","Il governo autorizza trivellazioni alle Isole Tremiti e a Pantelleria","post",1452710089,[59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/no-triv/","http://radioblackout.org/tag/petrolio/","http://radioblackout.org/tag/sblocca-italia/","http://radioblackout.org/tag/tremiti/",[64,12,21,65],"No Triv","tremiti",{"post_content":67,"post_title":72},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"trivellazioni","239 prevede il divieto di \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> nelle zone di mare entro","Il giorno precedente l'approvazione definitiva della legge di stabilità che all'art. 239 prevede il divieto di \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> nelle zone di mare entro le 12 miglia dalla costa lungo l'intero perimetro nazionale, Federica Guidi - Ministro dello sviluppo economico nel Governo Renzi - ha de facto autorizzato nuove \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> in mare in barba alla stessa legge dello Stato.\r\nIl decreto ministeriale n° 176, approvato lo scorso 22 dicembre, conferisce infatti alla società Petroceltic Italia Srl il permesso di effettuare ricerche petrolifere di fronte alle isole Tremiti. In cambio lo Stato riceverà una cifra di 1.929,292 euro l’anno. Insomma prima il governo approva le \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> poi le vieta dal giorno dopo, fatte salve ovviamente le concessioni già concesse in precedenza. Comportamento apparentemente illogico e assurdo, Ma in fondo non troppo se si considerano interessi e poteri che l'attuale governo difende.\r\nNuove trivelle in mare dunque, non solo alle isole Tremiti ma anch ein Sicilia, più precisamente a Pantelleria. Il ministero dello Sviluppo ha infatti accolto anche la domanda di estensione del campo di perforazione fatta dalla multinazionale Schlumberger a Pantelleria.\r\nSia in Puglia che in Sicilia si preparano proteste e raccolte firme.\r\nNe abbiamo parlato con Alessandro Lanci del coordinamento No Ombrina\r\nno_triv_tremiti",{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":74},[69],"Il governo autorizza \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> alle Isole Tremiti e a Pantelleria",[76,79],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":74,"value":74},"post_title",[69],{"field":80,"matched_tokens":81,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],578730123365187700,{"best_field_score":84,"best_field_weight":37,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":85,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":45},"1108091338752","578730123365187706",{"document":87,"highlight":107,"highlights":112,"text_match":82,"text_match_info":115},{"cat_link":88,"category":89,"comment_count":45,"id":90,"is_sticky":45,"permalink":91,"post_author":48,"post_content":92,"post_date":93,"post_excerpt":51,"post_id":90,"post_modified":94,"post_thumbnail":95,"post_thumbnail_html":96,"post_title":97,"post_type":56,"sort_by_date":98,"tag_links":99,"tags":103},[42],[44],"80807","http://radioblackout.org/2023/03/la-lotta-notav-si-riaccende-tra-caselette-e-rivalta/","Nelle ultime settimane il Movimento No Tav è tornato a mobilitarsi in diversi punti della bassa Valsusa, da Caselette a Rivalta, per informare e lottare contro chi vuole devastare e distruggere il nostro territorio. Tra l'apertura della cava di Caselette e le trivellazioni a Rivalta, sono evidenti gli effetti estesi della macro-opera Tav, che non trova solo concretizzazione nel cunicolo di Chimonte, ma tramite diversi cantieri in tutta la Val di Susa da Salbeltrand sino alle porte di Torino.\r\n\r\nParliamo degli ultimi avvenimenti di Caselette e Rivalta con Stefano del Comitato Notav Valmessa, elencando anche i diversi appunamenti di partecipazione collettiva e lotta nelle prossime settimane.\r\n\r\nQui ai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/nota.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2023","2023-03-15 16:28:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"186\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174-300x186.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174-300x186.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174-1024x634.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174-768x476.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/FB_IMG_1675892281174.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La lotta NoTav si riaccende tra Caselette e Rivalta",1678897718,[100,101,102],"http://radioblackout.org/tag/caselette/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/rivalta/",[104,105,106],"caselette","notav","rivalta",{"post_content":108},{"matched_tokens":109,"snippet":110,"value":111},[69],"cava di Caselette e le \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> a Rivalta, sono evidenti gli","Nelle ultime settimane il Movimento No Tav è tornato a mobilitarsi in diversi punti della bassa Valsusa, da Caselette a Rivalta, per informare e lottare contro chi vuole devastare e distruggere il nostro territorio. 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E poi torna utile lasciare la parte introduttiva, perché significava poter capire riferimenti poi non ripetuti, quindi il podcast è un po' lungo, ma denso e comprende anche pause musicali apprezzabili.