","Da Calais a Stalingrad: sgomberi e deportazioni","post",1478286200,[64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/calais/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/parigi/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/stalingrad/","http://radioblackout.org/tag/tendopoli/",[26,15,71,72,73,74],"parigi","Sgomberi","stalingrad","tendopoli",{"post_content":76,"tags":80},{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":79},[74],"lo sgombero della più grande \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> di Parigi, sorta nella zona","Dopo lo sgombero della Jungle di Calais, questa mattina all'alba è iniziato lo sgombero della più grande \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> di Parigi, sorta nella zona Nordest della metropoli. Si tratta dei quattro accampamenti situati tra le stazioni metro di Jaurès e Stalingrad, dove circa 3500 migranti – principalmente somali, sudanesi, etiopi, eritrei, afghani e pakistani – avevano trovato un riparo da qualche mese e sempre più numerosi nelle ultime settimane, proprio in seguito allo sgombero di Calais, rifiutandosi di subire le deportazioni di Stato nei centri di accoglienza sparsi per il paese. Nei giorni scorsi la sindaca di Parigi Anne Hidalgo aveva più volte ribadito la necessità di sgomberare gli accampamenti, posizione condivisa dal premier Valls e dal presidente Hollande, il quale aveva recentemente annunciato lo sgombero dichiarando che «i campi non sono degni della Francia».\r\n\r\n \r\n\r\nPare invece degno a lor signori sgomberare con l'inverno alle porte la \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark>, senza offrire alcuna prospettiva non strettamente emergenziale a migliaia di persone che peraltro, in parte, da anni si trovano sul suolo francese in un regime di deportabilità quotidiana. 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Non hanno cibo né acqua, né possibilità di procurarseli. Chi ha qualche soldo viene respinto dai negozianti, terrorizzati dal rischio di contagio.\r\nNel centro di Moria erano stati riscontrati alcuni casi di infezione da Covid 19, ma, anziché separare le persone positive dalle altre, il governo aveva deciso di mettere tutti in quarantena. Non è quindi da escludere l’ipotesi ventilata da alcuni che l’incendio che ha distrutto il campo, alimentato dai forti venti che spirano nell’isola d’estate, sia stato un atto di protesta contro le scelte del governo di Atene di non trasferire i profughi nella Grecia continentale, alleggerendo una struttura che non avrebbe potuto ospitare più di 3.000 persone, ma era arrivata a superare le 13.000.\r\nLa pandemia ha reso la situazione esplosiva. Già ci sono cenni di rivolta sia tra i prigionieri della tendopoli, sia tra chi è alla fame lungo la strada. Pochi si sono dispersi tra le montagne.\r\nLa popolazione locale un tempo ospitale e solidale oggi ha chiuso le porte ai migranti e chiede che vengano trasferiti altrove. La fama di isola-prigione ha messo in fuga i turisti stranieri, dando un colpo durissimo alla principale fonte di reddito per gli abitanti. Non si può escludere che l’acuirsi della paura, innescata dalla criminale gestione governativa, possa portare ad un’insorgenza popolare contro i profughi e contro il governo di Nea Democratia.\r\nL’estrema destra soffia sul fuoco ed ha più volte attaccato a sassate i profughi, che sono riusciti a difendersi e a contrattaccare.\r\nIl governo ha deciso di allestire a tempo di record una tendopoli militarizzata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Caridi, giornalista e corrispondente di varie testate, che si trova da alcuni giorni a Lesbo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/2020-09-15-lesbo-caridi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 09 15 lesbo caridi\r\n\r\n ","16 Settembre 2020","2020-09-16 15:37:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo.jpeg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lesbo. 