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A Chiomonte il tunnel geognostico sarà completato in pochi mesi.\r\nLa realizzazione della nuova linea ad alta velocità ferroviaria, che consegnerà la Val Susa al destino di corridoio logistico per le merci è ormai giunto al momento dell’apertura dei cantieri.\r\n\r\nCantieri enormi che modificheranno per sempre la vita degli abitanti, mettendo a repentaglio la salute di tutti. Camion carichi di smarino percorreranno la valle a est come a ovest, il dispositivo militare oggi presente solo a Chiomonte investirà anche zone densamente abitate. La perdita di falde acquifere sarà inevitabile e irreversibile.\r\nLa lucida profezia fatta 25 anni fa dal movimento No Tav rischia di trasformarsi in dura realtà.\r\n\r\nAbbiamo cercato di capirne di più, parlandone con Luca Giunti, naturalista del team di tecnici del movimento No Tav.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n2017 01 10 giunti tav",[93,95,97,99,101,103,105,107,109,111,113,115,118],{"matched_tokens":94,"snippet":75},[],{"matched_tokens":96,"snippet":76},[],{"matched_tokens":98,"snippet":77},[],{"matched_tokens":100,"snippet":78},[],{"matched_tokens":102,"snippet":15},[],{"matched_tokens":104,"snippet":79},[],{"matched_tokens":106,"snippet":31},[],{"matched_tokens":108,"snippet":80},[],{"matched_tokens":110,"snippet":81},[],{"matched_tokens":112,"snippet":82},[],{"matched_tokens":114,"snippet":18},[],{"matched_tokens":116,"snippet":117},[88,89],"\u003Cmark>tratta\u003C/mark> \u003Cmark>internazionale\u003C/mark>",{"matched_tokens":119,"snippet":84},[],[121,127],{"field":36,"indices":122,"matched_tokens":124,"snippets":126},[123],11,[125],[88,89],[117],{"field":128,"matched_tokens":129,"snippet":90,"value":91},"post_content",[88,89],1157451471441625000,{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":134,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":136,"highlight":160,"highlights":165,"text_match":168,"text_match_info":169},{"cat_link":137,"category":138,"comment_count":48,"id":139,"is_sticky":48,"permalink":140,"post_author":27,"post_content":141,"post_date":142,"post_excerpt":53,"post_id":139,"post_modified":143,"post_thumbnail":144,"post_thumbnail_html":145,"post_title":146,"post_type":58,"sort_by_date":147,"tag_links":148,"tags":154},[45],[47],"46045","http://radioblackout.org/2018/02/il-tav-rischia-di-finire-in-un-binario-morto/","La Torino Lyon non serve (più). Questo il verdetto degli analisti francesi sulla nuova linea ad alta velocità contro la quale da 25 anni si battono i No Tav. Persino il governo italiano ora pare meno granitico nel sostegno all’opera.\r\nVa da se che il gioco potrebbe durare il tempo di un walzer nelle urne.\r\nInfatti, fuor di chiacchiera, il progetto della tratta internazionale sta entrando nella sua fase operativa. I bandi per l’assegnazione dei lavori sono in corso.\r\nNel frattempo sono stati finanziati i primi lotti della tratta nazionale da Orbassano a Bussoleno.\r\nLa partita è quindi ben lungi dall’essere chiusa.\r\nAbbiamo approfondito le questioni tecniche con il professor Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino e tecnico del movimento No Tav\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 02 20 tartaglia tav\r\n\r\nCon Alberto Perino, No Tav di lungo periodo, che ben conosce le tattiche dei suoi avversari, abbiamo cercato di capire quali fronti di lotta si apriranno nei prossimi mesi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 02 20 perino tav","20 Febbraio 2018","2018-02-21 12:21:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/forza-erba-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/forza-erba-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/forza-erba-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/forza-erba-768x577.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/forza-erba.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il Tav rischia di finire in un binario morto?",1519141959,[149,150,151,65,71,152,153],"http://radioblackout.org/tag/flussi-traffico/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/trasferimento-modale/","http://radioblackout.org/tag/tunnel-di-base/",[155,156,157,15,18,158,159],"flussi traffico","francia","italia","trasferimento modale","tunnel di base",{"post_content":161},{"matched_tokens":162,"snippet":163,"value":164},[88,89],"di chiacchiera, il progetto della \u003Cmark>tratta\u003C/mark> \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> sta entrando nella sua fase","La Torino Lyon non serve (più). 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E il giorno del senatore Stefano Esposito: oggi al senato il ministro delle infrastrutture Lupi, il titolare del dicastero dell'economia Padoan e un responsabile di RFI, risponderanno al quesito sul costo della Torino Lyon posta dal senatore democratico. Come mai gli 8 milardi e mezzo per la tratta internazionale della Torino Lyon sono levitati a 12? Esposito, un ultras del Tav, da sempre in prima fila contro i movimenti di opposizione al super treno, dopo la diffusione delle nuove previsioni di spesa, ha espresso perplessità. Un modo per rilanciare l'apertura dei cantieri, dopo aver, incassato rassicurazioni da governo e ferrovie? O una giravolta innescata dalle crescenti tensioni nel partito democratico?