","Aggiornamento con Lorenzo Trombetta sul terremoto in Siria e Turchia.","post",1676049625,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/terremoto/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[66,18,12,15],"curdi",{"post_content":68,"post_title":72,"tags":75},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[12],"governo centrale e devastato dal \u003Cmark>terremoto\u003C/mark>, chiedono a gran voce di","Riportiamo da un articolo apparso sull'ANSA dell'8 febbraio 23 a firma Lorenzo Trombetta : \"Le autorità e le popolazioni del nord-ovest siriano, fuori dal controllo del governo centrale e devastato dal \u003Cmark>terremoto\u003C/mark>, chiedono a gran voce di ricevere, dal lato turco, aiuti internazionali per far fronte all'emergenza umanitaria. Ma finora nessun convoglio è entrato in Siria dalla Turchia nonostante tre valichi frontalieri siano stati dichiarati aperti e nonostante le dichiarazioni delle cancellerie occidentali di aver finanziato l'acquisto e l'invio di aiuti. La situazione rimane estremamente difficile anche nelle aree siriane disastrate ma controllate dal governo. Nonostante l'arrivo, all'aeroporto di Damasco, di aiuti da parte di numerosi Paesi, la macchina dei soccorsi interna procede con mille ostacoli dovuti alla carenza di mezzi di un Paese travolto da 12 anni di conflitto armato, afflitto da sanzioni occidentali e da una crisi economica senza precedenti nella sua storia.\"\r\n\r\nIl bilancio della situazione ad oggi è di oltre 22 mila morti, continuano le operazioni di soccorso in un contesto devastato dalle dinamiche di guerra e di attacco nel territorio della Siria del nord. E' interessante e necessario approfondire la questione dell'avvicinamento alle elezioni in Turchia che si situano in un momento di crisi economica e sociale profonda, quali scenari si aprono in una fase di gestione dell'emergenza che in un'ottica capitalista rappresenta un'opportunità di accelerazione e accumulazione di profitto e di potere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo Trombetta, studioso di Siria contemporanea e autore di Siria. Dagli ottomani agli Asad. E oltre, Mondadori Università. Da Beirut è corrispondente per l’Ansa e collabora con numerose testate nazionali e straniere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Trombetta-terremoto-2023_02_09_2023.02.09-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":74},[12],"Aggiornamento con Lorenzo Trombetta sul \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> in Siria e Turchia.",[76,78,80,83],{"matched_tokens":77,"snippet":66},[],{"matched_tokens":79,"snippet":18},[],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[12],"\u003Cmark>terremoto\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":15},[],[86,91,94],{"field":35,"indices":87,"matched_tokens":88,"snippets":90},[25],[89],[12],[82],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":74,"value":74},"post_title",[12],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":70,"value":71},"post_content",[12],578730123365712000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":101,"score":102,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,1,"578730123365711979",{"document":104,"highlight":118,"highlights":134,"text_match":97,"text_match_info":144},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":47,"id":107,"is_sticky":47,"permalink":108,"post_author":50,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":53,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":58,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":117},[44],[46],"79977","http://radioblackout.org/2023/02/terremoto-in-turchia-e-siria-il-disastro-tra-proteste-mancanza-di-soccorsi-e-crisi-geopolitica/","Un terremoto devastante di magnitudo 7.7 è avvenuto tra Turchia e Siria nella notte tra 5 e 6 Febbraio, seguito da altre fortissime scosse fino a magnitudo di 7.5. Migliaia di vittime già accertate, più di 11.000, e il loro numero che continua a salire di ora in ora. La scossa più forte è stata in piena notte e in pieno inverno, quando le persone dormivano dentro gli edifici.