","Primo Maggio RiderZ","post",1588323279,[],[],{"post_content":37},{"matched_tokens":38,"snippet":41,"value":42},[39,40],"trattato","di","infatti nessuna. Il rider viene \u003Cmark>trattato\u003C/mark> alla stregua \u003Cmark>di\u003C/mark> un autonomo anche se non","Un primo maggio \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta per i lavoratori del food delivery che chiamano lo sciopero contro le infime condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro a cui erano sottoposti e che, come già abbiamo avuto modo \u003Cmark>di\u003C/mark> raccontare ai microfoni \u003Cmark>di\u003C/mark> Radio BlackOut, dall'avvento del coronavirus sono riuscite contro ogni previsione a peggiorare ulteriormente.\r\n \r\n\r\nPer prepararsi a a questo sciopero sono state pubblicate sulla pagina facebook Deliverance Project, e che riproponiamo dopo il podcast, una serie \u003Cmark>di\u003C/mark> analisi e riflessioni sulle principali caratteristiche della gig economy in tempi \u003Cmark>di\u003C/mark> pandemia, ma non solo, e quelle che potrebbero essere delle richieste base da pretendere dalle aziende.\r\n\r\nCon una compagna dell'Assemblea Riders \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino proviamo a ricostruire le varie mobilitazioni susseguitesi proprio a partire dal primo maggio dell'anno scorso, in cui proprio i fattorini si erano resi protagonisti mentre in via Po sfilava il solito carrozzone \u003Cmark>di\u003C/mark> partiti e sindacati confederali difesi dall'immancabile schieramento \u003Cmark>di\u003C/mark> celere e DiMaio sedeva ancora al ministero del lavoro da cui elargiva promesse a destra e manca.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/PrimoMaggioRiderz.mp3\"][/audio]\r\nPrimoMaggioRiderz\r\n \r\n\r\nVERSO IL PRIMO MAGGIO\r\n\r\nNei prossimi giorni proveremo ad analizzare in maniera più approfondita e specifica alcuni aspetti del nostro lavoro. Questa può essere una buona occasione per chi non conosce bene il nostro mondo \u003Cmark>di\u003C/mark> famigliarizzare con alcuni aspetti \u003Cmark>di\u003C/mark> esso, ma può rappresentare anche l'inizio della costruzione \u003Cmark>di\u003C/mark> una piattaforma rivendicativa dove indichiamo chiaramente le storture e i piccoli soprusi che siamo costretti a subire e quali sono le nostre idee per cambiare in meglio. Da sempre, ma in maniera sempre crescente per il nuovo modello della \"gig economy\", il conflitto tra lavoratori e sfruttatori non si articola semplicemente attorno al salario ma anche a tutta una serie \u003Cmark>di\u003C/mark> meccanismi disciplinanti che ci ruotano attorno. Comprenderne il funzionamento per contro-utilizzarli può essere un modo per riprendere l'offensiva.\r\n\r\n #1 L'ATTESA\r\n\r\nL'attesa è la parte più frustrante del lavoro del rider. Il tempo morto tra una consegna e l'altra, così come quello davanti al ristorante attendendo la preparazione dell'ordine, è tutto tempo \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro non pagato. Le aziende si garantiscono così la possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> avere rider nei vari punti strategici della città sempre disponibili, così come la certezza che l'ordine sarà ritirato appena sfornato dal rider pronto ad aspettarlo. La politica più diffusa delle varie piattaforme è infatti quella \u003Cmark>di\u003C/mark> tenere a giro molti più rider \u003Cmark>di\u003C/mark> quelli \u003Cmark>di\u003C/mark> cui effettivamente avrebbero bisogno per coprire tutte le consegne in maniera efficiente. L'efficienza però è un parametro che per le aziende conta poco, visto che gli attuali contratti \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro non prevedono nessun costo \u003Cmark>di\u003C/mark> assunzione né un effettivo costo del lavoro per queste grosse multinazionali. La paga a cottimo che remunera il rider solo per l'effettiva distanza pedalata rappresenta \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto lo scarico \u003Cmark>di\u003C/mark> un'elevatissima quantità \u003Cmark>di\u003C/mark> rischi \u003Cmark>di\u003C/mark> cui dovrebbe farsi carico il datore \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro sulle spalle del lavoratore: il rischio \u003Cmark>di\u003C/mark> una bassa domanda diventa rischio \u003Cmark>di\u003C/mark> stare a giro senza lavorare, il rischio \u003Cmark>di\u003C/mark> un sovraccarico degli ordini su un ristorante diventa rischio \u003Cmark>di\u003C/mark> fare meno ordini e abbassare il salario giornaliero. A questo meccanismo ci si riferisce spesso come cottimo, ma è una forma \u003Cmark>di\u003C/mark> cottimo particolare che risponde più alle esigenze del \"just in time\" che a quelle \u003Cmark>di\u003C/mark> aumentare la produttività. Infatti, il rider stesso non ha modo \u003Cmark>di\u003C/mark> controllare l'effettivo afflusso della produzione e potrebbe ritrovarsi a correre molto per finire un ordine solo per poi ritrovarsi \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto fermo nel tempo successivo. Lo scarico \u003Cmark>di\u003C/mark> responsabilità sulle