","COP 28 A DUBAI : LA FUORISCITA DAL FOSSILE PUO' ASPETTARE .","post",1702924607,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/combustibili-fossili/","http://radioblackout.org/tag/cop28/","http://radioblackout.org/tag/dubai/","http://radioblackout.org/tag/transizione-verde/",[66,67,68,19],"combustibili fossili","cop28","dubai",{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"transizione","sui finanziamenti necessari all'adattamento alla \u003Cmark>transizione\u003C/mark> energetica per i paesi dell'Africa","Si è chiusa a Dubai la Cop 28 con un bilancio in chiaroscuro ,se è vero che per la prima volta si menzionano le fonti fossili come responsabili dell'innalzamento della temperatura globale al contempo non si è trovato il coraggio di determinare la fase di uscita ,ma si è usato il termine \"transition way\",una formula di compromesso che non definisce nè i tempi nè gli strumenti per una fuoriscita dalle fonti fossili ,che oltretutto sono tuttora copiosamente finanziate dal sistema bancario .\r\n\r\nSi è approvato il primo \" Global Stocktake\" ,un documento che ogni cinque anni fa il punto su cio' che si è fatto per rispettare gli obiettivi dell'accordo di Parigi, di cui il più ambizioso e ancora lontano dal raggiungimento è la limitazione della crescita della temperatura media globale a 1,5 gradi centigradi ,mentre gli scenari prevedono che si arriverà al di sopra dei 2,5 gradi.\r\n\r\nAltra ambiguità della Cop 28 (oltre alla contraddizione evidente di svolgere la conferenza in un paese che ha nello sfruttamento del petrolio la sua ragion d'essere ,come dimostrato anche dalle infelici uscite del presidente della conferenza nonchè capo della compagnia petrolifera degli EAU ) risiede nell'indicazione della scelta nucleare come fonte energetica alternativa con l'obiettivo di triplicarne il ricorso entro il 2050.\r\n\r\nSi è istituito un fondo di compensazione definito \"Loss and damage \" per risarcire i paese colpiti dai disastri climatici ,ma al contempo non è stata fatta chiarezza sui finanziamenti necessari all'adattamento alla \u003Cmark>transizione\u003C/mark> energetica per i paesi dell'Africa ,Asia e America Latina ,non ci sono reali impegni finanziari e i costi della \u003Cmark>transizione\u003C/mark> rimangono sulle spalle di paesi già indebitati e fragili.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Marco de Ponte segretario generale di ActionAid in Italia\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/INFO-18122023-COP28.mp3\"][/audio]",[76,78,80,82],{"matched_tokens":77,"snippet":66},[],{"matched_tokens":79,"snippet":67},[],{"matched_tokens":81,"snippet":68},[],{"matched_tokens":83,"snippet":85},[72,84],"verde","\u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark>",[87,93],{"field":35,"indices":88,"matched_tokens":90,"snippets":92},[89],3,[91],[72,84],[85],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":100,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":102,"highlight":121,"highlights":133,"text_match":96,"text_match_info":141},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":47,"id":105,"is_sticky":47,"permalink":106,"post_author":50,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":109,"post_id":105,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":58,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":118},[44],[46],"71157","http://radioblackout.org/2021/10/crisi-energetica-in-cina/","I problemi per la logistica non si fermano con l'allentamento della crisi pandemica. Negli ultimi mesi la crisi della filiera produttiva mondiale si alternata senza soluzione di continuità. Sono due i simboli della fragilità di questa macchina di produzione, due colli di bottiglia. Il primo è stato il blocco del porto di Yantian nel Guandong dovuto ad un focolaio di corona virus, uno stallo che ha paralizzato il flusso mondiale di container da fine Maggio ai mesi successivi. La seconda immagine di questa crisi è quella della porta-container Ever Given incagliata nel canale di Suez per una settimana, lasciando all'ancora 10 miliardi di dollari di merci stipate nei container.\r\n\r\n\r\nAl di là di questi singoli episodi sembrava che la crisi delle supply chain fosse destinata a risolversi naturalmente, sperando nella capacità del mercato di riprendersi dopo mesi di eccezionalità al prezzo di una fase di inflazione. Ma questa fase transitoria assume sempre di più le caratteristiche di una condizione terminale. In Italia si incomincia a parlare dei rincari nelle bollette di luce e gas che arriveranno nella stagione invernale, ma se spostiamo l'occhio verso oriente quella che sembrava semplice inflazione si presenta con la sua vera complessità.\r\n\r\n\r\nIl 29 Settembre il governo cinese ha pubblicato un documento in cui annuncia l'adozione di un ventaglio di misure per far fronte alla crisi nell'approvvigionamento di carbone e gas per la produzione di energia elettrica. Ma il vero tema del documento è la giustificazione dei numerosi blackout in corso in tutto il paese. Da alcune settimane, specialmente nelle provincie produttive del nord-est, si stanno registrando interruzioni di corrente elettrica dovute all'entrata in vigore di alcune politiche sulla transizione verde del gigante asiatico. Per la prima volta si parla di limitazioni, risparmi, tetti di produzione. Ma questi obiettivi climatici hanno portato a fermare la produzione in molte fabbriche proprio nelle settimane in cui si realizzano le merci destinate al mercato natalizio.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/cina-crisi-energetica.mp3\"][/audio]","8 Ottobre 2021","","2021-10-08 10:55:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/1632816320048322-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/1632816320048322-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/1632816320048322-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/1632816320048322.jpg 705w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Crisi Energetica in Cina",1633690542,[116,117,64],"http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/crisi-energetica/",[119,120,19],"cina","crisi energetica",{"post_content":122,"tags":126},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[72,84],"vigore di alcune politiche sulla \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark> del gigante asiatico. Per la","I problemi per la logistica non si fermano con l'allentamento della crisi pandemica. Negli ultimi mesi la crisi della filiera produttiva mondiale si alternata senza soluzione di continuità. Sono due i simboli della fragilità di questa macchina di produzione, due colli di bottiglia. Il primo è stato il blocco del porto di Yantian nel Guandong dovuto ad un focolaio di corona virus, uno stallo che ha paralizzato il flusso mondiale di container da fine Maggio ai mesi successivi. La seconda immagine di questa crisi è quella della porta-container Ever Given incagliata nel canale di Suez per una settimana, lasciando all'ancora 10 miliardi di dollari di merci stipate nei container.\r\n\r\n\r\nAl di là di questi singoli episodi sembrava che la crisi delle supply chain fosse destinata a risolversi naturalmente, sperando nella capacità del mercato di riprendersi dopo mesi di eccezionalità al prezzo di una fase di inflazione. 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Si tratta di due tra i più famsi fondi finanziari, a cui si aggiunge BlackRock, la quale sta limitando la sua partecipazione, limitandola all'adesione alla sua branca internazionale. La scelta di lasciare la coalizione non è casuale: la spinta arriva dagli stessi investitori, evidentemente non più interessati ad ammantarsi di greenwashing negli affari.