","TriNO dice NO al deposito unico di scorie nucleari","post",1706814703,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/legambiente/","http://radioblackout.org/tag/marcia-popolare/","http://radioblackout.org/tag/no-nucleare/","http://radioblackout.org/tag/trino/",[68,69,70,15],"legambiente","marcia popolare","no nucleare",{"post_content":72,"post_title":77,"tags":81},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"Trino","da parte del Comune di \u003Cmark>Trino\u003C/mark> per ospitare il deposito unico","Sabato 3 febbraio si terrà un appuntamento di informazione e mobilitazione sul territorio del vercellese oggetto di autocandidatura da parte del Comune di \u003Cmark>Trino\u003C/mark> per ospitare il deposito unico di scorie nucleari.\r\n\r\nIn questa occasione Legambiente, promotrice dell'iniziativa, il comitato \u003Cmark>TriNO\u003C/mark> e le numerosissime sigle che hanno aderito alla manifestazione, chiederanno che i criteri di scelta per il deposito unico vengano rispettati sottolineando la loro opposizione al progetto che riguarda il territorio. Il Comune in questione infatti, non rientra nella lista prevista da Cnai che inquadra i territori considerati idonei per ricevere le scorie. Il territorio del vercellese è già da tempo martoriato da numerosi impianti, una ex centrale nucleare dismessa, indotti che minano lo sviluppo e la produzione della coltura risicola, principale fonte di reddito per chi lo abita. La questione solleva moltissimi aspetti, in particolare l'espropriazione di terreni agricoli e il loro sfruttamento per questi fini, oltre alla cecità di fronte all'alto rischio di alluvionabilità del luogo e dunque di forte rischio inquinamento delle falde acquifere.\r\n\r\nIl 2 febbraio si celebra la giornata internazionale delle zone umide e il ministro Pichetto Frantin ha stanziato risorse per valorizzare quelle del vercellese, una evidente contraddizione dal momento che il governo, cambiando le condizioni per l'autocandidatura dei Comuni, ha permesso questa proposta da parte del sindaco di \u003Cmark>Trino\u003C/mark>.\r\n\r\nAppuntamento alle ore 10 al Principato di Lucedio per poi confluire, a seguito di un percorso a tappe, davanti al Municipio di \u003Cmark>Trino\u003C/mark> alle ore 11.30.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Trino-sabato-3-febbraio-2024_02_01_2024.02.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":80},[79],"TriNO","\u003Cmark>TriNO\u003C/mark> dice NO al deposito unico di scorie nucleari",[82,84,86,88],{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":69},[],{"matched_tokens":87,"snippet":70},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[15],"\u003Cmark>trino\u003C/mark>",[92,97,100],{"field":37,"indices":93,"matched_tokens":94,"snippets":96},[17],[95],[15],[90],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":80,"value":80},"post_title",[79],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],578730123365712000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":107,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":109,"highlight":134,"highlights":154,"text_match":103,"text_match_info":163},{"cat_link":110,"category":112,"comment_count":49,"id":114,"is_sticky":49,"permalink":115,"post_author":52,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":55,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":60,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":130},[111,46],"http://radioblackout.org/category/altavisibilita/",[113,48],"altavisibilita","88572","http://radioblackout.org/2024/04/energia-e-guerra-contro-il-nucleare-e-il-deposito-nazionale-unico/","Produrre reattori nucleari nel sito di Mirafiori? “Se Newcleo (startup che investe nel \"nucleare pulito\") va avanti potrebbe starci. Le stime sono di due miliardi circa per la costruzione di ogni piccolo reattore nucleare di quarta generazione, con ricadute occupazionali e di qualificazione professionale. Significa davvero un passo verso il futuro. Siamo ancora in una fase di sperimentazione. Stiamo lavorando con l’Università”, queste le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin dopo un recente incontro sul nucleare di quarta generazione a Torino. In Piemonte sono presenti Newcleo, Ansaldo ed Enea, ha ricordato il ministro...