spalle del rider non obbliga neanche a studiare un modo \u003Cmark>di\u003C/mark> allocazione degli ordini efficiente nel tempo e nello spazio, tutti questi problemi sono risolti con la sovrabbondanza \u003Cmark>di\u003C/mark> forza-lavoro a disposizione. Viene così a configurarsi un modello \u003Cmark>di\u003C/mark> sfruttamento dove \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto tutta\r\nuna serie \u003Cmark>di\u003C/mark> problemi \u003Cmark>di\u003C/mark> efficienza rimangono superflui poiché risolvibili con l'abbondanza \u003Cmark>di\u003C/mark> tempo gratuito che i rider sono disponibili a fornire, disponibilità che posa però su tutta una serie \u003Cmark>di\u003C/mark> fattori sociali in forme economiche che ricordano molto da vicino l'economia schiavistica.\r\n\r\nDal punto \u003Cmark>di\u003C/mark> vista rider la soluzione \u003Cmark>di\u003C/mark> questo specifico problema è molto semplice. Basterebbe sganciare la produttività dal salario, con buona pace \u003Cmark>di\u003C/mark> quel pugno \u003Cmark>di\u003C/mark> rider macchinizzati che grazie all'accesso ad una tecnologia superiore riescono a sfruttare i glitch \u003Cmark>di\u003C/mark> un sistema designato \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto per lo sfruttamento \u003Cmark>di\u003C/mark> massa. Con una paga oraria nessun rider sarebbe obbligato a prendersi rischi sulla strada, pedalando a una velocità consona ai suoi parametri \u003Cmark>di\u003C/mark> forma e \u003Cmark>di\u003C/mark> salute. Il tempo \u003Cmark>di\u003C/mark> attesa ai ristoranti o tra gli ordini diventerebbe retribuito, essendo \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto tempo \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro.\r\nNell'immediato sarebbe comunque possibile distribuire meglio gli ordini in base al rispettivo tempo \u003Cmark>di\u003C/mark> preparazione. Si riuscirebbe così a diminuire il tempo \u003Cmark>di\u003C/mark> attesa davanti ai ristoranti e \u003Cmark>di\u003C/mark> conseguenza il relativo assembramento \u003Cmark>di\u003C/mark> persone. Tuttavia le aziende preferiscono tutelare il flusso dei loro profitti piuttosto che la salute dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n#2 IL RANKING\r\n\r\nMeccanismo disciplinante per eccellenza, nonché elemento cardine dell'organizzazione \u003Cmark>di\u003C/mark> ogni ambito produttivo, nato nelle fabbriche ed esportato nella società, il ranking è ciò che incatena un rider al suo lavoro, il naso lungo che smentisce ogni bugia \u003Cmark>di\u003C/mark> divertimento e flessibilità. La narrazione che avvolge ogni forma \u003Cmark>di\u003C/mark> \"lavoretto\" volendo relegarlo nei tempi morti tra lo studio o altri tipi \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro, si scioglie come neve al sole quando si inizia ad analizzare questo dispositivo. I sistemi \u003Cmark>di\u003C/mark> assegnazione turni delle aziende prevedono che sia dato più spazio a chi lavora \u003Cmark>di\u003C/mark> più in alcuni momenti della settimana, \u003Cmark>di\u003C/mark> solito coincidenti col weekend in cui la domanda \u003Cmark>di\u003C/mark> ordini è più elevata. Il \"lavora quando ti pare\" si traduce così in \"lavora quando te lo diciamo noi oppure non lavorare più\". La disponibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> un numero spropositato \u003Cmark>di\u003C/mark> rider \u003Cmark>di\u003C/mark> riserva obbliga chi vive degli introiti \u003Cmark>di\u003C/mark> questo lavoro a non poter mai mancare sessioni chiave per restare alto nelle classifiche, anche a costo \u003Cmark>di\u003C/mark> lavorare quando non si sta bene o si è infortunati. Non poter mai contare su delle ore settimanali minime rende spasmodica la ricerca dei turni; ore intere sono passate ad aggiornare la finestra delle prenotazioni sperando che un posto si liberi. Alcune applicazioni come Glovo uniscono a questo un sistema valutativo del cliente, basta una recensione negativa per vedere il proprio punteggio abbassarsi drasticamente e con esso la propria possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> lavorare. Conseguenza \u003Cmark>di\u003C/mark> questo è una spinta decisa verso il servilismo, quale rider rifiuterebbe \u003Cmark>di\u003C/mark> salire quattro piani \u003Cmark>di\u003C/mark> scale o rallenterebbe la sua pedalata perché stanco quando da una valutazione possono dipendere parte consistente dei guadagni del mese?\r\nOltre la parte visibile \u003Cmark>di\u003C/mark> tutto ciò esistono inoltre ranking nascosti. Le aziende sono comprensibilmente reticenti nel dichiarare quali dati raccolgono dalle prestazioni dei rider e come li usano. Alcune applicazioni come Just Eat assegnano turni in automatico senza dichiarare le metodologie utilizzate, portando così ad un disciplinamento del lavoratore basato sulla premialità. Quali che siano le metodologie o come vengano usate, la logica sottesa è la medesima: affermare il controllo indiretto dell'azienda sul lavoratore senza dover investire in controllo diretto. Il food delivery pretende rider disciplinati e obbedienti, anche se racconta \u003Cmark>di\u003C/mark> lasciare libertà assoluta sulla gestione del proprio lavoro.