\r\n\r\nL'alleanza Climate Action 100+ è nata nel 2017, sull'onda delle proteste ambientaliste e delle politiche filoecologiste attuate dai governi occidentali. Il suo scopo è spingere le aziende a ridurre le emissioni, rafforzando gli investimenti che mirano alla transizione verde. Recentemente è stata promossa la seconda fase dell'alleanza, nella quale i membri dovrebbero attuare nella pratica i principi a cui hanno aderito attraverso il Climate Action 100+. In questa fase si inserisce l'abbandono da parte di JP Morgan e State Street della coalizione, evidentemente non intenzionate a passare dalle parole ai fatti. Negli Stati Uniti il Climate Action è stato anche bersaglio di una campagna repubblicana contro gli investimenti ESG, \"Environmental, Social, Governance\", ovvero «tutte quelle attività legate all’investimento responsabile (IR) che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance »\r\n\r\nSembra improbabile che JP Morgan e Street State saranno gli unici due fondi d'investimento ad abbandonare la trasizione verde; sono più probabilmente i primi segnali della sconfitta, a livello politico ed economico, del modello della transizione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Michele Manfrin, sociologo e collaboratore de L'indipendente:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Manfrin.28022024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nL'articolo di Michele Manfrin per L'indipendente:\r\nI fondi finanziari stanno abbandonando la “transizione green”\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","28 Febbraio 2024","2024-02-28 14:03:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"200\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-200x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-200x300.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-683x1024.jpg 683w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-768x1151.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-1024x1536.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-1366x2048.jpg 1366w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/precious-madubuike-t65T28d7x_8-unsplash-scaled.jpg 1707w\" sizes=\"auto, (max-width: 200px) 100vw, 200px\" />","I giganti della finanza abbandonano la transizione \"verde\"",1709129024,[156,157,158,159],"http://radioblackout.org/tag/climate-change/","http://radioblackout.org/tag/fondi-finanziari/","http://radioblackout.org/tag/green/","http://radioblackout.org/tag/transizione/",[161,162,163,72],"climate change","fondi finanziari","green",{"post_content":165,"post_title":169,"tags":172},{"matched_tokens":166,"snippet":167,"value":168},[72,84],"gli investimenti che mirano alla \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark>. 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Le implicazioni sono molteplici, a partire dagli enormi costi e le conseguenze devastanti sull'ambiente per i territori e le persone che li abitano, oltre al fatto che, per rendersi indipendenti per l'estrazione, la produzione e la lavorazione dei materiali occorrerebbe un impianto logistico e un indotto di cui all'oggi non v'è traccia. In questo scenario i costi di questa transizione, non ancora in atto ma che riempiono le dichiarazioni di coloro che si dipingono come attenti all'ambiente e al futuro sostenibile del nostro pianeta, vengono ovviamente scaricati verso il basso.\r\n\r\nCon Fabio Balocco abbiamo approfondito come funziona l'indotto dell'estrazione delle terre rare e quali sono i limiti più evidenti della corsa alla transizione verde\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Balocco-estrazione-litio-2023_11_16_2023.11.16-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn uno panorama in cui i settori, come quello dell'automotive, sono in crisi e cala la domanda per le macchine elettriche, se da un lato la transizione verde è già un miraggio, dall'altro, a causa di schizofrenici investimenti da parte dei grandi monopoli che si occupano della produzione in questo settori, si riscontrano le prime conseguenze sui lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIl caso dell'industria Lear a Grugliasco, dove in questo momento centinaia di lavoratori e lavoratrici vedono a rischio il proprio posto di lavoro e sono in stato di agitazione permanente con uno sciopero e un presidio fisso fuori dalla fabbrica, è emblematico.\r\n\r\nAbbiamo sentito ai nostri microfoni un delegato sindacale che sta seguendo la vertenza\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Sciopero-LEAR-Grugliasco-2023_11_16_2023.11.16-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","16 Novembre 2023","2023-11-16 12:21:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/proxy-image-2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"148\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/proxy-image-2-300x148.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/proxy-image-2-300x148.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/proxy-image-2.jpeg 750w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il mito della transizione green tra crisi dell'automotive ed estrattivismo impossibile.",1700137282,[212,213,214],"http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/terre-rare/","http://radioblackout.org/tag/transizione-ecologica/",[216,217,21],"estrattivismo","terre rare",{"post_content":219,"post_title":223,"tags":226},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[72,84],"Il tema della \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark> è all'ordine del giorno seppur","Il tema della \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark> è all'ordine del giorno seppur mantenga un alone di incertezza e mistero data dagli evidenti limiti imposti dai costi, dagli obiettivi degli Stati dell'Unione Europea che di fatto vanno in tutt'altra direzione, in quanto si interessano a garantirsi accesso alle fonti fossili, ne è un esempio lampante l'Italia, e, soprattutto, dalla mancanza di materie prime all'interno dei confini dell'UE.\r\n\r\nUn'inchiesta svolta da un gruppo di ricercatori di INvestigaten Europe sottolinea come gli stati europei siano \"a caccia\" di risorse e di cosiddette terre rare in Africa, in America del Sud e, in particolare in Cina, questione che rende gli stati completamente dipendenti nella possibilità stessa di estrarre materiali come il litio, il cobalto, il rame. 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In questo scenario i costi di questa \u003Cmark>transizione\u003C/mark>, non ancora in atto ma che riempiono le dichiarazioni di coloro che si dipingono come attenti all'ambiente e al futuro sostenibile del nostro pianeta, vengono ovviamente scaricati verso il basso.\r\n\r\nCon Fabio Balocco abbiamo approfondito come funziona l'indotto dell'estrazione delle terre rare e quali sono i limiti più evidenti della corsa alla \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark>\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Balocco-estrazione-litio-2023_11_16_2023.11.16-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn uno panorama in cui i settori, come quello dell'automotive, sono in crisi e cala la domanda per le macchine elettriche, se da un lato la \u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde\u003C/mark> è già un miraggio, dall'altro, a causa di schizofrenici investimenti da parte dei grandi monopoli che si occupano della produzione in questo settori, si riscontrano le prime conseguenze sui lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIl caso dell'industria Lear a Grugliasco, dove in questo momento centinaia di lavoratori e lavoratrici vedono a rischio il proprio posto di lavoro e sono in stato di agitazione permanente con uno sciopero e un presidio fisso fuori dalla fabbrica, è emblematico.