","Prato, la lotta degli operai di Texprint accende i riflettori sul distretto tessile","post",1614874458,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/prato/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/si-cobas/","http://radioblackout.org/tag/texprint/",[15,21,19,17],{"post_content":53,"post_title":58,"tags":61},{"matched_tokens":54,"snippet":56,"value":57},[55],"Texprint","18 gennaio gli operai della \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> di Prato sono in sciopero.","Dal 18 gennaio gli operai della \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> di Prato sono in sciopero. Dall’11 febbraio sono in presidio permanente, notte e giorno, davanti ai cancelli della fabbrica. Insieme a Luca dei Si Cobas di Prato abbiamo ripercorso le tappe di questa lotta, di quanto successo ai cancelli negli ultimi giorni e delle iniziative future; inoltre, abbiamo parlato più ampiamente di quelle che sono le condizioni all'interno del distretto tessile pratese.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/prato.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":59,"snippet":60,"value":60},[55],"Prato, la lotta degli operai di \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> accende i riflettori sul distretto tessile",[62,64,66,68],{"matched_tokens":63,"snippet":15},[],{"matched_tokens":65,"snippet":21},[],{"matched_tokens":67,"snippet":19},[],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[17],"\u003Cmark>texprint\u003C/mark>",[72,78,81],{"field":22,"indices":73,"matched_tokens":75,"snippets":77},[74],3,[76],[17],[70],{"field":79,"matched_tokens":80,"snippet":60,"value":60},"post_title",[55],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":56,"value":57},"post_content",[55],578730123365712000,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":74,"num_tokens_dropped":33,"score":88,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},"1108091339008",13,"578730123365711979",6646,{"collection_name":44,"first_q":17,"per_page":91,"q":17},6,{"facet_counts":93,"found":25,"hits":106,"out_of":202,"page":14,"request_params":203,"search_cutoff":23,"search_time_ms":25},[94,103],{"counts":95,"field_name":101,"sampled":23,"stats":102},[96,99],{"count":97,"highlighted":98,"value":98},2,"black in",{"count":97,"highlighted":100,"value":100},"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":97},{"counts":104,"field_name":22,"sampled":23,"stats":105},[],{"total_values":33},[107,135,157,180],{"document":108,"highlight":122,"highlights":127,"text_match":130,"text_match_info":131},{"comment_count":33,"id":109,"is_sticky":33,"permalink":110,"podcastfilter":111,"post_author":112,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":39,"post_id":109,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_title":117,"post_type":118,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":121},"78842","http://radioblackout.org/podcast/operai-in-sciopero-a-prato/",[98],"ujamaa"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/Black-In-7-nov-2022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDedichiamo la puntata di oggi agli operai in sciopero a Prato. Negli ultimi due anni centinaia di operai di diverse aziende dell’industria tessile sono insorti per pretendere più tutele e il rispetto delle condizioni del contratto di lavoro nazionale. La massiccia campagna 8x5 messa in piede dagli operai della Texprint ha infine portato all’enorme vittoria del “lavorare 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana\", anziché 12 ore al giorno per 7 giorni a settimana. Da allora la rivolta si è diffusa a macchia d’olio ad altre aziende dell’indotto tessile, dove gli operai iniziano ad autorganizzarsi per esigere i propri diritti.\r\n\r\nInsieme ad un compagno di Prato ripercorriamo la lotta degli operi della Iron Logistics e della Eltexpress che stanno scioperando da settimane per ottenere il reintegro dei lavoratori che sono stati ingiustamente licenziati dopo essersi iscritti al sindacato. Il presidio dei lavoratori ha poi subito diversi attacchi dagli scagnozzi dei padroni, il tutto sotto la vigilanza della forze del dis-ordine, che come sempre si sono girate dall’altra parte di fronte alla violenze. Prato è infatti un sistema di sfruttamento ben collaudato dove tutti i vertici delle istituzioni comunali e statali sono coinvolte, dove viene ritenuto normale lavorare 12 ore al giorni 7 giorni a settimana, dove gli operai dormono nel retro della fabbrica e vengono costantemente minacciati dai padroni attraverso il ricatto dei documenti.\r\n\r\nIn coda alla puntata la consueta rassegna stampa antirazzista.","8 Dicembre 2022","2022-12-08 15:53:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/sciopero-elt-exprs-200x110.jpeg","Operai in sciopero a Prato","podcast",1670514824,[],[],{"post_content":123},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[55],"in piede dagli operai della \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> ha infine portato all’enorme vittoria"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/Black-In-7-nov-2022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDedichiamo la puntata di oggi agli operai in sciopero a Prato. 