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Aziende private, fondazioni, banche sono gli attori che in questa città gestiscono, per delega, il patrimonio immobiliare che dovrebbe essere pubblico. All'origine vi sono due fenomeni: il debito creato con le olimpiadi invernali nei confronti di istituti creditizi e poi il fatto di aver investito nei derivati, un gioco in borsa in cui il debito del comune si è amplificato andando così a \"legittimare\" l'alienazione di bene pubblici.\r\n\r\nNell'articolo di Fabio Balocco apparso sul Fatto Quotidiano, viene fatto un excursus dei vari progetti che nella città di Torino hanno visto l'intervento di enti privati nella loro gestione, vendita e utilizzo. Abbiamo approfondito con lui la svendita del patrimonio pubblico e la questione delle presunte compensazioni, le quali vengono spesso utilizzate come arma di ricatto e di giustificazione rispetto a dei progetti che devono essere approvati a beneficio del privato, a fronte di un bilancio comunale completamente in rosso a causa dell'alimentazione del debito.\r\n\r\nUno degli ambiti in cui investimenti privati hanno un canale preferenziale rispetto al pubblico è quello che riguarda la questione abitativa: un esempio eclatante lo ricopre il bonus del 110% . Se in origine sarebbe dovuto essere un dispositivo utile al miglioramento delle condizioni degli immobili, un'opera per la sostenibilità energetica ed ecologica delle abitazioni, in realtà si è immediatamente trasformato in un'occasione di business per il rifacimento delle facciate degli immobili. Al contempo, per quanto riguarda l'edilizia popolare pubblica non vi è alcun investimento, gli stessi fondi del pnrr non sono stati utilizzati per la ristrutturazione delle case popolari, ma per la cosiddetta riqualificazione di alcune zone, come avvenuto con il recente sgombero delle case atc di via Sospello. Abbiamo approfondito questi temi con il collettivo Prendocasa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/Balocco-svendita-privati-Torino-2022_12_01_2022.12.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","2 Dicembre 2022","2023-04-19 15:00:39","Torino: la svendita del patrimonio pubblico ai privati.",1670000507,[109,110,111],"http://radioblackout.org/tag/debito-pubblico/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/privatizzazione/",[27,113,114],"lotta per la casa","privatizzazione",{"post_content":116,"post_title":120},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[71],"Abbiamo approfondito con lui la \u003Cmark>svendita\u003C/mark> del patrimonio pubblico e la","Torino città indebitata, svenduta, privatizzata, il filo conduttore di tutte le amministrazioni comunali che dalle Olimpiadi del 2006 a oggi si sono succedute e che non hanno mai invertito la tendenza. 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Uno studentato di lusso, fatto per la \"classe creativa\" e i \"nomadi digiatli\", con camere costose e spazi ibridi di design, quello della compagnia olandese dell'Ad Charlie MacGregor, che già in diverse città italiane ha già aperto (Firenze, Bologna, Roma).\r\n\r\nA partire da un interessante articolo uscito su NapoliMonitor, ripercorriamo brevemente la storia di quell'area, e di come si è arrivati alla svendita di una porzione di suolo pubblico verso l'ennesimo privato gentrificatore nel quartiere Aurora. La storia di una alienazione, che si inserisce nell'onda lunga di un processo violento e di esclusione sociale nel quartiere immediatamente a ridosso del centro cittadino, non dimenticando lo sgombero dell'Asilo Occupato, la costruzione della Nuvola Lavazza e dell'ostello Cambo bar-restaurant di lusso (un altro!?!?) a Porta Palazzo.\r\n\r\nNe parliamo ai nostri microfoni con uno de* autor* dell'articolo (sotto il link):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/student_hotel.mp3\"][/audio]\r\n\r\nhttps://napolimonitor.it/the-student-hotel-come-si-svende-suolo-pubblico-a-torino/","9 Novembre 2022","2022-11-09 16:05:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca-1024x680.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/immagine-area-Ponte-Mosca.jpg 1279w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","The Student Hotel, svendita di suolo e gentrificazione nel quartiere Aurora",1668009953,[149,150,151],"http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/student-hotel/",[153,154,155],"aurora","gentrificazione","student hotel",{"post_content":157,"post_title":161},{"matched_tokens":158,"snippet":159,"value":160},[71],"come si è arrivati alla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> di una porzione di suolo","Un area che molt* conoscono, quel quadrato di terra, macerie e sparuti alberelli dopo il Ponte Mosca, tra Corso Giulio Cesare e Lungo Dora Firenze, dove poco tempo fa si giocava a cricket, oggi è un cantiere destinato ad un obrobrio dei giorni nostri, The Student Hotel (o rinominato The Social Hub). Uno studentato di lusso, fatto per la \"classe creativa\" e i \"nomadi digiatli\", con camere costose e spazi ibridi di design, quello della compagnia olandese dell'Ad Charlie MacGregor, che già in diverse città italiane ha già aperto (Firenze, Bologna, Roma).