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Quattro compagn* vengono colpiti da questa infame misura di prevenzione, in una spirale che sembra non avere fine e contro la quale dobbiamo continuare a lottare.\r\n\r\nAscolta la diretta con Carlo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/Sorveglianza-speciale-ancora.mp3\"][/audio]","10 Gennaio 2020","2020-01-10 11:53:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/MG_2045-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"272\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/MG_2045-300x272.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/MG_2045-300x272.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/MG_2045.jpg 626w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sorveglianza speciale, ennesimo atto",1578657235,[230,231,232,233,234,235,236,237,67,68],"http://radioblackout.org/tag/asilo/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/movimenti/","http://radioblackout.org/tag/pasca/","http://radioblackout.org/tag/sbirri/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/speciale/","http://radioblackout.org/tag/spezia/",[239,240,241,242,243,244,245,246,15,72],"asilo","Genova","movimenti","pasca","sbirri","sorveglianza","speciale","spezia",{"post_content":248,"tags":252},{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":251},[72],"alla polizia per chiedere al \u003Cmark>tribunale\u003C/mark> competente, quello di Genova, la","Dopo il corteo del 9 febbraio diversi compagni e diverse compagne organizzano un presidio di solidarietà a Spezia per arrestat*. 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Non possiamo che essere d’accordo con lui, perché sebbene le assonanze con normative di epoca fascista siano evidenti, la sorveglianza speciale è una misura squisitamente “democratica”. La democrazia tratta da nemici, privando della libertà per via amministrativa, chi non riesce e condannare e rinchiudere con i pur innumeri strumenti offerti dalla legislazione penale.\r\nBorgna ha voluto mettere il suo peso un procedimento di natura squisitamente politica, affiancando le esili argomentazioni della PM Pedrotta.\r\nPer la PM i cinque torinesi accorsi in Siria per sostenere la rivoluzione democratica contro lo Stato Islamico sarebbero “socialmente pericolosi”.\r\nLa nozione di pericolosità sociale è del tutto scivolosa, quasi impalpabile, perché retta sulla presunzione che si possano valutare le intenzioni sulla base di un pedigree tracciato dalla polizia.\r\nAver appreso l’uso delle armi la volontà di usarle anche in Italia. Una forzatura indimostrabile, che tuttavia si incardina sui profili criminali tracciati dalla polizia politica.\r\nFuori dall’aula c’erano le foto di Orso e Giovanni, altri due volontari italiani, entrambi caduti in combattimento in Siria. Da morti sono considerati “eroi”, da vivi rischiano di perdere la libertà di abitare nella loro città, di frequentare assemblee e riunioni politiche, di partecipare a cortei e altre iniziative di lotta, rischiano il coprifuoco notturno.\r\nLe arringhe della difesa sono andate aventi sino alle 13,30. Il tribunale si è riservato di decidere: ha 90 giorni per comunicare la sentenza.\r\nNel pomeriggio, nella centralissima piazza Carlo Alberto, presidio per ricordare Lorenzo Orsetti, Tekoser, volontario anarchico in Siria, morto nella battaglia di Teghuz il 18 marzo.\r\nUna data che è nella memoria e nel cuore di tanti. Nell’anniversario della Comune. Quella di Parigi del 1871, quella di Kronstradt del 1921. 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Ore 15 piazza Leopoldo.\r\nNe abbiamo parlato con Paolo – Pachino – Andolina, uno dei cinque volontari per i quali è stata chiesta la sorveglianza speciale, amico e compagno di Orso.\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-pachino.mp3\"][/audio]","26 Marzo 2019","2019-03-26 16:14:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/P_20190325_192052-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/P_20190325_192052-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/P_20190325_192052-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/P_20190325_192052-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/P_20190325_192052-1024x576.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo ai volontari in Siria. 