","Tassa sulla casa. Anche in tre rate, anche all'estero","post",1334764680,[59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/imu/","http://radioblackout.org/tag/tassa-sulla-casa/",[63,12,30],"immigrati",{"post_content":65,"post_title":72,"tags":76},{"matched_tokens":66,"snippet":70,"value":71},[67,68,69],"tassa","sulla","casa","La \u003Cmark>tassa\u003C/mark> \u003Cmark>sulla\u003C/mark> \u003Cmark>casa\u003C/mark> si potrà pagare anche in","La \u003Cmark>tassa\u003C/mark> \u003Cmark>sulla\u003C/mark> \u003Cmark>casa\u003C/mark> si potrà pagare anche in tre rate. Quanto pagheremo lo sapremo - forse - a fine anno. E' certo però che l'IMU non è la vecchia ICI: per una \u003Cmark>casa\u003C/mark> anche modesta si pagheranno cifre intorno ai mille euro. Un mese di stipendio, o, per chi ce l'ha, la tredicesima.\r\nI grandi costruttori invece non pagheranno neanche un soldo per gli immobili finiti ma vuoti.\r\nSull'equità della misura basti pensare che gli anziani negli ospizi pagano l'IMU, mentre le fondazioni bancarie sono esenti.\r\nUna delle novità più interessanti è la tassazione delle case all'estero. 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Il sindaco dichiara di augurarsi che la legge cambi, ma nel frattempo chiede lacrime e sangue, perché l’IMU “è la nostra sola risorsa”. Naturalmente Fassino si guarda bene dal citare le decine di case vuote o sfitte, che restano chiuse mentre si moltiplicano gli sfratti.\r\nSe all’IMU si aggiungono i rincari sulla Tarsu e l’aumento dell’aliquota Irpef il conto per i torinesi si alza ancora.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Renato Strumia della CUB.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/Renato-su-IMU-31-05.mp3\"]\r\n\r\nscarica il file","5 Giugno 2012","L’amministrazione comunale torinese ha deciso che nel capoluogo subalpino la tassa sulla prima casa sarà del 5,7 per mille, sulla seconda del 10,6 per mille.\r\nUna delle più alte d’Italia. Il sindaco dichiara di augurarsi che la legge cambi, ma nel frattempo chiede lacrime e sangue, perché l’IMU “è la nostra sola risorsa”. 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E dunque risponde più a questo che a una visione di insieme. I nodi politici che emergono immediatamente dall'impianto stesso della manovra economica e quali saranno le ripercussioni più o meno immediate sulla vita di lavoratori, pensionati, precari. Diamo poule per scontato che i capitoli a sostegno dei soggetti più investiti dalla crisi non sono proprio la principale preoccupazione di chi ha architettato la manovra. Appare chiara un'aporia di fondo nella valutazione della fase economica attuale. Se la stagnazione permane è perché non vi è domanda né interna né esterna. Non è un problema che si risolva abbassando le tasse alle imprese. Gli sgravi alle imprese e le misure di questo tipo sono mirate a dare sollievo alle classi medie e medio-abbienti colpite dalla crisi che in Italia rappresentano certo un bacino elettorale ancora maggioritario, certo al lordo dell'autopercezione. Come peraltro è evidente dalle misure che abrogano la tassa sulla prima casa. In realtà non si pensa a nessuna misura per chi si trova a un gradino più basso e per esempio la casa non ce l'ha se non per qualche misura emergenziale per il sud.\r\n\r\nDal lato del lavoro i segnali sono pessimi e vanno nel senso di un accentuazione ormai storica del precariato giovanile e non, mentre dal lato della pubblica amministrazione assistiamo a un blocco del turnover nella misura di un nuovo assunto per ogni 4 che lasciano il posto di lavoro.\r\n\r\nPotrebbero essere virtuose alcune misure a tutela delle partite IVA, un mondo che ormai riguarda dai corrieri agli infermieri e non più solo le figure classiche del libero professionismo. Ma occorerrebbe uno studio reale sui tanti mondi che si nascondono dietro questa categoria, perché si rischia di avvantaggiare chi già storicamente ha evaso moltissimo. Un altro capitolo importante è la spending review che in misura preponderante attingerà dall'enorme ridimensionamento delle aziende pubbliche partecipate dagli enti locali. Dovrebbero passare da 4000 a circa 1000. Se in molti casi si tratta di veri e propri ricettacoli di malaffare e poteri clientelari ossidati bisogna pur dire che parliamo di servizi spesso essenziali, dal trasporto pubblico all'acqua potabile e bisogna dunque prestare una certa attenzione.