\r\n\r\nContro la farsa del nucleare \"pulito e sicuro\", così come la falsa dicotomia tra nucleare civile e militare e la finzione della \"transizione ecologica\", abbiamo cercato di analizzare l'aberrante progetto di Deposito Nazionale Unico delle scorie nucleari, un unicum nel mondo, in cui lorsignori vorrebbero stoccare i rifiuti radioattivi provenienti dalle vecchie centrali spente, da attività come la medicina nucleare e da alcune lavorazioni industriali. Un impensabile - per perdere la propria pericolosità le scorie provenienti dalle centrali dismesse necessitano di milioni di anni - che prefigura ciò che da tempo è nell'aria, una fase espansiva del nucleare a queste latitudini: all'interno del deposito vorrebbero infatti realizzare anche un polo di ricerca, sarebbe ingenuo non pensare che possa avere ricadute anche in ambito bellico.\r\n\r\nTra le aree classificate come “potenzialmente idonee”, un bel business per gli imprenditori della morte locali, molte si trovano in Piemonte, da Rondissone, Mazzè, Caluso, Carmagnola all'alessandrino. Qui già sorgono la centrale \"Enrico Fermi\" di Trino Vercellese e gli impianti di deposito e riprocessamento di scorie radioattive di Saluggia, che si trovano in un’area chiamata “là suta” (“di sotto”, in piemontese), circondata da tre corsi d’acqua: la Dora Baltea e i canali Cavour e Farini. Si tratta di uno dei posti più pericolosi d’Italia, dove negli ultimi vent’anni ci sono state ben tre esondazioni. Nel 2000 l'alluvione fu così grave che Carlo Rubbia, allora presidente di ENEA (Energia Nucleare e Alternativa, l’ente che ha gestito gli impianti nucleari italiani fino al 2003) dichiarò che “se il livello del fiume fosse salito ancora di pochi centimetri avremmo inquinato la Dora, il Po e l’Adriatico, con un disastro di proporzioni assai maggiori rispetto a Chernobyl”.\r\n\r\nContro il nucleare ha sempre vinto la lotta, anche a Trino, come ci insegnano le azioni di sabotaggio e conflitto messe in atto negli anni Ottanta. Anche oggi c'è chi si oppone agli scellerati progetti dei governanti, perchè il nucleare conferma che \"solo lo Stato e il Capitale devono possedere le capacità di produrre energia, che queste capacità rappresentano un rapporto legato al grado di dipendenza delle popolazioni, che qualsiasi sussulto rivoluzionario che voglia trasformare radicalmente il mondo dovrà confrontarsi con questi mastodonti dell'energia. In breve, che energia significa dominio\" (Avis de Tempetes, 2018).\r\n\r\nI principali operatori nazionali nel campo della gestione dei rifiuti radioattivi sono: Sogin Spa, Avogadro Spa che opera nel reattore Avogadro di proprietà di FIAT Avio, ENEA, Nucleco Spa.\r\nNe abbiamo parlato con Salvatore del Laboratorio Perla Nera, che sabato 6 aprile ha partecipato allo spezzone sociale della manifestazione contro il deposito nazionale unico di scorie nucleari, per lo più istituzionale e pacifista, ma attraversata anche da altre componenti, tra cui il movimento dei trattori:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Aprile 2024","2024-04-12 18:30:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-1024x629.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-768x472.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815-1536x944.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/1413071375815.jpg 1999w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Energia è guerra: contro il nucleare e il deposito nazionale unico",1712594884,[124,125,126,127,128,129,66],"http://radioblackout.org/tag/alessandria/","http://radioblackout.org/tag/deposito-nazionale-unico/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/saluggia/","http://radioblackout.org/tag/scorie/",[131,132,133,20,18,23,15],"alessandria","deposito nazionale unico","guerra",{"post_content":135,"tags":139},{"matched_tokens":136,"snippet":137,"value":138},[74],"la centrale \"Enrico Fermi\" di \u003Cmark>Trino\u003C/mark> Vercellese e gli impianti di","Produrre reattori nucleari nel sito di Mirafiori? “Se Newcleo (startup che investe nel \"nucleare pulito\") va avanti potrebbe starci. 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Non è stato neppure scelto il posto dove farlo. Di tanto in tanto circolano rumores infondati su questa o quella località.\r\n\r\nL’ultimo tentativo reale venne fatto a Scanzano Ionico, dove una cava salina era stata indicata come bara ideale per l’immondizia nucleare.\r\n\r\nIl posto sembrava perfetto. Un sindaco fascista con un trascorso di tangenti per gestione di traffici di rifiuti speciali, un piccolo paese della Basilicata, la promessa di cascata di soldi per compensare il rischio. Come è finita oggi lo ricordano in pochi. Una rivolta popolare scuote il paese: statali e ferrovia sono bloccate dalla gente di Scanzano per due settimane, il sindaco deve barricarsi in casa, la polizia deve fare dietrofront.