\r\n\r\nLa perversione \u003Cmark>di\u003C/mark> questo meccanismo mette d'accordo tutti i rider. Il sistema del ranking non è riformabile e va semplicemente abolito. Va stabilito un minimo \u003Cmark>di\u003C/mark> ore settimanali a cui ogni rider ha diritto in base al contratto \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro (a tempo pieno o a tempo parziale) e va disincentivata nella maniera più assoluta la tendenza a premiare l'autosfruttamento del lavoratore.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n #3 I DISPOSITIVI \u003Cmark>DI\u003C/mark> PROTEZIONE\r\n\r\nLa sicurezza del rider è un tema complesso, che interseca alcuni degli argomenti che abbiamo \u003Cmark>trattato\u003C/mark> in precedenza ed altri che tratteremo in futuro. Ad essa concorrono alcuni fattori indiretti come la presenza del cottimo, che spinge a prendersi rischi sulla strada come controsensi o semafori rossi, e alcuni fattori diretti come la mancanza dei dispositivi \u003Cmark>di\u003C/mark> protezione. Ai classici caschi, campanelli, luci \u003Cmark>di\u003C/mark> segnalazione, vengono ad aggiungersi negli ultimi tempi le mascherine, i guanti, il disinfettante.\r\nSe per i primi solo alcune aziende provvedono in parte, per i secondi recenti sentenze \u003Cmark>di\u003C/mark> tribunale hanno obbligato a prendere provvedimenti, che tuttavia sono stati tardivi e inefficaci. Le prime mascherine sono arrivate ormai dopo un mese dall'inizio della pandemia. Altre aziende hanno fornito un semplice rimborso lasciando al rider l'onere \u003Cmark>di\u003C/mark> procurarsi in prima persona il materiale. In generale verso la sicurezza del lavoratore c'è scarso interesse, testimoniato dal silenzio totale delle aziende in seguito ai numerosi incidenti.\r\nL'atteggiamento mantenuto durante questa pandemia è rappresentativo dell'importanza che viene attribuita alla tutela della nostra salute fisica. Nonostante il rider incontri decine \u003Cmark>di\u003C/mark> persone ogni giorno e davanti a molti locali sia impossibile mantenere un distanziamento fisico, la possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> sospendere il servizio per tutelarne la salute non è stata presa in considerazione nemmeno per un istante.\r\n\r\n\r\n #4 MANUTENZIONE DEGLI STRUMENTI \u003Cmark>DI\u003C/mark> LAVORO\r\n\r\nLa manutenzione della bicicletta, senza la quale il rider non può lavorare, è scaricata totalmente sulle spalle del lavoratore. I numerosi interventi necessari periodicamente non sono coperti in nessun modo dall'azienda andando a rappresentare un'ulteriore tassa indiretta sul salario.\r\nIn quanto strumento \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro la manutenzione della bici, così come quella del telefono, dovrebbe essere a carico dell'azienda.\r\nAi tempi Foodora aveva delle convenzioni con alcune ciclofficine, così che almeno la spesa totale delle riparazione non pesasse completamente sui rider. Da lì si è andati peggiorando: aziende come Glovo addirittura forniscono il materiale sottraendo 65 euro dalle prime fatture. Anche il ricambio del materiale \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro non è concesso: tutte le aziende ti obbligano a riacquistarlo, nonostante sia usurato dall'uso lavorativo.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n #5 LE TUTELE\r\n\r\nLe tutele sono per il rider un concetto utopico ed evanescente. I contratti \u003Cmark>di\u003C/mark> collaborazione occasionale non ne prevedono infatti nessuna. Il rider viene \u003Cmark>trattato\u003C/mark> alla stregua \u003Cmark>di\u003C/mark> un autonomo anche se non è lui che decide come e quanto lavorare, ma l'applicazione. Su questo fronte sono stati fatti addirittura passi indietro rispetto al passato, quando i contratti cococo garantivano almeno delle tutele minime come malattia e disoccupazione.\r\nLa copertura Inail per gli infortuni è obbligatoria e a carico dell'azienda solo da febbraio \u003Cmark>di\u003C/mark> quest'anno. Non ha carattere retroattivo, chi ha avuto gravi incidenti prima \u003Cmark>di\u003C/mark> quella data -vedi il caso Zohaib \u003Cmark>di\u003C/mark> cui abbiamo più volte parlato- è escluso da qualsiasi tipo \u003Cmark>di\u003C/mark> copertura. L'Inail inoltre copre solo dal quarto giorno \u003Cmark>di\u003C/mark> infortunio, i giorni precedenti dovrebbero spettare all'azienda che però fa sempre orecchie da mercante.\r\nUn altro limite gigantesco \u003Cmark>di\u003C/mark> questa forma contrattuale è l'impossibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> guadagnare più \u003Cmark>di\u003C/mark> 5000 euro lordi l'anno senza aprire una partita IVA. La partita IVA è molto rischiosa perché comporta alti costi ed è sfornita ugualmente \u003Cmark>di\u003C/mark> tutela. Se il rider dovesse smettere \u003Cmark>di\u003C/mark> lavorare per infortunio o non dovesse più riuscire a trovare ore dovrebbe lo stesso continuare a sostenerne i costi. Per molti il rischio non vale la candela e cercano \u003Cmark>di\u003C/mark> aggirare questo limite con qualche trucchetto come lavorare per aziende diverse. Anche qua il vantaggio è solo dalla parte dell'azienda che per consentire ai lavoratori \u003Cmark>di\u003C/mark> guadagnare \u003Cmark>di\u003C/mark> più dovrebbe iscrivergli alla gestione separata e pagarci sopra le tasse.