","Irlanda, Brexit e pandemia: si riaccendono le tensioni","post",1613132028,[60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/belfast/","http://radioblackout.org/tag/irlanda/","http://radioblackout.org/tag/irlanda-del-nord/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/unionisti/",[66,67,68,69,70],"belfast","Irlanda","irlanda del nord","UK","unionisti",{"tags":72},[73,75,77,79,81],{"matched_tokens":74,"snippet":66},[],{"matched_tokens":76,"snippet":67},[],{"matched_tokens":78,"snippet":68},[],{"matched_tokens":80,"snippet":69},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[70],"\u003Cmark>unionisti\u003C/mark>",[85],{"field":34,"indices":86,"matched_tokens":88,"snippets":90},[87],4,[89],[70],[83],578730123365712000,{"best_field_score":93,"best_field_weight":94,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":95,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":97,"highlight":111,"highlights":116,"text_match":120,"text_match_info":121},{"cat_link":98,"category":99,"comment_count":46,"id":100,"is_sticky":46,"permalink":101,"post_author":49,"post_content":102,"post_date":103,"post_excerpt":52,"post_id":100,"post_modified":104,"post_thumbnail":105,"post_thumbnail_html":106,"post_title":107,"post_type":57,"sort_by_date":108,"tag_links":109,"tags":110},[43],[45],"68209","http://radioblackout.org/2021/04/irlanda-del-nord-in-fiamme-gli-unionisti-scendono-in-piazza/","Sono notti di fuoco in Irlanda del Nord. La comunità Unionista continua a scendere in piazza per protestare contro il confine marittimo - e non solo - che li allontana ulteriormente dal resto della Gran Bretagna. Gli effetti della Brexit hanno riacuito i conflitti e tra un lancio di molotov e l'altra abbiamo cercato di fare chiarezza insieme a Daniele, redattore di Radio Blackout e Les Enfants Terribles.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/irlanda.mp3\"][/audio]","9 Aprile 2021","2021-04-12 11:20:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59-300x122.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59-300x122.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59-1024x418.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59-768x313.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/053202513-fa537704-5194-4398-a1d6-e1d71932bb59.jpg 1260w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Irlanda del Nord in fiamme: gli Unionisti scendono in piazza",1617968224,[],[],{"post_title":112},{"matched_tokens":113,"snippet":115,"value":115},[114],"Unionisti","Irlanda del Nord in fiamme: gli \u003Cmark>Unionisti\u003C/mark> scendono in piazza",[117],{"field":118,"matched_tokens":119,"snippet":115,"value":115},"post_title",[114],578730123365187700,{"best_field_score":122,"best_field_weight":123,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":124,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":126,"highlight":149,"highlights":154,"text_match":120,"text_match_info":158},{"cat_link":127,"category":128,"comment_count":46,"id":129,"is_sticky":46,"permalink":130,"post_author":49,"post_content":131,"post_date":132,"post_excerpt":52,"post_id":129,"post_modified":133,"post_thumbnail":134,"post_thumbnail_html":135,"post_title":136,"post_type":57,"sort_by_date":137,"tag_links":138,"tags":145},[43],[45],"44862","http://radioblackout.org/2017/12/brexit-accordo-raggiunto-ma-la-partita-e-solo-allinizio/","L’8 dicembre Jean-Claude Juncker e Theresa May hanno raggiunto un primo accordo sulla Brexit.\r\nLa palla ora passa al Parlamento europeo che il 14 e 15 dicembre è chiamato ad approvarlo. Poi toccherà ai 27 stati dell’Unione ratificarlo nei prossimi due anni. Ma sono in molti a scommettere che saranno di più.\r\n\r\nLa Gran Bretagna stima che il costo per l'adempimento dei suoi obblighi finanziari sia compreso tra 40 e 45 miliardi di euro e dovrà garantire diritti speciali per 4 milioni di europei. L'intesa apre la strada ai negoziati commerciali. Il premier britannico e il presidente della Commissione europea hanno siglato un documento di 15 pagine che fa il punto della situazione e indica ai negoziatori il percorso per una seconda fase di colloqui.\r\n\r\n\"L'intesa comune\" raggiunta dai negoziatori \"riconosce il ruolo della Corte di giustizia\" europea \"come l'arbitro ultimo dell'interpretazione della legislazione dell'Unione\". Allo stesso tempo, si legge nel testo della comunicazione della Commissione Ue, saranno i tribunali britannici a occuparsi delle cause sollevate dai cittadini Ue sulla tutela dei loro diritti. I giudici britannici potranno rivolgersi alla Corte Ue per questioni interpretative \"entro 8 anni\" dall'entrata in vigore delle norme sui cittadini. La dichiarazione congiunta tra Regno Unito e Unione europea contiene \"garanzie concrete per i cittadini\" da entrambi i lati della Manica, ha ribadito il capo negoziatore dell'Ue Michel Barnier in conferenza stampa. Tra i punti condivisi: tutte le persone arrivate nell'Ue o nel Regno Unito prima della Brexit potranno continuare a lavorare o studiare, i membri della famiglia conserveranno il diritto alla riunificazione, saranno conservati i diritti alle prestazioni sociali.