\r\n\r\nAll'appuntamento al Senato non mancheranno i movimenti per la casa di Roma. Un'occasione per ricordare quante cose utili si potrebbero fare con i soldi destinati ad un'opera inutile e devastante. Appuntamento alle 15 in piazza delle cinque lune.\r\n\r\nAscolta la diretta con Alessia:\r\n\r\nalessia_esposito","11 Novembre 2014","2014-11-13 10:08:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/g_grosz-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/g_grosz-300x171.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/g_grosz-300x171.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/g_grosz.jpg 350w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Costi del Tav: presidio al Senato",1415714023,[188,189,190,191,192,193,194,71],"http://radioblackout.org/tag/costi-tav/","http://radioblackout.org/tag/lupi/","http://radioblackout.org/tag/movimento-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/padoan/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/senato/","http://radioblackout.org/tag/stefano-esposito/",[196,25,197,198,199,200,201,18],"costi tav","movimento per la casa","padoan","Roma","senato","stefano esposito",{"post_content":203},{"matched_tokens":204,"snippet":205,"value":206},[88,89],"milardi e mezzo per la \u003Cmark>tratta\u003C/mark> \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> della Torino Lyon sono levitati","11 novembre. 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L’Europa ha sempre meno soldi per le grandi opere. A dispetto di ogni logica, i governi Italiano e francese hanno continuato ad affermare la loro decisione di realizzare il Tunnel di Base della Torino-Lione.\r\n\r\nQualcosa però non riesce più ad essere nascosto: davanti ad oltre 20 amministratori valsusini, Lupi e Virano hanno dovuto gettare la maschera. I soldi non bastano. I finanziamenti disponibili nel settennato 2014-2020 (ovvero il mandato della Commissione Juncker) non saranno sufficienti a realizzare la tratta transfrontaliera della Parte Internazionale della Torino-Lione; in altri termini, per fare il Tunnel di Base.\r\n\r\nQuindi che si fa? Metà soldi? Metà tunnel! Trasformare la TAV nell’opera infinita, sul modello della Salerno – Reggio Calabria. Dopo il 2020, si vedrà. Magari l’Europa offrirà altri soldi, oppure no. Nessuno può saperlo.\r\n\r\nI francesi hanno già rinunciato alla loro tratta nazionale. per quella in territorio italiano non c’è nemmeno un euro. Ora il Tunnel a metà.\r\n\r\nAi microfoni di Blackout Luca, dell'osservatorio tecnico: 2015.01.23-Luca_notav","23 Gennaio 2015","2015-01-29 11:07:06","No Tav: a Roma tempi da Lupi",1422013689,[223,224,189,225,65,226,227,228],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[27,35,25,23,15,29,33,230],"torino",{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":235,"value":236},[88,234],"Internazionale","saranno sufficienti a realizzare la \u003Cmark>tratta\u003C/mark> transfrontaliera della Parte \u003Cmark>Internazionale\u003C/mark> della Torino-Lione; in altri termini,"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSi è tenuta a Roma il 21 gennaio l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e gli amministratori dell’Unione Montana Bassa Val Susa, guidata dal sindaco di Susa, Sandro Plano.\r\n\r\nFrancia e Italia fanno il Tav solo nella speranza di acchiappare i soldi europei. 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È ciò che emerge dal rapporto di Aprile 2023 dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI). Si tratta di un incremento del 3,7% rispetto ai dati del 2021, traducibile in 127 miliardi di dollari di differenza.\r\n\r\nLa top 5 è la seguente: Stati Uniti (con 877 miliardi nel 2022, il 39% della quota mondiale), Cina (13%), Russia (3,9%), India (3,6%) ed Arabia Saudita (3,3%). L’Italia è al 12° posto, con 33,5 miliardi spesi nel 2022 (1,7% del PIL) e una variazione reale del 24% nel periodo 2013-2022.\r\n\r\nLa spesa militare nell’Europa orientale è aumentata del 58% nel 2022, raggiungendo quota 135 miliardi di dollari. L’Ucraina è entrata per la prima volta nella top 15 e, insieme alla Russia, è tra i 6 paesi nella sezione ad aver aumentato i loro oneri militari, ovvero le spese in percentuale al prodotto interno lordo. Nel 2022 l’Ucraina ha raggiunto quota 44 miliardi di dollari (34% del PIL) dopo un aumento del 640%, il più grande incremento annuo della spesa militare mai registrato dai dati SIPRI (cioè dal 1949)\r\n\r\nNe parliamo con Antonio Mazzeo :\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/MAZZEO-22052023.mp3\"][/audio]","22 Maggio 2023","RAPPORTO SIPRI DI STOCCOLMA DENUNCIA L'AUMENTO ESPONENZIALE DELLE SPESE MILITARI GLOBALI.","2023-05-22 17:52:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/SIPRI-ARMAMENTI-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/SIPRI-ARMAMENTI-300x158.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/SIPRI-ARMAMENTI-300x158.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/SIPRI-ARMAMENTI-768x404.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/SIPRI-ARMAMENTI.