\r\nLa mobilità dell’intera Basilicata va in tilt. Il governo cede e ritira il progetto.\r\n\r\nLe scorie restano dove sono. In Piemonte. Tra Trino Vercellese, Bosco Marengo e, soprattutto, Saluggia, è concentrato il 73% delle scorie italiane.\r\n\r\nIl deposito nazionale delle scorie italiane è, nei fatti, a Saluggia. Il posto peggiore per i rischi idrogeologici, perché Saluggia è al centro di un triangolo, tracciato dalla Dora Baltea e due canali. Sotto passano le falde acquifere che alimentano l’acquedotto del Monferrato.\r\nQualche anno fa l’alluvione mise a rischio di inquinamento l’intera area e, in almeno un’occasione, è stata dimostrata la radioattività della falda superficiale.\r\nTra pochi anni sarà completato il Cemex, una bara di cemento, che dovrebbe rendere più sicuro il sito “temporaneo”. Quello “definitivo” venne deciso con una legge del 2003, dopo l’annuncio del 1999. Sono passati 17 anni e nulla è successo. Persino la Carta dei siti papabili, in teoria pronta da due anni,non è mai stata resa nota. Evidentemente si temono ripercussioni nelle urne.\r\n\r\nUna domanda sorge spontanea. Perché Saluggia e gli altri paesi soggetti a servitù nucleari non insorgono? Perché non si muove quasi nulla?\r\nLa risposta è semplice ed ha parecchi zeri. 15 milioni di euro all’anno per le compensazioni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo Bianco, attivista antinuclearista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 01 10 lorenzo depositoscorie","11 Gennaio 2017","2017-01-12 14:18:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari.jpg 638w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Saluggia. 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Tra Boscomarengo in provincia di Alessandria, l'ex centrale di Trino e, soprattutto il deposito “provvisorio” di Saluggia si trovano gran parte dei resti delle lavorazioni delle centrali e quelli delle usati in medicina.\r\nLe periodiche dichiarazioni sull'individuazione del luogo ove verrà costruito il deposito nazionale per le scorie sono sempre finite nel nulla.\r\nIn questa partita nessuno vuole trovarsi con il cerino acceso in mano. L'ultima volta che ci provarono, oltre un decennio fa, ne scaturì una rivolta popolare a Scanzano Jonico e nei paesi vicini che obbligò il governo a fare marcia indietro.\r\n\r\nNella vicina Francia la scelta seccamente nuclearista non lascia spazio a prospettive energetiche diverse. Lo ha dimostrato la guerra per il Mali scatenata per non mettere a rischio le miniere di uranio nel vicino Niger, tra le principali al mondo, da cui la Francia trae buona parte del minerale necessario a far marciare le proprie centrali.\r\nIn quelle miniere i lavoratori scavano a mani nude, senza protezioni, e muoiono giovani.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'attivista antinucleare Lorenzo Bianco.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-26-chernobyl","26 Aprile 2016","2016-04-28 12:04:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/L-interno-di-una-scuola-materna-nella-citta-abbandonata-di-Pripyat_h_partb.jpg 638w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","30 anni dopo Chernobyl, l'incubo nucleare non è finito",1461683711,[179,228,181,127,128,229,66],"http://radioblackout.org/tag/chernobyl/","http://radioblackout.org/tag/sogin/",[25,231,31,20,18,232,15],"chernobyl","sogin",{"post_content":234,"tags":238},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[74],"di Alessandria, l'ex centrale di \u003Cmark>Trino\u003C/mark> e, soprattutto il deposito “provvisorio”","Chernobyl è una città fantasma, dove, dopo trent'anni dall'esplosione del reattore numero 4 della centrale bielorussa, di continua a morire.\r\nIn Italia, dove Chernobyl accelerò la fuoriuscita dall'avventura nucleare, le scorie sono ancora un problema irrisolto e, probabilmente irresolubile.\r\nIn Piemonte ci sono il 95% delle scorie di tutto il paese. 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Lo ha dimostrato la guerra per il Mali scatenata per non mettere a rischio le miniere di uranio nel vicino Niger, tra le principali al mondo, da cui la Francia trae buona parte del minerale necessario a far marciare le proprie centrali.\r\nIn quelle miniere i lavoratori scavano a mani nude, senza protezioni, e muoiono giovani.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'attivista antinucleare Lorenzo Bianco.