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Andrea Fumagalli, noto economista e spesso corrispondente della nostra radio per fare qualche riflessione sul tema\r\n\r\nfumagalli\r\n\r\n \r\n\r\n ","4 Novembre 2015","","2015-11-06 14:49:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/attimo-fuggente-equilibrio-instabile-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"214\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/attimo-fuggente-equilibrio-instabile-300x214.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/attimo-fuggente-equilibrio-instabile-300x214.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/attimo-fuggente-equilibrio-instabile.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Legge di stabilità 2016",1446663384,[168,169,170],"http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/economia/","http://radioblackout.org/tag/finanza/",[172,173,174],"crisi","economia","finanza",{"post_content":176},{"matched_tokens":177,"snippet":178,"value":179},[67,68,69],"dalle misure che abrogano la \u003Cmark>tassa\u003C/mark> \u003Cmark>sulla\u003C/mark> prima \u003Cmark>casa\u003C/mark>. 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Cancellata la prima rata della tassa sulla prima casa, sospesa - non abolita - la seconda, il governo si è inventato la \"service tax\", nome inglese per coprire l'effetto negativo del termine \"tassa\". Se la tassa sulla prima casa colpiva i proprietari, la service tax invece equanimemente tocca tutti, anche i semplici affittuari che una casa di proprietà non se la possono permettere.\r\nPer recuperare i soldi hanno annunciato tagli, compresi quelli alla sicurezza, illudendo che per la prima volta un governo tagliasse, dopo scuole, ospedali, ferrovie e trasporto locale, anche gli effettivi delle tante polizie del nostro paese, che ha il maggior numero di addetti in rapporto alla popolazione a livello mondiale. Pare che invece a farne la spese saranno solo i vigili del fuoco.\r\nLa nuova tassa e il recupero degli introiti mancati dall'IMU avrebbero potuto essere facilmente recuperati imponendo alle dieci società che gestiscono le slot machine di pagare i due miliardi e mezzo di tasse non pagate, anziché fare un bel regalo a società da sempre in odore di mafia, riducendo l'addebito a seicentomila euro.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, economista che ci ha aiutato a districarci nella giungla di cifre che disegnano un provvedimento che è solo l'antipasto della manovra che il governo dovrà fare per raggiungere il pareggio di bilancio imposto dalla revisione costituzionale di due anni orsono.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nFrancesco service-tax","4 Settembre 2013","2013-09-09 13:33:07","Lacrime sangue e slot machine",1378303964,[60,197],"http://radioblackout.org/tag/service-tax/",[12,24],{"post_content":200},{"matched_tokens":201,"snippet":202,"value":203},[67,68,69],"Cancellata la prima rata della \u003Cmark>tassa\u003C/mark> \u003Cmark>sulla\u003C/mark> prima \u003Cmark>casa\u003C/mark>, sospesa - non abolita - la seconda,","Il governo Letta ha chiuso la lunga trattativa sull'IMU e l'IVA. 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Avrà tre componenti: rimane l’Imu ma non sulla prima casa, ci sarà la Tari sulla raccolta dei rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili.\r\n\r\n- Regali alle imprese: aumenta dal 20 al 30% la deducibilità Imu sui beni d’impresa ai fini Ires e Irpef per il 2013,.\r\n\r\n- Contributo pensioni d’oro: la tassa scatterà sui redditi oltre 90mila euro l’anno con un 6% che sale al 12% per redditi oltre 128mila euro fino al 18% per redditi sopra 193mila. Le risorse derivanti dal prelievo sulle pensioni d’oro finanzieranno la sperimentazione della carta acquisti ma anche il reddito minimo d’inserimento in alcune grandi aree metropolitane. Il modello è quello tedesco che il viceministro Fassina vorrebbe importare anche in Italia: contributo al reddito per chi accetta lavori sottopagati e senza contributi.