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Da morti sono considerati “eroi”, da vivi rischiano di perdere la libertà di abitare nella loro città, di frequentare assemblee e riunioni politiche, di partecipare a cortei e altre iniziative di lotta, rischiano il coprifuoco notturno.\r\nLe arringhe della difesa sono andate aventi sino alle 13,30. Il \u003Cmark>tribunale\u003C/mark> si è riservato di decidere: ha 90 giorni per comunicare la sentenza.\r\nNel pomeriggio, nella centralissima piazza Carlo Alberto, presidio per ricordare Lorenzo Orsetti, Tekoser, volontario anarchico in Siria, morto nella battaglia di Teghuz il 18 marzo.\r\nUna data che è nella memoria e nel cuore di tanti. Nell’anniversario della Comune. Quella di Parigi del 1871, quella di Kronstradt del 1921. I fili si intrecciano, la memoria siamo noi che la teniamo viva.\r\nTante le testimonianze di chi lo aveva conosciuto in Siria. Orso da quando ha scelto di andare a combattere non si è mai risparmiato. 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Ore 15 piazza Leopoldo.\r\nNe abbiamo parlato con Paolo – Pachino – Andolina, uno dei cinque volontari per i quali è stata chiesta la sorveglianza speciale, amico e compagno di Orso.\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-pachino.mp3\"][/audio]",[318,320,322,324,326,328,330,332],{"matched_tokens":319,"snippet":306},[],{"matched_tokens":321,"snippet":307},[],{"matched_tokens":323,"snippet":308},[],{"matched_tokens":325,"snippet":309},[],{"matched_tokens":327,"snippet":310},[],{"matched_tokens":329,"snippet":29},[],{"matched_tokens":331,"snippet":89},[72],{"matched_tokens":333,"snippet":311},[],[335,341],{"field":41,"indices":336,"matched_tokens":338,"snippets":340},[337],6,[339],[72],[89],{"field":103,"matched_tokens":342,"snippet":315,"value":316},[72],{"best_field_score":107,"best_field_weight":26,"fields_matched":95,"num_tokens_dropped":53,"score":215,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":53},{"document":345,"highlight":371,"highlights":393,"text_match":105,"text_match_info":401},{"cat_link":346,"category":347,"comment_count":53,"id":348,"is_sticky":53,"permalink":349,"post_author":32,"post_content":350,"post_date":351,"post_excerpt":58,"post_id":348,"post_modified":352,"post_thumbnail":353,"post_thumbnail_html":354,"post_title":355,"post_type":63,"sort_by_date":356,"tag_links":357,"tags":364},[50],[52],"41068","http://radioblackout.org/2017/03/processo-per-stupro-la-violenza-dei-tribunali/","Le motivazioni della sentenza di assoluzione del dirigente della Croce Rossa Massimo Raccuia dall'accusa di stupro hanno suscitato ampia indignazione, perché trasformano la vittima in imputata, negandone libertà e dignità.\r\nIeri scritte sono apparse di fronte al tribunale e sui muri della sede della Croce Rossa.\r\n\r\n\r\nL'assemblea di Non Una di Meno ha indetto per domenica 2 aprile un cacerolazo ruomoroso contro la violenza dei tribunali. 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L'articolo di Geraldina Colotti su Il Manifesto e le nostre considerazioni in merito.\r\n\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n\r\nil colpo della strega_27marzo2017_primaparte il colpo della strega_27marzo2017_secondaparte\r\n\r\n ",[546,548,550,552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,573,575,577,579],{"matched_tokens":547,"snippet":526,"value":526},[],{"matched_tokens":549,"snippet":527,"value":527},[],{"matched_tokens":551,"snippet":445,"value":445},[],{"matched_tokens":553,"snippet":528,"value":528},[],{"matched_tokens":555,"snippet":529,"value":529},[],{"matched_tokens":557,"snippet":530,"value":530},[],{"matched_tokens":559,"snippet":531,"value":531},[],{"matched_tokens":561,"snippet":532,"value":532},[],{"matched_tokens":563,"snippet":533,"value":533},[],{"matched_tokens":565,"snippet":449,"value":449},[],{"matched_tokens":567,"snippet":534,"value":534},[],{"matched_tokens":569,"snippet":535,"value":535},[],{"matched_tokens":571,"snippet":572,"value":572},[72],"\u003Cmark>tribunale\u003C/mark> di