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Come per i lavoratori della Texprint, anche qui la rivendicazione è quella di lavorare 8 ore per 5 giorni (8x5) e non più 12x7, un diritto sindacale di base che però nelle fabbriche di Prato non viene rispettato. Infatti la situazione descritta è quella di una vero e proprio Sistema Prato, dove i padroni e le istituzioni conniventi violano sistematicamente i diritti dei lavoratori, dove la lotta per le condizioni lavorative si intreccia con la lotta per i documenti e con il desiderio di una vita al di fuori dello sfruttamento.\r\n\r\nLa puntata prosegue con una discussione sul colonialismo europeo, in particolare di Francia e Spagna, cogliendo l'occasione di due eventi ad esso collegato: il Sommet fra la Francia e le ex colonie africane e il Columbus Day/ Dia de la Hispanidad. Si svolge a Montpellier l'incontro fra Macron e diversi esponenti della società civile africana, fra cui molte donne (un po' di sano pinkwashing), dove per la prima volta sono stati esclusi i capi di stato. Gli argomenti toccati riguardano le ingerenze continue della Francia nella vita dei paesi africani, cosa che avuto continuità anche sotto la presidenza di Macron, nonostante avesse detto il contrario quando era stato eletto. Viene posto l'accento sul lessico che la Francia usa per rapportarsi alle sue ex colonie, parole intrise di razzismo e di volontà di voler continuare quel sistema coloniale senza il quale la Francia non sarebbe la nazione che è oggi. La Francia continua a voler fare il bello e il cattivo tempo nelle Paesi Africani francofoni, con una mano rovesciando governi nel Sahel o in Guinea e con l'altra sostenendo dittatori decisamente troppo longevi come nel caso del Camerun.\r\n\r\nIl 12 ottobre è il Columbus Day, altrimenti detto Dia de la Hispanidad, giorno in cui Colombo \"scoprì\" le Americhe e come ogni anno viene colta l'occasione per celebrare il colonialismo spagnolo e la loro opera di evangelizzazione forzata a danno delle popolazioni americane. Con il passare degli anni e con la crescita dei movimenti degli Indigenxs si sta finalmente imponendo un'altra versione di questa data, cioè quella dell'inizio del genocidio che ha portato alla cancellazione di interi popoli e culture in tutto il continente americano. Per una decolonizzazione reale ed efficace è indispensabile ripensare alla storia europea e rivederla dal punto di vista dei soggetti colonizzati, rivalutando negativamente date e personaggi che nel vecchio europeo sono sempre stati elogiati e santificati.\r\n\r\n \r\n\r\n ","26 Ottobre 2021","2021-10-26 13:46:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/IMG_5017-copy-200x110.jpg","Black In Puntata 12-10-2021",1635250318,[],[],{"post_content":149},{"matched_tokens":150,"snippet":151,"value":152},[55],"Come per i lavoratori della \u003Cmark>Texprint\u003C/mark>, anche qui la rivendicazione è","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/PUNTATA-12-10-2021.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQuesta seconda puntata di Black In si apre con un collegamento telefonico con una compagna di Prato, dove i lavoratori e lavoratrici in sciopero della Dreamland, azienda connessa all'indotto Textprint, hanno subìto un attacco di una violenza inaudita da parte di squadracce al soldo dei padroni. 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A partire dal 15 ottobre una percentuale considerevole di lavoratori portuali entrano in sciopero dando dei grattacapo non indifferenti alle autorità portuali che dichiarano, in buona parte, la volontà anche di pagare il green pass per evitare il blocco ed i conseguenti danni economici. La volontà mediatica che da tempo cerca di dividere i lavoratori non ha fermato la solidarietà che intorno ai portuali si è concretizzata fino a creare un presidio permanete davanti all'ingresso del porto. Ieri 18/10/2021 il presidio è stato sgomberato dalla polizia: l'effetto è stato quello di compattare i portuali e i solidali che rilanciano!\r\n\r\n\r\n “Noi come portuali ribadiamo con forza e vogliamo che si chiaro il messaggio che nulla di tutto ciò farà sì che noi scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del Green pass per lavorare, non solo per i lavoratori del porto, ma per tutte le categorie di lavoratori”. \r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_19_10_Portuali-trieste-su-mobilitazione-no-GP.