\r\nAltro aspetto non secondario è l'impossibilità per i molti rider non comunitari \u003Cmark>di\u003C/mark> rinnovare il permesso \u003Cmark>di\u003C/mark> soggiorno poiché la tipologia \u003Cmark>di\u003C/mark> contratto non lo consente. Così pur lavorando legalmente in Italia tante persone si trovano costrette in condizione \u003Cmark>di\u003C/mark> illegalità.\r\n\r\n\r\nSu questo punto crediamo che ai rider \u003Cmark>spettino\u003C/mark> tutte le tutele del lavoro subordinato: infortunio, malattia (specialmente in questo periodo), ferie, maternità, disoccupazione, possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> rinnovare i documenti. Questo indirizzo è stato sancito dal tribunale \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino come esito \u003Cmark>di\u003C/mark> un processo conclusosi lo scorso anno a carico \u003Cmark>di\u003C/mark> Foodora, e confermato quest'anno in cassazione. Se i tribunali ci danno ragione, lo Stato ha recepito solo in parte queste indicazioni facendo una legge che non risolve i problemi qui indicati e \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto aiutando le aziende a ridimensionare un'importante vittoria dei rider.",[44],{"field":45,"matched_tokens":46,"snippet":41,"value":42},"post_content",[39,40],1733920950849634300,{"best_field_score":49,"best_field_weight":50,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":13,"score":51,"tokens_matched":52,"typo_prefix_score":53},"2216159150080",14,"1733920950849634417",3,2,6664,{"collection_name":32,"first_q":56,"per_page":57,"q":56},"trattato di Stettino",6,9,{"facet_counts":60,"found":52,"hits":92,"out_of":825,"page":14,"request_params":826,"search_cutoff":11,"search_time_ms":827},[61,69],{"counts":62,"field_name":67,"sampled":11,"stats":68},[63,65],{"count":53,"highlighted":64,"value":64},"La fine della Fine della storia",{"count":14,"highlighted":66,"value":66},"black holes","podcastfilter",{"total_values":53},{"counts":70,"field_name":10,"sampled":11,"stats":90},[71,73,75,77,79,81,83,85,87,89],{"count":53,"highlighted":72,"value":72},"1600",{"count":53,"highlighted":74,"value":74},"svezia",{"count":53,"highlighted":76,"value":76},"europa",{"count":53,"highlighted":78,"value":78},"Studenti",{"count":53,"highlighted":80,"value":80},"radio cane",{"count":53,"highlighted":82,"value":82},"scandinavia",{"count":53,"highlighted":84,"value":84},"margaret powell",{"count":53,"highlighted":86,"value":86},"lavoro domestico",{"count":53,"highlighted":88,"value":88},"Perno originario",{"count":53,"highlighted":56,"value":56},{"total_values":91},151,[93,563,797],{"document":94,"highlight":317,"highlights":546,"text_match":558,"text_match_info":559},{"comment_count":13,"id":95,"is_sticky":13,"permalink":96,"podcastfilter":97,"post_author":98,"post_content":99,"post_date":100,"post_excerpt":27,"post_id":95,"post_modified":101,"post_thumbnail":102,"post_title":103,"post_type":104,"sort_by_date":105,"tag_links":106,"tags":217},"93367","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dall11-al-17-novembre-2024/",[64],"fritturamista","Lunedì 11 ore 11,30 - Fine del Marinese 30 minuti [Radio Blackout]: Lettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 13 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [Radio Blackout]: “Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. 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Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Podcast Franti pt.1 34 minuti [Franti]: Il podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-1_34.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20,30 - Intervista Nodo Solidal 40 minuti [Radio Blackout]: Una transformación fatta di violenza. Sulla guerra contro le comunità resistenti in Chiapas, Messico\r\n\r\nRadio Blackout torna a parlare di Chiapas e di Messico, in un podcast con la preziosa collaborazione dell compagn@ del Nodo Solidale, un collettivo di solidarietà, controinformazione, resistenza e lotta tra Italia e Messico.\r\n\r\nLa crescente spirale di violenza nel sud del Messico, in Chiapas, tocca anche i quartieri della città San Cristóbal de las Casas. Il 20 Ottobre la cittadina chiapaneca, meta di turismo internazionale da tutto il mondo, si riempie di rabbia e dolore: nel quartiere Cuxtitali Fra Marcelo Pérez Pérez, parroco ribelle indigeno della chiesa Nuestra Senora de Guadalupe a San Cristóbal, viene freddato da due persone in moto appena finita la messa. Una vita passata a denunciare gli interessi del narcotraffico e le ambiguità del potere governativo locale, sempre in prima linea per i diritti e a sostegno le lotte delle comunità indigene in Chiapas e in tutto il mondo. Un compagno di lotta, figura centrale nel sostenere i molteplici fronti di resistenza dal basso in Chiapas.