","Svezia: l'attentato di Örebro sintomo di una società in guerra","post",1739021423,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/attentato/","http://radioblackout.org/tag/migrazione/","http://radioblackout.org/tag/svezia/",[65,66,15],"attentato","migrazione",{"post_content":68,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"Svezia","una scuola a Örebro, in \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>, ha lasciato sul terreno 10","Martedì 4 febbraio, una sparatoria in una scuola a Örebro, in \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>, ha lasciato sul terreno 10 morti e l'attentatore suicida. L'Ansa oggi riporta il grido dell'attentatore \"Via dall'Europa\", ed anche il fatto che la scuola presa di mira fosse un istituto serale che impartiva corsi di svedese per stranieri e frequentato da una percentuale molto alta di studenti migranti o di seconda generazione fa pensare ad un attentato pensato per colpire le comunità migranti stabilitesi in \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>. Nonostante questo, le informazioni fornite dalla polizia e dal governo svedesi sono frammentate e molto confuse, come confuso e tardivo è stato lo stesso intervento delle forze dell'ordine, fatto che ha probabilmente contribuito al numero di vittime molto elevato.\r\n\r\nIl profilo dell'attentatore è quello di una persona senza relazioni sociali, senza più contatti con la famiglia, in evidente necessità di cure eppure non solo non presa in cura dai servizi sociali, ma addirittura autorizzata al possesso di armi. Già da queste poche informazioni sul suo profilo si possono immaginare alcuni ragionamenti sullo stato di salute in cui versa la \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>: dotata in passato di uno dei sistemi welfaristici che avevano contribuito a costruire il mito delle socialdemocrazie scandinave come paradisi fondati sulla pace sociale in cambio della redistribuzione del reddito, il welfare svedese si è progressivamente disgregato lasciando una società piagata dall'isolamento, dalla xenofobia e dalla paura ma con il maggior numero di armi pro-capite d'Europa. Il governo svedese ha scelto di affrontare le ultime ondate migratorie ricorrendo al tipico arsenale delle destre europee: una retorica fondata sulla paura e sulla stigmatizzazione delle comunità migranti, rappresentate come responsabili dell'aumento di atti violenti, e una politica interna imperniata sulla militarizzazione della sfera pubblica e sul conferimento alla polizia del potere di fermare e perquisire a propria discrezione chiunque all'interno di \"zone speciali\" che, guardacaso, coincidono con i quartieri popolari a maggioranza migrante. Una politica della \"guerra interna\" che si abbina alla retorica di \"guerra esterna\" che riguarda invece la minaccia rappresentata dalla Russia: una martellante campagna a favore del diritto ucraino a difendersi ha spostato l'opinione pubblica svedese su posizioni oltranziste per quanto riguarda la guerra in Ucraina e l'ostilità alla Russia e all'Iran.\r\n\r\nDa un articolo di Internationalen: \"Come molti hanno sottolineato, gli autori solitari non agiscono nel vuoto della società, indipendentemente dal loro stato mentale. In un contesto in cui le sparatorie e le esplosioni quasi quotidiane normalizzano la violenza delle armi, in cui il governo di destra e i Democratici di \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> indicano l'immigrazione e gli immigrati come i principali problemi del Paese, in cui la cittadinanza può essere revocata, i rifugiati sono trattati come criminali, il Consiglio per l'immigrazione deporta su basi arbitrarie e un numero sempre maggiore di persone deve essere “rimpatriato”, si crea un intero clima sociale che può incanalare l'odio e la rabbia individuale. È in questo contesto che possono nascere autori di reati come quelli di Örebro. Forse non sapremo mai le motivazioni personali, razziste o di altro tipo, dell'assassino di massa solitario. E forse non ne abbiamo nemmeno bisogno per fare ciò che tante persone a Örebro stanno facendo ora, ovvero unirsi nel dolore, nella comunione e nel rispetto, come una sorta di controforza di solidarietà. Non solo contro singoli atti di follia, ma contro il clima sociale politicamente infiammato che può alimentare la violenza, sia essa deliberatamente ideologica o solo una manifestazione di odiosa follia\"\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Monica Quirico, studiosa di \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/QuiricoSpasratoriaSvezia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":75},[70],"\u003Cmark>Svezia\u003C/mark>: l'attentato di Örebro sintomo di una società in guerra",[77,79,81],{"matched_tokens":78,"snippet":65},[],{"matched_tokens":80,"snippet":66},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[15],"\u003Cmark>svezia\u003C/mark>",[85,90,93],{"field":35,"indices":86,"matched_tokens":87,"snippets":89},[14],[88],[15],[83],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":75,"value":75},"post_title",[70],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":100,"num_tokens_dropped":47,"score":101,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":103,"highlight":139,"highlights":165,"text_match":96,"text_match_info":172},{"cat_link":104,"category":105,"comment_count":47,"id":106,"is_sticky":47,"permalink":107,"post_author":50,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":53,"post_id":106,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":58,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":127},[44],[46],"77481","http://radioblackout.org/2022/10/fronti-di-guerra-il-sabotaggio-del-nord-stream-la-decadenza-europea/","La guerra in Ucraina si delinea sempre più come scontro interimperialista in cui L’Europa ha sempre più il ruolo del vaso di coccio.\r\nProveremo a capirne di più ragionando sui sabotaggi del Nord Stream, l’annessione alla Russia delle zone occupate, il recente attacco al ponte di Crimea e la pesante ritorsione di Mosca.\r\nSullo sfondo, persistenti, le minacce di escalation nucleare.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-10-11-guerra-capello.mp3\"][/audio]","11 Ottobre 2022","2022-10-11 15:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-300x188.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-300x188.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-1024x641.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-768x481.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-1536x961.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/ansa_nord_stream_perdita_12-2048x1282.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Fronti di guerra. 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Abbiamo chiesto a Kristina, di Antifa Sofia di raccontarci di cosa si tratta, cercando di fornire anche il contesto in cui si svolge da 20 anni la marcia neonazista e parlando della portata internazionale di questo raduno.\r\n\r\nDi seguito la diretta, e il comunicato del collettivo Antifa Sofia:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antifasofia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCare compagne e compagni,\r\n\r\nQuesto è un invito a partecipare e a diffondere la chiamata alla NO NAZIS ON OUR STREETS 2023 a Sofia, Bulgaria - la manifestazione del 25 febbraio contro il più grande raduno neonazista internazionale che si svolge a Sofia ogni anno, da vent'anni.