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Shah, Si Cobas Prato, sul caso de* lavorator* aggrediti e picchiati durante il presidio di lunedì 11/10/21 davanti alla Dreamland, presso il distretto industriale al Macrolotto. La risposta non si è fatta attendere e più di 500 lavorator* hanno occupato a tangenziale di Prato in corteo sabato 16/10/21. In un comunicato Sicobas si legge:\r\n\r\n\r\nPiù di cinquecento ieri hanno invaso le strdade del Macrolotto per rispondere all'aggressione mafiosa (o fascista, per chi preferisce) di lunedì durante il picchetto per lo sciopero alla Dreamland, quando una squadraccia guidata dal padrone ha aggredito gli operai in lotta e i solidali con bastoni e mazza - sotto gli occhi aperti ma passivi di polizia politica digos e uomini delle forze dell'ordine. Il corteo di ieri è un risultato straordinario per i lavoratori del tessile e per tutto il nostro sindacato: una manifestazione organizzata in appena 48 ore, mediaticamente censurata perché in concomitanza con l'altra manifestazione di ieri, quella dove Cgil-Cisl-Uil con padroni e governo Draghi hanno nuovamente chiesto ai lavoratori di stare buoni, non facendo sciopero ma attivandosi \"in nome dell'antifascismo\" per la \"unità nazionale\" (della serie: siam tutti sulla stessa barca...), a favore della \"ripresa economica\"... del loro profitto sulla pelle della classe lavoratrice!\r\nPrato e centinaia di lavoratori da tutta Italia, soprattutto dai picchetti dei lavoratori venerdì in lotta da magazzini e fabbriche per la revoca del \"green pass\" e reali misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per difendere la salute di tutti i lavoratori, rispondono con la solidarietà di questa riuscita mobilitazione a mafia e sfruttamento. Il corteo che ha paralizzato prima il Macrolotto1 e poi il Macrolotto2 (insieme il secondo distretto tessile d'Europa), sfilando tra i vialoni e i capannoni delle ditte tessili, ha portato un messaggio chiaro e forte: abbiamo buttato via la paura.\r\nIn prima fila gli operai del distretto protagonisti delle lotte vittoriose di questi anni che hanno strappato ai padroni contratti regolari e l'8x5: Texprint, Sunshine, Tintoria2020, Superlativa, Tintoria DL, Tintoria Fada, Giaroeste e tanti altri. Con noi i lavoratori della logistica (TNT, SDA, BRT, GLS), il Collettivo della GKN e gli operai della Piaggio di Pontedera. E tanti, tanti altri lavoratori, più solidali, studenti, cittadini che hanno voluto esserci e ci sono stati. \r\nOggi abbiamo scritto un'altra bellissima pagina di questa storia di riscatto collettivo, della \"nuova\" storia del movimento operaio fatto di lavoratori e lavoratrici di tutti i paesi del mondo: in lotta per il pane, ma anche per le rose...\r\nLa paura è solo dei padroni: chi tocca uno tocca tutti!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_19_10_Lavoratore-Textrpint-su-pestaggi-Dreamland-e-aggiornamenti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Tommaso. delegato Fiom alla Mopar di Rivalta, dove si sono susseguite in questi ultimi giorni, due mobilitazioni; la prima il 12 ottobre con uno sciopero e relativo corteo arrivato fino al vicino comune di Piossasco, per chiedere al sindaco di prendere in carico le loro rivendicazioni, la seconda il 15, giorno di entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass per potersi recare sul luogo di lavoro. Durante entrambi questi momenti, i lavoratori hanno detto a gran voce che non vogliono cedere al ricatto per il quale loro e alcuni loro colleghi si debbano ritrovare nella paradossale situazione di dover pagare i tamponi di tasca loro per poter lavorare, oltre a portare a galla il diffuso problema del ricorso ai lavoratori interinali usa e getta. Per il 15 i lavoratori hanno deciso di non indire lo sciopero, ma di presentarsi ai cancelli del magazzino, senza il certificato verde, per dimostrare quanto questa misura può ledere sui bisogni produttivi padronali, perchè comunque l'arma dello sciopero è sempre calda e dai nostri microfoni, ci hanno promesso di volerla utilizzare molto a breve, se l'azienda continuerà a fare orecchie da mercante alle loro richieste.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_19_10_Tommaso-Fiom-su-mobilitazione-Mopar.mp3\"][/audio]","20 Ottobre 2021","2021-10-20 18:50:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/porto-trieste-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 19/10/2021",1634755812,[],[],{"post_content":172},{"matched_tokens":173,"snippet":174,"value":175},[55],"padroni contratti regolari e l'8x5: \u003Cmark>Texprint\u003C/mark>, Sunshine, Tintoria2020, Superlativa, Tintoria DL,","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Sandi, lavoratore portuale del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste sul caso dello sciopero dei lavoratori portuali contro l'utilizzo strumentale del green pass. 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E tanti, tanti altri lavoratori, più solidali, studenti, cittadini che hanno voluto esserci e ci sono stati. \r\nOggi abbiamo scritto un'altra bellissima pagina di questa storia di riscatto collettivo, della \"nuova\" storia del movimento operaio fatto di lavoratori e lavoratrici di tutti i paesi del mondo: in lotta per il pane, ma anche per le rose...