","Il lavoro al tempo del virus","post",1582634315,[52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/decreto-conte-coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/emergenze-e-controllo-sociale/","http://radioblackout.org/tag/telelavoro/","http://radioblackout.org/tag/telelavoro-e-cottimo/","http://radioblackout.org/tag/virus/",[21,23,17,19,15],{"post_content":59,"tags":63},{"matched_tokens":60,"snippet":61,"value":62},[17],"si lavora via internet. Il \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> è regolato da una legge","In Lombardia Veneto e Piemonte sono state chiuse scuole, università, musei e servizi pubblici.\r\nIl governo investe in sicurezza e promette sostegno alle imprese. I lavoratori lasciati a casa riceveranno lo stipendio? Come saranno considerate le giornate non lavorate per lo stop imposto dal governo e dalle regioni?\r\nPer i lavoratori normati si prevedono cassa integrazione e fondi integrativi, per i precari, le partite IVA e i parasubordinati non ci saranno coperture.\r\nNon solo.\r\nLe aziende ne approfittano per imporre lo “smart working”. Si sta a casa e si lavora via internet. Il \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> è regolato da una legge del 2017 che prevede che le aziende possano proporlo ma non imporlo ai dipendenti. Sarebbe quindi soggetto ad un accordo che dia ai lavoratori garanzie su orario, forme di controllo, diritto alla copertura delle spese di connessione, copertura in caso di infortunio. Oggi, grazie al decreto emanato dal governo Conte per fronteggiare l’epidemia di Covid 19, le aziende possono imporre lo smart working senza accordi né garanzie per i lavoratori, che devono anche essere grati per la possibilità di stare in casa. L’epidemia diventa quindi pretesto per l’imposizione senza resistenze di nuove forme di sfruttamento.\r\nNel frattempo la Borsa di Milano scommette sul virus e crolla.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020-02-25-lavoro-virus-fricche.mp3\"][/audio]\r\n\r\nScarica il podcast",[64,66,68,71,74],{"matched_tokens":65,"snippet":21},[],{"matched_tokens":67,"snippet":23},[],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[17],"\u003Cmark>telelavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":73},[17],"\u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> e cottimo",{"matched_tokens":75,"snippet":15},[],[77,84],{"field":26,"indices":78,"matched_tokens":80,"snippets":83},[30,79],3,[81,82],[17],[17],[70,73],{"field":85,"matched_tokens":86,"snippet":61,"value":62},"post_content",[17],578730123365712000,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":38,"score":91,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":93,"highlight":108,"highlights":113,"text_match":116,"text_match_info":117},{"cat_link":94,"category":95,"comment_count":38,"id":96,"is_sticky":38,"permalink":97,"post_author":41,"post_content":98,"post_date":99,"post_excerpt":44,"post_id":96,"post_modified":100,"post_thumbnail":101,"post_thumbnail_html":102,"post_title":103,"post_type":49,"sort_by_date":104,"tag_links":105,"tags":107},[35],[37],"58663","http://radioblackout.org/2020/03/assemblea-pubblica-radiofonica-28-marzo-2020/","Sta per iniziare la seconda assemblea pubblica radiofonica di rbo all'epoca dell'approccio autoritario al covid19 che ha soppresso i diritti individuali, cogliendo l'occasione imperdibile della pandemia... un grido dalla savana per qualunque divisa italica, un richiamo alla repressione arbitraria che non poteva essere disatteso, creando l'attuale Stato di Polizia.\r\n\r\nQuindi per tentare di capire come imbastire una resistenza ci si ritrova di nuovo dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 FM di Radio Blackout, oppure in streaming a questo link, se siete in assenza di un apparecchio radiofonico tradizionale o una radio dab, oppure siete lontani dalla cinta daziaria torinese.\r\nLink alternativi: Stream Punk oppure Radio Garden o Radio.it, o ancora lo streaming di Radio Onda Rossa che trasmetterà l'assemblea in diretta dai suoi segnali.\r\n\r\nVi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nComincia a essere ancora più inasprita la stretta, visto che serpeggiano tentativi di fomentare assalti ai supermercati, che in alcune città sono presidiati dalla celere;\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/da-Palermo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nintanto la Caporetto – per rimanere nella metafora militaresca tanto abusata in questi giorni – sanitaria non accenna a essere fermata e la confusione è grande per le persone ai domiciliari che fanno i conti con l'alleanza letale tra potere politico-militare, supportato dai media mainstream e ispirato dall'autorità sanitaria, che diffonde la pan(ic)demia. Perciò è importante trovare conforto e confronto magari attraverso i vostri-nostri microfoni.