\r\n\r\nAbbiamo sentito ai nostri microfoni un delegato sindacale che sta seguendo la vertenza\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Sciopero-LEAR-Grugliasco-2023_11_16_2023.11.16-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":224,"snippet":225,"value":225},[72],"Il mito della \u003Cmark>transizione\u003C/mark> green tra crisi dell'automotive ed estrattivismo impossibile.",[227,229,231],{"matched_tokens":228,"snippet":216},[],{"matched_tokens":230,"snippet":217},[],{"matched_tokens":232,"snippet":233},[72],"\u003Cmark>transizione\u003C/mark> ecologica",[235,237,239],{"field":94,"matched_tokens":236,"snippet":221,"value":222},[72,84],{"field":184,"matched_tokens":238,"snippet":225,"value":225},[72],{"field":35,"indices":240,"matched_tokens":241,"snippets":243},[14],[242],[72],[233],{"best_field_score":195,"best_field_weight":245,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":47,"score":246,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},14,"1157451471441100915",{"document":248,"highlight":269,"highlights":274,"text_match":193,"text_match_info":277},{"cat_link":249,"category":250,"comment_count":47,"id":251,"is_sticky":47,"permalink":252,"post_author":50,"post_content":253,"post_date":254,"post_excerpt":255,"post_id":251,"post_modified":256,"post_thumbnail":257,"post_thumbnail_html":258,"post_title":259,"post_type":58,"sort_by_date":260,"tag_links":261,"tags":265},[44],[46],"82936","http://radioblackout.org/2023/06/manifestazione-nazionale-contro-il-governo-meloni-abbassate-le-armi-alzate-i-salari/","Tutte le misure che il governo Meloni sta assumendo da quando è in carica seguono un unico e coerente disegno: accodarsi alle decisioni della NATO, proseguendo nel coinvolgimento dell’Italia nella guerra in Ucraina, e sostenere le richieste delle grandi imprese per far ricadere i costi sociali sui lavoratori e i settori popolari. Mentre i fondi per l’avventura militare crescono, i salari e le pensioni rimangono fermi e si approvano nuove misure che allargano la precarietà del lavoro.\r\n\r\nNon c’è un solo campo di intervento sociale dove il governo non stia agendo per favorire un aumento delle disuguaglianze e delle ingiustizie:\r\n\r\n \tDalla grande emergenza abitativa provocata da un mercato con prezzi alle stelle e con un patrimonio di case popolari ridotto al lumicino, alla piaga di un sistema sanitario pubblico ormai completamente soppiantato dalle aziende private e una fetta larghissima di popolazione senza più risorse per curarsi.\r\n \tDalla eliminazione del reddito di cittadinanza, sostituito da uno strumento di ricatto utile solo a tenere ancora più in basso i salari, alla vergogna del Decreto Cutro che rende sempre più arduo il percorso di regolarizzazione per i lavoratori migranti.\r\n \tDalla riforma del fisco che mira a eliminare quel poco di progressività che ancora conserva il nostro sistema di tassazione, fino alla ulteriore liberalizzazione degli appalti e dei contratti a tempo determinato che aumentano la ricattabilità del lavoro e ne indeboliscono le tutele.\r\n\r\nUna sequela martellante di provvedimenti che vengono presi senza ascoltare la sofferenza che cresce nel Paese né alcuna interlocuzione con la società che sia altra dai manager dei grandi interessi privati. Una logica che vediamo agire nella realizzazione degli impianti di rigassificazione, da Piombino a Ravenna, come nella prosecuzione della Tav in Val di Susa, nel progetto del Ponte sullo Stretto o della base militare in programma a Coltano. Dietro le parole della transizione verde, il Governo prosegue nella devastazione dell’ambiente e nell’uso delle fonti fossili, contro queste politiche dobbiamo rivendicare giustizia ambientale e giustizia sociale.\r\n\r\nNelle politiche sul lavoro il mantra del governo è la moderazione salariale, che viene scambiata con una misera esenzione contributiva per alcuni mesi. Decenni di riduzione dei salari e una fortissima perdita di potere d’acquisto dovuta all’impennata dei prezzi (che non è affatto finita) non trovano nessuna risposta seria nei rinnovi contrattuali. Addirittura nel settore pubblico non è stata prevista dal governo nessuna risorsa per i contratti. E tutto questo, mentre è forte l’aumento dello sfruttamento nelle fabbriche, nei magazzini, in moltissimi settori lavorativi, dovuto all’intensificazione dei ritmi, all’allungamento della giornata di lavoro ed alla flessibilità sempre più selvaggia dei turni.\r\n\r\nAnche i disegni di stravolgimento dell’ordinamento costituzionale, dall’autonomia differenziata ai propositi di presidenzialismo, rispondono ad una stessa logica di aumento delle disparità, sociali e territoriali, accanto ad un accentramento dei poteri e del controllo sulla società. Con il disegno di legge Calderoli, il governo vuole colpire i diritti sociali definendo i Livelli essenziali di prestazione, garantendo cioè il minimo delle prestazioni in modo da tagliare ancor di più i servizi pubblici e mantenere il Mezzogiorno in uno stato di arretratezza, utile solo per nuove servitù militari, energetiche e logistiche.\r\n\r\nMentre le condizioni economiche peggiorano e i nostri redditi valgono sempre meno, il governo Meloni si pone l’obiettivo di creare fratture nella società, favorire la guerra tra poveri, aumentare il controllo e trascinarci sempre più dentro un conflitto dagli esiti imprevedibili. E per farlo promuove una campagna di restaurazione culturale che aggredisce la scuola pubblica e attraversa tutti gli apparati del sistema informativo e della comunicazione. Diversità, sofferenze, povertà diventano obiettivi da attaccare, soggetti da discriminare ed escludere. I giovani, in particolare, li si vorrebbe irreggimentare in un sistema di sfruttamento e precarietà, lavoro gratuito, affitti alle stelle e soffocamento delle libertà.\r\n\r\nSABATO 24 GIUGNO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA \r\n\r\n \r\n\r\nLa manifestazione ha avuto una vasta partecipazione ne parliamo con Pietro Cusimano della USB .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/INFO-26063-CUSIMANO-MAN.NAZIONALE.mp3\"][/audio]","26 Giugno 2023","Il governo Meloni ci ruba il futuro. 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Dieci km di percorso tra la piazza di Mattarello e la zona nord di Trento, l’intera area interessata dai futuri lavori, che inciderebbero pesantemente sull’assetto idrogeologico di un territorio fragile come quello del versante occidentale della Marzola, montagna che nasconde una storia geologica piuttosto turbolenta.\r\n\r\nA fine novembre i No Tav hanno scoperto e contrastato una trivella nell’area cintata e militarizzata del Casteller.\r\nNe abbiamo parlato qui: https://radioblackout.org/2020/11/trento-riparte-la-lotta-no-tav/\r\n\r\nA Trento, il sindaco Ianeselli si abbandona alla retorica della “politica verde” e della “transizione ecologica” ma nomina nuovo assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile Ezio Facchin, ex amministratore delegato della Società Tunnel di Base del Brennero, ex Commissario governativo per il Corridoio del Brennero, insomma l’uomo del TAV per eccellenza.\r\nFacchin si dimise dalle sue cariche nel 2018, in segno di esplicita protesta contro la stagnazione del progetto Tav.\r\nLa sua nomina viene oggi spacciata come meramente “tecnica”, per evitare ogni dibattito pubblico, ma ha un sapore esplicitamente politico.\r\nLe argomentazioni della “sinistra” Si Tav fanno perno sul mito del trasferimento modale dalla gomma al ferro. Un mito falso, perché, per ottenere una riduzione della pressione sul tunnel autostradale del Brennero, basterebbe una diversa politica dei pedaggi autostradali. Al di là della propaganda continuano a incentivare il trasporto su gomma e, contemporaneamente, a puntare sull’alta velocità ferroviaria, un comodo sistema di drenaggio di risorse pubbliche per favorire i privatissimi interessi degli amici della lobby del cemento e del tondino .