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L’area è stata chiusa militarmente segregando all’interno tutti i braccianti, in tutto circa 300, senza distinzione tra i positivi e i negativi. Oltre a tagliare completamente i contatti con l’esterno, non sono state fornite cure né generi alimentari, ma i braccianti sono stati comunque mandati a lavorare nei campi.\r\n\r\nEmerge la prassi consolidata da parte dello Stato nel gestire la pandemia in maniera coercitiva, soprattutto in situazioni critiche del tessuto sociale. Nei campi per braccianti, ogni tampone e ogni volta che aumenta il rischio legato al covid-19 il risultato sono internamenti generalizzati, polizia e nessun aiuto sanitario, il che porta i braccianti stessi a percepire il virus come ennesima repressione razzista delle loro condizioni di vita. 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La tragica morte di Sylla Noumè, avvenuta venerdi scorso poco prima dell'alba, è la dimostrazione che spostando la gente da una baracca all'altra non cambia nulla.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Patrick del sindacato USB, che chiede a gran voce l'assegnazione di alloggi ai braccianti, scelti magari tra le 35mile case sfitte della zona:\r\n\r\npatrick","25 Marzo 2019","2019-03-25 13:00:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/incendio-san-ferdinando8-625x350.jpg 625w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rogo nella nuova tendopoli di San Ferdinando: morto un migrante",1553518824,[],[],{"post_content":224,"post_title":228},{"matched_tokens":225,"snippet":226,"value":227},[74],"di San Ferdinando a una \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> gestita dal Comune. 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All'interno di un quadro in cui Holland vorrebbe dimostrare una perfetta gestione dei migrandi (sperando di raccogliere consenso tra la popolazione), quello a cui assistiamo è solo una cattiva mossa mediatica e un modo per nascondere il reale problema che attanaglia non solo la Francia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Monica, che ha seguito da vicino la vicenda di Calais e quella dello sgombero della tendopoli a Parigi\r\ncalais_parigi","10 Novembre 2016","2016-11-14 08:53:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/126536-md-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/126536-md-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/126536-md-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/126536-md-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/126536-md.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dopo Calais, sgomberi delle tendopoli a Parigi",1478780981,[64,65,66],[26,15,71],{"post_content":253,"post_title":257},{"matched_tokens":254,"snippet":255,"value":256},[74],"degli accampamenti, distruggendo tutte le \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark>, soprattutto a Piazza Stalingrad. 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Difficile capire cosa effettivamente stia succedendo ora: fra alcuni giornali che titolano con il piazzamento di una tendopoli, gestita dalla protezione civile, per continuare a detenere persone, trasferimenti al CPR di Ponte Galeria.\r\n\r\nCerto è che la scelta - ancora una volta attuata dal governo che da un anno ormai, attraverso le decretazioni di emergenza e gli accordi con i paesi Africani, fa di queste strutture uno dei suoi capi saldi programmatici - di non chiudere l’ennesimo CPR ampiamente danneggiato dal fuoco delle rivolte, ci arriva nella sua connotazione intrinsecamente politica di silenziare il più possibile, di non lasciare trapelare la materialità del fatto che i CPR sono un’istituzione razzista e violenta che da sempre, nella loro storia, vengono chiusi da chi vive quella detenzione brutale.\r\n\r\nIn questo senso il presidio del 6 di Aprile potrebbe essere un momento di solidarietà attiva, per vedere più chiaro dietro la fitta cortina innalzata attorno al centro sardo.