\r\n\r\nA partire da un interessante articolo uscito su NapoliMonitor, ripercorriamo brevemente la storia di quell'area, e di come si è arrivati alla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> di una porzione di suolo pubblico verso l'ennesimo privato gentrificatore nel quartiere Aurora. 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Da qui abbiamo cercato di capire lo stato dell'edilizia pubblica di fronte all'aggressione del privato, non solo a Roma ma cercando di dare uno sguardo complessivo. Di tutto questo abbiamo parlato con Stefano di NapoliMonitor.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/abitare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nOltre a questo, sempre insieme a Stefano, abbiamo ricordato la giornata di mobilitazione transnazionale del 27 marzo.","19 Marzo 2021","2021-03-19 19:36:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/10436685_10202868544173637_925814290519125389_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/10436685_10202868544173637_925814290519125389_n-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/10436685_10202868544173637_925814290519125389_n-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/10436685_10202868544173637_925814290519125389_n-768x433.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/10436685_10202868544173637_925814290519125389_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Diritto all'abitare, svendita del pubblico e mobilitazione transnazionale",1616182573,[184,185,186,187,188,189],"http://radioblackout.org/tag/casa/","http://radioblackout.org/tag/case-popolari/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-degli-affitti/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/",[191,192,193,194,195,196],"casa","case popolari","diritto all'abitare","Roma","sciopero degli affitti","sfratti",{"post_title":198},{"matched_tokens":199,"snippet":200,"value":200},[71],"Diritto all'abitare, \u003Cmark>svendita\u003C/mark> del pubblico e mobilitazione transnazionale",[202],{"field":125,"matched_tokens":203,"snippet":200,"value":200},[71],{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":205,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},"578730123365187705",{"document":207,"highlight":221,"highlights":225,"text_match":130,"text_match_info":228},{"cat_link":208,"category":209,"comment_count":49,"id":210,"is_sticky":49,"permalink":211,"post_author":52,"post_content":212,"post_date":213,"post_excerpt":55,"post_id":210,"post_modified":214,"post_thumbnail":215,"post_thumbnail_html":216,"post_title":217,"post_type":60,"sort_by_date":218,"tag_links":219,"tags":220},[46],[48],"39438","http://radioblackout.org/2016/12/senza-paracadute-mps-governo-gentiloni-e-svendita-del-sistema-italia/","Giovedì prossimo scatterà (l'ennesimo) tentativo di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena con il Tesoro che metterà 15 miliardi per l'acquisto di azioni che il mercato dei titoli bancari semplicemente non vuole assorbire e 80 miliardi di garanzie statali per favorire la raccolta di liquidità. Il \"paracadute\", pagato coi soldi di tutti, basterà ad evitare che MPS si schianti rovinosamente? Le dichiarazioni dei vari governi sullo stato florido della celebre banca italiana (\"un affare\" cit. Renzi) spingono per lo meno alla prudenza mentre è ancora ben fresco il ricordo del pasticcio bail-in/salvabanche, delle dinamiche che il governo Gentiloni deve evitare in tutti i modi di ripetere per mantenere il consenso di un settore strategico per il PD come quello dei piccoli risparmiatori. Il nuovo governo fotocopia si giocherà comunque sulla questione bancaria la sua partita principale, in un contesto di instabilità politica post-referendaria di cui stanno già approfittando gli investitori stranieri per acquistare a prezzi stracciati aziende e fondi di alto valore strategico per l'economia italiana . È di ieri la notizia della scalata \"ostile\" di Vivendi a Mediaset che ha ricevuto una levata di scudi da parte del governo, pronto a difendere (per ora solo a parole...) \"l'azienda Italia\".\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Silvano Cacciari\r\n\r\n\r\nsenza-titolo","15 Dicembre 2016","2016-12-20 20:05:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/6695957623_1a4809af8a_b-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"232\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/6695957623_1a4809af8a_b-300x232.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/6695957623_1a4809af8a_b-300x232.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/6695957623_1a4809af8a_b-768x593.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/6695957623_1a4809af8a_b.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Senza paracadute? 