\r\n\r\nNotevole il fatto che il contesto in cui si inserisce questa accelerazione, in tutto simile a quella valsusina, è quello di una pandemia devastante, di cui è arduo prevedere un’attenuazione.\r\nNonostante sia evidente che il saccheggio della natura provochi disastri, la corsa verso cemento e velocità nello scambio delle merci non ha sosta. Anzi!\r\nScrivono i No Tav trentini:\r\n“Mentre la Sanità è al collasso a causa di trent’anni di tagli e di privatizzazioni, e migliaia di persone faticano ad arrivare a fine mese, si investono miliardi di euro in opere inutili e devastanti come il TAV.\r\nMentre ci hanno raccontato per mesi che l’emergenza da Covid avrebbe dovuto cambiare il nostro approccio agli altri, alla società, all’ambiente, Confindustria e politica istituzionale procedono sulla stessa strada disastrosa, ma a velocità raddoppiata.\r\nMentre ci viene imposto il coprifuoco in nome della salute, Provincia e Comune di Trento mandano di nascosto trivelle e un ingente schieramento di forze di polizia al Casteller per eseguire sondaggi funzionali al TAV. (…)\r\nDi fronte a tanta sfacciata arroganza, è importante vincere la paura e dimostrare che i No Tav ci sono, e che hanno ancora più ragioni che in passato.”\r\n\r\nCe ne ha parlato Errico, No Tav trentino.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021-01-19-no-tav-trento-errico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Gennaio 2021","2021-01-19 16:18:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/trento.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Trento. 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(…)\r\nDi fronte a tanta sfacciata arroganza, è importante vincere la paura e dimostrare che i No Tav ci sono, e che hanno ancora più ragioni che in passato.”\r\n\r\nCe ne ha parlato Errico, No Tav trentino.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021-01-19-no-tav-trento-errico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[310],{"field":94,"matched_tokens":311,"snippet":307,"value":308},[306,72],1157451471172665300,{"best_field_score":314,"best_field_weight":245,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":315,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897737216","1157451471172665457",6646,{"collection_name":58,"first_q":19,"per_page":318,"q":19},6,12,{"facet_counts":321,"found":364,"hits":365,"out_of":1072,"page":23,"request_params":1073,"search_cutoff":36,"search_time_ms":196},[322,338],{"counts":323,"field_name":336,"sampled":36,"stats":337},[324,326,328,330,332,334],{"count":89,"highlighted":325,"value":325},"black holes",{"count":89,"highlighted":327,"value":327},"La fine della Fine della storia",{"count":14,"highlighted":329,"value":329},"liberation front",{"count":23,"highlighted":331,"value":331},"radiokebab",{"count":23,"highlighted":333,"value":333},"ponte radio",{"count":23,"highlighted":335,"value":335},"Macerie su macerie","podcastfilter",{"total_values":318},{"counts":339,"field_name":35,"sampled":36,"stats":362},[340,343,345,347,350,352,354,356,358,360],{"count":341,"highlighted":342,"value":342},5,"ENI",{"count":341,"highlighted":344,"value":344},"greenwashing",{"count":341,"highlighted":346,"value":346},"Andrea Turco",{"count":348,"highlighted":349,"value":349},4,"lettura",{"count":348,"highlighted":351,"value":351},"Ambiente",{"count":348,"highlighted":353,"value":353},"radio cane",{"count":89,"highlighted":355,"value":355},"sport",{"count":89,"highlighted":357,"value":357},"z-movies",{"count":89,"highlighted":359,"value":359},"woodstown",{"count":89,"highlighted":361,"value":361},"produzioni nessun rimborso",{"total_values":363},353,11,[366,389,412,442,877,965],{"document":367,"highlight":380,"highlights":385,"text_match":193,"text_match_info":388},{"comment_count":47,"id":368,"is_sticky":47,"permalink":369,"podcastfilter":370,"post_author":50,"post_content":371,"post_date":372,"post_excerpt":109,"post_id":368,"post_modified":373,"post_thumbnail":374,"post_title":375,"post_type":376,"sort_by_date":377,"tag_links":378,"tags":379},"86489","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-s-2-14-disordinamenti/",[327],"Il ritiro di parte delle forze IDF dalla striscia di Gaza più che significare un raffreddamento del conflitto in corso sembra essere preannunciatore di un allargamento dei fronti di guerra guerreggiata. Se sul fronte libanese la situazione sembra stazionaria, con Hezbollah che non scopre le carte per paura di un collasso interno, gli attacchi degli Houti alle navi cargo e i bombardamenti angloamericani in Yemen hanno aperto la questione “Mar Rosso”. Tutto ciò mentre l’Iran, altro grande attore regionale, si è impegnato in uno scambio di missili a lunga gittata con il Pakistan nel Belucistan. Una prima risposta agli attentati esplosivi all’anniversario della morte di Soleimani: avvertimento alle componenti sunnite o prova balistica da mostrare a Israele?\r\n\r\nL’innalzarsi della temperatura in Medio Oriente e l’impossibilità di una de-escalation, il fallimento ormai conclamato della gloriosa contro offensiva ucraina di primavera e lo sprofondamento della volontà europea sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, segnali di quella “Sconfitta dell’Occidente” di cui più volte abbiamo provato a rendere conto ai nostri microfoni e intorno alla quale abbiamo provato a indagare grazie alla lettura dell’introduzione dell’omonimo libro di Emmanuel Todd recentemente uscito in Francia. (“La Defaite de l’Occident”, Gallimard 2024).\r\n\r\nOccidente in crisi, sotto molteplici punti di vista, ma sopratutto Vecchio Continente confuso spaesato e impotente, così tanto da arrivare ad “autodistruggersi per paura di Putin”. Paradigmatico, a proposito, la crisi del modello tedesco: un comparto industriale basato sull’importazione di gas e materie prima da Cina e Russia che ora si trova in ginocchio a causa della sanzioni volute dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, con disoccupazione e perdita di potere di acquisto che per la prima volta dopo molti anni cominciano a essere uno spauracchio per cittadini e cittadine del paese tedesco. La flessione del Pil del 2023, la peggiore dell’eurozona, porta con sé sfiducia nel sistema politico tradizionale e nell’esecutivo con i partiti “anti-sistema” che guadagnano ai sondaggi punti percentuali, Linke ma sopratutto l’AfD dato oggi al 22%. Se il 2023 è stato l’anno degli scioperi in Germania questo 2024 si apre con più di un grattacapo per la coalizione al governo guidata dai Verdi: un grosso sciopero dei ferrovieri e la protesta massiva degli agricoltori, che si sono visti ridurre gli incentivi per l’acquisto di carburante nel disperato tentativo di Scholz di trovare fondi per la “transizione verde”, hanno letteralmente bloccato il paese.\r\nDi tutto questo abbiamo provato a ragionare con un compagno tedesco.\r\n\r\nNella terza e ultima parte di trasmissione siamo volati in Ecuador dove grazie al contributo di Marcelo, compagno di Quito, abbiamo provato a raccontare il clima che si vive nel paese dopo la spettacolare recrudescenza della violenza dei narcos seguita all’evasione la settimana scorsa di Adolfo Macias, leader del gruppo narcos Los Choneros. Le cronache che ci arrivano dai media mainstream ci parlano di uno Stato che grazie alla legislatura di emergenza prova a difendere i suoi cittadini dai gruppi paramilitari che infestano il paese. Ancora una volta viene usato il paradigma della War on Drugs per giustificare draconiane misure di ripristino dell’ordine, coprifuoco ed esercito schierato sulle strade. Ma i rapporti dei gruppi criminali con chi sta al potere, in Ecuador come altrove, sono ben più complessi e radicati nel tempo.