\r\n\r\nMurat ha inserito il suo discroso all'interno della operazione conclusa nel Caucaso, con la conseguente fuga degli armeni da Istnbul; gli accordi ancora attivi tra Russia, Turchia e Iran con l'intento di tenere fuori dal Mediterraneo le potenze \"occiddentali\", il vertice di Antalya per salvaguardare la supremazia turca sui Balcani, il Kosovo in particolare; le sanzioni per le trivellazioni non consentite nel Mediterraneo orientale e il tracollo della Lira, con il corredo di dimissioni di Albayrak – rampollo di buona famiglia, potentissimo ministro delle finanze e satrapo in Somalia –, il genero di Erdogan, sacrificato alla crisi e alla miseria. In particolare si è analizzato quali sono le conseguenze delle elezioni americane sugli interessi turchi, i capovolgimenti di fronti e di alleanze, l'acquisto di armamenti di un tipo o di un altro, da un fornitore o da un altro... e poi la sospensione surreale delle dichiarazioni relative alle suddette dimissioni, che in patria i media quasi del tutto controllati dal presidente-suocero non hanno rivelato per un'intera giornata, finché hanno ricevuto il placet dai palazzi del potere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Caffè-di-Murat_06.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDa ultimo, con quali dolci si consuma il caffè turco?","12 Novembre 2020","2020-11-12 21:29:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"97\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-300x97.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-300x97.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-1024x331.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-768x248.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-1536x496.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/lira-turca-2048x661.png 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè turco con Murat: il controllo su ogni notizia come sulle relazioni internazionali",1605216525,[132,133,134,135,136],"http://radioblackout.org/tag/albayrak/","http://radioblackout.org/tag/armeni/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-usa/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[138,139,140,141,142],"Albayrak","armeni","elezioni Usa","Erdogan","Turchia",{"post_content":144},{"matched_tokens":145,"snippet":146,"value":147},[69],"particolare; le sanzioni per le \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> non consentite nel Mediterraneo orientale","Questa volta incorporiamo il pezzo musicale immaginato da Murat nel podcast, perché ci convince particolarmente la storia del compositore, perché ha eseguito l'inno dei lavoratori il Primo Maggio in piazza TAksim dopo decenni che era proibito, perché il pezzo inneggia alla vita dionisiaca, esplicitamente al le libagioni... 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In due grandi paesi come la Francia e l’Italia hanno invece avuto una significativa affermazione.\r\nIl Rassemblement National di Marine Le Pen è arrivato primo alle elezioni europee con il 23,43% dei voti, precedendo La République en marche del presidente Emmanuel Macron, che, con il Movimento Democratico, ha ricevuto il 22,31%. L'Unione di centrodestra: i conservatori Les Républicains e Les Centristes, ha ottenuto l'8,2% dei voti, precedendo Parti socialiste e Place publique al 6.43%, la sinistra radicale La France insoumise si è fermata al 6,3%.\r\nIn Francia è aumentato il numero dei votanti, ma comunque il 50% degli aventi diritto non si sono recati alle urne. Se a questo dato si aggiungono un milione di schede bianche o nulle, il numero effettivo degli astenuti è sale ulteriormente.\r\nMacron, nonostante le difficoltà che il movimento dei Gilets Jaunes gli ha creato, che avrebbero suggerito un atteggiamento più defilato, ha deciso di trasformare questa tornata elettorale europea in un referendum su se stesso. Un grosso errore, che non avrà ripercussioni sul governo, ma lo ha indebolito. Le Pen evidentemente è riuscita ad intercettare una parte dei voti dei Gilets Jaunes che, a duro prezzo, hanno bloccato strade, occupato rotonde, costruito assemblee per lunghi mesi senza arrendersi, nonostante la repressione poliziesca e giudiziaria.\r\n\r\nMacron ha perso il referendum su se stesso, nonostante il suo partito abbia fagocitato i gollisti, Salvini ha invece sbancato gli alleati a 5 stelle, invertendo i rapporti di forza all’interno della maggioranza di governo giallo verde.\r\n\r\nL’Italia è in controtendenza con la Francia e il resto d’Europa, perché l’astensionismo è ancora cresciuto, nonostante l’abbinamento con alcune elezioni locali, come le regionali in Piemonte e le comunali in diverse città e paesi. La percentuale di astensione è del 44%, le bianche e le nulle sono circa un milione.\r\nUn calcolo più preciso, fatto sugli aventi diritto e non sui votanti effettivi, ci offre un quadro ben diverso: l’astensione si conferma la scelta maggioritaria assestandosi al 44%, due punti e mezzo in meno rispetto alla scorsa tornata elettorale, la Lega è al 19%, il PD al 13%, i 5 Stelle al 9,5, Forza Italia al 5%, Fratelli d’Italia a poco meno del 4%.