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","RAPPORTO SIPRI SUL MERCATO DELLE ARMI CRESCITA VERTIGINOSA NEL 2022",1684777978,[259,260,261,262],"http://radioblackout.org/tag/corsa-agli-armamenti/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/rapporto-sipri/","http://radioblackout.org/tag/spese-militari/",[264,265,266,267],"corsa agli armamenti","guerra","rapporto sipri","spese militari",{"post_content":269},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[234,88],"dal rapporto di Aprile 2023 dell’Istituto \u003Cmark>Internazionale\u003C/mark> di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI). 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La questione divide gli esperti di diritto internazionale, mentre per il ministero degli Esteri francese Netanyahu beneficia di una \"immunità\" che \"deve essere presa in considerazione\" in quanto Israele non fa parte della Cpi. La questione per ora rimane teorica, perché per essere arrestato Netanyahu dovrebbe trovarsi nel territorio di uno dei paesi che hanno accettato la giurisdizione della Corte, e che quindi hanno firmato il trattato che l’ha fondata, cioè lo Statuto di Roma.\r\nMercoledì la Francia è diventata invece il secondo paese europeo dopo l’Ungheria di Viktor Orbán, a dire che non arresterebbe Netanyahu. La posizione del governo francese è stata molto discussa non solo per la decisione in sé, ma anche per gli argomenti usati per sostenerla. La Francia infatti ha fatto riferimento a un particolare articolo dello Statuto, l’articolo 98, che da tempo è diventato lo strumento usato da alcuni paesi per non applicare i mandati di arresto della Corte.\r\nÈ un articolo che riguarda il principio dell’immunità, che nelle relazioni fra stati garantisce ai capi di stato e di governo che viaggiano in un altro paese mentre ricoprono il loro ruolo di non rischiare l’arresto e la persecuzione, per evitare che possano essere condizionati da pressioni esterne. Non avendo la CPI un organo coercitivo per rendere operative le sentenze ci si affida alla volontà politica degli stati firmatari il trattato di Roma, ma quando si tratta di alleati dell'Occidente e non di presidenti africani o qualche cattivo nemico della democrazia le cose cambiano.\r\nCi aiuta a comprendere questo complesso meccanismo giuridico/politico Fabiana Triburgo, avvocata e operatrice legale in merito alla protezione internazionale.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/FABIANA-CPI.mp3\"][/audio]","2 Dicembre 2024","MANDATO DI ARRESTO PER NETANYAHU, LA FOGLIA DI FICO DELL'IMMUNITA'","2024-12-02 16:25:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-02122024-CPI.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","MANDATO DI ARRESTO PER NETANYAHU, L'ALIBI DELL'IMMUNITA'",1733153566,[295,296,297,298],"http://radioblackout.org/tag/corte-penale-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-gaza/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/netanyahu/",[300,301,302,303],"Corte Penale Internazionale","GENOCIDIO GAZA","macron","netanyahu",{"post_content":305,"tags":309},{"matched_tokens":306,"snippet":307,"value":308},[89],"e consegnarlo alla Corte penale \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> (Cpi), che la scorsa settimana","Quello dell'immunità di cui godrebbe Benjamin Netanyahu è uno dei temi 'caldi' del momento, con il dibattito aperto proprio sulla prerogativa che potrebbe esonerare gli Stati dall'arrestare il primo ministro israeliano e consegnarlo alla Corte penale \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> (Cpi), che la scorsa settimana ha spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra. 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Si tratta di un movimento internazionale che vede coinvolti 96 paesi (fin dal 1998) per lottare contro le cause della violenza maschile sulle donne, della povertà femminile e su una serie di altre questioni. Opera per la resistenza e la costruzione di alternative alla cultura patriarcale, capitalista, razzista, lesbofobica, e coloniale. La carovana farà tappa anche qui in Italia e prevede cortei, assemblee, e ogni tipo di azione che possa articolare la domanda dei movimenti territoriali. La diretta con Silvye del Mfla di Radio OndaRossa di Roma.\r\n* In diretta con Silvia della Palestra Popolare Dante di Nanni del Csoa Gabrio per presentare il progetto del Festival dello sport antisessista. \"L’idea del festival è quella di creare uno spazio di cura e amore, in cui intessere relazioni politiche attraverso il racconto di esperienze e situazioni relative al vivere lo sport, arricchirsi con attività di contatto, creare reti, costruire strumenti di autoconoscimento del proprio corpo e spazi di lotta e partecipazione politica… senza dimenticare il divertimento e il gioco!!!\"\r\n* Per la rubrica \"Storie di donne\" in avvicinamento al 25 aprile, raccontiamo la storia di tre partigiane piemontesi cadute nella lotta di resistenza al nazifascismo. Teresa, Rosa e Francesca, età diverse e modi diversi di partecipare alla Resistenza, tre donne coraggiose la cui storia non vogliamo dimenticare. L'approfondimento di Cristiana.