Torino",{"matched_tokens":574,"snippet":537,"value":537},[],{"matched_tokens":576,"snippet":453,"value":453},[],{"matched_tokens":578,"snippet":538,"value":538},[],{"matched_tokens":580,"snippet":539,"value":539},[],[582,584],{"field":103,"matched_tokens":583,"snippet":543,"value":544},[72],{"field":41,"indices":585,"matched_tokens":586,"snippets":588,"values":589},[31],[587],[72],[572],[572],{"best_field_score":492,"best_field_weight":591,"fields_matched":95,"num_tokens_dropped":53,"score":592,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":53},14,"578730123365187698",{"document":594,"highlight":609,"highlights":614,"text_match":490,"text_match_info":617},{"comment_count":53,"id":595,"is_sticky":53,"permalink":596,"podcastfilter":597,"post_author":32,"post_content":601,"post_date":602,"post_excerpt":58,"post_id":595,"post_modified":603,"post_thumbnail":604,"post_title":605,"post_type":469,"sort_by_date":606,"tag_links":607,"tags":608},"99499","http://radioblackout.org/podcast/ancora-proteste-in-serbia-aggiornamenti-e-qualche-riflessione/",[598,599,600],"balcani","proteste","Serbia","Parliamo di Balcani, ma soprattutto di Serbia, dove proseguono le proteste contro la corruzione e il governo Vucic, iniziate dopo il crollo della pensilina di una stazione ferroviaria di Novi Sad a novembre, e dove le ultime notti sono state segnate da scontri tra manifestanti e sostenitori del Partito Progressista Serbo, il partito di Vucic, gruppi di uomini reclutati per rafforzare le fila dei sostenitori del presidente, e unità speciali di polizia. 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Il precariato nella procura di Alessandria è al 60% nettamente più alto rispetto al resto del Piemonte che è al 40 % e I lavorator* coinvolti portano avanti la baracca: aprono e chiudono le aule, protocollano atti, digitalizzano faldoni e fanno andare avanti i processi: invisibili ma indispensabili. La mobilitazione della RSU arriva a segnalare e denunciare la situazione in un settore pubblico che senza stabilizzazione rischia il collasso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_08_07_Elena-Beltramo-RSU-USB-tribunale-di-Alessandria-su-ultimo-sciopero-precariato-del-tribunale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa quarta puntata Serena Tusini, intervista Nanni Alliata, docente, per analizzare cosa ha comportato la digitalizzazione forzata nel mondo della scuola.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Dietro-alla-lavagna-pt.4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Luglio 2025","2025-07-17 13:39:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/WhatsApp-Image-2025-07-08-at-21.01.06-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 08/07/2025",1752244141,[632],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[442],{"post_content":635},{"matched_tokens":636,"snippet":637,"value":638},[197],"di Elena Beltramo lavoratrice del \u003Cmark>Tribunale\u003C/mark> di Alessandria e RSU USB ","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Elena Beltramo lavoratrice del \u003Cmark>Tribunale\u003C/mark> di Alessandria e RSU USB lavorat* precar* che rischiano di non essere confermati. 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Questa è partita nel suo iter, come proposta di legge di \"iniziativa popolare\", il virgolettato è d'obbligo perchè stiamo parlando di uno storico cavallo di battaglia della CISL e approvata letteralmente in tempi record. Basti pensare che dal 1980 ad oggi solo 3 su 262 di queste proposte sono passate come leggi, il che indica quanto in realtà questa misura sia stata solo una regalo per Stato e padroni. Con il nostro ospite siamo entrati nei dettagli dei diversi articoli che compongono la legge, che di fatto dà la possibilita di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori negli organismi direttivi dell’azienda, in funzione di sorveglianza, quasi scontato dire che ovviamente non avranno voce in capitolo rispetto alla gestione della gestione economica, ma che soprattutto vengono scelti dai datori di lavoro. Quest'ultimo è il fulcro della legge, che di fatto va a creare ulteriori gangli burocratici immaginando una contrattazione tutta interna, più che sindacale, oltre a destare una ovvia preoccupazione per questi individui che hanno interesse anche economico a fare crescere i fatturati delle aziende per cui lavorano. La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica fabbrica, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che crea un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. 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Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del \u003Cmark>Tribunale\u003C/mark> di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. 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Riguarda un intero sistema che dovrà iniziare a rispondere.