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Quando l’11 marzo 2011, uno \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> investì la costa nord-orientale del Giappone, i generatori di emergenza che avrebbero dovuto entrare in funzione per mantenere alla giusta temperatura l’impianto, vennero sommersi.\r\nLa fusione dei noccioli di tre reattori nucleari provocò il più grave incidente nucleare dopo quello di Chernobyl.\r\nAncora oggi il nocciolo del secondo reattore è fuori controllo. 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Se in Italia il blocco degli sfratti è rimandato a giugno con lo tsunami che questo provocherà, i canoni di affitto rimangono fittiziamente invariati, a dispetto di ogni legge di mercato. L'aspetto più preoccupante, però, è l'incombere all'orizzonte di fondi immobiliari internazionali, come Cerberus e Blackstone, pronti a nutrirsi \"dei cadaveri lasciati sul terreno dalle crisi economiche\" a fini speculativi. Che effetti può avere questo? Cosa ci insegna la Spagna post-2008? Come ci si può organizzare per non lasciare che le città siano fagocitate da questi fondi? Ne abbiamo parlato con Stefano di NapoliMonitor e autore di \"Le mani della finanza internazionale sulla città\".\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/fondi.mp3\"][/audio]","27 Gennaio 2021","2021-01-27 16:26:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mani_sulla_citta2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"159\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mani_sulla_citta2-300x159.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mani_sulla_citta2-300x159.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mani_sulla_citta2-768x407.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mani_sulla_citta2.jpg 999w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'orizzonte fosco dell'abitare: fondi internazionali e necessità di organizzarsi",1611764816,[157,158,159,160],"http://radioblackout.org/tag/citta/","http://radioblackout.org/tag/fondi-immobiliari/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-degli-affitti/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/",[162,163,164,165],"città","fondi immobiliari","sciopero degli affitti","speculazione",{"post_content":167},{"matched_tokens":168,"snippet":169,"value":170},[18],"rimandato a giugno con lo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> che questo provocherà, i canoni","La crisi economica, che accompagna quella pandemica dalla primavera 2020, ha portato a una contrazione del mercato immobiliare, tra chi non è più in grado di pagare l'affitto, chi ha scelto di non pagarlo, chi ha interrotto il contratto lasciando la casa, chi ha patteggiato la riduzione o, ancora, si è rivolto all'usura per mantenersi un tetto sulla testa. 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Più di settemila persone si sono mosse dal quartiere di San Lorenzo e hanno raggiunto il ministero delle Infrastrutture, dopo aver toccato luoghi significativi, in particolare per gli studenti universitari, come la sede di Lazioadisu e quella dell'Acer (associazione dei costruttori edili romani), a cui è stato consegnato l'avviso di sfratto dalla capitale.\r\nPrecari e studenti, migranti e inquilinato resistente hanno proseguito così il percorso dello tsunami tour per il diritto all'abitare iniziato il 6 aprile con l'occupazione di più di dieci stabili vuoti e inutilizzati, rispondendo anche al recente sgombero di Tor Tre Teste.\r\nAscolta la diretta con Alessia dello studentato occupato Degage: alessia degage\r\n ","16 Maggio 2013","2013-05-24 13:17:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/f6f49309-4243-4ba8-e89f-6931a035a87d-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"161\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/f6f49309-4243-4ba8-e89f-6931a035a87d-300x161.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/f6f49309-4243-4ba8-e89f-6931a035a87d-300x161.