\r\n\r\nQui sotto ci sono alcune informazioni per chi volesse saperne di più:\r\n\r\n1.Chi è il generale Lukov e cos'è la \"LukovMarch\"\r\n2.Perché è importante la solidarietà internazionale\r\n3.Chi siamo in Antifa Sofia/Antifa Bulgaria\r\n4.Qual è la situazione attuale e cosa è successo l'anno scorso\r\n5.Cosa è previsto per la manifestazione di quest'anno\r\n6.In che altro modo potete sostenerci\r\n\r\n1. Chi è il generale Lukov e cos'è la \"LukovMarch\":\r\nLa LukovMarch è una marcia neonazista con fiaccole e centinaia di partecipanti che si svolge a febbraio a Sofia, la capitale della Bulgaria, ogni anno dal 2003. Si dice che la marcia onori la memoria del tenente generale, politico e ministro della Guerra Hristo Lukov (1887-1943), sostenitore della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Lukov fece pressione sul governo bulgaro per inviare gli ebrei bulgari nei campi di sterminio in Germania. Il generale era un leader dell'organizzazione ultranazionalista UBNL, che proclamava antisemitismo, xenofobia, totalitarismo e fascismo. Fu ucciso da Violeta Yakova, una donna di origine ebraica, membro della resistenza comunista antifascista illegale di Sofia.\r\n\r\n20 anni fa, nel 2003, la figura di Hristo Lukov è stata tirata fuori dal cestino della storia per essere commemorata per la prima volta e da allora ogni anno si svolge la marcia in suo onore.\r\n\r\nI gruppi formali e informali dietro l'organizzazione della \"LukovMarch\", insieme alla maggior parte dei partecipanti al corteo, rappresentano la stragrande maggioranza dell'estrema destra bulgara e della scena neonazista: l'organizzatore principale è l'Unione Nazionale Bulgara, il partito ultranazionalista VMRO (che ha deputati al Parlamento europeo e in precedenza faceva parte della coalizione parlamentare \"Patrioti Uniti\" e del governo di Boyko Borisov fino al 2021), Resistenza Nazionale (famosa per le manifestazioni omofobe e le aggressioni ad attivist di sinistra), gruppi calcistici ultras neonazisti, la sezione bulgara dell'organizzazione neonazista Blood And Honor e altri.\r\n\r\n2. Perché la solidarietà transnazionale è importante?\r\nGli ultranazionalisti erano al governo. Le organizzazioni naziste parlamentari ed extraparlamentari si stanno unendo incontrandosi, marciando insieme, tenendo conferenze e mostrando una \"solidarietà internazionale (suprematista) bianca\" più che mai per \"proteggere l'Europa\", come sostengono, specialmente contro le persone migranti che attraversano il confine con la Turchia per entrare in Europa. Questa unione è evidente dal numero di sostenitori stranieri della LukovMarch negli ultimi anni, tra cui: Spagna (La Falange), Germania (NPD, Die Rechte, Der III Weg), Francia (Terre et peuple), Italia (CasaPound), Austria, Croazia (Partito Neofascista), Polonia (National Revival), Romania (Nova Dreapta), Ungheria, Svezia (Fronte Nordico), Russia (Movimento Imperiale Russo) e persino dagli Stati Uniti.\r\n\r\nPer anni la marcia neonazista è stata oggetto di proteste. Persino la Direzione degli Affari Interni della capitale ha pubblicato dati secondo cui la LukovMarch è un evento che coinvolge membri di gruppi terroristici e criminali filo-nazisti come partecipanti. Dal 2014, il sindaco di Sofia formalmente \"vieta\" la marcia, per poi lasciare che i nazisti marcino con le loro torce, scortati da un gran numero di forze di polizia. Nel frattempo, i partiti politici che hanno stretti legami con le organizzazioni che stanno dietro alla LukovMarch ricoprono diverse cariche nelle strutture di potere locali, nazionali ed europee, anche ai vertici. Il loro discorso è promosso e amplificato dai media mainstream, che lo utilizzano costantemente per fomentare paure e divisioni servendosi senza filtri dei peggiori stereotipi razzisti, sessisti e omofobi.\r\n\r\nQuest'anno ricorre il 20° anniversario della LukovMarch e ci aspettiamo una grande partecipazione internazionale da parte dei neonazi, perciò speriamo in un'eguale partecipazione da parte dei nostri compagni e compagne.\r\n\r\n3. Chi siamo?\r\nIn Antifa Sofia/Antifa Bulgaria siamo un gruppo di persone con idee prevalentemente anarchiche e antiautoritarie, che si oppongono a strutture e organizzazioni di partito totalitarie. Ci siamo riunit nel tentativo di fermare la LukovMarch e di opporci agli atti di violenza dell'estrema destra.\r\n\r\n4. Qual è la situazione attuale e cosa è successo l'anno scorso\r\nA causa della pandemia, negli ultimi due anni non abbiamo potuto contare sulla presenza fisica dei nostr compagn di altri paesi, ma lo stesso vale per i nazisti bulgari, che non sono stati raggiunti dai loro amici europei.\r\nLa marcia nazista LukovMarch del 2022 ancora una volta è stata all'ultimo minuto vietata dal comune di Sofia, ma si è svolta comunque. I nazisti hanno in realtà organizzato tre manifestazioni diverse per tre diverse \"cause patriottiche\", con il piano di riunirsi e concludersi insieme di fronte alla casa di Hristo Lukov. Anche se non sono state ufficialmente annunciate come LukovMarch, in tutte e tre le marce si gridavano gli stessi slogan e si inneggiava al generale Lukov.\r\n\r\nDal canto nostro, nonostante i numeri ridotti, il nostro corteo è stato partecipato e determinato, capace di prendersi le strade nel freddo pungente di febbraio e di spezzare il silenzio e il grigiore della città. L'anno scorso abbiamo poi fatto un ulteriore passo: per la prima volta siamo riuscit a bloccare la LukovMarch. Nonostante le forze di polizia presenti in grandi numeri, un gruppo di compagn si è riunito in strada e si è fermato davanti alla manifestazione neonazista con uno striscione, cantanto e bloccando la strada, impedendo ai neonazi di marciare.\r\n\r\n5. Cos'è previsto per la manifestazione di quest'anno:\r\nLa manifestazione di quest'anno sarà il 25 febbraio. Come di consueto, la data è scelta per farla coincidere con quella della marcia neonazista e per questo la data è stata definita con poco anticipo. Quest'anno cercheremo di avvicinare il nostro corteo al loro e inizieremo nel pomeriggio/sera.\r\nNonostante il pochissimo preavviso, saremmo felicissim di avervi con noi a Sofia in quella giornata. Non possiamo purtroppo coprire le spese di viaggio o di alloggio, ma faremo il possibile per ospitarvi. Per questo vi preghiamo di farci sapere il prima possibile se avete intenzione di partecipare.\r\nIn base alle presenze, penseremo ad organizzare un evento post-corteo e un'assemblea, per conoscerci e discutere delle nostre lotte e di come intrecciarle.\r\nSe avete domande o proposte, scriveteci!\r\n\r\n6. In che altro modo potete sostenerci?\r\nLa cosa migliore è sensibilizzare l'opinione pubblica in tutti i modi possibili! Condividete questo appello, organizzate informazioni/eventi, condividete con i media, ecc. Inoltre, potete fare una donazione alla nostra raccolta fondi: https://preview.firefund.net/antifabg?stamp=1673517103.\r\n\r\nLottiamo insieme contro questo sistema costruito sullo sfruttamento, il razzismo, il patriarcato e le discriminazioni costruendo reti di solidarietà!\r\n\r\nCi auguriamo di ricevere presto vostre notizie e speriamo di vedervi il 25 febbraio!