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/fine_della_storia_18gen_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nEmanuel Todd e la sconfitta dell'Occidente\r\nEmanuel Todd \"La Defaite de l'Occident\", Gallimard , 2014 - Introduzione\r\nEmmanuel Todd : « On est à la veille d'un basculement du monde »\r\n \r\n\r\nProteste contadine in Germania\r\nThe farmers challenging the EU's green agenda - Financial Times\r\nEwald Engelen, Farmers' Revolt — Sidecar","19 Gennaio 2024","2024-01-21 07:35:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/IMG-20240119-WA0005-200x110.jpg","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #14 -Disordinamenti","podcast",1705691174,[],[],{"post_content":381},{"matched_tokens":382,"snippet":383,"value":384},[72,306],"di trovare fondi per la “\u003Cmark>transizione\u003C/mark> \u003Cmark>verde”\u003C/mark>, hanno letteralmente bloccato il paese.\r","Il ritiro di parte delle forze IDF dalla striscia di Gaza più che significare un raffreddamento del conflitto in corso sembra essere preannunciatore di un allargamento dei fronti di guerra guerreggiata. 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La mobilitazione, che secondo alcuni sondaggi otterrebbe la simpatia di oltre il 70 % degli statunitensi, sembra essere pronta a durare a lungo, portando una sfida notevole alle multinazionali del settore. Le richieste sono di un aumento netto del 40% del salario, lo stesso rapporto, in percentuale, degli aumenti che i boss delle rispettive imprese hanno ottenuto negli ultimi anni grazie ai notevoli incassi del settore. La Ford ha mostrato disponibilità alle trattative mentre Stellantis e General Motors non intendono cedere, adducendo che se venissero incontro alle richieste del sindacato, non potrebbero più reggere la competizione con le case produttrici concorrenti dove non esiste sindacalizzazione come Tesla, Honda e Toyota. La mobilitazione segna per ora un picco rispetto agli ultimi decenni e per la prima volta nella storia lo sciopero riguarda non solo uno, ma ben tre diverse imprese del settore dell’auto. La fiammata si inserisce del resto in un trend più generale di mobilitazioni salariali, col censimento di ben 900 scioperi registrati nell’ultimo anno. In particolare si segnala la lotta degli sceneggiatori di Hollywood e degli attori contro la sempre maggiore ingerenza e utilizzo dell’Intelligenza artificiale nella entertainment industry.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti a New York per avere una panoramica di queste mobilitazioni.\r\n\r\n****\r\n\r\nLa politica del presidente Biden, già battezzata Bidenomics, fatta di enormi investimenti nazionali, ripristino della produzione manifatturiera interna, acquisizione di miniere di litio e sostegno alla costruzione di fabbriche di microchip, appare in fondo come un tentativo ben militarizzato di superare la Cina.\r\n\r\nDal punto di vista dei decisori politici, l'orientamento anti-Cinese della politica industriale degli Stati Uniti non è l'effetto collaterale e sfortunato della \"transizione\" verde, ma il suo scopo principale. Per i suoi ideatori, la logica che governa la nuova era di spesa per le infrastrutture è fondamentalmente geopolitica: il suo precedente non è affatto il celebre New Deal ma piuttosto il keynesismo militare della Guerra Fredda.\r\n\r\nDescritto dettagliatamente in un rapporto per la Carnegie Foundation, firmato da Sullivan e da altri consiglieri di Biden, è come se la \"politica estera per la classe media\" avesse fatto crollare le distinzioni fittizie tra sicurezza nazionale e pianificazione economica. 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Si tratta di una bolla speculativa sedimenta da tempo, fino ad ora in qualche modo congelata dall'azione del governo ma che riemerge in una particolare congiuntura economica segnata dal rallentamento della crescita, dall’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), dal calo delle esportazioni, dalle crescenti tensioni nello scontro commerciale e tecnologico con gli Stati Uniti. Partendo da un suo recente articolo, andiamo ad inquadrare la vicenda insieme a Piero Favetta.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/la-fine-26-09.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichael Lind - Trump Can Win the Union Vote in 2024 \r\n\r\nGrey Anderson - Strategies of Denial\r\n\r\nPiero Favetta - Il tracollo di Evergrande e le crescenti difficoltà del capitalismo cinese","27 Settembre 2023","2023-09-28 10:50:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/us-strike-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #2 - SCIOPERI AMERICANI, BOLLA CINESE",1695852756,[],[],{"post_content":404},{"matched_tokens":405,"snippet":406,"value":407},[72,84],"l'effetto collaterale e sfortunato della \"\u003Cmark>transizione\u003C/mark>\" \u003Cmark>verde\u003C/mark>, ma il suo scopo principale.","Dallo scorso 15 settembre migliaia di lavoratori statunitensi dell’automobile, inquadrati nel sindacato di categoria UAW (United Auto Workers), stanno portando avanti uno sciopero (che potremmo definire “a singhiozzo”) contro le “Big Three” del comparto: General Motors, Stellantis e Ford. 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La nozione attuale fa passare quello che è un problema di civiltà per un semplice cambiamento di infrastruttura energetica”\r\n\r\nCosì lo storico francese Jean-Baptiste Fressoz mette il dito nella piaga su un ritornello che ci siamo ormai abituati ad accogliere come soluzione bell’e pronta alle devastazioni ambientali che la civiltà industriale ha fin qui prodotto, primo fra tutti il cambiamento climatico. Con un approccio storico (e materialista) che fa difetto alla maggioranza di politici, opinionisti e ai più rinomati scienziati del clima, lo storico francese decostruisce la genealogia di quella che è andata imponendosi come ideologia “fasista”, secondo cui - come per le precedenti età del bronzo, del ferro, ecc - la storia dell’età moderna e contemporanea sarebbe scandita da fasi ben definite caratterizzate dal predominio pressoché esclusivo di una fonte energetica sulle altre: legno, carbone, petrolio… sboccando oggi sulla tanto attesa nuova transizione verso fonti “rinnovabili”. 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Cibo, agricoltura e rottura rivoluzionaria, Porfido Edizioni, Torino 2023\r\n\r\nScenari globali: le aspettative mal riposte delle nuove tecnologie – di Giorgio Ferrari\r\nIl Lato Cattivo \"Moriremo «green»? A proposito di capitalismo verde\"\r\n\r\nFressoz \"La transition est un concept délirant\"","21 Giugno 2023","2023-09-18 14:16:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/IMG-20230621-WA0004-200x110.jpg","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #23 – Aporie della transizione energetica: sostituzione o addizione?",1687374405,[],[],{"post_content":426,"post_title":430},{"matched_tokens":427,"snippet":428,"value":429},[72],"non c’è mai stata nessuna \u003Cmark>transizione\u003C/mark> energetica. La nozione attuale fa","“Storicamente, a scala globale non c’è mai stata nessuna \u003Cmark>transizione\u003C/mark> energetica. La nozione attuale fa passare quello che è un problema di civiltà per un semplice cambiamento di infrastruttura energetica”\r\n\r\nCosì lo storico francese Jean-Baptiste Fressoz mette il dito nella piaga su un ritornello che ci siamo ormai abituati ad accogliere come soluzione bell’e pronta alle devastazioni ambientali che la civiltà industriale ha fin qui prodotto, primo fra tutti il cambiamento climatico. Con un approccio storico (e materialista) che fa difetto alla maggioranza di politici, opinionisti e ai più rinomati scienziati del clima, lo storico francese decostruisce la genealogia di quella che è andata imponendosi come ideologia “fasista”, secondo cui - come per le precedenti età del bronzo, del ferro, ecc - la storia dell’età moderna e contemporanea sarebbe scandita da fasi ben definite caratterizzate dal predominio pressoché esclusivo di una fonte energetica sulle altre: legno, carbone, petrolio… sboccando oggi sulla tanto attesa nuova \u003Cmark>transizione\u003C/mark> verso fonti “rinnovabili”. Ma la sostituzione di una fonte energetica con un’altra esiste solo nella mente dei cantori della nuova svolta green quando la realtà è piuttosto quella di una progressiva addizione di nuove materie prime alle vecchie al punto che “non abbiamo mai consumato tanta legna e tanto carbone quanto ne consumiamo nel XXI secolo”.