\r\n\r\nUn’analisi dei voto nei due paesi che tenga conto delle questioni sociali ci consegna una mappa dei territori dove si sono affermati i sovranisti, che ci narra della grande paura sociale che sta scuotendo l’Europa e che trova sbocco nel mito dell’identità nazionale, religiosa, che individua “l’altro” come nemico interno su cui riversare il proprio disagio sociale.\r\nIn Francia Macron ha ceduto consensi nell’ovest atlantico, dove più forte è stato il movimento dei Gilets Jaunes. In generale la France en marche tiene a Parigi e nei grandi centri, come il PD in Italia che si afferma nelle grandi città, ma cede il passo alla Lega in Provincia.\r\nLa Lega a Torino vince in tutta la periferia nord della città, quella dove è concentrata la maggior parte della popolazione immigrata nel capoluogo subalpino. Nei quartieri dove la lotta di classe ha, almeno in parte, ceduto il passo alla guerra all’immigrazione.\r\nLa debacle dei 5 Stelle che hanno visto dimezzare i propri consensi in poco più di un anno è tutta nell’ambiguità costitutiva di un movimento che nasce dall’invettiva grillina, ma non riesce a costruire, a mantenere i legami con i movimenti che ne avevano garantito parte del successo. I pentastellati pagano il prezzo di essere una sorta di peronismo in salsa italiana, né di destra, né di sinistra, un populismo anomalo alle nostre latitudini, che un partito nettamente di destra come la Lega ha azzannato alla gola. Non basterà certo un cambio di leadership a frenare la loro rovinosa discesa.\r\nNel DNA dei 5 Stelle ci sono tanti elementi diversi, che non vanno in rotta di collisione finché non vengono cucinati insieme. L’afflato giustizialista, la chiusura verso i migranti sono soddisfatti meglio dalla Lega, verso la quale si sono traghettati armi e bagagli tanti sostenitori del movimento della Casaleggio e soci. Il treno “verde”, che ha attraversava l’Europa, grazie al vento dei Friday’s for future, il grillini lo hanno perso a Taranto, a San Foca, nei luoghi delle trivellazioni, tra Alessandria e Genova dove si scavano i tunnel per il Tav nell’amianto, e ovunque i movimenti di difesa del territorio e contro le grandi opere inutili si sono scontrati con i continui voltafaccia a 5 Stelle.\r\nTravaglio, sul Fatto Quotidiano, auspica una caduta del governo e un lungo periodo di opposizione che consenta ai 5 Stelle che riacquistare la verginità politica. Un’operazione che a occhio appare un po’ ardita. La Lega è invece ora alla prova del suo successo. Non le sarà facile mantenere le promesse, anche se il 19% di cittadini italiani, che l’ha premiata con il voto, non ha alcuna remora morale di fronte ai naufraghi lasciati morire, ai lager libici, alla galera per chi dissente, alla messa sotto assedio dell’intera società. Mentre in ogni angolo della penisola ci sono persone che muoiono di lavoro, precarietà, assenza di prevenzione e cura delle malattie, mancata tutela dell’ambiente e messa in sicurezza del territorio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza di radio Paris Plurielle dove conduce “Vive la sociale!” e con Massimo Varengo delle edizioni ZiC.\r\n\r\nAscolta le dirette:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-28-elez-fr-carrozza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-28-elez-ita-varengo.mp3\"][/audio]","28 Maggio 2019","2019-05-28 17:19:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura-768x509.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura-1024x678.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/paura.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Italia e Francia: nelle urne vince la paura, ma i più non votano",1559062678,[167,168,169,170,171,172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/5-stelle/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-europee/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/le-pen/","http://radioblackout.org/tag/lega/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/pd/","http://radioblackout.org/tag/sovranisti/",[177,178,17,179,180,181,182,183,184],"5 stelle","elezioni europee","italia","le pen","Lega","macron","pd","sovranisti",{"post_content":186},{"matched_tokens":187,"snippet":188,"value":189},[69],"San Foca, nei luoghi delle \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark>, tra Alessandria e Genova dove","I sovranisti sono avanzati ma non hanno sfondato in Europa. 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Mentre in ogni angolo della penisola ci sono persone che muoiono di lavoro, precarietà, assenza di prevenzione e cura delle malattie, mancata tutela dell’ambiente e messa in sicurezza del territorio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza di radio Paris Plurielle dove conduce “Vive la sociale!” e con Massimo Varengo delle edizioni ZiC.