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/HARRAGAmacomer5.4.24.mp3\"][/audio]","6 Aprile 2024","2024-04-06 20:03:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/milano1-200x110.png","CPR DI MACOMER: FRA RIVOLTE, TENDOPOLI, TRASFERIMENTI E SOLIDARIETA'","podcast",1712415565,[],[],{"post_content":353,"post_title":357},{"matched_tokens":354,"snippet":355,"value":356},[74],"con il piazzamento di una \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark>, gestita dalla protezione civile, per","Estratto della puntata del 5 Aprile 2024 di Harraga\r\n\r\n \r\n\r\nAssieme a due compagni sardi, ripercorriamo la storia del CPR di Macomer: il suo inserimento territoriale e che ruolo ha, questo elemento, in rapporto alla solidarietà; le rivolte che lo hanno attraversato questi ultimi mesi e che hanno portato, nella notte fra il 24 e il 25 Marzo alla sua profonda compromissione a livello strutturale. 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Se le foto di persone incatenate e caricate sui C-17 della 60th Air Mobility Wing (ala logistica dell’aeronautica militare) rimandano alla dimensione militare della War on Migrants, meno frequentemente se ne osserva quella finanziaria ed economica: cerchiamo di seguire l’andamento azionario dei colossi della carcerazione privata coinvolti nel fenomeno e alcune frizioni tra MAGA e Musk che riguardano il bisogno di forza lavoro per il settore hi-tech.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_geo-group-migrants.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMESSICO\r\n\r\nTra ConsulApp Contigo, app per smartphone per avvisare familiari e consolati in caso si venga rastrellati dall’ICE, e tendopoli erette in fretta e furia al confine con gli USA, anche il Messico si prepara alle possibili deportazioni di massa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_mexico-migrants-app.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCORDI TRA EUROPOL E FORZE SICUREZZA EGIZIANE\r\n\r\nPartendo dall’osservazione del sostegno italiano nei confronti dell’apparato repressivo egiziano (sia in termini di formazione che di trasferimento di armi e tecnologie), approdiamo al tema centrale di questo approfondimento: gli accordi tra l’agenzia Europol e le forze di sicurezza di Al Sisi.\r\n\r\nIn compagnia di Yasha Maccanico di Statewatch.org cerchiamo di analizzare la genesi e il portato politico di questi accordi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_egitto-europol.mp3\"][/audio]","29 Gennaio 2025","2025-01-29 13:22:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/bcupcb_europol-egitto-200x110.jpg","Al-MASRI | WAR ON MIGRANTS: USA-MEXICO | ACCORDI EUROPOL-EGITTO",1738156955,[380,381,382,383,384,385,386],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/egitto/","http://radioblackout.org/tag/geo-group/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/scafisti/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[388,389,390,391,392,393,394],"carcere","Egitto","geo group","repressione","scafisti","sorveglianza","war on migrants",{"post_content":396},{"matched_tokens":397,"snippet":398,"value":399},[74],"si venga rastrellati dall’ICE, e \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> erette in fretta e furia","Estratti dalla puntata del 27 gennaio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nAL-MASRI E RAGIONE DI STATO\r\n\r\nPrima che venissero notificati degli avvisi di garanzia nei confronti di Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano, provvedimenti immediatamente trasformati in elementi di distrazione e deviazione del portato politico della vicenda, abbiamo cercato di osservare alcuni aspetti inerenti la liberazione e il rimpatrio del capo della polizia giudiziaria libica Al-Masri.\r\n\r\nPartendo da un breve contributo di Lorenzo D’Agostino, la riflessione si estende alle relazioni che si vanno a comporre con le entità statali (o parastatali) trasformate in gendarmi dell’Europa; concludiamo con le ipocrite e sadiche esternazioni del Ministro della Giustizia Nordio sulla forza da esibire nei confronti delle persone detenute, negando loro misure deflattive eccezionali come indulto o amnistia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_al-masri-carceri-italiane-nordio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / WAR ON MIGRANTS / / /\r\n\r\n\r\nUSA\r\n\r\nLe annunciate deportazioni di massa sono partite in modo spettacolarizzato, seppur non a pieno regime. 