\r\n\r\nUn terremoto che avviene in luoghi già martoriati da anni di guerra, come la Siria, e che fin dalle prime ore successive al sisma mette in luce le carenze nella macchina degli aiuti da parte del governo turco. Moltissime le testimonianze di migliaia di persone costrette a scavare con le mani, e diverse le proteste da parte di cittadini e giornalisti contro il governo Erdogan per denunciare la mancanza di un piano antisismico e la mancanza di investimenti nel tempo per rimodernare il patrimonio edilizio, concentrati soprattutto a Istanbul e non ad oriente e nelle aree più periferiche. Alcuni reporter e manifestanti sono stati arrestati nelle ultime ore per aver denunciato la mancanza di aiuti, ed il loro numero sembra continuare a salire. Turchia dove a maggio per le elezioni presidenziali e politiche.\r\n\r\nInfine, anche gli aiuti e la solidarietà internazionale si divide sulla base delle alleanze geopolitiche. Una separazione al momento, tra l'occidente che sostiene la Turchia (e l'Italia che ha già mandato un team di vigili del fuoco, infermieri e medici ad Adana), e il blocco russo-iraniano, oltre che arabo, che aiuta i territori governi da Assad in Siria.\r\n\r\nDi tutto questo ne parliamo con Murat Cinar, giornalista turco in Italia. Qui la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/turchia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Febbraio 2023","2023-02-08 18:35:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/178935-md-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/178935-md-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/178935-md-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/178935-md-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/178935-md.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Terremoto in Turchia e Siria. Il disastro tra proteste, soccorsi e guerra.",1675881270,[62,63,64],[18,12,15],{"post_content":119,"post_title":123,"tags":127},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[12],"Un \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> devastante di magnitudo 7.7 è","Un \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> devastante di magnitudo 7.7 è avvenuto tra Turchia e Siria nella notte tra 5 e 6 Febbraio, seguito da altre fortissime scosse fino a magnitudo di 7.5. Migliaia di vittime già accertate, più di 11.000, e il loro numero che continua a salire di ora in ora. La scossa più forte è stata in piena notte e in pieno inverno, quando le persone dormivano dentro gli edifici.\r\n\r\nUn \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> che avviene in luoghi già martoriati da anni di guerra, come la Siria, e che fin dalle prime ore successive al sisma mette in luce le carenze nella macchina degli aiuti da parte del governo turco. Moltissime le testimonianze di migliaia di persone costrette a scavare con le mani, e diverse le proteste da parte di cittadini e giornalisti contro il governo Erdogan per denunciare la mancanza di un piano antisismico e la mancanza di investimenti nel tempo per rimodernare il patrimonio edilizio, concentrati soprattutto a Istanbul e non ad oriente e nelle aree più periferiche. Alcuni reporter e manifestanti sono stati arrestati nelle ultime ore per aver denunciato la mancanza di aiuti, ed il loro numero sembra continuare a salire. Turchia dove a maggio per le elezioni presidenziali e politiche.\r\n\r\nInfine, anche gli aiuti e la solidarietà internazionale si divide sulla base delle alleanze geopolitiche. Una separazione al momento, tra l'occidente che sostiene la Turchia (e l'Italia che ha già mandato un team di vigili del fuoco, infermieri e medici ad Adana), e il blocco russo-iraniano, oltre che arabo, che aiuta i territori governi da Assad in Siria.\r\n\r\nDi tutto questo ne parliamo con Murat Cinar, giornalista turco in Italia. Qui la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/turchia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":124,"snippet":126,"value":126},[125],"Terremoto","\u003Cmark>Terremoto\u003C/mark> in Turchia e Siria. Il disastro tra proteste, soccorsi e guerra.",[128,130,132],{"matched_tokens":129,"snippet":18},[],{"matched_tokens":131,"snippet":82},[12],{"matched_tokens":133,"snippet":15},[],[135,140,142],{"field":35,"indices":136,"matched_tokens":137,"snippets":139},[101],[138],[12],[82],{"field":92,"matched_tokens":141,"snippet":126,"value":126},[125],{"field":95,"matched_tokens":143,"snippet":121,"value":122},[12],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":101,"score":102,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},{"document":146,"highlight":172,"highlights":195,"text_match":97,"text_match_info":206},{"cat_link":147,"category":148,"comment_count":47,"id":149,"is_sticky":47,"permalink":150,"post_author":50,"post_content":151,"post_date":152,"post_excerpt":53,"post_id":149,"post_modified":153,"post_thumbnail":154,"post_thumbnail_html":155,"post_title":156,"post_type":58,"sort_by_date":157,"tag_links":158,"tags":165},[44],[46],"38331","http://radioblackout.org/2016/11/terremoto-segnali-di-resistenza-alla-deportazione/","Il