\r\nEvento Fb: https://www.facebook.com/events/3341975939392237?ref=newsfeed\r\n\r\nAntifa Sofia","13 Febbraio 2023","2023-02-13 12:52:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/x327187860_1152147452107439_3173223972412077845_n.jpg.pagespeed.ic_.enhJdJq4A7-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Antifa Sofia",1676292643,[188,189,190,191,192,193],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/bulgaria/","http://radioblackout.org/tag/fascisti/","http://radioblackout.org/tag/neonazisti/","http://radioblackout.org/tag/sofia/","http://radioblackout.org/tag/xenofobia/",[195,17,196,197,198,199],"antifa","fascisti","neonazisti","sofia","xenofobia",{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[70],"Revival), Romania (Nova Dreapta), Ungheria, \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> (Fronte Nordico), Russia (Movimento Imperiale","Antifa Bulgaria ricorda che quest'anno, come ogni anno, si terrà il raduno ultranazionalista e neonazista Lukovmarch il 25 febbraio e invita tutte, tutti e tuttu a partecipare alla contromanifestazione e a costruire reti di solidarietà internazionali. 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Qual è la situazione attuale e cosa è successo l'anno scorso\r\nA causa della pandemia, negli ultimi due anni non abbiamo potuto contare sulla presenza fisica dei nostr compagn di altri paesi, ma lo stesso vale per i nazisti bulgari, che non sono stati raggiunti dai loro amici europei.\r\nLa marcia nazista LukovMarch del 2022 ancora una volta è stata all'ultimo minuto vietata dal comune di Sofia, ma si è svolta comunque. I nazisti hanno in realtà organizzato tre manifestazioni diverse per tre diverse \"cause patriottiche\", con il piano di riunirsi e concludersi insieme di fronte alla casa di Hristo Lukov. Anche se non sono state ufficialmente annunciate come LukovMarch, in tutte e tre le marce si gridavano gli stessi slogan e si inneggiava al generale Lukov.\r\n\r\nDal canto nostro, nonostante i numeri ridotti, il nostro corteo è stato partecipato e determinato, capace di prendersi le strade nel freddo pungente di febbraio e di spezzare il silenzio e il grigiore della città. L'anno scorso abbiamo poi fatto un ulteriore passo: per la prima volta siamo riuscit a bloccare la LukovMarch. Nonostante le forze di polizia presenti in grandi numeri, un gruppo di compagn si è riunito in strada e si è fermato davanti alla manifestazione neonazista con uno striscione, cantanto e bloccando la strada, impedendo ai neonazi di marciare.\r\n\r\n5. Cos'è previsto per la manifestazione di quest'anno:\r\nLa manifestazione di quest'anno sarà il 25 febbraio. Come di consueto, la data è scelta per farla coincidere con quella della marcia neonazista e per questo la data è stata definita con poco anticipo. Quest'anno cercheremo di avvicinare il nostro corteo al loro e inizieremo nel pomeriggio/sera.\r\nNonostante il pochissimo preavviso, saremmo felicissim di avervi con noi a Sofia in quella giornata. Non possiamo purtroppo coprire le spese di viaggio o di alloggio, ma faremo il possibile per ospitarvi. Per questo vi preghiamo di farci sapere il prima possibile se avete intenzione di partecipare.\r\nIn base alle presenze, penseremo ad organizzare un evento post-corteo e un'assemblea, per conoscerci e discutere delle nostre lotte e di come intrecciarle.\r\nSe avete domande o proposte, scriveteci!\r\n\r\n6. In che altro modo potete sostenerci?\r\nLa cosa migliore è sensibilizzare l'opinione pubblica in tutti i modi possibili! Condividete questo appello, organizzate informazioni/eventi, condividete con i media, ecc. Inoltre, potete fare una donazione alla nostra raccolta fondi: https://preview.firefund.net/antifabg?stamp=1673517103.\r\n\r\nLottiamo insieme contro questo sistema costruito sullo sfruttamento, il razzismo, il patriarcato e le discriminazioni costruendo reti di solidarietà!\r\n\r\nCi auguriamo di ricevere presto vostre notizie e speriamo di vedervi il 25 febbraio!\r\nEvento Fb: https://www.facebook.com/events/3341975939392237?ref=newsfeed\r\n\r\nAntifa Sofia",[206],{"field":94,"matched_tokens":207,"snippet":203,"value":204},[70],578730123365187700,{"best_field_score":210,"best_field_weight":211,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":212,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":214,"highlight":238,"highlights":243,"text_match":208,"text_match_info":246},{"cat_link":215,"category":216,"comment_count":47,"id":217,"is_sticky":47,"permalink":218,"post_author":50,"post_content":219,"post_date":220,"post_excerpt":53,"post_id":217,"post_modified":221,"post_thumbnail":222,"post_thumbnail_html":223,"post_title":224,"post_type":58,"sort_by_date":225,"tag_links":226,"tags":232},[44],[46],"79874","http://radioblackout.org/2023/02/carovana-solidale-per-lavrio-2/","Seconda carovana solidale per il campo di Lavrio\r\n\r\nCostruito nel 1947 per ospitare ex minatori locali, il campo di Lavrio, cittadina a 65 km a sud-est di Atene, è diventato nel tempo un luogo di rifugio per dissidenti turchi e dagli anni ‘80, per rifugiati politici curdi.\r\nNel 2015, con la prosecuzione del conflitto in Siria del Nord e la continua repressione dell’AKP (partito capeggiato dal Presidente della Turchia Erdogan) nei confronti della comunità curda e dei dissidenti politici, aumentò considerevolmente il numero di arrivi in Grecia e il governo si trovò ad aprire a Lavrio un secondo centro poco distante dal primo.\r\n\r\nA differenza dei campi gestiti dal governo greco e dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in questo campo ci si autorganizza e si definiscono insieme le regole comuni della convivenza. Le organizzazioni che un tempo frequentavano il campo, come la Croce Rossa, l’hanno abbandonato in seguito alle pressioni del governo greco e di quello turco.\r\n\r\nLa Turchia nel 2022 ha incrementato gli attacchi nelle zone del Kurdistan iracheno, arrivando ad occupare di fatto questa fascia di territorio, con l'approvazione dello stesso governo iracheno, e nel novembre del 2022 ha compiuto una serie di attacchi contro l’esperimento rivoluzionario del confederalismo democratico curdo della Siria del Nord. A queste azioni violente si aggiungono le pressioni esercitate da Erdogan sulla Nato, riguardanti l'approvazione o meno dell'ingresso di Svezia e Finlandia. Inoltre la Svezia nel dicembre 2022 ha estradato in Turchia un membro del PKK, considerato da Ankara un'organizzazione terroristica.\r\n\r\nNe parliamo con una compagna partita da poco con la seconda Carovana Solidale per Lavrio:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/CarovanaSolidaleLavrio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPer chi volesse saperne di più sul campo autogestito di Lavrio rimandiamo a un articolo uscito su NapoliMonitor:\r\n\r\nhttps://napolimonitor.it/unaltra-idea-di-accoglienza-il-campo-profughi-autorganizzato-di-lavrio/\r\n\r\nPer avere aggiornamenti dalla Carovana Solidale:\r\n\r\nhttps://m.facebook.com/carovanasolidaletorinolavrio?eav=AfbubieHMeFKs-uSx3YMg7fet__lbD8syHn8qbPqCL5mutig-rP1nbP77pBnID7ffMA&paipv=0","3 Febbraio 2023","2023-02-04 00:35:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"164\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-300x164.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-300x164.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-1024x559.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-768x419.