","Barriera di Milano, laboratorio di repressione: via i militari!","post",1750970335,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/barriera-di-milano/","http://radioblackout.org/tag/operazione-strade-sicure/","http://radioblackout.org/tag/terzo-settore/",[31,68,69,29],"barriera di milano","operazione strade sicure",{"post_content":71,"tags":77},{"matched_tokens":72,"snippet":75,"value":76},[73,74],"Terzo","settore","e precisa di cooperative del \u003Cmark>Terzo\u003C/mark> \u003Cmark>settore\u003C/mark>, associazioni, Fondazioni di Comunità che","Barriera, non da oggi, è un laboratorio di controllo e repressione sociale, dove retate, pestaggi, occupazione militare del territorio si intrecciano con l’azione coordinata e precisa di cooperative del \u003Cmark>Terzo\u003C/mark> \u003Cmark>settore\u003C/mark>, associazioni, Fondazioni di Comunità che attuano politiche volte a prevenire le insorgenze sociali. Temono le proteste spontanee di chi, giorno dopo giorno, subisce profilazione razziale e violenza poliziesca.\r\nIl bastone e la carota apparentemente distanti, in realtà sono complementari.\r\nUn’analisi accorta di queste dinamiche dimostra la diretta complicità e cooperazione tra le forze repressive e il composito ed ambiguo magma del \u003Cmark>Terzo\u003C/mark> \u003Cmark>Settore\u003C/mark>.\r\nCon Francesco Migliaccio, che su questi temi ha indagato e scritto con attenzione, proveremo a fare una prima, provvisoria mappa in cui si intrecciano le azioni degli specialisti del bastone e di quelli della carota in salsa sinistra.\r\n\r\nPer una Barriera Libera e solidale: via i militari!\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10 alle 13\r\nin corso Palermo angolo via Sesia, dove da un anno e mezzo ci sono i militari dell’operazione “Strade sicure” e forze dell’ordine ci saranno anche antimilitarist*\r\n\r\nAscolta la diretta con Francesco:\r\n\r\n[audio 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Febbraio 2025","2025-02-10 17:00:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-1024x1024.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-10-16.53.17.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 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prossimo 28 febbraio è prevista la fine della cosiddetta “Emergenza Nordafrica”: migliaia di rifugiati in tutta Italia rischiano di finire in strada.\r\nNell'anno e mezzo trascorso dall’inizio del Piano di Accoglienza sono stati parcheggiati senza prospettive, tra incuria, assistenzialismo e mera carità.\r\nStrutture in condizioni indegne, senza acqua calda e riscaldamento, persone stipate in posti sovraffollati, disservizi e malaffare sono il risultato della gestione emergenziale imposta da un governo che ha deciso di elargire un miliardo e 300 milioni di euro ad una miriade di associazioni del terzo settore, che hanno ampiamente lucrato sulle vite dei rifugiati non garantendo nulla di quanto previsto per loro sulla carta.\r\nAi rifugiati provenienti dalla Libia non è stata data alcuna opportunità di rendersi autonomi, indipendenti ed inserirsi nei nostri territori. Niente corsi di formazione, nessuna traccia dell’inserimento lavorativo, zero inserimento abitativo.\r\nDulcis in fundo, il ritardo con cui il Governo ha disposto il rilascio dei permessi di soggiorno ha letteralmente ingabbiato i rifugiati: senza permesso, senza carta d’identità, senza titolo di viaggio, senza quindi poter scegliere di restare, di lavorare, oppure di ripartire verso altre mete.\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, avvocato da sempre in prima fila sul fronte dell'immigrazione.\r\nvitale\r\nUn ulteriore approfondimento con un compagno di Trieste che lavora in una onlus, una delle poche che non hanno partecipato alla grande abbuffata, i cui \"ospiti\" hanno tutti trovato una sistemazione in Italia o sono stati da tempo aiutati a raggiungere i paesi dove avevano scelto di vivere.\r\nfederico","25 Febbraio 2013","2013-03-01 12:15:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/profughi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"274\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/profughi.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Profughi in strada. 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Parliamo oggi di Usanze pellegrine, progetto candidato dalla Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, che si propone di \"rendere importante\" il Giardino Pellegrino, che si trova davanti al Sermig. A partire dal progetto, abbiamo riflettuto su come gli eventi culturali e il coinvolgimento della cosiddetta cittadinanza attiva possano rientrare nella trama complessa della rigenenerazione urbana, grazie alla narrazione del quartiere che offrono, che tace gli elementi dissonanti che accompagnano i processi di riqualificazione (in primis sfratti e sgomberi e allontanamento dei più poveri), e restituisce agli attuali e potenziali investitori sull'area una rassicurante cartolina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Tonite2.mp3\"][/audio]","22 Novembre 2021","2021-11-22 14:51:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-300x122.