\r\n\r\nLa partecipazione all'assemblea del 21 marzo e di quelle organizzate da Radio Onda d'Urto e Radio Ondarossa ci ha convinto che è il caso di ripercorrere questa strada per fornire qualche occasione per arginare la retorica nazionalista, ma anche per documentare i disagi procurati dalla situazione pandemica. In questi giorni la redazione di Radio Blackout ha continuato a raccogliere testimonianze a bizzeffe di persone in ascolto che hanno dimostrato di aver bisogno di confrontarsi, raccontare a cosa hanno assistito, testimoniare la trasformazione della propria e altrui esistenza.\r\n\r\nA questo siete chiamati a partecipare, o almeno ad assistere e così vi viene voglia di intervenire\r\n\r\n\r\n\r\nIn apertura si cercherebbe di approfondire perché la gente ormai ruba perché manca il pane, come canta una canzone parodia del noto inno a Venezia di Fusinato divenuta virale anche lei; proprio da Palermo la prima diretta che spiega come la gente accumula per panico... l'economia in nero in Sicilia è ancora più diffusa e quindi non si possono muovere con le restrizioni dei decreti del Conte re. Ci sono sicuramente delle azioni senza che sia chiaro dove si concretizzeranno; nei comuni più piccoli l'ipercontrollo è asfissiante, perché si conoscono tutti e addirittura l'appuntato sa quante volte il singolo è uscito nella giornata; davanti ai supermercati i presidi militari sono prassi. Ogni comune si organizza autonomamente per un controllo capillare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Palermo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nC'è chi invia messaggi, dicendo che il saccheggio è usato per giustificare la repressione che è già in atto\r\n\r\nDi conseguenza si innesca il discorso relativo al sistema di approvvigionamento \r\n\r\nGiunge un invito a lasciare le grosse catene distributive e di servirsi con le distribuzioni dei Gas e delle reti di autoproduzione... persino l'impossibilità di accedere ai reparti di cancelleria è insensato. Alcuni suggeriscono di approvviggionarsi di merci non accessibili, semplicemente rubandoli [e infatti quando finirà l'assemblea alle 19,30 comparirà Conte sugli schermi televisivi ad annunciare distribuzioni di spiccioli a tutti gli 8000 comuni perché provvedano a erogare buoni spesa, sussidi, denaro alle famiglie più bisognose, rielencando gli altri provvedimenti di sostegno per i lavoratori tenuti forzatamente a casa, in modo che i sudditi possano accedere a cibo e beni di prima necessità].\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Mercati.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn messaggio ricorda che i mercati rionali hanno potuto riaprire con grosse limitazioni e Porta Palazzo non a caso\r\n\r\nDa Torino-Vanchiglia racconta un'esperienza di questi giorni, quando sono state comprate zucchine al mercato rionale per distribuirle a chi ne aveva bisogno: alle 14 si fa la raccolta della verdura, e poi coordinandosi magari attraverso la radio arrivare a preparare e distribuire il cibo. Utile il sistema per rimettersi a rodare pratiche solidali come il Deliverance project che vede i riders in prima fila. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/vanchiglia.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn rider aggiunge il racconto di iniziative, misconosciute, finché sono riusciti a comparire in una diretta estemporanea del tgr piemontese. \r\n\r\n \r\n\r\nLa solidarietà si contrappone al conflitto, come in parte si ribadisce in un messaggio: in un certo modo questo mondo ha ricevuto uno scossone, bisognerebbe rimanere lucidi, non c'è bisogno di rivoluzionari che indichino dove andare: infatti i singoli operano azioni dirette, come per esempio un ascoltatore che ha deciso che l'affitto non lo paga, piuttosto finanzia chi come la radio fa del bene.\r\n\r\nE c'è chi dice che la radio non è super partes, perché non si dà lo stesso spazio al complottismo (che però spesso sono scorciatoie utili per spiegarsi l'inspiegabile)\r\n\r\n \r\n\r\nUn ascoltatore da Taranto, non a caso sensibile alla questione della salute, riporta il discorso sulla coscienza e responsabilità del singolo nei confronti degli altri, in particolare per la propensione al patriarcato. La provocazione: meglio morire e veder morire i propri cari di covid19 che di fame, parafrasando lo slogan degli anni scorsi che a proposito di Ilva dicevano che era meglio morire di cancro che di fame.\r\n\r\nE poi cosa fare a oggi oltre che analizzare?