piano del governo è di facile lettura: deportare le popolazioni che hanno perso la casa nel terremoto in pianura, ospitandole negli alberghi della costa marchigiana e del Trasimeno, vuoti in questo periodo dell'anno. Passato l'inverno molti potrebbero non tornare, schiacciati dalla prospettiva della casa crollata, del lavoro che non c'è più. La Val Nerina rischia di trasformarsi in un deserto.\r\nMentre la terra continua a tremare arrivano i primi segnali di resistenza all'allontanamento dai propri paesi.\r\nIeri a Norcia, un'assemblea di terremotati, ha contestato il sindaco fascista che aveva fatti smontare troppo in fretta la tendopoli dopo il sisma del 24 agosto e rifiuta i conteiner.\r\nIl governo Renzi, in difficoltà su più fronti, ha fiutato l'aria frama ed ha promesso tensostrutture collettive e container.\r\nIntanto sul territorio i solidali e i compagni locali si stanno dando da fare sia sul piano della solidarietà attiva dal basso sia nella progettazione di case secondo criteri di sicurezza e ecostenibilità.\r\nNel contempo, pur rispettando chi sceglie di andarsene, stanno sostenendo chi invece intende restare e ricostruire il proprio futuro in modo che non possa essere sbriciolato di muovo.\r\n“Non è il terremoto che ammazza la gente, ma le case che crollano”.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno attivo nella rete di solidarietà e di lotta.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-11-01-france-terre","1 Novembre 2016","2016-11-04 14:19:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/norcia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/norcia-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/norcia-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/norcia.jpg 367w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Terremoto. Segnali di resistenza alla deportazione",1478006795,[159,160,161,162,163,63,164],"http://radioblackout.org/tag/arquata-del-tronto/","http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/norcia/","http://radioblackout.org/tag/pescara-del-tronto/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-autogestita/","http://radioblackout.org/tag/tutela-del-territorio/",[166,167,168,169,170,12,171],"arquata del tronto","deportazioni","norcia","pescara del tronto","solidarietà autogestita","tutela del territorio",{"post_content":173,"post_title":177,"tags":180},{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":176},[12],"hanno perso la casa nel \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> in pianura, ospitandole negli alberghi","Il piano del governo è di facile lettura: deportare le popolazioni che hanno perso la casa nel \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> in pianura, ospitandole negli alberghi della costa marchigiana e del Trasimeno, vuoti in questo periodo dell'anno. Passato l'inverno molti potrebbero non tornare, schiacciati dalla prospettiva della casa crollata, del lavoro che non c'è più. La Val Nerina rischia di trasformarsi in un deserto.\r\nMentre la terra continua a tremare arrivano i primi segnali di resistenza all'allontanamento dai propri paesi.\r\nIeri a Norcia, un'assemblea di terremotati, ha contestato il sindaco fascista che aveva fatti smontare troppo in fretta la tendopoli dopo il sisma del 24 agosto e rifiuta i conteiner.\r\nIl governo Renzi, in difficoltà su più fronti, ha fiutato l'aria frama ed ha promesso tensostrutture collettive e container.\r\nIntanto sul territorio i solidali e i compagni locali si stanno dando da fare sia sul piano della solidarietà attiva dal basso sia nella progettazione di case secondo criteri di sicurezza e ecostenibilità.\r\nNel contempo, pur rispettando chi sceglie di andarsene, stanno sostenendo chi invece intende restare e ricostruire il proprio futuro in modo che non possa essere sbriciolato di muovo.\r\n“Non è il \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> che ammazza la gente, ma le case che crollano”.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno attivo nella rete di solidarietà e di lotta.