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Infatti, seppur in via sperimentale, la riforma prevede l'accorciamento per gli istituti tecnici e professionali del corso di studi a 4 anni, più 2 di its accademy, un format dove scuola e aziende collaborano per la formazione lavorativa degli studenti. La collaborazione con le aziende del territorio aumenterà il divario tra le scuole, ormai costrette a concorrere tra di loro, sempre alla ricerca di nuovi fondi, che siano privati o che arrivino dal pnrr a colpi di progetti scritti in quattro e quattrotto. Una riforma a metà che però mostra tutto il lato classista e punitivo di questo governo.\r\nne parliamo con Angelo Barbieri autore dell'articolo \"istituti tecnici e professionali: un'altra riforma a perdere\" apparso sulla rivista Gli asini (https://gliasinirivista.org/)\r\n\r\nAscolta il podcast o scarica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/riformavalditara.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMa cosa ne pensa chi la scuola la vive quotidianamente? Insieme a due compagni del Coordinamento degli Studenti di Torino, conosciamo le lotte interne ed esterne degli istituti superiori, le istanze che li muovono e il rapporto con la società. per maggiori info (@assemblea studentesca torino)\r\n\r\nascolta il podcast o scarica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/stuedentimedi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Febbraio 2025","2025-02-20 16:17:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/banchi-200x110.jpeg","sulla scuola. 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Per trattare questo tema abbiamo realizzato un'intervista registrata con Antonio Amoroso, segretario nazionale di CUB Trasporti. Siamo partiti chiedendogli innanzitutto quali sarebbero stati gli effetti immediati di questa scelta, sui lavoratori, sull'utenza viaggiante e sull'economia nazionale. Il nostro ospite ci ha poi fornito un cenno di quadro storico del comparto, che come sappiamo non è alla prima volta al centro di politiche di vera e propria svendita di pezzi di un comparto assolutamente strategico a favore di grossi player internazionali. Poi siamo scesi nello specifico della situazione vertenziale, per poi rilanciare lo sciopero che è stato conseguentemente lanciato dal personale aeroportuale per il 12 settembre.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Intervista-ad-Antonio-Amoroso-su-sciopero-12-settembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Emilia di ADL Cobas Milano sull'occupazione de* lavorator* della scuola dell'ufficio scolastico territoriale milanese.\r\nIl criterio di assegnazione delle cattedre poco umano che usa l'ausilio dell'algoritmo, ormai normalizzato a livello nazionale, è l'oggetto della dura protesta de* precar* della scuola. Le nomine anche quest'anno sono state fatte senza seguire i criteri stabiliti come l'anno scorso e molt* rimarranno disoccupat* a causa del malfunzionamento dell'algoritmo.\r\nI/le precar* della scuola hanno chiesto:\r\n– sospensione presa di servizio\r\n– annullamento dell’attuale convocazione e nuovo scorrimento da graduatorie corrette.\r\n– nuove nomine solo dopo aver ricevuto le reali cattedre disponibili\r\n\r\nPer chi volesse altre info: info@adlcobas.org\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/F_m_10_09_Emilia-ADL-COBAS-su-mobilitazioni-a-Milano-convocazioni-scuole.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Florina dei SICOBAS Verona sul 45esimo sciopero alla Maxidi di Belfiore (VE) per migliori condizioni a partire da forti aumenti di salario e libertà sindacale.\r\nLe astute mosse del padrone: hanno eliminato 24 lavoratori del nostro sindacato che scioperano, dando loro decine di migliaia di euro come incentivo e accusandoli di \"rottura fiducia aziendale\" e denuncia di \"blocco stradale\".\r\nL'organizzazione sindacale ha subito aperto le iscrizioni per rilanciare la lotta operaia e 42 nuovi iscritti solo entrati nelle fila degli scioperanti. D'altronde questa lotta è diventata un punto di riferimento per tanti altri lavoratori nell'area di Verona e oltre per molti lavoratori del settore agroalimentare di logistica a filiera grande distribuzione e supermercati.\r\nAbbiamo anche parlato di Verona dove c'è il più grande interporto d'Europa vi è anche il passaggio di armamenti per le guerre.","15 Settembre 2024","2024-09-15 19:19:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/458279107_966259632194387_2891004470602807280_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 10/09/2024",1726427931,[346],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[348],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":350},{"matched_tokens":351,"snippet":352,"value":353},[71],"politiche di vera e propria \u003Cmark>svendita\u003C/mark> di pezzi di un comparto"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto su uno di quei fatti che rappresenta una della tante contraddizioni di questo governo, che prima si riempie la bocca di voler difendere a valorizzare le aziende italiane e poi svende la propria compagnia aerea di bandiera alla concorrenza tedesca (Lufthansa). 