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nChiamata da Berlino da una compagna che è risultata positiva al CoSar2, ha fatto la quarantena e sta uscendone. Spiega come sia difficile interloquire se non si sa bene la lingua, ma come aiuto dal sistema sanitario si stanno attivando e qualunque servizio è subordinato all'esibizione della tessera sanitaria.\r\n\r\nTutto si direbbe composto, le persone che non sono in quarantena escono normalmente, l'ansia è palpabile e i controlli cominciano a esserci sulle distanze di due metri imposte, ma non sugli assembramenti, in pochi si aggirano con mascherine; la mobilità è ancora assicurata, perché i controlli polizieschi sono ancora laschi, per quanto ci sia una legge che consente perquise senza mandato e controlli invasivi in base alla Infektionsschutzgesetz\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Berlino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDal controllo diretto e militaresco si affaccia ai microfoni il controllo elettronico dei lavoratori isolati a casa dall'economia di guerra\r\n\r\nUn ascoltatore (nei decenni fedele: dal 1994 ascolta rbo!), lavoratore cococo per un'azienda di Collegno, che vende polizze, da quando fa telelavoro è pagato solo su polizze fatte e quindi non ha guadagnato nulla negli ultimi 8 giorni. L'attrezzatura è fornita dall'azienda e quindi è monitorato dall'azienda che può controllare a distanza lo smart-working di lavoratori isolati. \r\n\r\n \r\n\r\nUn anonimo epigono di Gioacchino Belli chiama ai nostri microfoni per condividere con noi le sue ultime creazioni poetiche a proposito dell'emergenza Covid; due i componimenti letti: \"Il dopo\" e \"Quando usciremo\", quest'ultima, come sentirete, la nostra preferita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Poeta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","28 Marzo 2020","2020-03-28 19:51:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"251\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-300x251.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-300x251.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-1024x858.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-768x644.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-1536x1288.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianzapdf-2048x1717.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Assemblea pubblica radiofonica 28 marzo 2020",1585397963,[106],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-pubblica-radiofonica/",[25],{"post_content":109},{"matched_tokens":110,"snippet":111,"value":112},[17],"vende polizze, da quando fa \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> è pagato solo su polizze","Sta per iniziare la seconda assemblea pubblica radiofonica di rbo all'epoca dell'approccio autoritario al covid19 che ha soppresso i diritti individuali, cogliendo l'occasione imperdibile della pandemia... un grido dalla savana per qualunque divisa italica, un richiamo alla repressione arbitraria che non poteva essere disatteso, creando l'attuale Stato di Polizia.\r\n\r\nQuindi per tentare di capire come imbastire una resistenza ci si ritrova di nuovo dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 FM di Radio Blackout, oppure in streaming a questo link, se siete in assenza di un apparecchio radiofonico tradizionale o una radio dab, oppure siete lontani dalla cinta daziaria torinese.\r\nLink alternativi: Stream Punk oppure Radio Garden o Radio.it, o ancora lo streaming di Radio Onda Rossa che trasmetterà l'assemblea in diretta dai suoi segnali.\r\n\r\nVi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nComincia a essere ancora più inasprita la stretta, visto che serpeggiano tentativi di fomentare assalti ai supermercati, che in alcune città sono presidiati dalla celere;\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/da-Palermo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nintanto la Caporetto – per rimanere nella metafora militaresca tanto abusata in questi giorni – sanitaria non accenna a essere fermata e la confusione è grande per le persone ai domiciliari che fanno i conti con l'alleanza letale tra potere politico-militare, supportato dai media mainstream e ispirato dall'autorità sanitaria, che diffonde la pan(ic)demia. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nPrimo Maggio. Alle radici di una giornata di lotta. Da Haymarket ai giorni nostri.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nCongiunti. Il governo Conte ci darà il permesso, dopo il 4 maggio, di visitarli. Una concezione familista che permette contatti solo con chi ha un legame sancito dallo stato. Un’ulteriore occasione per rinforzare le politiche patrarcali su cui si fondano i governi degli ultimi anni.