\r\n\r\n- Blocco degli aumenti per i dipendenti pubblici.\r\n\r\nUltima ma non meno importante la spesa di guerra. Sei miliardi di euro sono destinati solo per l'ammodernamento della Marina Militare.\r\nTrovati i fondi persino per la celebrazione del centenario della guerra di conquista di Trento e Trieste. Stanziati 8 milioni di euro per l'anno 2014 e di 5 milioni di euro per ogni anno dal 2015 al 2018.\r\nIn tutto tutto 32,5 milioni di euro dedicati alla rieducazione patriottica.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ncosimo","27 Novembre 2013","2013-11-29 13:19:33","Legge di stabilità. 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Stanziati 8 milioni di euro per l'anno 2014 e di 5 milioni di euro per ogni anno dal 2015 al 2018.\r\nIn tutto tutto 32,5 milioni di euro dedicati alla rieducazione patriottica.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ncosimo",[232,235,237,239],{"matched_tokens":233,"snippet":234},[69],"\u003Cmark>casa\u003C/mark>",{"matched_tokens":236,"snippet":18},[],{"matched_tokens":238,"snippet":32},[],{"matched_tokens":240,"snippet":225},[],[242,244],{"field":94,"matched_tokens":243,"snippet":229,"value":230},[68,69,68],{"field":33,"indices":245,"matched_tokens":246,"snippets":248},[45],[247],[69],[234],1733921019703328800,{"best_field_score":251,"best_field_weight":151,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":252,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":45},"2216192770048","1733921019703328882",{"document":254,"highlight":270,"highlights":275,"text_match":249,"text_match_info":278},{"cat_link":255,"category":256,"comment_count":45,"id":257,"is_sticky":45,"permalink":258,"post_author":48,"post_content":259,"post_date":260,"post_excerpt":161,"post_id":257,"post_modified":261,"post_thumbnail":161,"post_thumbnail_html":161,"post_title":262,"post_type":56,"sort_by_date":263,"tag_links":264,"tags":268},[42],[44],"20671","http://radioblackout.org/2014/01/mini-imu-a-torino-il-danno-e-la-beffa/","Venerdì è l'ultimo giorno per pagare la mini IMU, scaturita dall'infinito braccio di ferro tra il PD e gli alleati di centro destra. 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Di fronte a lui la corsa per la Regione Piemonte, una struttura ormai agli sgoccioli, dopo i rinvii a giudizio di quasi tutti gli esponenti della maggioranza di centro destra, e il pronunciamento del Tar, che ha invalidato le elezioni, perché i voti raccolti dalla lista truffa \"Pensionati per cota\" sarebbero da annullare.\r\n\r\nMentre i potenti fanno il gioco delle poltrone 360.000 torinesi sono alle prese con gli inghippi della nuova tassa. Si allungano le code davanti ai Caaf e alle poste, mentre cresce l'esasperazione di chi deve pagare e pure perdere tempo e denaro in attese e consulenze.\r\nIl danno e la beffa.\r\nNe abbiamo parlato con Renato Strumia.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nmini-imu","22 Gennaio 2014","2014-01-23 13:25:39","Mini Imu a Torino. 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La nuova Italia era stata svezzata ed era pronta a fare il salto nell’era del just in time, delle televendite, della libertà fatta di tette/culi, della vita quotidiana sparata in TV, dei sogni confezionati da specialisti dell’immagine e consumati in un minuto.\r\nVolgare, grezzo, ma vitale, Berlusconi inaugurò un nuovo stile politico.\r\nIl corpo, negato, ingessato, smaterializzato, dimenticato fa irruzione nella scena politica mutandola di segno.\r\nNella concretezza dello scontro di classe l’era Berlusconiana porta a termine si lascia alle spalle la questione della mediazione politica tra le “parti sociali”.\r\nLa socialdemocrazia ha un costo che i padroni, se possono, evitano di pagare passando all’attacco.\r\nBerlusconi non ha regnato ininterrottamente, perché una legislatura e mezza se l’è fatta anche il centro-sinistra. 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Il suo faccione deborda, il suo grido esplode in faccia a chi guarda.\r\nGrillo è come la minestra della nonna, sapore di autentico nel tempo dove la distanza tra il vero e il falso è nel marchio che ne decreta il prezzo.