","MATERIALI PER ESPLOSIVI E ARMI NUCLEARI DALL'ITALIA PER ISRAELE.","post",1751899794,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/altreconomia/","http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/materiali-per-esplosivi/","http://radioblackout.org/tag/traffico-armi/","http://radioblackout.org/tag/trizio/",[67,68,69,70,71,72],"altreconomia","armi","Israele","materiali per esplosivi","traffico armi","trizio",{"post_content":74,"tags":78},{"matched_tokens":75,"snippet":76,"value":77},[72],"modo massiccio e continuo di \u003Cmark>trizio\u003C/mark>, isotopo radioattivo dell’idrogeno prodotto principalmente","L' Italia ha fornito materiali per esplosivi nonché per lo sviluppo di bombe termonucleari a Israele , classificati come esportazioni di forniture civili e dunque non soggette al controllo come da legge 185 del 1990 e quindi all’approvazione del Parlamento. L’inchiesta di Elisa Brunelli per Altreconomia rivela la fornitura da parte di aziende italiane a Tel Aviv di prodotti cosiddetti dual use, destinati a fini civili, ma impiegabili in ambito militare. Per la precisione, secondo i dati rintracciati nel database del commercio mondiale Comotrade, nel 2024 l’italia ha iniziato a esportare cordoni detonanti verso Israele, inviando complessivamente 140 tonnellate di materiale per un valore di 2.078.458 euro. Un “quantitativo superiore persino a quello fornito dagli Usa. Questo mentre a Gaza gli esplosivi servono a finire il lavoro iniziato da bombe e bulldozer per radere al suolo la Striscia e renderla non più abitabile dai gazawi.\r\n Classificato e spedito sotto la categoria “concimi”, un quantitativo senza precedenti di nitrato di ammonio non in soluzione acquosa, con tenore di azoto, in peso, superiore al 34% cioè precursore di esplosivo usata nella produzione di fertilizzanti ma anche di mine e miscele detonanti. L’italia ne ha esportato verso Israele da novembre 2023 a marzo 2025 5.980 tonnellate , per avere un'idea di che cosa si parla basta pensare che per far saltare in aria nel 2020 il porto di Beirut ne era bastata la metà. Se a questo si aggiunge che queste vendite sono andate di pari passo con quelle dei cordoni detonanti, tutto è molto sospetto. Che non si tratti di semplici fertilizzanti lo esclude, la crisi dell’agricoltura israeliana da inizio guerra, con oltre il 30% di aree coltivate in meno e l’aumento di import di frutta e verdura.\r\n\r\nCome se non bastasse, Altreconomia lancia un altro dato ancora più allarmante: l’invio a Israele in modo massiccio e continuo di \u003Cmark>trizio\u003C/mark>, isotopo radioattivo dell’idrogeno prodotto principalmente nei reattori nucleari o negli acceleratori ad alta energia. Anche questo classificato come materiale a duplice uso, che in ambito militare si utilizza per la produzione di armi strategiche e nelle bombe termonucleari può essere utilizzato come iniziatore della reazione di fissione, mentre negli ordigni potenziati ne aumenta l’efficacia esplosiva. In questo caso l’italia avrebbe fatto prima la triangolazione da Germania, Regno Unito e Corea del Sud, e poi proprio da ottobre 2023, ha iniziato a inviare \u003Cmark>trizio\u003C/mark> a Israele di cui risulta attualmente il principale fornitore per un valore del 2024 di 1.485.587 euro e 288 chilogrammi. Si registra un incremento del 276% delle esportazioni nel 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024 che difficilmente puo'corrispondere ad una crescita della richiesta di \u003Cmark>trizio\u003C/mark> da parte israeliana per scopi medico diagnostici .\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Elisa Brunelli autrice dell'inchiesta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-ELISA-BRUNELLI.mp3\"][/audio]",[79,81,83,85,87,89],{"matched_tokens":80,"snippet":67},[],{"matched_tokens":82,"snippet":68},[],{"matched_tokens":84,"snippet":69},[],{"matched_tokens":86,"snippet":70},[],{"matched_tokens":88,"snippet":71},[],{"matched_tokens":90,"snippet":91},[72],"\u003Cmark>trizio\u003C/mark>",[93,99],{"field":34,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],5,[97],[72],[91],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":76,"value":77},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":46,"score":107,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":109,"highlight":132,"highlights":137,"text_match":140,"text_match_info":141},{"cat_link":110,"category":112,"comment_count":46,"id":114,"is_sticky":46,"permalink":115,"post_author":49,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":118,"post_id":114,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":57,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":128},[111,43],"http://radioblackout.org/category/altavisibilita/",[113,45],"altavisibilita","88211","http://radioblackout.org/2024/03/si-vis-pacem-para-bellum/","La corsa statale al riarmo continua ad accelerare. L'ultimo rapporto Sipri conferma che gli Stati europei fondano sempre più la propria economia sull'industria della morte: lo Stato tedesco è al settimo posto mondiale per spesa militare, quello francese all’ottavo, lo Stato italiano, polverificio della guerra ucraina, undicesimo.