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2018-01-20-at-6.24.jpg 1320w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aggiornamento dal campo autogestito di Lavrio con la Carovana Solidale",1675423879,[227,228,229,230,231],"http://radioblackout.org/tag/carovana-per-lavrio/","http://radioblackout.org/tag/carovana-solidale/","http://radioblackout.org/tag/kurdi/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lavrio/",[233,234,235,236,237],"Carovana per Lavrio","carovana solidale","Kurdi","Kurdistan","lavrio",{"post_content":239},{"matched_tokens":240,"snippet":241,"value":242},[70,70],"l'approvazione o meno dell'ingresso di \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> e Finlandia. 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Analizzando il ruolo di Snam, società operatrice del sistema di trasporto del gas, è importante sottolineare come i progetti di infrastrutture per il gas scrivono un destino di estrazione e di devastazione ambientale che nulla hanno a che vedere con un processo di transizione ecologica sostenibile per i territori.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/Sardegna-recommon-2022_12_09_2022.12.09-09.00.00-escopost-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParlando di lotte territoriali che difendono il proprio spazio di vita di fronte ad attacchi sempre più diretti della controparte, abbiamo fatto il punto della situazione a Coltano rispetto al movimento No Base che si batte contro la possibilità che ettari di riserva naturale, abitazioni, luoghi di vita vengano rasi al suolo per impiantare una base militare, sinonimo di spreco di risorse pubbliche e di militarizzazione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/8-dicembre-no-tav-e-coltano-2022_12_09_2022.12.09-10.00.00-escopost-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE, infine, insieme a Monica Quirico storica, honorary research fellow presso l'Istituto di storia contemporanea della Södertörn University di Stoccolma, abbiamo analizzato la decisione della destra in Svezia di fermare l'alta velocità a partire da un suo articolo apparso su Volerelaluna. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/Svezio-no-alta-velocita-2022_12_09_2022.12.09-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","12 Dicembre 2022","2022-12-16 15:14:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/318844720_875765430113004_7375658959425372387_n.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Oltre l'8 dicembre No Tav per un futuro a difesa dei territori e di chi li abita.",1670847455,[261,262,263],"http://radioblackout.org/tag/8-dicembre/","http://radioblackout.org/tag/marcia-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/movimento-no-base/",[265,266,267],"8 dicembre","marcia no tav","movimento no base",{"post_content":269},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[70],"la decisione della destra in \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> di fermare l'alta velocità a","La marcia popolare no tav di questo 8 dicembre ha dimostrato grande forza e soprattutto ha sottolineato i temi centrali oggi: dall'opposizione alla guerra, alla lotta per un futuro più accessibile e collettivo rappresentato dai moltissimi giovani presenti, alla quotidiana lotta per difendere i territori e chi li abita a fronte di un sistema devastatore, mortifero e che ha come unica priorità l'estrazione di profitto da quelle che vengono chiamate zone di sacrificio.\r\n\r\nAbbiamo parlato con Filippo di Recommon della situazione in Sardegna, territorio già martoriato dall'estrattivismo, dalla presenza di basi militari e dalla ferocia della speculazione, oggi anche oggetto di un processo di metanizzazione. 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Una fabbrica di morte nel cuore della città, scelta anche dalla NATO per ospitare uno dei nove acceleratori di innovazione del progetto D.I.A.N.A.\r\n\r\nIl futuro di Torino come città delle armi è stato anticipato dal presidente di Confindustria Bonomi sin dallo scorso autunno, quando è stato ufficialmente presentato il progetto di ampliamento dell’industria bellica in città.\r\nIl netto rifiuto di questa prospettiva è stata la linea guida dei tanti interventi che si sono susseguiti.\r\nGrande rilievo anche al recente vertice NATO di Madrid, dove è stata avviata la procedura per l’allargamento dell’Alleanza Atlantica alla Svezia ed alla Finlandia, dopo la caduta del veto della Turchia, che ha chiesto ed ottenuto l’impegno alla consegna di attivisti curdi che hanno lottato per il Confederalismo democratico in Siria e in Turchia.\r\nE non solo. Il vertice ha deciso un ampliamento della presenza di uomini in armi in Europa ai confini con la Russia, aumentando ulteriormente il rischio, già forte, di un’escalation bellica. Il prezzo di queste scelte lo pagheranno i poveracci di ogni dove, che dovranno fare i conti con inflazione, erosione delle tutele, riduzione dei salari e delle spese sociale e favore di un prevedibile ulteriore incremento delle spese militari.\r\nNon poteva mancare un intervento specifico sul ruolo della Turchia che si pone come ponte tra la Russia e il resto della NATO, mentre approfitta della ghiotta occasione per sferrare un ulteriore attacco alle autonomie in Siria del Nord e in Iraq.\r\nLe fanfare della Taurinense in giro per la città per festeggiare con due anni di ritardo il centenario della brigata torinese degli alpini sono state occasione per ricordare il ruolo delle truppe di montagna nelle guerre del passato e del presente dall’invasione della Russia sino alle campagne degli ultimi anni in Iraq, Afganistan e, più di recente, in Lettonia.\r\n\r\nUn altro tema forte è quello della guerra interna, che vede i militari a fianco della polizia nella guerra alla frontiere, che in questi anni ha mietuto decine di migliaia di vittime.\r\nUn gruppetto di suonatori in divisa ha provato ad avvicinarsi ma il rapido intervento degli antimilitaristi ed il rombo dei tamburi della Murga li hanno indotti ad una veloce ritirata.\r\nLa Murga con danze e tamburi ha fatto numerosi interventi di piazza e messo in scena una performance centrata sull’aumento a 104 milioni di euro al giorno della spesa militare.\r\nUn’esplicita denuncia degli orrori della narrazione nazionalista della guerra con un focus sulle guerre tricolori, è stata al centro dell’efficace azione teatrale di Salvatore.\r\nL’assemblea antimilitarista ha proposto “Quello che resta”, un’azione di piazza dove abiti, giocattoli, passeggini, pentole, scarpe sono il segno di quello che è stato, della vita cancellata dalle bombe. Bombe sganciate in ogni dove anche da cacciabombardieri progettati a Torino e costruiti nello stabilimento di Leonardo di Caselle Torinese.\r\n\r\nLa giornata si è conclusa con l’impegno a mettersi di mezzo per impedire la nascita della città delle armi, per fermare l’arrivo a Torino della NATO.\r\nUn impegno concreto contro tutte le guerre, gli eserciti, le frontiere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato on Alba dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-05-alba-2-luglio-antimili.