\r\n\r\nNon ci sarà alcun confine fisico tra la provincia britannica e la Repubblica d'Irlanda a Sud, ma la May ha sottolineato che sarà preservata l'integrità del Regno Unito, anche se l'Irlanda del Nord godrà di uno statuto speciale. 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Il partito socialista di Pedro Sanchez, dopo un lungo tentennamento, si è schierato in modo secco a fianco degli unionisti. Questa decisione potrebbe dare a Rajoy la maggioranza necessaria a far scattare l'articolo della costituzione che permette la sospensione dell'autonomia catalana.\r\n\r\nIn queste ore i Mossos, la polizia catalana, quella che, in caso di indipendenza, diverrebbe la polizia nazionale della nuova Repubblica, ha chiuso il parco che circonda il parlamento per difenderlo da attacchi.\r\n\r\nLa guardia civil e la policia centrale sono schierate da giorni in Catalogna, pronte ad intervenire.\r\n\r\nIl fine settimana è stato caratterizzato da un'imponente manifestazione unionista per le strade di Barcellona, cui hanno preso parte anche esponenti dell'estrema destra. I numeri, sebbene inferiori alle manifestazioni indipendentiste della settimana precedente, sono comunque indicativi di una società catalana spaccata in due. La Catalogna è terra di immigrazione sin dall'ottocento, Barcellona è una grande città cosmopolita. La grande industria sta dando segnali di nervosismo di fronte al possibile acuirsi della crisi, mentre la piccola e media impresa si attesta sul fronte catalanista. I due fronti che si stanno combattendo appaiono attraversati da un'analoga attitudine interclassista. Tutti insieme sulla stessa barca in nome di opposti nazionalismi.\r\n\r\n \r\n\r\nUn altro elemento sul piatto è la polarizzazione provocata dalla violenta repressione del 1° ottobre, il giorno del referendum, che il governo di Madrid ha provato ad impedire, perché lo ha considerato illegittimo. La creazione di un nuovo Stato, con relativi confini, esercito e polizia è una prospettiva che raccoglie un forte consenso.\r\n\r\n \r\n\r\nLe forze politiche che avevano spinto, e spingono, verso la secessione sono diverse e spesso in conflitto tra loro. Un ex partito moderato, Convergencia i Uniò, quello da cui proviene il President Carles Puigdemont, si è trasformato in un acceso gruppo indipendentista nel giro di pochi mesi cambiando il nome in Partit Democratic de Cataluunya . Pesa sulla metamorfosi soprattutto la volontà di deviare l’insoddisfazione generale verso i dirigenti politici regionali responsabili di una serie di misure antipopolari: taglio delle spese sociali, in particolare nell’istruzione e nella sanità, oltre che in ambito pensionistico, che avevano peggiorato le condizioni di vita di milioni di catalani.\r\n\r\n \r\n\r\nDopo le elezioni della Generalitat del 2015, terminate con la vittoria degli indipendentisti come numero di seggi, ma non di voti, si rafforza anche un nuovo protagonista del teatro elettorale, la CUP (Candidaturas de Unidad Popular), un partito “anticapitalista” che sembra sia riuscito a rappresentare a livello istituzionale il dissenso sociale radicalizzato. La CUP dispone di pochi, ma determinanti seggi e per appoggiare il Govern, ha imposto le dimissioni di Artur Mas denunciato come il responsabile dei provvedimenti antisociali avviati già da alcuni anni. Il suo successore, l’ormai noto a livello mondiale Carles Puigdemont, però era il suo principale collaboratore nelle scelte politiche antipopolari.\r\n\r\n \r\n\r\nE’ molto interessante, come sintomo della diffusa rabbia contro il Parlament, il fatto che, nella primavera del 2011, migliaia manifestanti assediarono questo edificio a Barcellona e costrinsero Artur Mas ad atterrare in elicottero. Lo scopo era di impedire le preannunciate decisioni antisociali. Si trattò quindi di un’evidente protesta extra e antistituzionale a sfondo decisamente sovversivo.\r\n\r\n \r\n\r\nLa terza componente separatista è la storica Esquerra Republicana de Catalunya che è riuscita ad aumentare notevolmente i consensi sfruttando il nuovo vento di opinione pubblica. L’alleanza delle tre formazioni indipendentiste ha dato vita, dopo molti mesi, ad un Govern che si è pubblicamente impegnato ad attuare, in pochi mesi, una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza. Il referendum del 1° ottobre avrebbe dovuto essere un passaggio di legittimazione e i tempi erano stati accelerati.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDa parte sua, il Governo di Madrid, dove il Partido Popular di Mariano Rajoy, pur in minoranza parlamentare, aveva occupato i posti di potere con la cruciale astensione dei socialisti e aveva già dichiarato illegale la consultazione e minacciato forme di attacco frontale che ai più sembravano poco probabili. La magistratura, in buona parte di nomina governativa, aveva affiancato l’esecutivo annullando così l’antica (ipotetica e classica) divisione dei poteri.