","Il sintomo Mangione","post",1733945792,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/farmaceutica/","http://radioblackout.org/tag/luigi-mangione/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/united-healthcare/",[17,19,15,21],{"post_content":53,"tags":59},{"matched_tokens":54,"snippet":57,"value":58},[55,56],"United","HealthCare","a Manhattan il CEO di \u003Cmark>United\u003C/mark> \u003Cmark>HealthCare\u003C/mark>, uno dei colossi della farmaceutica","Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull'identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di \u003Cmark>United\u003C/mark> \u003Cmark>HealthCare\u003C/mark>, uno dei colossi della farmaceutica responsabile della morte di migliaia di cittadini americani, a causa delle politiche dilazionatorie messe in atto per posticipare il più possibile la presa in cura degli assicurati.\r\n\r\nSuprematista bianco, tecnofilo, sostenitore di Musk... odiatore di Musk... anti-natalista, complottista, tecnofilo..ecc. ecc.... Ogni gazzettiere dirà la sua. Anche se la ggggente l'ha già eletto nuovo eroe popolare. Come ha ben sintetizzato (speranza!) un consulente presso il \"Network Contagion Resarch Institute\" analizzando le tome di di messaggi solidali in rete:\r\n\r\n\"L'uccisione di Thompson viene spiegata come una specie di segnale d'inizio di una più ampia guerra di classe\"\r\n\r\nResta su tutto la chiarezza del gesto e le motivazioni che lo stesso ha vergato sulla sua lettera-testamento.\r\n\r\nUn commento dal nostro corrispondente dalla East Coast, Felice Mometti\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Mometti_mangione_10_12_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n“Per i federali,\r\nsarò breve, perché rispetto ciò che fate per il nostro Paese. Per risparmiarvi una lunga indagine, vi dico chiaramente che non ho collaborato con altri.\r\nSi è trattato di un'operazione piuttosto banale: un po' di ingegneria sociale elementare, CAD di base, molta pazienza. Il taccuino a spirale, se presente, contiene alcuni appunti e liste di cose da fare che ne illustrano il succo. La mia tecnologia è piuttosto bloccata perché lavoro nel mondo dell’ingegneria, quindi probabilmente non ci sono molte informazioni.\r\nMi scuso per eventuali traumi, ma era necessario farlo. Francamente, questi parassiti se la sono cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il primo sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo al 42° posto per aspettativa di vita. La \u003Cmark>United\u003C/mark> è la [indecifrabile] più grande azienda degli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato, dietro solo a Apple, Google e Walmart. È cresciuta, ancora e ancora, ma la nostra aspettativa di vita? No, la realtà è che queste [indecifrabili] sono semplicemente diventate troppo potenti e continuano ad abusare del nostro Paese per ottenere immensi profitti perché il popolo americano ha permesso loro di farla franca.\r\nOvviamente il problema è più complesso, ma non ho spazio e francamente non pretendo di essere la persona più qualificata per esporre l’argomento completo. Ma molti hanno illuminato la corruzione e l’avidità (ad esempio Rosenthal, Moore), decenni fa, e i problemi semplicemente rimangono. A questo punto non si tratta di un problema di consapevolezza, ma di evidenti giochi di potere.