\r\n\r\nLe nuove frontiere dello sfruttamento. Telelavoro, smart working: la terribile materialità del lavoro agile. Lavoratori incatenati a ritmi di lavoro forsennati, senza limiti di orario, sotto costante controllo.\r\nNelle scuole le lezioni a distanza stanno comportando un aumento dei carichi di lavoro. Ed è possibile che la formazione a distanza, già presente in maniera minimale in alcuni istituti prima del Covid, a settembre potrebbe essere una modalità di insegnamento normale. Non solo. Chi è in telelavoro può essere costantemente controllato tramite computer. \r\nNe abbiamo cominciato a parlarne con Lorenzo, lavoratore informatico. \r\n\r\nLavora, consuma, crepa. Le nostre vite, oggi più che mai, sono ridotte a mero ingranaggio, di una macchina che deve andare avanti costi quel che costi. L’epidemia riporta l’ordine del mondo nei binari in cui è sempre stato, mettendone a nudo i meccanismi. Le nostre vite non contano, sono intercambiabili, sostituibili, sacrificabili. Il governo ammantando tutto sotto un sudario tricolore, di unità, di popolo, di nazione, senza cesure di classe, ci vorrebbe docili, pronti al destino che ci è stato assegnato.\r\nIl 4 maggio hanno aperto le fabbriche, ma a fine turno tutti devono tornare nelle loro prigioni casalinghe, isolati e silenti. \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 8 maggio\r\nProduci, consuma, crepa. Nulla sarà come prima...\r\nLa rottura dei legami sociali al tempo dei domiciliari di massa\r\n\r\nore 18 sulla piattaforma Zoom\r\nInterverrà Salvo Vaccaro\r\nDi seguito il link all'incontro:\r\nhttps://us02web.zoom.us/j/77701946418\r\nMeeting ID: 777 0194 6418\r\n\r\nPerché si dice distanziamento sociale? cosa si cela dietro questo aggettivo apparentemente neutrale? I social sostituiranno integralmente la società? quale disegno soggiace la surroga della comunicazione a distanza di sicurezza? ma di quale sicurezza parliamo? dello stato d'eccezione? o dell'eccedenza capitalista dello stato? il diritto al profitto vale più del diritto alla vita? quanti miliardi in più, quelli tolti alla sanità? e noi? per noi anarchici, cosa vorrà significare: nulla sarà come prima?\r\n\r\nAlcuni degli interrogativi che animeranno la conversazione con Salvo Vaccaro, professore di Filosofia politica all'Università di Palermo, ma anche anarchico di lungo corso\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","7 Maggio 2020","2020-05-07 11:24:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-primo-maggio-200x110.jpg","Anarres del 1 maggio. 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Il governo Conte ci darà il permesso, dopo il 4 maggio, di visitarli. Una concezione familista che permette contatti solo con chi ha un legame sancito dallo stato. Un’ulteriore occasione per rinforzare le politiche patrarcali su cui si fondano i governi degli ultimi anni.\r\n\r\nLe nuove frontiere dello sfruttamento. \u003Cmark>Telelavoro\u003C/mark>, smart working: la terribile materialità del lavoro agile. Lavoratori incatenati a ritmi di lavoro forsennati, senza limiti di orario, sotto costante controllo.\r\nNelle scuole le lezioni a distanza stanno comportando un aumento dei carichi di lavoro. Ed è possibile che la formazione a distanza, già presente in maniera minimale in alcuni istituti prima del Covid, a settembre potrebbe essere una modalità di insegnamento normale. Non solo. Chi è in \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> può essere costantemente controllato tramite computer. \r\nNe abbiamo cominciato a parlarne con Lorenzo, lavoratore informatico. \r\n\r\nLavora, consuma, crepa. Le nostre vite, oggi più che mai, sono ridotte a mero ingranaggio, di una macchina che deve andare avanti costi quel che costi. L’epidemia riporta l’ordine del mondo nei binari in cui è sempre stato, mettendone a nudo i meccanismi. Le nostre vite non contano, sono intercambiabili, sostituibili, sacrificabili. Il governo ammantando tutto sotto un sudario tricolore, di unità, di popolo, di nazione, senza cesure di classe, ci vorrebbe docili, pronti al destino che ci è stato assegnato.\r\nIl 4 maggio hanno aperto le fabbriche, ma a fine turno tutti devono tornare nelle loro prigioni casalinghe, isolati e silenti. \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 8 maggio\r\nProduci, consuma, crepa. 