\r\n\r\nQuesti freddi dati da statistica di governo di certo non rendono la materialità della minaccia bellica che si gioca in modo sempre più esplicito sulle nostre teste, anche in termini di guerra guerreggiata. Basta sfogliare i quotidiani dell'ultima settimana, in occasione del vertice del Consiglio europeo tenutosi il 21 e 22 marzo scorso, per trovarci titoli quali: \"Vertice \"di guerra\" Ue: preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza\". E ancora, \"L'Europa si armi\", \"necessità imperativa di una preparazione militare-civile rafforzata\", \"senso di urgenza\", \"preparazione e risposta alle crisi\", \"rischi per la società\", \"strategia di prontezza\". Insomma, che i civili si preparino alla guerra.\r\n\r\nA Costanza, in Romania, sul Mar Nero, è iniziato l’ampliamento della 57a base aerea “Mihail Kogalniceanu”, definita la \"nuova Ramstein\", che diventerà la più grande base NATO d’Europa, spostando il fronte atlantico sempre più a est. Le relazioni NATO-Russia vanno quindi nel senso opposto a una \"de-escalation”. In Francia, il ministro delle Forze armate ha annunciato un nuovo ciclo di produzione del trizio, essenziale per la fabbricazione di armi nucleari, utilizzando i due reattori civili dell’azienda statale EDF di Civaux, Nuova Aquitania, mentre il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica nostrano Fratin dichiara di star costruendo il quadro giuridico necessario per consentire allo Stato italiano di \"far parte a pieno titolo della famiglia dei Paesi nuclearisti\".\r\n\r\nSempre sul fronte interno, i militari della Brigata d'eccellenza \"Aosta\" vengono addestrati a \"gestire l'ordine pubblico\" tramite tecniche di \"Crowd and Riot control\" (controllo antisommossa delle folle), già sperimentate in Kosovo.\r\n\r\nE' l'occasione per provare a comprendere quali strategie le controparti statali stiano consolidando internamente allo spazio europeo in termini di mobilitazione bellica, riarmo e repressione con Antonio Mazzeo, profondo conoscitore del complesso militare-industriale-accademico nostrano.\r\n\r\nAscolta la diretta, introdotta da uno stralcio di Carlo Galli sulla Guerra Totale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/mazzeo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","25 Marzo 2024","","2024-03-25 17:36:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1000w_q95-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1000w_q95-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1000w_q95-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1000w_q95-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1000w_q95.jpeg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Si vis pacem, para bellum\": sui venti di guerra in Europa",1711386555,[125,126,127],"http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/polizia-internazionale/",[129,130,131],"europa","guerra","polizia internazionale",{"post_content":133},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":136},[72],"nuovo ciclo di produzione del \u003Cmark>trizio\u003C/mark>, essenziale per la fabbricazione di","La corsa statale al riarmo continua ad accelerare. 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Oltre a dover gestire la pandemia, volendo inoltre proseguire il corso del rientro dal post-Fukushima, il governo Suga Yoshihide si trova a dover per forza organizzare le olimpiadi, per poter rilanciare il paese a livello internazionale, e riprendere a essere il partner principale degli Usa nell'area. Probabilmente dunque non era il momento ancora per annunciare che sarebbero state riversate le acque reflue della centrale di Fukushima, ma non gli si può attribuire la paternità di una volontà di devastazione: era già tutto pianificato da tempo (dal 2013 si parla di una soluzione simile e da 3 anni dopo ci sono i primi piani in quel senso), e sarebbe un piano dettagliato “in sicurezza”, perché le quantità di trizio sarebbero minime dopo la purificazione. Quindi si tratterebbe di una tempesta in un bicchiere d'acqua radioattiva? Un ‘rischio ragionato’ anche questo? Abbiamo chiesto a Marco Zappa di venire guidati da un esperto nel contesto nipponico per riuscire a dare il giusto valore agli eventi in corso attorno al pericolo rappresentato da Fukushima. \r\n\r\nUn elemento localmente collocabile