\r\n\r\nUna riflessione ecologico-ambientale all’altezza dei tempi - ci dicono i redattori della rivista Endnotes - non potrà non confrontarsi col nodo di fondo dell’approvvigionamento alimentare per la sussistenza di massa, tanto più in una ipotetica (oggi lontana) fase rivoluzionaria vittoriosa. La domanda che alcuni di loro pongono al dibattito comunista, prendendo di mira tanto le due tendenze agli antipodi del “primitivismo” e degli entusiasti della tecnofila “automazione comunista” è se la tecnologia di cui i proletari insorti dovranno dotarsi possa essere la stessa ereditata dal mondo capitalista, con le relazioni sociali in essa incorporate o se non dovranno invece procedere a una rimessa in discussione (perlomeno) di alcune branche di questa infrastruttura.\r\n\r\nIn chiusura di trasmissione, l'epilogo della rubrica \"Il Perno Originario\"\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/fine_storia_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI:\r\n\r\nIntervista a Jean-Baptiste Fressoz - « Les plus pessimistes étaient beaucoup trop optimistes »\r\n\r\nJohn Clegg , Rob Lucas, Jasper Bernes, Nutrire la rivoluzione. Cibo, agricoltura e rottura rivoluzionaria, Porfido Edizioni, Torino 2023\r\n\r\nScenari globali: le aspettative mal riposte delle nuove tecnologie – di Giorgio Ferrari\r\nIl Lato Cattivo \"Moriremo «green»? 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E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,30 – Woodstown: racconto horror di A. Daudet 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 – Do you remember revolution? pt. 2 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 16,30 – Intervista ad Andrea Borgnino sul futuro della radio 43 minuti [Radio Blackout, Stakka stakka]: Abbiamo avuto come redazione di Stakka stkka il piacere di fare una lunga discussione in studio con Andrea Borgnino, che cura la rubrica Interferenze per Radio3 Mondo, sul futuro della radio e il suo valore in contesti sensibili, come crisi umanitarie e conflitti.\r\nediting e mastering a cura di arsider\r\nplaylist from: dj subumano library archives\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 – Podcast Franti pt.2 36 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 11,30 – La Casa Del Disastro! Je suis Punk! Breve storia delle origini del punk in Francia 53 minuti [La Casa del disastro!, Radio Onda D'urto]:\r\n\r\nBreve storia sulle origini del punk in Francia con musiche di BULDOZER, LOU REED, NEW YORK DOLLS, TELEVISION, STINKY TOYS\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 15,30 – Blackout Fest 2025 Mix 70 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMix con gruppi e progetti che suoneranno all'edizione del Blackout Fest 2025. Con in ordine di apparizione: Andrea Santalucia, Arsenal Mikebe, Warfuck, Concetration, Odia, Ddwy, Jedbalak, Frammenti, Babe Roots, Korobu, Semiratruth, Ondakeiki, Ethico, Resina, Eden For All, Asino. Non sono tutti ovviamente!\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 – Muhammad Alì, Rumble in the jungle 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Muhammad Alì.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 19,00 – Babe Roots - Estratto dal live del 2019 al Leoncavallo 18 minuti [Babe Roots, Radio Blackout]:\r\n\r\nSessione spirituale e subacquea condensata in un mini-live-set purificante, deep dub techno. Tracklist:\r\n> Live intro feat Baba Ras (live only)\r\n\r\n> Jah Nuh Dead feat Another Channel\r\n\r\n> Can’t See feat Lee Perry (live only)\r\n\r\n> Sufferation Time feat Kojo Neatness (Babe Roots remix)\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 20,00 – SFratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 21,00 – Worlds to come - Chapter 2 - Corpi 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Per trascendere l'idea dell'essere umano come centro dell'ordine, è necessario rioccupare i nostri corpi, il primato della mente, l'idea di coscienza costruita sul senso univoco della narrazione dominante che ci ha spinto alla negazione della materialità che ci costituisce. Tornare al corpo è l'unico modo che abbiamo per trovare il nostro posto nello spazio della ricostruzione. Non si tratta del corpo come unità standardizzata, regolata e limitata, bensì del veicolo di potenzialità fisiche con cui sperimentiamo la nostra esistenza. Il corpo come unità semantica a partire dalla quale abitiamo un mondo che può accettarci solo se diventiamo coscienti e responsabili della nostra appartenenza a un ordine geologico, rizomatico, acquifero, atmosferico, dove l'organico è solo un altro strato, un rivestimento permeabile attraverso cui passano gli elementi.\r\nI corpi non nascono, si fanno. I corpi sono marcati (sessualizzati, razzializzati, animalizzati). I corpi sono simpoietici. Questo è ciò che esploriamo in questa puntata grazie alle pratiche artistiche di Johanna Hedva e Justin Randolph Thompson.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 00,30 – Lrwd - Mixtape tribute to Turin-Open-Medium 50 minuti [Lrwd, Radio Blackout]: Questo è un mixtape realizzato da Lrwd (si legge Lo-rrd) come tributo ai mezzi di comunicazione indipendenti di Torino, infatti questo fu messo a disposizione di download benefit Radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 08,30 – Ponte Radio - Resistere a sud 131 minuti [Radio Neanderthal, Ponte Radio]:\r\n\r\nPuntata del 29/11/2024 di Ponte Radio a cura di Radio Neanderthal, realizzata da registrazioni dell'iniziativa \"Resistere a sud\" al Terzo Piano Autogestito a Napoli. Chiacchiere e riflessioni su cosa significa stare, restare e resistere a Sud\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.6 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 21,30 – Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 64 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! Punk's dead your the next!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,00 – No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 – Audiodocumentario Saharawi pt.2 25 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 05/2025 65 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. La legge delle tre R (ripetere ripetere ripetere) è meravigliosamente incorniciata dai corollari della noia e dell'errore. Cosa fa un animale che ripete ripete ripete ma poi si distrae, si sbaglia e si dimentica che cosa doveva ripetere? Fare musica è solo un modo di fischiettare.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 – Psychotronic Radio vol.4 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 18,30 – ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3 32 minuti [Radio Blackout, compilation ardecore benefit]: Siamo partiti quasi per scherzo, poi l’affare si è ingrossato e siamo arrivati al volume 3. Oltre a queste edizioni digitali, stiamo curando anche le uscite in cassetta, non per santificare una moda ma per ribadire che il diy è il nostro unico “metodo”. Oggi come ieri, ma forse più di ieri, ciò che conta è lo spirito. In tutte le sue accezioni.