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-11-01-france-terre",{"matched_tokens":178,"snippet":179,"value":179},[125],"\u003Cmark>Terremoto\u003C/mark>. Segnali di resistenza alla deportazione",[181,183,185,187,189,191,193],{"matched_tokens":182,"snippet":166},[],{"matched_tokens":184,"snippet":167},[],{"matched_tokens":186,"snippet":168},[],{"matched_tokens":188,"snippet":169},[],{"matched_tokens":190,"snippet":170},[],{"matched_tokens":192,"snippet":82},[12],{"matched_tokens":194,"snippet":171},[],[196,202,204],{"field":35,"indices":197,"matched_tokens":199,"snippets":201},[198],5,[200],[12],[82],{"field":92,"matched_tokens":203,"snippet":179,"value":179},[125],{"field":95,"matched_tokens":205,"snippet":175,"value":176},[12],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":101,"score":102,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},{"document":208,"highlight":224,"highlights":237,"text_match":97,"text_match_info":245},{"cat_link":209,"category":210,"comment_count":47,"id":211,"is_sticky":47,"permalink":212,"post_author":50,"post_content":213,"post_date":214,"post_excerpt":53,"post_id":211,"post_modified":215,"post_thumbnail":216,"post_thumbnail_html":217,"post_title":218,"post_type":58,"sort_by_date":219,"tag_links":220,"tags":222},[44],[46],"80061","http://radioblackout.org/2023/02/il-kurdistan-nel-terremoto-geopolitico-tra-siria-e-turchia/","In questa intervista con Vincenzo di Rete Kurdistan ripercorriamo le difficoltà o gli espliciti ostacoli posti in essere da Stati, blocchi diplomatici e sanzioni nel far arrivare gli aiuti di cui la popolazione ha bisogno. Mentre la pressione sugli Stati per aprire i valici tra Turchia e Siria si fa più forte la popolazione colpita, come da sempre nella storia di questi territori, si auto-organizza nella limitatezza di strumenti, conoscenze e sopratutto tempo per portare in salvo chi ancora è sotto le macerie.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/ReteKurdistan1.mp3\"][/audio]","12 Febbraio 2023","2023-02-12 18:48:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-1024x683.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-1536x1024.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/siria1-2048x1365.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il Kurdistan nel terremoto geopolitico tra Siria e Turchia",1676227709,[221,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/kurdistan/",[223,18,12,15],"Kurdistan",{"post_title":225,"tags":228},{"matched_tokens":226,"snippet":227,"value":227},[12],"Il Kurdistan nel \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> geopolitico tra Siria e Turchia",[229,231,233,235],{"matched_tokens":230,"snippet":223},[],{"matched_tokens":232,"snippet":18},[],{"matched_tokens":234,"snippet":82},[12],{"matched_tokens":236,"snippet":15},[],[238,243],{"field":35,"indices":239,"matched_tokens":240,"snippets":242},[25],[241],[12],[82],{"field":92,"matched_tokens":244,"snippet":227,"value":227},[12],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":101,"score":246,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},"578730123365711978",{"document":248,"highlight":270,"highlights":286,"text_match":97,"text_match_info":294},{"cat_link":249,"category":250,"comment_count":47,"id":251,"is_sticky":47,"permalink":252,"post_author":50,"post_content":253,"post_date":254,"post_excerpt":53,"post_id":251,"post_modified":255,"post_thumbnail":256,"post_thumbnail_html":257,"post_title":258,"post_type":58,"sort_by_date":259,"tag_links":260,"tags":265},[44],[46],"75186","http://radioblackout.org/2022/04/il-sisma-dimenticato-del-centro-italia-esperienze-dal-basso-nellera-del-capitalismo-dei-disastri/","In una fase in cui il discorso pubblico si nutre di temi ambientali ed ecologici utilizzando in maniera strumentale i temi sottolineati da tantissimi giovani di tutto il mondo, occorre rimettere al centro dell'agenda politica quei contesti in cui l'emergenza non è mai terminata. In Italia vi sono molti esempi di questo sciacallaggio dei territori e dello spreco di risorse pubbliche nonostante vi siano luoghi e persone completamente abbandonati nei vortici burocratici che ne impediscono la fuoriuscita.