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-26-chernobyl",[239,241,243,245,247,249,251],{"matched_tokens":240,"snippet":25},[],{"matched_tokens":242,"snippet":231},[],{"matched_tokens":244,"snippet":31},[],{"matched_tokens":246,"snippet":20},[],{"matched_tokens":248,"snippet":18},[],{"matched_tokens":250,"snippet":232},[],{"matched_tokens":252,"snippet":90},[15],[254,259],{"field":37,"indices":255,"matched_tokens":256,"snippets":258},[157],[257],[15],[90],{"field":101,"matched_tokens":260,"snippet":236,"value":237},[74],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":164,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":49},{"document":263,"highlight":285,"highlights":290,"text_match":293,"text_match_info":294},{"cat_link":264,"category":265,"comment_count":49,"id":266,"is_sticky":49,"permalink":267,"post_author":52,"post_content":268,"post_date":269,"post_excerpt":55,"post_id":266,"post_modified":270,"post_thumbnail":271,"post_thumbnail_html":272,"post_title":273,"post_type":60,"sort_by_date":274,"tag_links":275,"tags":281},[46],[48],"31670","http://radioblackout.org/2015/09/notte-antinucleare-in-val-susa/","Da qualche settimana si moltiplicavano le voci su un nuovo trasporto di scorie nucleari da Saluggia allo stabilimento dell’Areva a La Hague in Francia.\r\nIl tam tam antinucleare ha trovato conferma domenica pomeriggio.\r\nGli attivisti No Nuke si sono dati appuntamento alla stazione di Avigliana alle 21.\r\nAd attenderli hanno trovato un imponente schieramento di polizia di fronte all’ingresso della stazione, mentre i blindati impedivano l’accesso ai mezzi. Due attivisti giunti tra i primi sono stati allontanati con il consueto garbo dalla Digos. La polizia è arrivata a scortare sino ai binari un uomo che aspettava la compagna e il figlio neonato. Alcuni ragazzi, per poter prendere il treno hanno dovuto mostrare documenti e biglietto.\r\n\r\nDopo circa un’ora di fronteggiamento, la maggior parte dei No Nuke si sono allontanati, altri invece sono rimasti ad Avigliana. Le strade della valle erano militarizzate in uno sfarfallio di luci blu nelle stazioni e lungo le statali. Un folto gruppo di attivisti è comunque riuscito ad entrare nella stazione di Bussoleno. I rinforzi di carabinieri arrivati da Susa hanno poi sospinto fuori i No Nuke.\r\nMa la serata non era certo finita. Poco dopo sono comparsi alla stazione di Borgone. Qui la Questura ha deciso di bloccare tutti. Un gruppo più grosso è stato fermato dentro la stazione, un altro è stato circondato nei pressi del passaggio a livello in centro al paese.\r\n\r\nTutti gli attivisti hanno rifiutato di consegnare i documenti ed hanno aperto uno striscione. Al passaggio del Castor hanno salutato con slogan e sfottò.\r\nNel frattempo altri No Nuke alla stazione di Grugliasco hanno acceso fumogeni al passaggio del treno in una stazione sfuggita alla morsa poliziesca.\r\n\r\nIl treno, dopo aver attraversato il basso Piemonte, Alessandria, Asti, la Val Susa prosegue il suo viaggio verso la Normandia.\r\nNonostante la pericolosità di questi trasporti, la popolazione locale viene tenuta all’oscuro. La Prefettura non informa nemmeno i sindaci dei territori interessati. In altre occasioni ha inviato un fax alle 23 del giorno stesso, quando gli uffici comunali erano chiusi.\r\nSolo l’azione dei No Nuke riesce ad accendere i riflettori su questi trasporti inutili e pericolosi.\r\n\r\nQuello di domenica 28 settembre potrebbe essere uno degli ultimi treni nucleari diretti in Francia, i prossimi faranno il percorso inverso, riportando le scorie in Piemonte, al deposito “provvisorio” di Saluggia.\r\n\r\nVale la pena ricordare che la Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente ad un treno nucleare.\r\nSecondo questa legge – tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri a lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nIn realtà i trasporti nucleari sono tenuti segreti, le persone che abitano lungo la tratta non vengono informate.\r\nI responsabili delle ferrovie, la maggioranza dei sindaci, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto decine di morti e feriti. E’ sin troppo facile immaginare cosa accadrebbe se capitasse un incidente ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.\r\nNon ci dicono niente perché temono che la gente – se sapesse – si ribellerebbe.\r\n\r\nIn questi ultimi anni qualcosa sta cambiando. In molte occasioni, quando i No Nuke sono riusciti ad avere notizia dei trasporti di scorie, hanno dato vita a manifestazioni e proteste nelle stazioni, che hanno rotto il silenzio su queste bombe su rotaia che corrono a pochi passi dalle nostre case.