\r\nL’assassinio di Fra Marcelo non è un segno isolato, ma si inserisce in un inasprimento sempre più crescente della violenza contro le comunità indigene resistenti, in particolare zapatiste, nell’area Chiapaneca.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Intervista-a-Nodo-Solidal_40.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 23,30 - Compulsive Pene Madonna - Scoddata Bro? 6 minuti [Compulsive Pene Madonna, Radio Blackout]: Compulsive Pene Madonna (CPM) is the rationalized, tuneful torment of two Turin-born entities, namely Mattia Giustetto and Nima Taheri. The duo has been continuously juxtaposing different musical instances, aesthetics, and pieces of gear since the origins in the mid-2010s. Spanning from corrupted, brazen synth-punk all the way to outbursts of soothingly dark and distorted ambient works, CPM’s key feature could be identified by the word instability.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Compulsive-Pene-Madonna-Scoddata-Bro_6.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 1 10 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Chi scrive i contratti? Chi decide gli stipendi? Cosa sono i rapporti di forza? Cominciamo dai fatti fondamentali.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.1_10.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 10 - Psychotronic Radio Vol.1 35 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.1_35.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nDomenica 17 ore 13,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]: Presentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\r\n\r\n[Download]","10 Novembre 2024","2024-11-20 01:56:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dall'11 al 17 Novembre 2024","podcast",1731273127,[107,108,109,110,111,112,113,114,115,116,117,118,119,120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,130,131,132,133,134,135,136,137,138,139,140,141,142,143,144,145,146,147,148,149,150,151,152,153,154,155,156,157,158,159,160,161,162,163,164,165,166,167,168,169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,216],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/13th-floor-elevators/","http://radioblackout.org/tag/1600/","http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/barbarella/","http://radioblackout.org/tag/beats/","http://radioblackout.org/tag/brewer-shipley/","http://radioblackout.org/tag/bruno-corbucci/","http://radioblackout.org/tag/ccnl/","http://radioblackout.org/tag/chiapas/","http://radioblackout.org/tag/ciccio-ingrassia/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/come-inguaiammo-il-cinema-italiano/","http://radioblackout.org/tag/compulsive-pene-madonna/","http://radioblackout.org/tag/comunita-zapatiste/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/daniele-cipri/","http://radioblackout.org/tag/davide-grasso/","http://radioblackout.org/tag/delitto-in-formula-1/","http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/doris-wishman/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/english/","http://radioblackout.org/tag/ep/","http://radioblackout.org/tag/estrus-records/","http://radioblackout.org/tag/etichetta/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/fra-marcelo-perez-perez/","http://radioblackout.org/tag/franco-franchi/","http://radioblackout.org/tag/franco-maresco/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/george-romero/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/indigeni/","http://radioblackout.org/tag/insegnamento/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/jane-fonda/","http://radioblackout.org/tag/jennipher-toth/","http://radioblackout.org/tag/la-vera-storia-di-franco-e-ciccio/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-domestico/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/libri/","http://radioblackout.org/tag/lino-banfi/","http://radioblackout.org/tag/lombardia/","http://radioblackout.org/tag/luciano-salce/","http://radioblackout.org/tag/luis-bacalov/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/margaret-powell/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/montaggio/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/nodo-solidal/","http://radioblackout.org/tag/nude-on-the-moon/","http://radioblackout.org/tag/omicidio/","http://radioblackout.org/tag/paura-e-delirio-in-las-vegas/","http://radioblackout.org/tag/perno-originario/","http://radioblackout.org/tag/podcast/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic-radio/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/roger-vadim/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/scandinavia/","http://radioblackout.org/tag/scoddata-bro/","http://radioblackout.org/tag/scuola/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/studenti/","http://radioblackout.org/tag/svezia/","http://radioblackout.org/tag/terry-gilliam/","http://radioblackout.org/tag/thomas-milian/","http://radioblackout.org/tag/trailer/","http://radioblackout.org/tag/trap/","http://radioblackout.org/tag/trattato-di-stettino/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/tv/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/uomini-talpa/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/vampire-sound-inc/","http://radioblackout.org/tag/vieni-avanti-cretino/","http://radioblackout.org/tag/vintage/","http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Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza \u003Cmark>di\u003C/mark> partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto \u003Cmark>di\u003C/mark> vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni \u003Cmark>di\u003C/mark> un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio \u003Cmark>di\u003C/mark> reagire, fino alla decisione \u003Cmark>di…\u003C/mark>\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 13 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [Radio Blackout]: “Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> distruzione e \u003Cmark>di\u003C/mark> saccheggio che concorrono al lungo processo \u003Cmark>di\u003C/mark> disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti \u003Cmark>di\u003C/mark> queste incursioni sono per lo più \u003Cmark>di\u003C/mark> stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta \u003Cmark>di\u003C/mark> rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella \u003Cmark>di\u003C/mark> divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su \u003Cmark>Stettino\u003C/mark>, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il \u003Cmark>trattato\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Stettino\u003C/mark> che significava un’annessione \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 13 ore 16 - Estrus Records 38 minuti [Radio Blackout]: Shovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 ore 8,30 - Sanità in Lombardia 28 minuti [Radio Cane]: C’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata \u003Cmark>di\u003C/mark> senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma \u003Cmark>di\u003C/mark> comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta dei lavoratori e \u003Cmark>di\u003C/mark> riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi \u003Cmark>di\u003C/mark> degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\n\u003Cmark>Di\u003C/mark> questo e \u003Cmark>di\u003C/mark> altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Podcast Franti pt.1 34 minuti [Franti]: Il podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità \u003Cmark>di\u003C/mark> riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine \u003Cmark>di\u003C/mark> eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio \u003Cmark>di\u003C/mark> nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> professori e \u003Cmark>di\u003C/mark> studenti, impegnati tutti nel difficile compito \u003Cmark>di\u003C/mark> ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso \u003Cmark>di\u003C/mark> parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto \u003Cmark>di\u003C/mark> un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento \u003Cmark>di\u003C/mark> prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale \u003Cmark>di\u003C/mark> via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-1_34.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20,30 - Intervista Nodo Solidal 40 minuti [Radio Blackout]: Una transformación fatta \u003Cmark>di\u003C/mark> violenza. Sulla guerra contro le comunità resistenti in Chiapas, Messico\r\n\r\nRadio Blackout torna a parlare \u003Cmark>di\u003C/mark> Chiapas e \u003Cmark>di\u003C/mark> Messico, in un podcast con la preziosa collaborazione dell compagn@ del Nodo Solidale, un collettivo \u003Cmark>di\u003C/mark> solidarietà, controinformazione, resistenza e lotta tra Italia e Messico.\r\n\r\nLa crescente spirale \u003Cmark>di\u003C/mark> violenza nel sud del Messico, in Chiapas, tocca anche i quartieri della città San Cristóbal de las Casas. Il 20 Ottobre la cittadina chiapaneca, meta \u003Cmark>di\u003C/mark> turismo internazionale da tutto il mondo, si riempie \u003Cmark>di\u003C/mark> rabbia e dolore: nel quartiere Cuxtitali Fra Marcelo Pérez Pérez, parroco ribelle indigeno della chiesa Nuestra Senora de Guadalupe a San Cristóbal, viene freddato da due persone in moto appena finita la messa. Una vita passata a denunciare gli interessi del narcotraffico e le ambiguità del potere governativo locale, sempre in prima linea per i diritti e a sostegno le lotte delle comunità indigene in Chiapas e in tutto il mondo. Un compagno \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta, figura centrale nel sostenere i molteplici fronti \u003Cmark>di\u003C/mark> resistenza dal basso in Chiapas.\r\nL’assassinio \u003Cmark>di\u003C/mark> Fra Marcelo non è un segno isolato, ma si inserisce in un inasprimento sempre più crescente della violenza contro le comunità indigene resistenti, in particolare zapatiste, nell’area Chiapaneca.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Intervista-a-Nodo-Solidal_40.