\r\n\r\nFacciamo il punto della gestione dell'emergenza post terremoto del 2016 in centro Italia con Veronica che fa parte del gruppo di ricerca Emidio di Treviri che sin dai primi momenti post terremoto ha dato priorità all'esigenza di organizzarsi insieme, sia per quanto riguardava gli aiuti concreti e sia per districare la complessità di quel momento, a partire dal fatto che la narrazione mediatica avesse concentrato l'attenzione quasi esclusivamente su Amatrice quando i comuni coinvolti sono 40 e le regioni 4.\r\n\r\nPossiamo definire il centro Italia come un territorio già di per sé debole e disgregato nel quale un disastro come il terremoto ha avuto l'effetto di accelerare le dinamiche già presenti nel territorio, amplificandone la portata. Per analizzare la gestione del disastro occorre partire da due questioni fondamentali, la ricostruzione e lo sviluppo, tenendo presente il peso che la macchina burocratica ha avuto negli anni di fatto impedendo anche soltanto di pensare la ricostruzione, a partire dalla problematicità dei commissari che si sono succeduti nel gestire la situazione. Uno degli elementi su cui ci si scontra oggi è la questione del 110%, ciò implica infatti che non si trovino le imprese in centro Italia per dare il via a cantieri nelle zone distrutte perché tutte le aziende sono impegnate nella ristrutturazione edilizia altrove. In questo contesto, un ruolo centrale viene giocato dalle scelte politiche che riguardano il tema dello sviluppo, in particolare nell'ambito del turismo. Il pnrr stesso verrà inglobato in questo senso con l'obiettivo di utilizzare la montagna per i flussi turistici senza tenere in considerazione le numerose dimensioni di borghi abbandonati oppure espropriati per lasciare spazio a resort e piste da neve artificiale.\r\n\r\nLa reazione della popolazione nei confronti di questa gestione è ambivalente ed è complesso riuscire a raccogliere un'opposizione a fronte di queste contraddizioni soprattutto in un territorio sempre più spopolato e frammentato. Il lavoro del gruppo di ricerca, infatti, va proprio in questa direzione costruendo incontri pubblici in cui approfondire le contraddizioni che riguardano il tema dello sviluppo tentando di organizzare dal basso comitati e gruppi di lavoro. E' infatti un lavoro di ricerca militante, un progetto che tenta ricostruire relazioni e incidere nel contesto in cui si lavora stando a fianco delle persone coinvolte in questo disastro. Un altro aspetto è la ricerca azione ossia far ripartire filiere negli ambiti agricoli e produttivi locali oppure organizzando cantieri di autocostruzione, progetto che avverrà a luglio di quest'anno sul monte Ceresa (qui il link https://ohissa.emidioditreviri.org/ ).\r\n\r\nQuello del sisma del Centro Italia è un chiaro esempio di come il capitalismo abbia la capacità di ristrutturarsi proprio a partire dalle crisi e dai disastri, speculando e facendo profitto sulle esistenze distrutte delle persone coinvolte, le esperienze dal basso che provano ad accumulare forza e a mettere in luce le reali esigenze dei territori e delle comunità che li abitano sono da sostenere e alimentare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Terremoto-2022_04_28_2022.04.28-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","29 Aprile 2022","2022-04-29 11:40:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/14-Amaco-PYB-2367-460x307-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"286\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/14-Amaco-PYB-2367-460x307-1-300x286.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/14-Amaco-PYB-2367-460x307-1-300x286.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/14-Amaco-PYB-2367-460x307-1.jpg 322w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il sisma dimenticato del Centro Italia : esperienze dal basso nell'era del capitalismo dei disastri.",1651232404,[261,262,263,264,63],"http://radioblackout.org/tag/amatrice/","http://radioblackout.org/tag/capitalismo-dei-disastri/","http://radioblackout.org/tag/centro-italia/","http://radioblackout.org/tag/green-economy/",[266,267,268,269,12],"amatrice","capitalismo dei disastri","centro italia","green economy",{"post_content":271,"tags":275},{"matched_tokens":272,"snippet":273,"value":274},[12],"punto della gestione dell'emergenza post \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> del 2016 in centro Italia","In una fase in cui il discorso pubblico si nutre di temi ambientali ed ecologici utilizzando in maniera strumentale i temi sottolineati da tantissimi giovani di tutto il mondo, occorre rimettere al centro dell'agenda politica quei contesti in cui l'emergenza non è mai terminata. In Italia vi sono molti esempi di questo sciacallaggio dei territori e dello spreco di risorse pubbliche nonostante vi siano luoghi e persone completamente abbandonati nei vortici burocratici che ne impediscono la fuoriuscita.