\r\n\r\n ","9 Giugno 2025","2025-06-09 21:16:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 9 al 15 Maggio 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hole",{"post_content":868},{"matched_tokens":869,"snippet":870,"value":871},[306],"un tempo dire “essere al \u003Cmark>verde”\u003C/mark> era come dire “non avere"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,00 – ENI greenwashing 31 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al \u003Cmark>verde”\u003C/mark> era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la \u003Cmark>transizione\u003C/mark> ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione \u003Cmark>verde\u003C/mark>, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,30 – Woodstown: racconto horror di A. Daudet 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 – Do you remember revolution? pt. 2 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 16,30 – Intervista ad Andrea Borgnino sul futuro della radio 43 minuti [Radio Blackout, Stakka stakka]: Abbiamo avuto come redazione di Stakka stkka il piacere di fare una lunga discussione in studio con Andrea Borgnino, che cura la rubrica Interferenze per Radio3 Mondo, sul futuro della radio e il suo valore in contesti sensibili, come crisi umanitarie e conflitti.\r\nediting e mastering a cura di arsider\r\nplaylist from: dj subumano library archives\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 – Podcast Franti pt.2 36 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 11,30 – La Casa Del Disastro! Je suis Punk! Breve storia delle origini del punk in Francia 53 minuti [La Casa del disastro!, Radio Onda D'urto]:\r\n\r\nBreve storia sulle origini del punk in Francia con musiche di BULDOZER, LOU REED, NEW YORK DOLLS, TELEVISION, STINKY TOYS\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 15,30 – Blackout Fest 2025 Mix 70 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMix con gruppi e progetti che suoneranno all'edizione del Blackout Fest 2025. Con in ordine di apparizione: Andrea Santalucia, Arsenal Mikebe, Warfuck, Concetration, Odia, Ddwy, Jedbalak, Frammenti, Babe Roots, Korobu, Semiratruth, Ondakeiki, Ethico, Resina, Eden For All, Asino. Non sono tutti ovviamente!\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 – Muhammad Alì, Rumble in the jungle 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Muhammad Alì.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 19,00 – Babe Roots - Estratto dal live del 2019 al Leoncavallo 18 minuti [Babe Roots, Radio Blackout]:\r\n\r\nSessione spirituale e subacquea condensata in un mini-live-set purificante, deep dub techno. Tracklist:\r\n> Live intro feat Baba Ras (live only)\r\n\r\n> Jah Nuh Dead feat Another Channel\r\n\r\n> Can’t See feat Lee Perry (live only)\r\n\r\n> Sufferation Time feat Kojo Neatness (Babe Roots remix)\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 20,00 – SFratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 21,00 – Worlds to come - Chapter 2 - Corpi 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Per trascendere l'idea dell'essere umano come centro dell'ordine, è necessario rioccupare i nostri corpi, il primato della mente, l'idea di coscienza costruita sul senso univoco della narrazione dominante che ci ha spinto alla negazione della materialità che ci costituisce. Tornare al corpo è l'unico modo che abbiamo per trovare il nostro posto nello spazio della ricostruzione. Non si tratta del corpo come unità standardizzata, regolata e limitata, bensì del veicolo di potenzialità fisiche con cui sperimentiamo la nostra esistenza. Il corpo come unità semantica a partire dalla quale abitiamo un mondo che può accettarci solo se diventiamo coscienti e responsabili della nostra appartenenza a un ordine geologico, rizomatico, acquifero, atmosferico, dove l'organico è solo un altro strato, un rivestimento permeabile attraverso cui passano gli elementi.\r\nI corpi non nascono, si fanno. I corpi sono marcati (sessualizzati, razzializzati, animalizzati). I corpi sono simpoietici. Questo è ciò che esploriamo in questa puntata grazie alle pratiche artistiche di Johanna Hedva e Justin Randolph Thompson.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 00,30 – Lrwd - Mixtape tribute to Turin-Open-Medium 50 minuti [Lrwd, Radio Blackout]: Questo è un mixtape realizzato da Lrwd (si legge Lo-rrd) come tributo ai mezzi di comunicazione indipendenti di Torino, infatti questo fu messo a disposizione di download benefit Radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 08,30 – Ponte Radio - Resistere a sud 131 minuti [Radio Neanderthal, Ponte Radio]:\r\n\r\nPuntata del 29/11/2024 di Ponte Radio a cura di Radio Neanderthal, realizzata da registrazioni dell'iniziativa \"Resistere a sud\" al Terzo Piano Autogestito a Napoli. Chiacchiere e riflessioni su cosa significa stare, restare e resistere a Sud\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.6 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 21,30 – Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 64 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! Punk's dead your the next!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,00 – No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 – Audiodocumentario Saharawi pt.2 25 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 05/2025 65 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. La legge delle tre R (ripetere ripetere ripetere) è meravigliosamente incorniciata dai corollari della noia e dell'errore. Cosa fa un animale che ripete ripete ripete ma poi si distrae, si sbaglia e si dimentica che cosa doveva ripetere? Fare musica è solo un modo di fischiettare.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 – Psychotronic Radio vol.4 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 18,30 – ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3 32 minuti [Radio Blackout, compilation ardecore benefit]: Siamo partiti quasi per scherzo, poi l’affare si è ingrossato e siamo arrivati al volume 3. Oltre a queste edizioni digitali, stiamo curando anche le uscite in cassetta, non per santificare una moda ma per ribadire che il diy è il nostro unico “metodo”. Oggi come ieri, ma forse più di ieri, ciò che conta è lo spirito. 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Daudet 13 minuti [Radio Blackout]: Racconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 16,00 - Missing People - Storie di attraversamento del confine turco-bulgaro 46minuti [Radio Melting Pot]: Il confine tra Turchia e Bulgaria è uno dei principali ingressi di terra verso l’Unione Europea. Vi transitano migliaia di persone costrette a subire violenza fisica e psicologica. Molte purtroppo perdono la vita nel silenzio delle istituzioni e della maggior parte dei media europei.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Missing-people-Storie-di-attraversamento-del-confine-turco-bulgaro_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 08,30 - Do you remember revolution? pt. 2 30 minuti [Radio Blackout]: Rivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.2_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]: Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,00 - Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 63 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! 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Chi l’ha inventato? Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.3_9.