\r\n* La repressione durissima del Governo israeliano nei confronti di Khalida Jarrar, leader del FPLP, compagna femminista, da sempre in prima linea nella lotta di liberazione del suo popolo, nella difesa per i diritti umani e dei prigionieri politici palestinesi. Il 2 aprile scorso, Khalida è stata nuovamente prelevata dalla sua abitazione per essere sottoposta ad una detenzione amministrativa di sei mesi, notificata e stabilita senza alcun processo, confermata l’8 aprile dalla corte militare israeliana. Le motivazioni addotte riguardano apparentemente la violazione degli ordini restrittivi a suo carico, ma in realtà nel mirino vi è il ruolo di Khalida Jarrar nel Fronte, la sua partecipazione a iniziative legate alla condizione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, l’incitamento alla resistenza, e soprattutto il suo essere militante donna. La diretta con Rosa Schiano da Napoli, attivista dell'Ism.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n il colpo della strega_20aprile2015_primaparte\r\nil colpo della strega_20aprile2015_secondaparte","21 Aprile 2015","2018-10-24 17:35:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 20aprile2015","podcast",1429639785,[401,402,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415],"http://radioblackout.org/tag/antisessismo/","http://radioblackout.org/tag/carovana-femminista/","http://radioblackout.org/tag/festival-sport-antisessista/","http://radioblackout.org/tag/khalida-jarrar/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lesbofobia/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-liberazione/","http://radioblackout.org/tag/lotta-partigiana/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/partigiane/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-sulle-donne/",[417,418,382,419,420,372,380,376,421,422,364,423,424,366,425],"antisessismo","carovana femminista","Khalida Jarrar","Kurdistan","palestina","partigiane","resistenza","sport","violenza maschile sulle donne",{"post_content":427},{"matched_tokens":428,"snippet":429,"value":430},[88,89],"in viaggio attraverso l'Europa. 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\"Verso la realizzazione della salute grazie alla soppressione della medicina\" e un testo di riflessione sui vaccini a mRNA (o post-vaccini) Moderna.\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/LaNaveDeiFolli_02_22_high.mp3\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nQui trovate tutte le puntate, gli speciali, le informazioni relative a ogni episodio\r\nhttps://lanavedeifolli.noblogs.org/","16 Marzo 2021","2021-03-16 19:51:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/Nave-dei-folli-200x110.jpg","LA NAVE DEI FOLLI 2.22 (16/3/21)",1615923954,[],[],{"post_content":453},{"matched_tokens":454,"snippet":455,"value":456},[88,234],"La puntata 22 \u003Cmark>tratta\u003C/mark> di Craxi e \u003Cmark>Internazionale\u003C/mark> Situazionista, il solito megamixvaccinale 9,","La puntata 22 \u003Cmark>tratta\u003C/mark> di Craxi e \u003Cmark>Internazionale\u003C/mark> Situazionista, il solito megamixvaccinale 9, i sindaci dei piccoli comuni e il 5G, una lettura da Piero Coppo - \"Verso la realizzazione della salute grazie alla soppressione della medicina\" e un testo di riflessione sui vaccini a mRNA (o post-vaccini) Moderna.\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/LaNaveDeiFolli_02_22_high.mp3\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nQui trovate tutte le puntate, gli speciali, le informazioni relative a ogni episodio\r\nhttps://lanavedeifolli.noblogs.org/",[458],{"field":128,"matched_tokens":459,"snippet":455,"value":456},[88,234],{"best_field_score":242,"best_field_weight":171,"fields_matched":172,"num_tokens_dropped":48,"score":243,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":462,"highlight":476,"highlights":481,"text_match":484,"text_match_info":485},{"comment_count":48,"id":463,"is_sticky":48,"permalink":464,"podcastfilter":465,"post_author":466,"post_content":467,"post_date":468,"post_excerpt":53,"post_id":463,"post_modified":469,"post_thumbnail":470,"post_title":471,"post_type":398,"sort_by_date":472,"tag_links":473,"tags":475},"75008","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-14-4-2022-mali-la-strage-di-moura-pakistan-crisi-di-governo-e-collasso-economico-el-salvador-bukele-lo-stato-di-emergenza-e-le-pandillas/",[352],"radiokalakuta","Bastioni di Orione parliamo con Edoardo Baldaro della situazione in Mali dopo la strage di Moura dove le forze armate della giunta maliana e i mercenari di Wagner hanno massacrato quasi 400 persone secondo le testimonianze raccolte sul posto , la transizione a Bamako sembra stagnante ,la strategia del governo militare punta ad una soluzione di forza ,l'isorgenza jihadista s'innesta alle contraddizioni di natuta etnica fra Peuls e Dogon .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BASTIONI-MALI-14042022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Beniamino Natale profondo conoscitore dell'area parliamo degli sviluppi della crisi politica in Pakistan dopo la destituzione di Imre Khan da primo ministro che si inserisce nel pendolo dello scontro permanente tra il potere militare e quello civile ,i tentativi di addurre motivazioni legate ad un complotto internazionale non sono credibili in quanto si tratta di una questione interna agli equilibri di potere ,il nuovo primo ministro appartiene alla famiglia Sharif una delle più potenti del paese ,continua a dispiegarsi la teoria della profondità strategica del Pakistan verso le vicende afgane e i massicci investimenti cinesi che contribuiscono alla crisi del debito e al collasso economico .