\r\nEvidentemente sono il primo ad affrontarlo con così brutale onestà”.",[60,62,64,66],{"matched_tokens":61,"snippet":17},[],{"matched_tokens":63,"snippet":19},[],{"matched_tokens":65,"snippet":15},[],{"matched_tokens":67,"snippet":70},[68,69],"united","healthcare","\u003Cmark>united\u003C/mark> \u003Cmark>healthcare\u003C/mark>",[72,78],{"field":22,"indices":73,"matched_tokens":75,"snippets":77},[74],3,[76],[68,69],[70],{"field":79,"matched_tokens":80,"snippet":57,"value":58},"post_content",[55,56],1157451471441625000,{"best_field_score":83,"best_field_weight":84,"fields_matched":85,"num_tokens_dropped":33,"score":86,"tokens_matched":85,"typo_prefix_score":33},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":44,"first_q":21,"per_page":89,"q":21},6,{"facet_counts":91,"found":25,"hits":120,"out_of":225,"page":14,"request_params":226,"search_cutoff":23,"search_time_ms":116},[92,117],{"counts":93,"field_name":114,"sampled":23,"stats":115},[94,96,98,100,102,104,106,108,110,112],{"count":14,"highlighted":95,"value":95},"calcio",{"count":14,"highlighted":97,"value":97},"8 marzo",{"count":14,"highlighted":99,"value":99},"lotto marzo",{"count":14,"highlighted":101,"value":101},"transfemminismo",{"count":14,"highlighted":103,"value":103},"calcio popolare",{"count":14,"highlighted":105,"value":105},"calcio femminile",{"count":14,"highlighted":107,"value":107},"la perla di labuan",{"count":14,"highlighted":109,"value":109},"calcio transfemminista",{"count":14,"highlighted":111,"value":111},"La fine della Fine della storia",{"count":14,"highlighted":113,"value":113},"Aurora Vanchiglia Transfemminista","podcastfilter",{"total_values":116},11,{"counts":118,"field_name":22,"sampled":23,"stats":119},[],{"total_values":33},[121,155,179,202],{"document":122,"highlight":137,"highlights":144,"text_match":150,"text_match_info":151},{"comment_count":33,"id":123,"is_sticky":33,"permalink":124,"podcastfilter":125,"post_author":127,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":39,"post_id":123,"post_modified":130,"post_thumbnail":131,"post_title":132,"post_type":133,"sort_by_date":134,"tag_links":135,"tags":136},"48518","http://radioblackout.org/podcast/healing-podcast-06-31-05-2018/",[126],"Healing frequencies","healingfrequencies"," \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/07/HealingFrequencies_06_UR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n#DIGITAL #DUB #ROOTS AND CULTURE\r\n\r\nSpecial guest: United Roots Sound System\r\n\r\n \r\n\r\nMORE HEALING: https://radioblackout.org/podcastfilter/healing-frequencies/","18 Luglio 2018","2019-10-02 18:27:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/07/podcast_06-200x110.png","Healing Podcast 06 ft. 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Un modo per aggirare i diritti TV, dato che Tennis Australia non aveva la licenza completa per tutte le partite.\r\nCaos diritti TV nel calcioOggi seguire il calcio è difficile e costoso: partite spezzettate su mille piattaforme, biglietti allo stadio carissimi. I tifosi subiscono, senza voce in capitolo. Aumentano inoltre le operazioni contro lo streaming illegale. I club vendono i diritti alle emittenti senza pensare ai tifosi. I campionati più seguiti si prendono la fetta grossa, agli altri sport restano pochi spiccioli.\r\nSerie A Femminile: Poule ScudettoDal primo marzo parte la seconda fase del campionato: le prime cinque squadre si giocano il titolo, le ultime si battono per la salvezza, in vista di una riforma che allargherà la Serie A a 12 squadre.\r\nNovità dal mondo del calcio femminile\r\n\r\n\r\n \tTems, cantante nigeriana, è diventata proprietaria di un club MLS.\r\n \tIn Olanda nasce Hera United, primo club professionistico senza squadra maschile. 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È stato subito un successo, ma non sono mancati i soliti commenti sessisti.\r\n\r\n\r\nVerso l'8 marzo\r\nMARZO - SCIOPERO TRANSFEMMINISTA\r\nLo sport popolare costruisce protagonismo e abbatte la competizione performativa!\r\n\r\nSiamo un insieme di persone che attraversano il mondo dello sport popolare torinese e che sentono il bisogno di ritrovarsi per riflettere e discutere di come lo sport intersechi le questioni di genere. \r\n\r\nSe abbiamo sentito l' esigenza di ritrovarci al di fuori delle nostre realtà sportive di riferimento è perché il modo in cui la tematica viene trattata in quelle sedi non ci basta. Abbiamo sete di altro e bisogno di fare rete!