\r\n\r\nFacciamo il punto della gestione dell'emergenza post \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> del 2016 in centro Italia con Veronica che fa parte del gruppo di ricerca Emidio di Treviri che sin dai primi momenti post \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> ha dato priorità all'esigenza di organizzarsi insieme, sia per quanto riguardava gli aiuti concreti e sia per districare la complessità di quel momento, a partire dal fatto che la narrazione mediatica avesse concentrato l'attenzione quasi esclusivamente su Amatrice quando i comuni coinvolti sono 40 e le regioni 4.\r\n\r\nPossiamo definire il centro Italia come un territorio già di per sé debole e disgregato nel quale un disastro come il \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> ha avuto l'effetto di accelerare le dinamiche già presenti nel territorio, amplificandone la portata. Per analizzare la gestione del disastro occorre partire da due questioni fondamentali, la ricostruzione e lo sviluppo, tenendo presente il peso che la macchina burocratica ha avuto negli anni di fatto impedendo anche soltanto di pensare la ricostruzione, a partire dalla problematicità dei commissari che si sono succeduti nel gestire la situazione. Uno degli elementi su cui ci si scontra oggi è la questione del 110%, ciò implica infatti che non si trovino le imprese in centro Italia per dare il via a cantieri nelle zone distrutte perché tutte le aziende sono impegnate nella ristrutturazione edilizia altrove. In questo contesto, un ruolo centrale viene giocato dalle scelte politiche che riguardano il tema dello sviluppo, in particolare nell'ambito del turismo. Il pnrr stesso verrà inglobato in questo senso con l'obiettivo di utilizzare la montagna per i flussi turistici senza tenere in considerazione le numerose dimensioni di borghi abbandonati oppure espropriati per lasciare spazio a resort e piste da neve artificiale.\r\n\r\nLa reazione della popolazione nei confronti di questa gestione è ambivalente ed è complesso riuscire a raccogliere un'opposizione a fronte di queste contraddizioni soprattutto in un territorio sempre più spopolato e frammentato. Il lavoro del gruppo di ricerca, infatti, va proprio in questa direzione costruendo incontri pubblici in cui approfondire le contraddizioni che riguardano il tema dello sviluppo tentando di organizzare dal basso comitati e gruppi di lavoro. E' infatti un lavoro di ricerca militante, un progetto che tenta ricostruire relazioni e incidere nel contesto in cui si lavora stando a fianco delle persone coinvolte in questo disastro. Un altro aspetto è la ricerca azione ossia far ripartire filiere negli ambiti agricoli e produttivi locali oppure organizzando cantieri di autocostruzione, progetto che avverrà a luglio di quest'anno sul monte Ceresa (qui il link https://ohissa.emidioditreviri.org/ ).\r\n\r\nQuello del sisma del Centro Italia è un chiaro esempio di come il capitalismo abbia la capacità di ristrutturarsi proprio a partire dalle crisi e dai disastri, speculando e facendo profitto sulle esistenze distrutte delle persone coinvolte, le esperienze dal basso che provano ad accumulare forza e a mettere in luce le reali esigenze dei territori e delle comunità che li abitano sono da sostenere e alimentare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Terremoto-2022_04_28_2022.04.28-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[276,278,280,282,284],{"matched_tokens":277,"snippet":266},[],{"matched_tokens":279,"snippet":267},[],{"matched_tokens":281,"snippet":268},[],{"matched_tokens":283,"snippet":269},[],{"matched_tokens":285,"snippet":82},[12],[287,292],{"field":35,"indices":288,"matched_tokens":289,"snippets":291},[17],[290],[12],[82],{"field":95,"matched_tokens":293,"snippet":273,"value":274},[12],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":101,"score":246,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},{"document":296,"highlight":313,"highlights":325,"text_match":97,"text_match_info":333},{"cat_link":297,"category":298,"comment_count":47,"id":299,"is_sticky":47,"permalink":300,"post_author":50,"post_content":301,"post_date":302,"post_excerpt":53,"post_id":299,"post_modified":303,"post_thumbnail":304,"post_thumbnail_html":305,"post_title":306,"post_type":58,"sort_by_date":307,"tag_links":308,"tags":311},[44],[46],"42592","http://radioblackout.org/2017/06/10-mesi-dopo-cosa-rimane-delle-zone-terremotate/","Il 