\r\n\r\nAscolta le dirette:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-28-elez-fr-carrozza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-28-elez-ita-varengo.mp3\"][/audio]",[191],{"field":80,"matched_tokens":192,"snippet":188,"value":189},[69],{"best_field_score":84,"best_field_weight":116,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":45,"score":117,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":45},{"document":195,"highlight":218,"highlights":223,"text_match":82,"text_match_info":226},{"cat_link":196,"category":197,"comment_count":45,"id":198,"is_sticky":45,"permalink":199,"post_author":48,"post_content":200,"post_date":201,"post_excerpt":51,"post_id":198,"post_modified":202,"post_thumbnail":203,"post_thumbnail_html":204,"post_title":205,"post_type":56,"sort_by_date":206,"tag_links":207,"tags":213},[42],[44],"48828","http://radioblackout.org/2018/09/il-grande-gioco-di-italia-e-francia-in-libia/","La guerra per la Libia non è mai finita. L’attacco di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti del 2011 ha portato alla caduta e alla morte il raiss di Tripoli, Muammar Gheddafi, ma ha gettato il paese in una guerra civile permanente. Oggi di fatto la Libia, come entità statale autonoma, non esiste più. Le due provincie ottomane, la Tripolitania e la Cirenaica, che il regno d’Italia sottrasse al controllo di Istanbul nella guerra italo-turca del 1911, oggi sono di fatto nuovamente divise. In Cirenaica governa Haftar, mentre la Tripolitania è sede del governo al Sarraj, l’unico riconosciuto internazionalmente, che tuttavia non riesce nemmeno ad essere il sindaco di Tripoli.\r\nLa recente rivolta che ha rischiato di far saltare la traballante poltrona di al Sarraj ed è stata rintuzzata solo grazie alle milizie di Misurata, spinte ad intervenire dall’Italia.\r\n\r\nLa partita vera, che si sta giocando sin dal 2011, ha sul piatto lo sfruttamento delle ricchezze petrolifere del paese, che oggi come allora sono rimaste nelle mani del gigante italiano degli idrocarburi, l’ENI, l’azienda che determina gli orientamenti del governo di turno a palazzo Chigi. La Francia, che appoggia Haftar, sinora, ha raccolto solo briciole.\r\nQualcosa pare si stia muovendo sotto traccia.\r\nMoavero pare aver inaugurato un modello di relazioni, che, restando il sostegno ad Al Sarrai, apre la possibilità di una relazione stabile con la Cirenaica di Aftar.\r\nD’altra parte in questi anni c’è stato un forte attivismo ENI in Egitto, principale sponsor di Aftar nell’area, ed oggi legato da forti interessi con l’ENI, per lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di gas, frutto delle trivellazioni del cane a sei zampe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 09 18 Stefano Capello, Libia; terreno di gioco tra Francia e Italia","18 Settembre 2018","2018-09-22 23:41:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"206\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-300x206.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-300x206.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-768x527.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-1024x703.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il grande gioco di Italia e Francia in Libia",1537284206,[208,169,209,210,211,212],"http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/grande-gioco/","http://radioblackout.org/tag/guerra-per-la-libia/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/moavero/",[15,17,214,215,216,217],"grande gioco","guerra per la libia","libia","moavero",{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[69],"giacimenti di gas, frutto delle \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> del cane a sei zampe.\r","La guerra per la Libia non è mai finita. 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Le trivelle continuano a pompare una ricchezza che non li sfiora. E loro vanno via dalla regione più povera d’Italia dove il 31,6% di chi ha dai 15 ai 34 anni non ha uno straccio di lavoro, e più del 28% delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà.\r\nDai pozzi di petrolio non sono usciti né lavoro, né sviluppo. Altro che Texas, altro che “Libia di casa nostra”, come sosteneva il governatore Vito De Filippo, Pd. Dopo decenni di trivellazioni Potenza non è Dubai, la Val d’Agri non ha l’aspetto di un emirato e la “Basilicata coast-to coast” è solo un bel film.\r\n\r\nPer capire il grande inganno del petrolio bisogna dare un'occhiata ai numeri. Dai 25 pozzi attivi in Val d’Agri, la Basilicata estrae l’80 per cento della produzione petrolifera italiana, il 5-6 del fabbisogno nazionale. Le compagnie petrolifere, l’Eni e la Shell, in particolare, puntano a passare dagli attuali 80mila barili al giorno ai 104 mila previsti da un accordo del 1998, più altri 25 mila che dovrebbero venir fuori dal miglioramento delle tecniche estrattive. Con l’ampliamento del Centro oli di Viggiano e l’entrata in funzione dell’impianto Total di Tempa Rossa, a Corleto Perticara, la Basilicata raddoppierebbe la sua produzione petrolifera fino a 175 mila barili al giorno, il 12% del consumo italiano.\r\n\r\nL’illusione di un improvviso benessere si chiama royalty, la quota che le compagnie pagano allo Stato italiano per lo sfruttamento dei pozzi. Una legge del 1957 definiva un sistema di sliding scale royalty che andava dal 2 al 22% a barile, nel ‘96 una nuova normativa bloccò la percentuale al 7. Un vero eldorado per le compagnie. Che in Italia pagano molto di meno rispetto alla Norvegia e all’Indonesia, dove le royalty sono all’80%, o alla Libia, 90, mentre in Canada i governi locali si lamentano perché giudicano insufficiente il 45% che incassano su ogni barile. Solo le briciole di un grande business che arricchisce multinazionali e Stato italiano.