\r\n\r\nL’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo quasi trent’anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nIn primavera il governo aveva annunciato la pubblicazione delle località candidate al ruolo di deposito nazionale per le scorie, ma non lo ha fatto. Le elezioni imminenti hanno consigliato un prudente silenzio.\r\nIn nessun altro paese al mondo c’è un sito per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.\r\n\r\nI trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti all’impianto di La Hague, dove le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\n\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate. Solo l’incidente di Fukushima ha bloccato il governo dall’intraprendere una nuova avventura nucleare nel nostro paese.\r\nQualcuno racconta la favola che l’energia nucleare costa meno. Mentono. Non calcolano i costi di smaltimento delle scorie, la “messa in sicurezza” delle vecchie centrali, i militari e poliziotti che sorvegliano impianti che sono come bombe atomiche.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il Piemonte e la Francia sino in Normandia, migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita.\r\n\r\nI No Nuke sono decisi a mettersi in mezzo. Per il futuro dei propri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo, attivista No Nuke.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015-09-29-lorenzo-treno-nuke","30 Settembre 2015","2015-10-06 10:47:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/01-no-nuke-avigliana-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/01-no-nuke-avigliana-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/01-no-nuke-avigliana-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/01-no-nuke-avigliana-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/01-no-nuke-avigliana-1024x768.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Notte antinucleare in Val Susa",1443634279,[276,277,278,279,280],"http://radioblackout.org/tag/avigliana/","http://radioblackout.org/tag/borgone/","http://radioblackout.org/tag/bussoleno/","http://radioblackout.org/tag/scorie-radioattive/","http://radioblackout.org/tag/treno-nucleare/",[282,283,284,29,36],"Avigliana","borgone","bussoleno",{"post_content":286},{"matched_tokens":287,"snippet":288,"value":289},[74],"Italia sono concentrate a Saluggia, \u003Cmark>Trino\u003C/mark> vercellese e Bosco Marengo. 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Il processo sarà a porte aperte, un occasione per salutare e solidarizzare con i prigionieri in carcerazione preventiva dal settembre 2012, sezioni AS2, prima ad Alessandria e poi a Ferrara, dove è stata approntata una nuova sezione destinata ai soli anarchici, celle singole e socialità in comune.\r\nDi seguito il testo di indizione del presidio\r\n2 anni passati dall'ultimo incidente ad una centrale nucleare, Fukushima, un numero mai calcolato ed incalcolabile di morti, feriti e contaminati, danni a livello globale che la comunità tecnico-scientifica, il governo e la stampa giapponesi ed internazionali cercano maldestramente di celare,fino all'ultima farsa tragica dei prossimi Giochi Olimpici in Giappone con cui la propaganda vorrebbe rifare il belletto ad un territorio devastato, mortifero ed impraticabile.\r\nUn numero mai calcolato di fusti di scorie radioattive dispersi e stillanti morte e veleni tra le campagne di Saluggia e Trino Vercellese,a ridosso del bacino del Po vestigia dell' ultima centrale nucleare dismessa in territorio piemontese, quella di Trino Vercellese. Un regolare passaggio di treni carichi di scorie nucleari destinate al riprocessamento(leggi riuso)tra il Nord Europa, L'Italia il corridoio della Val di Susa e la Francia. \r\nUn gruppo industriale, la Finmeccanica, con interessi diversificati tra cui nel Nucleare ad uso civile (manutenzione delle già esistenti e costruzione di nuove centrali nucleari)nella produzione e traffico di armi e sistemi di controllo nelle nuove frontiere di espansione(centrali nucleari in Romania,traffico d'armi con l' India,solo per fornire qualche plateale esempio) oltre che il tipico esempio di truffa,corruzione, sfruttamento ,connaturati a qualsiasi espressione del dominio e del capitale. Interessi diversificati che arrivano fino ad accordi con l'Università,attraverso borse di studio e finanziamenti di progetti, col duplice scopo di indirizzare da subito la ricerca verso fini militari e creare 'accettazione' o peggio indifferenza e commistione con tali meccanismi. \r\nCon la nomina di De Gennaro a presidente di questa holding, il cerchio si chiude. Capo della polizia e del Dipartimento pubblica sicurezza nei giorni del G8 di Genova del 2001, in seguito ad una promozione, De Gennaro arriva a Finmeccanica dopo esser stato sottosegretario ai Servizi Segreti.