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BASTIONI-14042022-PAKISTAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Maria Teresa Messidoro parliamo della situazione in El Salvador dove il presidente Bukele ha proclamato lo stato di emergenza giustificando la torsione autoritaria del suo mandato presidenziale con l'aumento delle uccisione causate dalle pandillas ,bande che colluse con ambienti governativi controllano le attività illegali . 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Oltre alla documentazione delle mattanze di civili, sono arrivate notizie anche di una imponente carovana composta da membri del Fronte al-Nusra, di al-Qaeda, dell'ISIS e dell'SNA dirette nelle aree dove sono maggiormente concentrare le comunità di fede nusayri-alawita.\r\n\r\nI massacri continuano anche ora mentre stiamo registrando, nella sera del nove marzo, e l'Osservatorio Siriano per i diritti umani conta ormai centinaia di civili alawiti uccisi nella regione costiera dalle cosìddette forze di sicurezza e dai gruppi alleati tramite esecuzioni seguite da saccheggi e distruzione delle proprietà. L'accusa che pare muovere queste operazioni è quella di presunta fedeltà al regime caduto di Assad, le cui tecniche di guerra vengono ora replicate dalle milizie di HTS che lanciano indiscriminatamente esplosivi dagli elicotteri, come le forze di Bashar Assad facevano a inizio della guerra.\r\n\r\nGià dalla prima mattina si sono tenute proteste di parte della popolazione delle principali aree costiere, in particolare in prossimità delle basi russe ancora presenti sul territorio, per chiedere l'intervento dell'esercito contro le bande assassine di al Jolani e dello stato fascista turco che hanno ripreso questi massacri. non si tratta tuttavia di una risposta limitata alla situazione di queste notti, perchè già nei giorni precedenti in diverse aree della Siria si erano formate proteste simili contro il governo di transizione e l'attuale processo costituente.\r\n\r\nE' inoltre delle ultime ore di questa giornata la notizia che le forze fedeli all'amministrazione di Damasco hanno attaccato il checkpoint nel quartiere Shex Meqsoud di Aleppo, che è fin ora autoamministrato e protetto dalle forza di difesa democratiche, le SDF. 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Questo anche la rivoluzione del Rojava lo sa ed è infatti in occasione delle celebrazioni dell'otto marzo del 1998 che il leader Ocalan ha invitato le compagne a teorizzare e rendere strategia rivoluzionaria l'ideologia di liberazione della donna. Dove tutti i socialismi precedenti hanno fallito, lì le donne del Rojava hanno posto le basi profonde per una vita libera in primis dal patriarcato, unendo alla lotta di classe quella di genere. \r\n\r\nL'auto-organizzazione delle donne era iniziata nella guerriglia nel 1993, ma è dal congresso del 1995 che anche per il PKK, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, il cui presidente è tutt'ora Abdullah Ocalan, diventa una necessità ineludibile dell'organizzazione rivoluzionaria. Successivamente, il primo Congresso di liberazione delle donne curde, avvenuto qualche mese dopo, e spesso definito come la “prima conferenza nazionale delle donne”, ha permesso alle donne di diverse aree di discutere i loro problemi, di criticare e autocriticarsi, di definire principi, stili organizzativi e meccanismi decisionali, creando anche la prima organizzazione femminile autonoma e separata. \r\n\r\nAnche per quanto riguarda l'esercito di difesa delle donne si sono fatte profonde analisi, decretando che dovesse essere qualcosa di radicalmente nuovo, di qualitativamente diverso dagli eserciti militaristi e colonialisti, così le donne guerrigliere hanno prodotto profonde ricerche sulla partecipazione femminile alle lotte socialiste e di liberazione nazionale in America Centrale e Latina, in Cina, in Vietnam, Algeria, Palestina, Germania, Irlanda e Paesi Baschi. Constatata, anche nelle più rosse lotte di liberazione nazionale, la mancanza di profonde analisi delle dinamiche del patriarcato e delle sue intersezioni - diremmo oggi - con le altre forme di oppressione, hanno compreso che per abolire sistemi di oppressione così complessi da ingabbiare tutte le sfere della vita, bisognava partire dalla forma più antica di violenza: il patriarcato.\r\n\r\n \r\n\r\nUccidere e trasformare la mascolinità dominante è il principio primario del socialismo nella prospettiva di Abdullah Ocalan e del movimento per la libertà, per cui conoscere le radici storiche che hanno reso la donna la prima colonia è essenziale per comprendere la radicalità del lavoro, anche in forma di autocritica, che è necessario fare per la rivoluzione. ed è anche di questo infatti che parla il messaggio arrivato questo sabato dal carcere di Imrali, un messaggio di speranza e di affetto rivolto alle compagne e alle donne in lotta firmato da Abdullah Ocalan.