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Con lui abbiamo ripercorso le tappe che gli addetti alla logistica e al disosso hanno dovuto intraprendere e che sono poi sfociate nelle due settimane di presidio, tutt'ora attivo (al giorno di questa diretta). Determinati continuano la loro lotta, verso equilibrio salariale tra chi compie le stesse mansioni sul luogo di lavoro ma ha un contratto differente e perchè gli venga riconosciuto un aumento per fare fronte al generale innalzamento del costo della vita. Queste e altre le rivendicazioni e le riflessioni che quest'intervista ci ha restituito.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/F_m_28_02_Mahmood-SiCobas-su-presidio-permanente-Raspini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Franco Mereu della Portovesme srl e dei quattro lavoratori sardi, nel Sulcis Iglesiente, che si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss a 100 metri di altezza. La protesta è stata messa in atto per porre in modo forte il tema del caro energia e della fermata di quasi tutti gli impianti della Portovesme srl che metterebbe a rischio 1300 persone, più almeno altre 200 nell’indotto precario. Nel frattempo da lunedì 27 febbraio i lavoratori degli appalti sono inassemblea permanente, nel piazzale della Portovesme, con presidio h24 nella portineria degli appalti, dove sono state anche piazzate alcune tende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/F_m_28_02_Franco-Portovesme-su-operai-che-occupano-ciminiera.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","5 Marzo 2023","2023-03-05 16:54:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/portovesme-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 28/02/2023",1678035263,[],[],{"post_content":185},{"matched_tokens":186,"snippet":187,"value":188},[17],"ha di fatto sostituito il \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> che era uno strumento a"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Federico Giusti della redazione del BLOG \"delegati e lavoratori indipendenti Pisa\" sull'articolo che approfondisce il lavoro agile nella pubblica amministrazione: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2023/02/sul-lavoro-agile-nella-pubblica.html una riflessione di classe su quello che da opportunità e diventata rinuncia salariale, contrattuale ed ha di fatto sostituito il \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> che era uno strumento a disposizione dei lavoratori e non del datore di lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/F_m_28_02_Federico-blogger-su-lavoro-agile-pubblica-amministrazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata lo abbiamo dedicato alle lotte dei lavoratori della Raspini, nel pinerolese, assieme a Mahmood del SiCobas Torino. 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Cronache da un convegno storico svoltosi la scorsa settimana a Massenzatico presso le “Cucine del popolo”.\r\nUn focus particolare sull’intervento di Federico Ferretti, docente di geografia all’Università di Bologna, che anche ai microfoni di Blackout ha tracciato il percorso “Dal Risorgimento federalista all’Internazionale”, un’importante genealogia delle idee che hanno portato, nel 1872, alla nascita dell’Internazionale antiautoritaria, prima a Rimini e poi a Saint Imier\r\n\r\nLavoro e controllo. La tecnologia al servizio dei padroni\r\nDal telelavoro allo smartworking, passando dai lavoratori robotizzati di Amazon\r\nCe ne ha parlato Lorenzo Coniglione\r\n\r\nIl percorso dell’assemblea antimilitarista, cominciato lo scorso ottobre a Milano ed articolatosi in diversi momenti di riflessione e lotta, approda a Livorno, dove si è sviluppata una rete di lotta contro le missioni militari all’estero.\r\nMentre crescono il clima di guerra e le politiche di riarmo, vediamo i segnali di una ripresa dei movimenti contro la guerra e le installazioni militari, in questo contesto è centrale la prospettiva antimilitarista. Un nuovo momento assembleare in cui fare incontrare le tante realtà attive sui vari territori e che già animano questo percorso e aprire il confronto con nuove situazioni, è un passo fondamentale per continuare a tessere questa rete di solidarietà, confrontarsi sulle tante iniziative che si terranno nel corso dell’estate, e rilanciare nuovi momenti di lotta comuni nei prossimi mesi.\r\nNe abbiamo parlato con Dario del Coordinamento per il ritiro delle missioni militari all’estero\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nGiovedì 7 luglio ore 18,30\r\nal Manituana\r\nAssemblea verso il Free(k) Pride dell’8 ottobre\r\n\r\nSabato 16 luglio\r\nSpezzona indecors* alla Pride di Asti\r\nParco della Resistenza ore 16,30 \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","7 Luglio 2022","2022-07-07 01:38:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/robot-at-work-bis-200x110.jpg","Anarres del 24 giugno. L’internazionale antiautoritaria. Pinkwashing sul Lungo Dora. Lavoro e controllo. Reti antimilitariste...",1657157920,[],[],{"post_content":207},{"matched_tokens":208,"snippet":209,"value":210},[17],"al servizio dei padroni\r\nDal \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> allo smartworking, passando dai lavoratori","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Sempre in Guinea pare fallito un ennesimo colpo di Stato il primo febbraio.