\r\nIn una città come Genova dove Finmeccanica e Ansaldo sono prese in considerazione dall'opinione pubblica soprattutto per le notizie relative alla cessione delle quote aziendali...quasi avulsi dalle loro responsabilità nel mondo...\r\nUn progettista di centrali nucleari ,un paladino di una clamorosamente falsa e fallace sostenibilità dell' utilizzo del nucleare ad uso civile,nonchè amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, gruppo Finmeccanica, Roberto Adinolfi, ferito da un colpo di pistola sotto casa sua, il 7 maggio 2012, azione rivendicata dal nucleo Olga della Federazione Anarchica Informale.\r\nDue compagni, gli anarchici Nicola Gai ed Alfredo Cospito, risponderanno il 30 ottobre 2013, tribunale di Genova , all'accusa di attentato con finalità di terrorismo per il suddetto ferimento.\r\nSalutiamo con gioia e rabbia chi si oppone alle devastazioni perpetrate dal dominio e atesta alta continua arivendicarevalore ed efficacia delle pratiche di lotta e critica reali.\r\n30 0ttobre dalle ore 8.30 presenza solidale con Alfredo e Nicola al tribunale di Genova, via 4 novembre \r\nPer raggiungere il tribunale in treno: scendere a Genova Brignole e proseguire a piedi per via xx Settembre. In autobus prendere le linee che passano da via xx Settembre direzione P.zza De Ferrari. \r\nCon l'auto: uscire a Genova Ovest per chi arriva dal nord e proseguire verso il centro; uscire a Genova est per chi arriva dal sud e proseguire per il centro. 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Capo della polizia e del Dipartimento pubblica sicurezza nei giorni del G8 di Genova del 2001, in seguito ad una promozione, De Gennaro arriva a Finmeccanica dopo esser stato sottosegretario ai Servizi Segreti.\r\nIn una città come Genova dove Finmeccanica e Ansaldo sono prese in considerazione dall'opinione pubblica soprattutto per le notizie relative alla cessione delle quote aziendali...quasi avulsi dalle loro responsabilità nel mondo...\r\nUn progettista di centrali nucleari ,un paladino di una clamorosamente falsa e fallace sostenibilità dell' utilizzo del nucleare ad uso civile,nonchè amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, gruppo Finmeccanica, Roberto Adinolfi, ferito da un colpo di pistola sotto casa sua, il 7 maggio 2012, azione rivendicata dal nucleo Olga della Federazione Anarchica Informale.\r\nDue compagni, gli anarchici Nicola Gai ed Alfredo Cospito, risponderanno il 30 ottobre 2013, tribunale di Genova , all'accusa di attentato con finalità di terrorismo per il suddetto ferimento.\r\nSalutiamo con gioia e rabbia chi si oppone alle devastazioni perpetrate dal dominio e atesta alta continua arivendicarevalore ed efficacia delle pratiche di lotta e critica reali.\r\n30 0ttobre dalle ore 8.30 presenza solidale con Alfredo e Nicola al tribunale di Genova, via 4 novembre \r\nPer raggiungere il tribunale in treno: scendere a Genova Brignole e proseguire a piedi per via xx Settembre. 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Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\nscarica l'audio\r\n\r\nIl prossimo sarà il quarto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nLa prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke\r\nNell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.\r\nLa Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?\r\nTutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nProbabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.\r\nL’unica misura consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea ferroviaria è chiudersi in casa.\r\nTutti noi sappiamo che non basta chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.\r\n\r\nL’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nLo scorso mese il governo ha deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo deposito «provvisorio».\r\nIn nessun paese al mondo c’è un sito definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.\r\nI trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone rischierebbero la vita.\r\n\r\nVale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute?\r\nNoi pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.","23 Novembre 2012","Forse già la prossima settimana passerà per il Piemonte, un treno pieno di scorie nucleari. Questi “viaggi” sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\n","2018-10-17 23:00:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nonukeblu-200x110.jpg","Treni nucleari. 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