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Rincara la dose ancora Macron e soprattutto l’immancabile Stoltenberg che sembra sempre più l’utile idiota degli Usa e che si è spinto, come molti hanno notato, ben al di là delle proprie prerogative. Intanto, mentre le retoriche di guerra si dispiegano senza parsimonia, un radar facente parte del primo sistema di allarme nucleare russo (Early Warning) ad Armavir sarebbe stato accecato verosimilmente da droni ucraini. 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Perché vuole liberare la Germania dalle grinfie di Washington\r\n\r\nJulia Damphouse e Maurice Höfgen - Il cinismo elettorale di Sahra Wagenknecht\r\n\r\n ",[427],{"field":102,"matched_tokens":428,"snippet":424,"value":425},[74],{"best_field_score":172,"best_field_weight":404,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":50,"score":405,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":50},{"document":431,"highlight":444,"highlights":449,"text_match":170,"text_match_info":452},{"comment_count":50,"id":432,"is_sticky":50,"permalink":433,"podcastfilter":434,"post_author":435,"post_content":436,"post_date":437,"post_excerpt":56,"post_id":432,"post_modified":438,"post_thumbnail":439,"post_title":440,"post_type":348,"sort_by_date":441,"tag_links":442,"tags":443},"77642","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-18-10-22-le-colpe-ai-morti-la-guerra-ai-vivi/",[305],"macerie su macerie","A Macerie su Macerie la diretta con un compagno aquilano sulla sentenza ributtante del tribunale civile del capoluogo abruzzese che ha non solo attribuito ad alcune persone rimaste uccise nel terremoto del 2009 parte di responsabilità, ma l'ha persino quantificata in percentuale.\r\n\r\nRipercorriamo in una volata radiofonica gli anni che seperano da quella notte d'aprile, partendo dalle tranquillizzazioni date dalle istituzioni sulla pericolosità dello sciame sismico nei giorni prima, dagli imprenditori che si sfregavano le mani in vista dei profitti della ricostruzione subito dopo la scossa delle 3:32, passando per i sopprusi agli sfollati dentro alle tendopoli militarizzate, per le strumentalizzazioni del G8, per la zona rossa, per i nuovi quartieri ghetto ai margini del vecchio centro, per arrivare poi alla ricostruzione di una città solo nelle sue vie più mondane e ricche.\r\n\r\nIn coda a questa serie di passaggi che gridano vendetta e che hanno anticipato le procedure d'emergenza che abbiamo visto riaccomodate per la pandemia, ecco da parte dello stato pure la beffa: la colpa è in buona parte di chi è morto sotto alle macerie tredici anni fa.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/aquila.mp3\"][/audio]","18 Ottobre 2022","2022-10-18 20:34:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Screenshot_20221018-191146_Instagram-200x110.jpg","Macerie su Macerie - podcast 18/10/22 - Le colpe ai morti, la guerra ai vivi",1666125233,[],[],{"post_content":445},{"matched_tokens":446,"snippet":447,"value":448},[74],"sopprusi agli sfollati dentro alle \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> militarizzate, per le strumentalizzazioni del","A Macerie su Macerie la diretta con un compagno aquilano sulla sentenza ributtante del tribunale civile del capoluogo abruzzese che ha non solo attribuito ad alcune persone rimaste uccise nel terremoto del 2009 parte di responsabilità, ma l'ha persino quantificata in percentuale.