\r\n\r\nPer questo, l' 8 marzo scendiamo in piazza assieme all’Aurora Vanchiglia Transfemminista, una squadra di calcio popolare di quartiere, con le gambe nei campi e nelle strade di Torino e con la testa e il cuore nelle lotte intersezionali e internazionali.\r\n\r\nPer anni, l'AVT ha lavorato per costruire uno spazio sicuro e ampio, che proponga un calcio transfemminista, non femminile! \r\n\r\nL'AVT porta in campo corpi trans, non binari e cis che, giocando assieme, fanno socialità e movimento sociale, costruendo uno spazio di cura in cui si pratica un calcio diverso da quello proposto dai più.\r\n\r\nQuesta è l'idea di sport popolare che ci fa da orizzonte di riferimento, perchè, fintanto che continueremo a pensare lo sport popolare come semplice sport a basso costo, continueremo a perdere dei pezzi importanti per la strada, costruendo un'idea di accessibilità che parla solo delle questioni di classe. \r\n\r\nL'internazionalità delle lotte non può rimanere solo uno slogan, perché i pezzi che perdiamo per strada sono persone. Persone che spariscono dagli spazi che hanno fatto loro violenza e persone i cui corpi non si incastrano con i requisiti richiesti da quei luoghi che consideriamo liberati!\r\n\r\nIl nostro desiderio è di portare sui campi, sui ring e per le strade, la nostra gentile rivoluzione: giocare per il gusto di giocare, essere un luogo di sperimentazione sportiva e sociale, avere rispetto per le persone avversarie ed avere cura delle splendide unicità che ci compongono.\r\n\r\nLe nostre corpe, ancora oggi, non sono ritenute degne, adatte e capaci di praticare uno sport maschio, macho, violento e performativo. E meno male! Noi pratichiamo un altro sport, quello in cui conta più il percorso che l’arrivo, quello in cui si colpiscono menti, palloni e patriarcato, quello in cui chiunque trova casa dando quello che può, se può.\r\n\r\nAnche noi esistiamo e facciamo sport, uno sport necessariamente diverso da quello mainstream, che deve e può essere di tutt3, anche nostro! È di chi fa due porte con le felpe in cortile, è di chi sente i sussulti allo stomaco guardando le moviole, è di chi lo usa per fare attività fisica e relazioni sociali, è di chi si diverte a praticarlo, è di chi crede in una squadra come in una persona amica.\r\n\r\nQuesto 8 marzo, scendiamo in piazza anche come soggetti non conformi e sportivi, per rivendicare le nostre fortune e le nostre fatiche, in questo mondo sportivo binario, patriarcale, razzista e capitalista.\r\n\r\nQuesto 8 marzo, ricordiamo quanta strada c’è ancora da fare perché lo sport popolare sia davvero un contenitore equo e libero da convinzioni e pratiche sociali oppressive, che costituiscono ostacoli all'accessibilità.\r\n\r\nChe viva lo sport popolare, gli spazi per praticarlo, e le persone che lo rendono possibile!\r\n\r\nBuon 8 marzo di lotta!","27 Aprile 2025","2025-04-27 22:25:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/podcast_PODCAST-APP-COVER-copia-200x110.png","SPOT - AURORA VANCHIGLIA TRANSFEMMINISTA: 8 MARZO SCIOPERO TRANSFEMMINISTA",1745792704,[],[],{"post_content":169},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[55],"MLS.\r\n \tIn Olanda nasce Hera \u003Cmark>United\u003C/mark>, primo club professionistico senza squadra","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/puntata-5-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAustralian Open e Avatar AIDurante gli Australian Open, alcuni match sono stati trasmessi gratis su YouTube usando avatar animati creati con l'intelligenza artificiale, stile Wii Tennis. 