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito il testo analitico di indizione dell’iniziativa promossa dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma:\r\n\r\n“No alla città delle armi! No alla NATO a Torino\r\nContro la guerra e chi la arma\r\nTorino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. Torino è già oggi uno dei maggiori centri dell’industria bellica aerospaziale. Sono 350 le aziende grandi e piccole con un fatturato di circa 7 miliardi di euro.\r\nSempre a Torino sta per partire la costruzione della Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nQuesto progetto, partito nel giugno 2021 a Bruxelles, si inserisce nel programmi di innovazione tecnologica della NATO per il 2030. Compito del polo di Torino sarà quello di coordinare e gestire, attraverso bandi e fondi messi a disposizione dai Paesi alleati, la rete delle aziende e degli acceleratori di tecnologia italiani, per metterli a servizio delle necessità dell’Alleanza. In attesa della costruzione della Città dell’aerospazio l’acceleratore di innovazione avrà sede alle OGR.\r\nIn questo progetto la NATO investe un miliardo di dollari. Una montagna di soldi che verranno utilizzati per produrre tecnologie sempre più sofisticate, sempre più mortali.\r\nL’industria bellica è il motore di tutte le guerre. 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Una fabbrica di morte nel cuore della città, scelta anche dalla NATO per ospitare uno dei nove acceleratori di innovazione del progetto D.I.A.N.A.\r\n\r\nIl futuro di Torino come città delle armi è stato anticipato dal presidente di Confindustria Bonomi sin dallo scorso autunno, quando è stato ufficialmente presentato il progetto di ampliamento dell’industria bellica in città.\r\nIl netto rifiuto di questa prospettiva è stata la linea guida dei tanti interventi che si sono susseguiti.\r\nGrande rilievo anche al recente vertice NATO di Madrid, dove è stata avviata la procedura per l’allargamento dell’Alleanza Atlantica alla \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> ed alla Finlandia, dopo la caduta del veto della Turchia, che ha chiesto ed ottenuto l’impegno alla consegna di attivisti curdi che hanno lottato per il Confederalismo democratico in Siria e in Turchia.\r\nE non solo. 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Il prezzo di queste scelte lo pagheranno i poveracci di ogni dove, che dovranno fare i conti con inflazione, erosione delle tutele, riduzione dei salari e delle spese sociale e favore di un prevedibile ulteriore incremento delle spese militari.\r\nNon poteva mancare un intervento specifico sul ruolo della Turchia che si pone come ponte tra la Russia e il resto della NATO, mentre approfitta della ghiotta occasione per sferrare un ulteriore attacco alle autonomie in Siria del Nord e in Iraq.\r\nLe fanfare della Taurinense in giro per la città per festeggiare con due anni di ritardo il centenario della brigata torinese degli alpini sono state occasione per ricordare il ruolo delle truppe di montagna nelle guerre del passato e del presente dall’invasione della Russia sino alle campagne degli ultimi anni in Iraq, Afganistan e, più di recente, in Lettonia.\r\n\r\nUn altro tema forte è quello della guerra interna, che vede i militari a fianco della polizia nella guerra alla frontiere, che in questi anni ha mietuto decine di migliaia di vittime.\r\nUn gruppetto di suonatori in divisa ha provato ad avvicinarsi ma il rapido intervento degli antimilitaristi ed il rombo dei tamburi della Murga li hanno indotti ad una veloce ritirata.\r\nLa Murga con danze e tamburi ha fatto numerosi interventi di piazza e messo in scena una performance centrata sull’aumento a 104 milioni di euro al giorno della spesa militare.\r\nUn’esplicita denuncia degli orrori della narrazione nazionalista della guerra con un focus sulle guerre tricolori, è stata al centro dell’efficace azione teatrale di Salvatore.\r\nL’assemblea antimilitarista ha proposto “Quello che resta”, un’azione di piazza dove abiti, giocattoli, passeggini, pentole, scarpe sono il segno di quello che è stato, della vita cancellata dalle bombe. Bombe sganciate in ogni dove anche da cacciabombardieri progettati a Torino e costruiti nello stabilimento di Leonardo di Caselle Torinese.\r\n\r\nLa giornata si è conclusa con l’impegno a mettersi di mezzo per impedire la nascita della città delle armi, per fermare l’arrivo a Torino della NATO.\r\nUn impegno concreto contro tutte le guerre, gli eserciti, le frontiere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato on Alba dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-05-alba-2-luglio-antimili.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito il testo analitico di indizione dell’iniziativa promossa dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma:\r\n\r\n“No alla città delle armi! No alla NATO a Torino\r\nContro la guerra e chi la arma\r\nTorino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. Torino è già oggi uno dei maggiori centri dell’industria bellica aerospaziale. Sono 350 le aziende grandi e piccole con un fatturato di circa 7 miliardi di euro.\r\nSempre a Torino sta per partire la costruzione della Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nQuesto progetto, partito nel giugno 2021 a Bruxelles, si inserisce nel programmi di innovazione tecnologica della NATO per il 2030. Compito del polo di Torino sarà quello di coordinare e gestire, attraverso bandi e fondi messi a disposizione dai Paesi alleati, la rete delle aziende e degli acceleratori di tecnologia italiani, per metterli a servizio delle necessità dell’Alleanza. In attesa della costruzione della Città dell’aerospazio l’acceleratore di innovazione avrà sede alle OGR.\r\nIn questo progetto la NATO investe un miliardo di dollari. Una montagna di soldi che verranno utilizzati per produrre tecnologie sempre più sofisticate, sempre più mortali.\r\nL’industria bellica è il motore di tutte le guerre. La Città dell’Aerospazio e l’acceleratore di innovazione della NATO sono sostenute attivamente dal governo della città, da quello della Regione e da Confindustria. \r\nGiocano la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è sempre più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare.\r\nI poveri del nostro paese, ogni volta che vanno a fare la spesa, portano a casa sempre meno cibo, abiti, medicine, perché l’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di prima necessità sta rendendo ancora più precarie le vite di noi tutti.\r\nIn questi mesi di guerra in Ucraina, migliaia di persone sono state uccise, torturate e stuprate, altre hanno perso la casa e preso la via dell’esilio. Il governo italiano ha inviato armi in Ucraina, moltiplicato il numero di militari impiegati ai confini con l’Ucraina e il Mar Nero, aumentato la spesa bellica.\r\nI riflettori sull’Ucraina non devono distoglierci dalle altre 55 guerre che insanguinano il pianeta lontano dai riflettori dei media. \r\nL’Italia è impegnata in ben 40 missioni militari all’estero, di cui 18 in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\nProvate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità si potrebbero finanziare se le la ricerca e la produzione venissero usate per la vita di noi tutti, per la Cura invece che per la guerra.\r\n\r\n\r\nBloccare la nascita di un nuovo polo di ricerca, progettazione e costruzione di ordigni bellici, impedire che la\r\n\r\nNATO abbia una sua base a Torino è un impegno concreto contro la guerra. 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Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. 