24 Giugno saranno 10 mesi dalla prima scossa che ha distrutto parte del territorio in centro Italia e poche cose sono cambiate. Le istituzioni avevano promesso. Il governo Renzi prima, il governo Gentiloni poi, i governatori regionali. Tutti. Hanno fatto credere agli abitanti dei 131 comuni che \"presto\" sarebbero tornati a una vita, tutto sommato, accettabile. Che \"presto\" sarebbe finita. Dieci mesi dopo, invece, non è nemmeno cominciata: le macerie sono a terra, di casette ne sono arrivate pochissime, la ricostruzione è un miraggio. Intanto le Brigate di Solidarietà Attiva hanno rilanciato la campagna per la raccolta di fondi (che si può trovare sul sito http://brigatesolidarietaattiva.net). In alcune zone, sopratutto nella zona di Amatrice, non ci sono ancora negozi aperti: non esiste cioè, se non a grandi distanze, un luogo dove fare la spesa. Inutile dire che la viabilità è ancora un grosso grosso problema, tra strade dissestate e macerie che stanno per compiere il primo anno di vita, ancora in gran parte abbandonate. Oltre a questo, se per qualcuno l'emergenza piano piano cessa, per altri invece non cessa mai: parliamo di coloro che hanno perso il lavoro a causa del terremoto, ma anche di coloro che, già prima delle molteplici scosse, vivevano in dissesto economico.\r\nUna difficoltà che il terremoto ha solo, ulteriormente, ampliato.\r\nNe abbiamo parlato con Davide delle Brigate di Solidarietà Attiva:\r\n\r\nBSA_2106","21 Giugno 2017","2017-06-27 14:05:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/024417088-1442a948-1161-430d-96cd-6028fc3cb233-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/024417088-1442a948-1161-430d-96cd-6028fc3cb233-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/024417088-1442a948-1161-430d-96cd-6028fc3cb233-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/024417088-1442a948-1161-430d-96cd-6028fc3cb233.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","10 mesi dopo cosa rimane delle zone terremotate",1498048845,[309,310,63],"http://radioblackout.org/tag/brigate-solidarieta-attiva/","http://radioblackout.org/tag/italia/",[34,312,12],"italia",{"post_content":314,"tags":318},{"matched_tokens":315,"snippet":316,"value":317},[12],"il lavoro a causa del \u003Cmark>terremoto\u003C/mark>, ma anche di coloro che,","Il 24 Giugno saranno 10 mesi dalla prima scossa che ha distrutto parte del territorio in centro Italia e poche cose sono cambiate. Le istituzioni avevano promesso. Il governo Renzi prima, il governo Gentiloni poi, i governatori regionali. Tutti. Hanno fatto credere agli abitanti dei 131 comuni che \"presto\" sarebbero tornati a una vita, tutto sommato, accettabile. Che \"presto\" sarebbe finita. Dieci mesi dopo, invece, non è nemmeno cominciata: le macerie sono a terra, di casette ne sono arrivate pochissime, la ricostruzione è un miraggio. Intanto le Brigate di Solidarietà Attiva hanno rilanciato la campagna per la raccolta di fondi (che si può trovare sul sito http://brigatesolidarietaattiva.net). In alcune zone, sopratutto nella zona di Amatrice, non ci sono ancora negozi aperti: non esiste cioè, se non a grandi distanze, un luogo dove fare la spesa. Inutile dire che la viabilità è ancora un grosso grosso problema, tra strade dissestate e macerie che stanno per compiere il primo anno di vita, ancora in gran parte abbandonate. Oltre a questo, se per qualcuno l'emergenza piano piano cessa, per altri invece non cessa mai: parliamo di coloro che hanno perso il lavoro a causa del \u003Cmark>terremoto\u003C/mark>, ma anche di coloro che, già prima delle molteplici scosse, vivevano in dissesto economico.\r\nUna difficoltà che il \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> ha solo, ulteriormente, ampliato.