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-300x122.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-768x313.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144.png 943w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Progetto Tonite/2. 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La nuova legge introduce ulteriori misure restrittive, tra cui l'allungamento da 4 a 10 anni della detrazione per le spese sostenute nel 2024.\r\nIl Parlamento ha confermato la stretta prevista nel decreto approvato in Consiglio dei ministri, con lo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito per gli interventi sugli immobili Iacp, cooperative, Terzo Settore, e quelli per l'eliminazione delle barriere architettoniche.\r\nIl meccanismo “spalma-detrazioni” in dieci anni contenuto nell'emendamento firmato da Giorgetti è stata la misura più controversa. Riguarda le spese per i lavori del superbonus effettuate in tutto il 2024, quindi a partire da gennaio, prima dell'entrata in vigore del disegno di legge di conversione del decreto. Si tratta quindi di una misura retroattiva, in teoria vietata dall’ordinamento.\r\nMa, al di là delle questioni tecniche, la chiusura del superbonus segna la pietra tombale per chi vive in case popolari, piccoli appartamenti di periferia e per i disabili poveri.\r\nLa grande torta del superbonus se la sono ingoiata in buona parte le imprese, che hanno gonfiato a piacere le spese, visto che il committente era lo Stato ed i proprietari di case ed appartamenti pagavano poco o nulla. La parte restante è stata mangiata da proprietari di immobili di valore, con disponibilità i liquidi, conoscenze, possibilità di farsi tutelare da esperti a pagamento. Per i condomini di periferia e i casermoni degli hinterland urbani ci sono state solo le briciole. Pochi sono riusciti a far partire le ristrutturazioni, pochi hanno usato il bonus per avere nuove caldaie, nuovi infissi ed il cappotto termico.\r\nUna misura pensata per salvaguardare l’ambiente, consentendo ristrutturazioni costose anche ai più poveri, si è rilevata un boomerang. 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Da Pisa (Non Una di Meno Pisa) a Torino (ex lavoratrici Almaterra che hanno creato la rete “Lottiamo per il sociale!” e una compagna dell’Assemblea Precaria Universitaria, una rete attiva a livello nazionale), dal \u003Cmark>settore\u003C/mark> museale al \u003Cmark>terzo\u003C/mark> \u003Cmark>settore\u003C/mark> alla ricerca.\r\nAlle esperienze di lotta, si è aggiunta la voce della neonata associazione Altr3 Voci, un’ esperimento di ex lavoratorx del sociale, che hanno deciso di provare a liberarsi da ricatti e condizioni lavorative soffocanti, autorganizzandosi in un’associazione educativa di stampo transfemminista.\r\nTutte queste realtà hanno attraversato il processo di costruzione dello sciopero e saranno in piazza L8 marzo perché chi lotta non è mai solx.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_04_03_Speciale-su-sciopero-transfemminista-8-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[478],{"field":95,"matched_tokens":479,"snippet":475,"value":476},[74,86,74],{"best_field_score":176,"best_field_weight":244,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":49,"score":245,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":482,"highlight":494,"highlights":499,"text_match":174,"text_match_info":502},{"comment_count":49,"id":483,"is_sticky":49,"permalink":484,"podcastfilter":485,"post_author":288,"post_content":486,"post_date":487,"post_excerpt":55,"post_id":483,"post_modified":488,"post_thumbnail":489,"post_title":490,"post_type":345,"sort_by_date":491,"tag_links":492,"tags":493},"92820","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-18-ottobre-stato-di-polizia-verso-le-giornate-dei-disertori-del-2-e-4-novembre-a-torino-percorsi-antimilitaristi-progetti-culturali-a-torino/",[288],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. \r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni.\r\nNe abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese\r\n\r\nUna joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro.\r\nLa guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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