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Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. 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Sulla guerra contro le comunità resistenti in Chiapas, Messico\r\n\r\nRadio Blackout torna a parlare di Chiapas e di Messico, in un podcast con la preziosa collaborazione dell compagn@ del Nodo Solidale, un collettivo di solidarietà, controinformazione, resistenza e lotta tra Italia e Messico.\r\n\r\nLa crescente spirale di violenza nel sud del Messico, in Chiapas, tocca anche i quartieri della città San Cristóbal de las Casas. Il 20 Ottobre la cittadina chiapaneca, meta di turismo internazionale da tutto il mondo, si riempie di rabbia e dolore: nel quartiere Cuxtitali Fra Marcelo Pérez Pérez, parroco ribelle indigeno della chiesa Nuestra Senora de Guadalupe a San Cristóbal, viene freddato da due persone in moto appena finita la messa. Una vita passata a denunciare gli interessi del narcotraffico e le ambiguità del potere governativo locale, sempre in prima linea per i diritti e a sostegno le lotte delle comunità indigene in Chiapas e in tutto il mondo. 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Spanning from corrupted, brazen synth-punk all the way to outbursts of soothingly dark and distorted ambient works, CPM’s key feature could be identified by the word instability.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Compulsive-Pene-Madonna-Scoddata-Bro_6.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 1 10 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Chi scrive i contratti? Chi decide gli stipendi? Cosa sono i rapporti di forza? Cominciamo dai fatti fondamentali.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.1_10.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 10 - Psychotronic Radio Vol.1 35 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.1_35.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nDomenica 17 ore 13,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]: Presentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\r\n\r\n[Download]","10 Novembre 2024","2024-11-20 01:56:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dall'11 al 17 Novembre 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Blackout","repressione","retro","Roger Vadim","Sanità","Scoddata Bro?","scuola","serie podcast","storia","Studenti","Terry Gilliam","Thomas Milian","trailer","trap","tutta colpa dei padroni?","tv","UK","Uomini talpa","USA","Vampire Sound Inc.","Vieni avanti cretino","vintage","violenza","vol.1","weird","worm hole","wormhole","z-movies","Zombi",{"post_content":603,"tags":607},{"matched_tokens":604,"snippet":605,"value":606},[70],"ore 8,30 - Perno originario #6 : \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>: ascesa e declino della \"Atene","Lunedì 11 ore 11,30 - Fine del Marinese 30 minuti [Radio Blackout]: Lettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 13 ore 8,30 - Perno originario #6 : \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [Radio Blackout]: “Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 13 ore 16 - Estrus Records 38 minuti [Radio Blackout]: Shovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 ore 8,30 - Sanità in Lombardia 28 minuti [Radio Cane]: C’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Podcast Franti pt.1 34 minuti [Franti]: Il podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-1_34.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20,30 - Intervista Nodo Solidal 40 minuti [Radio Blackout]: Una transformación fatta di violenza. Sulla guerra contro le comunità resistenti in Chiapas, Messico\r\n\r\nRadio Blackout torna a parlare di Chiapas e di Messico, in un podcast con la preziosa collaborazione dell compagn@ del Nodo Solidale, un collettivo di solidarietà, controinformazione, resistenza e lotta tra Italia e Messico.\r\n\r\nLa crescente spirale di violenza nel sud del Messico, in Chiapas, tocca anche i quartieri della città San Cristóbal de las Casas. Il 20 Ottobre la cittadina chiapaneca, meta di turismo internazionale da tutto il mondo, si riempie di rabbia e dolore: nel quartiere Cuxtitali Fra Marcelo Pérez Pérez, parroco ribelle indigeno della chiesa Nuestra Senora de Guadalupe a San Cristóbal, viene freddato da due persone in moto appena finita la messa. Una vita passata a denunciare gli interessi del narcotraffico e le ambiguità del potere governativo locale, sempre in prima linea per i diritti e a sostegno le lotte delle comunità indigene in Chiapas e in tutto il mondo. Un compagno di lotta, figura centrale nel sostenere i molteplici fronti di resistenza dal basso in Chiapas.\r\nL’assassinio di Fra Marcelo non è un segno isolato, ma si inserisce in un inasprimento sempre più crescente della violenza contro le comunità indigene resistenti, in particolare zapatiste, nell’area Chiapaneca.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Intervista-a-Nodo-Solidal_40.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 23,30 - Compulsive Pene Madonna - Scoddata Bro? 6 minuti [Compulsive Pene Madonna, Radio Blackout]: Compulsive Pene Madonna (CPM) is the rationalized, tuneful torment of two Turin-born entities, namely Mattia Giustetto and Nima Taheri. The duo has been continuously juxtaposing different musical instances, aesthetics, and pieces of gear since the origins in the mid-2010s. Spanning from corrupted, brazen synth-punk all the way to outbursts of soothingly dark and distorted ambient works, CPM’s key feature could be identified by the word instability.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Compulsive-Pene-Madonna-Scoddata-Bro_6.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 1 10 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Chi scrive i contratti? Chi decide gli stipendi? Cosa sono i rapporti di forza? Cominciamo dai fatti fondamentali.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.1_10.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 10 - Psychotronic Radio Vol.1 35 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.1_35.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nDomenica 17 ore 13,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]: Presentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\r\n\r\n[Download]",[608,610,612,614,616,618,620,622,624,626,628,630,632,634,636,638,640,642,644,646,648,650,652,654,656,658,660,662,664,666,668,670,672,674,676,678,680,682,684,686,688,690,692,694,696,698,700,702,704,706,708,710,712,714,716,718,720,722,724,726,728,730,732,734,736,738,740,742,744,746,748,750,752,754,756,758,760,762,764,766,768,770,772,774,776,778,780,782,784,786,788,790,792,794,796,798,800,802,804,806,808,810,812,814,816,818,820,822,824,826],{"matched_tokens":609,"snippet":502,"value":502},[],{"matched_tokens":611,"snippet":503,"value":503},[],{"matched_tokens":613,"snippet":504,"value":504},[],{"matched_tokens":615,"snippet":505,"value":505},[],{"matched_tokens":617,"snippet":360,"value":360},[],{"matched_tokens":619,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":621,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":623,"snippet":508,"value":508},[],{"matched_tokens":625,"snippet":509,"value":509},[],{"matched_tokens":627,"snippet":510,"value":510},[],{"matched_tokens":629,"snippet":511,"value":511},[],{"matched_tokens":631,"snippet