\r\n\r\nRipercorriamo in una volata radiofonica gli anni che seperano da quella notte d'aprile, partendo dalle tranquillizzazioni date dalle istituzioni sulla pericolosità dello sciame sismico nei giorni prima, dagli imprenditori che si sfregavano le mani in vista dei profitti della ricostruzione subito dopo la scossa delle 3:32, passando per i sopprusi agli sfollati dentro alle \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> militarizzate, per le strumentalizzazioni del G8, per la zona rossa, per i nuovi quartieri ghetto ai margini del vecchio centro, per arrivare poi alla ricostruzione di una città solo nelle sue vie più mondane e ricche.\r\n\r\nIn coda a questa serie di passaggi che gridano vendetta e che hanno anticipato le procedure d'emergenza che abbiamo visto riaccomodate per la pandemia, ecco da parte dello stato pure la beffa: la colpa è in buona parte di chi è morto sotto alle macerie tredici anni fa.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/aquila.mp3\"][/audio]",[450],{"field":102,"matched_tokens":451,"snippet":447,"value":448},[74],{"best_field_score":172,"best_field_weight":404,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":50,"score":405,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":50},{"document":454,"highlight":468,"highlights":473,"text_match":170,"text_match_info":476},{"comment_count":50,"id":455,"is_sticky":50,"permalink":456,"podcastfilter":457,"post_author":458,"post_content":459,"post_date":460,"post_excerpt":56,"post_id":455,"post_modified":461,"post_thumbnail":462,"post_title":463,"post_type":348,"sort_by_date":464,"tag_links":465,"tags":467},"55026","http://radioblackout.org/podcast/saluzzo-il-sistema-democratico-di-sfruttamento-della-manodopera-migrante/",[303],"RADIO NOTAV","A Saluzzo i braccianti agricoli, tutti migranti, bloccano il traffico. Dopo il brutto tempo dei giorni scorsi ottengono qualche tendone per ripararsi. Ma dietro la cosiddetta emergenza, si nasconde un meccanismo ormai oliato di sfruttamento della manodopera migrante, fondato su ricatto lavorativo, permesso di soggiorno, minaccia di espulsione, “assistenza” da parte di enti caritatevoli, sindacati e cooperative, e ovviamente, favoreggiamento della aziende agricole inserite nella filiera della grande distribuzione\r\n\r\nChi ha detto che lo sfruttamento della manodopera migrante non possa essere fatto rispettando le “regole”?\r\nA Saluzzo il sistema di sfruttamento lavorativo, ricatto del permesso di soggiorno, incombenza della reclusione nel CPR ed espulsione rappresenta ormai un modello ben perfezionato. Un sistema replicabile, che salva le apparenze, almeno formalmente, senza tracce troppo evidenti di sfruttamento illegale e caporalato. Almeno a prima vista: i contratti ci sono, ma non coprono tutto, ovviamente, e per avere un contratto bisogna essere in regola coi permessi di soggiorno. Così il \"sistema Saluzzo\" media tra le esigenze di accettabilità sociale (abbastanza basse, a dire il vero), evitando disdicevoli apparenze per la popolazione locale: “illegalità” (come dipendesse da loro!), spazzatura, accampamenti o tendopoli. Dall’altra, si garantisce il perfetto funzionamento della filiera agricola: lavoratori a costo zero perché le aziende agricole locali possano galleggiare ancora un po’ nella filiera agroalimentare.\r\nSindacati ed enti assistenziali\r\nIn tutto questo sindacati confederali e non, Caritas e cooperative cercano di calmierare la situazione offrendosi come ammortizzatore perché la micidiale macchina continui a funzionare. Il tutto ovviamente, dietro compenso: i migranti non hanno nulla, tranne i famigerati “badge” riconoscitivi per l’accesso al “PAS”, forniti dai gestori del “campo”. Fatta qualche tessera, l’ottenimento di qualche tendone a cui si accede a pagamento e con vincoli, insufficiente per tutti, ed anche osteggiato dai padroni perché anche a loro carico, viene sbandierata come una grande vittoria. Tendoni, qualche fornello, bagni insufficienti per tutti dove mettersi in coda dopo la giornata di democratico sfruttamento lavorativo.\r\nGrande distribuzione e latifondo\r\nNonostante lo sfruttamento della manodopera migrante, nonostante l’operato della polizia a sedare quei lavoratori che reclamano migliori condizioni, le aziende agricole chiudono.