nelle prefetture giapponesi con sbocco sull'Oceano è quello per cui han dimostrato forte preoccupazione... ma per motivi economici: gli sforzi per rendere appetibili i prodotti dell'industria ittica che in dieci anni hanno tentato di rendere appetibile il pescato nipponico rischiano di essere invalidati con questa mossa; d'altro canto difficile mantenere fiducia nella Tepco, l'operatore che doveva gestire l’impianto e ha dovuto ammettere di non aver adottato tutte le misure di prevenzione e che le falde acquifere erano state contaminate, nonostante le barriere, nonostante ora stia fornendo dati più significativi e precisi. Allora la scelta dei tempi e il modello di comunicazione del governo Suga non sia quello più efficace.\r\n\r\nPoi ci sono le reazioni dai paesi limitrofi da considerare, nazioni che insistono su un'area che da decenni spartiscono le acque tra il comparto ittico e l'uso adibito al raffreddamento dei nuclei radioattivi nelle centrali. Il Giappone sta offrendo ai suoi antagonisti nell'area, in primis alla Cina, il destro per condannare il disastro in acque oltretutto rivendicate per altri motivi che sfruttano la devastazione a fini puramente geopolitici (e le isole Senkaku si trovano al pollo opposto del Giappone), perché si somma a una serie di contenziosi che contrappongono tutte le realtà nazionali, rinfocolando pure questioni che risalgono al secondo conflitto mondiale, in particolare per quel che riguarda la Corea del Sud il dramma mai risolto delle comfort women coreane, abusate dall'esercito imperiale nipponico: insomma l'annuncio sugli sversamenti è colto al balzo dalla politica interna dei paesi confinanti, spesso in difficoltà.\r\n\r\nTale il portato sulla politica internazionale che l'atteggiamento degli Usa, in precedenza critico perché il fall-out radioattivo di Fukushima aveva raggiunto le loro coste, ora è indirizzato a appoggiare il piano nipponico... \"forse\" per motivi geopolitici di contrapposizione alle rimostranze cinesi e di coinvolgimento di Tokyo nel contenimento dell'espansionismo cinese. Questo si scontra con il problema di dover cambiare la costituzione nipponica che prevede l'impossibilità per l'esercito dell'imperatore di agire fuori dai confini di Yamato-ku e la rinuncia a qualsiasi mezzo bellico per risolvere contenziosi internazionali; benché Abe Shinzo sia riuscito a introdurre nel 2015 una serie di leggi che permetterebbero una maggiore libertà di movimento e assistenza delle attività americane in ambito regionale. Ma la riforma costituzionale vera e propria prevede tempi lunghi.\r\n\r\nMa molte altre situazioni allarmanti insistono nell'area e a Sabrina Moles non pare vero di affrontare uno per uno questi argomenti a cominciare da Taiwan, dove è atterrata una delegazione legata alla passata amministrazione trumpiana, ma si tratta di un'isola dove si concentrano molti motivi di contesa: dalla carenza dei nanochip – che si sono rilevati un comparto monopolistico di Taipei, negando forniture all'industria cinese – alle provocazioni da ambo i lati, un contenzioso che proviene da lontano, come ci illustra Alessandra Colarizi in questo pezzo: https://ogzero.org/taiwan-e-snodo-essenziale-tra-loccidente-e-il-sogno-cinese/ e che Sabrina puntualizza, dai voli provocatori di jet militari sui cieli di Formosa.\r\n\r\nUn altro accenno è quello inevitabile al cambiamento climatico, destinato a venire disatteso, ma troppo di moda per venire disatteso, tanto che si ipotizza un vertice sull'argomento tra Xi e Biden. Ma il motivo di maggiore preoccupazione in Sudest asiatico ora è Myanmar e ciò che vi capita che stiamo cercando di seguire nella rutilante rincorsa degli eventi e in attesa dell'uscita del volume di Massimo Morello (https://ogzero.org/studium/burma-blue-riavvolgere-il-nastro-dalla-fine/) diamo notizia delle decorazioni dei vasi del capodanno birmano, che recano scritte contro il golpe.\r\n\r\nMa quello che sembra off topic è la situazione vaccinale dei Balcani, se non fosse che una grande maggioranza dei molti vaccini serbi sono sinovac...\r\n\r\nUn ultimo argomento riguarda le criptovalute ma questo sarà probabilmente un tema che ci accompagnerà a lungo nelle prossime puntate.\r\n\r\n\"16 Fukushima, una tempesta in un bicchiere di acqua radioattivamente geopolitica?\".\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://youtu.be/cSpY7J8yaMk","18 Aprile 2021","2021-04-18 03:25:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive-300x158.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive-300x158.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive-1024x538.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/un-milione-di-tonnelate-di-acque-radioattive.