui ricongiunzioni_140323","16 Marzo 2023","2023-03-16 13:18:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/c5ba5486ea96317094daeaefc339ca43-e1678968848306-200x110.jpg","MEDICALIZZAZIONE NELLE SCUOLE DEL 14/03/2023",1678972695,[502,503,68],"http://radioblackout.org/tag/adhd/","http://radioblackout.org/tag/psichiatria/",[505,506,32],"adhd","psichiatria",{"post_content":508,"post_title":512},{"matched_tokens":509,"snippet":510,"value":511},[93,92],"diagnostica. Gli iperbolici numeri della \u003Cmark>medi\u003C/mark>calizzazione di studentesse e \u003Cmark>studenti\u003C/mark>.\r\n\r\nGenerazioni da sedare. Stupefacenti per","All'inizio della puntata condividiamo un intervento portato sotto al carcere Sant’Anna al corteo anticarcerario del 12 marzo 2023 a Modena. 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La mobilitazione degli studenti serbi è stata innescata dal crollo di una tettoia alla stazione di Novi Sad lo scorso 1 novembre , costruita da una ditta cinese che la corruzione ha dotato di materiali scadenti: 15 persone sono morte in quel crollo. La protesta si è estesa a macchia d'olio a tutti gli istituti universitari e si è ben presto trasformata in una critica radicale al potere di Vučić, senza farsi condizionare dalle opposizioni e estendendosi anche ad altri soggetti sociali oltre gli studenti . I manifestanti chiedono conto dei 65 milioni spesi per la presunta ristrutturazione della stazione di Novi Sad ,puntano il dito sulla corruzione dilagante e ,come spesso è accaduto nella storia recente della Serbia, dimostrano la loro insofferenza al nazionalismo di Vucic ,degno erede di Seselj (fondatore e presidente del Partito Radicale Serbo, condannato nel 2018 per crimini contro l’umanità) ma abile trasformista che riesce a blandire l'Unione Europea ,flirtare con Mosca mentre invia armi agli ucraini e fare lucrosi affari con la Cina.\r\n\r\nLe proteste nascono dal basso senza leader ,nelle assemblee plenarie gli studenti affrontano i temi della mobilitazione ,discutono dei media ,la sicurezza, la repressione esercitando un metodo di democrazia diretta che mette in discussione l'architettura del regime di Vucic .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BASTIONI-DI-ORIONE-09012025-SERBIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Diego Battistessa parliamo di Panama dopo le uscite di Trump che ha reclamato diritti sul canale in funzione anticinese perseguendo una nuova versione della dottrina Monroe che prevede l'America agli americani (quelli del nord). Panama si staccò nel 1903 dalla Gran Colombia su istigazione nordamericana che finanziò le classi dirigenti corrotte per favorire gli interessi statunitensi, il canale torno' con l'accordo Carter-Torrijos sotto la sovranità del Panama ma non avendo lo stato centroamericano un esercito ,le clausole dell'accordo prevedono che la protezione militare sia demandata all'esercito americano. Facendo leva sulla presenza cinese nel canale Trump sfrutta questa clausola per minacciare l'uso della forza ,circostanza non nuova l'ultima nel 1989 con l'invasione voluta da Bush senior contro l'ex agente della C.I.A. Noriega e il massacro di circa 4000 civili nel criminale bombardamento del popoloso quartiere di El Chorrillo . Svanita al momento l'opzione alternativa di un canale che passasse per il Nicaragua , il choke point panamense è in sofferenza a causa della cronica mancanza d'acqua e del sovraffollamento delle navi che ingolfano il canale ,il governo del presidente Molino cerca di tenere testa alle intemperanze trumpiane ma ha una grave crisi di consensi e si trova a gestire una situazione sociale esplosiva .