\r\n\r\nMedie aziende, che si fronteggiano sul mercato della Grande Distribuzione Organizzata, con il suo sistema dell’asta a doppio ribasso. Nonostante la compressione del\r\n“salario” dei lavoratori, le aziende non ce la fanno a competere e chiudono, cioè vendono. 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Gennaro\r\nTerza parte:\r\nComunicato \"Terremoti, tendopoli e aguzzini\"\r\nDiretta con una compagna riguardo l'appello (ed i fatti) “Sullo stupro non contate sul nostro silenzio!” \r\nAggiornamenti dalle carceri\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.28-acab-rbo-105.250-parte1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.28-acab-rbo-105.250-parte2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.28-acab-rbo-105.250-parte3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","27 Ottobre 2016","2018-10-17 23:59:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/A.C.A.B.-105.250fm-200x110.jpg","[ACAB] Podcast di Settembre 2016",1477584629,[490],"http://radioblackout.org/tag/a-c-a-b/",[492],"a.c.a.b",{"post_content":494},{"matched_tokens":495,"snippet":496,"value":497},[74],"Gennaro\r\nTerza parte:\r\nComunicato \"Terremoti, \u003Cmark>tendopoli\u003C/mark> e aguzzini\"\r\nDiretta con una","Trasmissione del 7 Settembre 2016\r\n\r\nPrima parte:\r\nAggiornamenti dalla frontiera di Como.\r\nSeconda parte:\r\nContributi sull'operazione \"Scripta Manent\".\r\nSulle misure ai compagni e alle compagne sui fatti della Turkish airline.\r\nTerza parte:\r\nContributo audio di un ex recluso del Cie di Torino.\r\nAggiornamenti sul Cie di Brindisi Restinco e sul Cie di Ponte Galeria.\r\nQuarta parte:\r\nAggiornamenti dalle carceri.\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.07-acab-rbo-105.250-parte1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.07-acab-rbo-105.250-parte2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.07-acab-rbo-105.250-parte3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.07-acab-rbo-105.250-parte4.mp3\"][/audio]\r\nTrasmissione del 14 Settembre 2016\r\nPrima parte:\r\nComunicato sulla protesta dei detenuti in america\r\nSulla costruzione di un Hotspot mobile a Brindisi\r\nAggiornamenti sull'Hotspot di Taranto\r\nSeconda parte:\r\nScritto in solidarietà agli arrestati e alle arrestate durante l'operazione \"Scripta manent\"\r\nTerza parte:\r\nAggiornamenti dalle carceri.\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.14-acab-rbo-105.250-parte1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.14-acab-rbo-105.250-parte2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.14-acab-rbo-105.250-parte3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nTrasmissione del 21 Settembre\r\nPrima parte:\r\nComunicato di Daniele dal carcere di Regina Coeli\r\nFuga di massa dall'Hotspot di Moria (Grecia)\r\nTolosa: Sabatoggio di veicoli in solidarietà con \"Scripta Manent\"\r\nGermania: Sabotaggio di veicoli della polizia e della deutsch bank\r\nSeconda parte:\r\nAggiornamenti sull'occupazione di Borgo Dora\r\nLettura articoli su: HUB di Bologna, Brescia finto pacco bomba, Modena agente della digos ferito, Milano sexworker picchia un poliziotto, Napoli aggressione a poliziotti\r\nTerza parte:\r\nAggiornamento dalle carceri\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.21-acab-rbo-105.250-parte1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.21-acab-rbo-105.250-parte2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/2016.09.21-acab-rbo-105.250-parte3.mp3\"][/audio]\r\n \r\n\r\nTrasmissione del 28 Settembre\r\n\r\nPrima parte:\r\nIntervista sull'opuscolo\r\nTorino, attacco all'agenzia 747\r\nValsavignone, rivendicazione sabotaggio del 10 Settembre\r\nAustralia, morto detenuto in un centro correzionale\r\nSantiago del chile, rivendicazione attacco in solidarietà a FAI/FRI\r\nSeconda parte:\r\nParigi, rivolta nel carcere di Valence\r\nMigranti, trasferimenti da Ventimiglia a Taranto\r\nRoma, richieste del SIAP/SAP su equipaggiamento polizia\r\nNapoli, furto delle offerte per S. 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