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 16",1618714783,[159,160,161,162,163,164,165,166,167,168,169,170],"http://radioblackout.org/tag/abe-shinzo/","http://radioblackout.org/tag/comfort-women/","http://radioblackout.org/tag/formosa/","http://radioblackout.org/tag/fukushima/","http://radioblackout.org/tag/giappone/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/myanmarcoup/","http://radioblackout.org/tag/senkaku/","http://radioblackout.org/tag/suga-yoshihide/","http://radioblackout.org/tag/taipei/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/","http://radioblackout.org/tag/tepco/",[27,31,21,25,23,172,29,19,33,17,173,15],"myanmar","Taiwan",{"post_content":175},{"matched_tokens":176,"snippet":177,"value":178},[72],"sicurezza”, perché le quantità di \u003Cmark>trizio\u003C/mark> sarebbero minime dopo la purificazione.","Fukushima, una tempesta in un bicchiere di acqua radioattivamente geopolitica?\r\n\r\nhttps://youtu.be/Q5p283KZGa8\r\n\r\nCosa è davvero cambiato in Giappone dopo l'era Abe Shinzo? 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prospettive delle sinistre latinoamericane in questa fase e il ruolo dell'esercito nella crisi peruviana.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/BASTIONI-151222-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","18 Dicembre 2022","2022-12-18 16:01:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 15/12/2022- FUSIONE NUCLEARE VERITA' E BUGIE DEL SOGNO RASSICURANTE DELL'ENERGIA INFINITA -PERU' FRA GOLPE E RIVOLTE ,CASTILLO L'ENNESIMO PRESIDENTE IN BALIA DELLE FRATTURE STORICHE DEL PAESE ANDINO.","podcast",1671379244,[216],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[199],{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[72],"come il deuterio e il \u003Cmark>trizio\u003C/mark> che non si trovano in","Bastioni di Orione affronta in questa puntata il tema delle prospettive della fusione nucleare dopo l'annuncio mediatico della riuscita dell'esperimento di 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Infatti in questo mini hub di via Maria Ausiliatrice a Torino, tra gli svariati aperti ultimamente in tutta Italia, si trovano anche le persone dietro all'algoritmo della piattaforma ed è contro di loro che i fattorini hanno deciso di alzare i toni. Contro chi continua ad ignorarli quando chiedono indennizzi per i costi di manutenzione dei loro mezzi, o che finiscano i disagi provocati dagli applicativi di riconoscimento facciale e tutta un'altra serie di necessità dei lavoratori, che Glovo continua a rinviare e poi a lasciar cadere nel dimenticatoio. 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Oggi in Italia si torna a parlare di alternanza scuola/lavoro. Come spessissimo accade in questo paese se ne parla a tragedia avvenuta. Lorenzo Parelli, studente di 18 anni è morto l'ultimo giorno di PCTO (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali e sull'orientamento) schiacciato da una putrella. Come sempre in questi casi mandiamo dai microfoni di radio blackout un forte abbraccio ai cari della vittima e alla comunità che lo piange. E come sempre in questi casi, invitiamo a riflettere e a reagire dioi questi veri e propri attacchi da parte di chi è responsabile della mattanza di lavoratori e da oggi anche di studenti: la classe padronale.\r\n\r\nAppunto parlando di reazioni, per questo terzo approfondimento, abbiamo intervistato Ludovica, studentessa del collettivo OSA di Roma per raccontarci un po' il suo punto di vista su questi percorsi di alternanza scuola lavoro e su come sia lo stato dell'arte sull'opposizione da parte degli studenti organizzati a questi percorsi. Inoltre ci riporterà la testimonianza della repressione ricevuta nell'ultima mobilitazione da loro lanciata dopo la morte di Lorenzo Parelli e rilancerà i prossimi appuntamenti di questo percorso di lotta che da parte del loro collettivo mira alla totale abolizione dei percorsi obbligatori di alternanza scuola/lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_OSA-contro-alternanza-scuola-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Gennaio 2022","2022-01-30 14:15:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272209730_933550210867715_5170762317152423856_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 25/01/2022",1643552028,[],[],{"post_content":242},{"matched_tokens":243,"snippet":244,"value":245},[72],"di tonnellate d’acqua contaminata al \u003Cmark>trizio\u003C/mark> che ogni settimana sono versate"," \r\n\r\nPer il primo collegamento abbiamo avuto il privilegio di farci trasportatori della viva testimonianza di Peppe, che con gli altri suoi colleghi riders, era a parlarci al telefono, direttamente dagli uffici del Glovo Market. 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