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/f6f49309-4243-4ba8-e89f-6931a035a87d.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ancora TsunamiTour per Roma",1368739754,[193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203],"http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/degage/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/",[205,206,51,207,208,209,210,211,212,15,213],"corteo","degage","linformazione-di-blackout","manifestazione","news","notizie","occupazione","occupazioni","sfratti",{"post_content":215,"post_title":219},{"matched_tokens":216,"snippet":217,"value":218},[18],"proseguito così il percorso dello \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> tour per il diritto all'abitare","Una lunga giornata di mobilitazione ha attraversato le strade della città di Roma per quasi tutta la giornata. 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In realtà Serracchiani è sino in fondo inserita nelle logiche correntizie del PD, al punto che in campagna elettorale a sostenerla è venuto Matteo Renzi mentre Pierluigi Bersani non si è fatto vedere.\r\nIl dato certo che emerge dal voto in quest'angolo di nordest è l'accrescimento della disaffezione verso la politica istituzionale, che in parte si era espressa alle recenti politiche nel voto alla compagine guidata dal comico genovese.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico, un compagno di Trieste\r\n\r\ntrieste","24 Aprile 2013","2013-04-29 11:53:17","Tutti gli uomini del Presidente",1366816421,[265,266,267,268,269],"http://radioblackout.org/tag/democrazia-autoritaria/","http://radioblackout.org/tag/governo/","http://radioblackout.org/tag/napolitano/","http://radioblackout.org/tag/serracchiani/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[35,271,29,272,273],"governo","serracchiani","trieste",{"post_content":275},{"matched_tokens":276,"snippet":277,"value":278},[18],"Giulia sono state un piccolo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> politico, che, a due mesi","L'incarico per la formazione del nuovo governo è stato affidato da Napolitano ad Enrico Letta, ex vicesegretario del partito Democratico. Mentre le agenzie battevano la notizia abbiamo sentito Marco Revelli, sociologo e docente all'università del Piemonte orientale.\r\nCon lui abbiamo provato a capire meglio gli avvenimenti dell'ultima settimana: dall'implosione del PD alla rielezione di Giorgio Napolitano.\r\nSecondo Revelli siamo di fronte ad un \"mutamento di regime politico\" che da il via ad una discontinuità istituzionale. Napolitano, accentuando ulteriormente l'attitudine a superare il ruolo di mero garante dell'ordine costituzionale, ha inaugurato un presidenzialismo di fatto. Esautorato un parlamento incapace di riprendersi la propria sovranità, ha preso in mano la situazione, facendo leva sulla prerogativa presidenziale di sciogliere le camere.\r\nEsemplare il suo discorso di insediamento in cui ha interpretato il ruolo del padre della patria fustigando i figli riottosi ed inetti. Va in scena il sadomasochismo politico: i fustigati che fanno atto di sottomissione plaudendo chi brandisce la frusta.\r\nE' il punto di arrivo di un lento ma inesorabile processo di affievolimento della funzione di rappresentanza dei partiti.\r\nD'altra parte la crisi italiana ha impensierito molto poco i mercati, perché, come dichiarato da Draghi, \"il pilota automatico\" è inserito: i meccanismi della governance transnazionale funzionano lo stesso.\r\nL'ultimo dei partiti nel senso classico è imploso in una guerra di tutti contro tutti, dove non è possibile rintracciare ragioni politiche, perché la faida è trasversale agli schieramenti ed investe in modo sempre più netto l'unica gioco che conta: quello del potere.\r\nCome nel \"finale di partita\" Beckettiano i vari protagonisti sbagliano tutte le mosse, in un non sense che porta alla dissoluzione.