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Milei sta stipulando la sua assicurazione contro le eventuali proteste di piazza che la sua selvaggia politica neoliberale provocherà,accordandosi con i settori del peronismo più accomodanti legati al sindacalismo corrotto.Le sue promesse elettorali roboanti si sgonfieranno facendo posto ad una ristrutturazione neo liberista incentrata sulla svendita degli asset del paese e una macelleria sociale che colpirà ancora di piu' le classi popolari già martoriate da un inflazione galoppante .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BASTIONI-301123-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTorniamo a parlare del Sudan e anche del corno d'Africa con Matteo Palamidesse che scrive su \"Focus on Africa \" ,il quale ci racconta di uno scenario libico come conseguenza dello stallo della guerra . Da una parte le forze di supporto rapido (RSF) guidate da Hemmeti hanno il controllo del Darfur e di buona parte della capitale mente l'esercito regolare di Al Bhuran controlla la parte orientale e si è installato a Port Sudan. In considerazione delle enormi distanze e delle dimensioni del paese ,le forze in campo non hanno una logistica che gli consenta di coprire un fronte così esteso quindi è presumibile il consolidarsi di una divisione del paese con un governo ufficiale che controlla solo una parte del Sudan. Uno scenario libico che s'intreccia con la disastrosa situazione umanitaria e le violenze brutali contro la popolazione civile che provocano milioni di profughi. 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Il Bnp chiede da mesi le dimissioni del governo in carica e l’insediamento di un esecutivo ad interim fino alle elezioni.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BASTIONI-301123-BANGLADESH.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Dicembre 2023","2023-12-01 22:39:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/11/2023-ARGENTINA MILEI SI ALLEA CON LA CUPOLA FINANZIARIA - SUDAN SCENARIO LIBICO -BANGLADESH PROTESTE CONTRO IL GOVERNO.",1701470362,[371],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[285],{"post_content":374},{"matched_tokens":375,"snippet":376,"value":377},[71],"ristrutturazione neo liberista incentrata sulla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> degli asset del paese e","Bastioni di Orione ritorna sull'esito delle elezioni argentine con Alfredo Somoza scrittore e giornalista che ci parla dei rapporti del nuovo presidente Milei con gli ambienti finanziari e affaristici alla luce della scelta del ministro dell'economia Luis Caputo ,ex presidente della banca centrale che nella sua campagna elettorale l'economista loco ha promesso di smantellare. Milei sta stipulando la sua assicurazione contro le eventuali proteste di piazza che la sua selvaggia politica neoliberale provocherà,accordandosi con i settori del peronismo più accomodanti legati al sindacalismo corrotto.Le sue promesse elettorali roboanti si sgonfieranno facendo posto ad una ristrutturazione neo liberista incentrata sulla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> degli asset del paese e una macelleria sociale che colpirà ancora di piu' le classi popolari già martoriate da un inflazione galoppante .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BASTIONI-301123-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTorniamo a parlare del Sudan e anche del corno d'Africa con Matteo Palamidesse che scrive su \"Focus on Africa \" ,il quale ci racconta di uno scenario libico come conseguenza dello stallo della guerra . Da una parte le forze di supporto rapido (RSF) guidate da Hemmeti hanno il controllo del Darfur e di buona parte della capitale mente l'esercito regolare di Al Bhuran controlla la parte orientale e si è installato a Port Sudan. In considerazione delle enormi distanze e delle dimensioni del paese ,le forze in campo non hanno una logistica che gli consenta di coprire un fronte così esteso quindi è presumibile il consolidarsi di una divisione del paese con un governo ufficiale che controlla solo una parte del Sudan. Uno scenario libico che s'intreccia con la disastrosa situazione umanitaria e le violenze brutali contro la popolazione civile che provocano milioni di profughi. Affrontiamo anche le tensioni crescenti tra Etiopia ed Eritrea dopo la rivendicazione di uno sbocco al mare da parte di Addis Abeba .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Palamidesse_Sudan-Etiopia-Bastioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Giuliano Battiston di Lettera 22 esperto di Asia ,parliamo della situazione in Bangladesh dove si susseguono le manifestazioni di piazza dell'opposizione al governo della prima ministra Sheikh Hasina, che punta a ottenere un quarto mandato consecutivo,e che ha avviato una vasta e violenta repressione delle opposizioni . Nelle violenze che hanno caratterizzato le proteste delle settimane scorse hanno perso la vita 16 persone, inclusi 2 agenti di polizia, e 5.500 persone sono rimaste ferite. Il Partito nazionalista, la principale forza di opposizione nel Paese, ha contestato il calendario elettorale e si è mobilitato con manifestazioni e scioperi. Il Bnp chiede da mesi le dimissioni del governo in carica e l’insediamento di un esecutivo ad interim fino alle elezioni.