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 1 ore 13,30 - Psychotronic Radio vol.3 36 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.3_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 1 ore 13,30 - ENI greenwashing 30 minuti [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","26 Novembre 2024","2024-12-03 16:56:45","Black holes dal 25 Novembre al 1 Dicembre 2024",1732643048,[455,456,457,458,462,463,888,465,889,466,468,471,473,476,890,477,479,483,484,487,489,490,492,891,497,498,892,893,894,895,896,511,513,515,897,521,898,525,534,899,537,541,900,901,546,547,549,902,558,560,561,562,564,565,903,904,905,906,907,583,584,586,588,589,908,909,603,604,605,607,610,611,612,910,911,912,618,620,913,622,623,627,914,631,633,636,915,916,642,917,648,652,918,919,653,654,920,655,657,921,660,661,664],"http://radioblackout.org/tag/alessandro-scalise/","http://radioblackout.org/tag/ali-mhoud-kou/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/bulgaria/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-rotte-balcaniche/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/consolidated-rescue-group/","http://radioblackout.org/tag/diana-dimova/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/eleonora-zago/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/hamid-koshiar/","http://radioblackout.org/tag/ihab-al-rawi/","http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/khalid-omar/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/migrazioni/","http://radioblackout.org/tag/missing-people/","http://radioblackout.org/tag/mission-wings/","http://radioblackout.org/tag/mohamed-ali/","http://radioblackout.org/tag/no-name-kitchen/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/radio-melting-pot/","http://radioblackout.org/tag/razzismo-istituzionale/","http://radioblackout.org/tag/respingimenti/","http://radioblackout.org/tag/rotta-balcanica/","http://radioblackout.org/tag/sistema-appalti/","http://radioblackout.org/tag/storia-movimenti/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-attraversamento-del-confine-turco-bulgaro/","http://radioblackout.org/tag/testimonianze/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/","http://radioblackout.org/tag/vol-3/",[666,667,668,669,673,674,923,676,924,677,351,346,682,685,925,686,688,692,693,696,698,699,701,926,706,707,927,928,929,930,931,720,722,724,932,342,933,733,344,934,744,748,935,936,753,754,756,937,765,767,349,768,770,771,938,939,940,941,942,789,790,792,794,795,943,944,809,810,811,813,816,353,817,945,946,947,823,825,948,827,828,832,949,355,837,840,950,951,846,952,852,856,953,954,857,858,955,859,861,956,864,359,357],"Alessandro Scalise","Ali Mhoud Kou","autoformazione","Bulgaria","collettivo Rotte Balcaniche","confini","Consolidated Rescue Group","Diana Dimova","diritti lavoro","Eleonora Zago","europa","Hamid Koshiar","Ihab Al Rawi","immigrati","Khalid Omar","Marcello Pini","migrazioni","Missing People","Mission Wings","Mohamed Alì","no name kitchen","politiche europee immigrazione","Radio Melting Pot","razzismo istituzionale","respingimenti","rotta balcanica","sistema appalti","storia movimenti","Storie di attraversamento del confine turco-bulgaro","testimonianze","Turchia","tutta colpa dei padroni?","Unione Europea","vol.3",{"post_content":958},{"matched_tokens":959,"snippet":870,"value":960},[306],"Lunedì 25 ore 13,30 - Muhammad Ali, Rumble in the jungle 29 minuti [Radio Blackout]: Biografia del leggendario pugile Muhammad Ali\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Mohammed-Alì_Rumble-in-the-jungle_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - Woodstown: racconto horror di A. 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E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos’è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l’ha inventato? Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 8,30 - Il percorso di Ocalan 26 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 16 - Podcast Franti pt.2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 11 ore 8,30 - ENI greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. 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Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato “Col sangue agli occhi” riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 13,30 - Magma Vol.1 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nDall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.1 27 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 13,30 - Proiezioni di Sizigia pt.4 5 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Viaggio al termine della notte\" di Louis-Ferdinand Cèline.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Bardamu_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 21,30 - Psychotronic Radio vol.2 39 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.2_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Luglio 2024","2024-07-15 10:36:22","Black Holes dall'8 al 14 luglio 2024",1720521554,[977,463,978,979,980,471,472,981,476,890,477,982,983,984,498,985,986,987,988,505,989,896,521,524,530,990,991,992,534,993,994,995,996,997,998,999,562,1000,1001,1002,903,1003,583,1004,1005,1006,1007,1008,1009,603,604,1010,1011,1012,611,1013,622,623,1014,652,918,919,653,1015,1016,1017,1018,660,1019,664],"http://radioblackout.org/tag/abdullah-ocalan/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/aldo-canestrari/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/bardamu/","http://radioblackout.org/tag/black-panthers/","http://radioblackout.org/tag/causa-curda/","http://radioblackout.org/tag/comabattenti/","http://radioblackout.org/tag/compagneria/","http://radioblackout.org/tag/contratti-mostro/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/davide-grasso/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-di-soledad/","http://radioblackout.org/tag/george-jackson/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/hard-rock/","http://radioblackout.org/tag/hevalti/","http://radioblackout.org/tag/ho-lasciato-il-fucile-in-montagna/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/jennipher-toth/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/laura-schrader/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/louis-ferdinand-celine/","http://radioblackout.org/tag/magma/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/murat-cinar/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/prog/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/punto-rosso-edizioni/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/uomini-talpa/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/viaggio-al-termine-della-notte/","http://radioblackout.org/tag/vol-2/","http://radioblackout.org/tag/yuksel-genc/",[1021,674,1022,1023,1024,346,681,1025,685,925,686,1026,1027,1028,707,1029,1030,1031,1032,714,1033,931,342,732,738,1034,1035,1036,344,1037,1038,1039,1040,1041,1042,1043,768,1044,1045,1046,938,1047,789,1048,1049,1050,361,1051,1052,809,810,1053,1054,1055,353,1056,827,828,1057,856,953,954,857,1058,1059,1060,1061,864,1062,357],"Abdullah Ocalan","Alberto Cominetti","Aldo Canestrari","Andrea Marziali","audiocapitoli di Porfido","Bardamu","black panthers","causa curda","comabattenti","compagneria","contratti mostro","covid 19","davide grasso","Fratelli di Soledad","George Jackson","gesù","hard rock","hevaltì","ho lasciato il fucile in montagna","intrattenimento","Jennipher Toth","Kurdistan","Laura Schrader","lockdown","Louis-Ferdinand Cèline","Magma","Mattia Martinengo","murat cinar","new york","Ocalan","prog","proiezioni di Sizigia","punto rosso edizioni","quarantena","radio alpi libere","rojava","tetralogia della polvere da sparo","Uomini talpa","USA","Viaggio al termine della notte","vol.2","Yuksel Genc",{"post_content":1064},{"matched_tokens":1065,"snippet":1066,"value":1067},[84],"ENI greenwashing [Titolo originale: Eni: \u003Cmark>verde\u003C/mark> come un cane] 30 minuti"," \r\n\r\nMartedì 9 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 4 9 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\n“Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos’è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l’ha inventato? 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Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato “Col sangue agli occhi” riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 13,30 - Magma Vol.1 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nDall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. 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