\r\nAscolta l'intervento di Marco Revelli:\r\n\r\nRevelli\r\n\r\nLe recenti elezioni per il rinnovo della giunta regionale in Friuli Venezia Giulia sono state un piccolo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> politico, che, a due mesi dalle elezioni politiche, costituisce un piccolo test.\r\nDue mesi fa aveva votato il 77,20% degli aventi diritto, l'ultimo fine settimana sono andati a votare solo il 50,5% degli elettori friulani e giuliani, nel 2008, alle ultime regionali, aveva votato il 64,24%. Ancora più impressionante il dato sui voti effettivamente espressi. Il PDL nel 2008 aveva preso 409.000 voti contro i 209.000 di quest'anno, il PD ne aveva presi 351.000, oggi ne prende 211.000.\r\nSignificativa anche la flessione del M5S che perde un elettore su tre rispetto alle politiche.\r\n\r\nOggi la neopresidente della Regione Debora Serracchiani, commentando il proprio, peraltro risicatissimo, successo, lo attribuisce ad una sorta di indipendenza dalle beghe del partito. In realtà Serracchiani è sino in fondo inserita nelle logiche correntizie del PD, al punto che in campagna elettorale a sostenerla è venuto Matteo Renzi mentre Pierluigi Bersani non si è fatto vedere.\r\nIl dato certo che emerge dal voto in quest'angolo di nordest è l'accrescimento della disaffezione verso la politica istituzionale, che in parte si era espressa alle recenti politiche nel voto alla compagine guidata dal comico genovese.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico, un compagno di Trieste\r\n\r\ntrieste",[280],{"field":96,"matched_tokens":281,"snippet":277,"value":278},[18],{"best_field_score":176,"best_field_weight":177,"fields_matched":26,"num_tokens_dropped":48,"score":178,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":59,"first_q":18,"per_page":285,"q":18},6,7,{"facet_counts":288,"found":40,"hits":323,"out_of":487,"page":26,"request_params":488,"search_cutoff":37,"search_time_ms":91},[289,301],{"counts":290,"field_name":299,"sampled":37,"stats":300},[291,293,295,297],{"count":14,"highlighted":292,"value":292},"anarres",{"count":17,"highlighted":294,"value":294},"stakka stakka",{"count":17,"highlighted":296,"value":296},"liberation front",{"count":26,"highlighted":298,"value":298},"backwards","podcastfilter",{"total_values":91},{"counts":302,"field_name":36,"sampled":37,"stats":321},[303,305,307,309,310,312,314,315,317,319],{"count":17,"highlighted":304,"value":304},"M5S",{"count":17,"highlighted":306,"value":306},"elezioni",{"count":26,"highlighted":308,"value":308},"Grillo",{"count":26,"highlighted":18,"value":18},{"count":26,"highlighted":311,"value":311},"ingroia",{"count":26,"highlighted":313,"value":313},"indonesia",{"count":26,"highlighted":119,"value":119},{"count":26,"highlighted":316,"value":316},"no aeroporto",{"count":26,"highlighted":318,"value":318},"neocolonialismo",{"count":26,"highlighted":320,"value":320},"new yogyakarta international airport",{"total_values":322},18,[324,362,384,413,436,459],{"document":325,"highlight":338,"highlights":352,"text_match":98,"text_match_info":361},{"comment_count":48,"id":326,"is_sticky":48,"permalink":327,"podcastfilter":328,"post_author":292,"post_content":329,"post_date":330,"post_excerpt":54,"post_id":326,"post_modified":331,"post_thumbnail":332,"post_title":333,"post_type":334,"sort_by_date":335,"tag_links":336,"tags":337},"13864","http://radioblackout.org/podcast/fukushima-due-anni-dopo/",[292],"11 marzo 2013. A due anni dallo tsunami che provocò un l’incidente nucleare della stessa gravità di quello di Chernobyl, l’obiettivo delle autorità giapponesi è creare le condizioni per la riapertura degli impianti.\r\nLa priorità è convincere la gente a non avere più paura.\r\nLa prefettura di Fukushima ha stretto un accordo con la IAEA (International Atomic Energy Agency) per alleviare le conseguenze dell’incidente. La cooperazione riguarderà il monitoraggio della radiazione, la bonifica, la decontaminazione e la tutela della salute umana.