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BASTIONI-09012025-BASTIONI-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Pierluigi Fagan che pubblica articoli su varie riviste on line e partecipa ad incontri e dibattiti pubblici sulle questioni geopolitiche e del tema della complessità, proviamo a decrittare le ultime uscite di Trump svincolandole dall'immagine della volubilità caratteriale del soggetto ma riportandole ad una cogente visione realista in linea con il pensiero delle nuove élite dominanti a Washington. Trump è il front-man delle oligarchie dei grandi produttori di energia fossile ,del complesso militare industriale ,dei magnati della Silicon Valley ,le tecno élite e la cosidetta Paypal mafia che va da Peter Thiel ad Elon Musk. Le sue dichiarazioni sulla Groenlandia ,Canada,Panama e Messico squadernano una nuova dottrina Monroe 2.0 che prevede il controllo degli U.S.A. sul continente americano contro potenziali ingerenze straniere. Questa elaborazione discende dalla constatazione della struttura multipolare che si sta affermando nel mondo ,in cui ciascun soggetto si costruisce e rafforza il proprio polo distanziandosi così dal globalismo atlantista ed ideologico dei neocon . Trump cercherà di riequilibrare la bilancia commerciale americana trattando con i singoli stati ed utilizzando la minaccia dei dazi così da costringere gli europei ad aumentare il budget per la difesa alimentando l'industria bellica statunitense dei cui interessi è portatore. Probabilmente proverà ad utilizzare l'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) una legge federale promulgata nel 1977 che conferisce al Presidente il potere di identificare qualunque minaccia abbia origine al di fuori degli Stati Uniti ,se sussiste uno stato di emergenza economica puo' assumere dei poteri che consentono di aggirare il Congresso . Sul piano interno il controllo sociale sarà demandato al nefasto Project 2025 allo scopo di mantenere l'innaturale asimmetria costituita dal privilegio americano di controllare il 26% del Pil mondiale rappresentando solo il 4,5% della popolazione mondiale .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BASTIONI-09012025-FAGAN.mp3\"][/audio]","15 Gennaio 2025","2025-01-15 15:39:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 09/01/2025-SERBIA GLI STUDENTI FANNO TREMARE VUCIC -PANAMA ,IL CANALE TORNA NEL MIRINO YANKEE- IL FRONTMAN ARANCIONE DELLE TECNO ELITE E LA DOTTRINA MONROE 2.0",1736955546,[538],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[392],{"post_content":541,"post_title":545},{"matched_tokens":542,"snippet":543,"value":544},[93,92],"Djordjevic corrispondente dall'Italia per vari \u003Cmark>medi\u003C/mark>a serbi . 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Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra docenti e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma per quanto una certa narrazione mediatica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi studenti facinorosi, è stato invece il corpo docenti e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente Gaza il più avanzato terreno di sperimentazione per l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di medio periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. 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Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra docenti e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma per quanto una certa narrazione \u003Cmark>medi\u003C/mark>atica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi \u003Cmark>studenti\u003C/mark> facinorosi, è stato invece il corpo docenti e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente Gaza il più avanzato terreno di sperimentazione per l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di \u003Cmark>medi\u003C/mark>o periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. Conta solo l'ossessione di uccidere\" La Stampa 11/04/2024\r\n\r\nSaid Bouamama - La Gauche et la Guerre: Analyse d'une capitulation idéologique\r\n\r\nhttps://investigaction.net/author/said-bouamama/\r\n\r\nLE MONDE VU D'EN BAS\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n ",[579],{"field":155,"matched_tokens":580,"snippet":576,"value":577},[93,92],1157451436007620600,{"best_field_score":583,"best_field_weight":388,"fields_matched":149,"num_tokens_dropped":50,"score":584,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":149},"2211880566784","1157451436007620721",6637,{"collection_name":425,"first_q":27,"per_page":22,"q":27},["Reactive",588],{},["Set"],["ShallowReactive",591],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fRbiqbkSj27Rp0FBFnoIpmKk3aczbl6G9Of2mqDGR3_4":-1},true,"/search?query=studenti+medi"]