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BASTIONI-301123-BANGLADESH.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[379],{"field":128,"matched_tokens":380,"snippet":376,"value":377},[71],{"best_field_score":132,"best_field_weight":263,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":264,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":383,"highlight":397,"highlights":402,"text_match":130,"text_match_info":405},{"comment_count":49,"id":384,"is_sticky":49,"permalink":385,"podcastfilter":386,"post_author":363,"post_content":387,"post_date":388,"post_excerpt":55,"post_id":384,"post_modified":389,"post_thumbnail":390,"post_title":391,"post_type":318,"sort_by_date":392,"tag_links":393,"tags":395},"85347","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-23-11-2023-gli-houti-vogliono-entrare-dalla-porta-principale-nella-contesa-mediorientale-panama-estallido-social-contro-il-modello-estrattivista-milei-evoca-il-sogno-dell-a/",[275],"Bastioni di Orione con Laura Silvia Battaglia esperta del conflitto in Yemen e dell'aerea mediorientale,approfondisce il ruolo degli Houti nel contesto dell'aggressione a Gaza e gli equilibri in un area estremamente sensibile come quella del golfo di Aden. La ripresa delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran con il sostegno della Cina fa presumere un prossimo disimpegno di Riyad dalla guerra in Yemen e l'attivismo degli Houti una richiesta implicita di legittimazione come entità statuale in relazione ad un equilibrio futuro della regione .\r\n\r\nCon Laura Silvia Battaglia parliamo anche della sua esperienza a Gaza e delle prospettive della striscia in relazione ai progetti di sfruttamento delle imponenti riserve di gas offshore a largo delle coste palestinesi ,nonchè dei progetti di gentrificazione con il sostegno dei fondi emiratini .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-LAURA-SILVIA-BATTAGLIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Diego Battistessa docente universitario, ricercatore, consulente, scrittore ed esperto di America Latina parliamo della situazione di Panama dove da mesi decine di migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni indette contro l’aggiudicazione di una concessione ad una filiale locale della multinazionale canadese First Quantum Minerals per lo sfruttamento della più grande miniera di rame di tutta l’America Centrale, in un clima di forte malcontento nei confronti del governo. Lo scorso anno era stato l’aumento del prezzo del cibo, delle medicine e del carburante deciso dal governo di Laurentino Cortizo a scatenare la rabbia della popolazione, ed ora le proteste sono esplose di nuovo. La decisione del governo consente alla compagnia canadese lo sfruttamento del sito minerario per 20 anni,con conseguenze disastrose per l'ecosistema complesso dei 12000 ettari del distretto di Donoso e compromette le risorse per il sostentamento dei popoli indigene che risiedono nella zona.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-23112023-PANAMA-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCommentiamo l'esito delle elezioni in Argentina che hanno registrato una sconfitta storica del peronismo e la vittoria di Milei personaggio televisivo fautore di un liberalismo selvaggio ,seguace della scuola austriaca di Von Hayek e che si propone di privatizzare i servizi sociali ,svendere gli asset dello stato ,dollarizzare l'economia,distruggere la Banca centrale e altre amenità del genere.\r\n\r\nIn realtà il programma di Milei è sostenuto dagli ambienti legati all'ex presidente Macrì legati a interessi speculativi e finanziari che mirano alla svendita delle richezze del paese e implementare politiche di austerity e deflazione con conseguenze nefaste per il potere di acquisto delle classi subalterne.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BASTIONI-DI-ORIONE-23112023-ARGENTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Carlo Greppi storico e scrittore ,prendendo spunto da un ricordo di Angelo del Boca storico del colonialismo italiano tenutosi al polo del '900 ,parliamo della memoria negata delle nefandezze del colonialismo italiano ,l'amnesia collettiva ,strutturale ,pervasiva e voluta sulla vicenda coloniale ,ancora travisata dal mito degli \"italiani brava gente\" . La storia coloniale sembra appartenere ad una narrazione secondaria mentre invece informa di senso la storia nazionale con i suoi strascichi di razzismo e suprematismo bianco che ancora sopravvivono nel sentire comune .La mancanza di una riflessione collettiva critica sulle stragi coloniali ,da quella di Addis Abeba del febbraio 1937 ,all'uso dei gas ai campi di concentramento libici ,ha consentito l'impunità per i massacratori come Graziani consentendo agli eredi del fascismo di rivendicare quelle orrende gesta .