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Francesca-Sudd-Cobas-su-Strike-days-vol.3-e-vertenza-Montblanc-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[662],{"field":103,"matched_tokens":663,"snippet":659,"value":660},[197],{"best_field_score":492,"best_field_weight":591,"fields_matched":110,"num_tokens_dropped":53,"score":618,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":53},{"document":666,"highlight":678,"highlights":683,"text_match":490,"text_match_info":686},{"comment_count":53,"id":667,"is_sticky":53,"permalink":668,"podcastfilter":669,"post_author":624,"post_content":670,"post_date":671,"post_excerpt":58,"post_id":667,"post_modified":672,"post_thumbnail":673,"post_title":674,"post_type":469,"sort_by_date":675,"tag_links":676,"tags":677},"95231","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-28-01-2024/",[416],"Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pietro Occhiuto segretario generale Fiom Cgil Monza e Brianza sulla crisi dello stabilimento Candy di Brugherio. Con l'aiuto di Pietro abbiamo iniziato facendo una panoramica sulla situazione del settore manifatturiero della Brianza che vede una fuga generale di tutte le attività lavorative/industriali storiche che coinvolgono la produzione di auto, elettrodomestici, componentistica elettronica, etc con delocalizzazioni senza precedenti. In questo il governo nazionale rimane indifferente mentre quello regionale ha proposto la formazione di un avolo di crisi specifico per Monza e Brianza. In questo contesto si inserisce la chiusura dello stabilimento Candy di Brugherio a Giugno annunciata dalla proprietà Cinese Haier. Unico spiraglio è l'incontro di domani 29/01/25 con la proprietà che si preannuncia duro da incassare perchè sembra che in molti perderanno il lavoro.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Pietro-Occhiuto-FIOM-Brianza-su-crisi-stabilimento-Candy-di-Brugherio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della serata lo abbiamo in compagnia telefonica di Rinaldo Romagnoli funzionaro FILT CGIL per le agenzie marittime di Genova, per farci raccontare la vicenda dei lavoratori licenziati da Maersk, colosso danese dell'import export via mare. Il 17 gennaio infatti, quattro dei loro addetti al customer service, con anzianità tra gli 8 e i 20 anni, sono stati convocati per un colloquio sulla produttività, che si è poi rivelato essere il momento del loro licenziamento. A parte le irrispettose modalità dell'azienda, a colpirci sono altri due fattori, ovvero che questi lavoratori verranno sostituiti con colleghi di Manila, per poi essere sostituiti definitivamente da intelligenze artificiali e il fatto che la Maersk sia tutto fuor che in crisi, dati i suoi 208 milioni di euro di utili nel solo primo trimestre del 2024 (record positivo degli ultimi 10 anni di attività). In risposta a tutto questo è stato fatto uno sciopero il 22 che ha portato al risultato di ottenere dei tavoli di contrattazione con istituzioni e ditta, ma al momento i risultati concreti di un reintegro dei 4, sembra essere lontano.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Rinaldo-Romagnoli-funz.-Filt-Cgil-agenzie-marittime-su-licenziamenti-Maersk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Mattia Scolari Cub Milano sul caso Amsa, che gestisce a Milano la raccolta dei rifiuti, che ha un contenzioso aperto con i lavorator* sulle \"differenze retributive\" che va avanti dal 2000. L'attualità del tema ha catturato la nostra attenzione e Mattia ci ha spiegato i vari passaggi: prima il tribunale di Milano ha dato ragione agli operai poi la Corte d'appello nel 2018 ha ribaltato la sentenza sostenendo la tesi della parte padronale. Ad oggi la vicenda é ancora aperta il giudizio della Cassazione potrebbe\r\nmettere in ordine questo pasticcio segnando un precedente prezioso per i casi simili.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Mattia-Scolari-cub-Milano-su-caso-Amsa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Gennaio 2025","2025-02-04 22:49:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/IMG_2554-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 28/01/2025",1738261188,[632],[442],{"post_content":679},{"matched_tokens":680,"snippet":681,"value":682},[72],"i vari passaggi: prima il \u003Cmark>tribunale\u003C/mark> di Milano ha dato ragione","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pietro Occhiuto segretario generale Fiom Cgil Monza e Brianza sulla crisi dello stabilimento Candy di Brugherio. 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