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIn teoria, Madrid avrebbe potuto considerare senza effetti pratici il referendum e annullarne ogni conseguenza istituzionale, ma ciò non bastava ad affermare la netta superiorità della capitale rispetto alla periferia ribelle, insoddisfatta del livello di autonomia già riconosciuta. Si può perciò capire perché era necessario l’invio della Policia Nacional e della Guardia Civil con le esplicite disposizioni di usare la violenza senza troppe incertezze e di impedire il voto sgomberando brutalmente i seggi. Nel rifiuto di ogni mediazione e nella durezza repressiva si potrebbe ipotizzare una manovra del Partido Popular per conquistare la maggioranza assoluta in una prossima ravvicinata elezione generale. L’arma segreta per carpire fette più ampie di delega sarebbe il confuso, ma reale, sentimento di diffidenza anticatalanista presente nel centro e nel sud della Spagna.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl 3 ottobre uno sciopero generale, convocato da tempo per i diritti sociali e contro la repressione da un insieme di sindacati di base (tra cui la CNT e la CGT), ha poi offerto l’occasione per una serie di manifestazioni enormi. Le strade del centro non sono riuscite a contenere le centinaia di migliaia di persone che hanno urlato la propria rabbia in faccia ai poliziotti pur non usando metodi di aperta rivolta violenta. Anche l’ambiguità data dall’adesione dei piccoli e medi industriali alla “fermata nazionale” (il termine sciopero non è digeribile) è stata superata nelle iniziative vere in piazza. I sindacati maggioritari, la UGT socialista e le Comisiones Obreras catalane, all’ultimo momento hanno dovuto aderire alla protesta per non essere tagliate fuori. I picchetti combattivi di fronte alle fabbriche e i blocchi stradali diffusi ovunque, opere quasi spontanee e dove i militanti dei sindacati minoritari si sono impegnati a fondo, hanno dato la misura del coinvolgimento di movimenti di base tutt’altro che moderati.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio Venza, docente di storia della Spagna contemporanea.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 10 venza cat","10 Ottobre 2017","2017-10-12 17:47:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/mossos-guardia-civil-policia-nacional_10_670x355-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"159\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/mossos-guardia-civil-policia-nacional_10_670x355-300x159.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/mossos-guardia-civil-policia-nacional_10_670x355-300x159.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/mossos-guardia-civil-policia-nacional_10_670x355.png 670w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Catalogna. 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L’alleanza delle tre formazioni indipendentiste ha dato vita, dopo molti mesi, ad un Govern che si è pubblicamente impegnato ad attuare, in pochi mesi, una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza. Il referendum del 1° ottobre avrebbe dovuto essere un passaggio di legittimazione e i tempi erano stati accelerati.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDa parte sua, il Governo di Madrid, dove il Partido Popular di Mariano Rajoy, pur in minoranza parlamentare, aveva occupato i posti di potere con la cruciale astensione dei socialisti e aveva già dichiarato illegale la consultazione e minacciato forme di attacco frontale che ai più sembravano poco probabili. 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L’arma segreta per carpire fette più ampie di delega sarebbe il confuso, ma reale, sentimento di diffidenza anticatalanista presente nel centro e nel sud della Spagna.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl 3 ottobre uno sciopero generale, convocato da tempo per i diritti sociali e contro la repressione da un insieme di sindacati di base (tra cui la CNT e la CGT), ha poi offerto l’occasione per una serie di manifestazioni enormi. Le strade del centro non sono riuscite a contenere le centinaia di migliaia di persone che hanno urlato la propria rabbia in faccia ai poliziotti pur non usando metodi di aperta rivolta violenta. Anche l’ambiguità data dall’adesione dei piccoli e medi industriali alla “fermata nazionale” (il termine sciopero non è digeribile) è stata superata nelle iniziative vere in piazza. I sindacati maggioritari, la UGT socialista e le Comisiones Obreras catalane, all’ultimo momento hanno dovuto aderire alla protesta per non essere tagliate fuori. I picchetti combattivi di fronte alle fabbriche e i blocchi stradali diffusi ovunque, opere quasi spontanee e dove i militanti dei sindacati minoritari si sono impegnati a fondo, hanno dato la misura del coinvolgimento di movimenti di base tutt’altro che moderati.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio Venza, docente di storia della Spagna contemporanea.