\r\n\r\nNel 2010, anno d’oro per l’Eni (utile netto di 6,89 miliardi), la quota destinata alla regione e ai comuni lucani, più il 2,10% per il fondo benzina, è stata di 110 milioni. Pochissima cosa rispetto a quella che qui chiamano la “royalty camuffata”, quel 42% di tasse che lo Stato impone alle compagnie petrolifere.\r\n\r\nUn bel business. La recente inchiesta che ha obbligato alle dimissioni la ministra Guidi e fatto traballare il governo non è destinata a cambiare gli affari ma solo a regolare i conti all'interno dell'attuale classe dirigente.\r\nIl malaffare è normale nell'assegnazione di appalti e concessioni. Di tanto in tanto un'inchiesta manda all'aria equilibri consolidati. Ma è solo questione di tempo. Il tempo necessario a mettere in sella altri attori nell'eterna sceneggiata della spartizione dei beni pubblici a fini privati.\r\nIn Basilicata restano i danni alla salute e all'ambiente, senza neppure i benefici delle royalty.\r\n\r\nCe ne ha parlato Francesco.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-12-francesco-petroliolucano","12 Aprile 2016","2016-04-19 16:10:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/eni-total-shell-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"223\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/eni-total-shell-300x223.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/eni-total-shell-300x223.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/eni-total-shell.jpg 375w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La truffa del petrolio lucano",1460486115,[241,60,242],"http://radioblackout.org/tag/basilicata/","http://radioblackout.org/tag/royalty/",[244,12,245],"basilicata","royalty",{"post_content":247},{"matched_tokens":248,"snippet":249,"value":250},[69],"Filippo, Pd. 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Insieme, hanno deciso di portare a Bussoleno uno spettacolo teatrale di Paola Francesca Iozzi dedicato alle trivellazioni in Irpinia dal titolo \"Maria Assunta Locarmine\". Con la regista abbiamo invece presentato l'iniziativa, nata dall'incontro di Paola con alcune donne di quella zona e poi sviluppata intorno a un testo teatrale.\r\nTorniamo a parlare di corpo e salute delle donne. In collegamento con Alessandra della Consultoria Autogestita di Milano per presentare il loro ciclo di serate dedicate al ciclo mestruale: i significati culturali di assenza e presenza del ciclo, il tabù della menopausa, gli stereotipi e la scarsa consapevolezza rispetto alle mestruazioni.\r\nCon Cristiana la continuazione dell'approfondimento della puntata precedente su ruoli e significati delle Barbie. Ogni secondo nel mondo tre bambine comprano una Barbie...si tratta di uno dei giocattoli più venduti al mondo che promuove e veicola un'immagine di donna irrealistica non solo dal punto di vista anatomico ma anche priva di qualsiasi individualità: di fatto si tratta di un prodotto seriale in plastica che però ad un certo punto non viene semplicemente abbandonato al suo universo perfetto in rosa man mano che si cresce e si cambia ma, lo abbiamo fatto tutte!, viene torturato e vandalizzato con grande soddisfazione e notevole creatività dalle bimbe ormai alle soglie dell'adolescenza. Un'interessante ricerca a cura del dipartimento di psicologia dell'Università di Bath pubblicato nel 2005 mostra come la fase di odio verso la propria Barbie rappresenti per le ragazzine una sorta di rito di passaggio e di allontanamento dal mondo dell'infanzia.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n\r\n Unknown\r\nUnknown","16 Ottobre 2015","2018-10-24 17:34:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 5ottobre2015","podcast",1444989889,[313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324,325,101,326,327,328,329],"http://radioblackout.org/tag/bambole/","http://radioblackout.org/tag/barbie/","http://radioblackout.org/tag/ciclo/","http://radioblackout.org/tag/ciclo-mestruale/","http://radioblackout.org/tag/comunita-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/consultoria-autogestita/","http://radioblackout.org/tag/corpo-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/donne-notav/","http://radioblackout.org/tag/giocattoli/","http://radioblackout.org/tag/irpinia/","http://radioblackout.org/tag/menopausa/","http://radioblackout.org/tag/mestruazioni/","http://radioblackout.org/tag/salute-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/spettacolo-teatrale/","http://radioblackout.org/tag/trivellazioni/","http://radioblackout.org/tag/valsusa/",[331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,105,289,291,69,282],"bambole","barbie","ciclo","ciclo mestruale","comunità in lotta","conflitto","consultoria autogestita","corpo delle donne","donne notav","giocattoli","Irpinia","menopausa","mestruazioni",{"post_content":345,"tags":349},{"matched_tokens":346,"snippet":347,"value":348},[69],"Paola Francesca Iozzi dedicato alle \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> in Irpinia dal titolo \"Maria","La diretta con Silvia che ci racconta della nascita di un nuovo gruppo di riflessione tra donne in Valsusa sul tema del conflitto nelle comunità in lotta. 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Un'interessante ricerca a cura del dipartimento di psicologia dell'Università di Bath pubblicato nel 2005 mostra come la fase di odio verso la propria Barbie rappresenti per le ragazzine una sorta di rito di passaggio e di allontanamento dal mondo dell'infanzia.