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CarloGreppi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Novembre 2023","2023-11-26 09:34:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 23/11/2023- GLI HOUTI VOGLIONO ENTRARE DALLA PORTA PRINCIPALE NELLA CONTESA MEDIORIENTALE-PANAMA \"ESTALLIDO SOCIAL\" CONTRO IL MODELLO ESTRATTIVISTA-MILEI EVOCA IL SOGNO DELL' \"ARGENTINA POTENCIA\" MA PREPARA LA MACELLERIA SOCIALE-LA MEMORIA NEGATA SULLE NEFANDEZZE DEL COLONIALISMO ITALIANO .",1700939577,[394],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[396],"Bastioni di Orione",{"post_content":398},{"matched_tokens":399,"snippet":400,"value":401},[71],"e finanziari che mirano alla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> delle richezze del paese e","Bastioni di Orione con Laura Silvia Battaglia esperta del conflitto in Yemen e dell'aerea mediorientale,approfondisce il ruolo degli Houti nel contesto dell'aggressione a Gaza e gli equilibri in un area estremamente sensibile come quella del golfo di Aden. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-05-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nFranco Serantini. Esattamente 50 anni fa moriva in una cella del carcere di Pisa un anarchico di 20 anni. Tre giorni prima un corteo antifascista si era mosso per la città per impedire il comizio del fascista Niccolai. Il corteo venne duramente caricato in Lungarno Gambacorti, Franco venne assalito da un nugolo di poliziotti che lo pestarono a lungo con calci, pugni e i micidiali calci dei fucili.\r\nGettato su una camionetta pesto e sanguinante venne condotto in carcere, dove il responsabile modico, il dottor Mammoli, lo dichiarò sano e lo fece trasferire in cella. Lì agonizzò sino all’alba del 7 maggio, il giorno delle elezioni. Inutile dire che i responsabili vennero tutti assolti.\r\nMa la verità su quella vicenda emerse comunque.\r\nA 50 anni dall’omicidio di Franco fascisti di ogni risma sono e continuano ad essere al governo, l’Italia è in guerra su più fronti, la vita di chi deve lavorare per vivere sempre più precaria, pericolosa, difficile.\r\nPer ricordare e lottare è stato indetto un corteo il 7 maggio.\r\nLa memoria di ieri si fa viva nelle lotte di oggi.\r\nPer questa ragione il corteo del 7 maggio, oltre a mantenere forte il ricordo della ferocia del potere, avrà come obiettivo il contrasto al fascismo e alla guerra. \r\nAppuntamento alle ore 15 in piazza XX settembre a Pisa.\r\nNe abbiamo parlato con Peppe del circolo anarchico di vicolo del Tidi a Pisa \r\n\r\nPrimo Maggio a Torino. Le due piazze\r\nCronaca di una giornata di lotta tra ritualità e violenza poliziesca. \r\n\r\nLe università armate. Il movimento No Muos ha realizzato un dossier “Università e Guerra” sulle sempre più forti intersezioni tra gli istituti universitari e l’industria bellica.\r\nI finanziamenti pubblici per gli Atenei negli anni si sono mantenuti al minimo.\r\nIn questa situazione di forti difficoltà, si sono inseriti Stati Stranieri e Forze Armate di paesi più o meno alleati, uniti ai settori dell’industria bellica nazionale, che hanno messo a disposizione finanziamenti in cambio dell’applicazione di determinati settori dell’università in progetti apertamente militari, oppure di tipo civile, ma con facile riconversione al militare. In pratica le nostre Università si sono messe a progettare per la guerra.\r\n“le Università italiane sono coinvolte come capofila in 67 progetti di ricerca e/o formazione finanziati o organizzati in partnership con aziende che fanno parte dell’industria della guerra e/o istituzioni militari di difesa”. La parte del leone la fa naturalmente Leonardo-Finmeccanica (15%), seguita da Ansaldo (8%), ecc.\r\nCon appositi grafici viene resa evidente una situazione che vede protagonisti attori come l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Esercito Italiano, la Marina Militare, le Accademie Militari, gli Alpini, il Dipartimento della Difesa degli USA, la NASA, la US Navy, ed anche l’ONU e la NATO.\r\nCe ne ha parlato Pippo Guerrieri del movimento No Muos\r\n\r\nProspettive antimilitariste verso i prossimi appuntamenti dell’Assemblea antimilitarista, in particolare quella svoltasi a Livorno l’8 maggio, un’occasione per fare un bilancio delle iniziative e promuoverne di nuove.\r\nCe ne ha parlato Federico\r\n\r\nUna Barriera contro il fascismo\r\nEra prevedibile. Dopo mesi di campagna mediatica martellante, culminata in alcuni articoli che descrivevano una rissa a ponte Mosca come un duello medievale, non potevano mancare i fascisti di Fratelli d’Italia pronti a giocare ancora una volta la carta securitaria. Una carta che prefettura e Comune stanno giocando da mesi puntando in modo specifico sia su Ponte Mosca sia sull’area di giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia, dove è diretto il corteo indetto per questa sera dai fascisti.\r\nNella perenne campagna elettorale di Torino Fratelli d’Italia gioca contro il PD le sue stesse carte.