\r\n\r\nRipercorrendo la storia del patriarcato fino alle sue radici più lontane, risalenti a circa 5000 anni fa, Ocalan mette in luce in particolare da un lato il suo carattere sistemico, dall'altro il fatto che si tratti di una mentalità cresciuta insieme alla mentalità delle religioni monoteiste e alle prime forme di città-stato. Per opporsi a ciò, è dunque fondamentale che le donne abbiano consapevolezza d'essere il soggetto sociale che più ha possibilità di far vivere una vera e propria cultura della libertà e che il resto della società, e in particolare gli uomini socialisti, si questionino in maniera radicale su se e come sono in grado di rapportarsi democraticamente con le donne. Scrive infatti: \"Il socialismo può essere raggiunto solo attraverso la libertà delle donne. Senza la libertà delle donne non si può essere socialisti. Il socialismo non si può realizzare. Senza democrazia, non ci può essere socialismo. La mia prima prova di socialismo si è resa evidente nel modo in cui parlavo alle donne. Una persona che non sa come parlare a una donna non può essere un socialista. Per un uomo, diventare socialista dipende dal modo in cui si relaziona con le donne.\"\r\n\r\nOcalan continua \"La rinascita che avverrà è molto importante. Le donne non devono essere considerate solo biologicamente, ma anche socialmente, culturalmente e storicamente. Come dice Simone De Beauvoir, non si nasce donna, si diventa donna.\"\r\n\r\n e conclude con \"Il problema delle donne è ancora più profondo del problema curdo. Il problema delle donne è ancora più centrale del problema curdo. Abbiamo ottenuto solo piccoli miglioramenti in questo senso. La cultura della guerra e del conflitto è diretta principalmente contro le donne. La distruzione di questa cultura è la forza trainante della nostra lotta.\r\nLo spirito di questo periodo è la politica democratica e il linguaggio è quello della pace. L'Appello per la pace e la società democratica è allo stesso tempo un Rinascimento per le donne. 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Successivamente, il primo Congresso di liberazione delle donne curde, avvenuto qualche mese dopo, e spesso definito come la “prima conferenza nazionale delle donne”, ha permesso alle donne di diverse aree di discutere i loro problemi, di criticare e autocriticarsi, di definire principi, stili organizzativi e meccanismi decisionali, creando anche la prima organizzazione femminile autonoma e separata. \r\n\r\nAnche per quanto riguarda l'esercito di difesa delle donne si sono fatte profonde analisi, decretando che dovesse essere qualcosa di radicalmente nuovo, di qualitativamente diverso dagli eserciti militaristi e colonialisti, così le donne guerrigliere hanno prodotto profonde ricerche sulla partecipazione femminile alle lotte socialiste e di liberazione nazionale in America Centrale e Latina, in Cina, in Vietnam, Algeria, Palestina, Germania, Irlanda e Paesi Baschi. Constatata, anche nelle più rosse lotte di liberazione nazionale, la mancanza di profonde analisi delle dinamiche del patriarcato e delle sue intersezioni - diremmo oggi - con le altre forme di oppressione, hanno compreso che per abolire sistemi di oppressione così complessi da ingabbiare tutte le sfere della vita, bisognava partire dalla forma più antica di violenza: il patriarcato.\r\n\r\n \r\n\r\nUccidere e trasformare la mascolinità dominante è il principio primario del socialismo nella prospettiva di Abdullah Ocalan e del movimento per la libertà, per cui conoscere le radici storiche che hanno reso la donna la prima colonia è essenziale per comprendere la radicalità del lavoro, anche in forma di autocritica, che è necessario fare per la rivoluzione. ed è anche di questo infatti che parla il messaggio arrivato questo sabato dal carcere di Imrali, un messaggio di speranza e di affetto rivolto alle compagne e alle donne in lotta firmato da Abdullah Ocalan.\r\n\r\nRipercorrendo la storia del patriarcato fino alle sue radici più lontane, risalenti a circa 5000 anni fa, Ocalan mette in luce in particolare da un lato il suo carattere sistemico, dall'altro il fatto che si tratti di una mentalità cresciuta insieme alla mentalità delle religioni monoteiste e alle prime forme di città-stato. Per opporsi a ciò, è dunque fondamentale che le donne abbiano consapevolezza d'essere il soggetto sociale che più ha possibilità di far vivere una vera e propria cultura della libertà e che il resto della società, e in particolare gli uomini socialisti, si questionino in maniera radicale su se e come sono in grado di rapportarsi democraticamente con le donne. Scrive infatti: \"Il socialismo può essere raggiunto solo attraverso la libertà delle donne. Senza la libertà delle donne non si può essere socialisti. Il socialismo non si può realizzare. Senza democrazia, non ci può essere socialismo. La mia prima prova di socialismo si è resa evidente nel modo in cui parlavo alle donne. Una persona che non sa come parlare a una donna non può essere un socialista. Per un uomo, diventare socialista dipende dal modo in cui si relaziona con le donne.\"\r\n\r\nOcalan continua \"La rinascita che avverrà è molto importante. Le donne non devono essere considerate solo biologicamente, ma anche socialmente, culturalmente e storicamente. Come dice Simone De Beauvoir, non si nasce donna, si diventa donna.\"\r\n\r\n e conclude con \"Il problema delle donne è ancora più profondo del problema curdo. Il problema delle donne è ancora più centrale del problema curdo. Abbiamo ottenuto solo piccoli miglioramenti in questo senso. La cultura della guerra e del conflitto è diretta principalmente contro le donne. La distruzione di questa cultura è la forza trainante della nostra lotta.