\r\nLa paura è solo dei padroni: chi tocca uno tocca tutti!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_19_10_Lavoratore-Textrpint-su-pestaggi-Dreamland-e-aggiornamenti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Tommaso. delegato Fiom alla Mopar di Rivalta, dove si sono susseguite in questi ultimi giorni, due mobilitazioni; la prima il 12 ottobre con uno sciopero e relativo corteo arrivato fino al vicino comune di Piossasco, per chiedere al sindaco di prendere in carico le loro rivendicazioni, la seconda il 15, giorno di entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass per potersi recare sul luogo di lavoro. Durante entrambi questi momenti, i lavoratori hanno detto a gran voce che non vogliono cedere al ricatto per il quale loro e alcuni loro colleghi si debbano ritrovare nella paradossale situazione di dover pagare i tamponi di tasca loro per poter lavorare, oltre a portare a galla il diffuso problema del ricorso ai lavoratori interinali usa e getta. Per il 15 i lavoratori hanno deciso di non indire lo sciopero, ma di presentarsi ai cancelli del magazzino, senza il certificato verde, per dimostrare quanto questa misura può ledere sui bisogni produttivi padronali, perchè comunque l'arma dello sciopero è sempre calda e dai nostri microfoni, ci hanno promesso di volerla utilizzare molto a breve, se l'azienda continuerà a fare orecchie da mercante alle loro richieste.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_19_10_Tommaso-Fiom-su-mobilitazione-Mopar.mp3\"][/audio]",[177],{"field":82,"matched_tokens":178,"snippet":174,"value":175},[55],{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":134,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},{"document":181,"highlight":193,"highlights":198,"text_match":130,"text_match_info":201},{"comment_count":33,"id":182,"is_sticky":33,"permalink":183,"podcastfilter":184,"post_author":162,"post_content":185,"post_date":186,"post_excerpt":39,"post_id":182,"post_modified":187,"post_thumbnail":188,"post_title":189,"post_type":118,"sort_by_date":190,"tag_links":191,"tags":192},"70720","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-07-09-2021/",[100],"Il primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Shah, Si Cobas Prato, sul caso dello sciopero de* opera* della stamperia tessile Texprint di Prato: il 2 settembre 2021 si inizia uno sciopero della fame sotto il comune di Prato al 228' giorno di presidio sotto la fabbrica -> 2 presidi de* lavorator* che hanno sopportato e denunciato condizioni di lavoro al limite della sopravvivenza con infortuni gravissimi non riconosciuti, il rifiuto al diritto alle ferie, etc. E' in gioco anche il il riconoscimento del permesso di soggiorno per chi denuncia le condizioni di lavoro.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_Operaio-Textprint-su-sgombero-presidio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nUna parte consistente di questa puntata l'abbiamo voluta dedicare alla vicenda dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio (FI), che hanno reagito alla notizia della volontà da parte della multinazionale per cui lavorano di chiudere il loro stabilimento, lanciando una serie di mobilitazioni ed iniziative all'urlo di \"Insorgiamo\".\r\n\r\nVi rimandiamo alla scorsa puntata di Metix Flow https://radioblackout.org/podcast/metix-flow-3-settembre-2021/\r\n\r\nper avere una panoramica di quelle che sono state le varie fasi della loro lotta prima del tour che li ha portati a parlare della loro vertenza in giro per l'Italia\r\n\r\nAbbiamo infatti voluto creare un approfondimento su questa vicenda raccogliendo 3 estratti audio dall'assemblea del collettivo di fabbrica gkn avvenuta domenica 5 al Csoa Gabrio per entrare nel dettaglio di come si sia arrivati a questa composita e ricca risposta dei lavoratori contro l'azienda e le istituzioni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n \r\n\r\nNel primo estratto Matteo, rsu della Fiom del collettivo di fabbrica, ci racconta come è stata accolta la celebre mail con la quale venivano annunciati i licenziamenti, descrivendo anche come si è potuti arrivare ad una risposta così compatta e decisa da parte degli operai\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNel secondo estratto Diego altro esponente del collettivo di fabbrica GKN, si addentra nell'approccio degli aspetti rivendicativi, preoccupandosi di mantenere un'onestà intellettuale per questa lotta di clase, di modo inoltre, che le proprie parole d'ordine non vengano strumentalizzate dalla propria controparte o che possano venire intese come il porsi degli obiettivi fuori dalla propria portata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_02@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNel terzo estratto sempre Diego conlcude con risposte