\r\nGuida spirituale, guru, caudillo, Grillo “ha sempre ragione”, come un padre amorevole che consiglia, incoraggia, sorregge, protegge i suoi figli. Finché obbediscono. Poi sono sberle, e, nei casi estremi, la cacciata dalla famiglia.\r\nGrillo è l’apoteosi della politica post ideologica: mette insieme illusione partecipativa e il dirigismo più esasperato, corteggia i movimenti localisti e fa dichiarazioni razziste, vuole moralizzare la politica, tagliando stipendi e privilegi, ma gioca il proprio ruolo di garante per decidere, senza confronto alcuno, la linea politica del “suo” movimento.\r\nIn campagna elettorale le piazze si sono riempite di spettatori, che andavano via appena prendevano la parola i candidati, meri fantocci all’ombra del conducator.\r\nOggi questi fantocci sono in parlamento, regalando a tanti l’illusione di esserci anche loro.","15 Marzo 2013","2019-01-31 12:44:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/elezioni_470x305-200x110.jpg","Il Grillo, il satiro e l’uomo in grigio","podcast",1363389931,[325,326,327,328,329],"http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/grillo/","http://radioblackout.org/tag/ingroia/","http://radioblackout.org/tag/m5s/",[305,295,299,303,297],{"post_content":332},{"matched_tokens":333,"snippet":334,"value":335},[67,68,69],"poteva permettersi di reintrodurre la \u003Cmark>tassa\u003C/mark> \u003Cmark>sulla\u003C/mark> \u003Cmark>casa\u003C/mark> o di toccare ancora le","Il risultato emerso dalle urne è stato un vero terremoto elettorale, il primo dal lontano 1994, quando la discesa in campo di Berlusconi, sotto l’insegna politico-calcistica di Forza Italia, decretò la nascita della seconda Repubblica.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Pietro Stara. 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Poi sono sberle, e, nei casi estremi, la cacciata dalla famiglia.\r\nGrillo è l’apoteosi della politica post ideologica: mette insieme illusione partecipativa e il dirigismo più esasperato, corteggia i movimenti localisti e fa dichiarazioni razziste, vuole moralizzare la politica, tagliando stipendi e privilegi, ma gioca il proprio ruolo di garante per decidere, senza confronto alcuno, la linea politica del “suo” movimento.\r\nIn campagna elettorale le piazze si sono riempite di spettatori, che andavano via appena prendevano la parola i candidati, meri fantocci all’ombra del conducator.\r\nOggi questi fantocci sono in parlamento, regalando a tanti l’illusione di esserci anche loro.",[337],{"field":94,"matched_tokens":338,"snippet":334,"value":335},[67,68,69],1736172819517014000,{"best_field_score":341,"best_field_weight":151,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":45,"score":342,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":45},"3315704397824","1736172819517014129",{"document":344,"highlight":359,"highlights":363,"text_match":339,"text_match_info":366},{"comment_count":45,"id":345,"is_sticky":45,"permalink":346,"podcastfilter":347,"post_author":289,"post_content":348,"post_date":349,"post_excerpt":161,"post_id":345,"post_modified":350,"post_thumbnail":351,"post_title":352,"post_type":322,"sort_by_date":353,"tag_links":354,"tags":358},"13419","http://radioblackout.org/podcast/grillo-pinocchio-e-gli-altri/",[289],"Tra lo spettacolo della politica e la politica spettacolo si sta consumando l'ultima campagna elettorale.\r\nAnarres l'ha seguita con tre lunghe chiacchierate realizzate in altrettante puntate della trasmissione.\r\nVe le proponiamo assieme ad un articolo di prossima uscita sul settimanale Umanità Nova.\r\nAscolta l'intervento di Pietro: 2013 01 13 stara elezioni\r\n\r\nQuello di Stefano: 2013 02 08 capello grillo \r\n\r\ne di Francesco: 2013 02 15 elezioni\r\n\r\nMonti ha chiamato l’esperto di immagine di Barack Obama per una consulenza sulla propria campagna elettorale. Da allora lo stile del professore è cambiato: messe da parte le vesti del tecnico autorevole e pacato, ha indossato i panni del leader responsabile ma deciso, che ha un percorso proprio e nessuna alleanza precostituita.