\r\nNe abbiamo parlato con Davide delle Brigate di Solidarietà Attiva:\r\n\r\nBSA_2106",[319,321,323],{"matched_tokens":320,"snippet":34},[],{"matched_tokens":322,"snippet":312},[],{"matched_tokens":324,"snippet":82},[12],[326,331],{"field":35,"indices":327,"matched_tokens":328,"snippets":330},[25],[329],[12],[82],{"field":95,"matched_tokens":332,"snippet":316,"value":317},[12],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":101,"score":246,"tokens_matched":101,"typo_prefix_score":47},6678,{"collection_name":58,"first_q":336,"per_page":14,"q":336},"terremoto irpinia",{"facet_counts":338,"found":101,"hits":357,"out_of":410,"page":101,"request_params":411,"search_cutoff":36,"search_time_ms":47},[339,345],{"counts":340,"field_name":343,"sampled":36,"stats":344},[341],{"count":101,"highlighted":342,"value":342},"19e59","podcastfilter",{"total_values":101},{"counts":346,"field_name":35,"sampled":36,"stats":356},[347,349,351,352,354],{"count":101,"highlighted":348,"value":348},"1980",{"count":101,"highlighted":350,"value":350},"19-59",{"count":101,"highlighted":336,"value":336},{"count":101,"highlighted":353,"value":353},"inferno dario argento",{"count":101,"highlighted":355,"value":355},"l'impero colpisce ancora",{"total_values":198},[358],{"document":359,"highlight":378,"highlights":397,"text_match":406,"text_match_info":407},{"comment_count":47,"id":360,"is_sticky":47,"permalink":361,"podcastfilter":362,"post_author":363,"post_content":364,"post_date":365,"post_excerpt":53,"post_id":360,"post_modified":366,"post_thumbnail":367,"post_title":368,"post_type":369,"sort_by_date":370,"tag_links":371,"tags":377},"49164","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-di-19e59-puntata-del-14-settembre-2018/",[342],"dj","a introdurre la puntata una selezione di musica italiana del 1980, l'argomento trattato nella trasmissione ci porta in Irpinia al 23 novembre di quell'anno dove un terremoto devastante ( magnitudo 6,9 ), che toccò anche altre regioni italiane, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Nella seconda parte parliamo ancora di cinema '80 con i film \"L'impero colpisce ancora\" seconda pellicola della saga Guerre Stellari e \"Inferno\" di Dario Argento secondo film dedicato alle Tre Madri.\r\n\r\n14 settembre 2018","4 Ottobre 2018","2018-10-17 23:09:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/terremoto-irpinia-200x110.jpeg","I podcast di 19e59: puntata del 14 settembre 2018","podcast",1538669228,[372,373,374,375,376],"http://radioblackout.org/tag/19-59/","http://radioblackout.org/tag/1980/","http://radioblackout.org/tag/inferno-dario-argento/","http://radioblackout.org/tag/limpero-colpisce-ancora/","http://radioblackout.org/tag/terremoto-irpinia/",[350,348,353,355,336],{"post_content":379,"tags":384},{"matched_tokens":380,"snippet":382,"value":383},[381,12],"Irpinia","nella trasmissione ci porta in \u003Cmark>Irpinia\u003C/mark> al 23 novembre di quell'anno dove un \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> devastante ( magnitudo 6,9 ), che toccò","a introdurre la puntata una selezione di musica italiana del 1980, l'argomento trattato nella trasmissione ci porta in \u003Cmark>Irpinia\u003C/mark> al 23 novembre di quell'anno dove un \u003Cmark>terremoto\u003C/mark> devastante ( magnitudo 6,9 ), che toccò anche altre regioni italiane, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Nella seconda parte parliamo ancora di cinema '80 con i film \"L'impero colpisce ancora\" seconda pellicola della saga Guerre Stellari e \"Inferno\" di Dario Argento secondo film dedicato alle Tre Madri.\r\n\r\n14 settembre 2018",[385,387,389,391,393],{"matched_tokens":386,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":388,"snippet":348,"value":348},[],{"matched_tokens":390,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":392,"snippet":355,"value":355},[],{"matched_tokens":394,"snippet":396,"value":396},[12,395],"irpinia","\u003Cmark>terremoto\u003C/mark> \u003Cmark>irpinia\u003C/mark>",[398,404],{"field":35,"indices":399,"matched_tokens":400,"snippets":402,"values":403},[17],[401],[12,395],[396],[396],{"field":95,"matched_tokens":405,"snippet":382,"value":383},[381,12],1157451471441625000,{"best_field_score":408,"best_field_weight":100,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":47,"score":409,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":47},"2211897868544","1157451471441625194",6674,{"collection_name":369,"first_q":336,"per_page":14,"q":336},{"title":413,"slug":414},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",416],{},["Set"],["ShallowReactive",419],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fr19RAm2m8Eqs9h5mDG7v9MmUYYF9qVU8LCyRrRYbxck":-1},true,"/search?query=terremoto+irpinia"]