a differenti domande che gli vengono poste, che vanno dai dettagli dell'organizzazione del collettivo, al loro rapporto con i sindacati confederali, fino ad arrivare ad una sorta di previsione su come potrebbe andare a concludersi la loro lotta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_03@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nInfine abbiamo trattato con Stefano Barale (Insegnante d'informatica precario iscritto alla CUB) la problematica delle nomine dalle graduatorie provinciali scolastiche, ovvero l'assegnazione dei contratti a tempo determinato per gli insegnanti precari. Infatti quest anno il Ministero dell'Istruzione ha deciso di digitalizzare questo processo tramite un algoritmo, mentre con le convocazioni in presenza, come si svolgevano fino all'anno scorso, permettevano agli aspiranti di conoscere al momento del proprio turno il reale numero delle cattedre disponibili così da permettere a ciascuno di loro la scelta più opportuna secondo le proprie esigenze e potendo evitare anche la discontinuità didattica.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_Insegnati-precari-lanciano-presidio-allUSP@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","10 Settembre 2021","2021-09-10 22:42:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/inso-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/09/2021",1631313302,[],[],{"post_content":194},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[55],"de* opera* della stamperia tessile \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> di Prato: il 2 settembre","Il primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Shah, Si Cobas Prato, sul caso dello sciopero de* opera* della stamperia tessile \u003Cmark>Texprint\u003C/mark> di Prato: il 2 settembre 2021 si inizia uno sciopero della fame sotto il comune di Prato al 228' giorno di presidio sotto la fabbrica -> 2 presidi de* lavorator* che hanno sopportato e denunciato condizioni di lavoro al limite della sopravvivenza con infortuni gravissimi non riconosciuti, il rifiuto al diritto alle ferie, etc. E' in gioco anche il il riconoscimento del permesso di soggiorno per chi denuncia le condizioni di lavoro.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_Operaio-Textprint-su-sgombero-presidio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nUna parte consistente di questa puntata l'abbiamo voluta dedicare alla vicenda dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio (FI), che hanno reagito alla notizia della volontà da parte della multinazionale per cui lavorano di chiudere il loro stabilimento, lanciando una serie di mobilitazioni ed iniziative all'urlo di \"Insorgiamo\".\r\n\r\nVi rimandiamo alla scorsa puntata di Metix Flow https://radioblackout.org/podcast/metix-flow-3-settembre-2021/\r\n\r\nper avere una panoramica di quelle che sono state le varie fasi della loro lotta prima del tour che li ha portati a parlare della loro vertenza in giro per l'Italia\r\n\r\nAbbiamo infatti voluto creare un approfondimento su questa vicenda raccogliendo 3 estratti audio dall'assemblea del collettivo di fabbrica gkn avvenuta domenica 5 al Csoa Gabrio per entrare nel dettaglio di come si sia arrivati a questa composita e ricca risposta dei lavoratori contro l'azienda e le istituzioni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n \r\n\r\nNel primo estratto Matteo, rsu della Fiom del collettivo di fabbrica, ci racconta come è stata accolta la celebre mail con la quale venivano annunciati i licenziamenti, descrivendo anche come si è potuti arrivare ad una risposta così compatta e decisa da parte degli operai\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNel secondo estratto Diego altro esponente del collettivo di fabbrica GKN, si addentra nell'approccio degli aspetti rivendicativi, preoccupandosi di mantenere un'onestà intellettuale per questa lotta di clase, di modo inoltre, che le proprie parole d'ordine non vengano strumentalizzate dalla propria controparte o che possano venire intese come il porsi degli obiettivi fuori dalla propria portata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_02@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNel terzo estratto sempre Diego conlcude con risposte a differenti domande che gli vengono poste, che vanno dai dettagli dell'organizzazione del collettivo, al loro rapporto con i sindacati confederali, fino ad arrivare ad una sorta di previsione su come potrebbe andare a concludersi la loro lotta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/F_m_07_09_SpecialeGKN_03@.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nInfine abbiamo trattato con Stefano Barale (Insegnante d'informatica precario iscritto alla CUB) la problematica delle nomine dalle graduatorie provinciali scolastiche, ovvero l'assegnazione dei contratti a tempo determinato per gli insegnanti precari. 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