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La mobilitazione, che secondo alcuni sondaggi otterrebbe la simpatia di oltre il 70 % degli statunitensi, sembra essere pronta a durare a lungo, portando una sfida notevole alle multinazionali del settore. Le richieste sono di un aumento netto del 40% del salario, lo stesso rapporto, in percentuale, degli aumenti che i boss delle rispettive imprese hanno ottenuto negli ultimi anni grazie ai notevoli incassi del settore. La Ford ha mostrato disponibilità alle trattative mentre Stellantis e General Motors non intendono cedere, adducendo che se venissero incontro alle richieste del sindacato, non potrebbero più reggere la competizione con le case produttrici concorrenti dove non esiste sindacalizzazione come Tesla, Honda e Toyota. La mobilitazione segna per ora un picco rispetto agli ultimi decenni e per la prima volta nella storia lo sciopero riguarda non solo uno, ma ben tre diverse imprese del settore dell’auto. La fiammata si inserisce del resto in un trend più generale di mobilitazioni salariali, col censimento di ben 900 scioperi registrati nell’ultimo anno. In particolare si segnala la lotta degli sceneggiatori di Hollywood e degli attori contro la sempre maggiore ingerenza e utilizzo dell’Intelligenza artificiale nella entertainment industry.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti a New York per avere una panoramica di queste mobilitazioni.\r\n\r\n****\r\n\r\nLa politica del presidente Biden, già battezzata Bidenomics, fatta di enormi investimenti nazionali, ripristino della produzione manifatturiera interna, acquisizione di miniere di litio e sostegno alla costruzione di fabbriche di microchip, appare in fondo come un tentativo ben militarizzato di superare la Cina.\r\n\r\nDal punto di vista dei decisori politici, l'orientamento anti-Cinese della politica industriale degli Stati Uniti non è l'effetto collaterale e sfortunato della \"transizione\" verde, ma il suo scopo principale. Per i suoi ideatori, la logica che governa la nuova era di spesa per le infrastrutture è fondamentalmente geopolitica: il suo precedente non è affatto il celebre New Deal ma piuttosto il keynesismo militare della Guerra Fredda.\r\n\r\nDescritto dettagliatamente in un rapporto per la Carnegie Foundation, firmato da Sullivan e da altri consiglieri di Biden, è come se la \"politica estera per la classe media\" avesse fatto crollare le distinzioni fittizie tra sicurezza nazionale e pianificazione economica. Le speranze che un commercio pacifico e globalizzato potesse indurre permanentemente le altre potenze ad accettare l'egemonia degli Stati Uniti sono ben presto andate in pezzi. \"Non c'è più una linea di demarcazione netta tra politica estera e politica interna\", ha dichiarato Biden nel suo discorso inaugurale sulla politica estera. \"Ogni azione che intraprendiamo all'estero, dobbiamo compierla tenendo a mente le famiglie lavoratrici americane.\" La vittoria di Trump, per cui sono state decisive le regioni deindustrializzate del \"massacro americano\" e della crisi dell'ossicodone aveva scosso l'establishment democratico che iniziava a capire che non necessariamente quanto era buono per Goldman Sachs non lo era per l'America.\r\n\r\n****\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione spostiamo lo sguardo dall'altro lato del Pacifico, andando ad analizzare la crisi attraversata dal settore immobiliare cinese, balzato ancora una volta alle cronache per il caso dei colossi Evergrande e Country Garden. Si tratta di una bolla speculativa sedimenta da tempo, fino ad ora in qualche modo congelata dall'azione del governo ma che riemerge in una particolare congiuntura economica segnata dal rallentamento della crescita, dall’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), dal calo delle esportazioni, dalle crescenti tensioni nello scontro commerciale e tecnologico con gli Stati Uniti. 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La fiammata si inserisce del resto in un trend più generale di mobilitazioni salariali, col censimento di ben 900 scioperi registrati nell’ultimo anno. In particolare si segnala la lotta degli sceneggiatori di Hollywood e degli attori contro la sempre maggiore ingerenza e utilizzo dell’Intelligenza artificiale nella entertainment industry.