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 10 venza cat",[195],{"field":156,"matched_tokens":196,"snippet":192,"value":193},[70],{"best_field_score":122,"best_field_weight":159,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":160,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":199,"highlight":213,"highlights":218,"text_match":120,"text_match_info":221},{"cat_link":200,"category":201,"comment_count":46,"id":202,"is_sticky":46,"permalink":203,"post_author":49,"post_content":204,"post_date":205,"post_excerpt":52,"post_id":202,"post_modified":206,"post_thumbnail":207,"post_thumbnail_html":208,"post_title":209,"post_type":57,"sort_by_date":210,"tag_links":211,"tags":212},[43],[45],"25088","http://radioblackout.org/2014/09/ultime-dalla-scozia-post-referendum/","Cosa è cambiato in Scozia dopo il referendum dello scorso giovedì? Anche se ha vinto il NO, il fronte del SI ha fatto emergere un importante movimento che esce dalla consultazione unito e rafforzato. Un movimento nato dal basso e cresciuto nel corso degli ultimi mesi.\r\n\r\nMolte le iniziative che si sono lo stesso susseguite dopo i risultati definitivi. Da segnalare inoltre alcuni scontri tra unionisti e gruppi di estrema destra contro gruppi che sostenevano la Scozia sganciata dal potere centrale. In particolare sganciata dagli affari di Londra e delle grandi compagnie che sfruttano le risorse dei territori e dei mari scozzesi.\r\n\r\nMolto importante anche il ruolo sociale che ha giocato la campagna a favore del Sì coinvolgendo e includendo molte fasce di popolazione migrante o discendente di migranti. Ne abbiamo parlato questa mattina con Adriano, ricercatore precario, che ha passato a Edimburgo le ultime settimane proprio per seguire il voto e le campagne dei due fronti e che ha aggiunto molti elementi interessanti alla scarsa analisi di media e giornali mainstream nostrani degli ultimi giorni.\r\n\r\nAscolta la corrispondenza di Adriano:\r\n\r\nadriano scozia","23 Settembre 2014","2014-10-24 12:38:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/09/scozia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"152\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/09/scozia-300x152.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/09/scozia-300x152.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/09/scozia.jpg 315w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ultime dalla Scozia post referendum",1411435820,[],[],{"post_content":214},{"matched_tokens":215,"snippet":216,"value":217},[70],"segnalare inoltre alcuni scontri tra \u003Cmark>unionisti\u003C/mark> e gruppi di estrema destra","Cosa è cambiato in Scozia dopo il referendum dello scorso giovedì? 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Blackout.\r\nDan è un incredibile personaggio che ha legato le sorti della “scena” rave diy allo sviluppo di una cultura anti-istituzionale legata all’autoproduzione musicale ed all’autogestione degli spazi liberati.\r\nProduce una musica elettronica deviata, spezzata e talvolta rumorosa che deriva da versioni alterate della techno, della jungle e della d’n’b ma le influenze di questo suono multistrato lambiscono spesso territori industrial e noise.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Dan-Hekate-Shorts-sets-benefit-RBO_97.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 9 - Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 50 minuti [Pasta Fisan, Radio Blackout]:\r\n\r\nPasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\n[audio 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2024",1727614359,[385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,290,395,396,397,291,398,399,400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418,293,419,420,421,294,422,423,295,424,425,426,427,428,429,430,431,296,297,298,432,433,434,435,436,437,438,439,440,441,442,443,444,299,300,445,446,447,448,301,449,450,451,452,453,454,455,456,457,458,459,460,461,302,303,304,462,463,464,465,305,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/funk/","http://radioblackout.org/tag/teatro/","http://radioblackout.org/tag/2024/","http://radioblackout.org/tag/ai/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-bandelli/","http://radioblackout.org/tag/asinara/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/benefit-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/break/","http://radioblackout.org/tag/cantautore/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/chitarrista/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/coming-out/","http://radioblackout.org/tag/cultura/","http://radioblackout.org/tag/cyborg/","http://radioblackout.org/tag/dnb/","http://radioblackout.org/tag/dan-hekate/","http://radioblackout.org/tag/dj-mix/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/emily-valentine/","http://radioblackout.org/tag/enzo-moscato/","http://radioblackout.org/tag/experimental/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/","http://radioblackout.org/tag/giuliano-naria/","http://radioblackout.org/tag/hekate-sound-system/","http://radioblackout.org/tag/industrial/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/intolleranti/","http://radioblackout.org/tag/intolleranza/","http://radioblackout.org/tag/jungle/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-nulla/","http://radioblackout.org/tag/la-coscienza-di-isabella/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/lgbtq/