\r\nSullo sfondo, ma ancora ben visibile, un pezzo di città sempre più povero, militarizzato, razzializzato, sospinto ai margini. \r\n\r\nSmash the vision! Mostr* in marcia contro la città vetrina\r\nDal 10 al 14 maggio a Torino c'è l'Eurovision, giunto alla sua 66esima edizione. L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, svendita dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\n\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nNazionalismo e guerra tra nazisti “buoni” e nazisti “cattivi”\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nI paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra propaganda patriottica, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare. \r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi introduttivi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio \r\nsciopero generale contro la guerra!\r\nNo all'economia di guerra e alle spese militari! Case, scuole, ospedali, trasporti per tutt*\r\nContro tutte le patrie, contro tutti gli eserciti, per un mondo senza frontiere\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nOre 18 piazza Castello manifestazione\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2022","2022-05-14 12:58:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-05-12-manif-sciopero-guerra-col-200x110.jpg","Anarres del 6 maggio. Smash the vision! Primo Maggio: le due piazze. Le università armate. 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Il movimento No Muos ha realizzato un dossier “Università e Guerra” sulle sempre più forti intersezioni tra gli istituti universitari e l’industria bellica.\r\nI finanziamenti pubblici per gli Atenei negli anni si sono mantenuti al minimo.\r\nIn questa situazione di forti difficoltà, si sono inseriti Stati Stranieri e Forze Armate di paesi più o meno alleati, uniti ai settori dell’industria bellica nazionale, che hanno messo a disposizione finanziamenti in cambio dell’applicazione di determinati settori dell’università in progetti apertamente militari, oppure di tipo civile, ma con facile riconversione al militare. In pratica le nostre Università si sono messe a progettare per la guerra.\r\n“le Università italiane sono coinvolte come capofila in 67 progetti di ricerca e/o formazione finanziati o organizzati in partnership con aziende che fanno parte dell’industria della guerra e/o istituzioni militari di difesa”. La parte del leone la fa naturalmente Leonardo-Finmeccanica (15%), seguita da Ansaldo (8%), ecc.\r\nCon appositi grafici viene resa evidente una situazione che vede protagonisti attori come l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Esercito Italiano, la Marina Militare, le Accademie Militari, gli Alpini, il Dipartimento della Difesa degli USA, la NASA, la US Navy, ed anche l’ONU e la NATO.\r\nCe ne ha parlato Pippo Guerrieri del movimento No Muos\r\n\r\nProspettive antimilitariste verso i prossimi appuntamenti dell’Assemblea antimilitarista, in particolare quella svoltasi a Livorno l’8 maggio, un’occasione per fare un bilancio delle iniziative e promuoverne di nuove.\r\nCe ne ha parlato Federico\r\n\r\nUna Barriera contro il fascismo\r\nEra prevedibile. Dopo mesi di campagna mediatica martellante, culminata in alcuni articoli che descrivevano una rissa a ponte Mosca come un duello medievale, non potevano mancare i fascisti di Fratelli d’Italia pronti a giocare ancora una volta la carta securitaria. Una carta che prefettura e Comune stanno giocando da mesi puntando in modo specifico sia su Ponte Mosca sia sull’area di giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia, dove è diretto il corteo indetto per questa sera dai fascisti.\r\nNella perenne campagna elettorale di Torino Fratelli d’Italia gioca contro il PD le sue stesse carte.\r\nSullo sfondo, ma ancora ben visibile, un pezzo di città sempre più povero, militarizzato, razzializzato, sospinto ai margini. \r\n\r\nSmash the vision! Mostr* in marcia contro la città vetrina\r\nDal 10 al 14 maggio a Torino c'è l'Eurovision, giunto alla sua 66esima edizione. L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, \u003Cmark>svendita\u003C/mark> dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\n\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nNazionalismo e guerra tra nazisti “buoni” e nazisti “cattivi”\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nI paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra propaganda patriottica, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare. \r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi introduttivi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio \r\nsciopero generale contro la guerra!\r\nNo all'economia di guerra e alle spese militari! Case, scuole, ospedali, trasporti per tutt*\r\nContro tutte le patrie, contro tutti gli eserciti, per un mondo senza frontiere\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nOre 18 piazza Castello manifestazione\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[425],{"field":128,"matched_tokens":426,"snippet":422,"value":423},[71],{"best_field_score":132,"best_field_weight":263,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":264,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":429,"highlight":441,"highlights":446,"text_match":130,"text_match_info":449},{"comment_count":49,"id":430,"is_sticky":49,"permalink":431,"podcastfilter":432,"post_author":338,"post_content":433,"post_date":434,"post_excerpt":55,"post_id":430,"post_modified":435,"post_thumbnail":436,"post_title":437,"post_type":318,"sort_by_date":438,"tag_links":439,"tags":440},"72968","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-18-01-2022/",[277]," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Haitham