\r\n\r\nPer contribuire ad una maggior “consapevolezza” della popolazione, la IAEA si impegnerà nell’organizzazione di conferenze, seminari e gruppi di lavoro, in cooperazione con l’università, per sensibilizzare sugli effetti dell’esposizione alle radiazioni sulla salute. Verranno affrontate, in particolare, le questioni della “paura delle radiazioni” e dei disturbi da stress per chi vive o viveva nella zona intorno Fukushima. Le autorità, che non possono eliminare la radioattività, cercano di “tamponare” la disperazione di chi è stato sradicato dalla propria terra, dalla propria casa, dal proprio lavoro e contemporaneamente di rendere serena l’esistenza di chi, qualche chilometro più in là, è stato autorizzato a rimanere confrontandosi quotidianamente con un pericolo che non si vede, non si sente, non si tocca.\r\nI giapponesi finanzieranno le attività fatte per convincerli che tutto andrà a posto, che la radioattività non li deve preoccupare e che per il progresso, ogni tanto, qualche piccolo dazio si deve pagare. Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del nucleare in Giappone, perché solo una popolazione “normalizzata” permetterà la riapertura delle centrali nucleari, che possono ancora garantire lauti profitti alle società che le gestiscono.\r\n\r\nSul fronte degli interventi di bonifica e ripristino, per evitare guai Tepco, la società proprietaria della centrale di Fukushima, fa ricorso ad una matriosca di lavoratori in appalto, scaricando così su altre società la responsabilità delle verifiche sulla salute dei lavoratori.\r\nI controlli di Tepco riguardano il controllo degli occhi per verificare casi di cataratta. Un vero caso di fumo negli occhi, per evitare le reali emergenze sanitarie, derivanti dall’esposizione alle radiazioni, il cui livello è tanto alto da rendere impossibile agli umani l’ingresso in alcune aree della centrale colpita dal maremoto.\r\nL’intero sistema è ben lontano dall’essere messo in sicurezza.\r\nLunghissima la lista dei cibi nei quali è stato rinvenuto un livello di radioattività superiore ai limiti – sin troppo alti – fissati dalle autorità.\r\n\r\nDalle nostre parti è appena scoppiato il caso dei cinghiali radioattivi, animali nei quali è stata riscontrata una quantità abnorme di cesio 137. I cinghiali sono stati abbattuti in Valsesia in provincia di Vercelli. Sono ancora conseguenze dell’incidente di Chernobyl o un po’ di scorie radioattive sono finite nei boschi?\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Marzo Tafel. Ascolta la diretta 2013 03 10 tafel fukushima due anni","11 Marzo 2013","2018-10-17 23:00:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/fukushima-controlli-nucleari-200x110.jpg","Fukushima. Due anni dopo","podcast",1362972998,[116,64,117,66],[119,22,20,18],{"post_content":339,"tags":343},{"matched_tokens":340,"snippet":341,"value":342},[18],"2013. A due anni dallo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> che provocò un l’incidente nucleare","11 marzo 2013. A due anni dallo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> che provocò un l’incidente nucleare della stessa gravità di quello di Chernobyl, l’obiettivo delle autorità giapponesi è creare le condizioni per la riapertura degli impianti.\r\nLa priorità è convincere la gente a non avere più paura.\r\nLa prefettura di Fukushima ha stretto un accordo con la IAEA (International Atomic Energy Agency) per alleviare le conseguenze dell’incidente. 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\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl podcast di Backwards di sabato 11. maggio 2024, con questi brani:\r\n\r\n \tStereossauro \"Fora De Pé\" (con Ana Magalhães)\r\n \tJoven Myke \"Omori\"\r\n \tGlaare \"Terminator 2\"\r\n \tMadeline Goldstein \"Seed Of Doubt\"\r\n \tSoft Riot \"Linked Between Two Minds\"\r\n \tLlora \"Let Me In\"\r\n \tHausfrau \"Dancehall Days\" (cover dei Wang Chung)\r\n \tCynthoni \"Monolithic Cyan Tsunami\"\r\n \tPascal Anders \"Not Fade Away\"\r\n \tRites Of Fall \"Void Instinct\"\r\n \tTerran Wretch & Will Of Margaret \"Temple\"\r\n \tSoft Vein \"Flesh\"\r\n \tNNHMN \"Love\"\r\n \tBedroom Talks \"Tongues Of Fire\"\r\n \tNeon Lies \"Strange Place\"\r\n \tRuhr \"Zeichen\"\r\n \tKorine \"Nothing Here\"\r\n \tRevenge Body \"G.U.Y. – Nocturnal Version\" (cover di Lady Gaga)\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Backwards_podcast_2024_05_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","16 Maggio 2024","2024-05-13 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d'autore alla loro identità.