\r\nCon buona pace del PD che ha finito con il recitare la parte del fidanzato cornuto e geloso che non può fare a meno dell’amata. Un stile che non attira certo i voti. L’esperto di comunicazione di Bersani non è certo all’altezza di quelli di Monti. I manifesti elettorali in stile vecchio apparatnik su sfondo grigio topo portano sfiga solo a vederli.\r\nMeglio, decisamente meglio, Berlusconi, che tira fuori tutto il proprio repertorio di gag, frizzi e lazzi, sparandole sempre più grosse ma toccando in una frase il cuore di tanti. La restituzione dell’IMU è come la lotteria: tutti sanno che vincere è improbabile, ma la sola possibilità fa vendere milioni di biglietti.\r\nMaroni e i suoi arrancano ma non sono da meno. Hanno riaperto i cassetti e sparato tutte le vecchie cartucce. Promettono di tagliare le tasse e di aumentare le pensioni, rispolverano il federalismo fiscale hard. Fanno una campagna vecchio stile. I consiglieri comunali bolognesi fanno pulizia (etnica) all’ospedale di Bologna, Maroni fa finta di non essere stato al governo sino a ieri.\r\nUn miraggio è meglio del conto dal droghiere, delle bollette da pagare, del lavoro che non c’è, della precarietà che è meglio del nulla.\r\nPer gli ammalati di nuovismo, forse la più grave delle malattie novecentesche, l’offerta varia tra giustizialisti populisti e giustizialisti d’antan.\r\nIl Grillo urlante sogna un Berlusconi/Pinocchio trascinato via dai carabinieri, a Ingroia i panni del giudice stanno sin troppo bene: non deve certo far fatica a entrare nel personaggio.\r\nSin qui il marketing. 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Il Novecento era finito, i partiti novecenteschi, fatti di grandi apparati, di amici/compagni/camerati, di strutture pesanti e idee che plasmavano di se il mondo non servivano più. La nuova Italia era stata svezzata ed era pronta a fare il salto nell’era del just in time, delle televendite, della libertà fatta di casalinghe che si calavano le mutande in TV, dei sogni confezionati da specialisti dell’immagine e consumati in un minuto.\r\nVolgare, grezzo, ma vitale, Berlusconi inaugurò uno stile politico che si confondeva, a volte persino anticipava l’Italia gridata e scorreggiona che esplose in televisione.\r\nI politici della prima repubblica parlavano e vestivano come mummie in grigio, solo ai sindacalisti era concesso togliere la giacca, gridare, mostrare l’ascella pezzata.\r\nIl corpo, negato, ingessato, smaterializzato, dimenticato fa irruzione nella scena politica mutandola di segno. Persino il papa si adegua, inaugurando l’anno santo del 2000 con una mantellina da arlecchino con gli strass.\r\nNella concretezza dello scontro di classe l’era Berlusconiana porta a termine il regolamento di conti intrapreso da Bettino Craxi, l’unico leader della Prima Repubblica che si lascia alle spalle la questione della mediazione politica tra le “parti sociali”.\r\nGli ammortizzatori servono quando il conflitto sociale è tanto forte da mettere in gioco l’esistenza stessa di un sistema politico e sociale basato sul diritto alla proprietà privata. In un mondo diviso in blocchi, con un partito comunista forte come il PCI, la socialdemocrazia era la miglior garanzia di mantenimento del capitalismo. Ma. La socialdemocrazia costa e ai padroni non piace spendere per\r\ntenere buoni i lavoratori: appena possibile passano all’attacco.\r\n\r\nCome tutti sanno Berlusconi non ha regnato ininterrottamente, perché una legislatura e mezza se l’è fatta anche il centro-sinistra. 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Mario Monti si butta e prova a scavarsi un proprio ambito di potere, muovendosi con accortezza, per fungere da ago della bilancia.\r\nMonti, come Bersani, Ingroia e, in parte, anche Maroni, sono comunque irretiti dalla tela di ragno di una strategia di marketing politico che ha bisogno del corpo dei leader per poter incarnare i sogni e le favole che vende. Oggi sarebbe impossibile immaginare un manifesto con il simbolo del partito e uno slogan, come ai tempi della prima repubblica.\r\nOggi serve una faccia, un corpo, che riempia di se la scena vuota di un’agire politico che si riproduce eguale da una legislatura all’altra.\r\nÈ il trionfo del berlusconismo, dello spettacolo che si fa politica.