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/linguaggio/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/marzo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/migrazioni/","http://radioblackout.org/tag/monologo/","http://radioblackout.org/tag/montaggio/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-militante/","http://radioblackout.org/tag/musica-napoletana/","http://radioblackout.org/tag/napoli/","http://radioblackout.org/tag/nigel-owens/","http://radioblackout.org/tag/noise/","http://radioblackout.org/tag/non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici/","http://radioblackout.org/tag/pasta-fissan/","http://radioblackout.org/tag/penny-kella/","http://radioblackout.org/tag/peppino-brio/","http://radioblackout.org/tag/poesia/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic-radio/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/riflessione/","http://radioblackout.org/tag/robot/","http://radioblackout.org/tag/rossella-simone/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/rugby-femminile/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/short-sets/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/techno/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/trailer/","http://radioblackout.org/tag/tv/","http://radioblackout.org/tag/umberto-eco/","http://radioblackout.org/tag/vibrazioni-sonore/","http://radioblackout.org/tag/vintage/","http://radioblackout.org/tag/vol-7/","http://radioblackout.org/tag/weird/","http://radioblackout.org/tag/white-bantu/","http://radioblackout.org/tag/william-web-bellis/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/","http://radioblackout.org/tag/z-movies/",[478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,261,488,489,490,267,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,509,510,511,308,512,513,514,309,515,516,257,517,518,519,520,521,522,523,524,269,271,265,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534,535,536,537,263,310,538,539,241,540,259,541,542,543,544,545,546,547,548,245,549,550,551,552,235,239,311,553,554,555,556,249,557,558,559,247,560,561,562,563,564,565,566],"'60","'70","'80","#funk","#teatro","2024","a/i","alfredo 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noleggio e pellicole infuocate!!\r\nSpeciale Doris Wishman\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL.-7_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 3 ore 8,30 - Trade \u003Cmark>unionists\u003C/mark> for Palestine 18 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIntervista realizzata tra il 27 aprile e il 13 maggio 2024 dalla redazione di Frittura mista alias radio fabbrica con Paddy Gibson esponente di Trade \u003Cmark>Unionists\u003C/mark> for Palestine (Sydney). Unione di lavoratori e sindacati, che a difesa del popolo palestinese contro gli attacchi militari israeliani, organizza blocchi di armi in partenza o transito dai porti australiani verso Israele, oltre a vari eventi di informazione e protesta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Trade-unionists-for-Palestine_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 4 ore 8,30 - Alfredo Bandelli 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall’interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d’oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 5 ore 9,30 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 5/3/2024 46 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nPuntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-5marzo24_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 5 ore 20 - Migrazione e intolleranze U.Eco, musicata 59 minuti [Radio Blackout, Penny kella]:\r\n\r\nUna lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu’ di vent’anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu’ che mai attuali al giorno d’oggi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Migrazione-e-intolleranze-U.Eco-musicata_59.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 5 ore 23,30 - Dan Hekate - Short sets benefit RBO 97 minuti [Dan Hekate, Radio Blackout]:\r\n\r\nQui sopra trovate i migliori mixati di Dan Hekate a sostegno di Radio Blackout.\r\nDan è un incredibile personaggio che ha legato le sorti della “scena” rave diy allo sviluppo di una cultura anti-istituzionale legata all’autoproduzione musicale ed all’autogestione degli spazi liberati.\r\nProduce una musica elettronica deviata, spezzata e talvolta rumorosa che deriva da versioni alterate della techno, della jungle e della d’n’b ma le influenze di questo suono multistrato lambiscono spesso territori industrial e noise.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Dan-Hekate-Shorts-sets-benefit-RBO_97.