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n\r\n Unknown\r\nUnknown",[350,352,354,356,358,360,362,364,366,368,370,372,374,376,378,380,382,385],{"matched_tokens":351,"snippet":331,"value":331},[],{"matched_tokens":353,"snippet":332,"value":332},[],{"matched_tokens":355,"snippet":333,"value":333},[],{"matched_tokens":357,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":359,"snippet":335,"value":335},[],{"matched_tokens":361,"snippet":336,"value":336},[],{"matched_tokens":363,"snippet":337,"value":337},[],{"matched_tokens":365,"snippet":338,"value":338},[],{"matched_tokens":367,"snippet":339,"value":339},[],{"matched_tokens":369,"snippet":340,"value":340},[],{"matched_tokens":371,"snippet":341,"value":341},[],{"matched_tokens":373,"snippet":342,"value":342},[],{"matched_tokens":375,"snippet":343,"value":343},[],{"matched_tokens":377,"snippet":105,"value":105},[],{"matched_tokens":379,"snippet":289,"value":289},[],{"matched_tokens":381,"snippet":291,"value":291},[],{"matched_tokens":383,"snippet":384,"value":384},[69],"\u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark>",{"matched_tokens":386,"snippet":282,"value":282},[],[388,395],{"field":33,"indices":389,"matched_tokens":391,"snippets":393,"values":394},[390],16,[392],[69],[384],[384],{"field":80,"matched_tokens":396,"snippet":347,"value":348},[69],578730123365712000,{"best_field_score":399,"best_field_weight":400,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":401,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":403,"highlight":418,"highlights":423,"text_match":82,"text_match_info":426},{"comment_count":45,"id":404,"is_sticky":45,"permalink":405,"podcastfilter":406,"post_author":407,"post_content":408,"post_date":409,"post_excerpt":51,"post_id":404,"post_modified":410,"post_thumbnail":411,"post_title":412,"post_type":310,"sort_by_date":413,"tag_links":414,"tags":416},"93529","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-14-11-2024-declino-dellegemonia-americana-e-deglobalizzazione-cop29-linutile-parata-delle-lobbies-del-fossile-haiti-la-crisi-politica-e-lo-stratopotere-delle-gang/",[272],"radiokalakuta","Bastioni di Orione in questa puntata si confronta con Fabrizio Maronta consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di Limes ,autore del libro \"Deglobalizzazione\". Si parte dalla distanza fra l'ideologia liberal democratica e le prassi autoritarie di gestione del comando capitalista in questa fase in cui il capitalismo americano esprime delle tendenze oligarchiche conseguenza anche dei processi di deindustrializzazione,che hanno creato una classe di oligopolisti dell'economia digitale.\r\n\r\nL'emergere della Cina che si presenta come un paese ipercapitalista e concorrente sottraendosi alla cooptazione subordinata nel processo di globalizzazione americana ,costituisce un imprevisto storico che s'interseca con la crisi morale ed etica del modello made in U.S.A. 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La divisione interna ci rimanda ad una società americana spaccata divisa per gruppi ideologici e sociali che non comunicano ,il modello economico non funziona per molti americani ,il sistema politico è disfunzionale ,le disuguagliaze si accrescono , per le classi dirigenti si pone un problema di recupero di funzionalità del modello economico in crisi anche per la sovraestensione della politica estera americana in chiave regolatrice ed egemonica.\r\n\r\nIl modello di globalizzazione post 1989 è arrivato al capolinea ,si prospettano politiche protezioniste a suon di dazi ,confronto duro con la Cina come dimostrano le scelte di Trump per la sua amministrazione, una crescente militarizzazione della politica estera, la ricostituzione di determinate filiere produttive che prescindano dalla Cina e una frammentazione dell'ordine capitalista con prevedibile instabilita'.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MARONTA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Vincenzo Miliucci sorico militante antinucleare parliamo delle contraddizioni della Cop 29 che si sta tenendo a Baku nell'Azerbaigian, stato autoritario governato dalla dinastia degli Alev ,grande sostenitore delle produzioni fossili e paese da cui partono i tubi del TAP . Le promesse della Cop di Parigi di cancellare il 100% delle emissioni di Co2 entro il 2040 sono ben lontane dall'essere realizzate, a Baku non ci sono i paesi che contano, le delegazioni sono imbottite di funzionari delle compagnie petrolifere a caccia di affari mentre le associazioni ambientaliste non hanno voce in capitolo. Negli interventi a Baku sgomita la lobby nucleare ,millantando nuovi orizzonti per la fissione nonostante i disastri passati e i rischi ambientali , il governo italiano prepara una legge delega ad hoc per imporre nuovamente questa scelta nefasta già respinta con due referendum .Intanto la nuova amministrazione americana del negazionista Trump già annuncia nuove trivellazioni in Alaska e nell'Artico , si continua con le false compensazioni senza porre fine al mercato dei crediti del carbonio , s'intensifica la repressione contro i militanti ambientalisti anche in Italia con le norme contenute nel famigerato DL 1660 ,mentre si continuano ad uccidere gli oppositori della devastazione ambientale in America Latina .