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 23,30 - Compulsive Pene Madonna - Scoddata Bro? 6 minuti [Compulsive Pene Madonna, Radio Blackout]: Compulsive Pene Madonna (CPM) is the rationalized, tuneful torment of two Turin-born entities, namely Mattia Giustetto and Nima Taheri. The duo has been continuously juxtaposing different musical instances, aesthetics, and pieces of gear since the origins in the mid-2010s. Spanning from corrupted, brazen synth-punk all the way to outbursts of soothingly dark and distorted ambient works, CPM’s key feature could be identified by the word instability.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Compulsive-Pene-Madonna-Scoddata-Bro_6.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 1 10 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Chi scrive i contratti? Chi decide gli stipendi? Cosa sono i rapporti \u003Cmark>di\u003C/mark> forza? 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Racconti dalla Grande Mela” \u003Cmark>di\u003C/mark> Davide Grasso e “Uomini Talpa” \u003Cmark>di\u003C/mark> Jennifer Toth.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\r\n\r\n[Download]",[324,326,328,330,332,334,336,338,340,342,344,346,348,350,352,354,356,358,360,362,364,366,368,370,372,374,376,378,380,382,384,386,388,390,392,394,396,398,400,402,404,406,408,410,412,414,416,418,420,422,424,427,429,431,433,435,437,439,441,443,445,447,449,451,453,455,457,459,461,463,465,467,469,471,473,475,477,479,481,483,485,487,489,491,493,495,497,499,501,503,505,507,509,511,513,516,518,520,522,524,526,528,530,532,534,536,538,540,542,544],{"matched_tokens":325,"snippet":218,"value":218},[],{"matched_tokens":327,"snippet":219,"value":219},[],{"matched_tokens":329,"snippet":220,"value":220},[],{"matched_tokens":331,"snippet":221,"value":221},[],{"matched_tokens":333,"snippet":72,"value":72},[],{"matched_tokens":335,"snippet":222,"value":222},[],{"matched_tokens":337,"snippet":223,"value":223},[],{"matched_tokens":339,"snippet":224,"value":224},[],{"matched_tokens":341,"snippet":225,"value":225},[],{"matched_tokens":343,"snippet":226,"value":226},[],{"matched_tokens":345,"snippet":227,"value":227},[],{"matched_tokens":347,"snippet":228,"value":228},[],{"matched_tokens":349,"snippet":229,"value":229},[],{"matched_tokens":351,"snippet":230,"value":230},[],{"matched_tokens":353,"snippet":231,"value":231},[],{"matched_tokens":355,"snippet":232,"value":232},[],{"matched_tokens":357,"snippet":233,"value":233},[],{"matched_tokens":359,"snippet":234,"value":234},[],{"matched_tokens":361,"snippet":235,"value":235},[],{"matched_tokens":363,"snippet":236,"value":236},[],{"matched_tokens":365,"snippet":237,"value":237},[],{"matched_tokens":367,"snippet":238,"value":238},[],{"matched_tokens":369,"snippet":239,"value":239},[],{"matched_tokens":371,"snippet":240,"value":240},[],{"matched_tokens":373,"snippet":241,"value":241},[],{"matched_tokens":375,"snippet":242,"value":242},[],{"matched_tokens":377,"snippet":243,"value":243},[],{"matched_tokens":379,"snippet":244,"value":244},[],{"matched_tokens":381,"snippet":245,"value":245},[],{"matched_tokens":383,"snippet":246,"value":246},[],{"matched_tokens":385,"snippet":247,"value":247},[],{"matched_tokens":387,"snippet":248,"value":248},[],{"matched_tokens":389,"snippet":249,"value":249},[],{"matched_tokens":391,"snippet":250,"value":250},[],{"matched_tokens":393,"snippet":76,"value":76},[],{"matched_tokens":395,"snippet":251,"value":251},[],{"matched_tokens":397,"snippet":252,"value":252},[],{"matched_tokens":399,"snippet":253,"value":253},[],{"matched_tokens":401,"snippet":254,"value":254},[],{"matched_tokens":403,"snippet":255,"value":255},[],{"matched_tokens":405,"snippet":256,"value":256},[],{"matched_tokens":407,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":409,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":411,"snippet":259,"value":259},[],{"matched_tokens":413,"snippet":260,"value":260},[],{"matched_tokens":415,"snippet":261,"value":261},[],{"matched_tokens":417,"snippet":262,"value":262},[],{"matched_tokens":419,"snippet":263,"value":263},[],{"matched_tokens":421,"snippet":264,"value":264},[],{"matched_tokens":423,"snippet":265,"value":265},[],{"matched_tokens":425,"snippet":426,"value":426},[40],"La 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\r\n\r\nMartedì 26 ore 8,30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni di Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" di \"Proiezioni di Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-4_53.