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 9 - Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 50 minuti [Pasta Fisan, Radio Blackout]:\r\n\r\nPasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\n[audio 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Unione di lavoratori e sindacati, che a difesa del popolo palestinese contro gli attacchi militari israeliani, organizza blocchi di armi in partenza o transito dai porti australiani verso Israele, oltre a vari eventi di informazione e protesta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Trade-unionists-for-Palestine_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 8,30 - Alfredo Bandelli 27 minuti [Vibrazioni Sonore]:\r\n\r\nUn approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall’interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d’oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 16 - Speciale Autobahn 51 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 8,30 - La casa del nulla 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 8,30 - Racconti Ovali 4 31 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 13,30 - Andrea Santalusia presenta Mintaka 45 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Andrea-Santalusia-presenta-Mintaka_45.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 9,30 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 48 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 20 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 46 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nPuntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-5marzo24_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 10 - Il margine di errore 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nSiamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx – redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 - Cinema Underground: Paolo Gioli 10 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nFotografo e Sperimentatore di nuove tecniche fotografiche analogiche, artista e cineasta avanguardista, Gioli utilizza media molto diversi tra loro, esplorando nuovi linguaggi e rifiutando lo schema che i media stessi impongono. Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Giugno 2024","2024-06-16 14:17:00","Black Holes dal 10 al 16 giugno 2024",1717957642,[],[],{"post_content":838},{"matched_tokens":839,"snippet":840,"value":841},[315],"Martedì 11 ore 12,30 - Trade \u003Cmark>Unionists\u003C/mark> for Palestine 18 minuti [Radio"," \r\n\r\n\r\n\r\nMartedì 11 ore 12,30 - Trade \u003Cmark>Unionists\u003C/mark> for Palestine 18 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias radio fabbrica]:\r\n\r\nIntervista realizzata tra il 27 aprile e il 13 maggio 2024 dalla redazione di Frittura mista alias radio fabbrica con Paddy Gibson esponente di Trade \u003Cmark>Unionists\u003C/mark> for Palestine (Sydney). Unione di lavoratori e sindacati, che a difesa del popolo palestinese contro gli attacchi militari israeliani, organizza blocchi di armi in partenza o transito dai porti australiani verso Israele, oltre a vari eventi di informazione e protesta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Trade-unionists-for-Palestine_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 8,30 - Alfredo Bandelli 27 minuti [Vibrazioni Sonore]:\r\n\r\nUn approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall’interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d’oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 16 - Speciale Autobahn 51 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 8,30 - La casa del nulla 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 8,30 - Racconti Ovali 4 31 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 13,30 - Andrea Santalusia presenta Mintaka 45 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Andrea-Santalusia-presenta-Mintaka_45.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 9,30 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 48 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 20 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 46 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nPuntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-5marzo24_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 10 - Il margine di errore 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nSiamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx – redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 - Cinema Underground: Paolo Gioli 10 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nFotografo e Sperimentatore di nuove tecniche fotografiche analogiche, artista e cineasta avanguardista, Gioli utilizza media molto diversi tra loro, esplorando nuovi linguaggi e rifiutando lo schema che i media stessi impongono. Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[843],{"field":156,"matched_tokens":844,"snippet":840,"value":841},[315],{"best_field_score":369,"best_field_weight":159,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":846,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":225},"578730054645710961",{"document":848,"highlight":859,"highlights":864,"text_match":367,"text_match_info":867},{"comment_count":46,"id":849,"is_sticky":46,"permalink":850,"podcastfilter":851,"post_author":281,"post_content":852,"post_date":853,"post_excerpt":52,"post_id":849,"post_modified":854,"post_thumbnail":285,"post_title":855,"post_type":287,"sort_by_date":856,"tag_links":857,"tags":858},"89966","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-21-05-2024/",[231]," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata è stato su di una storia che ai più viene da definire, assurda, pazzesca, ma che in realtà ci esplicita il livello di repressione reale nei confronti di chi oggigiorno osa esprimere dissenso rispetto ad una vicenda di portata internazionale, ma che il nostro Stato e le sue istituzioni pretendono di trattare in un modo univoco (soprattuto se a chi muovere quella critiche ha origini straniere). Stiamo parlando da una parte di Seif, educatore nato in Algeria e in Italia dal 2013 e dall'altra il governo italiano e le sue polizie, riguardo al massacro attuato da Israele che da ottobre scorso in poi si sta intensificando nella striscia di Gaza. Con noi ai microfoni una compagna di Radio Onda Rossa, realtà che fin da subito ha trattato l'incredibile storia di Seif, continuando poi a dare voce anche alle iniziative di solidarietà organizzate in suo supporto. L'uomo di 38 anni, educatore per il liceo francese Chateaubriand di Roma, è finito nel vortice di una vicenda che è iniziata con una perquisizione in casa sua da parte dell'anti-terrorismo per cercare armi e/o esplosivi, scaturita nel conseguente licenziamento in tronco da parte della dirigente della scuola per cui lavorava, fino ad arrivare alla revoca del suo status di rifugiato politico in Italia e conseguente reclusione nel CPR di Ponte Galeria. Cosa ha scaturito tutto questo? Un paio di post in solidarietà alla resistenza palestinese contro gli attacchi di Israele postati sul profilo instagram dell'educatore, estenuato dall'escalation di morte e del silenzio di fronte a ciò, dei paesi occidentali. Giusto un paio di giorni prima della nostra diretta, il tribunale di Roma non ha convalidato la reclusione nel CPR di Seif determinandone la liberazione da quel luogo terrificante che è il centro di permanenza e rimpatrio, nonchè quello di Ponte Galeria in particolare. Ora l'educatore è circondato da amici e solidali che l'hanno sostenuto, ma intanto ha perso un lavoro che svolgeva da più di 10 anni e ha dovuto essere trattato con tanta brutalità ed ingiustizia solo per aver dichiarato di stare da una parte di una barricata.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_21_05_Elena-Radio-Onda-Rossa-su-vicenda-Seif.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\nClemente delegato SGB per i macchinisti cargo e coordinatore di CMC\r\n(coordinamento macchinisti cargo) sullo sciopero precettato del 19/05/24:\r\n\"l'importante vertenza in atto ha portato il gruppo di lavoratori\r\nautorganizzato Assemblea Nazionale PdM/PdB a proclamare il suo terzo\r\nsciopero (supportata da CUB, SGB, USB)\" il giorno 16/05/24 tramite PEC\r\nveniva inoltrata l’Ordinanza 199 T di precettazione con differimento\r\ndello sciopero in programmato.\r\n\"L’Assemblea Nazionale PdM/PdB ha comunicato alla Commissione di Garanzia\r\nil differimento dello sciopero del 19 Maggio alla successiva Domenica (26 Maggio) con le stesse modalità e gli\r\nstessi orari.\"\r\nLa commissione di garanzia comunica che non ci sono i tempi tecnici per\r\npoter fare sciopero il 26:\r\n\r\n\"...la Commissione di Garanzia arriva a contestare i tempi di preavviso su\r\nuno sciopero che in realtà era già stato proclamato il 6 Aprile e poi\r\ndifferito per un precetto del Ministro.\"\r\n\r\nCon Clemente abbiamo fatto un bilancio anche dello sciopero di 24 ore del 16-17/05/2024 del trasporto merci e ci ha spiegato che in assemblea\r\nnazionale PdM /PdB il 27 maggio decideranno le azioni da fare in merito a precetazioni e prossimo sciopero.\r\n\r\n Buon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_21_05_Clemente-di-CMC-su-scioperi-passati-precettati-e-futuri.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCon il terzo approfondimento torniamo a parlare di Palestina, grazie ad un'intervista ad un rappresentante del movimento australiano Trade Unionists for Palestine che abbiamo confezionato e poi ritrasmesso in diretta. Come i nostrani portuali di Genova e non solo, quest'unione di sindacati e lavoratori cerca di mettersi in mezzo all'ingranaggio della guerra, bloccando il materiale bellico destinato ad Israele. Abbiamo chiesto a loro come agiscono, che tipo di repressione subiscono in Australia per questo tipo di mobilitazioni e come cercano di coordinarsi a livello internazionale per rendere queste azioni sempre più efficaci.