\r\n\r\nRicordiamo infine l'insegnamento di Dario Paccino che fin dal suo libro \"L'imbroglio ecologico\",nonchè con la sua militanza mise in relazione la devastazione ambientale con il modello di sviluppo capitalistico e con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili , per Paccino l'ambientalismo pensato e tradotto politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e le condizioni sociali che generano lo sfruttamento delle risorse rappresentava ipso facto un imbroglio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MILIUCCI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Roberto Codazzi cooperante e conoscitore di Haiti ,parliamo della situazione sempre piu' drammatica nell'isola caraibica sconvolta da una instabilità permanente alimentata da una classe dirigente corrotta e dalle gang criminali che ormai controllano il territorio . L'invio dei 600 soldati kenyani come prevedibile non ha sortito alcun effetto sulla situazione sul terreno .Haiti dal 2021 è senza presidente ,ucciso nella sua casa da un commando composto da mercenari colombiani assoldati da haitiani, tre membri del consiglio di transizione che dovrebbe nominare il primo ministro sono accusati di corruzione mentre si è dimesso il premier nominato solo 5 mesi fa.\r\n\r\nLe gang gestiscono le vie di comunicazione d'interesse logistico per il traffico di stupefacenti di cui l'isola è diventata un hub rilevante , l'episodio recente degli spari contro un aereo di una compagnia americana ha portato alla chiusura degli aereoporti e all'isolamento totale dell'isola considerando la chiusura del confine con la repubblica Dominicana . Si contano decine di migliaia di sfollati e circa 4000 morti dall'inizio dell'anno ,mentre le deportazioni dagli U.S.A. non si sono mai fermate nonostante i toni xenofobi della campagna elettorale americana che ha individuato gli haitiani residenti a Springfield come obiettivo. Haiti paga ancora l'audacia di essere stata la prima repubblica nera liberatasi dalla schiavitu' ,un peccato originale mai perdonato dalle potenze coloniali ,prima la Francia con il fardello del debito imposto ad Haiti e poi gli Stati Uniti con l'invasione militare e l'imposizioni della dittatura dei Duvalier.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-CODAZZI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Novembre 2024","2024-11-17 12:18:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 14/11/2024-DECLINO DELL'EGEMONIA AMERICANA E DEGLOBALIZZAZIONE-COP29 L'INUTILE PARATA DELLE LOBBIES DEL FOSSILE-HAITI LA CRISI POLITICA E LO STRATOPOTERE DELLE GANG.",1731845911,[415],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[417],"Bastioni di Orione",{"post_content":419},{"matched_tokens":420,"snippet":421,"value":422},[69],"negazionista Trump già annuncia nuove \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> in Alaska e nell'Artico , si","Bastioni di Orione in questa puntata si confronta con Fabrizio Maronta consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di Limes ,autore del libro \"Deglobalizzazione\". 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È il principio di una distruzione programmata di decine di ettari di zone umide e di foreste, l’inizio dell’artificializzazione di 1500 ettari di terre agricole; tutto ciò per realizzare cantieri, per depositare milioni di metri cubi di materiale di scavo strappato alla montagna, per costruire centrali di produzione di calcestruzzo, per creare nuove cave necessarie all’estrazione delle materie prime.\r\nLe estati canicolari si moltiplicano, i mesi di siccità si susseguono, l’acqua manca.\r\nLa realizzazione di grandi infrastrutture capitaliste di trasporto merci ferroviario non sarà mai una risposta ecologica e sociale. 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È redattore di Liberazioni. Rivista di critica antispecista. Ha curato l’edizione italiana del Manifesto queer vegan di Rasmus Rahbek Simonsen (con M. Filippi, 2014), e il volume Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali (con M. Filippi, 2015).\r\n\r\nAutore di operavivamagazine.org (online) e Cospirazione animale. Tra azione diretta e intersezionalità, edito da Meltemi nel 2022\r\n\r\n\r\n\r\nChe cosa hanno a che fare la razza, l'abilismo e il binarismo di genere con l'animalità? Esiste un'ecologia non antropocentrica? In che modo la costruzione del corpo disabile si intreccia con l'animalizzazione dei reietti del pianeta? Gli animali sono davvero soggetti \"senza voce\"? O resistono allo sfruttamento? Per rispondere rifiutando le soluzioni riduzionistiche è necessario uno sguardo situato. Marco Reggio muove da episodi problematici del proprio attivismo nel movimento di liberazione animale e, con una serie di incursioni fra testi letterari, studi decoloniali, teorie queer e critical animal studies, affronta questi temi da un punto di vista antispecista che accetta l'imbarazzo e lo smarrimento come forme legittime di interpellazione politica.\r\n\r\n \r\n\r\nIn chiusura collegamento con Fabrizio del comitato NoTAV Torino e Cintura per gli aggiornamenti sulle trivellazioni a Rivalta.