":512,"value":512},[],{"matched_tokens":633,"snippet":513,"value":513},[],{"matched_tokens":635,"snippet":514,"value":514},[],{"matched_tokens":637,"snippet":515,"value":515},[],{"matched_tokens":639,"snippet":516,"value":516},[],{"matched_tokens":641,"snippet":517,"value":517},[],{"matched_tokens":643,"snippet":518,"value":518},[],{"matched_tokens":645,"snippet":519,"value":519},[],{"matched_tokens":647,"snippet":520,"value":520},[],{"matched_tokens":649,"snippet":521,"value":521},[],{"matched_tokens":651,"snippet":522,"value":522},[],{"matched_tokens":653,"snippet":523,"value":523},[],{"matched_tokens":655,"snippet":524,"value":524},[],{"matched_tokens":657,"snippet":525,"value":525},[],{"matched_tokens":659,"snippet":526,"value":526},[],{"matched_tokens":661,"snippet":527,"value":527},[],{"matched_tokens":663,"snippet":528,"value":528},[],{"matched_tokens":665,"snippet":529,"value":529},[],{"matched_tokens":667,"snippet":530,"value":530},[],{"matched_tokens":669,"snippet":531,"value":531},[],{"matched_tokens":671,"snippet":532,"value":532},[],{"matched_tokens":673,"snippet":533,"value":533},[],{"matched_tokens":675,"snippet":534,"value":534},[],{"matched_tokens":677,"snippet":535,"value":535},[],{"matched_tokens":679,"snippet":536,"value":536},[],{"matched_tokens":681,"snippet":537,"value":537},[],{"matched_tokens":683,"snippet":538,"value":538},[],{"matched_tokens":685,"snippet":539,"value":539},[],{"matched_tokens":687,"snippet":540,"value":540},[],{"matched_tokens":689,"snippet":541,"value":541},[],{"matched_tokens":691,"snippet":542,"value":542},[],{"matched_tokens":693,"snippet":358,"value":358},[],{"matched_tokens":695,"snippet":543,"value":543},[],{"matched_tokens":697,"snippet":544,"value":544},[],{"matched_tokens":699,"snippet":545,"value":545},[],{"matched_tokens":701,"snippet":546,"value":546},[],{"matched_tokens":703,"snippet":547,"value":547},[],{"matched_tokens":705,"snippet":548,"value":548},[],{"matched_tokens":707,"snippet":549,"value":549},[],{"matched_tokens":709,"snippet":550,"value":550},[],{"matched_tokens":711,"snippet":551,"value":551},[],{"matched_tokens":713,"snippet":369,"value":369},[],{"matched_tokens":715,"snippet":552,"value":552},[],{"matched_tokens":717,"snippet":553,"value":553},[],{"matched_tokens":719,"snippet":554,"value":554},[],{"matched_tokens":721,"snippet":555,"value":555},[],{"matched_tokens":723,"snippet":556,"value":556},[],{"matched_tokens":725,"snippet":557,"value":557},[],{"matched_tokens":727,"snippet":558,"value":558},[],{"matched_tokens":729,"snippet":559,"value":559},[],{"matched_tokens":731,"snippet":367,"value":367},[],{"matched_tokens":733,"snippet":560,"value":560},[],{"matched_tokens":735,"snippet":561,"value":561},[],{"matched_tokens":737,"snippet":562,"value":562},[],{"matched_tokens":739,"snippet":563,"value":563},[],{"matched_tokens":741,"snippet":564,"value":564},[],{"matched_tokens":743,"snippet":565,"value":565},[],{"matched_tokens":745,"snippet":566,"value":566},[],{"matched_tokens":747,"snippet":567,"value":567},[],{"matched_tokens":749,"snippet":568,"value":568},[],{"matched_tokens":751,"snippet":371,"value":371},[],{"matched_tokens":753,"snippet":389,"value":389},[],{"matched_tokens":755,"snippet":569,"value":569},[],{"matched_tokens":757,"snippet":570,"value":570},[],{"matched_tokens":759,"snippet":571,"value":571},[],{"matched_tokens":761,"snippet":572,"value":572},[],{"matched_tokens":763,"snippet":573,"value":573},[],{"matched_tokens":765,"snippet":363,"value":363},[],{"matched_tokens":767,"snippet":574,"value":574},[],{"matched_tokens":769,"snippet":575,"value":575},[],{"matched_tokens":771,"snippet":576,"value":576},[],{"matched_tokens":773,"snippet":577,"value":577},[],{"matched_tokens":775,"snippet":365,"value":365},[],{"matched_tokens":777,"snippet":578,"value":578},[],{"matched_tokens":779,"snippet":5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\r\n\r\nMartedì 26 ore 8,30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni di Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" di \"Proiezioni di Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-4_53.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Marzo 2024","2024-03-31 18:59:40","Black Holes dal 25 al 31 marzo 2024",1711367267,[396,852,853,854,855,856,857,858,397,859,860,861,862,412,419,863,426,864,432,865,866,867,434,868,437,869,870,444,445,446,871,872,873,874,453,875,876,455,877,878,879,880,881,463,882,883,884,885,886,887,470,475,477,480,63,888,300,485,889,890],"http://radioblackout.org/tag/alain/","http://radioblackout.org/tag/albert-camus/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/alphonse-daudet/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/boschi/","http://radioblackout.org/tag/bosco/","http://radioblackout.org/tag/comico/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/fuoco-fatuo/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/horror/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/la-fine-della-fine-della-storia/","http://radioblackout.org/tag/lo-straniero/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-operaie/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/meursault/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/nanni-balestrini/","http://radioblackout.org/tag/natale/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/osservatorio/","http://radioblackout.org/tag/pierre-drieu-la-rochelle/","http://radioblackout.org/tag/pistole/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/racconto/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/vogliamo-tutto/","http://radioblackout.org/tag/woodstown/",[360,892,893,894,895,896,897,898,506,899,900,901,902,521,528,903,535,904,541,905,906,907,358,908,545,909,341,369,552,553,910,911,912,913,367,914,915,561,916,917,918,919,920,371,921,922,923,924,925,926,363,365,579,582,15,927,311,373,928,929],"Alain","Albert Camus","Alberto Cominetti","Alphonse Daudet","Ambiente","Andrea Marziali","Andrea Turco","boschi","bosco","comico","covid 19","ENI","fiat","fuoco fatuo","gesù","greenwashing","horror","intrattenimento","lo straniero","lockdown","lotta di classe","lotte operaie","Mattia Martinengo","Meursault","militarizzazione","Nanni Balestrini","natale","operaismo","osservatorio","Pierre Drieu La Rochelle","pistole","produzioni nessun rimborso","proiezioni di Sizigia","quarantena","racconto","tetralogia della polvere da sparo","vogliamo tutto","woodstown",{"post_content":931,"tags":934},{"matched_tokens":932,"snippet":605,"value":933},[70]," \r\n\r\nMartedì 26 ore 8,30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni di Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" di \"Proiezioni di Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : \u003Cmark>Svezia\u003C/mark>: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro 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Nell'alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell'odierna \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.\"\r\n\r\n[...] \"La prospettiva della \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell'Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all'influenza degli Asburgo regnanti sull'Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l'esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un'annessione di fatto. La \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> diventava in questo modo belligerante.