\r\n\r\n\r\n\twww.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/diritti-consumatori/2024/05/04/news/corte_ue_pirati_sentenza_cosa_cambia-422823581/\r\n\thttps://it.wikipedia.org/wiki/HADOPI\r\n\twww.punto-informatico.it/pirateria-online-identificazione-tramite-indirizzo-ip/\r\n\r\n\r\nOps, protonmail did it again: ancora una volta il fornitore svizzero di servizi di comunicazione sedicente privata e sicura Protonmail risponde alle richieste legali di fornire un indirizzo di recupero email legato a un account che porta all'identificazione di un membro dei Mossos d'esquadra coinvolto nell'organizzazione indipendentista catalana Democratic Tsunami.\r\n\r\n\t\r\nrestoreprivacy.com/protonmail-discloses-user-data-leading-to-arrest-in-spain/\r\n\r\n\r\nUna società australiana che produceva sistemi di riconoscimento facciale, forse per non aver pagato i propri sviluppatori filippini, è stata oggetto di un importante data leak, che conteneva oltre ai dati biometrici anche 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Da fervente cristiano, aveva infatti pianificato di convertire una delle tribù di cacciatori-raccoglitori più inavvicinabile del mondo, quella dei Sentinelesi, divenuti famosi per la loro ostilità e diffidenza verso chiunque si avvicini alla loro piccola isola. Non ha fatto eccezione la visita del missionario, che, appena sbarcato, è stato accolto a colpi di frecce, e dunque ucciso. Per la stampa mainstream, questa è stata l’ennesima occasione per puntare il dito contro gli abitanti di North Sentinel, accusandoli di essere dei selvaggi violenti ed assassini, che, avendo sempre rifiutato i luccicanti doni e privilegi della nostra civiltà, si ostinano a vivere in modo “arretrato”.\r\n\r\nMa è davvero questa la verità? I Sentinelesi, secondo il nostro stereotipo dei popoli primitivi, soffrono veramente la miseria e la fatica di non aver accettato il progresso della civiltà?\r\n\r\nIl loro stile di vita così in sintonia con la natura circostante (che ha permesso loro di resistere indenni allo tsunami del 2004) e la loro struttura sociale non gerarchica è davvero un sintomo di infantilità sociale e di modi di sussistenza ormai sorpassati?\r\n\r\nI loro attacchi a colpi di frecce sono la manifestazione di una natura violenta ed aggressiva o piuttosto la legittima autodifesa di un popolo che da almeno 30 000 anni vive su quell’isola e che ha capito di non avere nulla da guadagnare (ma solo da perdere) dal contatto con il mondo esterno?\r\n\r\nLe risposte a queste domande possono venire suggerite dalla storia delle Isole Andamane, di che risultato ha portato la loro conquista da parte degli Inglesi, degli Indiani, ed infine del turismo di massa: dalle stragi fisiche alle morti per le malattie introdotte dai conquistatori, fino agli attuali “safari umani”, questo è ciò che le popolazioni circostanti hanno dovuto sopportare in seguito all’apertura (forzata o meno) verso la modernizzazione.\r\n\r\nCon l’aiuto di Enrico Manicardi ripercorriamo la storia degli Andamanesi, per capire meglio che storia hanno avuto, chi sono oggi, come vivono e che cosa abbiamo da imparare da loro.\r\n\r\nUna riflessione estesa, che comprende una critica radicale alla religione, al colonialismo (vecchio e nuovo), al turismo, alla scienza e molto altro. Per mettere in discussione quella fede cieca che riponiamo nella nostra civiltà, che viviamo come l’unico dei mondi possibili. Fortunatamente sul pianeta esistono ancora delle persone che ci ricordano che può non essere così.\r\n\r\nAscolta l'audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/sentinel.