\r\nChi poteva interpretare meglio questa parte di un attore? Negli Stati Uniti negli anni ottanta ne scelsero uno serioso e di second’ordine come Ronald Reagan.\r\nIn Italia il ruolo tocca ad un comico. L’unico capace di riempire la scena saturandola di se, facendone un tutt’uno con se stesso. Nei manifesti dell’M5S il suo faccione deborda, il suo grido esplode in faccia a chi guarda.\r\nGrillo è come il vinile, ricercato come i mobili di legno della nonna dopo l’overdose dei ripiani di formica e delle sedie di plastica. Guida spirituale, guru, caudillo, Grillo “ha sempre ragione”, come un padre amoroso che consiglia, incoraggia, sorregge, protegge i suoi figli. Finché obbediscono. Poi sono schiaffoni, e, nei casi estremi, la cacciata dalla famiglia.\r\nGrillo, una sorta di Juan Peron post moderno, rappresenta l’apoteosi della politica post ideologica, mettendo insieme illusione partecipativa e il dirigismo più esasperato, corteggia i movimenti localisti e fa dichiarazioni razziste, vuole moralizzare la politica, tagliando stipendi e privilegi, ma gioca il proprio ruolo di garante per decidere, senza confronto alcuno, la linea politica del “suo” movimento.\r\nQuando parla le piazze si riempiono di spettatori, che vanno via appena prendono la parola i candidati, meri fantocci all’ombra del conducator.\r\nLa sinistra che ama la democrazia partecipativa, il commercio equo, che guevara sulle magliette, la fiom e la mamma ha provato a giocare la carta della costruzione dal basso di un “soggetto politico nuovo” sin dalla scorsa primavera, quando nacque il cartello di A.L.B.A. Lo scopo era contrastare il M5S sul terreno della giustizia e della democrazia dal basso. L’operazione ha mostrato la sua povertà quando dalle chiacchiere si è passati alle liste. L’accozzaglia dei vari Ferrero, Diliberto, Di Pietro ha riproposto sotto altra veste gli stessi partiti che avevano sostenuto le scelte più antipopolari del governo Prodi. Le anime più sensibili di Alba si sono sfilate dall’operazione “Rivoluzione civile”, il gioco delle poltrone è andato avanti.\r\n\r\nPresto la campagna elettorale finirà. Non ci vuole una sfera di cristallo per indovinare che il nuovo governo, chiunque vinca e persino se non vincesse nessuno, metterà in campo altri tagli ai servizi ed un ulteriore affondo sul fronte del lavoro, riaprendo l’agenda nel medesimo punto dove l’ha chiusa Monti.\r\nOggi più che mai la partita vera o si gioca altrove o non si gioca. La scommessa della partecipazione diretta, dell’apertura di spazi politici non statali, si pratica nella materialità delle lotte. Quando il dominio si palesa in tutta la propria crudezza o si fugge o si resiste. Nella resistenza si apre la possibilità di costruire spazi per una ri-appropriazione dal basso della politica. Lì nascono assemblee permanenti, libere repubbliche, zone temporaneamente autonome dove si sperimenta la una sottrazione dall’istituito che non è esodo, né marginalità ma concreta, seppur parziale, secessione simbolica e materiale dal controllo dello Stato e dalla logica feroce del profitto.","20 Febbraio 2013","2018-10-17 23:00:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/Yo-no-voto-590x400-color-200x110.jpg","Grillo, Pinocchio e gli altri",1361386260,[355,356,326,357],"http://radioblackout.org/tag/autogestione/","http://radioblackout.org/tag/autogoverno/","http://radioblackout.org/tag/no-voto/",[309,307,295,301],{"post_content":360},{"matched_tokens":361,"snippet":334,"value":362},[67,68,69],"Tra lo spettacolo della politica e la politica spettacolo si sta consumando l'ultima campagna elettorale.\r\nAnarres l'ha seguita con tre lunghe chiacchierate realizzate in altrettante puntate della trasmissione.\r\nVe le proponiamo assieme ad un articolo di prossima uscita sul settimanale Umanità Nova.\r\nAscolta l'intervento di Pietro: 2013 01 13 stara elezioni\r\n\r\nQuello di Stefano: 2013 02 08 capello grillo \r\n\r\ne di Francesco: 2013 02 15 elezioni\r\n\r\nMonti ha chiamato l’esperto di immagine di Barack Obama per una consulenza \u003Cmark>sulla\u003C/mark> propria campagna elettorale. 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