\r\nLo spirito di questo periodo è la politica democratica e il linguaggio è quello della pace. L'Appello per la pace e la società democratica è allo stesso tempo un Rinascimento per le donne. Saluto le donne che credono nella vita comune e ascoltano il mio appello con l'amore di Mem e Zîn e Dervish Evde, e festeggio l'8 marzo, Giornata \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> delle donne lavoratrici.\"\r\n\r\nLa nostra vendetta sarà la rivoluzione delle donne - è uno degli slogan che da questa rivoluzione ci giungono come invito e che sabato spiccava su alcuni cartelli anche nelle nostre piazze.\r\n\r\n \r\n\r\nQui la canzone utilizzata nel podcast!",{"matched_tokens":507,"snippet":508,"value":508},[89],"Otto marzo: giornata \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> della donna lavoratrice. 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Si tratta di un gabinetto composto da 23 membri, di cui 4 facenti parte di gruppi minoritari. Continuano però le preoccupazioni su questo governo e sul processo, ben poco democratico, che ha portato a questa formazione. L'amministrazione autonoma della Siria del Nord Est ha rilasciato a proposito un comunicato in cui sottolinea come il governo di Damasco abbia costantemente escluso diversi segmenti e gruppi etnici del popolo siriano dai processi politici e come abbia perseguito un approccio di governance unilaterale.\r\n\r\nSi legge nel comunicato:\r\n\r\n\"Qualsiasi governo che non rifletta la struttura multiculturale e polifonica della Siria non può governare il paese in modo sano e non può offrire una via d'uscita dall'attuale crisi. Al contrario, tali governi aggravano la crisi e creano nuove situazioni di stallo invece di risolvere le cause profonde del problema. Pertanto, non abbiamo alcun obbligo di attuare le decisioni di tali governi. Ripetere gli errori del passato danneggerà solo il popolo siriano e non aprirà mai la strada a una soluzione politica globale\".\r\n\r\nL'amministrazione autonoma si rivolge direttamente al governo quindi, facendo presente che o nel concreto si avvia un processo democratico interno al Paese, oppure l'amministrazione non riterrà legittime le decisioni del governo centrale. Ciò succede dopo che il governo centrale e le SDF, le forze militari dell'amministrazione autonoma, hanno firmato un accordo in otto punti, di cui abbiamo parlato nella puntata dedicata a Lorenzo Orsetti, che di fatto rappresenta il primo passo verso l’integrazione delle istituzioni civili e militari della Siria del Nord-Est nel governo siriano.\r\n\r\nA ciò si aggiunge la notizia che i quartieri a maggioranza curda Sheikh Maqsoud e Ashrafiyah di Aleppo, città che si trova fuori dall'amministrazione autonoma della Siria del nord est, hanno raggiunto un'accordo con il governo centrale siriano. Secondo questo accordo, le ypg e le ypj (forze di difesa popolare che fanno parte delle SDF), si ritirano dai due quartieri e la sicurezza di questi è in garantita dal ministero degli interni Siriano, legato al governo di Al Shara, insieme alle forze di sicurezza interna (l'Asaysh) che invece risponde all'amministrazione autonoma ed è la polizia interna dell'amministrazione autonoma.\r\n\r\nUna situazione quella in Siria in cui è evidente come l'amministrazione autonoma stia cercando di espandere la propria influenza nell'ottica di democratizzare il resto della Siria sulla base dell'esperienza del Rojava, contrapponendosi ad un governo che sta cercando di mantenere saldo il potere appena conquistato. 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In tempi normali, fornisce elettricità a centinaia di migliaia di abitanti della Siria nord-orientale e produce una grandissima quantità di acqua potabile grazie a un sistema di depurazione. È anche uno dei pochi punti di attraversamento dell'Eufrate. Sapendo questo, i mercenari si sono trovati di fronte a una grande e storica resistenza da parte dei combattenti SDF e non sono riusciti a guadagnare terreno in questa regione. La resistenza è in corso da 2 mesi e sta entrando nel suo terzo... all'inizio della lotta i combattenti per la libertà SDF sono stati attaccati da ondate di mercenari supportati da attacchi aerei e tecnologia turchi. Ci sono state molte vittime nei primi giorni di scontro. Anche se l'intera Siria stava arrivando a un processo di riduzione dei combattimenti, facendo appelli alla situazione politica nella regione e alla nuova situazione consolidata, gli attacchi alla Siria settentrionale e orientale sono aumentati. Rendendosi conto della realtà della situazione, il popolo della rivoluzione, il popolo di Rêber Apo, si è prontamente ribellato e si è mosso verso la diga di Tişirin per protestare contro gli attacchi immotivati dello stato turco e per dimostrare il proprio sostegno ai combattenti delle SDF che resistevano in prima linea (a circa 3 km dalla diga).