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del coordinamento contro le missioni militari in Africa\r\n\r\nManovre di guerra nel canale di Sicilia\r\nIl 31 gennaio 6 navi da guerra russe hanno attraversato il Canale di Sicilia, dirette verso il Mar Nero e la Crimea. All’altezza del Canale di Suez erano attese da altre navi militari e mezzi da guerra russi. E’ massima allerta sul Mediterraneo; le navi della NATO seguono a distanza il convoglio russo, sorvegliato anche dai pattugliatori di Sigonella.\r\n\r\nQuesta vicenda ci ricorda la centralità delle strategie di guerra nelle politiche delle grandi potenze e dei paesi della NATO come l’Italia, che continua ad aumentare le spese militari, alimenta un fiorente mercato bellico con commerci di morte che riguardano tutti i teatri di guerra, e incrementa le sue missioni militari neocoloniali, a guida ENI, per fornire supporto ai suoi progetti di estrazione di petrolio e gas.\r\nCe ne ha parlato Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nIl 3 febbraio del 1998 caccia militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis uccidendo 20 persone. I piloti stavano giocando e facendo video del paesaggio. I militari statunitensi di stanza in Italia godono da sempre di una sostanziale impunità. Il processo venne avocato negli USA e i piloti vennero assolti. \r\n\r\nLa NATO a Torino?\r\nIl Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il 20 gennaio ha ricevuto a Torino David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO. La visita dell’alta autorità si inquadra nell’ambito del processo di valutazione dell’offerta italiana di ospitare la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e dell’ufficio regionale in Europa della futura struttura del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (DIANA) della NATO.\r\nL’incontro si è tenuto presso la sede della Regione Piemonte, a Torino.\r\n\r\nL’offerta nazionale per la partecipazione all’iniziativa, lanciata dai capi di Stato e di Governo al summit di Bruxelles del giugno 2021 nell’ambito dell’agenda NATO 2030, consiste nella realizzazione di una rete federata di centri di sperimentazione e acceleratori d’innovazione con il compito di supportare la NATO e i paesi alleati nel proprio processo di innovazione, sostenendo le start-up a sviluppare le tecnologie necessarie a preservare la superiorità tecnologica e facilitando la cooperazione tra settore privato e realtà militari.\r\nL’Italia propone di ospitare il Regional Office presso le strutture nella costituenda Città dello Spazio, dove si insedierà, a fianco dei laboratori e degli spazi per le start-up, il Business Incubation Centre dell’Agenzia Spaziale Europea. Nelle more del completamento della Città dello Spazio, saranno comunque disponibili per l’immediato degli uffici presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino.\r\n\r\nSan Remo. La pop e noi: hey transfrocia! L’Ariston brucia\r\n\r\nLe nuove frontiere del controllo\r\nSmart working e sorveglianza digitale: un approccio al panopticon accelerato dalla gestione della pandemia\r\nIl diffondersi del telelavoro ha il suo corollario nel moltiplicarsi degli strumenti di controllo da remoto, che consentono di tenere sotto sorveglianza continua i lavoratori e le lavoratrici che svolgono i loro incarichi da casa. Si tratta di strumentazioni tanto raffinate, quanto costose, ma si stanno diffondendo soprattutto nei grandi poli industriali e di servizio.\r\nNe abbiamo parlato con Lorcon\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMartedì 22 febbraio ore 16,30\r\nVia i militari da Barriera!