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Marzo 2024","2024-03-31 18:59:40","Black Holes dal 25 al 31 marzo 2024",1711367267,[111,575,576,577,578,579,580,581,112,582,583,584,585,127,134,586,141,587,147,588,589,590,149,591,152,592,593,159,160,161,594,595,596,597,168,598,599,170,600,601,602,603,604,178,605,606,607,608,609,610,185,190,192,195,196,611,612,201,613,614],"http://radioblackout.org/tag/alain/","http://radioblackout.org/tag/albert-camus/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/alphonse-daudet/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/boschi/","http://radioblackout.org/tag/bosco/","http://radioblackout.org/tag/comico/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/fuoco-fatuo/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/horror/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/la-fine-della-fine-della-storia/","http://radioblackout.org/tag/lo-straniero/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-operaie/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/meursault/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/nanni-balestrini/","http://radioblackout.org/tag/natale/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/osservatorio/","http://radioblackout.org/tag/pierre-drieu-la-rochelle/","http://radioblackout.org/tag/pistole/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/racconto/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/vogliamo-tutto/","http://radioblackout.org/tag/woodstown/",[72,616,617,618,619,620,621,622,222,623,624,625,626,237,244,627,76,628,256,629,630,631,258,632,261,633,64,86,268,269,634,635,636,637,84,638,639,277,640,641,642,643,644,88,645,646,647,648,649,650,80,82,295,78,74,651,652,56,653,654],"Alain","Albert Camus","Alberto Cominetti","Alphonse Daudet","Ambiente","Andrea Marziali","Andrea Turco","boschi","bosco","comico","covid 19","ENI","fiat","fuoco fatuo","gesù","greenwashing","horror","intrattenimento","lo straniero","lockdown","lotta di classe","lotte operaie","Mattia Martinengo","Meursault","militarizzazione","Nanni Balestrini","natale","operaismo","osservatorio","Pierre Drieu La Rochelle","pistole","produzioni nessun rimborso","proiezioni di Sizigia","quarantena","racconto","tetralogia della polvere da sparo","torino","vogliamo tutto","woodstown",{"post_content":656,"tags":659},{"matched_tokens":657,"snippet":321,"value":658},[39,40,320,40]," \r\n\r\nMartedì 26 ore 8,30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare \u003Cmark>di\u003C/mark> ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti \u003Cmark>di\u003C/mark> gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi \u003Cmark>di\u003C/mark> denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna \u003Cmark>di\u003C/mark> “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto \u003Cmark>di\u003C/mark> stoccaggio \u003Cmark>di\u003C/mark> gas inquinanti al largo \u003Cmark>di\u003C/mark> Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi \u003Cmark>di\u003C/mark> fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror \u003Cmark>di\u003C/mark> A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" \u003Cmark>di\u003C/mark> \"Proiezioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" \u003Cmark>di\u003C/mark> Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" \u003Cmark>di\u003C/mark> Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> distruzione e \u003Cmark>di\u003C/mark> saccheggio che concorrono al lungo processo \u003Cmark>di\u003C/mark> disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti \u003Cmark>di\u003C/mark> queste incursioni sono per lo più \u003Cmark>di\u003C/mark> stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta \u003Cmark>di\u003C/mark> rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella \u003Cmark>di\u003C/mark> divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su \u003Cmark>Stettino\u003C/mark>, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il \u003Cmark>trattato\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Stettino\u003C/mark> che significava un’annessione \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo \u003Cmark>di\u003C/mark> Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta \u003Cmark>di\u003C/mark> corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma \u003Cmark>di\u003C/mark> uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare \u003Cmark>di\u003C/mark> rifuto del lavoro, fabbrica sociale, \u003Cmark>di\u003C/mark> qualità della vita \u003Cmark>di\u003C/mark> bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta \u003Cmark>di\u003C/mark> corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno \u003Cmark>di\u003C/mark> una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima \u003Cmark>di\u003C/mark> cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete \u003Cmark>di\u003C/mark> sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge \u003Cmark>di\u003C/mark> un nero funereo a tinte gialle, quelle \u003Cmark>di\u003C/mark> questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia \u003Cmark>di\u003C/mark> Gesù ai nostri drammatici giorni \u003Cmark>di\u003C/mark> pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia \u003Cmark>di\u003C/mark> come il figlio \u003Cmark>di\u003C/mark> Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità \u003Cmark>di\u003C/mark> riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine \u003Cmark>di\u003C/mark> eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio \u003Cmark>di\u003C/mark> nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> professori e \u003Cmark>di\u003C/mark> studenti, impegnati tutti nel difficile compito \u003Cmark>di\u003C/mark> ristabilire 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