\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Mr. Kang e Miss Fra, riascoltabile qui\r\n\r\n \r\n\r\nTutto Squat, il giornale malandrino del 24/03/2023","24 Marzo 2023","2024-11-22 00:46:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/immagine_2023-06-29_002652351-200x110.png","Ricordo di Baleno, Marco Reggio e NoTAV - TuttoSquat 24.03.2023",1679684156,[462],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[280],{"post_content":465},{"matched_tokens":466,"snippet":467,"value":468},[69],"Cintura per gli aggiornamenti sulle \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> a Rivalta.\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale"," \r\n\r\nIniziamo oggi con il ricordo di Baleno, suicidato dallo Stato 25 anni fa con una diretta telefonica con Tobia Imperato.\r\n\r\nAltra diretta con Marco Reggio, attivista per la liberazione animale, che si occupa di intersezioni fra teoria queer e antispecismo e di resistenza animale. 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I cambiamenti climatici sono una realtà con cui dovremmo fare i conti.\r\n\r\n\r\nSiamo sicuri di voler investire nelle grandi opere inutili, o ci serve altro in questo momento? Siamo certi che distruggere aree verdi per un doppione di una linea ferroviaria che già esiste, e funziona, sia la scelta giusta per il nostro territorio? Possiamo delegare ad altri il futuro di Rivalta e della collina morenica, delle falde acquifere, dei terreni agricoli e aree verdi che vorrebbero distruggere? Queste alcune domande che abbiamo posto al nostro ospite.\r\n\r\nInoltre, alcune considerazioni a seguito della manifestazione di sabato 4 marzo in solidarietà ad Alfredo Cospito e contro il 41bis.\r\n\r\n\r\nSelezione musicale di Miss Fra e Mr. Kang, riascoltabile qui\r\n\r\n \r\n\r\nTutto squat, il giornale malandrino del 10/03/2023","10 Marzo 2023","2024-11-22 00:46:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/NoTav-200x110.jpg","Nessuna valle deve essere trivellata - TuttoSquat 10.03.2023",1678479057,[462],[280],{"post_content":487},{"matched_tokens":488,"snippet":489,"value":490},[69],"particolare abbiamo parlato delle recenti \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> e di alcune novità che"," \r\n\r\nRiprendiamo le vicende No Tav con Vanni, in diretta telefonica, che ci aggiorna sulle ultime vicende legate a questa lotta e in particolare abbiamo parlato delle recenti \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> e di alcune novità che riguardano il progetto della tratta nazionale della nuova linea Torino Lione, che a Rivalta porterà cantieri devastanti, non possiamo delegare il nostro futuro\r\n\r\n\r\n\r\n \r\nSiamo in emergenza idrica, non piove da mesi, e chissà come andrà la prossima estate. 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Evi libera dopo lo sciopero della fame: audio e scritti in solidarietà\r\n- Giro matto azione diretta (Venezia - Genova - Torino)\r\n\r\n2015.10.07 Section 1\r\n\r\n2015.10.07 Section 2\r\n\r\n2015.10.07 Section 3\r\n\r\n2015.10.07 Section 4\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n14 Ottobre\r\n\r\n- Torino, suk domenicale e news dalla città \"always on the move\"\r\n- NOTAV: aggiornamenti dai processi\r\n- Giro matto azione dirette worldwide\r\n- reading: Riflessioni sulla rivolta di \"Ferguson\"\r\n\r\n2015.10.14 Section 1\r\n\r\n2015.10.14 Section 2\r\n\r\n2015.10.14 Section 3\r\n\r\n2015.10.14 Section 4\r\n\r\n2015.10.14 Section 5\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n21 Ottobre\r\n\r\n- pre-start \"ROBBY & RABBIA\" anarchopunk intro + audio: \"15 ottobre 2011, devastazione e saccheggio e tentati omicidi...\"\r\n- LONDRA: Cereal killer, gentrification e anarchici\r\n- NOTAV e terrorismo\r\n- Giro matto azione dirette\r\n\r\n2015.10.21 Section 1\r\n\r\n2015.10.21 Section 2\r\n\r\n2015.10.21 Section 3\r\n\r\n2015.10.21 Section 4\r\n\r\n2015.10.21 Section 5\r\n\r\n2015.10.21 Section 6\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n28 Ottobre\r\n\r\n- La polizia scrive a Babbo Natale una letterina per chiedere i regali\r\n- LIVORNO: sentenza del processo per l'assalto alla prefettura + diretta con un compagno\r\n- NOTAV: Trentino, i compagni occupano dei terreni per bloccare delle trivellazioni e occupano anche una trivella!\r\n- Giro matto azione dirette\r\n\r\n2015.10.28 Section 1\r\n\r\n2015.10.28 Section 2\r\n\r\n2015.10.28 Section 3\r\n\r\n\r\n\r\n ","19 Dicembre 2015","2018-11-01 23:33:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/12227100_1677533009125092_9012494546747821677_n-200x110.jpg","I Podcast di TuttiPazzi [Ottobre 2015]",1450558512,[507,508,509,510,101,511,512,513],"http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/cereal-killer/","http://radioblackout.org/tag/giro-matto-azione-dirette/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/notav-trentino/","http://radioblackout.org/tag/polizia-e-babbo-natale/","http://radioblackout.org/tag/tutti-pazzi/",[515,285,295,516,105,287,293,268],"anarchia","hardcore",{"post_content":518},{"matched_tokens":519,"snippet":520,"value":521},[69],"dei terreni per bloccare delle \u003Cmark>trivellazioni\u003C/mark> e occupano anche una trivella!\r","7 Ottobre\r\n\r\n- Grecia, CCF. 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