\r\ngiornata di informazione e lotta ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nSabato 5 marzo\r\nGender Strike\r\nGiornata transfemminista queer\r\nai giardini (ir)reali corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nAppuntamento alle ore 15\r\nPromuove la rete Free(k) Pride\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Febbraio 2022","2022-02-16 09:29:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/controllo-lavoratore-200x110.jpg","Anarres del 4 febbraio. Le guerre dell’Italia dal Sahel alla Sicilia. Strage del Cermis. La NATO a Torino? San Remo e queerness. Smart working e controllo…",1645003132,[],[],{"post_content":229},{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":232},[17],"della pandemia\r\nIl diffondersi del \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark> ha il suo corollario nel","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-04-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nColpi di stato in Mali, Burkina Faso, Guinea e missioni militari italiane nel Sahel\r\nIl 24 gennaio c’è stato un colpo di stato militare in Burkina Faso. Si tratta del terzo colpo di stato militare in meno di sette mesi nell’Africa occidentale. In Mali il 24 maggio 2021 una fazione dell’esercito ha deposto il governo militare instaurato il 20 agosto 2020 con un altro colpo di stato. In Guinea il 5 settembre 2021 una sollevazione militare ha posto fine al potere del presidente Condé che stava avviando il suo terzo mandato consecutivo alla guida del paese. Sempre in Guinea pare fallito un ennesimo colpo di Stato il primo febbraio.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del coordinamento contro le missioni militari in Africa\r\n\r\nManovre di guerra nel canale di Sicilia\r\nIl 31 gennaio 6 navi da guerra russe hanno attraversato il Canale di Sicilia, dirette verso il Mar Nero e la Crimea. All’altezza del Canale di Suez erano attese da altre navi militari e mezzi da guerra russi. E’ massima allerta sul Mediterraneo; le navi della NATO seguono a distanza il convoglio russo, sorvegliato anche dai pattugliatori di Sigonella.\r\n\r\nQuesta vicenda ci ricorda la centralità delle strategie di guerra nelle politiche delle grandi potenze e dei paesi della NATO come l’Italia, che continua ad aumentare le spese militari, alimenta un fiorente mercato bellico con commerci di morte che riguardano tutti i teatri di guerra, e incrementa le sue missioni militari neocoloniali, a guida ENI, per fornire supporto ai suoi progetti di estrazione di petrolio e gas.\r\nCe ne ha parlato Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nIl 3 febbraio del 1998 caccia militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis uccidendo 20 persone. I piloti stavano giocando e facendo video del paesaggio. I militari statunitensi di stanza in Italia godono da sempre di una sostanziale impunità. Il processo venne avocato negli USA e i piloti vennero assolti. \r\n\r\nLa NATO a Torino?\r\nIl Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il 20 gennaio ha ricevuto a Torino David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO. 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Avendo già trattato in questa trasmissione la prima uscita, abbiamo voluto approfondire questa volta, le intenzioni pratiche delle persone che si sono volute spendere in questo percorso di inchiesta e di attivismo che si è venuto a creare attorno al giornale stesso. Partendo dall'articolo \"Complici e solidali\", si è discusso del ruolo delle persone che portano solidarietà nelle lotte, di quanto può essere importante un contributo che non sia solo numerico ma anche di discussione e condivisione con i lavoratori già esperti o meno di percorsi di lotta. Tutti gli articoli di questa pubblicazione, i cui temi vanno dal collettivo di fabbrica GKN, l'inchiesta sui lavoratori di Amazon, il telelavoro, l'educazione libertaria, ecc.. vogliono essere da stimolo verso una presa di coscienza generale per la creazione di fronti di azione contro l'offensiva padronale che si fà ogni giorno più violenta nella vita di tutte e tutti noi.\r\n\r\nSporcarsi le mani sarà presto disponibile in pdf sul sito www.sostieniradioblackout.org\r\n\r\nE disponibile in versione cartacea a Torino ad offerta libera presso\r\n\r\nCSOA Gabrio, Edera Squat, Distro di Radio Blackout, Porfido, Libreria Comunardi, Libreria Trebisonda (elenco in aggiornamento)\r\n\r\n \r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Presentazione-numero-2-sporcarsi-le-mani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Michele Schifone di Faisa-Cisal, sul tema caldo del green pass in GTT infatti saltano 400 corse e 10.000 utenti rimangono a piedi. Mercoledì 20 ottobre i lavorator* GTT, durante un presidio davanti alla RAI di Torino, facevano notare anche la contraddizione che anche se l'autista ha il green pass i passeggeri possono anche non averlo e tutti si sta sullo stesso mezzo.