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti a New York per avere una panoramica di queste mobilitazioni.\r\n\r\n****\r\n\r\nLa politica del presidente Biden, già battezzata Bidenomics, fatta di enormi investimenti nazionali, ripristino della produzione manifatturiera interna, acquisizione di miniere di litio e sostegno alla costruzione di fabbriche di microchip, appare in fondo come un tentativo ben militarizzato di superare la Cina.\r\n\r\nDal punto di vista dei decisori politici, l'orientamento anti-Cinese della politica industriale degli Stati Uniti non è l'effetto collaterale e sfortunato della \"transizione\" verde, ma il suo scopo principale. Per i suoi ideatori, la logica che governa la nuova era di spesa per le infrastrutture è fondamentalmente geopolitica: il suo precedente non è affatto il celebre New Deal ma piuttosto il keynesismo militare della Guerra Fredda.\r\n\r\nDescritto dettagliatamente in un rapporto per la Carnegie Foundation, firmato da Sullivan e da altri consiglieri di Biden, è come se la \"politica estera per la classe media\" avesse fatto crollare le distinzioni fittizie tra sicurezza nazionale e pianificazione economica. Le speranze che un commercio pacifico e globalizzato potesse indurre permanentemente le altre potenze ad accettare l'egemonia degli Stati Uniti sono ben presto andate in pezzi. \"Non c'è più una linea di demarcazione netta tra politica estera e politica interna\", ha dichiarato Biden nel suo discorso inaugurale sulla politica estera. \"Ogni azione che intraprendiamo all'estero, dobbiamo compierla tenendo a mente le famiglie lavoratrici americane.\" La vittoria di Trump, per cui sono state decisive le regioni deindustrializzate del \"massacro americano\" e della crisi dell'ossicodone aveva scosso l'establishment democratico che iniziava a capire che non necessariamente quanto era buono per Goldman Sachs non lo era per l'America.\r\n\r\n****\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione spostiamo lo sguardo dall'altro lato del Pacifico, andando ad analizzare la crisi attraversata dal settore immobiliare cinese, balzato ancora una volta alle cronache per il caso dei colossi Evergrande e Country Garden. Si tratta di una bolla speculativa sedimenta da tempo, fino ad ora in qualche modo congelata dall'azione del governo ma che riemerge in una particolare congiuntura economica segnata dal rallentamento della crescita, dall’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), dal calo delle esportazioni, dalle crescenti tensioni nello scontro commerciale e tecnologico con gli Stati Uniti. Partendo da un suo recente articolo, andiamo ad inquadrare la vicenda insieme a Piero Favetta.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/la-fine-26-09.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichael Lind - Trump Can Win the Union Vote in 2024 \r\n\r\nGrey Anderson - Strategies of Denial\r\n\r\nPiero Favetta - Il tracollo di Evergrande e le crescenti difficoltà del capitalismo cinese",[199],{"field":79,"matched_tokens":200,"snippet":196,"value":197},[55],{"best_field_score":152,"best_field_weight":177,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":178,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},{"document":203,"highlight":216,"highlights":221,"text_match":150,"text_match_info":224},{"comment_count":33,"id":204,"is_sticky":33,"permalink":205,"podcastfilter":206,"post_author":207,"post_content":208,"post_date":209,"post_excerpt":39,"post_id":204,"post_modified":210,"post_thumbnail":211,"post_title":212,"post_type":133,"sort_by_date":213,"tag_links":214,"tags":215},"71221","http://radioblackout.org/podcast/larmadio-della-vergogna-la-perla-di-labuan-15-10-2021/",[107],"Riccardino","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021.10.15-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn vecchio mobile di tipo