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Intervisa-a-Trade-unionists-for-palestine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","24 Maggio 2024","2024-05-24 10:33:45","frittura mista|radio fabbrica 21/05/2024",1716546825,[417],[510],{"post_content":860},{"matched_tokens":861,"snippet":862,"value":863},[315],"rappresentante del movimento australiano Trade \u003Cmark>Unionists\u003C/mark> for Palestine che abbiamo confezionato"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata è stato su di una storia che ai più viene da definire, assurda, pazzesca, ma che in realtà ci esplicita il livello di repressione reale nei confronti di chi oggigiorno osa esprimere dissenso rispetto ad una vicenda di portata internazionale, ma che il nostro Stato e le sue istituzioni pretendono di trattare in un modo univoco (soprattuto se a chi muovere quella critiche ha origini straniere). Stiamo parlando da una parte di Seif, educatore nato in Algeria e in Italia dal 2013 e dall'altra il governo italiano e le sue polizie, riguardo al massacro attuato da Israele che da ottobre scorso in poi si sta intensificando nella striscia di Gaza. Con noi ai microfoni una compagna di Radio Onda Rossa, realtà che fin da subito ha trattato l'incredibile storia di Seif, continuando poi a dare voce anche alle iniziative di solidarietà organizzate in suo supporto. L'uomo di 38 anni, educatore per il liceo francese Chateaubriand di Roma, è finito nel vortice di una vicenda che è iniziata con una perquisizione in casa sua da parte dell'anti-terrorismo per cercare armi e/o esplosivi, scaturita nel conseguente licenziamento in tronco da parte della dirigente della scuola per cui lavorava, fino ad arrivare alla revoca del suo status di rifugiato politico in Italia e conseguente reclusione nel CPR di Ponte Galeria. Cosa ha scaturito tutto questo? 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Lo schema musicale è lo stesso di sempre con selezioni di musica italiana a inizio trasmissione e molta musica da un po ovunque nell'ultima parte dopo le letture, la differenza è che si varia nel tempo senza un anno prestabilito.\r\n\r\n22-luglio-2016-parte-1\r\n\r\n22-luglio-2016-parte-2\r\n\r\n22-luglio-2016-parte-3\r\n\r\npuntata del 29 luglio\r\n\r\n\r\n\r\nNella prima parte di puntata si continuano le letture dal libro LA FUGA DAL CARCERE, le evasioni diventate storie.\r\n\r\nL'ultima parte della puntata è dedicati al ricordo di Mario Dalmaviva, rivoluzionario inquisito ed incarcerato nell'ambito dell'inchiesta 7 aprile, morto il 20 luglio scorso.\r\n\r\n29-luglio-2016-parte-1\r\n\r\n29-luglio-2016-parte-2\r\n\r\n29-luglio-2016-parte-3\r\n\r\nPuntata del 5 agosto\r\n\r\n\r\n\r\nAncora fughe passate alla storia tratte dal libro LA FUGA DAL CARCERE di L. 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Nell'ultima parte iniziamo a leggere alcuni racconti dal libro edito da Eris Edizioni \"Comincia adesso, fughe ed evasioni quotidiane\" curato da Simone Scaffidi,\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-1\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-2\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-3\r\n\r\nPuntata del 19 agosto\r\n\r\n\r\n\r\nDal libro di Pino Cacucci \"NESSUNO PUÒ PORTARTI UN FIORE\" leggiamo il capitolo dedicato alla vita e alla storia dell'anarchico Sante Pollastro dal titolo \"Il ciclista con la pistola\", un appassionante racconto di ribellione, militanza, antifascismo e espropri, una vita vissuta con passione. 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Caminiti, la prima è quella di un gruppo di ufficiali alleati detenuti in campo di prigionia tedesco, durante la seconda guerra mondiale, vicenda che ispirò il film del 1963 \"La grande fuga\". Il secondo racconto è sul \"bandito\" francese Mesrine che in compagnia di un altro detenuto, evase da un carcere canadese.\r\n\r\n5-agosto-2016-parte1\r\n\r\n5-agosto-2016-parte-2\r\n\r\n5-agosto-2016-parte-3\r\n\r\nPuntata del 12 agosto\r\n\r\n\r\n\r\nAltre fughe famose, talune finite bene, altre purtroppo no, ne abbiamo selezionate alcune cronologicamente più vicine a noi, ancora tratte dal testo di Caminiti \"La fuga dal carcere\". In questa puntata, come sempre con un' introduzione di musica italiana, siamo in Irlanda, nel 1973: dalla Mountjoy Prison evade in elicottero Séamus Twomey del Provisional Irish Republican Army; il secondo racconto è su vari tantativi di fuga di Renato Vallanzasca. Nell'ultima parte iniziamo a leggere alcuni racconti dal libro edito da Eris Edizioni \"Comincia adesso, fughe ed evasioni quotidiane\" curato da Simone Scaffidi,\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-1\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-2\r\n\r\n12-agosto-2016-parte-3\r\n\r\nPuntata del 19 agosto\r\n\r\n\r\n\r\nDal libro di Pino Cacucci \"NESSUNO PUÒ PORTARTI UN FIORE\" leggiamo il capitolo dedicato alla vita e alla storia dell'anarchico Sante Pollastro dal titolo \"Il ciclista con la pistola\", un appassionante racconto di ribellione, militanza, antifascismo e espropri, una vita vissuta con passione. A precedere la lettura una selezione di musica italiana.\r\n\r\n19-agosto-2016-parte-1\r\n\r\n19-agosto-2016-parte-2\r\n\r\n19-agosto-2016-parte-3\r\n\r\n19-agosto-2016-parte-4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[912],{"field":156,"matched_tokens":913,"snippet":909,"value":910},[908],{"best_field_score":369,"best_field_weight":159,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":846,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":225},6637,{"collection_name":287,"first_q":70,"per_page":224,"q":70},["Reactive",918],{},["Set"],["ShallowReactive",921],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f7o1gPC1ZcMSrMkQE0t1IyXWbFvLwvmntxxy26RE4c68":-1},true,"/search?query=unionisti"]