\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Michele-schifone-situazione-GTT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nil terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pietro Cusimano, USB pubblico impiego lombardia, sui lavoratori e lavoratrici delle RSA messi a tacere per aver criticato la risposta alla pandemia da Covid-19 durante le varie fasi. Abbiamo analizzato il report fatto in collaborazione con Amnesty:\r\nLe problematiche riportate nel report riguardano soprattutto i diritti dei lavoratori, ma hanno conseguenze pesantissime anche sul diritto alla salute di chi nelle RSA è ricoverato, come dimostrano le decine di migliaia di decessi; questi a nostro avviso sono in gran parte correlate alla precarietà del lavoro, ampiamente diffusa, così come al sistema di privatizzazioni che di fatto ne impedisce il controllo da parte delle istituzioni competenti, regione e ATS su tutte.\r\nTutti questi temi sono al centro di ricorsi che l'USB ha presentato alle Procure e che rischiano di fare la fine di quello sul Trivulzio, per il quale la procura di Milano ha richiesto l'archiviazione.\r\nPer riaccendere le luci su questa situazione, coinvolgendo i comitati dei parenti delle vittime e le istituzioni protagoniste in questa immane tragedia, Amnesty International e l'USB presenteranno insieme i contenuti del report a Milano, città simbolo di questa modalità di gestione delle RSA che nella sola Lombardia stimiamo possa essere costata più di 10.000 vittime dentro le strutture.\r\nbuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Comisoli-USB-su-report-amnesty-international.mp3\"][/audio]","28 Ottobre 2021","2021-10-28 02:04:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/gtt-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 26/10/2021",1635386698,[],[],{"post_content":251},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[17],"sui lavoratori di Amazon, il \u003Cmark>telelavoro\u003C/mark>, l'educazione libertaria, ecc.. vogliono essere","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pamela della Cassa di Resistenza Territoriale sull'uscita del secondo numero di \"Sporcarsi le mani\" giornale di critica ed inchiesta dentro e fuori il mondo del lavoro redatto dall'assemblea Da Soli Vince Il Padrone. 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Ad Ancona, invece, tirano granate sul popolo insorto a fianco dei bersaglieri che si rifiutano d'essere mandati a Valona.\r\nLa stampa borghese parla di \"moti anarchisti\", ma nonostante il lavoro di agitazione contro il militarismo svolto, sin dai tempi della guerra di Libia, dagli anarchici, dai sindacalisti rivoluzionari dell'USI e dai socialisti \"disfattisti\", la rivolta armata di Ancona - largamente spontanea - sorprende tutti e sarà uno dei momenti di più alta conflittualità del cosiddetto Biennio rosso.\r\nLa repressione statale ad Ancona causa oltre trenta vittime proletarie, ma il governo italiano è costretto a ritirare le truppe dall'Albania.\r\nCe ne ha parlato Marco Rossi, autore, con Luigi Balsamini de “I ribelli dell’Adriatico - L'insurrezione di Valona e la rivolta di Ancona del 1920, appena uscito per i tipi di Zero in Condotta. \r\n\r\nIl tempo sospeso. 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Cominciamo a parlarne…\r\n\r\nRitorno alla normalità: grandi opere, missioni militari, spesa di guerra, crisi sociale, braccianti-schiavi, frontiere chiuse ai migranti ma aperte a turisti e merci…\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zero in Condotta\r\n\r\nAnche quest’anno sarà Free (k) Pride! In strada per frocizzare le strade della città, riportando il pride su un piano critico di lotta all’esistente, e in particolare ai sistemi di potere e alle loro gerarchie: il patriarcato, l’etero-cis-sessualità obbligatoria, il capitalismo, il (neo)colonialismo, il fascismo, il machismo, l’abilismo, lo specismo, l’ageismo, la sessuofobia, la religione e molti altri.\r\nSabato 11 luglio – ore 16 – piazza Castello – Liber* e mostr*\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nTutti i giorni\r\nappuntamento No Tav alle 18\r\nai campi sportivi di Giaglione per portare sostegno al presidio permanente dei Mulini di Clarea sotto assedio\r\n\r\nSabato 11 luglio\r\nFree(k) Pride – Frocial Mass\r\nore 16 in piazza Castello\r\n\r\nVenerdì 24 luglio\r\nore 16 presidio\r\nvia Po 16 \r\nRitorno alla normalità? Grandi opere, missioni militari, spesa di guerra, crisi sociale, braccianti-schiavi, repressione, frontiere chiuse ai migranti ma aperte a turisti e merci… come prima, peggio di prima\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[278],{"field":85,"matched_tokens":279,"snippet":275,"value":276},[17],{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":120,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},6637,{"collection_name":148,"first_q":17,"per_page":29,"q":17},4,["Reactive",285],{},["Set"],["ShallowReactive",288],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fR9SQBIs_3O_y4jiX6yEligXrGowlYpokAZG0RK-Iqtg":-1},true,"/search?query=telelavoro"]