Hemdal sicobas Piacenza sul caso dei licenziamenti dei 280 lavoratori Fedex del magazzino di Piacenza chiuso da aprile 2021: il sindacato in un comunicato del 12/01/2022 annuncia la vittoria dei lavoratori. \"Dopo 10 mesi di lotta a oltranza e di repressione sistematica da parte di stato e padroni, ieri sera si è finalmente chiusa la durissima vertenza dei lavoratori FedEx di Piacenza. La gran parte dei lavoratori che hanno fino all’ultimo partecipato agli scioperi sono stati assunti direttamente alle dipendenze di FedEx nel magazzino di Bologna, con contratto full-time e mantenendo tutti i diritti che avevano conquistato negli anni sul sito di Piacenza (ticket,livelli, scatti di anzianità, ecc.); altri, tra cui molti lavoratori che per motivi personali non potevano trasferirsi in altre città, hanno invece accettato l’incentivo all’esodo pari a 48 mila euro, con in più la garanzia che FedEx provveda a ritirare tutte le denunce fatte a loro carico a seguito delle centinaia di scioperi e picchetti svolti in questi mesi...\"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_18_01_Haitham-su-buoni-risultati-lotta-FedEx.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Alessandro Zadra Sicobas Milano sulle cariche della polizia al presidio dei lavoratori licenziati Unes di Truccazzano (Mi). Siamo tornati sull'argomento alla luce del non affievolirsi della lotta e dei presidi davanti al magazzino:\r\n\"Già venerdì scorso, le forze dell’ordine “democratico” erano intervenute con ferocia contro gli operai che esercitano il diritto di sciopero per la difesa delle loro condizioni – la garanzia di un posto\r\ndi lavoro e del salario per mantenere le loro famiglie – usando semplicemente l’arma del picchetto...\"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_18_01_SiCobas-Milano-su-situazione-lotte-Unes.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Antonio Amoroso, segretario nazionale CUB Trasporti sulla svendita di Alitalia; ora ITA, e le conseguenze occupazionali: in particolare abbiamo approfondito le motivazioni del presidio di domani davanti a Montecitorio a Roma. In un comunicato si legge:\r\n\"Facciamo volare il pallone gonfiato ... Fino a perderlo di vista...Mercoledì 19 gennaio L'appuntamento per tutti è alle 8.30 in Piazza SS Apostoli a Roma, in contemporanea con l'audizione in Commissione Trasporti di Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, rispettivamente presidente e amministratore di Ita. Una delegazione potrà raggiungere Montecitorio e una volta di più far\r\nsentire il dissenso dei lavoratori rispetto alle scelte operate finora dalla dirigenza di un'azienda pubblica. Una su tutte l'aver ignorato l’articolo 1212 del Codice civile tra quelli alla base della tutela dei diritti dei lavoratori, in particolar modo a fronte di un momento di crisi concomitante al passaggio di un ramo d’azienda.\r\nL’articolo citato infatti stabilisce che quando un ramo d’azienda viene ceduto da un soggetto a un altro, quest’ultimo deve accollarsi il compito di prendere anche i lavoratori oltre ai beni acquisiti.\r\nNel caso specifico invece i lavoratori Alitalia, se non in minima parte, non sono passati a Ita. Dei 10.500 dipendenti Alitalia infatti, solo 2.800 di loro (e non tutti già in organico al momento) sono statiassunti. Ulteriore danno, i due dirigenti Ita hanno anche potuto disapplicare il contratto collettivo nazionale facendo invece valere inizialmente un regolamento interno imposto unilateralmente con tagli agli stipendi fino al 40%. Anomalia, quest’ultima, superata solo in un secondo momento, con la firma di un nuovo contratto da parte di quasi tutti i sindacati, a\r\nesclusione di Cub, Usb e Navaid, a cui è seguita l’assunzione di numerosi sindacalisti, in base al “Ce lo chiede l’Europa”.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_18_01_Aggiornamenti-lotte-ITA-con-Antonio-Amoroso.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","21 Gennaio 2022","2022-01-26 19:55:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/fedex-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 18/01/2022",1642766972,[],[],{"post_content":442},{"matched_tokens":443,"snippet":444,"value":445},[71],"segretario nazionale CUB Trasporti sulla \u003Cmark>svendita\u003C/mark> di Alitalia; ora ITA, e"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Haitham Hemdal sicobas Piacenza sul caso dei licenziamenti dei 280 lavoratori Fedex del magazzino di Piacenza chiuso da aprile 2021: il sindacato in un comunicato del 12/01/2022 annuncia la vittoria dei lavoratori. \"Dopo 10 mesi di lotta a oltranza e di repressione sistematica da parte di stato e padroni, ieri sera si è finalmente chiusa la durissima vertenza dei lavoratori FedEx di Piacenza. 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