\"\r\n\r\nAscolta il sesto episodio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/perno-6.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta i precedenti episodi de Il Perno Originario",{"matched_tokens":1088,"snippet":1090,"value":1090},[1089],"SVEZIA","IL PERNO ORIGINARIO #6 - \u003Cmark>SVEZIA\u003C/mark>: ASCESA E DECLINO DELLA \"ATENE DEL 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Orione in questa puntata getta uno sguardo sui rapporti fra nucleare civile e militari con l'aiuto di Piergiorgio Pescali ricercatore scientifico e giornalista che ha visitato vari siti nucleari come ispettore ,parliamo delle interazioni fra nucleare civile e militare , la proliferazione delle armi atomiche attraverso l'arrichimento dell'uranio,delle conseguenze dell'incidente di Fukushima ,il problema delle scorie ,un punto di vista interessante dall'interno dei meccanismi di controllo dei siti nucleari .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-290922-PESCALI-NUCLEARE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAndiamo in Svezia per approfondire con Monica Quirico l'esito delle elezioni svedesi che hanno visto la crescita esponenziale del partito xenofobo dei Democratici svedesi ,approfondiamo le dinamiche della crescita del partito di Akesson , la campgna elettorale distorta e concentrata solo sui temi dell'estrema destra ,sicurezza ed immigrazione ,la responsabilità dei partiti tradizionali nella deriva securitaria,il mito del Folkhemmet e del paese etnicamente puro ,un anticipazione ,quella svedese ,del nefasto esito elettorale italico.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-290922-SVEZIA-MONICA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse ritorniamo sulla guerra in Tigray perchè sono ripresi i combattimenti dopo una tregua illusoria ,l'esercito eritreo ha sconfinato e ad Asmara è stata proclamata la mobilitazione generale,bombardamenti sui centri abitati ,crisi alimentare devastante ,difficoltà di accedere ai servizi di base per la popolazione civile ,testimonianze di stupri diffusi come arma di guerra ,il ruolo di Gibuti nell'area in ebollizione ,lo scandaloso silenzio dei mass media su questo indicibile massacro che si perpetua dal novembre 2020,con conseguenze destabilizzanti per tutta l'area del corno d'Africa.\r\n\r\n 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Monica Quirico ,storica e profonda conoscitrice del mondo scandinavo ,della prossima adesione alla NATO di Svezia e Finlandia una delle tante conseguenze della guerra russo ucraina .La fine della neutralità di questi due paesi come esito della crisi del modello sociale scandinavo che prende le mosse dall'assassinio di Olaf Palme e prosegue con la fine dell'egemonia socialdemocratica accompagnata dal degrado della classe dirigente del partito .Un esito che vede la fine dell'equilibrio finlandese verso l'ingombrante vicino ex sovietico e la memoria storica della guerra sostenuta contro l'invasione da parte dell'Urss ,gli interessi dell'industria delle armi ,la precipitazione della crisi sociale e le tensioni con gli immigrati in Svezia.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/bastioni-05052022-svezia-quirico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Barbara Micheloni,Gianfranco Crua e Vesna Scepanovic parliamo delal carovana che ha attraversato i Balcani fino a Trieste ,passando per la Bosnia dove ha raccolto le testimonianze di accoglienza verso le migliaia di profughi che attraversano la rotta balcanica ,i ricordi della guerra degli anni 90 con l'assedio di Goradze e Sarajevo,la resistenza delle donne e l'impegno delle attiviste femministe in un contesto sociale ancora retto dal patriarcato .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/bastioni-05052022-carovana-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE infine una telefona in diretta di Fabiana Triburgo , avvocato e operatore legale nell'ambito della protezione internazionale e del diritto d'asilo, fedele ascoltatrice che approfondisce gli aspetti legali relativi alla negazione del diritto all'accoglienza e il vulnus rappresentato dalla legge Bossi Fini che nessun governo ha mai voluto cambiare .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio 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i partecipanti alla carovana dei migranti nei Balcani Barbara Micheloni,Gianfranco Crua e Vesna Scepanovic ,in questa seconda parte parliamo della rotta atlantica che attraversa le foreste centroamericane nel tentativo di arrivare negli U.S.A ,i progetti con solidali baschi ,la strategia delle carovane .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_carovana-migranti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Monica Quirico continuiamo a parlare della Svezia in particolare delle modalità con cui ha affrontato l'emergenza covid e le rivolte di piazza dei migranti residenti nei quartieri delle periferie di fronte all'ondata xenofoba e le provocazioni di personaggi come Rasmus Paludan che pubblicamente bruciano il corano nelle piazze. Dietro queste rivolte ci sono tensioni sociali conseguenze del fallimento delle strategie di assimilazione della popolazione straniera e di un welfare che funziona solo per gli svedesi .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_svezia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Yuri Colombo parliamo della situazione russa all'indomani della parata del 9 maggio sulla piazza rossa ,dello stato di salute di Putin,della maldestra conduzione della guerra ,della fuga dei giovani dal rischio della coscrizione obbligatoria ,degli scenari bellici e la contesa per il controllo delle rotte nel mar Nero ,della nefasta profezia di Yuri sull'allargamento del conflitto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_yuri-colombo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","14 Maggio 2022","2022-05-14 12:07:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/05/2022- CAROVANA DEI MIGRANTI LA ROTTA SUDAMERICANA PARTE II - LA SVEZIA LA CRISI DEL MODELLO SCANDINAVO LA RIVOLTA DELLE BANLIEUE NORDICHE- LA COPERTA DI PUTIN,LA PARATA DELLA VITTORIA,LA PROSSIMA GUERRA GLOBALE .",1652530020,[1112],[356],{"post_content":1170,"post_title":1174},{"matched_tokens":1171,"snippet":1172,"value":1173},[70],"Monica Quirico continuiamo a parlare della \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> in particolare delle modalità con cui "," \r\n\r\nBastioni di Orione continua il confronto con i partecipanti alla carovana dei migranti nei Balcani Barbara Micheloni,Gianfranco Crua e Vesna Scepanovic ,in questa seconda parte parliamo della rotta atlantica che attraversa le foreste centroamericane nel tentativo di arrivare negli U.S.A ,i progetti con solidali baschi ,la strategia delle carovane .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_carovana-migranti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Monica Quirico continuiamo a parlare della \u003Cmark>Svezia\u003C/mark> in particolare delle modalità con cui ha affrontato l'emergenza covid e le rivolte di piazza dei migranti residenti nei quartieri delle periferie di fronte all'ondata xenofoba e le provocazioni di personaggi come Rasmus Paludan che pubblicamente bruciano il corano nelle piazze. 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