\r\n\r\n\r\n\r\nSotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria, i popoli del Rojava hanno formato veri e propri scudi umani per difendere la diga, provenienti da ogni gruppo etnico e da ogni parte della Siria nord-orientale [...] Il coraggio, la potenza in ciò è semplicemente inspiegabile. Mentre le persone fuggono dalle bombe, ce ne sono altre che corrono l'una verso l'altra per proteggere i loro compagni dalla loro parte, sapendo che questa potrebbe essere la loro ultima mossa. Mentre le bombe cadevano intorno a noi, gli slogan di resistenza aumentavano, il morale si elevava a ogni suono di esplosione.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] assistere alla resistenza popolare sulla diga ha avuto un impatto enorme tra i combattenti. Hanno visto le loro coraggiose donne e uomini anziani come le loro madri e padri lì per loro e, motivati da questo spirito di guerra popolare rivoluzionaria, sono andati ad affrontare il nemico e ondata dopo ondata di attacchi mercenari sono stati sconfitti dalle SDF. Sì, i compagni sono caduti martiri, gli amici non hanno potuto muovere i loro corpi per giorni a causa del volo costante dei droni turchi sulle nostre teste, abbiamo ferito degli amici, ma questa è la realtà della guerra. Il vero volto di questa resistenza non risiede nelle vittorie militari sul campo di battaglia. La vera resistenza risiede in ognuna di queste giovani donne e uomini che hanno capito nel profondo perché stiamo combattendo.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] Lo spirito è forte e il significato della nostra vita quotidiana ha raggiunto un livello diverso dal sacrificio delle persone alla diga dei martiri. In questo momento gli scontri sono meno frequenti, gli attacchi dell'SNA sono concentrati sull'uso di armi pesanti e con il supporto dei droni e degli aerei da guerra dello stato turco, molto simili alla resistenza sulle montagne libere del Kurdistan. Siamo entrati in un nuovo momento per il Kurdistan e per la Rivoluzione, c'è ancora molto da accadere e molto da chiarire. Tuttavia, qui in prima linea alla diga di Tişrîn, il nostro obiettivo e il nostro lavoro sono chiari come l'acqua della diga che difendiamo. Siamo pronti, motivati e impazienti. Non ci arrenderemo e sotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria prevarremo ancora una volta contro questo barbaro nemico fascista. Lunga vita alla resistenza a Tişirin Lunga vita al popolo Vittoria o vittoria!”\r\n\r\n\r\n\r\nMarzo 2025\r\n\r\n\r\nIl 4 aprile è stato il giorno internazionale del libro di Ocalan e in tutto il mondo, compresa Torino, si sono tenute iniziative di dibattito e letture dei testi di Abdullah Ocalan, filosofo e rivoluzionario in carcere da 26 anni nell'isola - prigione di Imrali. I suoi testi, in particolare quelli scritti in carcere, hanno ispirato la rivoluzione del Rojava e continuano ad ispirare in tutto il mondo la lotta politica di tantissime persone. La campagna per la liberazione fisica di Ocalan continua, con ancora più forza dopo i recenti sviluppi seguiti alle visite che ha ricevuto da parte di esponenti del partito DEM turco e dopo l'appello alla pace e alla società democratica, di cui potete trovare un commento nei podcast pubblicati sul sito.","10 Aprile 2025","2025-04-10 16:02:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/AGGIORNAMENTI-DALLA-CAMPAGNA-DEFEND-ROJAVA-2-1-e1744293681399-200x110.png","Aggiornamenti dalla campagna Defend Rojava! Cosa succede in Siria.",1744300959,[],[],{"post_content":530},{"matched_tokens":531,"snippet":532,"value":533},[88],"presentazione della costituzione provvisoria. Si \u003Cmark>tratta\u003C/mark> di un gabinetto composto da","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/podcast-DR12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nAhmed Al Shara, presidente ad interim della Siria ha nominato il nuovo governo dopo la presentazione della costituzione provvisoria. 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Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Marzo 2025","2025-03-23 23:02:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 24 al 30 Marzo 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Dick","pittura","polyphia","Porfido","punk","radio bizarre","Radio Blackout","radio cane","radio neanderthal","radio wombat","raeggeton","rap","rebetiko","religione","ricerca musicale","riduzionismo astratto","Rnr terrorists","rock'n'roll","Sanità","satyricon","savage lands","Sebastiano Ortu","Sevilla","sociologia","Sondra","Spagna","sperimentazioni","stolen blues","storia","Tech Inquiry","techno","tecnologia","testimonianza","the acacia strain","the devil's trade","Too Loud For The Crowd","USA","usi sanità","worm hole","XX secolo","YASHIN",{"post_content":766},{"matched_tokens":767,"snippet":768,"value":769},[89],"per questo dettano l’agenda geopolitica \u003Cmark>internazionale\u003C/mark> – meno noti sono i cavi","Lunedì 24 ore 13,00 – Diario di città - Il pericolo della cura 75 minuti [Nova radio città futura]:\r\n\r\nDIARIO DI CITTÀ, STORIE, VOCI e TEMI DALLA CITTÀ NASCOSTA\r\n\r\nIL PERICOLO DELLA CURA\r\n\r\ninterventi:\r\n\r\n1 Luca Negrogno, sociologo\r\n2 Sondra, madre di Mattia Giordani (Sondra)\r\n3 Sebastiano Ortu, insegnante di sostegno e membro del collettivo Artaud.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 25 ore 16,00 – Investimenti USA nelle tecnologie di guerra. 10 minuti [Radio Blackout, StakkaStakka]: Gli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. 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