ministeriale, marrone scuro, in più parti tarlato, alla fine di un corridoio defilato del palazzo cinquecentesco che ospita la Procura Militare a Roma, con le due ante chiuse rivolte verso il muro. Lo scopre quasi per caso nel 1994 il procuratore militare Antonino Intelisano mentre sta istruendo la pratica per l'estradizione di Erich Priebke, localizzato in Argentina. Nell'armadio ci sono 2274 fascicoli intestati a criminali di guerra tedeschi che per 40 anni sono stati occultati. Come é potuto accadere? Durante la seconda guerra mondiale la United Nations War Crimes Commission raccoglie documentazione sui crimini di guerra commessi dalle truppe tedesche nei territori occupati. Nel 1944 l'Italia diventa sua volta territorio occupato, e la commissione comincia a raccogliere documentazione sulle stragi di civili nel nosto paese. L'obiettivo é una sorta di Norimberga italiana. Si individua il luogo, si allestisce l'apparato per la traduzione simultanea, si comincia a fare la lista degli avvocati e dei cancellieri. Poi tutto si blocca. Siamo entrati nella guerra fredda e non si vuole provocare imbarazzo alla Germania Occidentale che è un alleato fondamentale. Nel 1947 l'armadio viene chiuso e rivolto verso il muro, e di Norimberga italiana non si parla più. Ma la guerra fredda non è la causa principale. Alla fine della guerra Unione Sovietica, Grecia, Albania, Jugoslavia ed Etiopia chiesero l'estradizione di 1.700 ufficiali italiani responsabili di atrocità contro i civili, che l'Italia non ha mai consegnato. Da questo momento lo scopo é evitare l'effetto boomerang. \"Il giorno in cui ci venisse consegnato il primo criminale tedesco, questo solleverebbe il coro di tutti coloro che vogliono che consegnamo i criminali italiani.\" Meglio dimenticare tutto. Poi ci sono i gas. Nel 1925 l'Italia firma la convenzione di Ginevra che vieta l'uso dei gas. Poi li usa massicciamente in Etiopia sulla popolazione civile, si tratta di fosgene e iprite. Dopo la guerra l'uso dei gas viene coperto da una cortina di silenzio, chi lo ricorda è un \"antipatriota\", il più accanito negatore é Indro Montanelli. Nel 1996 lo storico Angelo del Boca scopre negli archivi del Ministero della Guerra (oggi Ministero della Difesa) l'ordine scritto firmato da Mussolini di usare i gas. Montanelli finalmente ammette, ma resta convinto che il colonialismo italiano sia stato migliore degli altri. Buon ascolto.\r\n\r\nPS I soldati dell'immagine sono italiani e il luogo é la Jugoslavia.\r\n\r\nPer chi vuole saperne di più:\r\n\r\nFranco Giustolisi \"L'armadio della vergogna\" Beat, Roma 2011;\r\n\r\nMichele Batini \"Peccati di memoria - La mancata Norimberga italiana\" Laterza, Bari 2003;\r\n\r\nAngelo Del Boca (a cura di) \"I gas di Mussolini - Il fascismo e la guerra d'Etiopia\" Editori Riuniti, Roma 1996;\r\n\r\nSimone Delladonna \"Gas in Etiopia - I crimini rimossi dell'Italia coloniale\" Neri Pozza Editore, Vicenza 2015;\r\n\r\nGianni Oliva \"Si ammazza troppo poco - I crimini di guerra italiani 1940 - 43\" Mondadori, Milano 2006.\r\n\r\nIl documentario \"Fascist Legacy - Un'eredità scomoda\" integrale in lingua italiana su youtube.\r\n\r\n \r\n\r\n ","17 Ottobre 2021","2021-10-17 07:58:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/ARMADIO2-1-200x110.jpg","L'ARMADIO DELLA VERGOGNA - LA PERLA DI LABUAN 15/10/2021",1634457318,[],[],{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[55],"la seconda guerra mondiale la \u003Cmark>United\u003C/mark> Nations War Crimes Commission raccoglie","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021.10.15-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn vecchio mobile di tipo ministeriale, marrone scuro, in più parti tarlato, alla fine di un corridoio defilato del palazzo cinquecentesco che ospita la Procura Militare a Roma, con le due ante chiuse rivolte verso il muro. 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