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Dicembre 2018","2019-01-31 12:37:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/af-200x110.jpg","Missionario viene ucciso a colpi di frecce da una tribù delle isole andamane: una riflessione sui popoli non civilizzati",1545484198,[],[],{"post_content":451},{"matched_tokens":452,"snippet":453,"value":454},[18],"loro di resistere indenni allo \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> del 2004) e la loro"," \r\n\r\nIl 17 novembre il giovane americano John Allen Chau raggiunge l’isola di North Sentinel (situata nell’Oceano Indiano) con l’intenzione di fronteggiare quella che definisce nel suo diario “l’ultima roccaforte di Satana”. 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Tra questi residenti, moltissimi hanno deciso di non arrendersi, di non vendere le terre e di iniziare un movimento di protesta che tuttora può contare su diversi metodi di lotta. \r\n\r\nLa repressione verso di loro è stata, e continua ad essere, molto violenta, da parte degli apparati di polizia e dello stato, ma altrettanto determinata è la resistenza di queste persone, che si oppongono al saccheggio dei loro terreni, al proprio ricollocamento e rivendicano invece la propria autonomia.\r\n\r\nOltre alla difesa della loro comunità e indipendenza, le ragioni per contrastare il progetto sono tante: una cementificazione di tale portata comporterebbe dei danni ambientali ingenti, perché distruggere le dune di sabbia presenti attualmente lungo la costa significa mettere a rischio la zona in caso di tsunami e di alluvioni, e perché le rotte migratorie delle numerosissime specie di uccelli presenti nella zona verrebbero ostacolate dagli aerei dell'aeroporto. A repentaglio viene messa anche la presenza di alcuni siti storici e culturali buddisti presenti nella zona.\r\n\r\nIl progetto dell'aerotropoli si inserisce in realtà in un quadro più ampio, ovvero quello dell'espansione del turismo e dell'aviazione in Indonesia: il governo sta preparando la costruzione di 57 aeroporti entro il 2020, per aumentare sempre di più il numero di turisti nel paese, senza tenere conto del portato distruttivo di un simile piano: la realizzazione di un solo aeroporto comporta una quantità immensa di strade, autostrade, camion, centrali energetiche, oleodotti, impianti, industrie, ecc, che cambierebbero completamente il volto di un territorio finora ancora caratterizzato da luoghi selvatici e non industrializzati. Un ennesimo esempio di come il profitto non guardi in faccia nessuno.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/nyia.mp3\"][/audio]","11 Gennaio 2018","2019-01-31 12:50:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/protest-nyia-airport-indonesia-767x1024-200x110.jpg","L'espansione del turismo e dell'aviazione in Indonesia: il mega-progetto del New Yogyakarta International Airport",1515671075,[471,472,473,474,475],"http://radioblackout.org/tag/indonesia/","http://radioblackout.org/tag/neocolonialismo/","http://radioblackout.org/tag/new-yogyakarta-international-airport/","http://radioblackout.org/tag/no-aeroporto/","http://radioblackout.org/tag/turismo/",[313,318,320,316,477],"turismo",{"post_content":479},{"matched_tokens":480,"snippet":481,"value":482},[18],"la zona in caso di \u003Cmark>tsunami\u003C/mark> e di alluvioni, e perché"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nDal 2011, gli abitanti di Kulong Progo, in Indonesia, sono minacciati dal progetto di costruzione del New Yogyakarta International Airport, una mega-opera che consiste in un aeroporto con annessa una vera e propria città per ricchi turisti e imprenditori: centri commerciali, uffici, hotel, golf club, villaggi turistici, zone industriali e aree residenziali dovrebbero sorgere in un'area di ben 2.000 ettari, in cui fino al 2011 vivevano 11.000 persone che si autosostentavano con metodi di agricoltura tradizionali. 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